19.11.08

Gianluca Russo intervista Marco Rigoni, attaccante della Ternana.



Marco, il fiore all’occhiello del tuo curriculum, che comunque vanta sei anni disputati in cadetteria, sono le stagioni in cui hai militato nel settore giovanile della Juventus coronati poi con l’esordio in serie A nel campionato 1998-99. Dai un voto a quell’esperienza e quali sono i tuoi ricordi degli anni in bianconero ?

"Bilancio positivo, penso che crescere alla Juve sia il massimo. Ho avuto la fortuna di essere aggregato per molti anni alla prima squadra, mi sono allenato, ho fatto tante panchine e qualche presenza. Quando lavori al fianco di grandi campioni è normale che impari tanto sia sotto il profilo umano che calcistico. Con l'esordio in A si corona quello che è un sogno che culli da bambino. Per un calciatore quello sicuramente è un punto di inizio però alla fine vai a realizzare quello che auspicavi nel momento in cui cominci a giocare. Come primo passo è stato bellissimo. Ho avuto poi qualche problema legato a determinate vicende e sono andato via disputando solo campionati di B. L'anno scorso, infine, ho esordito in C e questo è il mio secondo anno".

Sei un calciatore di estrema classe. Quali tuoi colleghi, nel girone B, ritieni abbiano un maggior tasso tecnico rispetto agli altri ?

"Sono sincero. Non sono uno che segue moltissimo il calcio, mi vergogno dirlo anche perchè sono in molti a chiedermelo. Non ho seguito tantissimo ma ti dico che in C ci sono tanti calciatori che si differenziano per qualità tecniche e che probabilmente farebbero bene anche in serie B".

Dopo un avvio sprint, con dieci punti conquistati in quattro gare, avete avuto una netta flessione culminata poi con le dimissioni di Giorgini. Cosa è successo ?

"E' un po' difficile da spiegare quest'involuzione. Siamo partiti benissimo poi ha pesato tanto l'infortunio di Sartor. Con lui in campo, dal girone di ritorno dell'anno scorso, non avevamo mai perso. Si è rivelata una pedina fondamentale per il nostro gioco, venuto a mancare lui è stato un colpo duro. Insieme a questo, probabilmente, è calata la tensione, che è l'errore più grande commesso. Aggiunci a questo qualche pizzico di sfortuna e qualche episodio arbitrale che ci ha penalizzato, qualche rigore ci doveva essere dato ed invece non c'è stato dato. Quando però ti capitano tutte queste giornate negative è difficile individuare la causa".


Dopo di voi in testa alla classifica si sono alternati Arezzo, Gallipoli e adesso Crotone. Un tuo giudizio su questo campionato..

"E' un campionato diverso da quello del Nord che ho fatto l'anno scorso. Un campionato avvincente dove tutte le squadre sono organizzate, dove ogni partita è difficile. Abbiamo giocato con il Crotone e a mio avviso abbiamo fatto una buona gara anche se poi vai a vedere il risultato (3-0)... E' stato un po' bugiardo perchè anche lì c'è stato negato un rigore ed un'espulsione sullo zero a zero dopo che avevamo fatto una buona gara. Negli ultimi venti minuti poi è successo quello che è successo. Contro il Gallipoli abbiamo rischiato pochissimo anche se abbiamo creato altrettanto poco però abbiamo incontrato una buona squadra che gioca molto bene a calcio. L'Arezzo invece dobbiamo ancora incontrarlo. E' un campionato duro, abbastanza equilibrato che si delineerà dopo la sosta di Natale. Alla fine del girone di andata si capiranno quali sono gli obiettivi di determinate squadre e dove possono arrivare".

Domenica al “Liberati” arriva la Paganese. La Ternana non conquista i tre punti dalla terza giornata quando a soccombere, per quattro a zero, fu il Pescara di Galderisi. Di contro affronterete una squadra che anche domenica contro la capolista Crotone ha dimostrato di avere grinta da vendere. Che gara sarà ?

"Sarà una gara difficile così come tutte. Come ti dicevo, tutte le squadre sono organizzate e ben messe in campo. E' normale che noi dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti sia perchè giochiamo in casa sia perchè i tre punti mancano da tanto. Sappiamo che troveremo un avversario che verrà qui cercando di dire la sua e quindi ce la giocheremo".

Gianluca Russo - paganese.it