10.11.08

Taccola amareggiato: il pareggio risultato più giusto.

Tisci: «Potevamo beffarli». L’ex Caracciolo: «Il loro gol viziato da un fallo in area».

ORLANDO D’ANGELO Vasto.
«Che peccato, alla fine avremmo potuto anche pareggiare. Forse era destino oggi che dovesse andare così. Faccio i complimenti al Pescara che in un momento di grande difficoltà ha trovato una forza morale stringendosi nel gruppo e attorno al proprio allenatore». Mirko Taccola, 38enne difensore, è uno dei tre ex della partita dell'Aragona. Ha provato a fare anche l'attaccante nel finale per cercare di raddrizzare le sorti di una trasferta storta. «Alla fine mi sono buttato in avanti per dare una mano, mi capita quando le partite si mettono male. Ci ho provato con una rovesciata e ho pensato che la palla andasse dentro, è stato bravo Indiveri a salvare. La vittoria comunque il Pescara l'ha meritata perché nel primo tempo ci ha messo sotto», chiude il difensore toscano che da anni vive in Abruzzo. A Pescara vive da alcuni anni anche Ivan Tisci, che per novanta minuti ha dovuto mettere da parte la sua fede biancazzurra. «Sì, io tifo per il Pescara, vivo in questa città e sono legato da amicizie e ricordi a questa maglia. In campo ovviamente ho dato tutto per la mia società ed i miei tifosi attuali, purtroppo non è andata bene. Il Pescara ha legittimato la vittoria, meritata per quello che ha fatto nel primo tempo. Alla fine avremmo potuto anche beffarli, ma non ci siamo riusciti e forse è giusto così». La serie di risultati positivi della Paganese si spezza a Vasto, il sogno di agganciare i play off torna nel cassetto. «Venivamo da un momento positivo e da una serie utile importante. Ma noi dobbiamo salvarci il prima possibile, questo è l'obiettivo della società, e non dobbiamo pensare a cose più grandi di noi. Fare risultato su questo campo è difficilissimo, il Pescara ha dimostrato di essere una delle squadre più forti del girone, lo sapevamo e ci eravamo preparati bene per uscire in modo positivo da questo campo. Loro però sono stati davvero bravi a non permettercelo». L'ex più recente è Fabrizio Caracciolo: il centrocampista l'anno scorso, nel girone d'andata, aveva anche indossato la fascia di capitano del Pescara. La sua analisi è perfetta: «Abbiamo giocato un tempo a testa - dice il mediano - ma loro sono partiti forte e ce lo aspettavamo. Un peccato perdere così, però, perché il loro gol è stato viziato da un fallo in area e anche in seguito diversi falli non sono stati visti dall'arbitro. La nostra reazione nel secondo tempo comunque c'è stata, abbiamo giocato e costruito qualcosa d'importante, solo che non abbiamo concretizzato».

Il Mattino