31.10.22

Aprilia-Paganese 0-1: un gol di Fois regala la prima gioia fuori casa.

Aprilia: Siani; Adamo, Ortenzi, Del Duca, Bernardini, Laghigna, Murgia, Ceka, Battisti, Grossi, Innocenti.

Paganese: Pinestro; Capone, Esposito, Di Somma, Del Gesso, Brugnano, Fois (46′ Cusumano), Iuliano, Pozzebon (68′ Cipolla), De Felice (88′ Verna), D’Agostino (88′ Adeyemo).

Marcatori: 11′ Fois

Foto da paganesecalcio.com




Aprilia-Paganese 0-1. Tre punti arrivati con il tam tam.

L’unica cosa che è possibile commentare è il risultato. Ad Aprilia la Paganese ha preso tre punti preziosissimi. Difficile, arduo, dire e aggiungere altro. Per la verità è già tanto in un periodo molto delicato per le future fortune del calcio azzurrostellato. Come capita in questo tipo di competizione, la partita non è stata irradiata in TV e pure le notizie sul suo andamento sono state molto frammentarie.
L’avevo detto in precedenza e lo confermo. Quando si scende di categoria, si scende in tutti i sensi; purtroppo è così! Siamo tornati indietro di trent’anni e forse più.


Oggi, salvo rare eccezioni, per avere notizie sulla Paganese impegnata in trasferta ci dobbiamo affidare ai tam tam di africana memoria. Uno squallore, un vero avvilimento!
Onore e merito, in ottica di partecipazione, ai circa trecento tifosi che anche in terra laziale non hanno mancato di sostenere la propria squadra del cuore. Questi ragazzi sono ammirevoli e non lasciano mai soli i propri beniamini anche quando si tratta di macinare chilometri e chilometri.

Ma – dopo aver reso omaggio agli ardimentosi ultras – c’è anche da considerare una buona schiera di appassionati e simpatizzanti che segue la squadra anche se solo virtualmente; tra cui i tanti residenti fuori sede. Che volete, eravamo un po’ tutti abituati a seguire la Paganese fuori casa grazie a collegamenti audio-televisivi che accompagnavano le nostre domeniche. 

Qualche volta ci lamentavano anche di collegamenti non proprio perfetti, ma comunque potevamo seguire anche da lontano le gesta della nostra beneamata squadra. In occasione della trasferta in terra laziale, nella popolosa Aprilia (pensate, una cittadina di oltre 70.000 abitanti) non solo non abbiamo potuto vedere la partita a pagamento, come d’uso in questa categoria, ma abbiamo avuto le notizie sul suo andamento con il contagocce grazie all’ufficio stampa della Paganese. Che tristezza! Purtroppo siamo ritornati nella preistoria della comunicazione e non possiamo farci niente!

Tre punti preziosi rivenienti da Aprilia, dicevo all’inizio, che fanno classifica e morale. Si tratta della prima vittoria esterna di quest’anno che arriva al momento giusto, quando cioè il termometro del tifo cominciava a farsi tiepido dopo una serie di risultati non proprio incoraggianti.

Adesso, quando è in cantiere domenica prossima la sfida al “Marcello Torre” contro la capolista Sorrento, si accendono i riflettori della ribalta. Proprio domenica, in un confronto diretto che non sarà decisivo perché ci sarà ancora da giocare tanto, avremo la possibilità di soppesare le possibilità della Paganese di potersi inserire nel ristretto novero delle squadre che possono vincere il campionato.

Rivedremo probabilmente all’opera due vecchie conoscenze: Eric Herrera e Giulio Carotenuto che, con pieno merito, sono considerati colonne portanti della squadra sorrentina.

Paganese-Sorrento non sarà un incontro decisivo, é vero, ma ne sapremo sicuramente di più sulle possibilità della squadra di Giampá di inserirsi nella lotta per la promozione.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

24.10.22

Paganese - Ilva Maddalena 1-1: un altro pareggio, ma gli alibi sono scaduti.

DI NINO RUGGIERO

Anche contro i sardi dell’Ilva Maddalena, la Paganese non è riuscita ad andare al di là di un risicato pareggio. L’alibi della giornata storta è scaduto; non regge più. Tanti indizi possono costituire una prova quando si effettuano investigazioni e si cercano colpevoli. Ebbene, credo che si possa dire – al di là delle comprensibili dichiarazioni d’ufficio dell’allenatore Giampà – che la squadra sta rendendo molto meno di quanto fosse lecito attendersi alla vigilia del campionato. 


La Paganese sconta errori di valutazione commessi in fase di allestimento della squadra, forse causati anche da una politica al risparmio. Per vincere o tentare di vincere un campionato non bastano le parole o gli intendimenti; ci vogliono i fatti. E i fatti – dopo otto gare di campionato – ci dicono che la Paganese è una buona squadra, non di più. Le squadre forti hanno connotazioni di spicco: presentano difese solide su cui puntano per scoraggiare gli avversari di turno. 

Era un pensiero anche dell’allenatore Giampà che inizialmente dichiarava di volere una squadra che incassasse pochi gol, piuttosto che una squadra che segnasse un gol più dell’avversaria. Preoccupa lo stato di salute complessivo della difesa che si fida un po’ troppo della tattica del fuorigioco e che proprio per questo incassa gol che sembrano evitabilissimi, al di là di quelle che possono essere decisioni arbitrali più o meno discutibili. Solidità difensiva: chi l’ha vista in queste prime gare di campionato?

Ma preoccupa molto anche l’assetto generale della squadra che ha difficoltà anche sotto rete; e questo probabilmente non era stato messo in preventivo. Oggi la situazione è più chiara. Si è capito ad esempio che la squadra è incompleta e traballante in alcuni ruoli; manca inoltre anche di ricambi in panchina che siano all’altezza dei titolari schierati. Probabilmente è stata presa alla leggera anche la regola degli under da schierare obbligatoriamente gara per gara, pena sconfitta. 

Per la verità qualcosa di buono si è visto con i due portieri schierati fino a questo momento (anche se, per tentare di vincere un campionato, può sembrare un azzardo affidare la porta a un diciottenne) e con Maccherini e Brugnano. Tutti da scoprire invece i laterali di spinta di destra e di sinistra che hanno inciso poco o niente fino a questo momento. Poche le certezze. 

Tra tutti, D’Agostino dotato di buona classe e di personalità, un lusso per la categoria. Accanto a lui girano bene Verna e Iuliano, due pedine di affidamento nella zona centrale del campo, almeno fino a quando riescono a sostenere i ritmi imposti dall’allenatore che vorrebbe una squadra sempre pronta e reattiva soprattutto sulle cosiddette seconde palle. 

Adesso dopo otto giornate – in ottica di primato – si può solo pensare di migliorare il rendimento e sperare che le squadre posizionate meglio in classifica abbiano un calo di risultati, non altro. Bisognerà prendere atto, in seno alla società che – sempre in ottica di primato – ci sono state erronee valutazioni di mercato, peraltro avallate anche dall’allenatore Giampà che ha sempre manifestato piena fiducia negli atleti a lui affidati. 

Altre soluzioni al momento non ci sono perché il mercato degli svincolati in questo periodo è un azzardo. Qualcosa potrebbe muoversi a dicembre con la riapertura del mercato ma bisognerà anche vedere come sarà posizionata la squadra in classifica. 
Se cioè il gioco varrà la candela.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

17.10.22

Portici 1906 - Paganese 1-1: le giornate storte, e non solo…

DI NINO RUGGIERO

Il calcio è uguale in tutte le categorie. Anche in serie D bisogna fare i conti con più fattori; niente è mai facile quando ci sono in palio i tre punti. A Portici, la Paganese, oltre a evidenziare manchevolezze di natura tecnica già soppesate nelle partite giocate fino a questo momento, non è stata nemmeno fortunata e sul finale di partita, cinque minuti di fuoco, ha prima colto una traversa clamorosa e poi, di seguito, sprecato tre palle gol che gridano ancora vendetta. 

Le giornate storte devono essere tenute in conto nel corso di un lungo campionato. Nella casistica di specie sono contemplate; e quando capitano c’è poco da fare perché il destino pare divertirsi come quei folletti dispettosi della mitologia nordica, quelli che non si vedono, ma si sentono e fanno “schiattiglie” a non finire. Gli ultimi cinque minuti della gara di Portici sono la testimonianza diretta di quanto enunciato, folletti o non folletti. 


Detto dei componenti fortuna e sfortuna che nel corso di un campionato si inseguono e combattono per il predominio partita dopo partita, sarà però anche il caso di guardarsi per bene negli occhi a tutti i livelli per capire a fondo che cosa impedisce alla squadra di decollare. Crediamo che in caso di risultato sportivo poco soddisfacente il tutto non può essere sempre ricondotto alla sorte più o meno maligna. Solo sfortuna? No, diciamolo subito, anche sfortuna. 

Bisogna avere il coraggio di ammettere che l’attuale squadra non è proprio quella che si pensava di avere allestita e che avrebbe dovuto probabilmente combattere con una Casertana meglio attrezzata per la vittoria finale. Il campionato sta facendo emergere altre realtà, probabilmente poco considerate, proprio nel momento in cui la Paganese perde punti preziosi ed è, al momento, in una posizione di classifica che non è né carne né pesce. 

Ci sono state valutazioni errate in fase di allestimento della squadra o c’è qualcosa che ha frenato e frena la fervida fantasia di chi si aspettava di vedere all’opera una compagine di vertice?

Ancora un pareggio, dunque, è arrivato nel giorno in cui era attesa la risposta della squadra dopo il passo falso commesso contro la Palmese appena sette giorni addietro. Purtroppo non è la prima volta che la squadra azzurro-stellata dopo essere andata in vantaggio si fa rimontare quando sembra avere il predominio del gioco e dovrebbe affermare con la forza del gol la sua superiorità tecnica e territoriale.
“Quanno si’ ‘a ‘ncunia, statte; quanno si’ martiello, vatte” 

Quando sei incudine, statti; quando sei martello, batti. Lo suggerisce un noto un proverbio napoletano che calza a pennello per una Paganese sprecona oltre misura quando si trova davanti un avversario frastornato e inerme senza approfittarne. Cinismo, sicurezza, autorevolezza: dove state di casa?
Sprechi in quantità industriale che una squadra costruita per il primato non può permettersi. 

È accaduto nella partita di esordio con la Vis Artena; è accaduto con la Casertana fuori casa ed è accaduto anche in Sardegna contro l’Atletico Uri. Troppi indizi fanno una prova quando si fanno indagini e costituiscono la base di partenza per una indagine sulle effettive potenzialità di una squadra di calcio. 

Potremmo parlare ancora per molto di errori di valutazioni in fase di allestimento della squadra, ma va detto che al momento non c’è possibilità di tornare sul mercato e bisognerà attendere dicembre per poterlo eventualmente fare. 

Per il momento l’allenatore Giampà dovrà lavorare sugli elementi che ha a disposizione e cercare di trarre da ognuno di loro il meglio. E dovremo farcene una ragione, con tutta la delusione per qualcosa che poteva essere e al momento non c’è.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

11.10.22

D'Agostino: pensieri, parole e opere.

DI NINO RUGGIERO

L’inopinata sconfitta maturata in casa contro la Palmese ha demoralizzato coloro i quali pensavano di avere tra le mani una squadra all’altezza delle migliori tradizioni calcistiche della città.Fermo restando che nel calcio non ci sono mai certezze, va detto subito che l’attuale Paganese non è mai stata – se non forse nelle speranze dei suoi timonieri – la squadra schiacciasassi, una specie di caterpillar del campionato.

Stiamo parlando di una buona squadra, costruita con criterio, quadrata, essenziale, diciamo di categoria, che può eccellere solo grazie all’apporto qualitativo di qualche elemento in grado di alzare il tasso tecnico complessivo. Insomma una buona squadra, di certo non ottima, ma nemmeno da buttare dopo una bruciante sconfitta perché non messa in preventivo.


A bocce ferme, a mente lucida però qualcosa bisogna dirlo. Una squadra come l’attuale Paganese non può rinunciare a cuor leggero a elementi di valore che determinano il salto di qualità. Lo si è visto contro la Palmese nella prima parte della gara quando l’allenatore Giampà ha tenuto in panchina proprio i pezzi forti della compagine, vale a dire D’Agostino e Verna. L’intento dell’allenatore era chiaro: far riposare soprattutto D’Agostino, alle prese con un piccolo fastidio muscolare, e magari inserirlo in corso d’opera quando i ritmi più blandi della gara ne avrebbero consentito l’impiego. Teoria, solo teoria; pensieri, parole e opere.

In campo, intanto, contro una squadra operaia e puntigliosa, la Paganese mostrava di soffrire più del dovuto la mancanza di un collante tra difesa e attacco; una squadra senza idee, monca di un coordinamento essenziale in fase di costruzione del gioco. Pochi i palloni per gli attaccanti, per giunta poco coordinati al centro con Pozzebon e Gueye a pestarsi i piedi a vicenda; poco efficaci gli spunti delle fasce laterali mai in grado di fornire cross allettanti per i due attaccanti centrali.

La musica è poi cambiata nella seconda parte della gara con l’ingresso di D’Agostino. Mossa tardiva? Chissà! Intendiamoci, non è detto che la Paganese l’avrebbe spuntata contro una Palmese assatanata schierando il fantasista dall’inizio; ma la squadra, se non altro, sarebbe apparsa più armonica e propositiva. Purtroppo con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte e resta la considerazione che questa squadra al momento attuale è D’Agostino-dipendente. Teniamocelo bello caro caro, come si dice dalle nostre parti. Probabilmente in fase di allestimento della squadra, non si è tenuto conto della necessità di avere sostituti all’altezza dei migliori titolari ed oggi si scontano le conseguenze di tali mancanze.

Alla luce di quanto visto ieri al “Marcello Torre”, sarà necessario schierare per il futuro la migliore formazione che il tecnico ha in mente, e sperare sempre che vada tutto liscio in fatto di infortuni e squalifiche.

Per finire credo che vada spesa una parola di elogio per il giovane Tomolillo, una vera sorpresa per coloro che non lo avevano mai visto all’opera; a dispetto della statura non eccelsa, il ragazzo ha rivitalizzato la fascia sinistra in virtù di un dinamismo non comune. Da oggi, Giampà sa di poter contare su un “under” di tutto rispetto.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

10.10.22

Paganese-Palmese 0-1: Simonetti beffa gli azzurrostellati al 94esimo.

Prestazione opaca della Paganese, che domina la partita ma non riesce a fare male.

Al Torre, la Paganese crolla a sorpresa 0-1 contro la Palmese, in una partita caratterizzata più che dallo spettacolo, dal forte agonismo messo in campo dalle due formazioni. Gli uomini di Giampà prendono fin da subito il comando delle operazioni, ma l’atteggiamento difensivo degli ospiti manda in crisi il tridente offensivo azzurrostellato. Alla fine, dopo una partita tesa, arriva la beffa con il gol di Simonetti che regala i tre punti alla Palmese e condanna la Paganese alla prima sconfitta in campionato.

Primo tempo senza emozioni, in cui la Paganese prova a costruire ma deve fare i conti con la compattezza degli avversari. Ospiti che provano a colpire con lanci lunghi per innescare la velocità degli esterni, ma la trappola del fuorigioco messa in atto dalla difesa azzurrostellata rende innocua ogni tipo di iniziativa. Gli unici squilli della prima frazione sono della Paganese. Prima, su calcio d’angolo di Iuliano, De Felice impatta bene di testa ma Stasi si supera e toglie il pallone dall’incrocio. Poi ci prova Adeyemo da fuori, ma la conclusione termina larga. Nel finale Giampà perde Brugnano per infortunio ed è costretto a ridisegnare la sua formazione. Infatti, per la regola degli under, è costretto a sostituire anzitempo anche Gueye, inserendo Tomolillo ed Esposito.

Il secondo tempo segue la falsa riga del primo. Sono ancora gli azzurrostellati a fare la voce grossa ma senza trovare il guizzo vincente negli spazi ridotti della Palmese. L’entrata di D’Agostino scuote la Paganese, che sul più bello sembra mancare di lucidità. Con la tensione che cresce di minuto in minuto, Giampà è costretto a sbilanciarsi per cercare il vantaggio. Nel finale arriva però la beffa: Pinestro sbaglia il rinvio che finisce sui piedi di Simonetti, rapido nel sistemarsela sul destro e mettere in rete.

 RETI: 49’st Simonetti (PAL)

PAGANESE (3-4-3)

Pinestro; Maccherini, Capone, Brugnano (43’pt Tomolillo); Cusumano (15’st Del Gesso), Iuliano (15’st D’Agostino), Cipolla (6’st Verna), Adeyemo; De Felice, Pozzebon, Gueye (43’pt Esposito). A disp.: Reclaf, Nembot, D’Agostino, Del Gesso, Semonella, Agostini. All.: Domenico Giampà.

PALMESE (4-3-3)

Stasi; Cozzolino, Romano, Mileto, Tribuno; Pugliese (22’st Prevete), Galdean, Fusco; Reda (31’st Onesto), Puntoriere (43’st Mautone), Palmieri (Dal 31’st Simonetti). A disp.: Cocchiarella, Passaro, Cardone, Rabbeni, De Feo. All.: Mario Pietropinto.

ARBITRO

Adeng Tona Mbei di Cuneo (Macchi-Galligani)

NOTE

Ammoniti: Adeyemo (P), Pozzebon (P), Verna (P), Capone (P), Simonetti (PAL), Prevete (PAL), . Recupero: 3’pt, 6’st. Angoli: 4-1.

Christian Esposito - paganesemania.it

Foto: Danilo Gemito

3.10.22

Dilettanti allo sbaraglio.

DI NINO RUGGIERO

Nel calcio, quando si scende di categoria, si scende in tutti i sensi. Si scende in serie D; si perde lo status di professionismo; si passa nei dilettanti, e – proprio perché si è tra dilettanti – bisogna sottostare anche alle leggi non scritte che in tale settore la fanno da padrone (diciamo improvvisazione e pressappochismo). Eravamo abituati a seguire la Paganese anche fuori casa grazie a collegamenti audio-televisivi che accompagnavano le nostre domeniche. Qualche volta ci lamentavano anche di collegamenti non proprio perfetti, ma comunque potevamo seguire anche da lontano le gesta della nostra beneamata squadra.


Ieri, in occasione della trasferta in Sardegna contro l’Atletico Uri siamo ritornati nella … preistoria. Niente TV, niente radiocronaca, solo notizie spicciole grazie all’ufficio stampa della Paganese e a un collegamento semitestuale con un sito di Cagliari, Centotrentuno.com.

Mi sono tornati alla mente i pioneristici collegamenti radio degli anni Settanta; quella specie di tam tam in anni in cui per avere notizie della squadra del cuore bisognava affidarsi a radioamatori della banda cittadina o, nella migliore delle ipotesi, a un telefono amico di un’abitazione prospiciente il terreno di gioco.

Con mezzo secolo sul groppone – nell’età della tecnologia avanzata – purtroppo abbiamo fatto il passo del gambero dando un sonoro ceffone al progresso. Di chi la colpa? Come sempre, di tutti e di nessuno.
Ognuno ha le sue ragioni, le sue giustificazioni. Resta il fatto che in un campionato di serie nazionale, ancorché dilettanti, che annovera grossi e popolosi centri, bisogna elemosinare notizie per aggiornarsi su una partita di calcio. Cosa assurda nell’era di una tecnologia avanzata.

E volete che si possano trinciare giudizi su una partita non vista? Ho cercato notizie, filmati, highlights. Niente!

L’unica considerazione seria da fare, allora, come cronista, riguarda il risultato ottenuto. È arrivato un pareggio striminzito che una Paganese più smaliziata e concreta avrebbe potuto tramutare in vittoria, anche in virtù di una gara cominciata in discesa.

Un pareggio in trasferta, in verità, non è mai da buttare, ma, che volete, una squadra che vuole vincere il campionato dovrebbe dare dimostrazione di forza, specie quando è in vantaggio in virtù di un apparato difensivo che non deve concedere spazi agli avversari. Su questo non ci siamo. L’impressione generale è che proprio sulla fase difensiva, l’allenatore Giampá dovrà lavorare molto.
Ma proprio tanto.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Giampà: "Nulla da rimproverarci, avremmo meritato i 3 punti. Un plauso ai tifosi da tutti noi".

Nel post-gara in Sardegna con l’Atletico Uri terminata 1-1, mister Domenico Giampa’ ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Dobbiamo sempre accettare il risultato del campo, ma non nascondo che volevamo i tre punti che purtroppo non sono arrivati. Non posso rimproverare niente alla squadra, fino alla fine ha spinto per cercare la vittoria. Un vero peccato perché per come abbiamo giocato meritavamo noi. Abbiamo concesso poco, ma in quel poco abbiamo subito gol anche oggi. Questo però non deve diventa assolutamente una fissazione, ci tireremo così la sfortuna addosso. 

Ci è mancata la convinzione giusta per chiudere subito la gara, oggi ci si è messo anche il palo e qualche decisione della terna arbitrale sul gol annullato, che non ho capito, ma sicuramente avrà visto meglio di tutti. Un plauso da parte di tutti noi, alla nostra tifoseria che oggi qui in Sardegna, in una trasferta lunga e costosa, erano al nostro fianco con il loro solito e grande sostegno. Noi prendiamo i pareggi come sconfitte ed è giusto così per una squadra che vuole vincere“. 

da paganesemania.it

Atletico Uri-Paganese 1-1: a Di Somma risponde Aloia.

Termina in parità la sfida del "Ninetto Martinez" tra Atletico Uri e Paganese. Al gol di Di Somma arrivato nei primissimi minuti di gara ha risposto Aloia, con una bella girata, in avvio di ripresa. Per gli uomini di mister Giampà resta il rammarico per la terza trasferta su tre di essersi fatta rimontare dopo essere passata in vantaggio.

Il tecnico calabrese, dovendo rinunciare allo squalificato De Felice, avanza sulla linea d'attacco Adeyemo al fianco di D'Agostino e Pozzebon, e di conseguenza Brugnano sull'out mancino di centrocampo. In mediana al fianco di Iuliano, esordio dal 1' per Cipolla. In difesa Maccherini e Capone ai lati del rientrante Di Somma.

Ed è proprio l'esperto difensore ex Casertana a sbloccare il risultato in avvio di gara. Sugli sviluppi di un corner, la retroguardia di casa fa fatica a liberare l’area, opo un paio di rimpalli, la palla capita sui piedi di Di Somma, il suo tiro gonfia la rete nonostante l’intervento di Atzeni. Galvanizza dal vantaggio, la Paganese amministra il pallino del gioco rendendosi pericolosa appena dopo il quarto d'ora quando D'Agostino, servito da Pozzebon, manda la sfera di poco. Dopo un leggero brivido per un colpo di testa ravvicinato di Aloia bloccato da Pinestro (27'), la Paganese sul finire della prima frazione sfiora il vantaggio ma è il palo a negare la gioia del gol a D'Agostino direttamente su calcio piazzato.

La seconda frazione di gioco, che inizia senza Di Somma per problemi fisici, si apre con il pari dell'Atletico Uri al primo affondo: Loru dalla trequarti pesca Aloia che con una splendida voleè batte Pinestro. Dopo il pari il ritmo dei 22 in campo si abbassa con la gara che non riesce più a decollare spezzettata da cambi e falli. A dieci dal termine l'Atletico Uri resta anche in 10 complice l'espulsione di Fusco ma sono proprio i giallorossi a sfiorare il colpaccio pochi minuti dopo. Demarcus salta Maccherini e serve Di Paolo mandando la sfera di poco a lato. La Paganese prova ad alzare il baricentro negli ultimi minuti della gara ma non riesce il varco giusto: ci prova D'Agostino all'80' ma manda la sfera a lato.

Termina così in parità la prima trasferta in Sardegna per la Paganese, resta il rammarico per non essere riusciti ad amministrare il vantaggio ad Uri come già accaduto ad Artena e Caserta. 

Alfonso Esposito - paganesemania.it

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 2' Di Somma; st 9' Aloia

ATLETICO URI: Atzeni, Scuderi, Fusco, Fadda, Ravot, Piga, Loru, Melis (20'st Di Paolo), Masia (3'st Demarcus), Scanu L. (34'st Fancellu), Aloia (39'st Vinci). A disp.: Gagliardi, Jah, Delizos, Scanu A., Ghiani. All.: Paba

PAGANESE: Pinestro, Capone, Brugnano (14'st Semonella), Di Somma (1'st Esposito), Maccherini, Cusamano (39'st Ancora), Iuliano (14'st Verna), Cipolla, Adeyemo (24'st Gueye), Pozzebon, D’Agostino. A disp.: Reclaf, Nembot, Agostini, Esposito, Oprean. All.: Giampà

AMMONITI: Fusco (A), Iuliano (P), Aloia (A), Cipolla (P), Scanu (A). Espulso al 24'st Fusco (A) per doppia ammonizione