7.9.09

I falchetti volano in alto: gli attaccanti Cavagna e Giacomelli hanno fatto impazzire la difesa campana.



Il Foligno batte agevolmente la Paganese grazie ad un gioco di squadra veloce e brillante.

di SIMONE LINI

FOLIGNO – E adesso chiamiamoli Harrier. Sì, perché i falchetti hanno imparato a decollare fin dal primo minuto, proprio come fa l'aereo della marina militare che non ha bisogno di piste per mettersi in volo. Ieri, allo stadio Enzo Blasone, i falchetti hanno conquistato applausi a scena aperta dal minuto uno. La premiata ditta Cavagna-Giacomelli ha fatto impazzire la difesa campana con scambi veloci, che hanno disorientato. Scambi che, con le sovrapposizioni di Rossi sulla fascia sinistra e di Pencelli su quella destra, hanno portato alla capitolazione della Paganese al minuto 3: Giacomelli si è trasformato in panzer e ha sfondato la difesa sulla destra, ha svoltato al centro e mentre tutti aspettavano il solito passaggio millimetrico per Cavagna, lui ha tirato una gran botta al volo a mezza altezza. E ha gonfiato la rete.
Il Foligno decolla: è a due passi dal paradiso una settimana prima dell'anno dei play off. Sulla gradinata torna a sventolare il lungo striscione del “cuore biancazzurro” e in settimana voleranno anche gli abbonamenti perché molti tifosi hanno giudicato che è il caso di investire su questa banda di ragazzini. Sapete l'età media dei ragazzi in maglia biancazzurra? Ieri era di 22,1 anni contro i 24,3 degli avversari.
L'avvio, dunque, è stato grandioso. E il seguito ancora di più. Al minuto 15 poteva finire la gara: Cavagna vola sulla fascia destra, Rossi va in sovrapposizione e riceve la palla appena dentro l'area ma riceve anche un calcione sugli stinchi da Esposito, il numero 3, Pasquale, quello che non è mai riuscito nna volta a fermare Giacomelli. Rigore netto. Ma Cavagna si emoziona, calcia debolmente e si fa parare il tiro. Peccato, ma niente tragedie. Anzi: applausi perché è lui il grande protagonista, in coppia con Giacomelli, per tutto il primo tempo. E al minuto 44 ha avuto il suo momento di gloria: Rossi lancia Castellazzi in profondità il quale gli serve un pallone invitante e lui questa volta non si emoziona. Due a zero, ma il finale di tempo non arriva. Arriva dopo una distrazione totale che porta Berardi a recuperare un pallone sulla linea di fondo campo e a crossare al centro. Dove Gregori sbaglia tutto e fa autorete. Due a uno, riposo e tanta paura per come andrà a finire.
Ma i falchetti hanno dimostrato di non avere la sindrome di Crema e nella ripresa hanno continuato a volare alti come nella prima parte della gara. E' vero che nei primi 15-20 minuti del secondo tempo la Paganese ha osato ma è stato anche evidente che, quando ha voluto, il Foligno ha cambiato marcia. Grazie a un Giacomelli super, soprattutto dopo che, salutato da un'ovazione, era stato sostituito Cavagna. E Giacomelli, evidentemente non ancora in riserva, è riuscito a togliere dai piedi di Gambi, l'uomo che Pensabene (l'allenatore dei campani) aveva scelto per sostituire quel Pasquale Esposito che non era riuscito nel compito. Insomma, Giacomelli supera se stesso e mette una palla al centro dell'area campana dove c'è un Virdis che trova soddisfazione alla sua fame di gol. Tre a uno. E adesso è davvero finita. Adesso è davvero spettacolo in campo e sugli spalti. Dove fioriscono i cori che fanno rima con Castellazzi e, a risulktati finali conosciuti, che finiscono con ...dai, dai che vincerai.

Il Messaggero