25.1.21

Paganese-Catania è stregata: rinviata per impraticabilità del campo.

Paganese-Catania rinviata a data da destinarsi, questa la notizia di giornata proveniente dal Torre. Viste le condizioni metereologiche avverse il direttore di gara, Colombo della sezione di Como, ha deciso che la gara non si disputerà in data odierna. Per giungere a questa conclusione sono serviti tre sopralluoghi, con i capitani Sirignano e Silvestri, che hanno evidenziato l’impraticabilità del terreno di gioco. Partita che sembra maledetta, infatti già lo scorso anno fu rinviata per maltempo con il recupero che si concluse 3-1 per gli azzurrostellati. In quella che sarebbe stata la formazione iniziale spiccano due novità: il ritorno da titolare di Guadagni (fuori Mendicino per problemi alla schiena) e l’esordio di Antezza lanciato subito dal primo minuto dopo un lungo periodo di stop. Intanto Schiavino, oggi squalificato, salterà la trasferta di settimana prossima con la Ternana. 


IL TABELLINO

PAGANESE (3-5-2): Campani; Mattia, Sirignano, Cigagna; Onescu, Antezza, Benedetti, Gaeta, Squillace; Guadagni, Diop. A disp.: Bovenzi, Fasan, Esposito, Sbampato, Perazzolo, Di Palma, Curci, Bonavolontà, Scarpa, Isufaj, Costagliola, Cesaretti. All.: Di Napoli.

CATANIA (3-4-3): Confente; Sales, Tonucci, Silvestri; Calapai, Welbeck, Rosaia, Zanchi; Piccolo, Reginaldo, Manneh. A disp.: Martinez, Noce, Claiton, Giosa, Russotto, Vrikkis, Izco, Maldonado, Albertini, Biondi, Dall’Oglio, Pellegrini. All.: Raffaele.

ARBITRO: Colombo di Como (Carrelli-Severino; IV Vergaro)

NOTE: gara rinviata per impraticabilità del campo.

Christian Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

19.1.21

Sinfonia n. 8, l’incompiuta.

di NINO RUGGIERO

‘Na vota allatta, ‘na vota è prena e nun ‘a pozzo maje vattere! 

Questa è la Paganese di oggi; il proverbio in lingua napoletana dice in sintesi tutto quello che – come considerazione finale – scaturisce settimana dopo settimana alla fine di ogni esibizione dei ragazzi in maglia azzurro stellata. Ogni volta una scusante: un errore, una distrazione, un peccato di gioventù con l’unico comune denominatore rappresentato dagli zero punti accumulati nelle ultime cinque gare disputate.

Allora, scusate, essendo considerazioni di routine legate ad un periodo storico, credo che non sia più possibile parlare di sfortuna, di iella nera, di ingenuità difensive, di arbitraggi scadenti e chi più ne ha, più ne metta.

“Stiamo lavorando, ma c’è bisogno di tempo” – è il tema ricorrente che risuona nelle orecchie dei tanti appassionati che – pur in periodo di Covid19 – seguono la squadra dall’inizio del campionato. Già, il tempo! Dove sta più il tempo? Per chi non lo sapesse, ma lo sanno tutti, siamo al giro di boa. Il girone di andato è finito e domenica si gioca la prima del girone di ritorno contro il Catania al “Marcello Torre”.

Eppure contro la Casertana, nel giorno del debutto in panchina di Raffaele Di Napoli, tutto pareva dovesse girare per il verso giusto. Per circa un’ora si è vista all’opera una buona Paganese; accorta, determinata, perfino più lineare nella zona centrale del campo che godeva finalmente della presenza geometrica di Benedetti, un centrocampista di ruolo capace di catalizzare palloni vaganti in cerca di copioni da mettere in scena. Una squadra che pareva essere lontana parente di quella vista nelle ultime deludenti prestazioni e che poteva contare su elementi apparentemente rinati in grado di portare serie minacce alla porta della Casertana. Dopo cinque minuti di gioco, grazie ad un audace spirito offensivo di Diop, la Paganese passava anche in vantaggio. L’attaccante, spalle alla porta veniva contrastato mentre si avventava sul pallone e mandato a terra da un intervento maldestro. Per l’arbitro non c’erano dubbi. Rigore che veniva trasformato dallo stesso attaccante con un rasoterra alla sinistra del portiere casertano. Il calcio è un gioco crudele: quando hai la possibilità di mettere il pallone in rete lo devi fare cinicamente. Non lo ha fatto Mendicino che al 40’ si è divorato il gol del possibile raddoppio dopo una bella azione personale che lo aveva portato a pochi passi dalla porta casertana.

Nel secondo tempo si è aperta la sagra delle leggerezze. Un innocente spiovente di Icardi dalla sinistra ha visto un’uscita sconsiderata di Campani che sul traversone non è riuscito ad impattare il pallone; il più lesto di tutti è stato quella vecchia volpe di Castaldo che di testa ha messo in rete il pallone del pareggio. A questo punto sul “Marcello Torre” sono aleggiati I fantasmi di sempre che, quelli che hanno caratterizzato tutte le partite interne di questo campionato. La squadra ha perduto come d’incanto tutte quelle certezze che l’avevano accompagnato nella prima parte della gara e la Casertano ha segnato prima il gol del’ 1 a 2 e poi quello dell’uno a tre.

Chissà perché quando parlo di Paganese, mi viene alla mente La Sinfonia numero 8, meglio conosciuta come “Incompiuta”, una delle sinfonie più note di Franz Schubert. Alla scomparsa dell’autore, risultarono completati solo i primi due movimenti: allegro moderato e andante con moto; mentre di un terzo movimento non c’è traccia.

Incompiuta la sinfonia, incompiuta la Paganese ancora oggi, probabilmente per aver sottovalutato il valore delle squadre che attualmente compongono il girone C della serie C.

Ci sarà ancora il tempo di pensare a completare una squadra che è incompiuta ancora più della più famosa sinfonia di Schubert?

Nino Ruggiero

(da Il Quotidiano del Sud, edizione di Salerno, del 18 gennaio 2021)

18.1.21

Mister Di Napoli: "Rimpianto sul raddoppio mancato. Sul pari ci siamo sfaldati".

Dura circa un’ora la partita della “nuova” Paganese di Lello Di Napoli. Gli azzurrostellati passano avanti nel derby, giocano un buon primo tempo e anche dopo il pareggio di Castaldo hanno la chance per il raddoppio. Poi però la qualità dei falchetti esce fuori, così come la tenuta psicologica della Paganese e la Casertana si prende il derby per 3-1. A pesare per la quinta sconfitta di fila, la quarta in casa, sono gli errori sotto porta nei primi 60’ e le incertezze di Campani tra i pali, per una Paganese che necessita assolutamente di rinforzi.

Nel primo tempo partita molto divertente complice anche il terreno di gioco non in perfette condizioni che ha reso imprevedibili i rimbalzi del pallone. La Paganese con il cambio di allenatore sembra aver cambiato anche atteggiamento, infatti dimostra una maggiore convinzione sia nei contrasti che nella creazione di pericoli verso la porta avversaria. L’approccio è quello giusto e al 7’ gli azzurrostellati sono già avanti con Diop che steso in area da Matese in area, trasforma il calcio di rigore da lui conquistato segnando così il suo quinto gol stagionale, inutile il tuffo di Avella che aveva intuito l’angolo. La risposta della Casertana arriva con uno schema da calcio d’angolo che si conclude col tiro fuori di Hadziosmanovic. Al 35’ Mendicino ha sulla testa il pallone del raddoppio, servito solo al centro dell’area da Schiavino, non riesce a trovare la porta. A distanza di 3 minuti pecca ancora di incisività colpendo male la punizione dalla destra di Squillace. Nel finale altalena di emozioni per la squadra di Di Napoli che passa dal salvataggio sulla linea di Cigagna sulla conclusione di Cuppone al contropiede sul ribaltamento di fronte con Mendicino che si invola verso la porta ma calcia fuori alla destra di Avella.

Nella seconda frazione ospiti alla ricerca del pareggio. Il tecnico dei rossoblu inserisce Castaldo e la sostituzione si rivela subito vincente: l’esperto attaccante infatti timbra subito il cartellino dopo pochi minuti approfittando l’uscita a vuoto di Campani sulla sponda aerea offertagli da Konate. La Paganese incassa il colpo e scompare dal campo e i falchetti ribaltano completamente la partita nel giro di due minuti. Prima arriva il gol del sorpasso dell’ex Cuppone in mischia da calcio d’angolo, poi il punto esclamativo con la bordata dalla distanza di Icardi sulla quale Campani parte con leggero ritardo. L’ottimo primo tempo resta solo un’illusione, mentre il secondo riporta alla realtà una squadra che sembrerebbe impaurita e senza personalità, capace di perdere una partita che poteva essere vinta viste le grandi occasioni sprecate. Sotto la pioggia del Torre si chiude un girone di andata da dimenticare con soli 12 punti e zero vittorie interne.

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 7’ rig. Diop; st 13’ Castaldo, 26’ Cuppone, 27’ Icardi

PAGANESE (3-5-2): Campani; Mattia (30’st Scarpa), Schiavino, Cigagna; Carotenuto, Onescu, Benedetti (30’st Bonavolontà), Gaeta, Squillace; Diop (38’st Isufaj), Mendicino (22’st Cesaretti). A disp.: Bovenzi, Fasan, Esposito, Sbampato, Perazzolo, Sirignano, Curci, Costagliola. All. Di Napoli.

CASERTANA (4-3-3): Avella; Hadziosmanovic (39’st Polito), Konate, Carillo, Del Grosso; Izzillo, Santoro, Matese (8’st Castaldo); Icardi, Cuppone (39’st Fedato), Turchetta (34’st Buschiazzo). A disp.: Dekic, Zivkovic, Petruccelli, Setola, Valeau. All. Guidi

ARBITRO: Nicolini di Brescia (Cravotta-Camilli; IV Gigliotti)

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Ammoniti: Matese (C), Icardi (C), Del Grosso (C), Schiavino (P). Angoli: 2-4. Recupero: 1’pt, 5’st.

Christian Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Paganese-Casertana 1-3. La "nuova" Paganese dura un'ora: la Casertana ribalta il derby in 15 minuti.

Dura circa un’ora la partita della “nuova” Paganese di Lello Di Napoli. Gli azzurrostellati passano avanti nel derby, giocano un buon primo tempo e anche dopo il pareggio di Castaldo hanno la chance per il raddoppio. Poi però la qualità dei falchetti esce fuori, così come la tenuta psicologica della Paganese e la Casertana si prende il derby per 3-1. A pesare per la quinta sconfitta di fila, la quarta in casa, sono gli errori sotto porta nei primi 60’ e le incertezze di Campani tra i pali, per una Paganese che necessita assolutamente di rinforzi.

Nel primo tempo partita molto divertente complice anche il terreno di gioco non in perfette condizioni che ha reso imprevedibili i rimbalzi del pallone. La Paganese con il cambio di allenatore sembra aver cambiato anche atteggiamento, infatti dimostra una maggiore convinzione sia nei contrasti che nella creazione di pericoli verso la porta avversaria. L’approccio è quello giusto e al 7’ gli azzurrostellati sono già avanti con Diop che steso in area da Matese in area, trasforma il calcio di rigore da lui conquistato segnando così il suo quinto gol stagionale, inutile il tuffo di Avella che aveva intuito l’angolo. La risposta della Casertana arriva con uno schema da calcio d’angolo che si conclude col tiro fuori di Hadziosmanovic. Al 35’ Mendicino ha sulla testa il pallone del raddoppio, servito solo al centro dell’area da Schiavino, non riesce a trovare la porta. A distanza di 3 minuti pecca ancora di incisività colpendo male la punizione dalla destra di Squillace. Nel finale altalena di emozioni per la squadra di Di Napoli che passa dal salvataggio sulla linea di Cigagna sulla conclusione di Cuppone al contropiede sul ribaltamento di fronte con Mendicino che si invola verso la porta ma calcia fuori alla destra di Avella.

Nella seconda frazione ospiti alla ricerca del pareggio. Il tecnico dei rossoblu inserisce Castaldo e la sostituzione si rivela subito vincente: l’esperto attaccante infatti timbra subito il cartellino dopo pochi minuti approfittando l’uscita a vuoto di Campani sulla sponda aerea offertagli da Konate. La Paganese incassa il colpo e scompare dal campo e i falchetti ribaltano completamente la partita nel giro di due minuti. Prima arriva il gol del sorpasso dell’ex Cuppone in mischia da calcio d’angolo, poi il punto esclamativo con la bordata dalla distanza di Icardi sulla quale Campani parte con leggero ritardo. L’ottimo primo tempo resta solo un’illusione, mentre il secondo riporta alla realtà una squadra che sembrerebbe impaurita e senza personalità, capace di perdere una partita che poteva essere vinta viste le grandi occasioni sprecate. Sotto la pioggia del Torre si chiude un girone di andata da dimenticare con soli 12 punti e zero vittorie interne.

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 7’ rig. Diop; st 13’ Castaldo, 26’ Cuppone, 27’ Icardi

PAGANESE (3-5-2): Campani; Mattia (30’st Scarpa), Schiavino, Cigagna; Carotenuto, Onescu, Benedetti (30’st Bonavolontà), Gaeta, Squillace; Diop (38’st Isufaj), Mendicino (22’st Cesaretti). A disp.: Bovenzi, Fasan, Esposito, Sbampato, Perazzolo, Sirignano, Curci, Costagliola. All. Di Napoli.

CASERTANA (4-3-3): Avella; Hadziosmanovic (39’st Polito), Konate, Carillo, Del Grosso; Izzillo, Santoro, Matese (8’st Castaldo); Icardi, Cuppone (39’st Fedato), Turchetta (34’st Buschiazzo). A disp.: Dekic, Zivkovic, Petruccelli, Setola, Valeau. All. Guidi

ARBITRO: Nicolini di Brescia (Cravotta-Camilli; IV Gigliotti)

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Ammoniti: Matese (C), Icardi (C), Del Grosso (C), Schiavino (P). Angoli: 2-4. Recupero: 1’pt, 5’st.

Christian Esposito
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14.1.21

Lello Di Napoli nuovo allenatore della Paganese.

Nel comunicare ufficialmente l'esonero di Alessandro Erra, avvenuto in maniera brusca nella serata di ieri, la Paganese ha annunciato di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Raffaele Di Napoli. Il 54enne tecnico napoletano ha trovato l'accordo in mattinata col club azzurrostellato, dopo essere stato allertato nelle scorse ore. Il comunicato del club non fa riferimento alla posizione dello staff tecnico, con quello attuale che potrebbe affiancare Di Napoli in questa sua nuova avventura. Per Di Napoli si tratta di un ritorno alla Paganese: nella stagione 2001/2002 arrivò come vice di Sasà Amato, per poi assumere la guida tecnica a metà campionato, raggiungendo una tranquilla salvezza nel campionato di Serie D.

LA CARRIERA - In seguito Di Napoli è stato a lungo vice di Salvatore Campilongo sulle panchine di Cavese, Foggia, Empoli, Frosinone ed Ischia, per poi ricoprire lo stesso ruolo con Nello Di Costanzo a Barletta ed Arturo Di Napoli al Messina. In Sicilia, vista la squalifica di Re Artù a campionato in corso, divenne allenatore capo per le ultime gare del campionato 2015/2016. Nella stagione successiva passò all'Akragas in C, dove rimase per un anno e mezzo, mentre nell'ottobre 2018 subentrò al Latina, concludendo il primo campionato e venendo esonerato dopo sette partite nello scorso torneo di Serie D.

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Ennesimo colpo di scena: esonerato Erra. Al suo posto Lello Di Napoli.

Clamoroso colpo di scena in casa Paganese: Alessandro Erra è stato esonerato. La notizia arriva a tre giorni dall'importante scontro diretto salvezza contro la Casertana, in programma domenica pomeriggio al Marcello Torre. La decisione è stata presa nella serata di ieri dal club di via Filettine, a margine di un incontro avvenuto fra la società e il tecnico per confrontarsi sul mercato e non solo. L'esonero è stato già comunicato all'allenatore questa mattina. Sarebbe emersa una spaccatura fra le varie parti (dirigenza, staff e squadra) tutta da chiarire ma ritenuta non più sanabile dalla dirigenza. Da qui la decisione del presidente Raffaele Trapani di sollevare dall'incarico Erra, nonostante alle porte ci sia una gara fondamentale per il prosieguo della stagione. Si attende solo l’annuncio ufficiale.

Il tecnico di Coperchia era già stato esonerato durante le festività natalizie, all'indomani della doppia sconfitta interna contro Monopoli e Foggia. La Paganese aveva il sì di Salvatore Campilongo, ma il passaggio nottetempo di quest'ultimo alla Cavese aveva fatto saltare il banco inducendo gli azzurrostellati a richiamare Erra. Evidentemente più per una mancanza di alternative che per "fiducia" - pure manifestata pubblicamente - vacillata alla prima occasione buona. L'esonero arriva comunque al termine di due settimane di immobilismo, o quasi, sul mercato, da parte della Paganese che è l'unica società di bassa classifica in Serie C a non aver ancora concluso un'operazione né in entrata né in uscita, non facendo pervenire ad Erra i rinforzi promessi dopo il suo "rientro". Al suo posto arriva Lello Di Napoli (leggi qui la notizia).

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

12.1.21

Fatti, non chiacchiere.

DI NINO RUGGIERO

Una sconfitta e una prestazione senza attenuanti, l’ennesima. Ennesima in tutto, per gioco espresso, per incapacità a tenere testa all’avversaria, per scarsa incisività in avanti, per mancanza di idee e di lucidità, ma ennesima soprattutto perché, sconfitta a parte che pure pesa, non si può regalare graziosamente un gol agli avversari dopo pochi minuti di gioco.

“’A primma entrata, guardateve ‘e ssacche”, è un detto napoletano che dice già tutto sulla partita di Potenza.

La storia, purtroppo, si ripete. Anche contro il Foggia, prima della pausa natalizia, sempre dopo soli quattro minuti di gioco, era stata data via libera a D’Andrea – per un imperdonabile svarione difensivo – che da pochi passi aveva trafitto l’incolpevole Campani.

Il Potenza di Eziolino Capuano ha solo raccolto e portato a casa una vittoria importantissima per la sua classifica. Il gol incassato al “Viviani” dopo pochissimi minuti farebbe impallidire anche gli spensierati interpreti di un calcio goliardico per la leggerezza con la quale è stata data via libera dentro l’area agli avversari di turno. Un gol del genere di solito spezza le gambe a una squadra di spessore, figuriamoci poi a una Paganese che da un po’ di tempo a questa parte non riesce nemmeno più a recitare la parte della squadra che dovrebbe pensare prima di tutto a non prenderle.

Il Potenza, una volta passato in vantaggio, fedele a uno schema collaudato dal suo vulcanico allenatore. ha potuto esprimersi come meglio sa, accorciandosi, raddoppiando le marcature sugli elementi in possesso di palla e ripartendo in contropiede soprattutto con il centravanti Cianci. Una tattica che di solito premia le squadre solide; costruite soprattutto per traguardi di salvezza. Purtroppo la Paganese, che si esprime al meglio quando mantiene l’equidistanza fra i reparti e quando riesce a sfruttare gli spazi in avanti, una volta passata in svantaggio, ha dovuto prendere in mano le redini del gioco. E qui sono cominciate le note dolenti, le solite per la verità, perché si è creata una frattura tra fase difensiva e gioco di proposizione in avanti. Prova ne sia che il portiere del Potenza ha dovuto solo una volta, durante tutta la partita, tuffarsi alla sua destra al 62’ per bloccare a terra un tiro di Mendicino. Poi da parte degli uomini di Erra c’è stato solo un assedio scoordinato verso la porta potentina che ha presentato una difesa coriacea ed attenta, forse in affanno solo negli ultimi minuti di gioco. Nelle rare volte in cui c’è stata la possibilità per la Paganese di poter cambiare le carte in tavola, c’è sempre stato un quid che lo ha impedito.

L’episodio che avrebbe potuto dare una svolta alla gara è capitato a Mattia nella seconda parte della gara, innescato in area da un colpo di tacco di Mendicino: il difensore azzurro stellato, da buona posizione, ha però perduto il pallone per strada. Non hanno fatto di meglio gli avversari lucani, a dire il vero; ma che volete, almeno loro hanno avuto – diciamo così – il merito di non rifiutare il grazioso regalo ricevuto nelle prime fasi della gara!

La classifica della Paganese, intanto, è diventata ancora più critica. Adesso bisognerebbe solo capire come intende muoversi la società. E’ evidente che non è bastato aver confermato Erra al timone della squadra; qualche autorevole rinforzo – possibilmente già in palla – è necessario per poter sperare di risalire la china. Adesso che è finito definitivamente il momento delle chiacchiere come hanno detto in tanti, primi fra tutti Filippo Raiola ed Alessandro Erra, è arrivato quello dei fatti. Ma si può ancora indugiare?

Nino Ruggiero
(da “Il Quotidiano del Sud”, edizione Salerno, 11 gennaio 2021)

11.1.21

Raiola prende posizione: "Niente più alibi, il tempo delle chiacchiere è finito".

Alla vigilia del delicatissimo incontro tra Potenza e Paganese, nell’intervista realizzata per la trasmissione “Pianeta Azzurrostellato”, era intervenuto l’amministratore unico della Paganese Filippo Raiola, ribadendo più volte l’importanza di fare risultato nelle prossime partite. Un invito a staff e giocatori che è finito nel vuoto già al primo tentativo al Viviani di Potenza: “La Paganese deve affrontare questa ripresa del campionato – ha detto Raiola - con la mentalità di una squadra che sa cosa vuole, è finito il tempo dei discorsi adesso dobbiamo cercare i fatti, solo così si può raggiungere l’obiettivo prefissato. Il tempo delle chiacchiere è terminato, ora non ci sono più alibi per nessuno”, queste le sue parole. Per quanto riguarda le ultime due gare del girone di andata contro Potenza e Casertana: “Sono due partite importanti ma non possiamo soffermarci solo sue due gare. Dobbiamo sgombrare la mente e cercare di creare problemi agli avversari, qualunque essi siano”. Con l’apertura della sessione invernale di calcio mercato, inevitabile una domanda su qualche possibile rinforzo: “Stiamo studiando alcune situazioni, alcune ben avviate, per rinforzare questo organico. Anche se questa squadra ha dimostrato di giocarsela e lottare fino alla fine anche in alcune partite in cui eravamo largamente rimaneggiati, questo fa parte della nostra mentalità”. Infine un’ultima battuta sull’importanza dei tifosi e quanto effettivamente stia pesando la loro assenza in questo momento: “L’assenza di tifosi ed ultras si sta facendo sentire, lo scorso anno anche grazie al loro incitamento abbiamo ribaltato diverse partite. Questo però non deve essere un alibi perché anche le altre squadre stanno giocando senza tifosi. In questo momento non possiamo più avere attenuanti, partendo dall’assenza di qualche infortunato a quella dei tifosi, anche perché abbiamo dimostrato che la testa c’è possiamo dare fastidio a chiunque”.

Christian Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Erra deluso: "Natale è passato, non è più tempo di regali".

Un Alessandro Erra visibilmente amareggiato ed arrabbiato si trova a commentare il quarto stop di fila della sua Paganese. Sconfitta di misura al Viviani col Potenza, generata da uno sciagurato errore di Squillace in avvio di partita che ha condizionato l'andamento della partita ed è risultato decisivo: "Abbiamo perso perchè abbiamo fatto un regalo natalizio al Potenza. Visto che Natale è passato da un po' è una cosa che non va bene. Abbiamo finito l'anno facendo un regalo al Foggia dopo 3' e oggi riprendiamo così. Diventa difficile commentare una partita così - racconta Erra - quando ci sono errori individuali e clamorosi. Non dobbiamo gettare la croce addosso a nessuno, fa rabbia perchè è assurdo voler dribblare l'avversario in area di rigore di spalle, sono episodi che ci pesano e ci portiamo dietro da tempo". Va bene l'errore di Squillace, però poi nei minuti successivi la Paganese non è riuscita a reagire: "Se in uno scontro diretto del genere si rompe l'equilibrio nel modo che abbiamo visto, è difficile poi rialzare la testa. All'inizio abbiamo accusato la batosta, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. La squadra è stata bene in campo, con personalità fino alla fine, abbiamo avuto anche qualche occasione per pareggiare e non abbiamo subito tiri in porta".

Il centrocampo ancora una volta è apparso inesistente, senza fare filtro fra i due reparti, visibilmente sconnesso: "La palla scotta, ci vogliono spessore e personalità, a volte questo non c'è. Nel secondo tempo la squadra ha fatto buone cose, non è bastato, ci lecchiamo le ferite per l'ennesimo regalo all'avversario. Mercato? Non ne parlo, mi sono già espresso: non compete a me". Nel finale dentro tutti gli attaccanti, per una Paganese con la difesa a quattro che è apparsa meglio messa in campo, ma comunque mai pericolosa: "Abbiamo messo dentro tutte le forze offensive che avevamo, anche Cesaretti che non era in condizione, per tentare di pareggiarla. Quando gli attaccanti non si rendono pericolosi è perchè anche in mezzo al campo qualcosa non va, a partire apporto degli interpreti che devono far defluire il gioco. La difesa a quattro per il futuro? In passato abbiamo fatto fatica anche così, ritengo che la squadra si sia espressa meglio perchè si è sciolta mentalmente"

Danilo Sorrentino
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Il solito errore iniziale, poi il nulla. La Paganese ko anche a Potenza (1-0).

La solita amnesia difensiva del singolo (stavolta Squillace) in apertura di match e poi il nulla cosmico. E così la Paganese perde la quarta partita consecutiva, l'ennesimo scontro diretto contro un Potenza - peggior difesa del campionato - che vince ancora di misura grazie alla rete di apertura di match di Manuel Ricci. Regalo di Natale posticipato da parte di Squillace che cade sul pallone e dà campo libero al centrocampista rossoblù per l'1-0 dopo nemmeno 4' - come col Foggia - che poi risulterà decisivo. Azzurrostellati ora penultimi da soli, visto che la Casertana, prossima avversaria al Torre, nel lunch match domenicale ha vinto contro il Catania. Una sterzata, però, deve arrivare perchè al Viviani è giunta l'ennesima prova da dimenticare. 

Dopo la rete subita a freddo, la Paganese non è riuscita a reagire, non ha imbastito un'azione pericolosa degna di nota e ha fatto il gioco del Potenza che si è accontentato della rete in avvio abbassando i ritmi della partita. Centrocampo che non ha fatto filtro fra i reparti, attaccanti troppo isolati e guida tecnica in confusione, se per la maggior parte del tempo l'unica giocata degli azzurrostellati è stata la ricerca delle punte, stretti nella morsa dei tre centrali difensivi del Potenza. Rossoblù pericolosi nel primo tempo con Ricci, poi con Gigli su una palla inattiva ed infine con una punizione di Cianci dalla distanza di poco a lato.

Nel secondo tempo non cambia lo spartito della sfida, nonostante la scelta di Erra di passare dopo un quarto d'ora al 4-3-1-2 con l'ingresso di Guadagni. L'unica occasione azzurrostellata arriva al 18' - con Mendicino che si gira bene in area di rigore ma calcia debolmente - sugli sviluppi di una rimessa laterale. Il Potenza non riesce a ripartire, la Paganese non crea e nel finale, nonostante le cinque punte gettate nella mischia, il risultato non cambia.

MARCATORE: pt 4' Ricci

POTENZA (3-5-2): Marcone; Conson, Gigli, Di Somma; Viteritti, Coppola, Bucolo (34' st Iuliano), Ricci, Coccia; Cianci, Salvemini (13' st Di Livio). A disp.: Santopadre, Compagnon, Lauro, Nigro, Fontana, Volpe, Spedalieri, Lorusso, Sepe, Cavaliere. All.: Capuano

PAGANESE (3-5-2): Campani; Mattia, Schiavino, Cigagna; Carotenuto (13' st Guadagni), Onescu, Bonavolontà (37' st Isufaj), Gaeta (26' st Scarpa), Squillace; Diop, Mendicino (37' st Cesaretti). A disp.: Bovenzi, Esposito, Bramati, Perazzolo, Di Palma, Costagliola, Benedetti, Curci. All.: Erra

ARBITRO: Di Marco di Ciampino

NOTE: gara a porte chiuse. Ammoniti: Cigagna, Coppola, Gigli, Di Livio, Di Somma, Conson, Cianci, Guadagni. Angoli 1-2. Recupero pt 1', st 5'

Danilo Sorrentino
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