Il grande entusiasmo creatosi in città dopo la raffica di acquisti da parte della società, alla vigilia della sfida con il Pavia, s’è infranto contro i guantoni del portiere del Pavia, Facchin, che ha parato l’impossibile, cadendo solo a cinque minuti dalla fine ad opera di Tortori che ha evitato un tracollo psicologico, non da poco, alla nuova Paganese di Capuano. Si doveva vincere assolutamente, alla fine si stava addirittura perdendo ed il terzo pareggio stagionale casalingo è più amaro di un caffè senza zucchero alla luce della vittoria del redivivo Monza capace di cogliere, tra recupero con il Pergocrema e la sfida campionato con la Spal, quattro punti insperati che mantengono a debita distanza la Paganese, scivolata a meno sei. Premesso che non si può imputare nulla alla squadra per impegno, occasioni costruite e volume di gioco, il dato più amaro è proprio questo. Anche nella giornata in cui gli avversari fanno un solo tiro in porta, anzi un solo colpo di testa, vanno in vantaggio e per poco non vincono la partita. I nuovi acquisti, lanciati quasi tutti nella mischia dal tecnico, non hanno sfigurato per quello che la loro autonomia concedeva anzi alla vigilia pensavo peggio. Su tutti mezzo voto in più per Imparato e Cortese che, per i compiti ai quali erano stati chiamati, hanno assolto in pieno il lavoro. Subito dopo Radi, Gatti e Urbano con quest’ultimi due in debito d’ossigeno anche se hanno retto all’impatto della gara, chi più chi meno. Nel complesso una Paganese più che sufficiente se non per qualche sbavatura emersa ancora una volta in difesa dove secondo me i problemi permangono con Fusco, ancora non al top, con Ingrosso, il quale commette ingenuità che si pagano a caro prezzo, e con il portiere Ginestra che continua a non risultare decisivo se non nei battibecchi con i tifosi. Sino ad ora l’ex portiere della Ternana sembra ancora in fase di rodaggio e la tranquillità certamente in questo momento non lo assale. Purtroppo le scelte sono state fatte con l’addio a Gabrieli che poteva essere utilizzato anche come under e sino a quando era stato impiegato era stato tra i migliori della squadra insieme a Martinelli, altro epurato, come evidenziato dai voti conseguiti nei Trofei “Maggio” e “Cesarano”. Il mio augurio è che Ginestra, già da domenica, cominci ad essere decisivo visto che la difesa non è che lo assista tanto anche perché un portiere lo si apprezza maggiormente quando risulta determinante soprattutto se chiamato in causa con il contagocce o meglio in una sola occasione. La sostanza però, che emerge dopo la seconda gara di ritorno, è sempre nei numeri che evidenziano come la Paganese continui a fallire gli scontri diretti ed il distacco dal Monza sia aumentato e la vittoria che latita in casa Paganese da quattro mesi è merce sempre più rara e purtroppo quella non si compra al mercato di gennaio. Dato atto alla società degli sforzi inevitabili compiuti, ora inizia una corsa contro il tempo che la Paganese non ha. Bisogna integrare la rosa con due attaccanti, se anche Magliocco dovesse lasciare Pagani, al più presto, a questo punto senza stare dietro a fantomatici pezzi pregiati, puntando su attaccanti di categoria pronti all’uso, vedi Cozzolino, Pignalosa, capaci di finalizzare il lavoro della squadra anche se ripeto i problemi restano in retroguardia e la Paganese ha una doppia priorità far gol e non subirli, al momento un’utopia.
Peppe Nocera per Paganese.it