28.7.21

Sei anni dopo, Cosimo D'Eboli pronto a tornare alla Paganese.

Ad agosto inoltrato di sei anni fa lasciò la Paganese in maniera improvvisa, ora sarebbe pronto a tornare dopo aver appena conquistato sul campo una promozione in Serie C con l'ACR Messina. Si ritrovano le strade degli azzurrostellati e del direttore Cosimo D'Eboli, che sarebbe in procinto di ritornare nella dirigenza della Paganese, in una delle estati più complicate per il club di via Filettine. "Cocchino", come è simpaticamente conosciuto da tutti, ha sempre mantenuto un contatto diretto con la società azzurrostellata e con il presidente Raffaele Trapani, nel corso degli anni è stato spesso al Marcello Torre da spettatore e ha seguito con passione la doppia sfida playout contro il Bisceglie. Nell'ultimo campionato, D'Eboli è stato artefice del ritorno in C dell'ACR Messina da direttore dell'area tecnica, vincendo il testa a testa con i cugini dell'FC solo all'ultima giornata. Una settimana fa, l'esperto dirigente ha visto interrompersi il rapporto con i peloritani, con il ritorno in giallorosso di Pietro Lo Monaco che ha affidato il ruolo di ds a Christian Argurio.

E' così scattata l'idea, nella testa di Raffaele Trapani, di riportare Cosimo D'Eboli a Pagani. Ieri ci sarebbe stato già un primo approccio con la nuova realtà. Resta da capire con quali mansioni rientrerà nell'organigramma azzurrostellato e se potrà "convivere" con l'attuale direttore sportivo Guglielmo Accardi che ha intavolato le prime trattative per questo mercato estivo che dovrà essere rapido ed efficace. L'annuncio potrebbe arrivare già in giornata o comunque domani nel corso della conferenza stampa indetta dalla società, a cui prenderà parte il presidente Trapani affiancato dal sindaco Lello De Prisco e dall'assessore allo sport Pietro Sessa

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27.7.21

Il CONI rende giustizia alla Paganese.

L’attesa è stata lunga e sfibrante per la Paganese e per i suoi tifosi; ma alla fine, a tarda sera, il Collegio del Coni ha riammesso la squadra in serie C.
Ancora una volta, dunque, dopo aver superato indenne gli scogli della stessa natura erariale nel 2015 e 2016, la società che fa capo a Raffaele Trapani si è trovata a dover attendere un responso decisivo per le sue sorti future.
Ma questa volta non è stato necessario arrivare al Tar per avere ragione. Segno che la lite non era proprio temeraria come avevano ventilato sia la Covisoc che il Consiglio Federale della Figc. Stavolta il Collegio nazionale del Coni ha fatto giustizia.
Era molto attesa la sentenza del Consiglio generale del Coni nel primo pomeriggio di ieri; da parte Paganese si era fiduciosi in un accoglimento del ricorso per evitare l’ultimo grado di giudizio in merito che in questi casi può prevedere il ricorso al Tar del Lazio. Un film già visto, considerato che lo stesso problema del mancato versamento di oneri erariali era insorto pure cinque anni fa. In quella circostanza dopo le bocciature consecutive ricevute dalla Covisoc, dal Consiglio Federale della Figc e dal Collegio nazionale del Coni, alla Paganese non restò altro che adire le vie di giustizia ordinaria inoltrando al Tar un dettagliato e circostanziato ricorso. Altamente meritoria fu l’opera dello studio legale che fa capo all’avvocato Lorenzo Lentini, che riuscì a convincere il Tribunale Amministrativo sulla solvibilità della Paganese calcio, evitando così contemporaneamente la cocente radiazione di una squadra che sul campo aveva conquistato una meritata salvezza e una perdita indiscutibile per l’erario in caso di mancata iscrizione della Paganese al campionato. Una tesi attuale sostenuta anche oggi. Perché, parliamoci chiaro, se è vero che la Paganese ha dei sospesi nei confronti dell’erario, è anche vero che ha tutte le migliori intenzioni di regolare il sospeso ricorrendo a un piano di risanamento aziendale. Proprio sul fatto che la Paganese ha tutte le migliori intenzioni del mondo di pagare quanto dovuto, ovviamente rateizzando il debito, ha calcato la mano l’avvocato Lentini chiedendo di rivedere la posizione in termini ragionevoli. E alla fine, a tarda sera, è arrivata la notizia della riammissione.
Adesso, a bocce ferme, a riammissione ottenuta, sarà il caso di guardarsi bene in faccia. Innanzitutto bisognerà trovare un punto di intesa con l’erario e soprattutto dovranno essere mantenuti gli impegni che si andranno a prendere. I miracoli non sempre si ripetono e l’impressione è che una recidività potrebbe essere considerata diversamente dall’ultimo responso.
Capitolo squadra. Bisognerà dare un volto alla squadra e sveltire i tempi per assemblarla. Non sarà facile; ma dopo aver ottenuto una salvezza sul campo e un’altra in giudizio, la società saprà quadrare il cerchio e presentare una squadra decente in vista di un campionato che si presenta difficilissimo? Per questo mi aspetto una conferenza stampa a breve da parte della società.
Parlare chiaro è sempre preferibile. Lo è per gli amici, ma lo è anche per la tifoseria e per gli addetti ai lavori.
In tutti i sensi.
Nino Ruggiero

La Paganese disputerà ancora la serie C: il Coni ha accolto il ricorso.

Solo la Paganese passa indenne la tagliola del Collegio di Garanzia del Coni. Il ricorso della società azzurrostellata è stato accolto dal massimo organo di giustizia sportiva, al termine di una giornata lunghissima, ricca di indiscrezioni e conclusasi con la comunicazione ufficiale pervenuta al presidente Raffaele Trapani che non ha seguito l'udienza nel Salone d'Onore del Foro Italico (a rappresentare la Paganese c'era l'avvocato Lorenzo Lentini). Si attende solo il dispositivo del Collegio di Garanzia del Coni. In virtù dell'accoglimento del ricorso, la Paganese resta in Serie C e domani il Consiglio Federale ratificherà la partecipazione degli azzurrostellati al prossimo campionato di terza serie. Dei ricorsi sottoposti al vaglio del Collegio di Garanzia del Coni, è stato accolto solo quello della Paganese, mentre tutti gli altri sono stati respinti. Finisce la favola Chievo che saluta la Serie B (in cadetteria ci sarà il Cosenza), mentre lasciano la C Carpi, Casertana, Novara e Sambenedettese

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25.7.21

Paganese, l'addio di Scarpa: va all'Angri in Eccellenza.

Alla vigilia di uno dei giorni più importanti della storia della Paganese (l'udienza dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni che deciderà sull'ammissione al campionato di Serie C), si ammaina la bandiera più grande della storia recente azzurrostellata. Francesco Scapa, dopo otto stagioni - di cui le ultime quattro consecutive e dopo aver eguagliato il record di presenze in campionato della storia del club, lascia la Paganese. L'ormai ex capitano, 42 anni compiuti lo scorso mese di giugno, ha annunciato attraverso i social che non proseguirà la sua avventura nella città di Sant'Alfonso.

"La mia avventura a Pagani finisce qui. Ci tenevo a ringraziare la città di Pagani per tutto quello che ha fatto per me in questi anni. Con voi sono riuscito ad ottenere soddisfazioni indimenticabili. Grazie di cuore!", ha scritto Scarpa sui propri profili per salutare l'ambiente, non facendo alcun riferimento alla società. Un post che è stato inondato di commenti da parte dei tifosi, alcuni anche increduli, per le parole del fantasista di Torre Annunziata. Tanti anche gli attestati di stima da parte dei suoi compagni di squadra. Già al termine della sfida playout col Bisceglie, rispetto agli anni passati, erano apparsi più freddi i discorsi di rinnovo fra la società di Raffaele Trapani ed il giocatore, che ha pensato anche al ritiro dal calcio giocato per un ruolo dirigenziale partendo magari proprio dalla Paganese.

Non sarà così, perchè il messaggio di Scarpa ha preceduto di qualche minuto quello della sua nuova squadra, ossia l'Angri. Ripartirà dunque dalla città doriana e dall'Eccellenza, sposando l'ambizioso progetto dei grigiorossi che puntano a tornare in Serie D. Magari con l'esperienza di Scarpa che già aveva giocato in Eccellenza, dal 2015 al 2017, con il Sorrento, prima di tornare alla Paganese per scrivere un capitolo di storia indelebile della società azzurrostellata. 

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23.7.21

Come un film già visto.

DI NINO RUGGIERO

La partita tra Figc e Paganese è ancora aperta. Covisoc e Consiglio Federale, in due distinte sessioni, non hanno inteso accogliere le ragioni della società azzurro stellata e hanno bocciato la sua richiesta di iscrizione al prossimo campionato.

Non è finita, però, perché la Paganese, come da regolamento, proprio perché esclusa dal campionato, ha presentato ricorso al Collegio di garanzia del Coni. 

Non è la prima volta che il Collegio di garanzia del Coni viene interessato dalla Paganese per analogo motivo. Nell’estate 2015, all’indomani dell’ostracismo nei suoi confronti mostrato sia dalla Covisoc che dal Consiglio Federale, la società azzurro stellata si rivolse al Collegio del Coni che – a fine luglio – riconobbe le ragioni della Paganese e riammise la squadra al campionato annullando il provvedimento emesso dal Consiglio Federale che in pratica non aveva concesso alla squadra la licenza nazionale per disputare il campionato di serie C.

L’anno dopo, siamo nel 2016, la situazione divenne ancora più difficile e complicata; solo in agosto, dopo le bocciature di Covisoc, di Consiglio Federale e di Collegio del Coni, le ragioni della Paganese furono riconosciute dal Tribunale Amministrativo del Lazio proprio sul filo di lana.

Stavolta si spera che non ci sia bisogno di ricorrere al Tar, visto come l’ultima spiaggia, e che il Collegio di Garanzia del Coni – udienza già fissata per lunedì 26 luglio, ore 16 – possa riconoscere le ragioni addotte dalla società in termini fiscali ed erariali.

Ma come si è arrivati a questo?

La problematica sarebbe legata alla rateizzazione di debiti pregressi nei confronti dell’erario per versamenti Irap e contributi non versati come da accordi precedenti. Sul tema c’è una divergenza interpretativa. La Paganese vorrebbe poter usufruire dell’istituto del “risanamento aziendale” previsto dalla legge e che consentirebbe alla società di spalmare nel tempo il debito che ha da tempo con il fisco. Inoltre la Paganese richiederebbe anche una specie di sconto, detto in parole povere, sulla somma da pagare; una specie di accordo per definire una volta per sempre la controversia. 

L’Agenzia delle Entrate, però, non ci sente da quell’orecchio e fino a questo momento è apparsa inflessibile; motivo per cui non ha inteso rilasciare il nullaosta necessario per ottenere la licenza nazionale per il campionato di serie C.

Come finirà? Il futuro – dicevano i saggi di una volta – è nel grembo di Giove. Il Collegio del Coni potrebbe riconoscere che in fondo non è così grave la situazione economica della Paganese – in fatto di debiti erariali – e ammetterla al prossimo campionato. Ma potrebbe anche confermare le decisioni di Covisoc e Consiglio Federale.

Se così fosse, ma speriamo proprio di no, alla Paganese non resterebbe che affidarsi ancora una volta al Tar con l’assistenza dello studio legale dell’avvocato Lentini, specializzato in salvataggi all’ultim’ora.

NINO RUGGIERO

(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 22.07.2021)

21.7.21

Ricorso inviato al Collegio di Garanzia del Coni, l'udienza entro il 26 luglio.

Il Collegio di Garanzia dello Sport – Sezione sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche – ha ricevuto il ricorso della Paganese Calcio, avverso e per l’annullamento della delibera del Consiglio Federale della FIGC in data 15 luglio 2021, pubblicata con il Comunicato Ufficiale n. 16/A del 16 luglio 2021, con la quale è stato respinto il ricorso della società azzurrostellata contro il diniego di ammissione al campionato di Serie C, per asserita carenza di alcuni criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ottenimento della Licenza Nazionale, di cui al titolo I) del Comunicato Ufficiale n. 253/A del 21 maggio 2021 e relativo provvedimento di trasmissione prot. n. 676/SS 21-22 del 16 luglio 2021.

La Società ricorrente – Paganese Calcio 1926 s.r.l. – chiede al Collegio di Garanzia dello Sport – Sezione sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche di accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, di annullare tutti i provvedimenti impugnati, accertando il diritto della Società ricorrente al rilascio della Licenza Nazionale ed all’ammissione al Campionato di Serie C, stagione sportiva 2021/2022, con ogni conseguenza di legge in ordine alle spese e competenze di giudizio con attribuzione.

Si attende che il Collegio fissi l'udienza, che potrebbe celebrarsi all'inizio della prossima settimana.

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20.7.21

Incertezza sull'accordo con l'Agenzia delle Entrate: ecco i motivi dell'esclusione.

Incompetenza per materia del giudice tributario adito e incertezza circa il raggiungimento di un accordo fra la Paganese e l'Agenzia dell'Entrate circa la transazione fiscale né che vi possa essere una falcidia nei termini economici auspicati dalla società azzurrostellata. Sono questi i motivi principali che hanno spinto la Covisoc a respingere il ricorso della Paganese avverso l'esclusione dal campionato di Serie C, confermata in seconda battuta dal Consiglio Federale nella riunione dello scorso 15 luglio. 

Per l'organo di vigilanza della Figc il decreto di sospensione della Commissione Tributaria Provinciale (fra l'altro, da recente giurisprudenza delle Sezioni Unite della Cassazione sarebbe competente il giudice ordinario) non fa venir meno l'inadempienza della Paganese all'obbligo di pagamento di una serie di debiti fiscali quali:

- Iva risultante dalle liquidazioni periodiche relative al primo ed al secondo trimestre del periodo d’imposta anno 2019;

- Iva risultante dalle liquidazioni periodiche relative al primo, secondo, terzo e quarto trimestre del periodo d’imposta anno 2018;

- Irap relativa al periodo d’imposta 1° luglio 2016-30 giugno 2017;

- Irap relativa al periodo d’imposta 1° luglio 2015-30 giugno 2016;

- Irap relativa al periodo d’imposta 1° luglio 2014-30 giugno 2015. 

Questo il comunicato ufficiale della Figc in cui sono elencate le motivazioni dell'esclusione della Paganese dalla Serie C.
  

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19.7.21

Paganese esclusa anche dal Consiglio Federale.

Paganese fuori dalla Serie C, anche in seconda battuta. La società azzurrostellata, già esclusa la scorsa settimana dalla Covisoc perchè la documentazione per l'iscrizione era risultata non idonea, ha ricevuto semaforo rosso anche dal Consiglio Federale, riunitosi nella giornata di oggi. Nei giorni scorsi, il club aveva presentato ricorso avverso la prima decisione dell'organo di vigilanza della Figc. La Paganese ha provato a far valere le sue ragioni circa la sospensione del diniego dell'Agenzia delle Entrate, senza trovare l'ok della Covisoc neppure in questa fase. Pertanto, il Consiglio Federale, visto il parere dell'organo di vigilanza, non ha potuto far altro che respingere il ricorso, tenendo ancora fuori dalla Serie C la Paganese.

Il club azzurrostellato ora potrà presentare ricorso avverso questa decisione al Collegio di Garanzia del Coni. Respinti anche i ricorsi delle altre società escluse: Chievo in Serie B, Carpi, Sambenedettese, Novara e Casertana in C.

A breve va presentato il ricorso, la prossima settimana è atteso già il verdetto del Coni. La Paganese Calcio 1926 srl, preso atto della decisione del Consiglio Federale inerente al ricorso avverso la non concessione delle Licenze Nazionali per l’ammissione ai Campionati Professionistici 2021/2022, comunica di essersi già attivata secondo le modalità previste ed entro i termini stabiliti, e che presenterà ricorso nei prossimi giorni al Collegio di Garanzia del Coni.

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10.7.21

Covisoc, Lega e dintorni.

DI NINO RUGGIERO 

La lite è temeraria. Per questo motivo la Covisoc ha bocciato la richiesta di iscrizione della Paganese al prossimo campionato di serie C. La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche ha ritenuto non valido l’incartamento presentato dalla società azzurrostellata per l’iscrizione al campionato proprio appellandosi al fatto che la richiesta di dilazione dei debiti con l’Erario – non concessa dall’Agenzia delle Entrate regionale, decisione poi sospesa, in attesa di giudizio dal Tribunale di Salerno – è una “colpa” del club dell’Agro. 

La Paganese è moderatamente ottimista e i vertici del club azzurrostellato nella giornata di ieri hanno fatto sapere di essere già all’opera per la soluzione del problema. Il prossimo passo sarà un ricorso contro la decisione della Covisoc: il termine ultimo per la presentazione è martedì 13 luglio. Dopo due giorni il Consiglio Federale si riunirà per la trattazione dei ricorsi. Qualora il Consiglio dovesse confermare l’esclusione della Paganese dal torneo di Lega Pro, il club potrebbe fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni e poi, ancora, al Tar Lazio.

E così il calcio torna a fare i conti con termini giuridici e contabili: dal punto di vista sportivo è chiara una sola cosa: il caso Paganese non è chiuso, come speravano i tifosi e i simpatizzanti. Il giudizio di merito espresso dal giudice del Tribunale di Salerno con un provvedimento sospensivo non è bastato alla Covisoc che, nell’analizzare tutti gli aspetti economici delle domande di ammissione dei club, ha ritenuto non valido l’incartamento presentato relativo ai sospesi con l’Agenzia delle Entrate.

È come rivedere un film già visto in tema calcistico. Da una parte la Paganese che intende dilazionare i debiti con l’erario (istituto previsto dalle leggi dello Stato), dall’altra parte la Covisoc che si attiene solo alla presentazione della documentazione ritenuta carente in tema erariale. Non è la prima volta che la società azzurro stellata viene presa di mira dalla scure della Covisoc. Precedenti clamorosi si svilupparono nel 2015 e 2016 quando solo per il rotto della cuffia – con ricorso al Tribunale Amministrativo –  furono riconosciute le tesi portate avanti dallo studio dell’avvocato Lentini, legale incaricato di difendere i diritti della Paganese calcio.

D’altra parte, si sa, la Covisoc agisce come un robot, senza anima. Le carte non sono a posto, come da regolamento? Allora, bocciatura! senza entrare nel merito del problema. Per la Covisoc, tassativamente,  le tasse arretrate devono, al massimo, essere dilazionate in quattro soluzioni; invece, per l’Agenzia delle Entrate potrebbero essere ripartite su dodici mesi.

Fino all’ultimo la Paganese avrebbe tentato di addivenire a una conclusione indolore, con accordo tra le parti. Ma non c’è stato niente da fare. Bisognava aspettarselo, allora. Pare che la Paganese fosse già allertata ad andare avanti per fare valere le sue ragioni, tanto è vero che il ricorso dovrebbe essere già pronto, prima della data limite del 13 luglio. 

Per la Paganese si preannuncia un’estate bollente e, visti i precedenti in merito, non ci si fermerà fino ai massimi gradi di giudizio per vedere riconosciuti i propri diritti. I precedenti, per la verità, hanno lasciato il segno tra i componenti della società e tra i tifosi che, increduli, assistono  alla diatriba.

Nonostante siano trascorsi cinque anni, è ancora fresco il ricordo dell’estate di fuoco del 2016 che si concluse positivamente per i colori azzurrostellati solo grazie alla decisione del Tar che riconobbe il buon diritto della società a rimanere in serie C. Stavolta si spera di non dover ripercorrere la stessa strada e che il Consiglio Federale accorci i tempi riconoscendo alla Paganese i motivi addotti in tema fiscale.

(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 10 luglio 2021)

9.7.21

La Paganese esclusa dalla Covisoc. Ricorso entro il 13 luglio.

La Paganese è stata esclusa dal campionato di Serie C. Nella tarda serata di ieri la Covisoc si è espressa sulle domande di iscrizione pervenute in Lega Pro per la prossima stagione. Oltre al club azzurrostellato, hanno ricevuto parere negativo anche le documentazioni prodotte da Casertana, Novara, Sambenedettese e Carpi. Ora queste cinque squadre hanno tempo fino alle ore 19 del 13 luglio per presentare ricorso avverso questa esclusione, con il Consiglio Federale del 15 luglio che deciderà le sorti dei club esclusi in prima battuta. 

Il semaforo rosso della Covisoc è giunto al termine di giorni frenetici, cominciati il 28 giugno quando la Paganese ha presentato la domanda di iscrizione completa ma integrata da un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale avverso un diniego dell'Agenzia delle Entrate. A tal proposito, nei giorni successivi, il club azzurrostellato aveva ottenuto decreto di sospensione dall'organo di giustizia tributaria, che però non è bastato per superare lo scoglio della Covisoc. Da quanto filtra, sembrerebbe che la Paganese sia stata ritenuta dalla Commissione di Vigilanza della Figc in "lite temeraria" con l'Erario, mentre gli azzurrostellati ritengono di essere in "lite non temeraria". 

Redazione
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5.7.21

E ora passiamo agli acquisti.

DI NINO RUGGIERO

L’ultimo dubbio sulla partecipazione della Paganese al prossimo campionato di serie C (e sono sedici consecutivi) è stato fugato dal provvedimento emesso ieri dal Presidente del Tribunale di Salerno, dott. Barrella, che sospende l’esecuzione dell’atto impugnato dall’Agenzia delle Entrate alla transazione fiscale ex art, 182 ter. 

In pratica, con il provvedimento di sospensiva, non ci dovrebbero essere più problemi e la Paganese dovrebbe essere regolarmente ai nastri d partenza del prossimo campionato di serie C, anche se l’ultima parola in merito spetta alla Covisoc che si pronuncerà entro il giorno 8 di questo mese. Ma si tratta solo di formalità perché è evidente che il Presidente del Tribunale, con il provvedimento di sospensione, ha valutato i fatti nella giusta misura.

Bene, c’è da dire allora che – aggirato il problema insorto con l’Agenzia delle Entrate – l’attenzione della società si è spostata sulla squadra da costruire per l’annata 2021-22 . La Paganese sta prendendo forma in gran silenzio, come è giusto che sia. Il presidente Trapani si sta muovendo con circospezione negli ambiente dei calciatori che si sono svincolati dalle rispettive società dopo il 30 giugno. 

Allora, ricapitoliamo. Si riparte con Raffaele Di Napoli in panchina; l’allenatore che – con tutti i problemi tecnico-tattici riscontrati per un intero campionato – alla fine è riuscito a salvare la squadra dalla retrocessione. Subito dopo, Raffaele Trapani ha bloccato per due anni il portiere Baiocco, uno dei punti di forza della squadra, fra gli artefici di una salvezza miracolosa. E’ stata una mossa che ha riscosso unanimi consensi nella tifoseria perché Baiocco ha saputo incarnare l’anima del portiere paratutto che accende la fantasia del tifoso. 

Baiocco è l’unico componente della rosa del decorso campionato che è stato ufficialmente confermato. Da un momento all’altro è atteso un buon colpo di mercato. Dovrebbe trattarsi dell’ingaggio di Murolo, un difensore di buona stazza, di provata esperienza, elegante e possente, da anni nel mirino della società. Le due parti sembrano essere d’accordo su tutto; manca solo la firma che dovrebbe essere apposta su un contratto annuale nelle prossime ore. Non guardate all’età anagrafica: Murolo, classe 1983, è difensore eclettico ed arcigno che mantiene un’ottima condizione fisico-atletica. 

Con l’ingaggio di Murolo, viene a porsi l’interrogativo sul futuro di Sirignano e di Schiavino. Più probabile che quest’ultimo resti, anche perché dovrebbe essere ancora vincolato per un anno con gli azzurro stellati. Quasi certo. Invece, il divorzio da Sirignano.

Ma è indubbio che la squadra dovrà essere rinforzata sulle due fasce laterali, in considerazione del fatto che non si sa ancora se sarà proposto un rinnovo a Squillace e se sarà possibile riconfermare Carotenuto, che quest’anno – per motivi anagrafici – non farà più parte della schiera degli under. 

Il discorso più importante investe l’allestimento del reparto di centrocampo. Determinanti errori non devono essere più commessi. C’è bisogno assolutamente di trovare un uomo d’ordine, di buona esperienza che sappia fungere da riferimento costante per la squadra in ogni situazione tecnico-tattica. 
La società è sulle tracce di alcuni elementi che potrebbero fare al caso della Paganese. 

Si tratterebbe di Laaribi quest’anno alla Vibonese, di Franco della V. Francavilla, già a Pagani in due campionati (2012-13 e 2013-14) e di Bucolo del Potenza. Nel disegno complessivo del centrocampo dovrebbe trovare più spazio Gaeta, che resta un under di buon livello, sotto contratto, elemento di spicco che dovrebbe essere utilizzato in una posizione tattica più congeniale alle sue caratteristiche. Nel discorso del centrocampo anche Onescu potrebbe trovare la giusta collocazione. In alto mare invece l’accordo con Zanini; le parti sarebbe lontane per questioni economiche.
In attacco, appaiono inamovibili Diop e Guadagni. Ma non è escluso un possibile ingaggio di Caccavallo, in forza alla Carrarese ma svincolato. Si tratterebbe di un gradito ritorno alla base.

(Da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 2 luglio 2021)

1.7.21

Un occhio alla Covisoc e un altro al mercato.

DI NINO RUGGIERO

I rapporti tra Paganese e Agenzia delle Entrate non sono mai stati idilliaci da tempo. Un certo timore che non tutto sarebbe filato liscio nel rilascio del nullaosta da parte dell’agenzia erariale già aleggiava da qualche giorno. Infatti, in tanti, tra cui gli addetti ai lavori, si chiedevano, preoccupati, perché la società dovesse aspettare l’ultimo giorno per presentare la documentazione richiesta, già completa di fideiussione e di dichiarazione di avvenuto pagamento dei compensi ai calciatori.

Come si è arrivati al braccio di ferro con l’Agenzia delle Entrate? I rapporti non proprio amichevoli probabilmente si sono inaspriti quando la Paganese ha inteso usufruire del cosiddetto “risanamento aziendale”, un istituto giuridico previsto dalla legge italiana per le aziende che intendono mettere a posto i loro conti. Si tratta di un istituto poco conosciuto e molti imprenditori sanno solo a grandi linee cos’è e come funziona. In pratica, l’adesione all’istituto del “risanamento aziendale” consentirebbe alla Paganese di spalmare nel tempo il debito che la società da anni ha con il fisco. Niente da fare: per l’Agenzia delle Entrate la rinegoziazione del debito non è possibile.

Alla Paganese non è restato altro che presentare un ricorso d’urgenza alla Commissione Tributaria per evitare che la documentazione inviata per l’iscrizione fosse monca del documento erariale. Si attende da un momento all’altro la sospensiva del giudice da allegare alla domanda di iscrizione al campionato, già perfezionata. Dopo di che, la domanda sarà esaminata dal Consiglio direttivo della Lega Pro e successivamente trasmessa alla Covisoc che si dovrà esprimere in merito entro il giorno 8 di luglio.

GLI SCENARI


La Commissione Tributaria potrebbe emettere provvedimento di sospensione ed accettare il reclamo della Paganese; ma potrebbe anche ritenere non valide le ragioni della società. In tal caso si arriverebbe ancora una volta ad adire i vari gradi di giudizio giacché la Paganese ritiene di essere a posto sotto tutti i punti di vista, anche fiscali.
La società al momento non ha emesso alcun comunicato, ma sappiamo che c’è grande fiducia nei confronti degli organi giudicanti.

IL MERCATO

C’è un certo movimento sul fronte del mercato. Infatti appare vicino alla conclusione l’ingaggio di Murolo, navigato difensore, ex Salernitana. Ma contatti sono avviati anche per l’importante e fondamentale figura di centrocampista pensante, il cosiddetto regista. Tra le figure individuate per la cabina di regìa ci sono Laaribi, Franco (un ex) e Bucolo, tutti elementi in grado di dare spessore e qualità al reparto di centrocampo. E’ visto bene, in ottica under, anche il difensore di fascia sinistra, Ciotti, classe 1999, lo scorso anno alla Vibonese, che potrebbe trovare posto stabilmente nel prossimo scacchiere azzurro stellato.

(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 30.06.2021)