15.12.25

Tutti promossi! Con il Nola esame ampiamente superato - Il Pagellone di PaganeseMania.

Isufi giganteggia, Pierce è una diga, Labriola prezioso

GALLO 6,5: Nonostante i tanti cross in area , il portierino azzurro si dimostra sempre puntuale e sicuro nelle uscite.

DI BIAGIO 7: Il Nola attaccava molto dalla sua parte, il 14 non sbaglia una chiusura.

ISUFI 7: Insieme a De Nova giganteggia sulle palle alte e tiene a bada i temibili attaccanti bianconeri.

DE NOVA 7: Stesso discorso di Isufi.

PIGA 7: Questa volta fa una partita prettamente difensiva, non si scompone , risultando insuperabile.

MANCINO 7,5: Una partita straordinaria per corsa e qualità, bravo ad attaccare senza palla la difesa avversaria, conquista tanti palloni e serve un grande assist a Negro che non riesce a trasformarlo in goal.

PIERCE 8: Un diga, sembra avere la calamita tra i piedi, le intercetta tutte lui. Il giallo a fine gara gli farà saltare il big match col Fasano, una grossa assenza per la Paganese. Straordinario.

LABRIOLA 7: Il goleador della Paganese mette la firma anche stavolta. Prezioso.

Langella sv

LOMBARDI 6,5: Fa una grande partita d sacrificio ripiegando spesso a dare manforte a Di Biagio e contribuisce, con la solita qualità , quando riceve palla in zona offensiva.

El Haddadi 6: Sostituisce Lombardi e si mette a disposizione della squadra nel momento di stringere i denti.

NEGRO 6,5: Solita gara generosa, non riesce a fare goal su un bell'assist di Mancino, ma si fa sempre apprezzare per il lavoro che fa per la squadra.

Faella 6: Non ancora il Faella che conosciamo. Sfiora il goal di testa, per il resto pressa e corre al servizio dei compagni.

COSTANZO 6: Incide poco sulla sinistra, ma si presta con abnegazione alla fase difensiva.

Gatto sv

Alfonso Tortora - paganesemania.it

Nola-Paganese 0-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Novelli è soddisfatto: "La vittoria è frutto del lavoro quotidiano. La classifica? Non la guardo".

Una vittoria pesante, costruita con pazienza e ottenuta da squadra. Il successo per 1-0 sul campo del Nola conferma la crescita della Paganese, ma mister Novelli predica calma e continuità, ribadendo ancora una volta la sua filosofia basata sul lavoro quotidiano più che sulla classifica. “La maturità si costruisce giorno per giorno, a partire dagli allenamenti, senza fare distinzioni – ha spiegato il tecnico azzurrostellato nel post gara – La partita è solo una ripassata di quello che fai durante la settimana, sia dal punto di vista tecnico che mentale. Ogni gara ti misura, ti dice chi sei e qual è il tuo potenziale. Se perdiamo intensità, se non accorciamo, se non siamo aggressivi e pronti anche a soffrire, andiamo in difficoltà. La sofferenza fa parte del calcio a tutti i livelli. Senza sacrificio non c’è vittoria, ed è proprio questo che poi ti gratifica di più”.

La Paganese ha avuto anche le occasioni per chiudere prima la partita. “Abbiamo avuto due o tre ripartenze importanti e potevamo fare il secondo gol. In campo aperto dobbiamo crescere nella scelta dell’uomo libero. Squadre come il Nola, che giocano bene, ti mettono in difficoltà fino all’ultimo secondo: se hai l’occasione devi sfruttarla”.

Sulla crescita della squadra, il mister è fiducioso: “Siamo a metà campionato e questo significa che ci sono ancora margini, soprattutto per chi alleno ogni giorno. Questa squadra può crescere ancora, così come tutte le altre. Io non guardo la classifica: mi interessa migliorare la qualità del lavoro e ridurre certi errori ripetitivi. Se cresci collettivamente e individualmente, poi la classifica migliora da sola”.

Infine, testa già alla prossima sfida: “Adesso bisogna staccare mentalmente, vivere il momento e poi preparare la prossima gara come sempre. Se fai differenze, vuol dire che hai l’idea sbagliata. La continuità negli atteggiamenti è la chiave per sbagliare di meno”

da www.paganesemania.it

La capolista allunga il passo.

DI NINO RUGGIERO

È andata come meglio non poteva la trasferta a Cardito in occasione dell’incontro con il Nola. Nemmeno il tempo di dire “amen”, e dopo diciassette secondi di orologio, la Paganese era già in vantaggio con un gol di Labriola che ormai si candida autorevolmente per il ruolo di prima donna della squadra. Un vantaggio poi confortato da una prestazione maiuscola di tutta la squadra che ha tenuto il campo con l’autorevolezza che compete a una squadra che di certo non è più una comprimaria.

Il Nola, per la verità, ha perso sin da subito il controllo della partita e ha sbandato paurosamente sotto i colpi di una Paganese che – specie per tutta la durata del primo tempo – non ha lasciato quasi niente agli avversari. Una grande prova di forza e di maturità per gli uomini di Novelli che hanno tenuto bene salde le redini del gioco anche nei momenti di maggiore pressione degli avversari. Adesso che la prima posizione in classifica si è rinforzata, a causa dei passi falsi di Fasano e Afragolese, bisognerà pensare di battere il ferro finché è caldo per assicurare qualche ricambio di valore in avanti, diciamo dalla trequarti in su. Ma per questo siamo certi che la società sarà vigile sul mercato d’inverno.

da www.paganesegraffiti.it

foto da: Paganese Calcio

Nola-Paganese 0-1: gol lampo di Labriola e allungo in vetta!

E’ un gol lampo di Valerio Labriola a decidere la sfida del “Vittorio Papa” di Cardito e consentire alla Paganese di superare il Nola dell’ex Giampà e allungare in classifica in virtù dei risultati dagli altri campi. Chiuderanno così il girone di andata in vetta gli uomini di Novelli che hanno incrementato di fatto da 3 a 5 i punti di distacco dalle dirette inseguitrici.

Una condotta di gara praticamente perfetta quella degli azzurrostellati che dopo aver trovato il vantaggio, dopo appena dieci secondi con una conclusione al volo del solito Labriola, hanno amministrato con una grande sagacia tattica la restante parte di gara non rischiando praticamente nulla. La squadra, nonostante una età media relativamente bassa, ha dimostrato grande esperienza in ogni frangente della contesa riuscendo, inoltre, col passare dei minuti a far calare anche il ritmo della gara. Una partita che ha visto il Nola attuare un maggiore predominio territoriale che però si arenava sistematicamente ai 25 metri quando non trovando varchi in profondità si affidava senza esito a cross al centro, facili prede della retroguardia azzurrostellata.

A metà ripresa è proprio la Paganese a collezionare una ghiotta occasione per mettere la parola fine al match ma il neoentrato Faella, sul cross proveniente dalla destra, di testa mandava di poco a lato.

Al triplice fischio finale è festa grande sotto il settore ospite dell’impianto di Cardito. La Paganese continua a volare, la città a sognare…

IL TABELLINO

MARCATORE: pt 1’ Labriola

NOLA (3-5-2): Montalti, Setola, Cipolla (20' st Rossi), Capone (5' st Galizia); Papa, Nunziante (27' st Izzillo), Berardocco, Peluso (5' st Fangwa), Estrella; Guarracino, Ambrosio (20' st Iannello). A disp.: Colella, Cacciatore, Romano, Ahmetaj. All.: Giampa’

PAGANESE (4-3-3): Gallo, Di Biagio, De Nova, Isufi, Piga; Labriola (35' st Langella), Pierce, Mancino; Costanzo (27' st Gatto), Negro (25' st Faella), Lombardi (20' st El Haddadi). A disp.: Costantini, Conson, Giordano, Sessa, Grimaldi. All.: Novelli.

ARBITRO: Matteo Cavacini di Lanciano

NOTE: Spettatori 1000 circa di cui 400 da Pagani. Ammoniti: Berardocco, Galizia, Setola, Gatto, Pierce, Novelli (all.). Recupero: pt 1’; st 4’

Testo e foto da: PaganeseCalcio

11.12.25

Mercato: Arganaraz è il "sacrificato" in attacco! Idea Cardella, suggestione Ciro Foggia.

“E’ una squadra che ha fame, intensità, ambizione e senso di appartenenza. Non abbiamo bisogno di nulla se non di continuare a lavorare”. Lo aveva detto già nel post gara con la Real Normanna e lo ha ribadito anche domenica al termine della sfida col Gravina. Raffaele Novelli antepone il gruppo a tutte le vicende extra rettangolo verde, anche al calciomercato, confermando la massima fiducia nei suoi uomini. “Sono convinto che lavorando con questi interpreti possiamo ridurre gli errori e migliorare anche la fase di finalizzazione”. Che numeri alla mano, con solo 15 gol all’attivo in altrettante gare, è proprio il dato giocoforza da migliorare.

E in tal senso la società sarebbe pronta ad uno sforzo in sede di mercato per ingaggiare un attaccante capace di finalizzare proprio l’enorme mole di gioco prodotto. Tanti i nomi accostati negli ultimi giorni da Vincenzo Ferrara del Casarano a Prado del Giugliano, già ‘inseguito' in estate fino a Dambros della Scafatese, blindato però dal club di Felice Romano. Le ultime piste portano a Ciro Foggia, attaccante in forza all’Heraclea e vecchia conoscenza proprio di Novelli con cui ha condiviso l’esperienza vittoriosa al Messina, per il quale bisogna valutare la fattibilità economica e Federico Cardella. L’attaccante centrale, che vanta una lunga esperienza in serie D con quasi 100 gol realizzati, sta trovando poco spazio, dopo sei mesi da protagonista con 12 reti lo scorso campionato, al Desenzano, attualmente seconda forza del girone D. E così i 300 minuti disputati finora in campionato potrebbero indurlo a tornare al Sud.

Tante voci ed indiscrezioni ma ad oggi soltanto due certezze. La prima è che Abel Arganaraz è il sacrificato in attacco. L’attaccante argentino, escluso dalla lista dei convocati domenica nel match col Gravina, sarebbe anche ritornato già in patria ‘per problemi personali’ in attesa di separarsi ufficialmente dalla Paganese. Il calciatore, match winner col Manfredonia, potrebbe ritornare così ad indossare la maglia del Club Atlético Gimnasia y Esgrima (Jujuy), come nel 2023, e partecipare alla Primera Nacional (la serie B Argentina) che partirà ad inizio anno.

L’altra, non di poco conto, è il diktat del ‘generale’ Novelli: “se arriverà qualcuno dovrà adattarsi al nostro modo di stare in campo, alla nostra idea di squadra, non il contrario!”.

da paganesemania.it

Foto da: paganesemanaia.it



Mano pesante del Giudice Sportivo: due mesi di squalifica al DS Bocchetti.

Il Giudice Sportivo, Avv. Aniello Merone, nella seduta odierna, relativamente alla gara Paganese-Gravina, ha inibito fino al 10 febbraio 2026, Antonio Bocchettiper avere rivolto espressione offensiva all'indirizzo della Terna Arbitrale ”.

Il direttore sportivo è stato espulso al 43' del secondo tempo dal direttore di gara Melloni di Modena dopo il legno colpito dai pugliesi su una punizione contestata dalla panchina azzurrostellata.

da www.paganesemania.it

Foto da paganesemania.it



10.12.25

Le voci di dentro e quelle di fuori.

DI NINO RUGGIERO

Le partite della Paganese si stanno giocando su due tavoli: sul campo, terreno principale, e su quello allestito in ambito amministrativo-tributario con l’Erario.

Per la verità, le notizie sono buone su tutti e due i fronti aperti.

Sul campo di gioco, la squadra sta dimostrando di meritare ampiamente la posizione di prima in classifica e, anzi, senza clamori, è saldamente al comando con tre punti di vantaggio sulle sue antagoniste principali che al momento sono Fasano e Afragolese.

Il secondo tavolo, quello aperto con l’Agenzia delle Entrate per la sistemazione del sospeso che la vecchia società si porta dietro, sta rassicurando tutti quelli che anelavano di sapere qualcosa in più sull’argomento. Infatti, da informazioni attinte da fonti autorevoli, (voci di fuori, ma anche di dentro), possiamo dire che si è davvero a un passo dalla stipula dell’accordo vero e proprio. Anzi, il primo traguardo da tagliare, in sede di festeggiamenti in occasione del cento anni di attività, dovrebbe essere rappresentato proprio dalla definizione dell’accordo, firmato e sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate. Ovviamente, la società lo ufficializzerà al più presto perché è giusto che si possa festeggiare un avvenimento di tale rilevanza; esso dovrà rappresentare il capolinea di una nuova era societaria.

Ritorniamo al primo punto, quello che adesso vede la squadra sorprendentemente al comando del girone. Gli azzurrostellati stanno mantenendo fede ai programmi stilati alla vigilia del campionato e, anzi, se vogliamo, stanno superando le più rosee aspettative, sia per quello che riguarda il gioco espresso; sia, in maniera più pratica, per quello che riguarda i risultati ottenuti. Certo, si viaggia con risultati apparentemente risicati, ma nel calcio pratico, quello che guarda ai risultati, contano molto le vittorie e i tre punti. In questo campo la Paganese sta dimostrando di avere l’ossatura ideale perché riesce ad abbinare efficacemente bel gioco e risultati, grazie proprio all’equilibrio tattico che contraddistingue il suo modo di giocare a calcio. Il tutto per la gioia dei tifosi che amano sicuramente il bel gioco ma guardano soprattutto all’essenzialità ai fini della classifica.

Il primo posto, a dire il vero, suona ad onore e merito di chi questa squadra l’ha prima ideata e poi realizzata e guidata. Ci riferiamo ovviamente al direttore sportivo Bocchetti e all’allenatore Novelli. Il primo, Bocchetti, ha individuato calciatori di buona caratura tecnica in grado di assicurare peso, esperienza e qualità alla squadra ma ha scovato anche giovani interessantissimi che al momento rappresentano la chiave di volta dell’inquadratura perché sono soprattutto bravi, a prescindere dall’età. Il secondo, Novelli, cammina diritto per la sua strada, con una certa “nonchalance”, fedele a un credo tattico che non ha mai abbandonato, per dare soprattutto solidità ed equilibrio a un gruppo di calciatori, uniti e senza troppi grilli per la testa, che seguono le sue direttive. In questo periodo le solite voci di fuori, ma anche quelle di dentro, proprio perché si intuisce che sarebbe consigliabile consolidare l’attuale posizione di classifica, fanno rimbalzare nomi che vengono accostati alla Paganese; si tratta per lo più di attaccanti (con Faella già abile e arruolato) che in teoria dovrebbero aumentare il potenziale offensivo della squadra

Novelli però ha fatto capire che la sua squadra, così com’è, non ha bisogno di rivoluzioni e che un eventuale innesto di qualche elemento, ritenuto idoneo per un miglioramento tecnico, non comporterà in nessun modo un cambio di direzione di ordine tattico. In parole povere, dovrà essere l’eventuale nuovo arrivo ad inserirsi nell’attuale meccanismo tattico perché la squadra nel suo complesso non dovrà essere stravolta nel suo modo di giocare al calcio.

Forse il ragionamento di Novelli non fa una grinza…. ma i rinforzi buoni non si rifiutano mai.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)



9.12.25

La Paganese vista da...Nocera! - La forza di questa Paganese? Nell'equilibrio di Novelli.

La partita con il Gravina, nonostante la formazione pugliese non velegiasse nei quartieri nobili della classifica, era considerata non semplice alla vigilia. Una difficoltà dettata dalla presenza sulla sua panchina di Nicola Ragno, un tecnico tra i più vincenti dell categoria - 12 campionati vinti - dalla struttura della squadra e dalle capacità dei singoli: da Giampa in difesa a Basanisi a centrocampo, alla coppia d'attacco Molina - Santoro allo stesso portiere Colzani, scuola Milan, nonostante l'uscita maldestra sul gol vittoria della Paganese. Una squadra rognosa insomma che tale s'è dimostrata in campo facendo penare gli azzurri sino alla fine compreso il palo da brividi colpito allo scadere. Sarebbe stato troppo come ha sottolineato, onestamente, nel dopo gara mister Ragno ammettendo la superiorità della Paganese ritenendo meritata la vittoria.

Le partite della Paganese, ormai, sono delle fotocopie: gioca bene, spreca tanto, colpisce minimo un palo o una traversa a partita per poi vincere con il minimo scarto. Credo che cercare una soluzione al problema realizzativo, o soffermarci su di esso, non ha più senso se, nonostante il lavoro, non si riesce a non soffrire sino alla fine vincendole tutte di corto muso. Il predominio straripante fisico e di occasioni, che si verifica spesso nelle riprese, fa passare in secondo piano quello che è il minimo dato realizzativo. Questa Paganese tambureggiante ha un'energia tale che ‘frulla’ gli avversari, sfiancandoli sin quando non riesce a trovare la soluzione finale.

Intanto, la ‘sfinge’ Novelli predica il suo vangelo ai ‘poveri’ giornalisti che nei post gara continuano a chiedere: se arriva un attaccante, come affrontare le avversarie sul cammino di questi ragazzi terribili, come gestire l'alta classifica. Lui? Calmo, tranquillo, imperturbabile, sempre garbato e disponibile nelle risposte, declinando sempre lo stesso sostantivo: equilibrio! La forza di questa squadra è proprio lì: nell'equilibrio di Novelli. Ne ha viste tante e non cade nel tranello spegnendo ogni fuoco d'entusiasmo all'esterno, quello che può gestire, perchè invece il Torre è sempre più ribollente di passione, come diceva un caro telecronista Mimmo Russo. Quella spinta della Curva Nord, anzi, è propellente per gli azzurri in campo che anche grazie al vento che spinge alle loro spalle si spingono anche oltre l'immaginabile dove è arrivata sino ad ora. E quando a cinque dalla fine è entrato in campo Faella il termometro è schizzato e se l'avesse messa dentro non immagino cosa sarebbe successo. Ma come ha fatto capire Novelli bisogna, anche Faella, entrare nel suo spartito perchè questa è la squadra del Noi non dell'Io.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Gravina 1-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


La capolista solitaria.

DI NINO RUGGIERO

Per la Paganese, due partite in una, un classico in questo campionato, visto che capita spesso. Un primo tempo imbarazzante per gli uomini di Novelli attanagliati in una morsa senza scampo da un Gravina dall’argento vivo addosso. Una prima parte di gara che ha fatto storcere il muso ai tanti spettatori accorsi in buona quantità al “Marcello Torre” per vedere all’opera i proprio beniamini ma che invece si sono dovuti accontentare di vedere un bel calcio da parte di una squadra avversaria pimpante e vogliosa di ben figurare. Nel secondo tempo, misteri del calcio, quasi si trattasse di un’altra partita, si è vista in campo la vera Paganese, la squadra che sta facendo parlare di sé per le manovre che riesce a sviluppare quando tutto gira secondo i piani del proprio allenatore. E di conseguenza, si è visto all’opera il miglior repertorio che la squadra riesce a esprimere nei suoi momenti migliori. La vittoria è così arrisa, come è giusto che sia alla squadra che ha cercato i tre punti con più continuità in virtù di una condizione fisico-atletica invidiabile.

Adesso, con la sconfitta del Fasano, la squadra azzurrostellata mantiene la prima posizione in solitario e tutto lascerebbe pensare che l’anno potrebbe essere quello buono per realizzare un certo sogno.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Paganese-Gravina 1-0: il Pagellone di PaganeseMania.

Labriola decisivo, De Nova un gigante, Pierce impeccabile

GALLO 6: Una incertezza iniziale, poi amministra con la sicurezza degli ultimi tempi

GATTO 6.5: Mr Novelli lo ripropone terzino destro, il ragazzo si adatta in un ruolo non suo con disciplina tattica e diverse iniziative offensive

FIGUERAS 6: Attento e sicuro finché non esce per infortunio.

Isufi 6.5: Rileva l'infortunato Figueras e argina, con determinazione e concentrazione, un attaccante difficile come Santoro.

DE NOVA 7: Il capitano azzurro inizia con una incertezza non da lui. Da quel momento disputa la solita partita sontuosa, salva in scivolata un goal che sembrava fatto. Gigante.

PIGA 7: Il pendolino azzurrostellato è una garanzia, padrone assoluto della corsia di sinistra.

PIERCE 7: Il metronomo argentino non ne sbaglia una, sempre nella posizione giusta.

MANCINO 7: Un superlativo secondo tempo sopperisce ad un primo tempo così così. Il 10 azzurro stupisce per la grande corsa che mette insieme alla sua enorme qualità. Il portiere pugliese gli nega la gioia del goal con una super parata.

LABRIOLA 7,5 : È vero che sbaglia qualche passaggio di troppo, ma è sempre pericoloso con le sue conclusioni da fuori e negli inserimenti in area di rigore, in uno di questi segna il goal che fa esplodere il Marcello Torre.

PIERDOMENICO 7: Il ragazzino scuola Ternana è una spina nel fianco della difesa murgiana. Dribbla e corre per tutta la partita, deve migliorare nelle scelte, ma il potenziale c'è.

NEGRO 6,5 : Lotta e fa a sportellate con l'intera difesa ospite, indispensabile la sua presenza per creare gli spazi per gli inserimenti degli esterni e delle mezze ali. Generoso.

Faella 6: Entra subito dopo il vantaggio azzurro, quando il Gravina attacca a testa bassa e lascia quegli spazi in cui il "pirata" sa essere devastante. Proprio in una situazione di contropiede, brucia in velocità gli avversari ma si lascia ipnotizzare dall'ottimo Colzani.

COSTANZO 6: Macchia una buona prova sprecando due grosse occasioni da goal che potevano costare caro alla squadra.

El Haddadi 6,5: Entra per Costanzo ed impatta bene sulla partita. Salta l'uomo quando c'è da creare superiorità numerica e tiene bene la palla quando c'è da sigillare il possesso.

Alfonso Tortora - paganesemania.it

Paganese-Gravina 1-0: Labriola fa esplodere il Torre e consolida il primato in classifica.

Riprende regolarmente la marcia, dopo il ko di Afragola, la Paganese che al "Marcello Torre" supera il Gravina ed in virtù dei risultati degli altri campi consolida il primato in classifica portandosi a +3 sul Fasano. Uno a zero il risultato finale in virtù della rete nell'ultima parte di gara di Labriola al termine di novanta minuti in cui gli uomini di Novelli avrebbero meritato una vittoria più ampia dopo aver dominato e sfiorato più volte il gol.

Nella prima frazione di gioco le occasioni più pericolosi sono capitate proprio sui piedi di Labriola, Negro e sul finire di tempo di Costanzo; nei secondi 45' sono ancora loro i protagonisti: l'esterno azzurrostellato colpisce in pieno la traversa (25'), Labriola continua a rendersi pericoloso in molteplici occasioni dal limite così come Gatto e Mancino che ad inizio tempo finiscono sul tabellino delle occasioni. Fino a dieci minuti dal termine quando su un cross dalla destra di Pierdomenico, Colzani, fino a quel momento insuperabile, è tutt'altro che irresistibile nell'uscita alta regalando di fatto la palla al solito Labriola per l'uno a zero.


Gli azzurrostellati rischiano, però, di subire anche la beffa: Chiaradia col mancino colpisce il palo a Gallo battuto su un calcio di punizione dal limite (43'). Prima di sbattere nuovamente sul muro eretto dal numero uno gialloblù che in pieno recupero prima devia la conclusione di Faella, entrato da pochissimi minuti, per poi superarsi su Pierdomenico che si era avventato sulla respinta.

La Paganese gestisce così con intelligenza gli ultimi momenti del match per poi lasciarsi andare ai festeggiamenti al triplice fischio. La corsa continua...

IL TABELLINO

MARCATORE: st 35' Labriola

PAGANESE (4-3-3): Gallo; Gatto, De Nova, Figueras (32' pt Isufi), Piga; Mancino, Pierce, Labriola; Pierdomenico, Negro (40' st Faella), Costanzo (31' st El Haddadi). A disp. Costantini, Conson, Di Biagio, Lombardi, Giordano, Langella. All. Novelli

GRAVINA (3-5-2): Colzani; Giampà, Russo, Viti (38' st Alba); Lagonigro, Tanasa (27' st Llamas), Perri (27' st Perestrello), Basanisi, Chiaradia; Santoro, Molina. A disp. Lorusso, Dachille, Fineo, Morichelli, Molnar, Paparella. All. Ragno

ARBITRO: Marco Melloni di Modena

NOTE: Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Lagonigro, Giampà, Viti, Llamas, El Haddadi. Recupero: pt 2'; st 5'

da www.paganesemania.it

7.12.25

I debiti? Siamo pronti a “stracciarli”.

DI BARBARA RUGGIERO

Non solo calcio giocato, campo e ambizioni di primato. I prossimi mesi per la Paganese saranno determinanti per il futuro e carichi di significato se guardiamo al passato. E non c’entra solo il centenario che sarà sì, è impossibile negarlo, un anno fondamentale nel cammino della storia di una gloriosa compagine che da oramai un secolo è croce e delizia di un popolo. Non solo il centenario, dunque: in ballo questa volta c’è pure il famigerato accordo con l’Agenzia delle entrate. Ve lo ricordate, no, il problema del vecchio debito? Per mesi e mesi, anzi oramai anni, quasi non ci abbiamo dormito: accordo, saldo e stralcio, transazione fiscale… Tutti quelli che hanno il cuore azzurrostellato sono stati commercialisti, esperti fiscali e finanziari anche nelle chiacchiere da bar: termini astrusi e di addetti ai lavori sono finiti sulla bocca di tutti. Perché il bello del calcio è pure questo: è capace di democratizzare anche le questioni più complesse, farci familiarizzare con argomenti lontani e farne chiacchiere da bar. Perché la passione non conosce confini e non ha barriere concettuali. Della questione del debito abbiamo parlato tanto che a un certo punto siamo stati capaci di cambiare pure i nomi: “saldoestraccio” ci siamo detti milioni di volte. Un lapsus avrebbe detto qualcuno: perché noi questi debiti li vogliamo cancellare, proprio stracciare, per ripartire liberi, leggeri e con la voglia di vincere senza freni.


Ebbene, il 2026 dovrebbe essere l’anno buono per l’annuncio dell’accordo. Nel corso di questa settimana – secondo le voci di fuori, corredate da quelle di dentro – c’è stata un’accelerata per la definizione della questione che dovrebbe arrivare proprio nell’anno del centenario. I soci dell’attuale Paganese starebbero lavorando a una soluzione che consentirebbe, tramite quote da versare in una fideiussione assicurativa a garanzia dell’Agenzia delle entrate, di arrivare al tanto atteso accordo. I beneinformati assicurano che siamo oramai ai dettagli e che l’accordo è praticamente fatto. Una buona notizia che la dirigenza conta di ufficializzare nei primi mesi del 2026, come primo regalo di compleanno per il centenario. E se fosse questa la vera vittoria?

Intanto, come dato di cronaca, l’amministrazione comunale annuncia l’avvio delle procedure per la richiesta di un mutuo al Credito Sportivo per la riqualificazione, l’adeguamento e la messa a norma dello stadio Torre. Si tratta di un progetto ambizioso del valore complessivo di quasi un milione e 600mila euro che prevede: erba sintetica, nuove curve e tribuna coperta. Amen!

Barbara Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

3.12.25

Le scuole di pensiero.

DI NINO RUGGIERO

Prima di avventurarci nel consueto appuntamento settimanale di valenza tecnico-tattica che interessa la Paganese, non credete che sia il caso di interrogarci sulla piega che ha preso il campionato che vede la squadra azzurrostellata al primo posto anche se in condominio con il Fasano?

Scusate, ma in quanti, alla vigilia del campionato, avremmo scommesso una cifra sulle possibilità della squadra di arrivare in vetta alla classifica? Onestamente, crediamo, non molti, dopo una specie di rivoluzione copernicana che aveva visto partire i pezzi migliori per altri lidi. Intendiamoci, il programma enunciato, in vista del campionato, parlava di allestimento di squadra giovane con elementi di valore, prelevati da società sempre in linea con una politica giovanile. Insomma, con il duo Bocchetti-Novelli, rispettivamente nelle vesti di direttore sportivo e di allenatore, bisognava approntare una squadra che rispettasse le aspettative della società miranti a migliorare la posizione dello scorso campionato in vista soprattutto del centenario previsto per il 2026. E fin qui ci siamo. La squadra, completamente nuova, con l’eccezione di Mancino, ha mantenuto talmente fede al programma enunciato da arrivare addirittura al primo posto oggi che mancano soltanto tre gare alla fine del girone di andata. Adesso, però, con la conquista del primato, per la squadra comincia il periodo più delicato e intenso. Finché si è trattato di fare bella figura e di fare un buon campionato, tutti hanno riconosciuto il lavoro fatto dai tecnici. Un riconoscimento unanime per gli uomini che hanno prima ideato e poi plasmato una compagine giovane che ha superato ogni più rosea aspettativa non solo per quello che riguarda il gioco espresso ma anche per i risultati ottenuti. Adesso però siamo a una crocevia importante e bisognerà fare di tutto per non sbagliare bersaglio.


Detto quello che doverosamente andava espresso, infatti ci chiediamo; perché non insistere, perché non battere il ferro finché è caldo? In proposito, le scuole di pensiero sono due. C’è chi preferirebbe non stravolgere l’attuale composizione della squadra per sperare di migliorare ancora il rendimento complessivo: c’è invece chi vorrebbe innestare sull’attuale inquadratura un paio di elementi in grado di dare maggiore peso alla squadra in zona gol. La seconda ipotesi è quella che gode di maggiore popolarità forse perché prevale la teoria del ballo: se siamo in ballo, crediamo tutti che sia il caso di ballare. I propositi della vigilia, vale a dire la disputa di un campionato onorevole, non bastano più perché, ovviamente, si deve guardare alla classifica e se prima ci si poteva accontentare di sciorinare buone partite, adesso si tratta di conservare e possibilmente allungare il passo per il primato. Logico quindi anche che ogni partita venga analizzata compiutamente, non più con il senso goliardico e di benevolenza verso qualche mancanza di origine tecnico-tattica. Con un possibile traguardo a portata di mano vengono così a galla quelle pecche accusate dalla squadra in zona gol, nonostante la gran mole di lavoro che spesso è però fine a se stesso. Ma riusciranno i nostri eroi a trovare quella penetrabilità offensiva che caratterizza chi ha il fiuto del gol? In proposito voglio ricordare quello che mi disse un giorno l’indimenticato Angelo Mammì: “Il fiuto del gol – mi disse – o ce l’hai o non ce l’hai. Non si può descrivere con le parole, è una dote naturale. Quello che è certo è che non c’entra la categoria. Chi segna tra i dilettanti ed ha il fiuto sotto rete, segnerà anche in categoria superiore. Di meno, certo perché le occasioni saranno di meno, ma segnerà sempre”. Forse è proprio così.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

La Paganese vista da...Nocera! - Nessun dramma per il KO, ma l'attacco è sterile...

A distanza di 42 anni non si sfata il tabù che vede la Paganese ancora una volta, com'è nella tradizione, uscire sconfitta dal Moccia di Afragola, dove in cinque trasferte, nella storia, ha perso quattro volte e pareggiata una. Chiariamo subito nel dire che non si debba fare un dramma. Una sconfitta in uno scontro diretto con l'Afragolese, che ora tallona la coppia di vertice Fasano e Paganese ad una sola lunghezza, ci può stare soprattutto se si viene da dieci risultati utili consecutivi. Detto ciò va però analizzato un aspetto strutturale della squadra che fa fatica a segnare. I numeri non sono discutibili, non sono opinioni: rispecchiano ciò che mostra una squadra.

La Paganese, delle squadre che occupano i primi cinque posti, ha il peggior attacco con 14 reti. In questa speciale classifica, segue l'Andria con 18 gol fatti, il Fasano con 20, l'Afragolese con 24 ed il Nola di Giampà con 25 reti, attacco più prolifico del girone.Volendo scendere nei dettagli hanno fatto meglio, in termini realizzativi, le varie Barletta con 17, Nardò, Gravina e V. Francavilla con 19 e Sarnese con 22. Indicativo sottolineare come la Paganese nelle ultime cinque partite ha realizzato 3 reti di cui due nel recupero, con Manfredonia e Martina, ed una su rigore con la Real Normanna. Fa da contraltare, però, l'enorme mole di gioco che viene espressa dalla formazione di Novelli che al netto di pali e traverse - quattro nelle ultime tre partite - e di parate dei portieri avversari e di poca lucidità dinanzi ai portieri avversari, la butta dentro con il contagocce.

Troppo poco per chi veleggia in vetta. E' un dato che deve fa riflettere perchè non è episodico ma ormai quando ci avviamo al termine del girone d'andata è una costante e quindi un problema su cui lavorare. Sicuramente Novelli ed il suo staff lo stanno facendo ma forse serve aumentare, nonostante le smentite del tecnico azzurro, di avere qualcos'altro a disposizione visto che quello che si ha in rosa non sta rispettando le attese.

Ovviamente dipende da cosa voglia fare da grande la società. Il campionato sino a questo momento è superlativo e si può andare avanti tranquillamente così in attesa del ritorno in campo di Faella. Ma basterà?

Peppe Nocera - paganesemania.it

1.12.25

Afragolese-Paganese 2-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Afragolese-Paganese 2-0: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.


Afragolese-Paganese 2-0: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Conferma la formazione della domenica precedente con la solo sostituzione di Negro per Arganaraz. Purtroppo la squadra continua a essere poco prolifica in avanti nonostante sia ben presente nello sviluppo della manovra. Dovrà lavorare molto per inculcare il concetto dell’essenzialità in parecchi dei suoi pupilli in attesa di poter utilizzare il neo acquisto Faella.

Gallo – Si disimpegna bene a difesa della propria porta. Non ha alcuna colpa sui due gol incassati.

Di Biagio – Trova più difficoltà del solito per gestire la fase difensiva dalle sue parti. E non è nemmeno molto propositivo nelle sue avanzate sulla fascia destra.

(dal 59’ Gatto) – Ha buona corsa ed è fisicamente prestante. Una buona soluzione sulla destra dello schieramento.

Isufi – Si fa trovare impreparato assieme a De Nova in occasione del cross da sinistra che libererà Montaperto al centro dell’area nel primo gol. Per il resto prestazione di tutti rispetto.

De Nova – Gli infortuni possono capitare a tutti. Come Isufi, però, non è esente da colpe in occasione del primo gol incassato. Ma la sua prestazione è sempre di ottimo livello.

Piga – Ancora una gara di assoluto spessore tecnico e agonistico. La sua azione è sempre dirompente ancorché indispensabile per dare maggiore pressione in avanti in piena sintonia con Costanzo.

Labriola – Tarda a ingranare come capita ai motori diesel. Nella ripresa ingrana la marcia e si fa valere nella zona centrale del campo tentando anche il tiro a rete. In questo non è molto fortunato.

Pierce – È il calciatore che non delude mai perché ha una personalità non comune che lo porta a eccellere anche nei momenti più delicati della gara. Prova in tutti modi a ricucire il gioco per la sua squadra. Colpisce anche un palo nell’assedio finale alla porta avversaria.

Mancino – Non è la sua giornata migliore. Mancano le sue accelerazioni e soffre per la marcatura cui viene sottoposto fin dal primo minuto di gioco. Può e deve dare di più.

(dal 64’ Arganaraz) – Viene schierato come seconda punta al posto di Mancino ma non riesce a dare molto in avanti.

Lombardi – Comincia benissimo giocando a tutto campo ma non riesce ad incidere in zona gol.

(dal 58’ Pierdomenico) – Una buona soluzione per dare più sprint in avanti sulla destra. Ma non è efficace come in altre occasioni.

Negro – Si fa vedere in avanti sgomitando al centro dell’attacco. Non è nemmeno fortunato in un paio di situazioni in cui ha l’occasione di bucare la rete avversaria. Merita però di avere più possibilità per fare valere le sue doti.

Costanzo – Le prova tutte per arrivare al gol ma non è un periodo molto felice per lui.

(dal 54’ El Haddadi) – Entra nel secondo tempo per dare più sprint alla manovra sulla sinistra dell’attacco ma non è uomo da area di rigore pur avendo buoni numeri tecnici.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Afragolese-Paganese 2-0: incidente di percorso.

DI NINO RUGGIERO

Poteva capitare. È capitato. Nel calcio non basta saper amministrare il gioco e dare la sensazione di poter gestire una partita. No, non basta. Per arrivare al successo bisogna essere cinici per quello che serve e avere le spalle forti per riuscire a superare ogni ostacolo che si trova sul difficile cammino di un campionato lungo e usurante.

Ad Afragola è andato proprio tutto storto. La squadra azzurrostellata ha tenuto bene il campo per quasi tutta la partita, riuscendo ad avere il controllo del gioco ma la manovra non ha mai dato l’impressione dell’irresistibilità macinando passaggi e passaggini che hanno fatto solo tanta coreografia. Gli avversari, invece, hanno puntato al sodo e sono passati due volte grazie a due prodezze personali che hanno nobilitato la loro prestazione fatta soprattutto di concretezza.

Gli incidenti di percorso possono esserci durante un campionato che non fa sconti a nessuno, ma devono essere di monito e di esempio per le future partite perché è chiaro che la Paganese, con tutte le riserve che potrebbero venire fuori dopo una prestazione non proprio esemplare, ha davvero tutte le carte in regola per dire una parola autorevole nel discorso che porta al primato.

Dicevo all’inizio, incidente di percorso. E in effetti bisogna dire che i padroni di casa sono passati proprio nel periodo in cui la squadra di Novelli sembrava essere padrona del campo. E non è tutto. Sono riusciti anche a raddoppiare grazie a un’autentica prodezza di Gioielli, uno dei talenti del campionato ex primavera del Napoli. Due tiri, due gol per il povero Gallo che ha davvero poco da rimproverarsi. Resta, nonostante la brusca frenata in tema di risultato, quest’anno la sensazione di avere una squadra pronta per disputare un campionato di livello per il gioco che riesce ad esprimere. Adesso, da oggi in poi, ci attendiamo solo di vedere all’opera una squadra più concreta sotto rete, forte anche dello smacco subito ad Afragola; magari meno leziosa ma più determinata in zona gol.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it