
Il tecnico: il campionato è lungo, con i nuovi innesti la squadra diventerà competitiva.
SIMONE MATTEUCCI FOLIGNO - Finisce con una cocente sconfitta la prima partita da tecnico della Paganese di Carmelo Pensabene, allenatore giunto in Campania dopo l'esonero di Giuseppe Palumbo. Il miracolo quindi non è arrivato, con la Paganese che è tornata a casa nuovamente senza punti e con la peggiore difesa del campionato. Difficile però attaccare Ibekwe e compagni, anche perché la Paganese vista a Foligno era piena zeppa di assenti e con numerosi giocatori adattati a ruoli non loro. Non è da trascurare l'ottima prova del figliol prodigo Melillo, che ha garantito sicurezza parando anche un rigore (ma non avendo nessuna colpa sui tre gol folignati). Al termine del match è parso scuro in volto l'allenatore campano Pensabene, dato che la strada giusta ancora non è stata imboccata. «In questa patita contro il Foligno - ha detto - avevamo assenze importanti ed i nostri avversari si sono dimostrati più squadra di noi. Io invece sono stato costretto ad adattare tanti giocatori in ruoli non loro ed avevamo in campo tre giocatori nuovi che si sono allenati pochissimo con la squadra ed hanno fatto quello che hanno potuto senza avere nemmeno il giusto ritmo partita. C'e' da lavorare ancora tantissimo per trovare il giusto equilibrio; spero solamente che i nuovi arrivi riescano a trovare la giusta intesa con i compagni il prima possibile per poter cominciare a lavorare nel migliore dei modi». La tanto attesa scossa con il cambio d'allenatore comunque non è arrivata e la classifica già si fa pericolosa, nonostante siano passate solamente tre giornate dall'inizio del campionato. «Dopo poche giornate già si inizia a delineare la qualità delle squadre e tutto ciò risponde anche ad una classifica più o meno veritiera - ha affermato il neotecnico della Paganese - non facciamo drammi però visto che mancano ancora tante partite alla fine del campionato e c'e' tempo per lavorare. Non ci fasciamo subito la testa e nonostante siamo partiti con grossi handicap posiamo comunque venirne fuori. Ci vogliono i giusti accorgimenti e tutto si risistemerà il prima possibile». Dispiaciuto dell'esordio amaro dopo la parentesi lontano da Pagani anche il portierino azzurrostellato Melillo, che comunque può vantare di aver parato un rigore ad inizio primo tempo a Matteo Cavagna. «Siamo una squadra giovane e ancora c'e' molto da lavorare con un tecnico che purtroppo è arrivato da pochi giorni e non poteva di certo fare miracoli - ha spiegato l'estremo difensore -. Il Foligno è stato più bravo di noi nel saper gestire la partita e nel saper portare a casa il risultato. Ho visto però nei miei compagni tanta voglia di fare che potrebbe aiutarci a risollevarci da questa situazione sicuramente non bella».
Il Mattino
Nella foto il rigore parato da Melillo.