In un momento di così grande difficoltà, anche Massimo Troisi avrebbe trovato poco per far sorridere i tifosi della Paganese. E se l’artista napoletano in una delle sue più belle opere «ricomincia da tre», la squadra azzurrostellata dovrà per forza ricominciare la sua scalata verso la salvezza affidandosi al numero due. Due, come i punti che dividono gli uomini di Gianluca Grassadonia da quella linea sottile che significa salvezza diretta. Adesso non sono ammessi più passi falsi: nelle ultime cinque giornate Scarpa e compagni hanno raccolto solamente due punti e ben tre sconfitte, risultati che hanno ridimensionato gli obiettivi di una squadra che sperava di ambire ad un posto nel gotha del girone B di Prima divisone.
La vittoria adesso è diventata d’obbligo: far registrare un segno 2 - per gli amanti del vecchio Totocalcio - a Carrara significherebbe rilanciare le proprie ambizioni in una complicata corsa alla salvezza. Tre punti che, guarda caso, ormai mancano da due mesi. La scintillante prestazione del derby con l’Avellino sembra essere distante anni luce dalle ultime performance offerte dagli uomini di Grassadonia, che non sono riusciti a ripetersi con la stessa intensità del derby contro i lupi. E due saranno i giorni che a breve potrebbero rappresentare il crocevia decisivo della stagione per il club di via Albanese. Domenica la Paganese proverà a tornare alla vittoria allo ‘Stadio dei Marmi’ contro la Carrarese, mentre lunedì attenderà con fiducia la decisione dell’Alta Corte del Coni sul ricorso presentato dal Latina per gli arcinoti fatti della buca del ‘Torre’. Nel caso che il ricorso della ormai ex capolista venga rigettato, la Paganese potrà sfruttare un altro match interno per cercare la necessaria risalita in classifica. Le gare tra le mura amiche infatti sono state la vera ancora di salvezza di una Paganese che, almeno per le statistiche, ha visto finire la sua imbattibilità interna nel derby contro la Nocerina, ma che in realtà non vede violato il ‘Marcello Torre’ da più di un anno - 7 marzo 2012 - quando il Gavorrano si impose sull’allora squadra di Pino Palumbo in un rocambolesco 3 a 4.
Due, come i calciatori che ieri hanno parlato nell’usuale incontro con gli organi d’informazione di metà settimana. Loris Tortori ed Evans Soligo ci hanno messo la faccia e la voce, raccontando il difficile periodo vissuto dal gruppo. Un momento che però è destinato a durare ancora poco. «A Carrara vogliamo vincere. Conosciamo la forza del nostro avversario, che nonostante la posizione di classifica ha una rosa molto competitiva. Dobbiamo dare una scossa alla nostra stagione». Il messaggio è chiaro: la squadra vuole uscire da questo momento di difficoltà e ci proverà da subito. Una squadra che nonostante le poco felici condizioni meteorologiche prova a prepararsi al meglio in vista del prossimo impegno di campionato contro la squadra presieduta dalla signora Buffon, Alena Seredova. Assente il tecnico Grassadonia, costretto ai box a causa di un attacco influenzale, in due - il vice del tecnico salernitano, Enzo Criscuolo e il preparatore atletico, Salvatore Malafronte - hanno diretto le due sedute di allenamento tenutesi ieri sul sintetico del ‘Comunale’ di Casola. All’appello mancavano, oltre ai lungodegenti Neglia e Agresta, anche Fabrizio Romondini. L’esperto centrocampista è rimasto fermo per smaltire i postumi di un virus influenzale che continua a mietere vittime nel clan liguorino, ma nei prossimi giorni l’ex Salernitana dovrebbe tornare ad allenarsi insieme al resto del gruppo. A Carrara si potrebbe decidere il presente e il futuro della Paganese. Due buoni motivi in più per vincere.
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