27.11.25

Ufficiale: Alessio Faella torna alla Paganese!

Mancava solo l'ufficialità che puntualmente è arrivata nel primo pomeriggio. Come anticipato ieri (qui la news) Alessio Faella è un nuovo calciatore della Paganese a disposizione di mister Novelli e torna a vestire l'azzurrostellato a distanza di pochi mesi.

Nella lettera che aveva affidato ai canali social in estate prima del passaggio al Nola (clicca qui), il calciatore aveva ringraziato tutti scrivendo inoltre che questo non sarebbe stato un addio... sperando un giorno di portar ritornare. Adesso quel giorno è arrivato, probabilmente ancor prima di quanto si aspettasse, e quel discorso intrapreso lo scorso anno quando portò nel girone di andata da autentico trascinatore la Paganese di Esposito in vetta la classifica può, in qualche modo, proseguire.

La Paganese oggi è in testa al girone H e mister Novelli potrà contare così su un Alessio Faella in piu nel motore della sua creatura a caccia della tanto agognata serie C!

da www.paganesemania.it

Un primato meritato.

La Paganese guarda avanti o meglio guarda tutti dall’alto in basso. Gli azzurrostellati sono primi e meritatamente. Certo quanta fatica c’è voluta per battere la Real Normanna! Una partita dominata si è conclusa con una sola rete di scarto per giunta arrivata solamente su rigore: un palo ed un incrocio dei pali hanno negato la gioia della rete a Labriola, Mancino ha sprecato malamente una ghiottissima occasione. Una squadra che soprattutto nel secondo tempo ha dominato letteralmente gli avversari non riuscendo però a capitalizzare il suo predominio. A differenza della domenica precedente quando il Ferrandina era riuscito ad irretire l’undici azzurrostellato, stavolta si è creato tanto sprecando altrettanto. Al termine della gara Novelli era soddisfatto, ma consapevole che i suoi ragazzi avevano sciupato troppo.

Ma adesso non c’è tempo per pensare alla partita conclusa tre giorni fa ed ecco che il calendario subito mette la Paganese di fronte ad una squadra, l’Afragolese, anch’essa protagonista inaspettata. Un banco di prova importante per le velleità azzurrostellate e da oggi con un Faella in più nel motore. I rossoblù sono squadra solida e concreta a cui piace sfidare gli avversari senza preconcetti di sorta. Si gioca per vincere da entrambe le parti ed è per questo che la sfida di domenica prossima in terra napoletana si presenta come interessante e con le caratteristiche della partita da godersi. Uno spettacolo a cui solamente 250 tifosi paganesi potranno assistere, biglietti esauriti in 2 ore. Si va all’assalto dell’Afragolese , senza calcoli e con la spensieratezza di chi è consapevole che la vetta non è una conquista, ma un solido punto di partenza.

Carlo Avallone - paganesemania.it

26.11.25

Bocchetti prepara il colpo di mercato: è Alessio Faella.

Potrebbe esserci un gradito ritorno tra le fila della Paganese ancor prima dell'apertura ufficiale delle liste di trasferimento in serie D il prossimo 1° dicembre. Il ds Bocchetti avrebbe cerchiato in rosso il nome di Alessio Faella, che ha rescisso proprio nel primo pomeriggio il contratto che lo legava al Nola, per aumentare la potenza offensiva della rosa a disposizione di Raffaele Novelli. Il calciatore, il cui nome gira con insistenza in città da qualche giorno, potrebbe incontrare a breve i vertici del club azzurrostellato per mettere nero su bianco e continuare così quel percorso interrotto lo scorso anno. Un infortunio alla clavicola lo tenne ai box per il resto della stagione dopo aver trascinato a suon di gol, ben 15, giocate e accelerazioni nelle zone altissime della classifica la Paganese

Il calciatore ha, inoltre, completato interamente anche il percorso riabilitativo dopo l'infortunio al menisco patito proprio nella prima giornata di campionato con il Gravina che lo hanno reso finora indisponibile in campionato.

da www.paganesemania.it

25.11.25

Il capolinea del gol.

DI NINO RUGGIERO

Primo posto in classifica. Che soddisfazione! Una squadra venuta su dal niente, diciamo sulle ceneri della compagine dello scorso anno, e che – grazie all’opera di Bocchetti e di Novelli, rispettivamente nel ruolo di direttore sportivo ed allenatore – con il passo della formichina, domenica dopo domenica, è arrivata ai vertici della classifica.

Guardate, fin dal primo momento si è capito che quest’anno si è visto giusto nell’allestimento della squadra. Competenza e mestiere certosinamente e saggiamente tracciati sul notes da spendere sul mercato da parte dei tecnici. Bocchetti aveva guardato per prima cosa agli under, gente che conosceva bene e su cui puntare a occhi chiusi. Poi, d’accordo con l’allenatore Novelli aveva plasmato la squadra con calciatori di affidamento, di quelli che difficilmente deludono perché hanno qualità e devono accompagnare con il loro mestiere il processo di crescita della squadra nel suo insieme. Sono così arrivate fin dall’inizio buone prestazioni complessive suffragate anche da risultati positivi e incoraggianti. Poi ci sono state battute a vuoto contro squadre importanti come Heraclea e Andria. Sconfitte peraltro evitabilissime, arrivate sul filo del rasoio; mai sconfitte nette e inequivocabili.

Adesso, dopo un filotto di dieci risultati utili consecutivi, è arrivato il giusto premio per questi ragazzi che hanno conquistato la prima posizione in classifica. Pagani sportiva, domenica sera, dopo i risultati arrivati dagli altri campi, non è esplosa per la gioia; la compostezza l’ha fatta da padrona, nessuno capogiro per essere arrivati in alto, con la leggerezza e la “nonchalance” tipiche di una piazza abituata a frequentare le zone alte della classifica.

Allora c’è da chiedersi, e non può essere diversamente: adesso che facciamo, ammettiamo di essere pronti per il gran salto, o preferiamo lasciare tutto al caso senza toccare minimamente la composizione dell’inquadratura?


Non scopriamo l’acqua calda quando diciamo che la squadra, così com’è, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per mirare a grossi traguardi; ma ha anche fatto capire che per fare ancora meglio avrebbe bisogno di concretizzare con maggiore continuità le azioni che propone in zona gol. Le solite voci di dentro fanno trapelare che l’allenatore Novelli, in prospettiva futura, preferirebbe lasciare la rosa così com’è, convinto di poter ancora migliorare il rendimento della squadra solo con il lavoro. Lo capiamo: al momento la squadra lavora senza pressioni nella consapevolezza di non aver niente da perdere e tutto da guadagnare. Quindi può lavorare in tutta tranquillità senza l’assillo della vittoria a tutti i costi. Ma ci chiediamo, così come se lo chiedono in tanti, basterà il solo lavoro per arrivare con maggiore continuità e prolificità in zona gol? O c’è bisogno, invece, di qualche innesto mirato in avanti di un elemento in grado di assicurare maggiore penetrabilità alla squadra? Gli esperti, quando si parla di attaccanti con il vizio del gol, fanno riferimento al tipico calciatore in grado di interpretare la figura di capolinea del gol, stereotipo che meglio inquadra la figura del goleador. Oggi, con una prima posizione da difendere, fossi il responsabile della società, qualche dubbio sul prosieguo del campionato, in tema di obiettivi da raggiungere, lo avrei. E penserei a un giocatore in grado di interpretare il delicato ruolo di “capolinea del gol”. Non si trovano facilmente. Ma ci sono.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

La Paganese vista da...Nocera! - Corsi e ricorsi storici! Una Paganese straripante si prende la vetta.

Il filosofo e scrittore dell'età dei lumi, Giambattista Vico, nella sua teoria dei “corsi e ricorsi storici” sosteneva che la storia si muove ciclicamente. Eventi che si ripetono e riscrivano la storia. Esattamente il 23 novembre del 1980, data tristemente nota per il devastante terremoto in Irpinia, la Paganese conquistava il primo posto nel girone B del campionato di C1 1980-81, vincendo a Siracusa 1-2. A distanza di 45 anni la storia si ripete: la Paganese battendo la Real Normanna sorpassa il Fasano, due punti nelle ultime tre giornate, e mette il suo vessillo sulla cima del girone H del campionato di serie D.

Alla vigilia c'era lo spauracchio della Real Normanna dell'ex saracinesca azzurra Andrea Spurio da scardinare, che aveva lasciato il cuore a Pagani e l'ha ritrovato nel saluto speciale che gli ha riservato il Marcello Torre. Da grande professionista ha fatto di tutto per mantenere inviolata la porta e conservare il titolo di portiere della difesa meno battuta del girone con Martina e Paganese. E' stato trafitto dal redivivo Lombardi, ottima partita, soltanto dagli undici metri in una gara a tinte esclusivamente azzurrostellate. Spurio se li è visti spuntare da ogni dove come un "crescendo rossiniano" che poneva i granata alle corde, sin dalle prime battute, come un pugile all'angolo. Altro ritmo e intensità rispetto al primo tempo, monocorde, della gara di domenica scorsa con il Ferrandina.

Una squadra che ritrovava la sua formazione tipo rinvigorita negli esterni Costanzo e Lombardi tornati ai primi splendori di avvio stagione. Un Piga devastante nelle sue incursioni che tagliano il campo avendo le spalle coperte da Isufi e De Nova. I polmoni centrali nelle gambe e nelle idee di Labriola, che continua a centrare legni già tre nelle ultime due gare, e Pierce. Argañaraz attira, come una mantide religiosa, i difensori ospiti favorendo gli inserimenti di Mancino. La Paganese è straripante ma allo stesso tempo incapace di chiudere la partita e mantenere in vita la Real Normanna. Che allo stesso tempo conferma le polveri bagnate di un attacco a segno solo cinque volte in tredici partite. La sensazione era che mai nessuno poteva scalfire la determinazione di De Nova e compagni che alla fine, dopo una miriade di occasioni oltre ai due legni e alle parate di Spurio, vince una partita di ‘corto muso’ che le regala la vetta.

Novelli, dall'alto della sua esperienza, spegne meglio di un'autobotte dei pompieri qualsiasi immaginario discorso di primato e mercato e stende un velo di equilibrio sulla sorprendente Paganese.

Peppe Nocera - paganesemania.it

24.11.25

La partita nella partita di Andrea Spurio: l'abbraccio con la nord e l'intero Torre.

In vista del suo ritorno, da avversario, aveva detto: “Ho lasciato il cuore a Pagani”. Una vera e propria dichiarazione d'amore quella di Andrea Spurio che ammetteva come anche “se avesse giocato solo una stagione con la Paganese era come se ne avesse giocato dieci”. A distanza di mesi ancora non ha digerito quella separazione senza un preavviso, una chiamata, che l'ha strappato da quella gente che l'ha voluto sotto la curva Nord per tributargli il giusto applauso e la condivisione di un legame che ora è indissolubile. “Uno di noi, Andrea Spurio uno di noi ” ha cantato il cuore del tifo paganese che l'ha chiamato a se per definirlo suo fratello.

Sarà stata sicuramente una gara particolare per la saracinesca ex Paganese che ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, ha dimostrato il suo valore tra i pali. Primo tempo lontano dalla curva e dal cuore dovendo fronteggiare il calcio di rigore poi trasformato da Lombardi che lo trafigge centralmente. Nella ripresa ha la “sua gente” alle spalle. Sente il loro respiro, la loro spinta, ognuno fa la sua parte: la curva spinge, lui para il parabile e anche l'imparabile con l'aiuto della traversa e del palo timbrati da Labriola.

A fine partita non ne vuole sapere di lasciare il terreno di gioco. Con nostalgia, e forse anche invidia, vede la Paganese correre verso la curva, per il solito rituale, che lui ben conosce. Avrebbe voglia di essere lì, nel frattempo abbraccia vecchi amici, con i quali ha condiviso una stagione incredibile. Dopo che la Paganese lascia il terreno di gioco, lui è ancora li ad osservarla e a quel punto che lo chiamano per abbracciarlo idealmente. Con un passo lento, quasi a voler prolungare quel momento, si porta al cospetto della sua gente, che lo invoca.

E' tempo di andare, di lasciare il suo terreno di gioco, le sue porte che lo hanno visto protagonista. Prima però raccoglie gli applausi del settore distinti e poi la tribuna prima di essere ingoiato dal tunnel che porta agli spogliatoi dove nemmeno una doccia servirà a lavare quel dolore per una chiamata che non è mai arrivata. “Andrea Spurio uno di Noi ”.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Real Normanna 1-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.

La Paganese scatta sola in testa alla classifica!

Non succedeva da circa 3 anni quando gli azzurri scavalcarono il Sorrento ma poi perdettero la serie C a Tivoli...

23 Novembre 1980 - 23 Novembre 2025: 45 anni fa la Paganese era prima e la terra tremava.

Ci sono date che restano impresse per sempre nell'immaginario collettivo. Date che segnano un momento in cui l'orologio si ferma per un minuto interminabile come quello vissuto da chi c'era e di chi l'ha potuto raccontare. Erano le 19.34 del 23 novembre del 1980, quando ci fu un devastante terremoto in Irpinia di magnitudo 6.9 della durata di 90 secondi. Circa 3000 morti, 9000 feriti, 300.000 senzatetto e 150.000 abitazioni distrutte. Da allora sono trascorsi 45 anni e quella domenica gli appassionati di calcio erano incollati alla tv e sintonizzati su Rai 2, intenti a seguire il secondo tempo, in differita, della partita di campionato di serie A Juventus-Inter 2-1.

Nel pomeriggio la Paganese aveva giocato al “De Simone” di Siracusa, per la nona giornata del campionato di serie C1 1980-81. Questo il tabellino:

SIRACUSA; Ferioli, Calabrese, Culotti (Armenise), Agosti, Nobile, Polverino, Piochi, Zanotti, Labonia (72' Bortot), Pivotto, Auteri. All: Lombardo

PAGANESE: Giordano, Dozzi, Condemi, Balestro, Trevisan, Lomonte, Oddo, Tripepi, Fracas, Jannucci, Fiorucci (55' Alivernini).All: Montefusco

ARBITRO: Cerquoni di Macerata

RETI: 48'Piochi, 62' (aut) Calabrese, 70' Alivernini.

Al termine di quella partita la Paganese divenne capolista del girone B del campionato di serie C1. Gli azzurrostellati di mister Montefusco erano primi in classifica. Una gioia che durò poche ore, il tempo di ritornare a Pagani per rendersi conto di cosa fosse successo in Campania.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Real Normanna 1-0: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.





















Primato solitario.

DI NINO RUGGIERO

Il risultato risicato ottenuto con l’Aversa Normanna non deve fare pensare a una vittoria stentata. 

È vero che la Paganese ha segnato solo su calcio di rigore, ma è altrettanto vero che in campo non c’è mai stata partita, tanto evidente è stata la superiorità degli azzurrostellati che sono andati più di una volta vicini al raddoppio. 

Piuttosto, sarebbe il caso di affrontare una volta per sempre il problema della squadra che trova difficoltà in avanti quanto a segnature. Con gli azzurrostellati che oggi sono arrivati al primo posto, è lecito pensare che alcun traguardo è loro precluso in fatto di sogni. 

Forse in pochi credevano nella reale potenzialità dell’attuale compagine; ma adesso, con risultati positivi che arrivano e lasciano ancora meglio spazio per una specie di miracolo calcistico, qualcosina si potrebbe pure fare in tema di miglioramento in zona gol, non tanto spostando di ruoli gli attuali componenti, quanto pescando sul mercato qualche cecchino da area di rigore. 

Certo, bisognerebbe trovare qualche pedina giusta, diciamo ad hoc, per non guastare l’armonia tattica che in un certo qual senso ha costituito fino a questo momento la vera forza della squadra. Ma è innegabile che un attaccante che abbia un innato fiuto del gol potrebbe dare nuova linfa in fatto di realizzazioni, considerato che gli attuali centrocampisti non riescono a cantare e a portare la croce, come si diceva una volta. 

Sappiamo tutti che gli obiettivi della società sono stati fino a questo momento rispettati in pieno, ma nello stesso tempo – con una classifica che oggi ci vede al primo posto – una domanda ce la dobbiamo porre. 

Possiamo andare avanti così, o possiamo migliorare con qualche innesto mirato la qualità realizzativa?

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Paganese-Real Normanna 1-0: il Pagellone di PaganeseMania.

Piga è superlativo ma tutta la squadra è sopra la sufficienza

GALLO 6: Il numero uno azzurro mostra sempre più sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi, bravo anche nel giro palla con i piedi.

DI BIAGIO 6,5: Mr Novelli lo ripropone dal primo minuto e il 14 lo ripaga con una prestazione maiuscola, bravo sia in fase difensiva che nelle proposizioni offensive.

ISUFI 6: Ritornato al centro della difesa, il giovane difensore albanese gioca una partita efficace e concreta.
Figueras 6: Sostituisce Isufi al fianco di De Nova, si disimpegna con attenzione.

DE NOVA 7: Uno dei pilastri della squadra, il capitano azzurro guida la difesa azzurra con leadership e qualità. Maestoso.

PIGA 7,5: Il migliore in campo, padrone assoluto della corsia di sinistra, insuperabile in difesa, inarrestabile in attacco. Superlativo

PIERCE 7: Il metronomo argentino sfodera ancora una volta una prestazione di livello assoluto, intercetta e conquista un numero enorme di palloni e li gioca sempre con qualità e lucidità.

LABRIOLA 6,5: La mezz'ala ex Sarnese prova in tutti i modi a battere Spurio, ma ben due legni gli negano la gioia del goal.

MANCINO 6,5: Il numero 10 azzurro ha giocato una partita di grande corsa e qualità, molto bravo a trovare spazio alle spalle dei centrocampisti granata, esce sfinito per i tanti km percorsi.
Langella 6: Gioca pochi minuti ma di ottima qualità e presenza, il suo spessore sarà sicuramente prezioso per il prosieguo del campionato

LOMBARDI 7: Il goal su rigore impreziosisce una partita giocata con la qualità fatta vedere nelle prime giornate di campionato e che si era un po' persa nelle ultime partite.

ARGAÑARAZ 6,5: Gli manca il goal, ma la prestazione c'è, bravo nel gioco di sponda che favorisce lo sviluppo della manovra offensiva.
Negro 6: Entra al posto di Arganaraz e fa sentire fin da subito la sua presenza, peccato che l'ex Spurio gli nega la gioia del goal con una super parata.

COSTANZO 7: Dopo un periodo di appannamento, l'ala ex Olbia ritrova lo spunto e il dribbling dei tempi migliori. Una spina nel fianco per la difesa aversana.
El Haddadi 6,5: Prende il posto di Costanzo e impatta bene sulla partita, mantiene alto il livello di pericolosità sulla sinistra dell'attacco azzurro

Alfonso Tortora - paganesemania.it

Mister Novelli è soddisfatto ma vola basso: "Non guardo la classifica. Mercato? Non chiedo nulla!".

Non può che essere soddisfatto al termine del match mister Raffaele Novelli. Aldilà della vittoria che è valsa il primato in classifica, è la prestazione della Paganese a convincere! La seconda della classe ha indossato gli abiti di una ‘grande squadra’ ben consapevole delle proprie potenzialità approcciando in modo perfetto alla gara e continuando con la stessa intensità e mentalità per tutti i 90 minuti. “Abbiamo fatto bene non soffrendo niente contro una squadra che rispetto all’avversario di domenica scorsa quando recuperava palla cercare di costruire, giocare provando ad indirizzare la manovra. Facendo ciò è vero che ti faceva anche correre ma si creavano degli spazi importanti soprattutto negli ultimi 20/25 metri. Abbiamo creato almeno 8 occasioni importanti centrando due legni. Abbiamo fatto una buona costruzione dal basso con i centrali, Labriola e Mancino si sono mossi bene tra le linee così come Arganaraz ha creato gli spazi per gli inserimenti delle mezzale. I terzini hanno spinto, gli esterni hanno dato ampiezza e profondità al campo. E’ logico, però, che bisogna continuare a lavorare capendo che bisogna chiudere il match quando ti trovi in vantaggio. Perché poi basta un errore, che ci può essere, e subisci gol”.

Una vittoria che consentito alla Paganese di scavalcare in classifica il Fasano e di guardare tutti dall’altro verso il basso. Il tecnico azzurrostellati, dall’altro della sua esperienza, preferisce mantenere un profilo basso. “La classifica non mi interessa, guardo solo a noi stessi ed al nostro processo di crescita. Questa è una squadra simpatica, carina composta da ragazzi che hanno tanta volontà, appartenenza e ambizioni con tutti i pregi e i difetti del caso. L’importante è essere una squadra che indipendentemente dalla classifica deve avere quell’idea di gioco, quell’organizzazione, quella mentalità giorno dopo giorno. Nel momento in cui guarderemo gli altri pensando di non dover più lavorare su quei millimetri avremo grandi difficoltà”.

Chiusura finale sul mercato che aprirà ufficialmente i battenti nel mese di dicembre. In tal senso Novelli ha le idee fin troppo chiare. “Perché ricercare fuori un finalizzatore quando abbiamo in rosa due attaccanti centrali molto bravi e degli attaccanti esterni con qualità? Se questa squadra sta dimostrando intensità e appartenenza, come diciamo tutti, e si trova lassù significa che non ha bisogno di altro. Io non chiedo nulla alla società, se poi qualcuno vuole andare via è diverso. E’ un gruppo che in estate ha iniziato con me e con loro voglio finire. Bocchetti ha costruito questa squadra con delle precise caratteristiche non solo calcistiche ma anche umane”.

da www.paganesemania.it

La Paganese vince, convince e si regala il primo posto! Con la Real Normanna finisce 1-0.

Vince, convince e si regala il primo posto la Paganese che al “Marcello Torre” supera la Real Normanna grazie al calcio di rigore realizzato da Lombardi. Un uno a zero troppo stretto per quanto fatto vedere durante i novanta minuti dagli azzurrostellati padroni assoluti del match fin dall’inizio. Una prestazione e un atteggiamento da ‘grande’ squadra con consapevolezza dei propri mezzi dove l’unica pecca è stata quella di non riuscire a chiudere il match un po' per imprecisione, un po' per sfortuna come in occasione dei legni colpiti da Labriola e un po' per le parate dell’ex Spurio.

Torna al passato mister Novelli che schiera l’undici maggiormente impiegato in campionato. Al centro della difesa schiera l’under Isufi e così di conseguenza si riappropria della casacca da titolare in attacco Lombardi dove come terminale offensivo Arganaraz è preferito a Negro.

E’ un monologo azzurrostellato nella prima frazione che spinge fin da subito sull’acceleratore a caccia del gol. Ci provano subito Labriola (4’) con Spurio che blocca e Lombardi che prima si accentra e calcia mandando la sfera di poco a lato (9’) e poco dopo da ottima posizione di testa manda alto sul cross dalla sinistra di Piga (13’). La Paganese continua a spingere e tocca ad Arganaraz rendersi pericoloso: la girata al volo sul cross dalla destra di Mancino è di poco a lato (18’) mentre la conclusione a botta sicura 4 minuti dopo è murata dalla difesa granata. A cavallo della mezzora è la volta, invece, di Costanzo che prima al termine di un slalom manda alto (29’) e poi con un conclusione a giro spedisce di poco a lato (35’). Il gol è praticamente nell’aria e giunge subito dopo quando su un’azione prolungata in area di rigore Petricciuolo atterra Mancino. Calcio di rigore che Lombardi realizza con freddezza per il meritato uno a zero.

Nello stesso identico modo si apre anche la ripresa con la squadra di Novelli subito a caccia del gol del raddoppio. Ci va vicino in apertura Costanzo (5’) che, servito in profondità da Mancino, manda di poco a lato in diagonale. Ancor di più Mancino (6’) che dal limite, al termine di una ripartenza orchestrata da Costanzo e Arganaraz, sfiora il palo alla sinistra di Spurio. Occasionissima anche per capitan De Nova (9’) che sottoporta, sugli sviluppi di un calcio piazzato di Labriola e allungato da Isufi sul secondo palo, manca incredibilmente il tap-in vincente.

Il pericolo scampato sembra vegliare la Real Normanna che si fa viva dalle parti di Gallo poco dopo il quarto di gara con Elefante e subito dopo col neoentrato Figliolia con la sfera che in entrambe le occasioni termina di poco a lato. La Paganese, però, rialza nuovamente attenzione e ritmo per chiudere definitivamente il match ma è costretta a fare i conti coi legni, due quelli colpiti da Labriola (35’ e 38’) e con Spurio che neutralizza le conclusioni di Piga (37’ e 45’) per poi allungarsi e deviare il diagonale di Negro a recupero inoltrato.

Grande festa al triplice fischio con la Paganese che può brindare così ai tre punti che valgono il primato

IL TABELLINO

MARCATORE: pt 36’ Lombardi su rig.

PAGANESE (4-3-3): Gallo, Di Biagio, Isufi (28’ st Gatto), De Nova, Piga; Mancino (40’ st Langella), Pierce, Labriola; Lombardi (28’ st Figueras), Arganaraz (28’ st Negro), Costanzo (17’ st El Haddadi). A disp.: Costantini, Conson, Giordano, Grimaldi. All.: Novelli

REAL NORMANNA (4-3-3): Spurio; Alfano (8’ st Iavarone; 40’ st Grimaldi), Esposito, Cassandro, Antinucci (15’ st Capone); Tortora, Manzo, Cannavaro; Verde (8’ st Figliolia), Elefante, Petricciuolo (8’ st Ejjaki). A disp.: Borrelli, Hutsol, De Marino, Nocchiero. All.: Sannazzaro.

ARBITRO: Davide Patti di Palermo

NOTE: Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Costanzo, Isufi, Verde, Capone. Angoli: 4-2. Recupero: pt 1’; st 5’

da www.paganesemania.it

20.11.25

Stelle filanti - Il Ferrandina frena l'ascesa ma il bicchiere è pieno più della metà.

Il muro del Ferrandina frena l’ascesa della Paganese verso la posizione di classifica più ambita. Con una difesa accorta la squadra della Basilicata è riuscita a contenere gli azzurrostellati che stavolta hanno mancato di vivacità ed estro. Stavolta gli esterni non sono riusciti a dare la spinta necessaria per scardinare la difesa avversaria e tranne una clamorosa occasione che si è stampata sulla traversa non hanno impensierito più di tanto il portiere rossoblù.

Consideriamo però che la Paganese oggi si trova in una posizione di classifica che nessuno avrebbe osato immaginare e che forse comincia a scontare, con le squadre di bassa classifica, un rinnovato sogno di grandeur. Il bicchiere è da considerarsi assolutamente pieno più della metà. Novelli predica calma e parla di squadra che deve trovare equilibri, condizione e voglia di aggredire, per questo spesso fa ruotare gli under. Questi ultimi sono spesso risultati determinanti nel corso delle gare giocate sinora dimostrando che quest’anno finalmente abbiamo ragazzi che dimostrano di valere la prima squadra ed anche il posto da titolare e questo consente al tecnico di poter cambiare anche gli altri protagonisti in campo. Semmai sarebbe forse lecito provare anche qualche soluzione diversa, considerando che alcuni calciatori come Pierce ad esempio stanno giocando un campionato ad altissimo livello e ricambi ce ne sono. Certo potrebbero essere tantissime le altre soluzioni da adottare: modulo a due punte, centrocampo a 4 o altre fantasiose congetture che un po’ tutti stiamo facendo e, in alcuni “suggerendo” dalla tribuna. D’altronde siamo tutti allenatori e alla fine l’unica cosa che vorremmo vedere è il pallone che si insacca nella porta avversaria per regalarci una nuova vittoria.

Carlo Avallone - paganesemania.it

18.11.25

Il ballo delle debuttanti.

DI NINO RUGGIERO

Il pareggio conseguito domenica al “Marcello Torre” contro il Ferrandina non deve sminuire la prestazione della Paganese che, specie nell’ultima mezz’ora di gioco, ha fatto di tutto per arrivare alla vittoria. Capita, certo, che in una partita non si riesca a fare bottino pieno anche se l’andamento della gara, soprattutto sotto il profilo del dominio territoriale, potrebbe fare pensare il contrario. Il Ferrandina ha puntato tutto sulla solidità del suo impianto difensivo e con una buona dose di fortuna è riuscita nell’intento di portare un prezioso pareggio da Pagani.

Gli uomini di calcio sanno bene che – pur godendo di buoni mezzi tecnici – si può incorrere in passi falsi interni e sanno anche che, in determinati casi, quando non si riesce a perforare le difese avversarie, bisogna anche stare bene attente a coprirsi le spalle per non subire gol, addirittura una beffa in contropiede. Si tratta di raccontare in questi casi un film già visto. Quindi nessuna dramma in casa azzurrostellata per il mezzo passo falso subito; la squadra continua nel solco di una strada tracciata per ben figurare in questo campionato, anche se c’è un certo rimpianto per il mancato risultato pieno che avrebbe catapultato la squadra al primo posto.


Ci sarà tempo per rifarsi e per recuperare, perché in questo tipo di campionato ci saranno sempre sorprese, a patto che la squadra non deluda le aspettative generali che sono state rafforzate negli ultimi tempi da condotte di gare di buon livello qualitativo. Sui comportamenti degli interpreti della partita con il Ferrandina ho detto quasi tutto con il pagellone della domenica ma vorrei meglio chiarire il concetto sulla sostituzione dell’infortunato Pierdomenico. L’allenatore probabilmente ha avuto poco tempo a disposizione per inquadrare l’andamento tattico della partita. Da uno che non vuole snaturate il suo credo tattico, mi sarei aspettato un doppio cambio; vale a dire fuori un difensore over per fare posto a Isufi e dentro Lombardi sulla destra, sostituto naturale del ruolo interpretato da Pierdomenico. Lo ribadisco solo per chiarire meglio il concetto della doppia sostituzione. Evidentemente Novelli al momento ha pensato di sostituire solo un under con un pari età fidando sulle qualità di Gatto e Di Biagio come catena di destra e non ha inteso modificare l’assetto difensivo. Scelta rispettabilissima, s’intende, e che di certo non ha intaccato il potenziale della squadra che ha disputato una gara in crescendo, meritevole, probabilmente, di migliori fortune

Il calendario del girone, classifica alla mano, ci dice che sono almeno sei le squadre che potrebbero a buon diritto partecipare a quella che si presenta come una specie di ballo delle debuttanti riservata alle squadre formate da giovani di buone qualità con potenziali di prime della classe; tra queste si è inserita quasi a sorpresa proprio la Paganese. Riusciranno i nostri eroi a fare quel salto di qualità richiesto per ambiziosi traguardi? La risposta verrà dalle prossime gare e, forse, anche dal mercato di riparazione che ci sarà alla fine del girone di andata. Le premesse per fare bene ci sono tutte.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

La Paganese vista da...Nocera! - Un amaro lucano per consolarsi... per ubriacarsi serve altro.

Alla fine il bicchiere è mezzo pieno, se vogliamo vedere il postivo del pareggio con il Ferrandina, che ottiene il primo punto in trasferta della stagione. Il positivo arriva dagli altri campi, con le inattese quanto clamorose sconfitte interne di Heraclea e soprattutto, al limite dell'impossibile, del Fasano con il Pompei. Le prime tre in classifica non hanno vinto, nei rispettivi turni casalinghi, contro avversarie sulla carta agevoli ma che il campo ha detto il contrario. Per la legge dei grandi numeri si dice che due gare interne difficilmente si centrano e qualche timore, visto l'atteggiamento dei lucani, sì è palesato dalle prime battute. Non è stata la solita Paganese, che partiva a razzo, giocando un primo tempo sotto ritmo. Un frareggio troppo monotono su cui si è adagiato, e non poteva fare altro, il Ferrandina sceso a Pagani con l'intento di sfatare il tabù esterno. Novelli conferma i cambi degli ultimi novanta minuti e contro il Ferrandina, strutturato in tutti i suoi undici che sembravano corazzieri, non paga la scelta del tridente brevilineo guidato da Arganaraz. Lenti e prevedibili nel cercare la giocata vincente ai sedici metri facendo il gioco degli ospiti che non soffrono quasi nulla. Anche la curva lo capisce e nel secondo tempo suona la carica e De Nova e compagni sembrano svegliarsi dal torpore della prima frazione alzando il ritmo e l'intensità. Tardi perchè il Ferrandina barcolla ma non crolla anche se è meno sicura del primo tempo. Trema come la traversa centrata in pieno, con un colpo di testa di Labriola e quella superiore sul tiro cross di Di Biagio, subentrato all'infortunato Pierdomenico nel primo tempo.L'arrembaggio finale, nonostante l'ingresso di Negro, non sortisce l'effetto sperato e tra i continui "svenimenti, dei calciatori lucani e soluzioni offensive che non trovavano sbocchi arriva il triplice fischio che ci fa rosicchiare un punto sul Fasano e sull'Heraclea ora staccata.Il bicchiere è mezzo pieno,la vendemmia stagionale è più che buona, ma per riempirlo se ci si vuole ubriacare, bisogna scegliere vini di qualità superiore.Per ora gustiamoci comunque questo amaro lucano!

Peppe Nocera per paganesemania.it

17.11.25

Paganese-Ferrandina 0-0: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.
































































Paganese-Ferrandina 0-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Paganese-Ferrandina 0-0: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Premia il giovane Gatto, autore del gol di domenica scorsa, e lo schiera a destra della difesa. La mossa è comprensibile ma interviene un infortunio all’esterno destro dello schieramento Pierdomenico a complicare le cose in quanto il calciatore è costretto a lasciare il campo dopo meno di un quarto d’ora. Come ovviare? Under per under viene chiamato in campo Di Biagio perché non è possibile schierare Lombardi, naturale sostituto. Ci saremmo aspettati nel corso della gara un doppio cambio per equilibrare lo schieramento e per dare maggiore peso offensivo alla fascia destra. Ma l’allenatore evidentemente ha ritenuto di poter andare avanti con la catena di destra formata da Di Biagio e Gatto.

Gallo – Poco lavoro per lui ma grande tempismo e sicurezza per il suo modo di interpretare il ruolo in modo moderno.

Gatto – Gioca inizialmente da terzino destro e lo fa con buon discernimento. Dopo l’uscita per infortunio di Pierdomenico avanza il suo raggio di azione lasciando i compiti difensivi a Di Biagio.

(dal 42’ st Giordano) – Poco in campo per una corretta valutazione.

Figueras – S’intende a occhi chiusi con De Nova e non sbaglia un solo intervento nel ruolo di centrale difensivo.

De Nova – Sempre sicuro e autoritario, non dà mai cenni di cedimento anche quando viene sollecitato dalle iniziative offensive degli avversari. Cerca anche di partecipare all’assalto finale alla porta del Ferrandina.

Piga – Se possibile, sarebbe da copertina per il modo moderno con cui interpreta il ruolo di esterno di sinistra. È autore di inserimenti sistematici che lo porta ad essere uno degli atleti più in forma del momento.

Labriola – Si esalta nella seconda parte della gara, quando la partita assume gli aspetti agonistici a lui più congeniali. Non è molto fortunato nei tiri dalla distanza che dovrebbe essere una sua specialità.

Pierce – Gioca la solita gara da calciatore di posizione nella zona centrale del campo. Sicuro e autoritario non smarrisce mai il senso di regia per cui è particolarmente portato.

Mancino – Trova difficoltà a far valere le sue doti tecniche perché è sottoposto a marcature asfissianti nella sua zona di influenza. Alla squadra in questo caso viene a mancare la genialità delle sue giocate.

(dal 25’ st Negro) – Si dà da fare e ingaggia duelli furiosi con i difensori avversari. Ma ha poco tempo per dimostrare le sue doti.

Pierdomenico – Si infortuna dopo pochi minuti di gioco ed è costretto ad uscire dal campo anzitempo.

(dal 14’ pt Di Biagio) – Entra a freddo e si scambia di ruolo con Gatto. Prestazione di buon livello ma senza acuti.

Arganaraz – Non riesce a scrollarsi di dosso una marcatura asfissiante. Prova anche a svariare su tutto il fronte offensivo con poca fortuna. Nel secondo tempo colpisce in pieno la traversa di testa su cross di Di Biagio.

Costanzo – Dimostra subito di essere in giornata di grazia e funziona per bene la catena di sinistra formata con Piga. È autore anche di buoni cross che tuttavia si infrangono nelle maglie di una munitissima difesa avversaria. Esce solo perché esausto per il gran lavoro svolto sulla fascia laterale sinistra dell’attacco.

(dal 25’ st El Haddadi) – Porta una certa vivacità all’attacco ma non incide come nelle intenzioni del tecnico.

da www.paganesegraffiti.it

Paganese-Ferrandina 0-0: il passo della formichina.

DI NINO RUGGIERO

Stavolta non sono bastati alla Paganese i soliti ultimi minuti della gara per venire a capo del risultato pieno. Il Ferrandina, con le buone e con le cattive, è riuscito a mantenere inviolata la propria porta e alla fine l’ambiente sportivo locale ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco imprecando però per i due punti persi per strada che – in caso di vittoria – avrebbero potuto comportare il raggiungimento del primo posto in classifica. Poteva essere, ma non è stato; ma il passo della formichina comunque è stato fatto se il Fasano è a un solo punto.

Così vanno le cose del calcio, facciamocene una ragione. Inutile cercare colpevoli per una vittoria non arrivata come nelle aspettative più rosee. E soprattutto cerchiamo di capire che non sempre i valori tecnici riescono a prevalere. L’importante, per una squadra come la Paganese che non ha fatto mai il passo più lungo della gamba, è che riesca a tenere il ritmo delle migliori. Il che suona a onore e merito per una società che sta attuando il programma tracciato a inizio campionato. Poi può capitare che non si riesca a venire a capo di qualche partita, ma questo fa parte del gioco perché nel calcio non è detto che debba vincere sempre la squadra ritenuta sulla carta più forte. Certo, il discorso potrebbe anche cambiare, in prospettiva futura, se dovesse individuata la possibilità di arricchire la rosa della squadra con un paio di acquisti azzeccati. Ma questa è un’altra storia e per il momento non ci riguarda. Il pareggio interno conseguito contro il Ferrandina deve essere inteso solo come un mezzo passo falso, non altro. La squadra, ancorché modificata nelle ultime esibizioni, mostra una buona tenuta complessiva e di certo continuerà a sorprenderci positivamente.

da www.paganesegraffiti.it