19.11.24

Le partite difficili.

DI NINO RUGGIERO

È sempre tortuosa la strada che porta in alto; non ci sono mai scorciatoie per andare direttamente in Paradiso. Scusatemi se parlo per metafora, ma credo sia chiaro a tutti che non sarà facile il cammino intrapreso dalla Paganese adesso che ci si è convinti di poter dire una parola autorevole in tema di alta classifica.

La partita di ieri contro il Terracina ha dimostrato che le insidie in questo campionato sono sempre dietro l’angolo. Eppure le premesse per ben figurare e per proseguire sulla strada della vittoria c’erano proprio tutte. La squadra veniva da due successi consecutivi, in casa con i sardi del Sarrabus Ogliastra e in trasferta contro la Cynthia Albalonga che l’avevano portata al primo posto, in condominio con la Flegrea Puteolana.

È bastata invece una squadra dall’inquadratura piuttosto modesta per bloccare sul nascere le ambizioni di vittoria degli azzurro-stellati.
Eppure, bisogna dirlo per onestà, ai ragazzi di Raffaele Esposito non si può addebitare alcunché perchè hanno giocato una buona gara sotto tutti gli aspetti, forse tra le più intense dal punto di vista caratteriale disputate quest’anno al “Marcello Torre”; e quindi alla squadra nel suo complesso c’è ben poco da rimproverare.


Tutto quello che c’era da dire sulle prestazioni dei singoli l’ho detto subito dopo la conclusione della partita con il solito “pagellone”. Non aggiungo altro.

Dirò solo che le partite in questa categoria non sono mai facili; questo è risaputo e talvolta non bastano solo le migliori intenzioni per venirne a capo.

In determinate gare probabilmente sarebbe necessario partire con il piede ben pigiato sull’acceleratore per arrivare subito al gol che potrebbe indirizzare diversamente le sorti della partita. È chiaro che in tale eventualità una squadra votata al difensivismo più bieco non avrebbe più alcun motivo di racchiudersi in difesa; dovrebbe cambiare strategia e modificare i piani iniziali. Purtroppo non sempre si riesce a sbloccare subito una gara; anzi, più passano i minuti e più si va in affanno quando, per un motivo o per un altro, non si riesce a mettere il pallone nella porta avversaria. È la dura legge del gol che non arriva, un classico quando di fronte c’è un’avversaria che chiude bene tutti gli spazi difensivi con raddoppi ossessivi e frenetici sul calciatore in possesso di palla, così come è successo nell’incontro di ieri.

E allora come la mettiamo? Possiamo mai crocifiggere atleti come Faella, Mancino, Ferreira che hanno dimostrato nel tempo di avere una buona dimestichezza con le reti avversarie? Oppure, possiamo mai accusare la squadra, nel suo complesso, per non essere riuscita nel corso di una gara estenuante a venire a capo della situazione?

Aggiungerei, senza dare l’impressione di voler trovare per forza una scusante, che quel fallo commesso su Mancino in piena area a pochi minuti dal termine reclama ancora vendetta.

da www.paganesegraffiti.it

18.11.24

La Paganese vista da...Nocera! - Cerea e il Terracina frenano la Paganese.

Non riesce alla Paganese di tenere il passo della Puteolana che vince la sua gara e allunga sugli azzurri di due punti fermati sullo zero a zero dal Terracina. Un passo falso in classifica ma che ha mostrato una Paganese che comunque c'è. In trasmissione giovedì avevo sottolineato e fatto notare che non m'impietosiva la situazione societaria dei laziali. Ne ho viste tante di vigilie così, con gli avversari di turno che provengono da settimane delicate e poi sfoderano la prestazione perfetta la domenica. Il Terracina, ben messo in campo dal tecnico Palo, è riuscito, con un pizzico di fortuna e la complicità del signor Davide Cerea, del quale parlerò in seguito, a resistere al forcing azzurro. C'è ansia, inoltre, per le condizioni del ginocchio, gonfio come un melone, di De Angelis. Una torsione che lo ha fatto uscire in barella e in lacrime e solo oggi, si attende che si sgonfi, si sottoporrà forse ad indagini strumentali. A lui il nostro in bocca al lupo! 

Le sue occasioni la Paganese le ha create con salvataggi sulla linea, nella stessa occasione, con Montoro che ha centrato il portiere a botta sicura in un primo tempo più flemmatico rispetto alla ripresa. La seconda frazione è stata giocata d'impeto con più intensità, che ha visto una spinta maggiore, data anche dall'inserimento di Zugaro, forse tardivo e che meriterebbe una maglia da titolare come dissi dopo la gara con la Scafatese. È mancata, però, la pulizia delle seconde palle e una maggiore concretezza sotto porta dove s'è trovato l'imbeccata giusta. L'ha creata Faella, su servizio di Zugaro, ma per un soffio non s'è insaccata alle spalle di Truppo, e così il Terracina pur senza mai tirare in porta porta a casa un punto ma con una gara esemplare per il loro momento. 

Capitolo arbitro: il Signor Davide Cerea ne ha combinate di tutti i colori con la complicità dei suoi assistenti, incapaci di prendere decisioni autonome e quando lo facevano attendevano conferme per cambiarle a piacimento del direttore di gara. Manca un secondo giallo a Rustichelli, e quindi andava espulso, che falcia Faella. Un giallo ad un suo compagno per un maglia tirata a Mancino andatogli via. Continui richiami alla panchina con cartellini sventagliati a più non posso ad Esposito e collaboratori. Decisioni indecifrabili e soprattutto due rigori non fischiati alla Paganese: uno clamoroso con entrata a gamba tesa su Mancino che ha riportato un taglio sulla gamba e un altro per affossamento su Coratella, entrambi nei minuti finali, ma meno clamoroso del primo. Complimenti al signor Cerea per il suo scandaloso arbitraggio. 

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Terracina 0-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.



Paganese-Terracina 0-0: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.






Fallo su Mancino, chi non l’ha visto? - Il Pagellone di Paganese-Terracina 0-0.

DI NINO RUGGIERO

Le partite difficili ci sono sempre state e sempre ci saranno. Paganese-Terracina si è presentata subito come gara tosta per la squadra azzurro-stellata. Intendiamoci: nel calcio ogni gara viene interpretata secondo i canoni imposti dai rispettivi allenatori. Ci sono quelli che le partite se le giocano a viso aperto e che accettano le sfide a tutto campo, ma ci sono anche quelli che in trasferta si accontentano di non perdere, fanno uso di tutti mezzi leciti per uscire indenni da un campo ritenuto ostico e quindi rinforzano gli ormeggi difensivi puntando a non prenderle solo probabilmente per salvaguardare il loro obiettivo.

Questo è il calcio e nessuno può arrogarsi il diritto di contestare un pensiero tattico che contempla una difesa a tutto spiano. Il Terracina a Pagani ha giocato la sua partita e non si può dire che abbia stravolto il pensiero di chi pensa innanzitutto a non prenderle. La Paganese, invece, chiamata a una conferma degli ultimi risultati positivi, ha trovato proprio nella tattica difensiva imposta dagli avversari un ostacolo duro da superare. Probabilmente in un ipotetico incontro di boxe avrebbe meritato la vittoria, ma il calcio non è la boxe. Pazienza, nel corso di un lungo campionato bisogna contemplare anche qualche inevitabile battuta di arresto e qualche arbitraggio non proprio impeccabile come successo oggi in occasione della negazione di un calcio di rigore apparso ineccepibile per fallo su Mancino.
Ma la squadra, a onor del vero, ha dimostrato di essere pronta per arrivare a buoni traguardi.

Andiamo alle valutazioni dei singoli protagonisti.

Allenatore Raffaele Esposito – Ha presentato la stessa formazione di domenica scorsa, con Langella al posto dello squalificato Ianniello. Formazione per la verità equilibrata e geometrica che però ha incrociato una squadra attrezzata che ha presentato una difesa ferrea ben organizzata nell’arte di distruggere il gioco dell’avversaria di turno. Non sono bastate all’allenatore le mosse di Zugaro schierato sulla sinistra e di Montoro sulla destra per venire a capo del risultato che è rimasto fermo sullo zero a zero nonostante l’impegno dei soliti Faella, Mancino e Ferreira. Ma la squadra, a dire il vero, non può rimproverarsi di niente.

Spurio – Spettatore non pagante per tutta la partita. Sporca i guantoni sul finale del tempo regolamentare quando è chiamato al vero e unico tiro verso la sua porta. Lui si difende sulla sua destra e para.

Galizia – Non era una partita facile e lui si deve adattare alle varie situazioni tattiche cercando di dare una mano anche nella costruzione del gioco. Ma non è il suo forte e si vede.

Esposito – A volte sembra esagerare con la ricerca di un gioco impostato da dietro superando la cerniera dei centrocampisti. Ma bisogna capire le varie situazioni tattiche che non sempre collimano con gli umori degli spettatori.

Dicorato – La solita partita giudiziosa secondo righe di un canone semplice ma efficace. Il suo ruolo di difensore puro non è mai in discussione perché esegue alla lettera il dettato del suo allenatore. Si fa vivo anche in avanti quando le condizioni tattiche lo consentono. Esce sul finale di partita solo ed esclusivamente per motivi tattici

(dall’87’ De Feo G) – solo pochi minuti per lui

Langella – Comincia come esterno destro di difesa a supporto di Galizia ma dopo l’uscita per infortunio di De Angelis si sposta sul lato sinistro dello schieramento con compiti di rilancio sulla fascia che svolge con alterna fortuna.

Bucolo – È tra quelli che non si arrendono mai. Il gioco della squadra di sviluppa quasi sempre sull’asse Esposito-Bucolo ma spesso si impantana nelle ragnatele del gioco avversario che fa muro proprio in quella zona centrale del campo per proteggere meglio la propria difesa

De Feo F. – Comincia bene con il passo giusto del mediano vecchio stampo a protezione del gioco di centrocampo. Ma il reparto funziona a mezzo servizio perché gli avversari hanno pronti gli antidoti giusti in quella zona del campo. Esce nel secondo tempo esclusivamente per motivi tattici.

(dal 69’ Zugaro) – Porta vivacità e mestiere sulla fascia sinistra dello schieramento oltre a un pizzico di intraprendenza dal centrocampo in avanti. È un calciatore che meriterebbe più considerazione ma è chiaro che con la regola dei tre under da schierare, non è mai facile trovare posto in squadra.

De Angelis – Conferma le buone impressioni destate fino a questo momento. È preciso, disciplinato e ordinato dal punto di vista tattico. Peccato debba uscire per un brutto infortunio rimediato in una delle sue sortite in avanti sulla sinistra dello schieramento.

(dal 20’ Montoro) – Viene schierato per sostituire l’infortunato De Angelis e prende posto sullo schieramento a destra scambiandosi di posizione con Langella. Gioca a fasi alterne senza mai riuscire a incidere concretamente in avanti

Faella – Trova difficoltà e poco spazio per le sue proverbiali scorribande in avanti. Lo marcano almeno in due ogni qualvolta prende palla. Non è nemmeno fortunato quando nel secondo tempo, da posizione impossibile, tutto spostato a sinistra, tenta il tiro a rete che termina di un soffio a lato.

Mancino – Non è nella migliore giornata, ma il suo incedere da centrocampo in avanti, specie nel primo tempo, mette in difficoltà gli avversari. Nel finale, a tempo regolamentare scaduto, in piena area, viene contrastato duramente al limite del regolamento mentre tenta il tiro a rete. Per l’arbitro non è calcio di rigore. Con tante riserve nel merito della decisione.

Ferreira – Si sposta in continuazione su tutto il fronte offensivo alla ricerca di un varco per bucare la rete avversaria ma anche lui non è in giornata di grazia perché gli avversari agguerritissimi non gli danno modo di mettersi in luce in zona gol.

(dall’87’ Coratella) – Poco tempo in campo.

da paganesegraffiti.it

Paganese-Terracina 0-0: gli ospiti fanno muro, gli azzurrostellati non sfondano.

Non riesce a sfondare il muro eretto dal Terracina la Paganese che al “Marcello Torre” non va oltre lo 0-0. Un pari a reti bianche al termine di un match in cui gli azzurrostellati hanno provato a vincere e continuare la corsa in vetta al girone G ma hanno dovuto fare i conti con la compagine laziale che ha badato soprattutto a non prenderle e con qualche decisione arbitrale quantomeno discutibile.

L'occasione più ghiotta dell’intero match arriva alla mezz’ora quando Truppo neutralizza il tiro al volo di Faella e subito dopo Martino sulla linea di porta nega la gioia del gol a Ferreira. Sul finale di tempo ci prova anche Montoro con l’estremo difensore ospite che, in qualche modo, respinge.

Anche nella ripresa è sempre la Paganese a spingere alla ricerca del varco giusto per colpire. Faella da il via all’assedio nell’ultima parte di gara dove si registrano, però, anche le vibranti proteste degli azzurrostellati. Oltre a qualche fallo e decisione discutibile da parte del direttore di gara, è un mancato calcio di rigore per fallo su Mancino a far imbestialire la panchina azzurrostellata che avrebbe potuto cambiare cosi le sorti del match. 

IL TABELLINO

Paganese (3-5-2): Spurio; Galizia, Esposito, Dicorato (37’ st G. De Feo); Langella, Mancino, Bucolo, F. De Feo (24’ st Zugaro), De Angelis (20’ pt Montoro); Faella, Ferreira (37’ st Coratella). A disp.: Cacciapuoti, Petrosino, Di Masi, Boccia, Del Gesso. All.: Esposito

Terracina (4-3-3): Truppo; Rustichelli, Franco, Ricci, Esposito; Pecchia, Martino, Riccio; Tonni (19’ st Cannatella), Capone (34’ st Accietto), Dorato (30’ st Ronci). A disp.: Uva, Porcelli, Di Lazzaro, Palladino, Cola, Sadaj. All.: Palo

Arbitro: Cerea di Bergamo.

Note: Spettatori 1200 circa. Espulso a fine gardi Lettieri (P, fisioterapista). Ammoniti: Rustichelli (T), Galizia (P), Faella (P), Marzano (P, collaboratore Esposito), Di Masi (P, dalla panchina), R. Esposito (all. Paganese). Angoli: 6-2. Recupero: 4’ pt, 6’ st

da paganesemania.it

12.11.24

Quelli che fanno la differenza.

DI NINO RUGGIERO

Da Genzano, ridente cittadina dei Castelli romani, arriva una verità incontrovertibile: la Paganese non può più nascondere le sue ambizioni di alta classifica. La vittoria in terra laziale non fa una grinza, tanto chiara è stata la differenza dei valori in campo tra le due squadre, rimarcata peraltro concretamente da tre gol di ottima fattura messi a segno rispettivamente da Faella, Mancino e Ferreira da annoverare certamente tra i migliori in campo.

Non c’è niente da fare: nel calcio la differenza la fanno, anche quando i valori più o meno sono uguali, gli elementi di qualità. E Faella, Ferreira e Mancino, in ordine alfabetico, in questa categoria la fanno perché hanno doti non comuni.

Io non so se il noto filosofo Arthur Schopenhauer, ai suoi tempi, possa essere mai stato appassionato di calcio (cosa assai improbabile perché nato nel 1778 e morto nel 1860), ma un suo profondo pensiero – quando vedo perle di bel gioco – mi frulla spesso per la testa. Lo trascrivo testualmente: «Il talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire. Il genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere». Una massima che non so perché da sempre ho trasferito ai calciatori di valore. Non vorrei essere blasfemo ma credo che questo tipo di calciatore, talento o genio che sia, possa rappresentare degnamente l’essenza di un gioco che ha bisogno di geni per esaltarsi.

Lasciamo stare i pensieri poetici e filosofici, giro subito pagina.

Tutto quello che c’era da dire sulle prestazioni dei singoli l’ho detto subito dopo la conclusione della partita con il solito “pagellone” e non credo che sull’argomento ci sia ancora molto da aggiungere.

Piuttosto, in un discorso più ampio, c’è da rimarcare il fatto che la squadra azzurro-stellata abbia giocato con la sicurezza e la determinazione che di solito caratterizzano le compagini che hanno nel proprio DNA i cromosomi giusti per puntare decisamente ad alti traguardi.

Da questo momento, amici belli, volenti o nolenti, bisognerà tirare giù la maschera perchè non è più il momento di traccheggiare. La classifica parla chiaro e la sanno leggere e interpretare tutte le squadre che da oggi dovranno affrontare la Paganese.

Sull’argomento è chiaro che ci siano due scuole di pensiero. Da un lato la tifoseria che non aspettava altro da tempo immemorabile per stringersi attorno a un ideale e a una squadra finalmente determinata, forte e vincente; dall’altra quelli che avrebbero voluto ancora navigare sott’acqua, senza clamori mediatici, in attesa poi di poter esplodere al tempo opportuno.

La verità è che – a questo punto del campionato e dopo aver conquistato la prima posizione in classifica sia pure in condominio con la Puteolana – non è più possibile nascondere le proprie ambizioni. Meglio allora, mentre ci avviciniamo a passi svelti verso la fase invernale del calciomercato, prevedere qualche mossa in tempo utile per dare una aggiustatina di qualità a una rosa già di per se stessa competitiva.

Ma forse il patron Cardillo qualche sorpresa nella mente già c’è l’ha, a prescindere dalla piega che prenderà la decisione dell’Erario sul famoso saldo e stralcio che dovrebbe arrivare ma che non arriva, un po’ come “aspettando Godot” di Samuel Beckett. Abbiate pazienza, la decisione arriverà…

da www.paganesegraffiti.it

11.11.24

La Paganese vista da...Nocera! - Un uragano la Paganese versione trasferta.

La Paganese mette la freccia a Genzano, annichilendo anche il Chyntialbalonga, e sorpassa il Guidonia che cede lo scettro della classifica agli azzurri e alla Puteolana, vincente ad Ogliastra. Senza storia la trasferta in terra laziale come le altre quattro vincenti su sei effettuate sino ad ora. Una costante per gli uomini di mister Esposito che si affermano con una certa naturalezza lontano dal Torre e che con un pizzico di attenzione e fortuna anche da Cassino e Cercola con il Savoia avrebbero potuto portar via almeno due punti. Questo è il dato di fatto che emerge nel valutare le prestazioni di Bucolo e compagni: partenze sprint mettendo subito in cassaforte le partite a suon di gol: ben 11 quelli realizzati, su 19, in trasferta. Mai vittorie striminzite: dall'1-3 di Anzio al 2-3 di Trastevere passando per lo 0-2 di Olbia sino all'1-3 di ieri. 

Un uragano la Paganese versione trasferta sospinta dal suo trascinatore, dalla sua freccia inarrestabile, Alessio Faella che fa ammattire il marcatore di turno. A Genzano piazza l'ottavo centro in stagione, che vuol dire essere capocannoniere insieme ad Abreu, a secco ieri nella trasferta con l'Atletico Uri, e guardare così tutti dall'alto. 

Ieri la Paganese ha sciorinato una prestazione impeccabile, confermando la formazione con il Sarrabus, soprattutto nel primo tempo quando annienta l'avversario con un Faella monstre: segna l'1-0, veste i panni di uomo assist diventando imprendibile quando accende il turbo e chiama la carica. Mancino poi, al termine di una pregevole azione, firma lo 0 -2 sul gong del primo tempo e Ferrerira chiude la pratica con una rasoiata nell'angolo basso nella ripresa. Il brasiliano ora ha trovato completamente la forma ideale, le gambe rispondono al cervello ed i risultati si vedono con tre reti nelle ultime quattro partite.  

Siamo primi! La squadra prende consapevolezza di partita in partita, acquisendo la mentalità e gli schemi del mister ma guai a montarsi la testa. Il cammino è lungo e pieno d'insidie, in un campionato equilibrato dove tutte le cinque/sei sorelle vogliono sedersi al tavolo dei sogni. Ma la Paganese c'è! 

Peppe Nocera - paganesemania.it

Cynthialbalonga-Paganese 3-1: il segnale che ci voleva - Il Pagellone di PaganeseGraffiti.

DI NINO RUGGIERO

Dal Lazio arriva il segnale che ci voleva. Non c’è scampo per la compagine della Cynthialbalonga che incontra sulla sua strada probabilmente la migliore Paganese di questo inizio di campionato. La partita non ha praticamente storia perché gli uomini di Raffaele Esposito fanno valere fin da subito i diritti di una classe superiore. Mette il sigillo alla sua prestazione un super Faella che fa letteralmente impazzire la batteria dei difensori incapaci di contrastarlo nelle sue scorribande in avanti. Faella oggi rappresenta per la Paganese quell’arma in più che fa grande una squadra di calcio. E sapete perché? Perché è chiaramente al di sopra della media, forse sprecato per la categoria.

Ma tutta la squadra in terra laziale riesce a dare dimostrazione di forza in virtù di una organizzazione di gioco che non ammette scusanti per i pur volenterosi avversari. L’unica nota stonata, se così vogliamo dire, è rappresentata dal cambio di marcia che accusa la squadra nella seconda parte della gara, con il risultato fermo sullo 0-3, quando la Paganese concede campo agli ospiti dopo aver comandato le operazioni in lungo e in largo per tutto il primo tempo. Solo una scelta di opportunità, o cos’altro?

Veniamo alle singole prestazioni.

Allenatore Raffaele Esposito – Riesce a mettere in campo una formazione che sprizza salute da tutti i pori per buona parte della gara, e segnatamente nel primo tempo. La squadra mantiene sempre le dovute equidistanze tra i reparti e dà segnali di padronanza nella zona centrale del campo. Peccato che cali alla distanza, soprattutto dopo l’uscita dal campo di Mancino, Ferreira e Faella.

Spurio – Dalle sue parti non si passa. Sui palloni alti è un gigante e allora gli avversari cercano di sorprenderlo con tiri dalla media distanza.

Galizia – Nonostante la giovane età si fa rispettare nella sua zona di influenza come centrale di destra nello schieramento a tre di difesa. Ingaggia furiosi duelli con il suo uomo e li vince alla distanza.

Esposito – Oramai è un punto fermo della difesa perché riesce a interpretare molto bene le varie fasi della partita. È difensore coriaceo e sbrigativo quando deve liberare la sua area, ma è anche l’uomo che riesce a organizzare il gioco da dietro.

Dicorato – Fa a gara in bravura con Esposito suo collega di reparto. È sicuro e tempestivo in ogni momento della gara e non si fa pregare molto per tirare fuori gli artigli specie quando la partita si fa dura.

Ianniello – È utilizzato come esterno di fascia destra a supporto di Galizia. Bravissimo nella fase difensiva, trova qualche difficoltà quando deve proporsi in avanti. Ma la sua prova è da considerarsi più che soddisfacente.

(dal 44’ st Montoro) – Non valutabile.

De Feo F. – È l’elemento che trovi dappertutto. Gioca una gara puntigliosa e accorta per dare il giusto sostegno al reparto di centrocampo. Con lui la squadra dà l’impressione di aver trovato una buona quadratura nella zona mediana del campo. Oggi è da annoverare tra i migliori in campo.

Bucolo – Di certo è l’elemento catalizzatore del gioco di centrocampo. Le sue giocate denotano buona predisposizione alla regia. Vorremmo però vederlo di più nelle sua veste migliore, quella del suggeritore che riesce a smarcare gli attaccanti in zona gol. Chiediamo troppo?

(dal 44’ st Boccia) – Non valutabile.

De Angelis – Non si smentisce mai. Gioca un calcio pulito e ha un ottimo controllo del pallone. È lineare e preciso così come evidentemente gli chiede il tecnico. Sulla fascia sinistra di competenza assolve in pieno ai compiti difensivi assegnatigli.

Mancino – È in grande giornata e si vede subito dopo pochi minuti. Dalla trequarti in avanti smista palloni deliziosi e mette il sigillo al secondo gol della Paganese. Se non ci fosse in questa squadra bisognerebbe inventarlo perché porta una dote di classe che altri in questa categoria sognano.

(dal 28’ st Del Gesso) – Entra quando la spia della benzina di Mancino segna oramai rosso fisso. Si mette al servizio della squadra e si distingue per impegno e dedizione.

Ferreira – Si muove con eleganza e mestiere nella zona avanzata e ogni qualvolta tocca un pallone dà segnali di presenza con grande autorevolezza. Un calciatore pienamente recuperato che potrà dare ancora molto alla squadra in tema di esperienza e di classe.

(dal 17’ st Coratella) – Entra in campo con il piglio giusto e si fa vedere subito in avanti. Peccato che non riesca a capitalizzare con il gol una bella proiezione offensiva a tu per tu con il portiere avversario.

Faella – I difensori del Cynthialbalonga lo vedono come il fumo negli occhi e lui non smentisce. Appare subito di un’altra categoria e riesce a scombinare la difesa avversaria poco avvezza ai suoi scatti. Il gol iniziale è un capolavoro di tempismo.

(dal 28’ st De Feo G.) – Entra nel momento più delicato della partita e non ha modo di farsi apprezzare per le sue qualità. Ma oramai è pronto per recitare la parte di mattatore.

da www.paganesegraffiti.it

Cynthialbalonga-Paganese 3-1: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.






















Nuova vetta per due! Risalgono Gelbison e Sarnese, Olbia, primo hurrà!

Cambia la vetta del girone G al termine dell'undicesima in seguito al tonfo, a sorpresa, della capolista Guidonia in trasferta a Sassari. I laziali, passati in vantaggio ad inizio gara con Calì, vedono rimontarsi nella ripresa dalle reti di Corcione e Orlando. Ne approfittano così conquistando la vetta la Paganese e la Puteolana che fanno la voce grossa rispettivamente sui campi di Cynthialbalonga e Sarrabus Ogliastra. Gli azzurrostellati si impongono (3-1) con le reti di Faella, Mancino e Ferreira, i granata (3-0) con Cess, Mascari e Coniglio per la quarta vittoria consecutiva. 

Non sa più vincere, invece, il Cassino che, dopo Sarnese e Cynthialbalonga, inanella il terzo pareggio consecutivo non riuscendo ad andare oltre l'uno a uno con l'Atletico Uri. In Sardegna è Gomez a rispondere al gol di De Marcus. Trova, invece, la seconda vittoria consecutiva la Gelbison di Mimmo Giampa che con le reti di Croce e Prado rimonta il Real Monterotondo passato in vantaggio con Riosa. Continua a risalire in classifica la Sarnese che, dopo l'arrivo di Cavallaro in panchina, ottiene il quinto risultato utile consecutivo centrando la terza vittoria nelle ultime 5 gare. Quattro a due il risultato finale coi granata che rimontano nella ripresa il Trastevere all'intervallo avanti 2-1 in virtù delle reti di Crescenzo e Lorusso. Montini, Labriola e Lagzir, in rete anche per il momentaneo 1-1, firmano così la rimonta. 

Secondo KO consecutivo, invece, per il Savoia che, dopo Trastevere, perde in casa con l'Olbia. I sardi si impongono con un netto 3-1 già al termine dei primi 45 minuti conquistando così la prima vittoria in campionato. 

Terminano, infine, in parità (1-1) Ilvamaddalena-Anzio ed il derby laziale tra Terracina, prossimo avversario della Paganese, e Atletico Lodigiani



Cynthialbalonga-Paganese 3-1: azzurrostellati da applausi!

Vince e convince la Paganese che espugna il campo di Genzano rifilando un netto tre a uno al CynthiaAlbalonga e conquista la vetta del girone G, seppur in coabitazione con la Puteolana. Una partita praticamente mai in discussione e chiusa sul doppio vantaggio già al termine dei primi 45 minuti in virtù delle reti di Faella e Mancino. 

Da applausi entrambe le azioni che portano ai gol: la prima a coronamento di una ripartenza dopo un calcio d'angolo dei padroni di casa con Mancino abile a premiare l'inserimento in profondità del 45 azzurrostellato. Assist che Faella ricambia sul finire della prima frazione quando, servito sulla trequarti da Ferreira, di prima intenzione manda in porta Mancino. 

Nella ripresa poi Faella indossa nuovamente i panni dell'assistman servendo la palla per il tris del brasiliano Ferreira per poi vedersi poco dopo strozzare in gol l'urlo del gol dal salvataggio sulla linea di Cicioni. 

A metà ripresa il Cynthia accorcia le distanze con un colpo di testa di D'Angelo sugli sviluppi di un angolo abile ad approfittare di un'uscita non impeccabile di Spurio ma senza, di fatto, riuscire a riaprire il match. A novantesimo inoltrato la Paganese ha anche l'occasione per il poker ma Coratella spreca tutto provando un pallonetto che Boschi riesce a bloccare. 

Al triplice fischio è festa grande: seconda vittoria consecutiva e vetta del girone riconquistata! 

IL TABELLINO 

CYNTHIALBALONGA (3-5-2): Boschi; Pasqualoni (34' st Ingretolli), Angeli, Tinti (1' st Cicioni); Galazzini, Manca, Simonetti, Nannini (1' st Casazza), Riola (1' st Cirulli); Rinaldini, D'Angelo. A disp.: Iosa, Rossi, Paolocci, Feri, Bellotti. All.: Ferazzoli 

PAGANESE (3-5-2): Spurio; Galizia, Esposito, Dicorato; Ianniello (45' st Montoro), Mancino (29' st Del Gesso), Bucolo (45' st Boccia), F. De Feo, De Angelis; Faella (29' st G. De Feo), Ferreira (17' st Coratella). A disp.: Cacciapuoti, Langella, Di Masi, Zugaro. All.: Esposito  

ARBITRO: Cavacini di Lanciano (Mongelli-Monaco)
MARCATORI: pt 12' Faella, 48' Mancino; st 10' Ferreira, 20' D'Angelo
Note: Al 18'pt espulso il tecnico Ferazzoli (C) per proteste. Ammoniti: Ianniello, Bucolo, Spurio. Angoli: 8-2. Recupero: pt 4'  st 5

da www.paganesemania.it

7.11.24

Rigori fatali per gli azzurrostellati - Con il pagellone di PaganeseGraffiti.

DI NINO RUGGIERO

È finita con la qualifica della Scafatese ai calci di rigore. Ma si sa che i calci di rigore rappresentano una vera e propria lotteria dopo una partita tirata allo spasimo per la qualifica al turno successivo. La partita non è stata bellissima ma ha riservato momenti di buon calcio soprattutto nella prima parte della gara quando la Paganese ha affrontato a viso aperto l’agguerrita rivale.

Eppure la gara non era cominciata nel migliore dei modi complice una leggerezza di Spurio, che è notoriamente un punto di forza, ma che nella circostanza ha graziosamente regalato a Gagliardi la palla del momentaneo zero a uno. Dopo aver inopinatamente incassato il gol, gli azzurrostellati hanno rinserrato le file e hanno cominciato a macinare gioco come nelle migliori giornate, contando soprattutto sugli atleti che in questo periodo non trovano posto fisso in prima squadra. Si sono particolarmente distinti in questa fase Zugaro sulla fascia sinistra, Del Gesso e Di Masi nella zona centrale del campo e Boccia sulla fascia destra. Proprio Boccia è stato bravissimo a incrociare un cross dalla sinistra di Zugaro e a pareggiare le sorti dell’incontro.

Poco da dire sulla ripresa che ha registrato una buona supremazia da parte della Scafatese nei confronti di una Paganese abbastanza rinunciataria, che nello stesso tempo probabilmente pensava a risparmiare energie per la prossima partita e scontava il fatto di avere in campo troppi elementi a corto di tenuta.

Archiviata la Coppa Italia si pensa già alla prossima trasferta che domenica vedrà gli azzurrostellati impegnati contro la Cinthyalbalonga.

Veniamo come di consueto alle prestazioni dei singoli.

Allenatore Raffaele Esposito – Preferisce affidarsi al turn over sia per dare un po’ di ossigeno a qualche elemento bisognevole di riposo, sia per mettere alla prova la batteria di coloro che di solito sono utilizzati con il contagocce dalla panchina. E bisogna dire che vede giusto, soprattutto perché inserisce elementi pronti e pimpanti per dare al loro contributo alla squadra che, soprattutto nella prima parte della gara, fanno sgranare gli occhi per la loro voglia di imporsi e ben figurare.

Spurio – La sua partita inizia con un infortunio in fase di disimpegno che causa il gol della Scafatese. Si riabilita nel corso della gara con interventi tempestivi e precisi. Dalle sue parti gli attaccanti della Scafatese trovano sempre disco rosso.

Langella – Riprende il suo posto nella linea a tre della difesa sulla fascia destra e si fa valere dopo un inizio alquanto incerto. Poi prende le contromisure nei confronti del suo uomo e riesce a dare sicurezza al reparto. Cala, come quasi tutta la squadra, vistosamente nel finale.

Dicorato – Sostituisce Esposito al centro della difesa e lo fa con grande mestiere e tempismo riuscendo a trasferire sicurezza a tutta la difesa. Raffaele Esposito può stare tranquillo per il prosieguo del campionato, anche quando inevitabilmente dovrà fare a meno dell’altro Esposito che è in diffida.

Galizia – Si sposta sulla sinistra dello schieramento difensivo e dimostra di poter essere utile alla causa perché oltre a essere un buon difensore di fascia è anche un under, proprio quello che ci voleva in quel ruolo di difesa.

(dal 42’ st Ianniello) – Solo il tempo di annotare la sua entrata in campo.

Boccia – Mette il sigillo alla sua bella esibizione sulla fascia destra dello schieramento. Si fa vedere molto in avanti e riesce anche a interpretare bene la fase difensiva. Tra i migliori in campo.

Del Gesso – Sostituisce nel ruolo e nei compiti l’assente Bucolo e lo fa con grande ardore e personalità. È un gigante nella prima parte della gara quando fa valere le sue doti di organizzatore del gioco. Oggi forse si è visto il migliore Del Gesso della stagione. Cala vistosamente alla distanza come tutta la squadra.

Di Masi – Fa a gara di bravura con Del Gesso e con Zugaro, che nel primo tempo sembrano dei mostri di bravura. Da centrocampo a salire si va valere con la innata dote della semplicità. Viene contrastato spesso duramente dagli avversari ma è sempre pronto a rialzarsi e a dare il suo contributo alla squadra. Dovrebbe uscire ma stoicamente resta in campo.

Montoro – È forse il meno appariscente nella zona centrale del campo ma non demorde mai anche quando nel secondo tempo la squadra accusa vistosamente i sintomi della stanchezza. Viene sostituito con De Angelis.

Zugaro – Rientra in formazione e va a occupare la fascia sinistra dello schieramento che è congeniale alle sue caratteristiche. Si fa apprezzare soprattutto nella prima parte della gara per le sue doti di incursore sulla sinistra e mette preziosi pallone al centro meritevoli di migliori fortune. Sicuramente è da annoverare tra i migliori in campo.

(dal 28’ st De Feo F.) – Entra nel periodo meno felice della gara, quando la Scafatese sembra padrona del campo e non ha modo di mettere in buona luce le sue doti.

Coratella – Ha buon gioco nel primo tempo, quando viene cercato dai compagni con una certa continuità e ingaggia furiosi duelli con il suo angelo custode che gli concede pochissimo spazio.

(dal 24’ st Faella) – Entra nel periodo peggiore della gara e non viene nemmeno mai cercato come preferisce. Non riesce a incidere come vorrebbe.

De Feo G. – Ha la prima occasione nel corso del campionato di entrare subito, fin dal primo minuto, nel vivo della lotta agonistica. Si dà un gran da fare ma riceve anche poca assistenza in avanti. Dimostra però di poter dare molto alla squadra nel corso del campionato in tema di esperienza e di fiuto del gol.

(dal 24’ st Ferreira) – Entra nel periodo più grigio della partita e non riesce mai a essere servito come vorrebbe per avvicinarsi alla porta avversaria.

da www.paganesemania.it

Rigori amari in Coppa Italia: nel derby passa la Scafatese.

Finisce ai trentaduesimi l’avventura in Coppa Italia Serie D della Paganese. Al Marcello Torre passa la Scafatese ai calci di rigore dopo che i 90’ regolamentari si erano conclusi sul risultato di 1-1 maturato nel primo quarto d’ora. A Gagliardi ha risposto Boccia, poi nel secondo tempo meglio i gialloblù che hanno sfiorato il colpaccio. La Scafatese si è guadagnata la qualificazione dagli undici metri, decisiva la traversa colpita da Del Gesso sul primo rigore battuto dagli azzurrostellati: gli altri nove sono andati tutti a segno, fino a quello finale di Potenza.

Pronti, via e la Paganese incassa il gol dello 0-1 a causa di un errore di Spurio che gestisce male un retropassaggio e consegna a Gagliardi un pallone solamente da spingere in porta. La reazione degli azzurrostellati non si fa attendere e dopo dieci minuti la squadra di Esposito pareggia grazie ad una bella azione corale. Apertura di De Feo, scambio sulla sinistra fra Di Masi e Zugaro con quest’ultimo che cross al bacio per Boccia: di testa il classe 2003 fissa il pareggio. Un gol “da quinto a quinto” per la Paganese, cross dell’esterno mancino e rete del laterale destro. Gli azzurrostellati tengono bene il campo, De Feo è un ottimo collante fra centrocampo ed attacco, ma le occasioni latitano. Nel recupero del primo tempo Foggia si divora la palla del nuovo vantaggio della Scafatese, ancora su un errore in fase di impostazione da parte della Paganese.

Nel secondo tempo i ritmi sono sicuramente più bassi, la Paganese cala anche sotto l’aspetto fisico e va in debito di ossigeno. Non riesce a ripartire la squadra di Esposito, che cambia l’attacco al 21’ (dentro Faella e Ferreira per Coratella e De Feo), ma le cose non migliorano. La Scafatese tiene meglio il campo, fa densità nella metà campo azzurrostellata e va vicina al vantaggio in almeno un paio di circostanze. Al 34’ con un forte diagonale di Palmieri respinto da Spurio, poi in pieno recupero con un tiro dal limite di Aliperta sporcato in angolo dal portiere azzurrostellato. 

Ai rigori sbaglia subito Del Gesso colpendo la traversa, gli altri tiratori non falliscono e grazie alla realizzazione di Potenza la Scafatese sorride e si guadagna i sedicesimi.

IL TABELLINO - PAGANESE-SCAFATESE 5-6 dcr (1-1 al 90’)

PAGANESE (3-5-2): Spurio; Langella, Dicorato, Galizia (41’ st Ianniello); Boccia, Montoro (28’ st De Angelis), Del Gesso, Di Masi, Zugaro (28’ st F. De Feo); Coratella (21’ st Faella), G. De Feo (21’ st Ferreira). A disp.: Cacciapuoti, Mancino, G. Esposito, Petrosino. All.: R. Esposito 

SCAFATESE (4-3-3): Becchi; Cham, Markic, Chiariello, Armeno; A. Esposito, Potenza, Vacca (16’ st Aliperta); Sowe (14’ st Palmieri), Foggia (28’ st Albadoro), Gagliardi (21’ st Neglia). A disp.: Feola, Di Paola, Santarpia, Lowe, Ndow. All.: Fabiano

ARBITRO: Buzzone di Enna

RETI: pt 5’ Gagliardi, 15’ Boccia

SEQUENZA RIGORI: Del Gesso traversa, Neglia gol; F. De Feo gol, Albadoro gol; De Angelis gol, Aliperta gol; Ferreira gol, Palmieri gol; Faella gol, Potenza gol. 

NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Montoro, Gagliardi, Di Masi. Recupero pt 1’, st 5’

da www.paganesemania.it

4.11.24

La classifica dopo la decima giornata.


La minestra e l'acino di sale.

DI NINO RUGGIERO

A questo punto del campionato, dopo dieci gare disputate, mi sembra alquanto normale che ci si debba chiedere: ma questa Paganese dove potrà arrivare?

I risultati, a dire il vero, devono essere considerati positivi anche se la casella delle sconfitte è gravata da due cocenti battute d’arresto con Cassino e Savoia.

Nell’anticipo di ieri, gli azzurrostellati hanno ribadito di attraversare un buon momento di forma e hanno messo letteralmente sotto la squadra sarda della Sarrabus Ogliastra con un punteggio che non ammette repliche. Lo hanno fatto con una grande prestazione collettiva, soprattutto nella prima parte della gara, durante la quale è emerso anche il plusvalore dei singoli, dei vari Spurio, Bucolo, Mancino, Faella e Ferreira, che in questa categoria sono sinonimo di qualità, cosa che ho debitamente sottolineato nel pagellone stilato a freddo nel dopo gara.

Orbene, a quanto già detto, va aggiunto il fatto che la squadra di Raffaele Esposito sta acquisendo una dimensione da quartieri alti della classifica; perché riesce a pungere con efficacia in avanti e contemporaneamente riesce a mantenere il controllo della partita quando sono gli avversari a tenere fra i piedi il pallino del gioco.

Il fatto di poter contare su una formazione affiatata sta contribuendo a rafforzare la convinzione di essere da posizioni alte. A questa formazione, mai stravolta dal punto di vista tattico, stanno dando man forte gli innesti che stanno caratterizzando questa fase del campionato, vale a dire gli apporti del giovane Galizia, l’utilizzo di Francesco De Feo nella zona centrale del campo e per finire la piena disponibilità di Gianmarco De Feo pronto ormai per affiancare in avanti Ferreira, Faella e Coratella.

Adesso però si avvicina il momento della verità durante il quale bisognerà decidere quale strada intraprendere per puntare in alto senza tentennamenti. L’impressione generale è che potrebbero bastare un paio di innesti di spessore per rendere meno impossibile il sogno di alta classifica. La minestra nelle mani di Raffaele Esposito è di buona qualità, ma forse ha bisogno di quel famoso acino di sale che può insaporire una pietanza, parlo per eufemismo, già di per sé gustosa. Intendiamoci, nel calcio mai niente potrà portare alle certezze perché l’insidia è sempre dietro l’angolo, sotto qualsiasi forma, e il gioco stesso non consente mai niente di matematico e di certo.

Tutto però lascerebbe supporre che l’attuale patron Cardillo voglia percorrere tutte le strade che portano in alto. In questo mese, in attesa che si aprano le liste di trasferimento invernali, probabilmente si deciderà il futuro che attende la Paganese calcio. Sappiamo anche che non si tratterà di prendere una decisione semplice; ma molto dipenderà dalla piega che prenderà la soluzione del proposto “saldo e stralcio” che ancora giace in qualche segreta stanza. Quando arriverà quella risposta che non fa dormire sonni tranquilli a tutti coloro che hanno la Paganese nel sangue?

da www.paganesegraffiti.it

La Paganese vista da...Nocera! - Vittoria doveva essere e vittoria è stata!

Vittoria doveva essere e vittoria è stata! Contro il fanalino di coda sardo, la Paganese scatena le sue bocche di fuoco e nel giorno di tutti i Santi, fanno festa gli attaccanti azzurri. Anche Coratella, in un certo senso, entrato bene in partita che sfiora il gol ma che serve, da gentleman dell'area di rigore, non si direbbe per un attaccante, l'assist per il primo gol in azzurro di Giammarco De Feo. Reti di pregevole fattura che pongono in evidenzia il vice capocannoniere Faella, autore della terza doppietta stagionale, realizzando le prime reti davanti al pubblico amico salendo a quota sette. Gol alla brasiliana anche per Ferreira evidenziando i notevoli progressi fisici che ora lo pongono come uomo di punta del reparto avanzato. 

Aldilà della vittoria contro il Sarrabus quella contro la formazione sarda potrebbe avere un aspetto più rilevante. Ovvero che mister Esposito abbia avuto risposte importante da alcuni uomini e dal gruppo intero. La disponibilità avuta da veri professionisti. Uno su tutti Francesco De Feo che da paganese purosangue ha avuto la forza e la costanza di attendere il suo turno. Per le prime partite fuori dai radar dell'allenatore che probabilmente stava cercando, in una fase iniziale, di trovare la quadra. Lui pur scalpitando, con la stella tatuata sul petto, ha resistito alla naturale voglia di dare il suo contributo e si è fatto trovare pronto alla chiamata. Gran partita di Francesco che ha dato solidità ed equilibrio al reparto con tanto di assist di tacco per mandare in gol Ferreira. 

Nota di merito anche per Jacopo Galizia. Il 2005 voluto dal tecnico, avendolo avuto l'anno scorso a Casalnuovo, ha dato nuove soluzioni tattiche che potrebbero sbloccare l'inserimento di un over a centrocampo come avvenuto ieri. Ecco, questa potrebbe essere una chiave di lettura determinante per rimodellare il reparto mediano che ha cambiato vari coinquilini al fianco dell'amministratore Bucolo. 

Ovviamente si potrà obiettare per la qualità degli avversari anche se la ripresa ha dimostrato che non erano degli sprovveduti nonostante la classifica. Ci saranno prove più probanti come potrebbe essere già la Scafatese in coppa mercoledì o la trasferta di Genzano. La strada imboccata però sembra quella giusta. Bisogna solo continuarla a percorrerla con convinzione e determinazione. 

Fanno poi ben sperare le parole del presidente Cardillo, sempre più paladino del vessillo con la stella. Non le manda a dire alla casa Reale del Savoia e ribadisce la volontà di dare solidità alla struttura societaria e alla squadra, con nuovi innesti, se la squadra a dicembre continua a veleggiare nei quartieri alti. Amen. 

Peppe Nocera - paganesemania.it

1.11.24

Una quaterna che fa sognare (con il Pagellone di Paganese Graffiti).

La partita viene subito indirizzata sui binari giusti dalla Paganese che deve riscattare l’amara sconfitta subita contro il Savoia. È la giornata buona per la vena di Faella che ci tiene a dimostrare il suo indiscutibile valore soprattutto in zona gol. Una sua doppietta spegne subito gli ardori dei ragazzi sardi che vedono rosso quando la Paganese si presenta minacciosamente in avanti. Ai due gol di Faella fa eco la terza rete messa a segno dal redivivo Ferreira sul finale del primo tempo. Poi nella ripresa la squadra di casa, forte del punteggio di tre reti a zero, allenta gli ormeggi e la Sarrabus Ogliastra prende campo e riesce ad accorciare meritatamente le distanze. Il punteggio viene definitivamente corretto con il quarto gol degli azzurrostellati messo a segno da Gianmarco De Feo.


Veniamo alle prestazioni dei singoli.

Allenatore Raffaele Esposito – Mette in campo l’ennesima nuova formazione e vince meritatamente la partita al di là del risultato. Cerca ancora una volta di trovare una spalla idonea per Bucolo nella zona centrale del campo e la mossa sortisce gli effetti sperati con l’utilizzo di Francesco De Feo finora poco utilizzato. Va benissimo l’accoppiata Faella-Ferreira in avanti che gli dà grandi soddisfazioni.

Spurio – Si è capito da tempo che la porta è in mani più che sicure. Tempestivo e preciso negli interventi, dimostra di essere un punto fermo della squadra soprattutto quando deve fare sfoggio della sua bravura.

Galizia – Sulla destra dello schieramento difensivo si fa valere, in collaborazione con Ianniello. Dimostra di poter essere aspirare a un posto fisso in prima fila con la’esibizione di oggi che presenta solo lati positivi. Raffaele Esposito ha visto bene in prospettiva futura quando ha caldeggiato il suo ingaggio.

(76’ Montoro) – Pochi minuti in campo ma riesce a dare vivacità alla manovra.

Esposito – Prova di carattere per il capitano che dà forza e compattezza all’intero reparto difensivo. È molto bravo quando riesce, senza tentennare, a impostare il gioco da dietro.

Dicorato – Non è più una scommessa da tempo e gioca una gara esemplare in fase difensiva senza disdegnare di farsi vivo in avanti quando le circostanze tattiche lo richiedono.

Ianniello – Sulla destra dello schieramento difensivo riesce sempre a trovare il modo di farsi apprezzare. C’è disco rosso per gli attaccanti nella sua zona. Serve con cross al bacio dalla destra il pallone a Faella per il due a zero. Cala nella seconda parte della gara quando il risultato sembra essere al sicuro.

De Feo – Raffaele Esposito le sta tentando tutte nella speranza di riuscire a trovare una spalla idonea per Bucolo nella zona centrale del campo. L’esperimento ha superato tutte le aspettative della vigilia e probabilmente sarà replicato nelle prossime giornate.

(62’ Del Gesso) – Entra nel periodo di stanca della squadra e non riesce a dare il meglio di sé.

Bucolo – Rappresenta l’architrave del gioco della squadra. Quando gira lui non ce n’è per nessuno nella zona centrale del campo. Orchestra il gioco da par suo e si avvale nella circostanza del lavoro oscuro di Francesco De Feo. Cala vistosamente nel rendimento sul finale di gara.

De Angelis – È un ragazzo che dimostra giorno per giorno di saper giocare per la squadra. Sulla sinistra dello schieramento si propone con intelligenza tattica ma viene poco servito. I suoi tocchi denotano padronanza del pallone perché non sono mai banali. È geometrico e disciplinato, potrà solo migliorare.

Mancino – Nella veste di tuttocampista dalla trequarti in avanti dà segnali importanti per il futuro, soprattutto adesso che ha trovato per strada due incursori come Faella e Ferreira che parlano la stessa lingua di primi della classe.

(83’ G. De Feo) – Pochi minuti per lui, il tempo di servire in avanti un buon pallone per Coratella e per mettere a segno il suo primo gol in questo campionato.

Ferreira – La notizia più importante che la tifoseria si aspettava da tempo è arrivata: il calciatore è pienamente recuperato e sta dando i frutti attesi da tempo. Gioca una grande primo tempo e mette a segno il terzo gol con grande bravura. Può ancora migliorare perché gode di una condizione atletica invidiabile.

(69’ Coratella) – Entra per una questione di turnover e dimostra di essere pronto per dare il suo contributo alla squadra.

Faella – Ogni aggettivo o attributo per lui è sprecato. Oggi come ieri. La sua forza d’urto e il suo fiuto del gol non lo tradiscono mai. È autore ancora una volta di una doppietta che fa sognare.

(76’ Di Masi) – Si sistema sulla destra dello schieramento e si fa vedere subito in avanti con un paio di cross deliziosi

NINO RUGGIERO - paganesegraffiti.it

Paganese-Sarrabus Ogliastra 4-1: gli azzurrostellati trionfano nell'anticipo.

Dopo la sconfitta subita per opera del Savoia della scorsa settimana (2-0), la Paganese torna alla vittoria e lo fa alla grande infierendo un poker alla Sarrabus Ogliastra davanti al pubblico del “Marcello Torre”. Nella gara valevole come anticipo della decima giornata del girone G, si è vista un’ottima Paganese che già nei primi venti minuti ha messo le cose in chiaro, con la doppietta di un super Faella (sette centri stagionali), archiviando poi la pratica con il sigillo del brasiliano Michel Ferreira al tramonto della prima frazione. Nella ripresa c’è spazio per il gol della bandiera per i sardi siglato da Loi, ma gli azzurrostellati gestiscono il vantaggio e allungano nuovamente grazie alla prima rete stagionale di Gianmarco De Feo, che fissa il punteggio sul definitivo 4-1. Con questa vittoria la squadra di mister Esposito riprende la testa della classifica, agganciando momentaneamente il Guidonia a 20 punti, in attesa delle altre gare del girone. 

Continua cosi la marcia “positiva” della Paganese in campionato: gli azzurrostellati, infatti, hanno raccolto ben 13 punti nelle ultime 6 gare, con 4 vittorie, 1 pareggio e la sola sconfitta contro il Savoia. Nel prossimo impegno di campionato la Paganese affronterà in trasferta la Cynthialbalonga; in mezzo ci sarà il derby di Coppa Italia contro la Scafatese, mercoledì pomeriggio.

Francesco Monaco - paganesemania.it

L TABELLINO 

MARCATORI: pt 6' Faella, 18' Faella, 32' Ferreira; st 27' Loi,  44' G. De Feo 

PAGANESE (3-5-2): Spurio; Galizia (31' st Montoro), Esposito, Dicorato; Ianniello, Mancino (38' st G. De Feo), Bucolo, F. De Feo (17' st Del Gesso), De Angelis; Faella (31' st Di Masi), Ferreira (24' st Coratella). A disp.: Cacciapuoti, Langella, Boccia, Zugaro. All.: Esposito 

SARRABUS OGLIASTRA (4-3-3): Xaxa; Cabiddu (42' st Monteleone), Severgnini, Donnarumma (14' st Santoro), Morlando (14' st Caferri); Loi (34' st Attah), Ladu, Demontis; Sulis (34' st Piseddu), Aloia, Pinna. A disp.: Floris, Piredda, Rarinca, Mameli. All.: Carta (Loi squalificato) 

ARBITRO: De Stefanis di Udine (Posteraro-Morsanuto) 
NOTE: Spettatori 1.000 circa. Ammoniti: Esposito, Pinna, Spurio. Angoli: 1-4. Recupero: pt 1'; st 4'

29.10.24

Quel qualcosa in più.

DI NINO RUGGIERO

Sì, nel calcio ci può essere una giornata storta anche se con quella di ieri, dopo Cassino, le giornate storte passano a due. Può anche andare bene se le ambizioni di classifica restano minime; va meno bene se i traguardi da raggiungere sono altri.

Chiariamoci. La squadra, così com’è, sta mantenendo fede al programma di minima stilato quando c’è stato bisogno di darsi una mossa in tema di allestimento della stessa senza fare passi più lunghi della gamba. Le cose sono andate per il verso giusto, come sperato e, anzi, man mano, con i risultati acquisiti, qualcuno si è chiesto – legittimamente, dopo essersi guardato intorno – se non fosse il caso di poter aspirare a qualcosa in più di un semplice mantenimento della categoria. Lo hanno pensato in tanti.

E pensate che anche il neo patron Cardillo, eletto a beniamino del pubblico per il suo parlare sempre chiaro e con il cuore in mano, non abbia pensato che in fondo – magari con qualche aggiustamento in corso d’opera – qualcosa in più non si potesse davvero ottenere? Ed ecco arrivare nuova linfa alle potenzialità della squadra con l’acquisto di De Feo, attaccante dal passato prestigioso.


Tre vittorie consecutive, in trasferta con Trastevere e Olbia e in casa con la Lodigiani, autorizzavano a ben guardare con fiducia al futuro più prossimo. E volete che la fantasia del tifoso sempre pronta a spiccare voli pindarici non si dovesse sbizzarrire?

La sconfitta patita con il Savoia ha lasciato interdetti. La Paganese ha steccato malamente non tanto per il risultato, quanto per un atteggiamento che ha evidenziato carenze piuttosto preoccupanti in tema di carattere. La squadra ha peccato soprattutto dal centrocampo in avanti con calciatori poveri di idee nella fase di costruzione del gioco e di concretezza sotto rete. Si sa che nel calcio contano solo i risultati, a prescindere dalle prestazioni belle o brutte.

Ho già detto parecchio subito dopo la gara per quello che riguarda le prestazioni dei singoli ed è forse solo il caso di parlare dell’andamento complessivo della partita. Di certo non va trascurato il particolare del rigore fallito quando il Savoia conduceva in virtù del gol messo a segno da Maniero. Ma bisogna mettere in conto anche che i rigori si possono sbagliare. Per questo non va crocifisso Coratella. Il Savoia ha solo raccolto quello che gli veniva offerto su un piatto d’argento.

Qualche “mea culpa” credo sia giusto recitarlo in casa azzurro-stellata, nella speranza che una prestazione negativa possa essere presto dimenticata.

Intanto, quel qualcosa in più in tema di aspirazioni, è rimasto al palo.

Il problema delle ambizioni è ancora lontano dall’essere chiarito e probabilmente bisognerà ancora convivere con l’atroce dubbio: con quell’essere o non essere che tormenta le fantasie dei più.

da www.paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)