L’undicesima giornata ci regala la “favola” del Crotone: tra mille difficoltà è la capolista solitaria del campionato. Con un punteggio pirotecnico liquida il Lanciano, a dir la verità mai domo durante l’intera gara, passato addirittura in vantaggio sul 2 a 1. Quinta vittoria consecutiva per i pitagorici e nonostante le querelle societarie sono in vetta alla classifica. I numeri dei rossoblu calabresi parlano chiaro: 8 vittorie su 11 incontri totali, in casa 6 vittorie su 6 e secondo miglior attacco del campionato (dietro al solo Arezzo). Grandi meriti vanno dati al Ds Ursino ed al Mister Moriero che, oltre a costruire una squadra da primato, stanno isolando la stessa dai problemi facendola concentrare unicamente sulle vicende calcistiche.
Per contro troviamo un Arezzo che non vince da 4 partite (l’ultima vittoria è stata nel derby contro la Pistoiese di quasi un mese fa). La squadra di Cari ha inanellato 2 punti su 12. Un bottino da retrocessione ed invertire la rotta è d’obbligo già dal prossimo turno. A godere del non esaltante stato di forma dei toscani è stato il Real Marcianise che, sfruttando un inizio di secondo tempo migliore, con un grandissimo gol di Innocenti che batte il portiere ospite con un gran tiro all’incrocio dei pali, mette in cascina tre punti importanti per la sua classifica. Buono il momento dei campani che passano il trittico a cavallo tra la nona e l’undicesima giornata con ben 7 punti contro avversarie certamente difficili (Foggia, Benevento e Arezzo).
Pari a reti bianche nel Monday Night tra Ternana e Gallipoli, con l’esordio sulla panchina di casa del tecnico Baldassarri. Un punto d’oro per entrambi: gli Umbri venivano da cinque sconfitte consecutive ed i Salentini da due passi falsi esterni. Risultato che porta i giallorossi pugliesi al secondo posto in classifica a pari punti con l’Arezzo. Primo tempo alla camomilla, secondo soporifero: basti pensare che il primo calcio d’angolo è stato battuto dai rossoverdi al 34° della ripresa. La paura di perdere ha attanagliato i ventidue in campo che hanno sviluppato azioni poco fluide e gioco confusionario soprattutto nella zona mediana. Nella seconda frazione di gara il Gallipoli ha fatto più possesso palla: Giannini ha cercato con le 3 punte di vincere la partita, ma il cambio in corsa del modulo non ha portato gli effetti sperati. La Ternana ha offerto una prova convincente da un punto di vista caratteriale, visto il trend negativo delle ultime giornate, ma bisognerà rivedere qualcosa nella manovra di gioco incentrata su molti lanci lunghi e poco gioco palla a terra.
Perugia-Foggia è un pari che va bene ai pugliesi. Un botta e risposta tra i bomber Mazzeo e Del Core nella seconda frazione di gioco decidono l’incontro. Gli umbri dovevano provare a fare qualcosa in più per rientrare nei quartieri alti della classifica soprattutto dopo il tonfo di Pagani della settimana passata. Per i satanelli, invece, il risultato garantisce la pemanenza nella griglia play-off con merito: nelle ultime due giornate hanno conquistato 4 punti contro l’ex capolista Arezzo ed appunto il Perugia.
Torna al successo, dopo il pari nel derby con il Marcianise, il Benevento di Papagni. Con qualche patema di troppo batte un Foligno che non vince da quasi due mesi e che naviga sempre più in zona retrocessione. Per i sanniti sono 3 punti d’oro che la posizionano al quarto posto del girone, a meno cinque però da un primo posto ancora lontano per una formazione che è accreditata tra le favorite alla promozione diretta.
Basta un’autorete di Cuomo alla Cavese per vincere contro il fanalino di coda Potenza. Le aquile campane non brillano vista la poca lucidità in fase offensiva, ma tanto basta per portar a casa un risultato positivo, soprattutto dopo i cinque schiaffi presi a Gallipoli ed il derby perso a Sorrento: psicologicamente erano qualcosa di troppo da dimenticare in fretta.
Và il Pescara: contro la granitica Paganese versione trasferta di Capuano vince e convince con il gol decisivo di Simon. A piccoli passa avanza in classifica e si porta a meno 3 dai playoff. Bravo Galderisi a gestire il momento difficile. Un segnale forte l’hanno dato in settimana sia l’imprenditore pescarese De Cecco, che ha risolto alcune spettanze ringraziato dai tifosi con un striscione che recitrava “Il delfino si ama, Pescara ti chiama. Grazie Don Peppe”, sia gli stessi che hanno promosso una colletta i cui “frutti” sono stati consegnati prima dell’incontro alla squadra abruzzese.
Storica vittoria della Juve Stabia sul campo del Sorrento: mai le vespe avevano espugnato lo stadio Italia prima d’ora. Una partita brutta sul piano tecnico che rallenta la crisi stabiese coincisa con il ritiro di Serino. A decidere il derby sono stati Biancolino e Monticciolo che hanno ribaltato nella ripresa il vantaggio su rigore di Myrtaj nel primo tempo. L’espulsione del sorrentino Minadeo per doppia ammonizione ha favorito e non poco la squadra ospite. L’incontro giocato a porte chiuse ha visto però un brutto finale: infatti Brunner, portiere stabiese ed ex di turno, ha esultato in maniera eccessiva verso i tifosi gialloblu presenti in tribuna, suscitando l’irritazione dei locali.
Pistoiese e Taranto invece danno vita ad un match dove il pari non fa bene a nessuno e che quasi sta stretto ai Toscani. La classifica e le situazioni societarie di entrambi le formazioni non fanno ben sperare per il prossimo futuro. A preoccupare è soprattutto la fase difensiva delle due compagini: errori macroscopici nell’arco di tutta la gara (con 13 e 14 gol incassati sono tra le peggiori del campionato). Per il Taranto vi sono altresì delle aggravanti: risulta assente il centrocampo, privo di qualità in grado di costruire gioco. La discontinuità di Cazzola, sempre più irritante durante gli incontri, l’assenza cronica di Paolucci e quella di Shala rendono tutto molto complicato. Inoltre la contestazione dei tifosi verso la società: ferma, decisa e determinata. Anche qui da segnalare uno striscione che vale molto più di mille parole: “Blasi vattene”. La curiosità sta tutta nella parola “vattene”, esposta nella curva dei pochi supporters rossoblu una lettera alla volta. Situazione non facile soprattutto ora che gli ionici sono in piena zona play-out. Servirebbe più tranquillità, parola ad oggi impossibile da pronunciare.
Francesco Friuli - www.febbrea90.com