28.10.25

Gli argentini dai piedi buoni.

DI NINO RUGGIERO

Il gol del pareggio arriva sul binario di nazionalità argentina ed è una produzione Arganaraz/Pierce, due calciatori tra i più talentuosi che gli azzurrostellati schierano quest’anno. Il gol viene messo a segno da Pierce con una traiettoria che non dà scampo ma il servizio vincente è tutta opera del connazionale Arganaraz che con una veronica, di tacco, in piena area, tra un nugolo di avversari, serve a Pierce, uno di quei palloni che non si possono rifiutare.

Oggi, a bocce ferme, a risultato positivo raggiunto (perché un pareggio a Barletta lo è) qualche considerazione va fatta.

La Paganese mantiene un ruolino di marcia invidiabile per una squadra costruita quest’anno ex novo e che soprattutto punta molto sulla valorizzazione di giovani atleti. Sull’argomento bisogna fare un plauso al responsabile tecnico Bocchetti che quest’anno ha scovato giovani veramente interessanti e che di sicuro, per le loro qualità, troveranno posto in prima squadra, anche alternandosi, nel corso del campionato.

Sul rendimento dei singoli mi sono espresso ampiamente ieri nello stilare il solito pagellone di fine gara. Ad onor del vero, bisogna riconoscere i meriti di Novelli che riesce ad assemblare una squadra veramente competitiva, senza l’assillo di dover schierare per forza tre under che a volte diventano anche quattro; segno che i giovani di valore emergono e reclamano un posto in prima fila. Ma non sarebbe giusto parlare solo di giovani che stanno nobilitando il gioco della squadra. A Barletta, ad esempio, ancora una volta (e non è la prima!) si sono fatti valere gli uomini che possono dare qualcosa in più in tema di affidabilità. E mi riferisco in particolare a Pierce che sta imponendosi sempre di più come perno del centrocampo, duttile, elegante e deciso, quando serve, ma sempre determinante quando ha tra le mani (o tra i piedi, fate voi) la bacchetta di comando nella zona centrale del campo, che è il suo regno. Il gol da lui messo a segno domenica è solo il giusto premio per un atleta serio e professionale che non ha mai deluso le aspettative dei tecnici e dell’intera tifoseria.


Il pareggio di Barletta, dunque, deve essere considerato risultato positivo a tutti gli effetti. È vero che nella seconda parte della gara c’è stato un certo predominio territoriale degli azzurro-stellati che poteva portare anche al ribaltamento del risultato, ma, tenendo conto del valore dell’avversaria di turno, il risultato è pienamente in linea con le aspettative della vigilia. D’altra parte – ma questo lo abbiamo già detto – se la Paganese avesse in serbo i colpi che caratterizzano le squadre che mirano in alto – ci troveremmo a parlare di una squadra diversa, costruita proprio per vincere.

Per il momento, con i piedi ben saldi per terra, bisognerà pensare a crescere e sperare di poter arrivare quanto più in alto possibile in classifica con la consapevolezza di aver comunque fatto fino a questo momento un buon lavoro.

Lo si può dire e lo si può fare, soprattutto perché la squadra non deve sopportare pressioni esterne, grazie alla maturità di un pubblico che ha ben compreso lo spirito del progetto societario.

In questa ottica, forse sarebbe anche il caso, per rispetto della tifoseria, che la società desse notizie precise sulla definizione o meno del famoso sospeso debitorio, ex “saldo e stralcio”. Se ne può parlare?

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

27.10.25

Barletta-Paganese 1-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.



Barletta-Paganese 1-1. la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.





















Barletta-Paganese 1-1: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Dopo aver incassato inopinatamente il gol in azione tipica di contropiede, intuisce nel secondo tempo, dopo aver confermato fiducia allo schieramento iniziale, di dover cambiare qualcosa a livello tecnico. E la mossa risulta vincente anche se il gol del pareggio arriva da Pierce, uno dei suoi uomini migliori, pilastro del centrocampo. Ottima la mossa di schierare in corso d’opera Gatto e Pierdomenico, altri due under di una pattuglia indiavolata che sta esaltando il lavoro mai troppo lodato di Antonio Bocchetti.

Gallo – Nulla può sul tiro di sinistro a incrociare di Laringe sfuggito alla marcatura di Isufi. Per il resto appare sicuro sia sulle uscite sui palloni che arrivano dalle fasce laterali sia nell’amministrazione della porta a lui affidata.

Di Biagio – È chiamato a un duro lavoro perché deve controllare Laringe l’attaccante più intraprendente del Barletta. Non demerita mai nel corso della gara e cerca di portarsi in avanti sulla destra a sostegno dell’azione di Lombardi.

(dal 65’ Gatto) – Dà il cambio a Di Biagio per farlo respirare dopo una gara molto impegnativa e dimostra di poter aspirare anche a un ruolo di primo piano.

Isufi – Come in altre occasioni si fa valere a difesa chiusa. L’unica pecca, se così vogliamo definirla, è costituita dal mancato anticipo su Laringe che su un capovolgimento di fronte porta il Barletta in vantaggio. Chiude in bellezza con grande autorità quando si proietta anche in avanti alla ricerca del gol del pareggio.

De Nova – Per lui non ci sono più aggettivi per magnificare una prova di assoluto valore. Dà certezza e sicurezza a tutto il reparto arretrato, senza fallire mai un solo intervento.

Piga – Ecco un altro elemento che di domenica in domenica dimostra di essere un vero pilastro difensivo degno delle migliori tradizioni nel ruolo. Quando è necessario sa anche farsi vedere in avanti sulla fascia sinistra per proporre gioco e cross degni di migliori fortune.

Mancino – Comincia al piccolo trotto e va subito alla ricerca della migliore posizione sulla tre quarti campo. Ma ormai gli avversari conoscono le sue doti e non gli danno tregua stringendolo spesso in una morsa ferrea che lo porta anche sul piano della battaglia agonistica.

(dal 76’ Arganaraz) – Troppo poco in campo per una giusta valutazione di merito.

Pierce – È autore di una gara eccezionale che lo porta a essere tra i protagonisti della partita. Gioca con il passo del campione che non teme confronti anche quando la gara si fa dura e dimostra di poter autorevolmente reggere la bacchetta del comando del gioco di centrocampo. Il gol realizzato è il giusto premio per una gara perfetta sotto tutti i punti di vista.

Labriola – Esce fuori alla distanza quando i ritmi del Barletta calano e c’è bisogno del suo dinamismo nella zona centrale del campo. Ancora una volta non è un campione di precisione quando si tratta di uscire dalla sua difesa palla al piede, ma la sua generosità e suoi slanci agonistici sono proverbiali perché i suoi valori vengono fuori alla distanza.

Lombardi – Non riesce a elevarsi da un’aurea mediocrità e la sua azione appare quasi scontata sulla fascia destra dell’attacco. Prova anche a pungere con uno di quei tiri su calci di punizione che lo hanno reso famoso ma non è molto fortunato.

(dal 65’ Pierdomenico) – Porta entusiasmo e freschezza alla squadra quando c’è bisogno di tentarle tutte per arrivare perlomeno al pareggio. Ancora una volta dimostra di avere ottime qualità stilistiche per cui abbiamo l’impressione che nel corso del campionato potrà ben recitare il ruolo di alter ego di Lombardi sulla fascia destra dello schieramento.

Negro – Conferma di avere tutte quelle doti di cui la squadra aveva bisogno in avanti. Sgomita in avanti finché è in campo e ingaggia duelli feroci con il suo avversario diretto con alterna fortuna. Al momento però è di certo l’attaccante che più si adatta al gioco offensivo della squadra.

(dall’85’ De Feo) – Pochi minuti spesi per dare più compattezza alla squadra nel convulso finale.

Costanzo – Non riesce a essere determinante come in altre occasioni e tenta poco la via della rete. Viene sostituito da El Haddadi, ma la musica non cambia.

(dal 65’ El Haddadi) – Viene chiamato in campo per dare un cambio di marcia sulla sinistra dello schieramento offensivo ma non punge come nelle intenzioni del tecnico che si aspetta molto dalle sue giocate.

da www.paganesegraffiti.it

Barletta-Paganese 1-1: è Pierce il campione nella disfida.

DI NINO RUGGIERO

Barletta-Paganese, disputata in uno stadio degno di questo nome al cospetto di due degne tifoserie, si è conclusa con il risultato di uno a uno.
Forse, da parte Paganese, c’è un motivo di rammarico su un pareggio che a ben vedere poteva anche tramutarsi in vittoria. Il calcio riserva sempre delle sorprese e a volte non basta presentarsi con il biglietto da visita della squadra meglio organizzata e più organica per venire a capo di una partita.


Prendete proprio la partita di oggi. Dopo aver rintuzzato con assoluta sicurezza tutti i tentativi della squadra di casa, partita a testa bassa per arrivare subito alla vittoria, è bastato un momento di rilassatezza nella delicata fase di disimpegno perché la Paganese fosse punita oltre misura in una classica azione di contropiede. Niente di più beffardo per una squadra che sta dimostrando di avere un reparto difensivo di prim’ordine e che non ha mai tremato quando si è trattato di bloccare sul nascere tutte le azioni di attacco portate a tutto spiano dalla squadra pugliese. E, ironia della sorte, è toccato proprio a Isufi, uno dei migliori atleti in maglia azzurro-stellata, essere preso d’infilata in contropiede, senza poter recuperare sull’avversario.

Il pareggio però deve essere considerato comunque come risultato positivo perché non dobbiamo mai dimenticare il programma stilato a inizio stagione. Quindi siamo in carreggiata per il traguardo da perseguire e che contempla buoni pareggi in trasferta su campi notoriamente ostili di squadre allestite per traguardi di prestigio. Certo, la gara, soprattutto nella ripresa, avrebbe potuto avere sbocchi diversi in considerazione del fatto che il Barletta ha accusato vistosamente un calo di rendimento. Ma dobbiamo convenire che se la Paganese avesse avuto la forza di rimontare e di castigare gli avversari di turno probabilmente ci saremmo trovati già al cospetto di una squadra pronta per altri tipi di traguardi. Il pareggio di Barletta comunque è risultato positivo a tutti gli effetti. Ma gli scenari in questo girone H sono diversi e niente è mai definitivo. Non so se mi sono spiegato.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

21.10.25

La Paganese vista da...Nocera! - Una vittoria nel ricordo di Vincenzo.

Cuore, grinta, vittoria, lacrime, emozioni e commozione. In queste sei parole è racchiuso il tredicesimo derby della storia tra Paganese e Sarnese. Lacrime emozioni e commozione quelle versate e vissute nella Curva Nord dove è stato ricordato Vincenzo, prematuramente scomparso in settimana, con la partecipazione della società anche ai funerali, e proseguito nei primi minuti della gara con cori che sono arrivati sin lassù dove Vincenzo ha sicuramente avvertito i brividi, che ha regalato il Marcello Torre con quell'intenso e interminabile applauso. La vittoria è stata ovviamente dedicata a lui, come ha sottolineato e ricordato in sala stampa, prima Novelli e poi Di Biagio visibilmente provati da questa vicenda che ha colpito la squadra che ci teneva ad onorare Vincenzo con una grande prestazione.

Nella prima mezz'ora la Paganese ha letteralmente accerchiato la Sarnese, inerme dinanzi alla spinta di capitan De Nova e compagni che ha impresso, con un micidiale uno-due, con un marchio a fuoco la strada della vittoria. La fucilata di Costanzo, al quarto gol stagionale, insediatosi alle spalle di Facundo Marquez a quota cinque e il terzo gol di Labriola, centrocampista con il vizio del gol, hanno indirizzato la gara sui giusti binari. Come avevo detto nella presentazione era una gara difficile, per la qualità dell'avversario, nonostante stesse attraversando un delicato momento di risultati, e così è stato. E' bastata una giocata di Rajkovic ad infilare i centrali difensivi azzurri non proprio irreprensibili per accendere la spia rossa e mantenere in allerta la Paganese.


Questa squadra sta però gara dopo gara assumendo le sembianze serafiche del suo allenatore, che predica calma, non facendosi turbare neanche dalla disastrosa direzione arbitrale del signor Pica di Roma 1 che ne imbrocca poche sotto lo sguardo attento dell'osservatore Braschi, ex fischietto di serie A. Così come Di Biagio che parte in sordina poi recupera e chiude una partita in crescendo, sotto lo sguardo amorevole ma critico di papà Gigi di Biagio e della mamma.

Questa Paganese piace. Diverte, attacca, sa cosa fare in campo anche se a volte esce dal contesto ed ha pause che Novelli, come ha detto in sala stampa, deve correggere. Oggi ha vinto il cuore della Paganese contro la Sarnese grandi firme e budget superiore. Ora il calendario ci porta in Puglia e precisamente a Barletta. Ma ai biancorossi pensiamo nel fine settimana, ora godiamoci quest'altra vittoria che consolida la Paganese al quarto posto, a meno quattro, dalla capolista Fasano che domenica sarà ospite proprio dalla Sarnese e chissà che sia a Barletta che a Sarno i pronostici vengano ribaltati.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Quelli che giocano bene (e vincono pure).

DI NINO RUGGIERO

Prosegue nel migliore dei modi il cammino della Paganese in campionato. Anche la Sarnese, compagine attrezzata per il salto di categoria, ha dovuto fare i conti con una squadra che sta mantenendo fede alle promesse della vigilia. Per prima cosa, nelle intenzioni dei responsabili della società, bisognava presentarsi ai nastri di partenza come squadra competitiva, in grado di migliorare la posizione in classifica dell’anno precedente. Le premesse per mantenere fede a quanto stabilito oggi ci sono proprio tutte, ivi compresa la valorizzazione di giovani atleti che in questa categoria, in termini estremamente pratici, riescono a fare la differenza.

Statistiche alla mano, la squadra di Novelli non solo ha sistemato i giovani virgulti nel reparto più delicato della squadra, con Gallo in porta, Di Biagio e Isufi rispettivamente difensore di fascia destra e centrale di difesa, ma ha anche per qualche domenica utilizzato sulla fascia sinistra dello schieramento un altro under (e siamo a quattro) Giordano, classe 2007. Se non è un record per la categoria, in tema di under, poco ci manca. Il che, a ben vedere, suona anche a onore e merito di Bocchetti che questa squadra – con il prezioso lavoro di Novelli – l’ha vista crescere giorno dopo giorno infarcendola di giovani che potrebbero costituire l’arma in più in un campionato dove abbondano stagionati protagonisti dal passato calcistico più o meno illustri. Non vorrei sbilanciarmi con i ricordi perché è ancora presto per poterlo fare, ma di certo il passato della Paganese contempla anche campionati disputati all’insegna delle sorprese più dolci in fatto di risultati senza che fossero state fatte follie nel periodo di campagna acquisti.


Sulla partita con la Sarnese ho già detto tutto quello che sentivo di dover dire con il solito pagellone stilato alla fine dell’incontro. Dirò soltanto, in aggiunta, che i margini di un miglioramento di rendimento ci sono tutti perché la squadra, mai come quest’anno, ha in panchina elementi in grado di giocare con la stessa intensità che si richiede agli atleti schierati inizialmente in campo. Un discorso a parte, poi, lo merita la tifoseria, non solo quella organizzata, che accompagna le gesta della squadra con entusiasmo goliardico in ogni gara disputata, in casa e fuori, senza mai far sentire quelle pressioni che spesso mettono angoscia quando in una partita considerata decisiva non si riesce a cavare un ragno dal buco.

Per ora, è bene dire allora che l’attuale formazione dimostra di poter recitare un ruolo di primo piano in questo campionato in virtù di un gioco pratico e coinvolgente al tempo stesso. Non altro.

Per quanto ovvio, un primo bilancio potrà essere tracciato in modo più appropriato all’indomani delle prossime trasferte che vedranno la squadra impegnata in Puglia, prima a Barletta e poi, quindi giorni dopo, a Martina Franca. Per questo, incrociamo pure scaramanticamente le dita.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

Paganese-Sarnese 2-1: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.


 

















20.10.25

Paganese-Sarnese 2-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Questa Paganese fa sul serio.

DI NINO RUGGIERO

La Paganese fa sul serio e conquista al “Marcello Torre” tre punti d’oro contro la Sarnese. La gara non tradisce le attese dei più e, in una cornice di pubblico di altri tempi, la squadra di casa presenta subito il conto agli avversari con un “uno/due” di Costanzo e Labriola che non lascia scampo dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco.

Tutto risolto, allora? Manco per niente. Primo tempo tutto o quasi di marca Paganese, se si esclude il gol messo a segno dalla Sarnese. I padroni di casa giocano con una certa padronanza e mettono spesso in crisi l’apparato difensivo degli avversari ma non riescono più a pungere pur dominando la scena in lungo e in largo.

Poi che succede? Dopo un ottimo primo tempo, la Paganese deve subire il ritorno della Sarnese che non ci sta a perdere. In questa fase qualcosa si inceppa nel meccanismo che nel primo tempo aveva carburato a pieno regime. Gli avversari le tentano tutte per raddrizzare il risultato ma cozzano contro una squadra che sa anche difendersi quando le condizioni avverse lo richiedono. In questa fase, con Sarnese proiettata in avanti arrivano numerose le occasioni per gli azzurro-stellati in azioni di contropiede che vengono vanificate dalla poca lucidità sotto rete.

Il risultato, alla fine, è tutto per la Paganese che ha dimostrato di avere ottime frecce al suo arco e di poter ambire legittimamente alle zone alte della classifica. 

da www.paganesegraffiti.it

foto da Paganese Calcio

Paganese-Sarnese 2-1: nel derby è bastato un avvio devastante.

Basta un avvio di gara devastante alla Paganese per battere al "Marcello Torre" la Sarnese e restare così nelle zone altissime della classifica. Costanzo e Labriola portano la contesa già sul due a zero dopo appena 14 minuti; Rajkovic alla mezzora tenta di riaprirla accorciando le distanze ma la Paganese, anche nella ripresa, non rischia praticamente sfiorando in piu di un'occasione il gol del tris.

Novelli lancia dal primo minuto nel tridente offensivo Antonio Negro, match winner nella gara di sette giorni fa col Pompei. È l'unica novità di giornata nell'undici di partenza.

È una partenza sprint della Paganese che prova a mettere fin da subito sul binario giusto la gara tanto da riuscirci dopo appena dieci minuti. Sugli sviluppi di una rimessa laterale, Negro in qualche modo fa da sponda per Costanzo, la bordata di prima intenzione dell'azzurrostellato è imparabile. Sulle ali dell'entusiasmo arriva anche il raddoppio pochi minuti dopo: punizione tagliata dalla destra di Mancino che trova l'incornata vincente di Labriola.

Poco prima della mezzora la Sarnese prova a riaprire il match sfondando centralmente: Virgilio appoggia in verticale per Rankovic che dal limite batte Gallo. È l'unico vero squillo degli uomini di Parlato che anche nella ripresa hanno un maggiore predominio territoriale senza però mai riuscire a rendersi pericolosi. Anzi è proprio la Paganese a sfiorare il tris: prima con De Feo (83') che manda di poco alto e successivamente (85') sempre col centrocampista paganese e con Negro che mancano entrambi il tapin sul cross basso di Mancino.


 IL TABELLINO

MARCATORI: pt 10' Costanzo, 14' Labriola, 25, Rajkovic

PAGANESE (4-3-3): Gallo; Di Biagio, De Nova, Isufi, Piga; Mancino, Pierce, Labriola (22' st De Feo); Lombardi (44' st Pierdomenico), Negro, Costanzo (28' st El Haddadi). A disp.: Costantini, Figueras, Conson, Odianose, Arganaraz, Gatto. All.: Novelli

SARNESE (4-3-3): Petrone; Malvestuto, Mazzei, Puca (25' st Velasquez), Codraro; Bottalico (13' st Santarpia), Virgilio, Carotenuto (29' st Ferrara); Addessi, Rajkovic, La Monica (22' st Rossetti). A disp.: Perina, Solaro, Savor, Donos, Maisto. All.:: Parlato

ARBITRO: Luigi Pica di Roma 1
NOTE: Spettatori 2000 circa. Ammoniti: De Nova, Negro. Angoli: 3-5. Recupero: pt 2'; st 5'

da www.paganesemania.it


14.10.25

La risorsa degli under.

DI NINO RUGGIERO

Le vittorie conseguite fuori casa hanno sempre un valore diverso. Figuratevi se poi arrivano fuori tempo massimo, in piena zona Cesarini. È stato già detto parecchio sulla partita che ha visto la Paganese vittoriosa su un Pompei mai domo che ha fatto di tutto per non soccombere. Ebbene, credo sia il caso di aggiungere al commento già fatto a fine partita, arricchito dalle valutazioni sui calciatori (leggi pagellone), che gli azzurrostellati hanno meritato la vittoria per quello che, come compattezza e inquadratura, hanno seminato per buona parte della gara.

La Paganese di quest’anno gioca veramente un buon calcio; i movimenti della squadra risultano anche armonici quando – dopo aver conquistato palla – si tratta di impostare il gioco e di dialogare tra i reparti. Il canovaccio prevede gioco in profondità sulle due fasce e cross per spaccare le difese.

A Santa Maria la Carità è filato tutto liscio, fuorché l’ultimo passaggio che non è mai andato come da copione. Per cui, pur avendo dominato la gara territorialmente e aver dato una chiara dimostrazione di forza e di coesione tra i reparti, il gol non è mai arrivato; o, meglio, è arrivato solo al fotofinish a tempo quasi scaduto. Di certo Novelli avrà da fare alcune valutazioni sulle potenzialità della squadra in fase realizzativa, ma è già tanto che il gol della vittoria sia arrivato da Negro, ingaggiato proprio per dare profondità e consistenza a un attacco finora poco prolifico.

Adesso bisognerà aspettare qualche altra domenica, diciamo pure dopo due gare toste contro Sarnese e Barletta, per tracciare un primo bilancio.


Intanto registriamo la buona posizione in classifica, che è rispondente alle aspettative, unitamente alla considerazione che la squadra – mai come quest’anno – può attingere a piene mani nel gruppo degli under che costituiscono una risorsa di prima grandezza. La cosa suona a onore e merito soprattutto per il direttore sportivo Bocchetti che quest’anno ha saputo pescare bene tra quei ragazzi che probabilmente conosceva già e che attualmente compongono la rosa della pattuglia giovane della squadra. Un ruolo determinante però lo sta giocando l’allenatore Novelli, bisogna dirlo con cognizione di causa. Non vorrei essere blasfemo, ma sono convinto che, se i risultati arrivano, lo si deve anche in buona parte all’apporto che questi giovani virgulti riescono a dare proponendosi anche in ruoli delicati che di solito sono occupati da atleti navigati e maturi. Prendete, ad esempio, Giordano, classe 2007 proveniente dalle giovanili della Sarnese. L’allenatore Novelli, che già schiera in difesa tre under (Galli, Isufi e Di Biagio) ha dovuto sostituire a causa di un infortunio Piga, indiscusso leader dello schieramento a quattro sulla fascia sinistra. Poiché era già stato adempiuto l’obbligo dei tre under, l’allenatore avrebbe potuto guardarsi intorno per adattare al ruolo uno tra quelli che di solito non trovano un posto fisso in prima squadra. Ebbene, Novelli con una mossa a sorpresa, ha tirato fuori dal suo cilindro la mossa Giordano; prima, per non stravolgere l’assetto difensivo (un difensore d’ala al posto di un altro difensore d’ala) e poi perché evidentemente aveva soppesato in allenamento le potenzialità del ragazzo. Occhio, dunque, agli under. Sono proprio loro che potrebbero dare qualcosa in più alla Paganese perché, se è vero che il tasso tecnico conta molto in questi campionati, è anche vero che spesso si va avanti potendo contare su giovani di valore. E quest’anno a Pagani i ragazzi di valore non mancano. Garantito.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

13.10.25

La Paganese vista da...Nocera! - Tutto è bene quel che finisce bene.

Tutto è bene quel che finisce bene! Sì perchè il calcio è strano. La Paganese domina in lungo e largo dall'inizio l'avversario, nell'ultima mezzora addirittura in 10 uomini per l'espulsione di Schettino, e se la Dea bendata non avesse girato lo sguardo accompagnando dolcemente il tiro di Calemme e poi quello di Maione sui legni, staremo a parlare di un'incredibile sconfitta. Ma al Comunale di Santa Maria la Carità il Dio del calcio ha deciso diversamente, volendo restituire ciò che aveva tolto domenica scorsa con la Virtus Francavilla. Sì è passati dal gol fallito del Pompei al 91esimo al gol vittoria di Negro al 92esimo, prima rete stagionale, facendo esplodere la torcida azzurrostellata alle spalle di D'Agostino.

Eppure l'undicesimo confronto della storia con il Pompei era nato sotto buoni auspici, con una Paganese che s'impossessava della metà campo avversario, tessendo una rete di di passaggi che però non trovavano sbocchi. Costanzo e Lombardi non liberavano il loro potenziale d'incursionisti, non trovando mai il pertugio giusto per inserirsi nelle maglie avversarie, seppur invitanti. Il fraseggio spesso era spezzettato da continui errori d'impostazione o tecnici che ne limitavano le finalizzazioni della manovra. Troppo ricamo poco costrutto. Questa la pecca della Paganese sino ad ora, una squadra che ha a disposizione un bagaglio di nozioni tattiche che spesso però si arenano sul più bello. Una squadra che è apparsa troppo leziosa, più intenta a far bella la trama, con uno due a volte anche forzati, che erano fini a se stessi.

Come dicevamo poi il calcio è beffardo, domini l'avversario ma non lo azzanni e alla fine rischi di portare a casa un pugno di mosche. L'attacco come è concepito stenta a trovare la via del gol. A volte si vuol arrivare sin dentro la porta con tutto il pallone, esasperando giocate che potrebbe essere concluse in modo più semplici. Poi arriva un attaccante come Negro, sino ad ora è sempre entrato bene a partita in corsa, che fa sempre sentire la sua presenza in area e fa un movimento da attaccante e infila D'Agostino, mandando in visibilio i tifosi azzurrostellati. Tutto è bene quel che finisce bene!

Peppe Nocera - paganesemania.it

foto PaganeseCalcio



Pompei-Paganese 0-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Pompei-Paganese 0-1: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.

































Pompei-Paganese 0-1: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Ha schierato quella che ritiene essere al momento la migliore formazione. Ha restituito Piga al suo ruolo di difensore di fascia, sacrificando il giovane Giordano che tanto bene si era comportato quando è stato schierato. È stato bravo nel secondo tempo a dare un’ulteriore sterzata tattica alla squadra schierando il baby Pierdomenico e soprattutto Negro al centro dell’attacco.

Gallo – Timbra il cartellino dei disoccupati per quasi tutta la partita. Rischia però di capitolare nel primo tempo per una traversa colpito dai pompeiani.

Di Biagio – Tiene bene la sua fascia destra e spinge anche in avanti a sostegno soprattutto di Lombardi. I suoi cross mettono in crisi l’apparato difensivo del Pompei. Esce probabilmente per prudenza dopo aver subito qualche colpo proibito.

(dal 21′ st Gatto) – Prestazione all’altezza delle aspettative. Sostituisce Di Biagio con buona sicurezza.

Isufi – Al centro non dà un solo metro di spazio agli attaccanti napoletani. In più partecipa alla manovra di rilancio uscendo con personalità dalla fase difensiva.

De Nova – Ennesima conferma per l’ex difensore della Sarnese ormai eletto a beniamino della difesa anche come capitano.

Piga – Riprende il suo posto sulla sinistra dello schieramento e dimostra subito di essere parte integrante del progetto con una gara gagliarda.

Mancino – Ormai è carta conosciuta nella categoria e gli viene riservata una marcatura a doppia mandata fin dai primi minuti di gioco. Sfiora più volte la segnatura ma non è fortunato nelle conclusioni.

(36 st Odianose) – Troppo poco in campo per una valutazione.

Pierce – Grande senso di posizione e mestiere caratterizzano la sua ottima prestazione nella zona centrale del campo. Da annoverare di certo tra i migliori in campo.

Labriola – Sembra voglia spaccare il modo per come si presenta fin dai primi minuti di gioco. Ma il suo apporto non è mai determinante come nelle aspettative generali.

Lombardi – Anche per lui le marcature sono assai strette sulla fascia destra e non riesce a dare il meglio del suo solito repertorio.

(dal 16′ st Pierdomenico) – Entra con la baldanza di un veterano e con l’incoscienza di un diciottenne assicurando la giusta continuità alla fascia destra d’attacco.

Arganaraz – Ha buone occasioni per dimostrare il suo valore sotto rete ma non riesce mai ad emergere in fase realizzativa.

(dal 16’ st Negro) – Ha il merito di aver sbloccato la gara con un gol di prepotenza. Merita a questo punto di giocarsi le sue carte per un posto fisso in prima linea.

Costanzo – Sulla fascia di sinistra dell’attacco svaria che è un piacere ma non trova lo spunto in zona gol come in altre occasioni.

(41 st El Haddadi) – Poco in campo per una valutazione

da www.paganesegraffiti.it


Pompei-Paganese 0-1: Negro presenta il biglietto da visita.

DI NINO RUGGIERO

Due momenti hanno caratterizzato la partita che la Paganese ha disputato a Santa Maria la Carità contro la formazione di Pompei. Il primo quando la squadra, fin dal primo minuto di gioco, si è presentata spavalda e fiera con un atteggiamento da grande, quasi a dire “Qui ci sono io e non c’è trippa per gatti”. Il secondo, a tempo oramai scaduto, quando dal magico cilindro di Negro è uscito fuori il tiro che in definitiva ha poi deciso le sorti della partita.

I due momenti si caratterizzano perché dimostrano ancora una volta come è imprevedibile il gioco del calcio. Infatti, la logica vorrebbe che quando si domina un incontro ci siano poi le realizzazioni che portano alla vittoria. E questo non è accaduto per quasi tutta la partita, quando si è vista una Paganese ben organizzata, addirittura spavalda, partire con manovre ben congegnate che passavano per i piedi educati di Pierce e di Mancino per poi poi svilupparsi sulle due fasce laterali ben gestite da Lombardi a destra e da Costanzo a sinistra. Molto gioco, buone geometrie ma poi sotto rete, una volta una gamba, un’altra volta un errore in fase di tiro, questa benedetta superiorità non si è mai concretizzata.

Guarda caso, il gol che deciderà la partita arriva poi a tempo scaduto, quando sembra che non ci sia niente da fare per arrivare alla vittoria. Un premio sicuramente meritato per gli azzurrostellati, ma una mazzata per il Pompei che in dieci uomini le aveva tentate tutte per conservare la posta in palio.

Bella partita e buon risultato da parte della Paganese che cresce e migliora di volta in volta.

da www.paganesegraffiti.it

Pompei-Paganese 0-1: Negro allo scadere regala tre punti preziosissimi.

È un gol di Antonio Negro al novantesimo a permettere alla Paganese di espugnare il Comunale di Santa Maria la Carità e superare così il Pompei. Una vittoria preziosa per la classifica, il morale e l'entusiasmo ormai dilagante in città quanto difficoltosa per la resistenza della compagine dell'ex tecnico Sandro Erra.

È una gara dall'alta intensità fin dalle prime battute con la Paganese con uno costante predominio territoriale che però non consente di sfondare il muro eretto dai rossoblu nonostante le occasioni nella prima frazione di Lombardi, Arganaraz e Labriola.

Nella ripresa il copione non cambia anche se il Pompei è piu propositivo tanto da colpire la traversa con Calemme (57') dopo una doppia occasione di Mancino e Lombardi. Novelli inserisce forze fresche in attacco con Negro e Pierdomenico per cercare di scardinare la difesa del Pompei che poco resta anche in inferiorità numerica per l'espulsione di Schettino. Con un uomo in più la Paganese continua a spingere prima di un susseguirsi di emozioni sul finale di gara. Il neoentrato El Haddadi (43') spreca malamente da ottima posizione; allo scoccare del novantesimo Maione colpisce il palo, sul capovolgimento di fronte Negro, approfittando di una disattenzione difensiva, batte D'Agostino facendo letteralmente esplodere il "Comunale" colorato di azzurrostellato.


 IL TABELLINO

MARCATORI: st 46' Negro

POMPEI (3-5-2): D’Agostino; Riccio (44' pt Spina), Allegra, Celli; Mendoza (39' pt Schettino), Shaibu, Ziello, Acatullo, Volpe; Calemme (34' st Scala), Maniero (26' st Maione). A disp. Rendina, Del Gesso, Cirillo, De Vietro, Cesario. All. Erra

PAGANESE (4-3-3): Gallo; Di Biagio (19' st Gatto), De Nova, Isufi, Piga; Mancino (34' st Odianose), Pierce, Labriola; Lombardi (16' st Pierdomenico), Arganaraz (16' st Negro), Costanzo (40' st El Haddadi). A disp. Costantini, Figueras, De Feo, Conson. All. Novelli

ARBITRO: Marco Pascali di Pistoia
NOTE: Spettatori 600 circa di cui 300 da Pagani. Espulso al 64' Schettino (Po) per doppia ammonizione. Ammoniti: Riccio, Celli, Acatullo, Pierce, Negro. Recupero: pt 4'; st 5'

da www.paganesemania.it

9.10.25

Coppa Italia: Savoia-Paganese 2-1. Non basta una prodezza di Mancino. Azzurrostellati fuori dalla Coppa.

DI NINO RUGGIERO

Finisce nel peggiore dei modi l’avventura della Paganese in Coppa Italia. Decide tutto un calcio di rigore concesso alla squadra di Torre Annunziata quando la lancetta dei minuti sta per compiere l’ultimo giro dei minuti regolamentari.

La partita riserva moltissime emozioni anche se la Paganese rinuncia a schierare il grosso dei titolari a beneficio della schiera di tanti giovani che quest’anno aspettano solo di poter mettere in vetrina le loro doti. Novelli effettua una vera e propria rivoluzione rispetto alla squadra schierata appena tre giorni prima contro la Virtus Francavilla, ma la squadra gira a meraviglia.

Non ci crederete, ma al “Giraud” di Torre la Paganese non tradisce le aspettative della vigilia, anche se schiera praticamente una squadra del tutto nuova, se si eccettuano le presenze di Pierce e Mancino nella zona centrale del campo.


L’inizio presenta una Paganese armonica e geometrica che fa perno su una difesa inedita ma ermetica che riesce a scoraggiare gli avversari per come è impostata. Cambiano gli interpreti, nella considerazione complessiva, ma non cambia il rendimento della squadra perché si ha subito la sensazione di avere bene le spalle coperte grazie alle ottime prestazioni soprattutto di Conson e di Piga. Ma è tutta la squadra a mostrare di poter passare il turno di Coppa perché è proprio la Paganese a menare le danze fin dai primi minuti di gioco, tanto che si intuisce a naso che primo poi la squadra troverà la via delle rete. Ed in effetti, quando arriva quasi naturalmente il gol messo a segno da uno straordinario Mancino, nessuno si meraviglia più di tanto.

E allora, starete chiedendovi, se c’è stato un dominio territoriale, se i ragazzi in maglia azzurrostellata hanno dato dimostrazione di una certa superiorità, perché non si è vinto? Bella domanda. Nel calcio, non basta dare dimostrazione di bel gioco, di affiatamento, di buona organizzazione di gioco. Ci vogliono i gol per concretizzare la superiorità territoriale. Un vecchio amico esperto di calcio soleva ripetere a mo’ di monito, come una stantia filastrocca: “Quando sei martello, batti. Quando sei incudine, statti”

È proprio così. Ecco perché, dopo aver dato la sensazione di dominare per tutto il primo tempo segnando un solo gol, poi nella ripresa, la squadra ha dovuto cedere una certa iniziativa agli avversari che nel frattempo sono cresciuti in modo inversamente proporzionali al calo degli azzurrostellati.

Finisce l’avventura di Coppa con qualche inevitabile rammarico ma bisogna dire che le cosiddette seconde linee hanno dimostrato di avere ottime frecce al loro arco. Senza entrare sinteticamente nelle valutazioni personali, credo che vadano spese parole più che lusinghiere soprattutto per coloro che fino a questo momento hanno avuto poche possibilità di mettersi in luce. E le note di merito vanno soprattutto agli under, vera risorsa quest’anno della squadra. Una nota particolare va proprio alla prestazione di Pierdomenico (classe 2007) che sulla fascia destra si è fatto rispettare ed è uscito solo perché esausto.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Beffa al novantesimo contro il Savoia: la Paganese esce dalla Coppa Italia.

Termina ai 32esimi l'avventura in Coppa Italia della Paganese che nel pomeriggio è stata eliminata dal Savoia. Due a uno il risultato finale al termine di una gara in cui gli azzurrostellati si fanno rimontare, dopo il gol del match di Mancino a metà primo tempo, in avvio di ripresa da Frasson e al novantesimo inoltrato dal calcio di rigore realizzato da Munoz concesso per un braccio largo in piena area di Di Biagio.

Novelli, come era prevedibile, attua un massiccio turnover tenendo a riposo i pezzi pregiati della rosa lasciando in campo rispetto alla gara di domenica soltanto Pierce e Mancino a centrocampo con il paganese De Feo a supporto. Davanti a Costantini in difesa, dove si rivede dopo aver smaltito l'infortunio muscolare Piga, esordio per l'esperto Conson al fianco di Figueras con Gatto adattato sull'out destro. Attacco inedito, infine, con Odianose terminale offensivo affiancato da El Haddadi e dal baby Pierdomenico.

E' una prima frazione esclusivamente a tinte azzurrostellate con gli uomini di Novelli subito in partita e pericolosi tanto che è Figueras (7') a sfiorare l'eurogol di giornata quando dal cerchio di centrocampo colpisce in pieno la traversa a Sciammarella battuto. Un minuto dopo al termine di un'azione personale El Haddadi manda di poco a lato. Il vantaggio arriva poco dopo la metà del tempo: scambio Odianose - Mancino con il numero 10 azzurrostellato che dalla trequarti salta due avversari e a tu per tu per l'estremo difensore oplontino non fallisce. Sul finire della prima frazione la Paganese ha l'occasione anche per raddoppiare: ripartenza fulminea con El Haddadi che impegna severamente Sciammarella, sulla respinta corta Odianose da ottima posizione spreca tutto. Poco dopo ci riprova ancora El Haddadi ma la pala termina a lato.


Nella ripresa è, invece, il Savoia ad avere la meglio riuscendo a rimettere subito in parità (47') il match con Frasson, assistito da Fiasco, batte in diagonale Costantini. Il gol galvanizza i padroni di casa, la squadre si allungano e di conseguenza si creano maggiori spazi e occasioni. Il Savoia ci prova con Ledesma ed poi in una duplice occasione con Munoz e Reis, la Paganese risponde con Odianone che impegna Sciammarella al termine di una ripartenza.

Quando la gara sembrava praticamente destinata ai tiri di rigore il Savoia trova il vantaggio: a novantesimo inoltrato Di Biagio impatta col braccio il tiro cross di Teratone, dal conseguente calcio di rigore Munoz non sbaglia. Ma non è finita: la Paganese all'ultimo assalto sfiora anche il pari ma lo stesso terzino azzurrostellato in proiezione offensiva manda alto da buona posizione.

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 25' Mancino; st 2' Frasson, 47' Munoz su rig.

SAVOIA (3-4-2-1): Sciammarella, Frasson, Checa (21’ st Forte), Bitonto, Rioda (37' st Esposito), Ledesma (11' st Borrelli), Sellaf, Carlini (24' st Teratone), Tiveron, Fiasco (13' st Munoz), Reis. A disp.: De Lorenzo, Pisacane, Cadili, Favetta. All.: Catalano.

PAGANESE (4-3-3): Costantini, Gatto, Conson, Figueras, Piga (23' st Giordano); De Feo, Pierce (20' st Langella), Mancino (8' Di Biagio); Pierdomenico (44' st Sessa), Odianose (28' st Negro), El Haddadi. A disp.: Gallo, Isufi, Aprea, Grimaldi. All.: Novelli

ARBITRO: Paccagnella di Bologna.
NOTE: Spettatori 600 circa. Ammoniti: Conson, Checa. Recupero: pt 2'; st 6'

da www.paganesemania.it