Cambiare marcia. È quello a cui è chiamato il Ravenna domenica contro la Paganese, dopo due sconfitte consecutive e l’ultima prestazione non proprio esaltante contro il Sudtirol.
“Siamo una squadra giovane, l'obiettivo primario resta la salvezza, poi saremo più liberi di testa e magari giocare meglio e con maggior serenità – commenta Roberto Sabato, in partenza con la squadra per il ritiro di Avezzano –. I risultati? C’è mancato solo il gol, quello che invece ha fatto il Sudtirol senza giocare una super partita. Il morale è sempre alto, il gruppo è nuovo, ci sono più stimoli e tanti giovani con la voglia di far bene”.
Beata gioventù
Giovani che hanno portato un nuovo entusiasmo e allegria nello spogliatoio. “I napoletani, si sa, sono sempre dei personaggi – continua il difensore giallorosso –. Caturano e Guitto sono molto scherzosi e solari. Ma anche chi non gioca fa gruppo: ad esempio Grea, un bravissimo ragazzo che si mette a disposizione in qualsiasi momento, ero in stanza con lui in ritiro e lo conosco bene. Al momento non sta trovando spazio, lui si impegna come tutti ma le scelte le fa il mister. Andare in tribuna dispiace a noi, ma per il mister è meglio così, avere la possibilità di scegliere tra tanti. Il campionato è comunque lungo e prima o poi ci sarà bisogno di tutti”.
Il 23enne difensore di Potenza ha giocato alcuni scampoli di partita quest’anno, alla ricerca della migliore condizione fisica. “Sono mentalmente libero e sereno, non ho più l’assillo dell’infortunio, anche se non ho il ritmo partita nelle gambe, visto che l’ultima gara da titolare la giocai con il Lanciano, alla fine dello scorso campionato – spiega Sabato –. La mezzora che ho giocato domenica mi ha fatto stare bene e la condizione, al momento non ottimale, arriverà. Ho molta voglia di giocare, gli stimoli non mi mancano e sono qui per dimostrare ancora il mio valore: sono in scadenza di contratto e voglio dare il meglio”.
Dopo Sorrento, Pagani
A Pagani il Ravenna dovrà fare a meno degli squalificati Maggiolini e Fonjock ed Esposito in allenamento ha provato alcune soluzioni alternative al modulo, con un probabile ritorno al 4-4-2. “È il modulo classico, quasi tutti lo hanno sperimentato, anche se credo che domenica conteranno più l’applicazione e la mentalità – analizza Sabato –. A Pagani, come in tutti i campi del sud, c’è un ambiente particolarmente caldo e la cosa da non fare assolutamente sarà scendere in campo molli e leggeri. Ci vuole la mentalità giusta, il resto vien da sé. La squadra che mi ha impressionato di più fino ad ora? Il Sorrento, là davanti ha Paulinho, Erpen, Pignalosa e Corsetti che sono stati eccezionali contro di noi. È una squadra che si conosce a memoria e gioca bene. Noi siamo andati in campo con il piglio giusto, ma non è bastato a portare a casa almeno un punto”.
Che, invece, è l’obiettivo minimo previsto per la trasferta di domenica. “In allenamento abbiamo badato molto alla compattezza e alle distanze tra i reparti” aggiunge Sabato, che sulla classifica dice: “È molto corta, a differenza di quella dell’altro girone che, come sappiamo dall’anno scorso, è molto più allungata. Qui bastano un paio di vittorie e un pari per tornare su”. A cominciare da Pagani, possibilmente.
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