Peggio di tre anni fa. Proprio così. All’esordio in C1, la Paganese, tre anni fa, collezionò in tre partite un punto. Dopo le sconfitte con Sassuolo, in casa, e Lecco, si pareggiò al "Torre" con il Manfredonia dando il via all’esonero di Cosco. Oggi invece alla terza giornata, ci ritroviamo con un allenatore già sostituito e con zero punti in classifica. Forse troppo ottimisticamente il cambio tecnico, gli inserimenti dei nuovi acquisti, avevano fatto illudere un po’ l’ambiente sul cambio di rotta della squadra ed invece dopo la terza sconfitta tutto è come prima. A Foligno è stata un’altra disfatta. L’illusione è durata pochi minuti, una decina o poco meno, quelli che sono serviti al Foligno per passare subito in vantaggio ed evidenziare tutte le crepe di una difesa sempre più colabrodo. Dopo le tre reti subite al "Blasone" sono salite ad otto le reti incassate dalla Paganese in queste prime tre uscite. Un incubo. Tre reti a Melillo, buona la sua prima, e questo è tutto dire avendo dovuto sventare anche un rigore. L’anno scorso le subì nelle ultime dieci gare e questa è la fotografia del momento e dei continui rimpianti di ciò che s’è sbagliato in sede di impostazione della nuova squadra. Errori ed orrori imperdonabili con la speranza che siano ancora riparabili. Seguendo le fasi dell’incontro, ad un certo punto i ragazzi di Fusi sembravano a tratti il Barcellona campione d’Europa : scambi di prima, tagli degli attaccanti…gli umbri che si ritrovavano con scambi veloci dinanzi a Melillo, costretto agli straordinari, e con la difesa dello scorso anno che riaffiorava nella mente, ma era solo un lontano ricordo. Il Foligno, senza più le grandi firme della passata stagione, ha letteralmente passeggiato sulla malcapitata difesa azzurra che sugli esterni ha lasciato praterie a disposizioni degli attaccanti di casa che, addirittura, in occasione del secondo gol, sono arrivati a segnare dopo un doppio triangolo stile flipper. Imbarazzante. Purtroppo pensare che con un colpo di spugna tutti i problemi si fossero dissolti in sette giorni era impossibile, come era impensabile che il neo tecnico Pensabene avesse la bacchetta magica e risolvesse le gravi deficienze strutturali presenti in organico. Bisogna dargli tempo e fiducia per plasmare la “sua” Paganese ma bisogna dargli anche quelle garanzie tecniche ovvero i rinforzi soprattutto in difesa. Durante la trasmissione Azzurrissima di venerdì scorso il dg D’Eboli disse che sarebbe arrivato sicuramente un difensore esterno destro. Gli feci notare che forse sarebbe stato necessario anche un altro difensore oltre ad un altro centrocampista. Dopo la partita di Foligno sono ancora più convinto che urgono due difensori, uno a destra e l’altro a sinistra. E’ logico poi dare il tempo necessario agli altri di trovare la condizione e l’affiatamento, condizioni alla base di un miglioramento generale. Un dato però è certo. Non si può prescindere di dare a Pensabene dei rinforzi in difesa e a centrocampo altrimenti è tutta aria fritta. Sono certo che già ad inizio settimana giungerà qualche rinforzo, non un calciatore per fare numero, ma due difensori di categoria che diano quella sicurezza e tamponino le falle della peggior difesa del campionato per provare poi con il recupero di qualche attaccante acciaccato di battere domenica prossima il Figline, che sarà già spareggio-salvezza.
Peppe Nocera per Paganese.it