9.5.08

«La Paganese? Brutta gatta da pelare per il Lecco».



LECCO - I play-out, che paura! Tre dirigenti di Verona, Pro Patria e Paganese affrontano il dilemma spareggi con stati d'animo contrastanti: su di giri, quasi esaltati, il direttore sportivo del Verona e il presidente della Paganese; abbattuto, deluso, ma non domo, il d.s. della Pro Patria.
Con un distinguo importante: mentre al Lecco aver incontrato la Paganese non piace molto, ai campani va benissimo il Lecco; e il Verona ringrazia per aver evitato la squadra del Sud (comunque, valutazioni a parte, i campani si sono comunque dimostrati tra i più deboli della stagione).
Riccardo Prisciantelli, direttore sportivo gialloblù: «Abbiamo scampato un grosso pericolo ? ammette ?. Sarà dura per il Lecco che ha una bella gatta da pelare: tecnicamente ha un organico superiore, ma bisognerà vedere come supererà l'impatto ambientale di Pagani. Lì hanno perso in tanti. L'anno scorso anche la Reggiana, i play-off. Noi, invece, troviamo una squadra tecnica, forte, che se ha fatto più punti di tutti noi vuol dire che ha qualcosa più degli altri. Però in questo momento siamo in grosso recupero, mentale e fisico. Ricordiamoci che fino a nove domeniche fa eravamo a meno 4 dalla Paganese, penultima. Se siamo riusciti a riagganciare il treno il merito va a tecnico e giocatori. Dopo di che sono due partite secche da affrontare e che approcceremo con grande determinazione».

Angelo Carbone, direttore sportivo della Pro Patria: «Sono deluso. Non c'è serenità, come fa a esserci in questa situazione? Beato, però, chi si sente già salvo. Cercheremo di sorprenderlo. L'analisi della nostra stagione è alquanto deludente, ma è anche a due volti: all'andata eravamo in zona play-off e al ritorno siamo sprofondati nei play-out. Eppure il Verona deve essere preoccupato: l'ambiente non sempre gioca a favore; se le cose si mettessero male per loro, non penso che il ?Bentegodi? sarebbe uno stadio amico».
Su Lecco-Paganese non si esprime: «Se siamo qui, ci equivaliamo tutte. Non ci sono favorite. Siamo squadre che hanno fatto male e che non devono attaccarsi a sfortuna, arbitraggi e altre cose per difendersi: devono solamente andare in campo e cercare di salvarsi. Anche il Manfredonia si è attaccato a tante cose, ma io dico che se si finisce in fondo alla classifica, una ragione c'è».
Il presidente della Paganese Raffaele Trapani, invece, è quasi contento di affrontare questi spareggi: «Affrontiamo questi play-out dopo aver rischiato la retrocessione diretta. Siamo, invece, quart'ultimi e per questo faremo il possibile e l'impossibile per mantenere la categoria. Noi a dire la verità non abbiamo fatto calcoli, prima dell'ultima gara di campionato. Non abbiamo ?scelto? il Lecco, ma abbiamo pensato solamente a dare tutti noi stessi per arrivare ai play-out perché eravamo messi male. Siamo stati contentissimi di essere arrivati quart'ultimi e di aver conquistato così il favore del regolamento per questa doppia sfida».
Ma che il Lecco non sia sgradito si capisce da questa dichiarazione: «A dire la verità si sapeva che l'unica squadra da evitare era il Verona, per il blasone e per lo stadio. Ma eravamo pronti ad affrontare anche i gialloblù. Stiamo molto bene ed è giusto che sia così perché dopo lo scampato pericolo il morale sale. Affronteremo le due partite con tanta determinazione».
E il certificato di agibilità dello stadio da produrre entro oggi? «Tutto a posto. Si giocherà regolarmente a Pagani».

Marcello Villani - La Provincia di Lecco