28.2.23

La classifica dopo la venticinquesima giornata (da paganesemania.it).




Chi la dura la vince.

DI NINO RUGGIERO

Partita senza storia tra Ilva Maddalena e Paganese. Due minuti e gli azzurro-stellati sono già in gol grazie a un diagonale di De Felice servito al bacio da D’Agostino. Ancora De Felice in gol, ancora una segnatura nei primissimi minuti di gioco. Tre gol fulminei messi a segno nelle ultime tre partite disputate. Una fortunata coincidenza, un modo di affrontare le partite con fiero cipiglio o una specie di avvertimento, tipo “a prima entrata guardatevi le tasche”?

Non lo so. So soltanto che è la terza volta di seguito che la Paganese si presenta con l’appuntamento con il gol nei primi minuti di gioco.


Era capitato la prima volta a Palma Campania, autore De Felice, ma la squadra – alquanto sbiadita nel rendimento – non aveva retto al ritmo dell’avversaria; non era riuscita a trarre buoni auspici dalla iniziale segnatura e si era fatta prima raggiungere e poi superare.

È capitato sette giorni fa con il Portici, sempre con De Felice mattatore, nei primi minuti di gioco con partita però portata felicemente in porto per tre reti a zero.

In terra sarda, la Paganese ha forse disputato la migliore gara della stagione, a prescindere dal risultato roboante che fa comunque tanto morale. Come d’incanto, sono sparite tutte le perplessità che avevano oscurato il suo cammino in occasione delle partite con Angri e Palmese; di sbiadito, contro l’Ilva Maddalena, ci sono state solo le immagini televisive irradiate da Directa Sport che ha curato la messa in onda della partita.

Paganese sicura di sé, autorevole, sempre in partita, mai in affanno, finanche spietata sotto rete con De Felice indiscusso mattatore nell’area piccola, grazie all’intesa con D’Agostino che migliora di partita in partita.

Per avere un quadro chiaro di come si è svolta la partita, basterebbe pensare che per la prima volta in questo campionato il portiere Moro non ha sporcato i guantoni nemmeno per interventi di ordinaria amministrazione.

La squadra di Giampà sembra pronta per il gran finale che l’attende. È migliorata nel rendimento complessivo; è più attenta in difesa, ha personalità a centrocampo dove svetta Sicurella con la collaborazione di Del Gesso e dei due esterni di fascia che riescono a interpretare il ruolo di sostegno che Giampà ha disegnato per loro. Un vero peccato che l’allenatore, per motivi anagrafici, debba tenere in panchina un centrocampista come Iuliano. In attacco, D’Agostino rappresenta la luce per il gioco offensivo. De Felice e Maggio, sempre efficaci in zona gol, in questo finale di campionato sono chiamati a disputare gli straordinari come si conviene ad atleti che hanno il fiuto del gol.

Fermiamoci un momento e diamo uno sguardo alla classifica. La partita decisiva, quella che conta veramente, quella che deciderà le sorti della squadra che vincerà il campionato, è più che mai aperta. E si giocherà, domenica dopo domenica, ogni volta che le pretendenti alla vittoria finale scenderanno in campo da qui a nove partite fino alla data fatidica del 7 maggio. Oggi nessuno si nasconde più; nemmeno Casertana e Palmese che al momento sono a sette lunghezze dal duo di testa formato da Paganese e Sorrento.

Per tornare alle cose di casa, la Paganese deve pensare solo a se stessa. Deve tornare ad essere la squadra delle nove vittorie consecutive; solo così potrà essere arbitra del proprio destino.

Deve prima vincere, domenica dopo domenica, e poi guardare ai risultati delle concorrenti al titolo. La Paganese, vista all’opera contro l’Ilva Maddalena, può farcela; con gli scongiuri del caso…

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

(Ph. Alessandro Cossu – Facebook Paganese Calcio)



Ilva Maddalena-Paganese 0-4: tutto facile in Sardegna per gli azzurrostellati.

Con un netto quattro a zero la Paganese espugna la Sardegna superando con facilità l'Ilvamaddalena. Una prestazione maiuscola degli uomini di Giampà che giocano da prima della classe chiudendo la pratica già dopo i primi 45 minuti. 

Partono fortissimi gli azzurrostellati tanto da passare in vantaggio dopo appena tre minuti: D'Agostino pesca in profondità, complice un 'velo' di Faiello, De Felice che davanti Merji non perdona siglando la 14^ rete stagionale. In vantaggio di una rete la Paganese con intelligenza amministra il gioco alla ricerca del varco giusto per raddoppiare fino al 36' quando la gara si mette ancora più in discesa per l'espulsione di Di Pietro. E proprio sul finire della prima frazione arriva un uno-due micidiale. Sugli sviluppi di un angolo è Di Somma, appostato sul secondo palo, a spingere in rete il cross di D'Agostino. Ed appena sessanta secondi dopo è proprio il numero 10 a triplicare direttamente su calcio di rigore concesso per l'atterramento di De Felice da parte di Mejri. 


Col risultato di tre a zero ed in superiorità numerica la Paganese fa praticamente scivolare via l'intera seconda frazione senza nè rischiare ne affondare ulteriore il colpo. Almeno fino al 94' quando su un'azione di contropiede Caiazzo trova il 4-0 complice, però  una netta e decisiva deviazione di Gentile. 

IL TABELLINO 

MARCATORI: pt 3' De Felice, 44' Di Somma, 45' D'Agostino; st 49' aut. Gentile 

Ilvamaddalena: Mejri, Cavaiola, Gentile, Chiappetta (33' st Sidoti), Contucci, Di Pietro, Lobrano, Escobar (6' st De Carlo), Bazile (6' st Galvanio), Cacheiro (25' st Cuomo), Mastromarino (6' st Aiana). A disp.: Sordini, Ansini, Roszak, Aiana, Ndongala. All.: Gardini 

Paganese: Moro, Maccherini, Capone (1' st Esposito), Di Somma, Del Gesso, Cusumano (35' st Semonella), Faiello (38' st Caiazzo), Sicurella (30' st Iuliano), Maggio, De Felice (25' st Cipolla), D’Agostino. A disp.: Pinestro, Verna, Fois, Dioh. All.: Giampà 

ARBITRO: Zoppi di Firenze 
Ammoniti: Escobar, Capone, Sicurella, Chiappetta. Espulsi: al 36' st Di Pietro

da paganesemania.it

20.2.23

La classifica dopo la ventiquattresima giornata.


Calma e gesso: la squadra c'è.

DI NINO RUGGIERO

Tre punti rappresentano un vero e proprio toccasana per una squadra che viene da due sconfitte di fila. La Paganese contro il Portici doveva dimostrare, soprattutto a se stessa, di essere in grado di sostenere il ruolo di prima della classe e lo ha fatto senza clamori, senza strepiti, senza suonare la grancassa in virtù di una onesta prestazione caratterizzata da un buon controllo della partita.

La squadra c’è (questa è la risposta che la città si attendeva) e gioca un buon calcio. Non era una schiacciasassi all’indomani delle nove vittorie consecutive, così come non era in crisi dopo le due sconfitte consecutive rimediate con l’Atletico Uri e la Palmese.

La Paganese è una squadra più che buona; ha tutte le qualità per poter vincere il campionato, ma non ha il crisma dell’invincibilità. I periodi neri e quelli grigi non sono infrequenti in un campionato molto lungo e dispendioso; importante è riuscire a superarli senza grossi danni e mi pare di poter dire che la squadra di Giampà proprio contro il Portici ha dato dimostrazione di ritrovata vitalità.

Adesso quando mancano dieci partite alla fine, ritroviamo Paganese e Sorrento appaiate al vertice della classifica con sette punti di vantaggio sulla coppia Casertana-Palmese. Sono pochi, sono molti; lo sapremo nelle prossime gare che si presentano con l’etichetta di vere e proprie finali.

Intanto accogliamo la buona prestazione complessiva della squadra corroborata da una bella doppietta di De Felice e da un autentico eurogol a volo di sinistro di Maggio che ha nobilitato la sua prestazione.

Ottimo inizio di gara da parte degli azzurro stellati. Dopo un minuto la squadra è già in vantaggio con De Felice, spietato quando sente l’odore del gol. La gara sembra facile facile. Ci sono tutte le premesse per fare bene: c’è il vantaggio, c’è di fronte una squadra ancora stordita per il gol incassato a freddo. Ma il Portici non intende affatto recitare la parte dell’agnello sacrificale e minuto dopo minuto sale di giri tanto da riuscire a prendere il sopravvento nella zona centrale del campo.

In campo aleggiano sinistri presagi quando gli ospiti vanno a un passo dalla segnatura colpendo il palo alla destra del portiere Moro. Intendiamoci, c’è lo spettro delle due ultime sconfitte che fa paura soprattutto perchè gli ospiti mostrano una padronanza di campo che non promette niente di buono per la Paganese. Gli avversari sono in grande spolvero, hanno un’ottima organizzazione di gioco, hanno buonissime individualità e arrivano prima sulle seconde palle, quelle che misurano il grado di efficienza non solo atletico ma anche psicologico delle squadre in campo.

Nella ripresa Giampà intuisce di dover cambiare qualcosa. Lo fa senza mortificare nessuno, con grande savoir faire e bravura. Vengono rimodulati i compiti dei due esterni che nella prima parte della gara non erano riusciti a supportare l’azione dei centrocampisti Sicurella e Del Gesso, quasi sempre in inferiorità numerica nella zona centrale del campo. Entra in gioco Cusumano e la squadra ha un sussulto grazie anche a una partecipazione meno estemporanea di Faiello che prende a giocare come sa, senza strafare.

In campo adesso c’è la Paganese delle nove vittorie consecutive; gagliarda, tosta, convinta della sua forza. La difesa chiude tutti gli spazi agli avversari stremati da un primo tempo giocato al massimo; a centrocampo Sicurella riesce ad esprimersi con autorevolezza e in avanti De Felice e Maggio sentono vicino le invenzioni di D’Agostino che migliora di momento in momento.

Arrivano di conseguenza anche il secondo gol di De Felice e l’eurogol di Maggio che da solo varrebbe il prezzo di un biglietto mai pagato a causa della chiusura dello stadio al pubblico.

Ecco, questa è la Paganese di oggi: tosta, concreta, efficiente, anche spietata. E tutto lascia prevedere che lo sarà anche in futuro. Amen!

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

Paganese-Portici 3-0: gli azzurrostellati tornano alla vittoria dopo 3 turni.

La Paganese torna alla vittoria e lo fa nel modo migliore. Al Torre infatti, il convincente 3-0 rifilato Portici restituisce ottimismo dopo un pareggio e soprattutto due sconfitte da dimenticare. Un successo meritato per gli uomini Giampà, capaci di dominare per lunghi tratti di partita e di sbloccarla dopo appena 53 secondi con il solito De Felice. Nella ripresa, il gol dello stesso numero 11 azzurrostellato e la perla di Maggio, archiviano la pratica e regalano 3 punti fondamentali.

Paganese che parte subito forte e al primo affondo trova la rete del vantaggio: Maggio serve bene l’inserimento di Faiello che a sua volta anticipa l’uscita del portiere avversario, a quel punto per De Felice è un gioco da ragazzi insaccare a porta vuota il gol dell’1-0. Gli uomini di Giampà spingono a caccia del raddoppio, a cui vanno vicini in più di un’occasione dagli sviluppi di calcio d’angolo. La risposta del Portici arriva intorno poco prima della mezz’ora con l’invenzione di Di Gennaro per Filogamo che, in area, centra il palo. La Paganese però è padrona delle operazioni e sfiora nuovamente il raddoppio con De Felice che, lanciato in profondità, arriva all’uno contro uno con Borrelli ma calcia clamorosamente largo.

Anche al rientro dagli spogliatoi, gli uomini di Giampà appaiono determinati nella ricerca del secondo gol. Intorno al quarto d’ora, D’Agostino ci va vicino con una rasoiata sulla quale Borelli è chiamato ad allungarsi per mettere in corner. Passano una manciata di minuti e gli sforzi degli azzurrostellati vengono premiati: ancora lo stesso numero 10 crossa per De Felice che può siglare la doppietta personale. Una Paganese scatenata, riesce a trovare sull’onda dell’entusiasmo anche il 3-0 con un super gol di Maggio: l’attaccante raccoglie una respinta della difesa avversaria  e, al volo, lascia partire un potente mancino che finisce sotto l’incrocio dei pali. Una rete che sarà il punto esclamativo sul fondamentale ritorno alla vittoria.

IL TABELLINO

RETI: 1’pt, 22’st De Felice, 25’st Maggio (PA).

PAGANESE (3-4-3): Moro; Maccherini, Capone, Di Somma; Faiello, Del Gesso (39’st Campanile), Sicurella (43’st Verna), Semonella (8’pt Cusumano); De Felice (32’st Cipolla), Maggio (39’st Iuliano), D’Agostino. A disp.: Pinestro, Fois, Dio, Esposito. All.: Domenico Giampà.

PORTICI (4-3-1-2): Borrelli; Pelliccia, Riccio, Senese, Cirillo; Mirante (23’st Amato), Maranzino (48’st Stallone), Marino (23’st Mincione); Di Gennaro; Nocerino (48’st Galizia), Filogamo (33’st Pinto). A disp.: Poerio, Guarino, Di Micco, Signorello. All.: Salvatore Sarnataro.

ARBITRO: Franzo’ di Siracusa (Giacomini-Spoletini).

NOTE: Gara disputata a porte chiuse. Ammoniti: Del Gesso (PA), Mirante (PO), Maggio (PA). Recupero: 0’pt,3’st. Angoli: 4-2. 

Christian Esposito - paganesemania.it

Foto: Paganese Calcio

13.2.23

Occasione troppo ghiotta: il Sorrento riaggunta la Paganese in vetta alla classifica.

Era un'occasione troppo ghiotta, dopo il KO della Paganese nel match con la Palmese, per farsela sfuggire. E così il Sorrento, superando di misura allo stadio "Italia" l'Ilvamaddalena di con la rete di La Monica, riagguanta gli azzurrostellati in vetta la classifica a quota 44 punti. 
Alle loro spalle ne approfitta anche la Casertana che superando 2-0 il Real Monterotondo si porta a 7 punti dalla vetta, riuscendo a risucchiare negli ultimi due turni alla Paganese 6 punti. Non va oltre il pari la Lupa Frascati, (2-2) in casa dell'Atletico Uri, che così resta a -6. 

Sotto la classifica aggiornata.

da paganesemania.it



Imprecisione sottoporta ed errori in difesa: la Paganese cade anche con la Palmese.

Secondo KO consecutivo per la Paganese che, dopo le tre sberle dall'Atletico Uri, viene superata dalla Palmese nel match di cartello della 22^ giornata. In casa della terza forza del campionato gli azzurrostellati riescono a passare anche in vantaggio dopo appena 120 secondi con De Felice per poi subire la rimonta rossonera ad opera di Laringe, Oggiano e del ‘paganese’ De Feo. Un tre a uno non senza recriminazioni per le tante occasioni fallite sotto porta oltre qualche discutibile decisione arbitrale. 

Giampà rivoluziona la mediana rispetto a sette giorni fa: rientra dalla squalifica Del Gesso, al suo fianco Sicurella col ritorno di Faiello sull'out destro. Sul versante opposto, l'unico superstite, Cusumano. In difesa torna Capone in luogo di Esposito. In avanti tutto confermato. 

Parte fortissima e col piglio della capolista la Paganese che dopo appena 120 secondi va in vantaggio: sulla conclusione smorzata dal limite di D'Agostino, ne approfitta De Felice abile a mandare la sfera sotto la traversa. Al 10' gli azzurrostellati vanno vicini al raddoppio: D'Agostino imbecca in profondità Cusumano, cross basso al centro sul quale Maggio e De Felice non trovano il tap-in vincente. Sul capovolgimento di fronte, però, la Palmese trova il pari: Trudino serve al centro Laringe, l'esterno salta in dribbling Di Somma battendo poi Moro. Al quarto d'ora la Paganese risbanda: Puntoriere punta in velocità Di Somma, rientro sul sinistro e tiro a giro con la sfera che sfiora il palo. Dopo quindici minuti ad alta intensità la gara cala leggermente di ritmo prima di accendersi nuovamente sul finire della prima frazione. È sempre D'Agostino ad inventare sulla collaudata asse con De Felice con l'esterno azzurostellato che insacca di testa ma l'arbitro annulla per un presunto fallo di Maggio al centro dell'area sul suo diretto marcatore. 

Parte nuovamente forte nella ripresa la Paganese che si rende subito pericolosa con Maggio (3'), D'Agostino (5') e poi nuovamente con il numero 9 azzurrostellato al 6' anticipato in angolo in modo provvidenziale da Mautone. Dal successivo tiro dalla bandierina, è Sicurella a sprecare da ottima posizione colpendo il palo esterno. 

E, come avvenuto nel primo tempo, nel momento migliore della Paganese la Palmese trova il raddoppio. Galdean recupera palla a centrocampo, assist in profondità per Oggiano che, sfruttando un velo di Fusco sulla trequarti, ‘taglia’ la difesa troppa statica e batte Moro. Passata in svantaggio la squadra di Giampà si riversa nella metà campo avversaria a caccia del pari ma Del Gesso e De Felice mandano fuori da buona posizione. L'occasione più ghiotta giunge al 34' sui piedi di Faiello che, imbeccato sul secondo palo da D'Agostino, manda incredibilmente a lato da pochi metri. A due minuti dal triplice fischio la Palmese chiude i conti: sugli sviluppi di un corner corto, Cozzolino colpisce il palo, la ribattuta giunge a De Feo, in posizione alquanto dubbia, che insacca. 

da paganesemania.it

12.2.23

Palmese-Paganese 3-1: il festival dei gol mancati! Prosegue il momento no degli azzurrostellati.

DI NINO RUGGIERO

Palmese-Paganese era cominciata nel migliore dei modi. Dopo due minuti e mezzo di gioco, il tempo di dare uno sguardo alle formazioni e agli schieramenti, De Felice aveva raccolto una corta ribattuta della difesa avversaria su tiro di D’Agostino e aveva messo in rete il pallone del momentaneo zero a uno. C’erano dunque in casa azzurro stellata tutte le premesse e le condizioni favorevoli per dimostrare che i due passi falsi commessi negli incontri con Angri e Atletico Uri erano solo il frutto di giornate storte. Tutto risolto, allora? Primato salvo e rinforzato? Macchè! Risolto proprio un bel niente e primato nuovamente messo in discussione con la platea delle pretendenti alla vittoria finale che si allarga sempre di più.


Dopo la segnatura repentina di De Felice, a Palma Campania si poteva e si doveva mettere una pietra tombale sulla vittoria. Lo fanno le squadre costruite per vincere che sanno ripiegare e chiudersi quel tanto che serve a far sbilanciare gli avversari per poi colpirle mortalmente in contropiede. Già, colpirle… Poteva raddoppiare la Paganese dopo dieci minuti di gioco ma su un invitante cross di Cusumano sia Maggio che De Felice arrivavano fuori tempo e sul rinvio della difesa era la Palmese – ironia della sorte! – a mettere a segno il gol beffardo del momentaneo pareggio.

Calma, ce la giochiamo – deve aver detto l’allenatore Giampà ai suoi ragazzi negli spogliatoi. E l’inizio della ripresa prometteva anche bene con la squadra azzurro stellata che teneva bene il campo e sembrava potesse segnare da un momento all’altro. Per due volte di seguito Maggio e Sicurella graziavano la Palmese; quest’ultima invece sfruttava la solita incertezza della difesa intenta a chiamare il fuorigioco e segnava a sorpresa il gol del due a uno. Sul finale arrivava anche il gol del definitivo tre a uno. Frittata fatta, e servita pure.

Adesso, a bocce ferme ci chiediamo: che succede a questa benedetta Paganese? Possibile che ci possa essere nell’arco di circa un mese un’inversione di tendenza in fatto di rendimento? Dove è andata a finire la squadra capace di conquistare ventisette punti sui ventisette in palio? Ed ancora: questa crisi di risultati positivi da cosa può dipendere? Da una difesa che incassa gol (sono sette nelle ultime tre partite!), attuando una fallace interpretazione della tattica di fuorigioco o da una mancata realizzazione di gol apparentemente facili facili? Forse tutte e due le cose. Rimedi? Una ricetta precisa nel calcio, quando i risultati non arrivano, non c’è mai; così come non c’è mai la bacchetta magica per raddrizzare le cose nel verso voluto. La medicina giusta può essere rappresentata dalla ricerca degli errori commessi e cercare di eliminarli. Questo lo deve fare il tecnico, chiamato a ricondurre la squadra sul sentiero giusto dell’equidistanza dei reparti e della compattezza della fase difensiva che è alla base di ogni successo.

Ironia della sorte, potremmo dire che la squadra, ancorché sconfitta da una Palmese volitiva ed essenziale, per buona parte della gara ha tenuto bene le file del gioco. Ma nel calcio non basta, bisogna avere una difesa ferrea capace di annullare le potenzialità offensive delle squadre avversarie e
bisogna fare gol per vincere.

In tema di festival, dato il periodo, con la Palmese è andato in onda quello dei gol mancati; ad esso hanno contribuito in pari misura gli errori sotto rete di Maggio, De Felice, Sicurella e Faiello. Gol più facili da segnare che da fallire.

Calma, però, niente è perduto!

Nino Ruggiero - www.paganesegraffiti.it

(nella foto, un momento di Palmese-Paganese negli scatti di Agostino Gemito – foto Facebook Palmese)

7.2.23

Qui si parrà la tua nobilitate.

DI NINO RUGGIERO

Venti di crisi in casa Paganese. Quando le giornate storte passano a due, dopo la prima, istintivamente viene da chiedersi: che succede, che cosa non va? Premesso che la Paganese è una buonissima squadra, una delle più quadrate del campionato, ma certamente non una schiacciasassi, per esperienza vi dico che nel corso di un lungo ed estenuante campionato ci possono essere momenti di crisi. Momenti in cui va tutto storto mentre ogni mossa degli avversari viene chirurgicamente capitalizzata, non solo per bravura ma anche perché è il loro momento buono. 

Da questo tunnel bisogna essere solo bravi a uscire presto. Per farlo deve esserci unità d’intenti, a cominciare dalla società che deve essere ancora più vicina del solito alla squadra; dall’allenatore che deve prendere la squadra per mano perché di essa conosce tutto: vita, morte e miracoli; dall’ambiente sportivo più facile alla depressione quando arrivano risultati sportivi non in linea con le aspettative.
Dopo una rincorsa vincente durata tre mesi, con la bellezza di dieci punti più altri quattro ancora recuperati al Sorrento, capolista detronizzata, sono dunque arrivati due passi falsi: mezzo passo con l’Angri e intero ieri con i sardi dell’Atletico Uri.

Le prime avvisaglie con l’Angri una settimana fa. Un primo tempo da censura, scandaloso. Qualcosa cambiò nel secondo tempo, tanto che gli azzurro-stellati riuscirono ad arrivare al pareggio. Non così ieri al “Marcello Torre” contro l’Atletico Uri. La Paganese dopo sei minuti di gioco è andata inopinatamente in svantaggio. Un discutibile posizionamento della difesa, su un innocuo cross dalla destra, ha causato la segnatura degli ospiti. Azione ritenuta viziata da posizione di fuorigioco netto; difesa ferma, di sale. Nessuna esitazione invece per l’arbitro: gol regolare. Inutili le vibrate proteste del capitano D’Agostino nei confronti del direttore di gara.

Una vera mazzata “tra noce e capo di collo”, come diciamo coloritamente dalle nostre parti, e che ha poi condizionato fortemente la prestazione della squadra azzurro-stellata per tutta la gara.

In questo tipo di partite, contro squadre che giocano disinvolte, che non hanno particolari posizioni di classifica da difendere, se si riesce a riequilibrare subito il risultato è facile che poi si venga a capo della partita. Ma se passa il tempo, se non si riesce a trovare sbocchi per la propria manovra, se ti sembra che vada tutto storto, se il portiere avversario si erge a protagonista della giornata, si rischia il naufragio, come poi è puntualmente accaduto.

0-3 esagerato? No, perché – è inutile che ci giriamo attorno – nel calcio il fattore psicologico, l’ansia di arrivare al risultato ti condiziona e non ti fa giocare tranquillo. Da qui errori su errori; e più il tempo passa, più ti accorgi che non è giornata.

Per fortuna, la vetta è ancora lì, con tre punti di vantaggio sul Sorrento e con sette punti su Palmese e Lupa Frascati. Quindi il passo falso di ieri non ha causato sfracelli, sempre che la squadra sappia riprendersi e giocare con il piglio della capolista; lo sa fare e deve farlo.

In un campionato lungo e snervante si sono visti progressi domenica dopo domenica a cominciare dalla vittoriosa trasferta di Cassino. Ma la squadra aveva già fatto vedere cose egregie fin dalla partita a Caserta, quando aveva dominato l’avversaria per tutta la durata della gara per poi essere raggiunta in un convulso finale.

Adesso c’è bisogno di ritrovare quell’equilibrio tattico che ha contraddistinto le migliori prestazioni. Parliamoci chiaro: non è tanto una questione di uomini quanto di assicurare quelle equidistanze tra i reparti che fanno grande una squadra di calcio.

Questa compattezza era arrivata; se non ci fosse stata, non sarebbero mai arrivate le nove vittorie consecutive che hanno rilanciato la Paganese verso un traguardo prestigioso.

È con questo obiettivo che bisognerà affrontare le prossime gare, a partire dalla trasferta di sabato a Palma Campania.

Qui si parrà la tua nobilitate, detto alla Dante.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

6.2.23

La classifica dopo la ventiduesima giornata.


Giampà: "E' stata una giornata no! Fa male perdere così, ma bisogna restare sereni".

E' deluso ed amareggiato ma allo stesso tempo lucido Domenico Giampà al termine della sconfitta con l'Atletico Uri. Una battuta d'arresto inattesa dopo 16 risultati utili consecutivi quanto pesante nel passivo maturato al termine dei 90 minuti. "E' stata una giornata no, una partita giocata sottotono da parte di tutti. Oggi è stata la prova di quello che ripeto da inizio campionato: in questo girone ogni squadra può vincere contro chiunque a prescindere dalla classifica. E quando ti manca il furore agonistico come avvenuto oggi tutto risulta più difficile. Non eravamo partiti neanche male ma poi è capitato che alle prime due occasioni subite abbiamo preso gol. Aldilà di questo, però, c'è da fare i complimenti agli avversari. Hanno strameritato questa vittoria".

Uno 0-3 netto e senza attenuanti che potrebbe far vacillare qualche certezza alla Paganese. Giampà, però, ha già la ricetta pronta. "Dopo tanti risultati positivi può capitare un passaggio a vuoto, credo faccia parte del percorso di crescita intrapreso da questa squadra. Ora bisogna resettare e continuare a lavorare, lo faremo già domani quando inizieremo a preparare la sfida di sabato con la Palmese. Fa male questa sconfitta, fa male perdere così ma bisogna restare sereni: conosciamo le nostre qualità e sappiamo dove tutti vogliamo arrivare".

Un ko, comunque, quasi indolore ai fini della classifica in virtù dei risultati di Sorrento e Palmese che non sono andate oltre il pari rispettivamente con Tivoli ed Aprilia. "E' vero che non hanno vinto ma comunque hanno recuperato un punto. Io parto dal presupposto che il vantaggio che abbiamo in classifica bisogna cercare di aumentarlo domenica dopo domenica. Dobbiamo guardare esclusivamente a noi stessi ed ai nostri risutati"

da paganesemania.it

Paganese-Atletico Uri 0-3: un domenica da horror al Marcello Torre.

A sorpresa la Paganese crolla in casa contro l’Atletico Uri. Un pesante 0-3 quello inferto dalla formazione sarda, ad una Paganese troppo disordinata ed incapace di reagire. Una partita iniziata male, con il gol degli ospiti dopo soli 7 minuti, e finita peggio con la terza rete incassata dopo un forcing finale inconcludente. Sconfitta pesante ed opportunità di allungare sulle inseguitrici sprecata.

Match che si mette subito in salita con la Paganese che va sotto dopo soli 7 minuti: cross dalla destra di Ravot che in area pesca Aloia che, partito probabilmente in fuorigioco, controlla e sblocca il parziale. La reazione azzurrostellata arriva con il tentativo di Verna, respinto bene da D’Ippolito (che poi uscirà per infortunio). Passano pochi minuti e gli ospiti affondano addirittura il colpo del raddoppio con il chirurgico destro da fuori di Fiorelli. Paganese stordita e Atletico Uri che orchestra il gioco: Ravot, imprendibile oggi, va via su Di Somma e crossa ancora per Aloia, stavolta Moro con un miracolo evita il k.o. anticipato.

In avvio di ripresa succede di tutto: D’Agostino lancia Maggio a tu per tu con Quesada, il portiere esce in modo maldestro e lascia la porta sguarnita al 9 azzurrostellato che calcia e, dopo una deviazione sulla linea, centra il palo. Ancora Paganese pericolosa con D’Agostino che ci prova da fuori, conclusione respinta da Quesada. Gli uomini di Giampà sembrano aver approcciato con uno spirito diverso e sfiorano ancora una volta il gol con la conclusione di Cusumano che si stampa sulla traversa. Le speranze azzurrostellate si spengono però al 78’, quando Ravot sguscia sulla destra e serve Aloia che, indisturbato in area, insacca il pesante 0-3. Nel finale clamorosa palla gol per Dioh che spara alto da due passi. Occasione che riassume un pomeriggio totalmente da dimenticare per la Paganese, che trova così la seconda sconfitta in campionato.

IL TABELLINO

RETI: 7’pt, 33’st Aloia (AU), 19’pt Fiorelli (AU).

PAGANESE (3-4-3): Moro; Maccherini, Di Somma, Esposito (17st Dioh); Fois (1’st Semonella), Verna (1’st Sicurella), Iuliano (1’st Faiello), Cusumano; De Felice, Maggio, D’Agostino. All.: Pinestro, Caiazzo, Capone, Campanile, Cipolla, Dioh, Sicurella. All.: Domenico Giampà.

ATLETICO URI (3-4-3): D’Ippolito (30’pt Quesada); Fancellu, Piga, Congiu; Ravot, Loru (67’st Manca), Melis, Fadda, Aloia (39’st Masia), Fiorelli (17’st Pinna), Demarcus (14’st Samb). A disp.: Quesada, Jah, Fusco, Pinna, Di Paolo, Polletta. All.: Massimiliano Paba.

ARBITRO: Totaro di Arezzo (Pacifici-Gennuso)

NOTE: Ammoniti: Fadda (AU), Masia (AU). Recupero: 3’pt,5’st. Angoli: 7-6.

Christian Esposito - paganesemania.it

Foto: Paganese Calcio