Un pizzico di...Pepe di Francesco Pepe per Paganese.it
Non è stata la solita Paganese garibaldina ed aggressiva ma il pareggio me lo tengo stretto. Questo in sintesi il mio personale pensiero dopo la sfida tra azzurrostellati e Ravenna. Un risultato che rispecchia fedelmente quanto visto sul rinnovato rettangolo verde del Torre. La condotta di gara dei romagnoli non ha fatto una piega, bisognava interrompere l’emorragia di risultati limitando i danni e l’obiettivo è stato centrato, anzi. Gabrieli e la scarsa mira di Gerbino Polo hanno permesso alla Paganese di muovere ulteriormente la classifica. Non me la sento di parlare di mezzo passo falso interno. Di fronte la Paganese aveva un avversario ben messo in campo, capace di tessere una ragnatela nella zona mediana che ha mandato in tilt le nostre fonti di gioco. Va pur detto che la sfida con i romagnoli ha evidenziato che Palumbo non dispone poi di tante alternative per cambiare le carte in corsa ma forse anche la giornata poco felice di qualcuno in particolare ha fatto il resto. La manovra mi è parsa molto prevedibile. La Paganese crea pericoli quando cerca le sgroppate di Triarico sulla fascia ma per vie centrali arrivano pochissimi palloni per le punte. Quando si incontrano compagini chiuse a riccio come quella giallorossa si arriva a perdere anche la giusta lucidità ed il gioco ne risente. Nella ripresa i ritmi sono calati e calciatori rapidi come Lepri e lo stesso Triarico sono letteralmente spariti. Tutto questo frutto di poca intensità a centrocampo e di un inevitabile sequenza di lanci lunghi a scavalcare il reparto mediano ma poco utili alle punte Tedesco e Tortori, deludenti entrambi come da qualche domenica a questa parte. Anche i cambi non hanno prodotto alcun mutamento sostanziale, se non un irritante susseguirsi di passaggi sbagliati, anche molto semplici, che hanno scatenato i primi mugugni di stagione. Leggo inoltre con piacere ed un grande sospiro di sollievo del miglioramento delle condizioni di Martinelli, che reputo un grande professionista non solo per le doti tecniche ma anche per la tranquillità che riesce ad infondere alla squadra. Spero in suo recupero per domenica allo stadio Giglio di Reggio Emilia anche se appare difficile. Il match con il Ravenna ha poi consegnato a Palumbo l’ennesima conferma sull’affidabilità di Gabrieli tra i pali. Il gatto salentino è una pietra miliare della Paganese e sta crescendo in maniera esponenziale anche in termini di sicurezza. Insomma ci siamo lasciati alle spalle una domenica a metà ma comunque proficua. Non so cosa Palumbo abbia in mente per il match di domenica con la Reggiana che segnerà il suo ritorno in panchina dopo la prigione delle recinzioni e della tribuna stampa. Qualche cambio di interpreti o un atteggiamento tattico diverso? Chissà, l’importante è sfatare il tabù trasferta e proseguire su questa rotta, dritti verso la salvezza...