29.1.24

La pietra filosofale.

La battuta d’arresto di Matera, di sette giorni addietro, non ha lasciato il segno. Contro il Gallipoli, ultima della classe, gli azzurro-stellati hanno riportato una chiara vittoria, resa più rotonda grazie un colpo di genio di Porzio che non ha lasciato scampo al disinvolto portiere pugliese.

Della partita ho già detto quasi tutto tratteggiando il consueto pagellone di fine partita. Aggiungo solo che si tratta di una vittoria veramente corroborante; arrivano tre punti davvero importanti per la Paganese che vede allontanarsi lo spauracchio dei play-out per guardare con maggiore fiducia al prossimo futuro.

Tornando alla partita, c’è da dire, a onore del vero, che ancora una volta c’è stato il predominio territoriale della squadra di casa. Gallipoli quasi non pervenuto, se si eccettuano un paio di contropiede che avrebbero anche potuto fare male; una pezza in proposito l’ha messa il giovane Simone Esposito che si avvia a dare continuità alla sua esperienza a guardia della porta.

Piuttosto ci sarebbe da tirare in ballo un tasto dolente, forse lo stesso tirato in ballo a Matera (rigore più che evidente a parte). Che cosa impedisce alla squadra di concretizzare l’imponente mole di gioco messa in mostra? Bello il quesito, ma di difficile soluzione. Se ci fosse una naturale ricetta, sarebbero i tecnici a metterla in atto, ma non c’è.

Nel calcio non basta giocare bene e dare dimostrazione di superiorità tecnico-tattica. Alcune squadre, soprattutto quelle che vanno per la maggiore e che hanno mestiere, sono ciniche, spietate, non ammettono il minimo errore dell’avversario, quasi giocano a rimpiattino e ti puniscono poi al minimo errore. E sapete perché? Perchè le squadre composte in maggioranza da giovani hanno tutto: ardore, entusiasmo, voglia di emergere, anche buona preparazione di base, seguono le direttive dei propri allenatori, ma poi non riescono a concretizzare la mole di lavoro prodotto per un peccato di gioventù. Se lo facessero probabilmente avremmo trovato la pietra filosofale, quella pietra magica, scovata dallo scrittore francese Flammel, in grado di trasformare qualsiasi metallo in oro puro. Giá, pietra filosofale. Utopia, solo utopia.

La verità è che non basta solo il lavoro a trasformare una banda di giovani di belle speranze in una squadra di sicuro successo. Cosa voglio dire? Che la Paganese è una buona formazione composta da tanti buoni elementi, guidata da un tecnico di prim’ordine che ha dato alla squadra la sua impronta, ma che – proprio perché formazione giovane e inesperta – non potrà fissare un traguardo di massima. E questo non perché non ci siano elementi di valore, ma solo perché in determinate occasioni, c’è bisogno di avere soprattutto in avanti elementi che sappiano effettuare repentini cambi di marcia e puntare diritti a rete. Probabilmente si chiama mestiere del gol. O si ha, o non si ha.

Quello, allora, che probabilmente ancora non si è capito – e che è anche difficile da fare accettare – è che la Paganese di quest’anno, già per il fatto di esistere, rappresenta una specie di miracolo calcistico. Quello che è stato fatto per arrivare fino ad oggi, non devono scoprirlo le zingare. È stato fatto, sin dall’inizio, tutto con cognizione di causa. Ogni pedina interessata ha fatto egregiamente la sua parte; nessuno dei soci finanziatori ha fatto un solo passo in più rispetto al loro ruolo tradizionale. Sono poi stati bravi Accardi e Raiola a spendere il giusto, come l’economia del momento consigliava; è stato bravo Agovino a dare un volto alla squadra, se è vero, come è vero, che i complimenti nei confronti della squadra oggi si sprecano.

Ora, una volta assodato e sacramentato che la squadra sta facendo anche più del suo dovere mantenendo fede al programma di minima, mi sembra anche giusto che ci si interroghi su qualche incontrovertibile dubbio: si potrà con il lavoro arrivare a limare qualche deficit di natura più che altro realizzativa?

Forse, ma non è certo. Rizelarsi non serve a niente. Quello che bisognava dare a Cesare  è stato ampiamente dato  e nessuno mai ha avuto alcunché da eccepire sul ruolo che la squadra sta recitando. In un campionato difficilissimo, caratterizzato da compagini che non hanno badato a spese nelle sessioni estive e in quella invernale, sperare in un futuro più roseo si può.

Non costa niente.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it 

La Paganese vista da...Nocera! - La classifica si fa sempre più interessante...

Dopo la sconfitta di Matera la Paganese si rialza immediatamente e batte il fanalino di coda Gallipoli con il classico risultato all'inglese. Con l'infermeria sempre piena, mister Agovino si affida al blocco garanzia rilanciando dall'inizio Orefice come terminale offensivo supportato da Iannone e Mancino, lasciando in panchina Porzio. Una scelta dettata anche da esigenze under con Del Gesso, al rientro come De Gennaro, confermati nella diga di centrocampo.

La gara scorre via sempre in gestione degli azzurri anche se non offrono, rispetto ad altre prestazioni, un gioco scintillante piu per l'atteggiamento aggressivo degli avversari che per proprio demeriti.

Partita maschia con il signor Cipolloni che ha gestito all'inglese facendo, in determinate occasioni, correre troppo il gioco a discapito delle gambe. Il vantaggio immediato, con la trasformazione dagli 11 metri di Iannone per un fallo su Faiello, mette subito la gara sui giusti binari. Qui, però, emergono le pecche di una squadra, comunque costruita per salvarsi, che si specchia troppo trovando sempre soluzioni articolate, non "uccidendo" un avversario scorbutico che comunque dà qualche grattacapo. Il due a zero giunge sul finire di partita per gentile concessione di Dima che pasticcia, regalando su un piatto d'argento il raddoppio al lesto Porzio che chiude le sofferenze.

La classifica, intanto, si fa sempre più interessante. Gli azzurri hanno sempre più nel mirino i play off, che ora distano solo tre punti, visti i passi falsi di Casarano, sconfitto in casa dalla Palmese, e dell'Andria bloccato sul pari a Gravina. Nel mirino ora il Manfredonia, che all'andata bloccò in casa la Paganese su uno scialbo 0-0, riabbassando un'asticella innalzatasi troppo dopo un ottimo avvio. Ora domenica l'occasione è propizia per continuarla a rialzare!

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Gallipoli 2-0: i risultati di giornata e la classifica aggiornata.



Paganese-Gallipoli 2-0: la rassegna stampa da PaganeseGraffiti.

 



Paganese-Gallipoli 2-0. Galeotafiore e Faiello non si smentiscono mai.

Vittoria senza pathos per la Paganese in una giornata piuttosto tranquilla. Ottimo colpo d’occhio per le scalee occupate dai ragazzi delle scuole medie che hanno nobilitato l’impegno agonistico. Una vittoria che lascia ben sperare per il futuro e che suona a onore e merito per una compagine che probabilmente ha ancora parecchio da chiedere al campionato. La zona play-out per buona sorte si allontana e si può anche tirare un buon sospiro di sollievo per un primo traguardo che a questo punto appare a portata di mano
Per il domani, come nei celebri versi, non c’è certezza.

Esposito Simone 6,5 – Disoccupato per buona parte della gara, si limita all’ordinaria amministrazione denotando però prontezza di riflessi e proprietà del ruolo.

Ianniello 7 – Credo che un posto di diritto gli spetti nella gerarchia della difesa che assume sempre più carattere ed ermeticità soprattutto quando ha a che fare con avversari poco disposti al palleggio aereo.

(dal 66’) Porzio 7 – Entra e porta una ventata di freschezza al reparto avanzato. Si fa trovare pronto all’appuntamento del gol e non fallisce.

Esposito Giuseppe 7 – Ha assunto sempre di più il ruolo di guida di tutto l’apparato difensivo e dai suoi piedi partono anche suggerimenti in fase di costruzione del gioco. Le sue aperture appaiono come un toccasana specie in assenza di un regista come Langella.

Galeotafiore 7,5 – Libero o quasi da impegni difensivi, riesce a dare sfogo alla sua voglia di partecipare con successo alla fase di offesa. Lo troviamo per buona parte del primo tempo in avanti, soprattutto sulla fascia sinistra pronto ad effettuare sgroppate poderose degne di migliori fortune.

Setola 7 – Sulla destra del nuovo schieramento offensivo proposto da Agovino, riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano. È bravo a effettuare la fase difensiva, ma è più bravo ancora quando riesce a spingersi in avanti chiedendo continui scambi con Mancino e arrivando a proporre cross interessanti dalla sua fascia preferita.

Del Gesso 6,5 – Gioca con il freno a mano tirato nella consapevolezza di dover recitare un ruolo di primo piano nel governo del centrocampo azzurro-stellato stante l’assenza di Langella. Non si smarrisce mai giocando con tocchi di prima, come da copione tracciato da Agovino.

De Gennaro 6,5 – Chiamato in causa dall’allenatore, lui che è un classe 2005, non perde mai la bussola e fa valere più di una volta la sua buona stazza fisica nella zona centrale del campo. Può a ben ragione essere considerato tra le note positive della giornata.

(dal 73’) Montoro sv – Entra con il piglio giusto e riesce a dare una scossa a tutta la squadra con il suo dinamismo.

Faiello 7,5 – Non si smentisce mai da buon capitano. Dai suoi piedi partono le azioni più importanti della partita, dall’episodio da cui scaturisce il calcio di rigore realizzato da Iannone ai tanti pericoli portati soprattutto sulla fascia sinistra di cui è degno protagonista.

Orefice 6 – Non riesce a vincere questa sfida con il gol da un po’ di tempo a questa parte. Fa di tutto per arrivare a rete, ma gli va tutto storto. Per giunta l’arbitro gli annulla per un dubbio fuorigioco una rete sembrata regolarissima su cross proveniente dalla destra.

(dal 66’) Donnarumma 6,5 – Entra praticamente da terzo di difesa al posto di Ianniello. Dimostra di essere pronto e pimpante.

Iannone 6,5 – Realizza con freddezza il rigore del temporaneo uno a zero. Per il resto, dá il solito contributo a tutto campo anche se non è particolarmente ispirato in zona gol.

(dal 84’) Simonetti sv – Pochi minuti per lui.

Mancino 7 – È uno di quelli che fanno sempre sentire il loro peso nell’economia complessiva di una squadra di calcio. Il suo gioco si basa soprattutto sull’apporto quantitativo che riesce a dare. Stavolta esce stremato proprio allo scadere del tempo regolamentare.

(dal 91’) Perulli sv

Allenatore Agovino 7 – Indovina tutto quello che c’è da indovinare in una partita alquanto piatta e caratterizzata ancora una volta da un predominio più che netto avuto nei confronti del Gallipoli. Piuttosto sarebbe auspicabile che la squadra riuscisse a chiudere le partite quando riesce a dimostrare di essere padrona del campo.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

Paganese-Gallipoli 2-0: decidono Iannone e Porzio.

Vince e convince la Paganese che al "Marcello Torre" supera con un netto 2-0 il Gallipoli. Di Iannone, dagli undici metri, e Porzio le reti, una per tempo, che hanno deciso l'incontro praticamente mai in discussione fin dalle prime battute.

Ed è proprio la partenza a razzo dell'undici di mister Agovino ad incanalare il match sul binario giusto. Bastano, infatti, soltanto 5 minuti per sbloccare la contesa con il gol Iannone su calcio di rigore, concesso per l'atterramento di Faiello da parte di Dima. Dopo la mezzora la Paganese trova anche il raddoppio con Orefice ma è tutto vano proprio la posizione di fuorigioco del numero 10 azzurrostellato. Sul finire della prima frazione è Mancino ad impensierire l'estremo difensore giallorosso.

La seconda frazione si apre con l'identico canovaccio con cui si era chiusa la prima: Paganese totale padrone del campo alla ricerca del gol per 'mettere in ghiaccio' il risultato. Ci provano Iannone, Faiello ed anche Montoro senza esito fino a che Porzio ad una manciata di minuti dal triplice fischio non approfitta di una disattenzione di Dima fissando il risultato sul 2-0 finale.

Arrivano cosi altri tre punti preziosi per avvicinarsi al traguardo salvezza (+ 10 dalla zona Playout) guardando con serenità al 'sogno' Playoff distante nuovamente soltanto tre punti.

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 6' Iannone; st 42' Porzio

da paganesemania.it

22.1.24

Calcio d’avanguardia, ma cosa resta?

DI NINO RUGGIERO

Questa volta è andata bene con la diretta televisiva, organizzata dalla società materana; altra organizzazione, addirittura un canale TV dedicato, roba da professionisti.

Meno bene, invece, sono andate le cose dal punto di vista sportivo per la Paganese, punita quando – visto l’andamento della partita – tutto lasciava prevedere che si sarebbe andati avanti con la spartizione dei punti.

Della partita avrete già avuto modo di leggere il consueto pagellone di Paolo Saturno che ha sviscerato il comportamento dei singoli. Ebbene c’è da ribadire che, dopo un inizio così così, nel primo tempo si è rivista la Paganese che tanto bene si sta comportando in questo campionato. Mancavano pedine importanti nell’inquadratura azzurro-stellata, punti forza della squadra, con riferimento soprattutto alla mancanza di Langella autentico faro del centrocampo, unanimemente riconosciuto come uomo carismatico e di grande spessore tecnico-tattico. Ma Agovino aveva mischiato bene le sue carte, presentando una formazione molto omogenea, in grado di mettere in atto il suo gioco avvolgente, fatto di interscambi tra i reparti, di sovrapposizioni sulle due fasce, presidiate a destra da Setola e a sinistra da Faiello, e da un corridoio centrale nel quale si inserivano a turno, come in un meccanismo di precisione, non solo gli ispirati Mancino, Porzio e Iannone ma anche il possente Galeotafiore sempre pronto a dare il suo contributo offensivo alla manovra.

Le cose migliori della Paganese si sono viste a partire dai primi dieci minuti di gioco del primo tempo. In questa fase, la squadra è sembrata padrona del centrocampo con un gioco intrigante e lineare che ha annichilito gli avversari che vedevano sbucare azzurro-stellati da tutte le parti. Non è un caso che le cose migliori la Paganese le abbia espresso quando Faiello – affrancandosi dalla marcatura di Tumminelli – ha partecipato con tutta la sua generosa esplosività alla manovra della squadra. Proprio da Faiello, spostato temporaneamente a sinistra, sono partite le azioni che hanno portato la Paganese ad un passo dalla meritata segnatura. Non è un caso, infatti, che il portiere materano Tartaro abbia dovuto sfoderare il meglio del suo repertorio su due conclusioni ravvicinate prima di Porzio e poi di Mancino. La seconda, su tiro al volo di sinistro meritevole di migliori fortune e sul quale il portiere si è superato.

In questa fase di dominio pressoché costante, non una sola volta il pallone ha ripreso una specie di strana danza propiziatoria proprio davanti alla linea di porta, senza che nessuno degli azzurrostellati avesse la forza di accompagnare il pallone in rete. Il gol: essenza del calcio. Non basta dominare o dare l’impressione di avere in pugno una partita; per vincere servono i gol. Ed il gol, che poi, in definitiva, ha deciso le sorti di uno strano incontro, è stato messo a segno nella ripresa da Mokulu, manco a farlo apposta dall’attaccante che meno si era fatto vedere durante tutti i novanta e più minuti di gioco.

Il risultato finale lascia perplessi per come è scaturito. Ci sono stati un paio di episodi discutibili in area di rigore materana che l’arbitro ha ritenuto ininfluenti. Ci sono state le inutili proteste in merito da parte dell’allenatore Agovino che ha elevato i suoi lai all’indirizzo del direttore di gara.

Resta il fatto che la squadra a Matera ha perso dopo aver infilato un buona serie di risultati positivi. Da dimenticare però, certamente la disputa del secondo tempo durante il quale la squadra si è sfilacciata e ha perso le sue peculiari caratteristiche di compattezza che le sono congeniali. Dirò semplicemente che la squadra non è stata più “squadra” dal punto di vista etimologico. Dalla panchina probabilmente Agovino ha ricevuto più dubbi che certezze perché la squadra – dopo le numerose sostituzioni effettuate – non ha saputo reagire allo svantaggio del momento. Però, per favore, niente drammi. L’allenatore ha dimostrato che sa dove mettere le mani per ritornare subito a galla. È auspicabile che sia così!

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

Matera-Paganese 1-0: la rassegna stampa da Paganese Graffiti.





Matera-Paganese 1-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


La Paganese vista da...Nocera! - La tradizione negativa di Matera è rispettata!

Anche nella dodicesima trasferta della storia a Matera, la Paganese non riesce ad espugnare il "XXI Settembre" rimediando l'ottava sconfitta, la quarta di fila negli ultimi confronti. La tradizione negativa, purtroppo, è stata rispettata fermando a sei i risultati utili consecutivi dei ragazzi di mister Agovino.

In campo tra i pali confermato Esposito con Pinestro recuperato in extremis. Il tecnico azzurro deve rivoluzionare la mediana, dove fa il suo esordio Petrosino, con Del Gesso squalificato e De Gennaro e Langella out, affidandosi al duo De Feo-Montoro. Infortunati anche Donnarumma e Coratella. Con questo quadro la Paganese sciorina un gran calcio nel primo tempo, il più bello sino ad ora per Agovino, ma tra rigori negati, occasioni fallite e palloni che danzano sulla linea di porta, Tartaro resta imbattuto. Il gioco ricamato stile Agovino è sicuramente bello da vedere, i complimenti si sprecano, ma se non si finalizza resta fine a se stesso.

I punti solo con il bel gioco non si fanno. E' l'altra faccia della medaglia, con cui si dovrà convivere per tutta la stagione. La bella e incompiuta Paganese del primo tempo termina la sua presenza a Matera negli spogliatoi. Nella ripresa piano piano senza sfracelli cresce la formazione di Panarelli che, senza troppi fronzoli, comincia a guadagnare metri e a creare qualche grattacapo dalle parti di Esposito. La traversa di Infantino è un campanello d'allarme come una deviazione sotto misura che è il preludio al meritato vantaggio dei padroni di casa, per la pressione e l'intensità, che si materializza con la rete di Mokulu dove la difesa è stata troppo imbalsamata. 

Lo svantaggio porta alla girandola dei cambi che non sortiscono l'effetto sperato, come l'altrettanto sterile ed irritante possesso palla, senza verticalizzazioni, che si arena ai sedici metri. Matarese non ha accende la miccia come domenica scorsa, Simonetti non incide nel quarto d'ora utilizzato come Orefice che, partito dalla panchina, non ha fatto nulla per trovare il gol dell'ex.

Una considerazione va fatta sul mercato. Al momento dopo abbondanti due mesi dall'arrivo dei vari acquisti di dicembre nessuno sembra, chi per pregressi infortuni e chi per scarsa preparazione, aver contribuito in maniera specifica a cambiare il volto della rosa. Il tecnico così gioco forza si deve affidare ai suoi fedelissimi e se anche questi si fermano, leggi infortuni o squalifiche, allora son di lusso i risultati sino ad ora.

Intanto, anche i colleghi di Matera hanno fatto arrabbiare il tecnico Agovino che giustamente fa il pompiere sugli obiettivi della Paganese. Caro mister, lo sanno anche le pietre di Pagani e da ieri anche i Sassi di Matera che l'obiettivo della Paganese è la salvezza all'ultimo secondo dell'ultima giornata. Se per caso però con il suo impegno e quello dei calciatori arrivasse un risultato superiore, come dimostra la classifica, lo accoglieremo tutti con piacere senza avere paura di dirlo.  

Peppe Nocera - paganesemania.it

Matera-Paganese 1-0: le pagelle di Paganese Graffiti.

Si arresta la striscia positiva della Paganese che durava da ben cinque partite. Gli azzurrostellati si arrendono ad un Matera per nulla trascendentale, dopo aver sciupato nel primo tempo la possibilità di portarsi in vantaggio in un paio di occasioni. Resta da rivedere la fase difensiva sul gioco aereo che è costata anche in questa circostanza la rete del vantaggio dei Materani. Nella ripresa la Paganese ha arretrato il proprio raggio di azione e ne hanno approfittato i padroni di casa che, grazie ad una maggiore pressione offensiva, hanno approfittato della loro prestanza fisica soprattutto in occasione dei calci piazzati. Nel complesso una Paganese double face. Tonica e ordinata nella prima frazione di gioco quanto remissiva e sconclusionata nel secondo tempo.

ESPOSITO S. – Voto 6 – Partita di ordinaria amministrazione per lui. Il Matera si è reso pericoloso soltanto in un’altra circostanza al di là del gol che ha deciso le sorti della gara. Incolpevole in occasione della rete subita.

IANNIELLO – Voto 5,5 – Meglio nel primo tempo quando la Paganese riesce ad essere più ordinata con la sua verve sulla fascia destra, sia in fase di copertura che in quella propositiva. Nella manovra confusionaria della ripresa perde un po’ le misure così come tutti i propri compagni.

ESPOSITO G. – Voto 6 – Ha il suo bel da fare contro due attaccanti avversari supportati da doti tecniche e forza fisica. Dimostra di essere all’altezza del compito tranne, come per tutto il reparto difensivo, in occasione della rete subita allorquando la retroguardia azzurrostellata si dimostra troppo molle.

GALEOTAFIORE – Voto 6 – Solita partita di temperamento in difesa. Tuttavia, così come per altri compagni di reparto, concede al Matera il doppio colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo che costa la sconfitta.

SETOLA – Voto 6 – Nel primo tempo dalla sua fascia di azione partono incursioni pericolose con alcuni palloni crossati in area che non trovano il tap-in vincente di alcun compagno. Nella ripresa arretra il proprio raggio di azione.

DE FEO – Voto 5,5 – Non è facile sostituire a centrocampo Langella e Del Gesso. Il giovane calciatore paganese ci mette determinazione e buona volontà per sopperire alle assenze dei titolari, tuttavia non sempre i suoi appoggi a centrocampo si rivelano precisi complice anche una certa desuetudine a giocare da play.

MONTORO – Voto 6 – Il nuovo arrivato nel mercato di novembre gioca una buona gara soprattutto in fase di interdizione. Nel primo tempo intercetta parecchi palloni per far ripartire rapidamente i propri compagni.

FAIELLO – Voto 5,5 – Non la migliore esibizione del capitano che fatica a proporsi in fase offensiva come in altre circostanze. Nella ripresa Agovino lo sostituisce quando c’è da recuperare il risultato inserendo un attaccante.

IANNONE – Voto 5,5 – Un pomeriggio da dimenticare per l’attaccante azzurrostellato che riesce a rendersi pericoloso nel primo tempo solo in un’occasione con un tiro raso terra che costringe alla deviazione in tuffo l’estremo difensore avversario.

PORZIO – Voto 5,5 – Buone le sue trame offensive con i propri compagni di reparto nella prima frazione di gioco. La sua azione perde di intensità con il trascorrere dei minuti.

MANCINO – Voto 6,5 – Il più pericoloso della Paganese. Le sue percussioni nel primo tempo mettono in difficoltà la retroguardia ospite. Impegna severamente il portiere del Matera con un pregevole tiro a volo meritevole di migliori fortune.

MATARESE – voto 5,5 – Agovino lo getta nella mischia a mezz’ora dalla fine. Questa volta il fantasista non incide in quanto si ostina a cercare il dribbling per creare la superiorità numerica in attacco, ma è raddoppiato e triplicato dagli avversari che non gli concedono spazi.

OREFICE – Voto 5,5 – Evanescente nei venti minuti giocati. Non riesce a trovare un guizzo andando a cozzare contro la retroguardia del Matera che, dopo essere passato in vantaggio, ha badato prevalentemente a chiudere tutti gli spazi

PETROSINO – Voto 5,5 – Il ragazzo entra nella fase in cui la gara diventa caotica e continuamente spezzettata per falli e sostituzioni. Il giudizio su di lui è rimandato alle prossime gare.

SIMONETTI – Voto 5,5 – Non riesce ad incidere nei pochi minuti in cui è chiamato in causa soprattutto perché la squadra si ostina a giocare senza mettere cross al centro per uno che è abituato ad agire nelle aree di rigore affollate.

AGOVINO – voto 6 – Prepara bene la gara riuscendo a non far sentire la mancanza di Langella e Del Gesso con una squadra attenta ed ordinata in pieno controllo della gara nella prima frazione di gioco. Nella ripresa, dopo essere passati in svantaggio, non riesce a cambiare la gara con i cambi che arrecano poco costrutto alla manovra azzurrostellata.

Paolo Saturno per paganesegraffiti.it

16.1.24

Calciomercato: dal Sassuolo arriva il centrocampista "paganese" Petrosino.

Colpo di mercato per la Paganese che ha perfezionato l'ingaggio di Carlo Petrosino centrocampista classe 2005. Un paganese alla Paganese, dato che Petrosino è di Pagani dove risiedono le sue radici. Il centrocampista della Primavera del Sassuolo, che a febbraio scorso ha vinto il Torneo di Viareggio segnando un gol nella fase eliminatoria, deve proseguire gli studi e conseguire il diploma a giugno e lo farà proprio nella sua città.

Il Sassuolo aveva prospettato anche la Nocerina come soluzione, ma Petrosino ha scelto gli azzurrostellati per questione di fede. Un'occasione presa a volo dalla Paganese che rinforza così il reparto mediano con un altro under di valore.

Per i miracoli ci stiamo attrezzando.

DI NINO RUGGIERO

La partita non l’ho vista, anche se ho tentato inutilmente di vederla sul piccolo schermo. Ho pagato regolarmente, come d’uso; ma questi che hanno in concessione le partite interne della Paganese sono di una professionalità disarmante e non si rendono conto che probabilmente non posseggono i mezzi per entrare in tutte le case. Non lo dico solo io, chiedete pure un parere, soprattutto ai numerosi utenti che da Nardò hanno invano premuto per poter legittimamente guardare la partita dopo aver pagato un prezzo anche fin troppo congruo. Sul settore, sarebbe bene che ci mettesse il becco anche e soprattutto la Lega per evitare che degli sprovveduti possano lucrare sulla passione dei tanti tifosi impossibilitati a recarsi personalmente negli stadi.

Per avete notizie più dettagliate sull’andamento della partita potete leggere il pagellone di Paolo Saturno che ieri era presente al Marcello Torre.

Detto quello che andava doverosamente detto, passo a dire che dalle notizie attinte, direttamente o indirettamente, è risultato che la Paganese, ancora una volta, abbia disputato una gara di tutto rispetto, con la consapevolezza di avere di fronte una squadra che, in estate, ma anche nella sessione invernale, non ha lesinato affatto sulla lista della spesa. In tante formazioni – ad onor del vero – hanno speso molto, anche troppo.

Tra le squadre che hanno speso di meno, troviamo proprio la Paganese che ha saputo spendere; forse anche per necessità (che in questi casi, però, aguzza l’ingegno!) ma anche per una legge di mercato, probabilmente non scritta, che si rifà a una sana economia. E qui entra il gioco il famoso rapporto “qualità/prezzo” che è indice proprio di saper spendere.

Da questo assunto, verità vera non romanzata, parte la storia di quest’anno della Paganese. Una squadra costata poco, che ha i suoi padri putativi in Nello Calabrese, Raffaele De Prisco e una cordata di imprenditori locali; coordinato dal tecnico Agovino, da Accardi e da Raiola. Da questi personaggi, parte una fascinosa avventura che vede protagonisti non solo la squadra ma anche una tifoseria eccezionale che ha saputo condividere una scelta di mercato obbligatoria.

L’attuale squadra oggi sembra avere un’anima, non si ferma mai, anche quando ha di fronte avversari sulla carta ben più forti e possenti, tanto da far rivivere, d’una tratto, la favola tra Davide e Golia. Il gigante contro il pigmeo, una sfida della vita, con il più piccolo che deve combattere con il più grande.

Che cosa è cambiato nel giro di qualche anno, quando un pareggio in casa veniva considerato dalla tifoseria locale come una iattura o un lutto nazionale? Una volta, il pareggio era considerato un infortunio imperdonabile, quasi paragonabile ad una sconfitta.

Oggi, alle soglie del 2024, siamo diventati tutti capaci di accettare un pareggio senza profferire parole? Che dire, meglio ancora, pronti addirittura a festeggiare goliardicamente un pareggio giunto all’ultimo istante grazie a un gol di rapina di Mancino. Un pari che sa di vittoria contro una squadra che ha il veleno sulla coda perché nel girone di andata arrivò al pareggio grazie ad un infortunio del portiere della Paganese.

Allora, cosa è cambiato nel corso del tempo e cosa ha contribuito a rendere meno esigente un pubblico che si oggi si accontenta di una squadra che mostra di avere un’anima pulsante ancorchè costruita con criteri forzatamente parsimoniosi?

Bisognerebbe che l’arcano ce lo spiegasse qualche sociologo, esperto di vita vissuta.

Io ho una mia idea, sociologi a parte che potrebbero elucubrare le loro teorie in una materia molto opinabile. Dico che nella vita è solo una questione di chiarezza di intenti. Bisogna avere idee chiare e farsi capire.

Questa Paganese farà bene perchè è stata costruita bene. Come diceva un bel cartello in un’officina meccanica, “Facciamo tutto quello che è umanamente possibile. A volte anche l’impossibile. Per i miracoli invece ci stiamo attrezzando”.

da paganesegraffiti.it

15.1.24

Paganese-Nardò 1-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.



Paganese-Nardò 1-1: la rassegna stampa da Paganese Graffiti.



Paganese-Nardò 1-1- le pagelle di Paganese Graffiti: Matarese faro per la manovra.

Partita equilibrata quella vista quest’oggi al “Marcello Torre” di Pagani tra Paganese e Nardò. Il pari rende sicuramente merito all’impegno e alla propensione offensiva dimostrata dagli uomini allenati da Agovino che hanno creduto fino in fondo nella possibilità di agguantare il pareggio dopo essere passati in svantaggio in modo rocambolesco. Di Mancino la rete del pari al 93’ che ha consentito alla Paganese di guadagnare un punto contro un avversario di livello.

Andiamo ad esaminare da vicino la prova dei singoli calciatori azzurrostellati impegnati quest’oggi in campo.

ESPOSITO S. – Voto 6 – Si rende protagonista nel primo tempo di un salvataggio pregevole su un avversario lanciato a rete con un’uscita coraggiosa quanto efficace. Purtroppo, poi, è protagonista sfortunato in coabitazione con il suo omonimo della frittata che costa alla Paganese il gol di svantaggio.

DONNARUMMA – Voto 6 – Buona prestazione da parte dell’ex calciatore del Gladiator che dimostra di essersi inserito bene nei meccanismi della linea difensiva richiesti dal tecnico Agovino. È costretto ad uscire dal campo anche a causa di un leggero infortunio, allorquando, trovandosi in svantaggio il tecnico azzurrostellato preferisce portare più uomini offensivi nella metà campo avversaria.

ESPOSITO G – Voto 5,5 – Prestazione di carattere e determinazione da parte del difensore azzurro che lotta per tutta la gara contro gli attaccanti del Nardò che dimostrano di essere sicuramente di altro profilo per la categoria. Purtroppo per lui la prestazione è macchiata da quel malinteso con il proprio estremo difensore che permette agli ospiti di passare in vantaggio.

GALEOTAFIORE – Voto 6,5 – Continua il trend positivo del difensore azzurrostellato che anche oggi ha dato il suo valido contributo per dare solidità al reparto arretrato della squadra. Nella ripresa è chiamato anche a dare il suo contributo in fase propositiva sulla fascia sinistra in particolar modo dopo l’uscita di Faiello.

SETOLA – Voto 6 – Stantuffo instancabile sulla fascia destra dello schieramento azzurro. Non sempre riesce a servire in modo ottimale i propri compagni ma assicura tanta energia alla squadra. Nella fase finale di gara, con l’ingresso in campo di Matarese, riesce a dare maggiore impulso alla manovra offensiva.

DEL GESSO – Voto 6 – Oltre al solito lavoro che svolge abitualmente, ha dovuto sopperire anche all’assenza di Langella, alternandosi con De Gennaro nel ruolo di playmaker della squadra. Ferma con un fallo plateale un contropiede avversario che gli costa il cartellino giallo. Nel complesso una buona prova.

FAIELLO – Voto 6 – Parte molto forte, come suo solito, nel primo tempo. Le sue folate sulla sinistra con il supporto di Iannone creano diversi grattacapi alla difesa ospite. Manca però nell’ultimo passaggio e a volte si interstardisce nel portare palla esponendo la squadra a qualche ripartenza avversaria pericolosa. Nella ripresa la sua spinta si esaurisce lentamente anche perché gli avversari prendono le dovute contromisure e la Paganese sposta il gioco maggiormente sulla fascia destra.

IANNONE – Voto 5,5 – Meno incisivo e determinante nelle azioni offensive rispetto ad altre esibizioni. Nel primo tempo combina bene con Faiello in più di una circostanza senza tuttavia trovare lo sbocco giusto per rendersi pericoloso. Anch’egli nella ripresa esaurisce progressivamente la sua verve creativa.

OREFICE – Voto 5,5 – Stretto nella morsa dei difensori avversari ha il suo bel da fare per rendersi pericoloso. È chiamato ad un gioco dispendioso come terminale offensivo e giocatore di collegamento con il reparto di centrocampo quando la squadra si allunga in avanti. Nel secondo tempo si incunea nella difesa avversaria con una percussione centrale ma non riesce a trovare lo spiraglio giusto per calciare a rete.

PORZIO – Voto 5,5 – Partita evanescente del giovane attaccante azzurro. Tanto movimento ma scarsa pericolosità. D’altro canto non era facile scardinare la retroguardia avversaria. Nel primo tempo ci ha provato con alcune buone verticalizzazioni, mentre il compito si è fatto più arduo nella ripresa al punto che Agovino lo sostituisce con il suo pari età Ianniello.

IANNIELLO – Voto 6 – Agovino nella ripresa ridisegna la squadra dopo essere passato in svantaggio. Il giovane terzino azzurro è chiamato ad un lavoro dispendioso dovendo proporsi in avanti e rincorrere all’indietro ogni qualvolta il Nardò ripartiva in contropiede.

MONTORO – Voto 6 – Sostituisce uno stanco De Gennaro per dare nuova linfa al centrocampo e ha il merito di entrare nell’azione convulsa che riporta la gara sul risultato di parità.

MATARESE – Voto 7 – Entra e si propone come un faro in grado di illuminare la manovra della Paganese sulla tre quarti campo avversaria. Si posiziona sulla fascia destra attraendo su di sé molti avversari per poi imbucare i propri compagni con giocate di grande pregevolezza. In particolare, in coabitazione, con Setola fa in modo che dalla parte destra del campo arrivino tanti palloni pericolosi nell’area del Nardò.

MANCINO – Voto 6,5 – Ha il merito di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Subentrato in campo ad un esausto Orefice riesce con freddezza a realizzare un gol che moralmente vale quasi quanto una vittoria per un risultato recuperato al 93’.

SIMONETTI – senza voto – Entra in campo al minuto 42 della ripresa e non ha troppo tempo per potersi mettere in luce.

AGOVINO – Voto 6,5 – La Paganese piace in quanto dimostra di avere sempre una logica di gioco in ogni circostanza. Anche quando passa in svantaggio, la squadra non si scompone e cerca sempre di pervenire al risultato attraverso il gioco. Chi avrebbe scommesso in estate di vedere una Paganese senza eccessive risorse economiche fronteggiare alla pari gli avversari più forti del girone?

Paolo Saturno - paganesegraffiti.it

La Paganese vista da...Nocera! - Mancino cava il ragno fuori dal buco.

La Paganese, alla fine, riesce a cavare il Ragno dal buco - l'allusione della frase fatta è rivolta al cognome del tecnico del Nardò - e conquista un punto che fa classifica in una giornata dove il pareggio l'ha fatta da padrona. Ben sette, su nove gare, e tutto invariato nelle prime posizioni della classifica guidata sempre dall'Altamura con proprio il Nardò che s'è visto sfilare sotto al naso i tre punti, con merito per l'impegno della Paganese privi del regista Langella.

A proposito mister Agovino in conferenza, "non volendo però fare polemica", ha dato qualche consiglio alla stampa sulla possibilità di non far uscire notizie su eventuali e futuri infortuni perchè "siamo tutti tifosi della Paganese". Senza voler far polemica anche noi, ricordiamo a mister Agovino, sempre super 'scortato' in sala stampa manco fosse il presidente degli Stati Uniti, che NOI siamo tifosi della Paganese e non certo per il ruolo che ognuno riveste. Dare una notizia di un infortunio, secondo me, non crea un vantaggio agli avversari se si è convinti delle proprie qualità e capacità. Se poi si vuole tenerli nascosti, si trovasse una modalità meno arcaica nella comunicazione che, nel 2024, è più veloce che mai con le notizie che corrono come il vento. 

Per quanto riguarda la partita, in campo si sono viste due squadre che si temevano e rispettavano, con il pareggio che è stato il giusto epilogo di ciò che s'è visto in campo. Pochissime conclusioni, quasi vicine allo zero, da ambo le parti con un maggior predominio territoriale della Paganese nel primo tempo. Un possesso palla, a volte sterile, che non trovava sbocchi verso Viola, che ha avuto un pomeriggio di relax così come Esposito che però s'è incartato con il difensore omonimo favorendo la rete del vantaggio di Ferreira. Nella ripresa l'ingresso di Matarese, di categoria superiore sperando in un progressivo aumento del suo  minutaggio, ha illuminato le giocate offensive mentre è sembrato tardivo, solo a cinque minuti dalla fine ed in svantaggio, quello di Simonetti con il tecnico che predilige comunque il tridente brevilineo con Mancino che gli ha dato ragione.

Con il punto conquistato con il Nardò salgono così a sei i risultati utili consecutivi, tre vittorie e tre pareggi, con una sola sconfitta se si considerano le ultime otto partite. 29 sono i punti conquistati con i play-off nel mirino, a soli due punti, e con un più sette punti sulla zona play-out.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Foto: FB PaganeseCalcio

Paganese-Nardò 1-1: Mancino all'ultimo assalto agguanta il pareggio.

All'ultimo assalto nei minuti di recupero la Paganese riagguanta il Nardò ed evita una sconfitta che avrebbe assunto i contorni di una beffa. Ci pensa Mancino sugli sviluppi di un calcio piazzato a riequilibrare la sfida del "Torre" dopo il gol ad inizio ripresa di Ferreira.

È una partita equilibrata e con un canovaccio tattico ben preciso fin dalle prime battute. È la Paganese a cercare di fare la partita mantenendo, e lo farà per tutti i 90 minuti, un costante possesso palla e predominio territoriale col Nardò compatto in appena 20 metri di campo pronto ad approfittare del primo errore di fase di impostazione della Paganese. Il primo tempo scorre via praticamente così con la squadra di Agovino che non riuscendo a verticalizzare, complice anche l'assenza di Langella in cabina di regia, cerca di sfondare sulle corsie laterali con Faiello e Setola mancando però nell'ultimo appoggio. A creare la più ghiotta occasione da rete è, invece, il Nardò con Dambros che, sul finire dei primi 45', trova la provvidenziale respinta in uscita di Esposito.  

Nella ripresa cambia praticamente poco o nulla con l'undici di mister Ragno che, però, trova subito il vantaggio con Ferreira abile ad approfittare di un incomprensione tra i due Esposito, il difensore Giuseppe in protezione palla ed il portiere Simone in uscita.

Nonostante il gol dello svantaggio, la Paganese riordina subito le idee riprendendo a 'fare' gioco ma trovando però la solita difficoltà nel trovare il varco giusto nonostante anche gli ingressi di Mancino, Matarese e di Simonetti. Ed è proprio all'ultimo assalto, sospinti da un "Marcello Torre mai domo, la Paganese trova il pari: sugli sviluppi di una punizione, è Mancino il più lesto a fiondarsi su una palla vagante in piena area e superare Viola.

Si allunga così a sei la striscia di risultati consecutivi che consentono alla Paganese di restare a ridosso della zona Playoff mantenendo ben 7 punti da quella Playout.

IL TABELLINO

MARCATORI: st 14' Ferreira, 49' Mancino

da paganesemania.it

9.1.24

Una vittoria che arriva da lontano.

DI NINO RUGGIERO

È proprio un buon momento quello attraversato dalla Paganese. Il nuovo anno ha portato alla ribalta una squadra rigenerata e sicura di sé che ha non solo raccolto tre punti preziosi ma ha anche dato dimostrazione di bel gioco. Gli ultimi aggiustamenti tattici proposti da Massimo Agovino hanno restituito al fine palato dei tifosi paganesi una compagine brillante e quadrata che ha onorato l’etimologia della parola “squadra”.

“Squadra”, definizione dall’enciclopedia Treccani: “Nello sport, formazione organica che prende parte, come insieme unitario, a competizioni collettive (omissis) … gioco di squadra, soprattutto per indicarne la compattezza, il coordinamento”.

Perché cito la definizione? Perché si fa spesso confusione sul concetto che si possa arrivare al risultato positivo e al successo puntando quasi esclusivamente sulle giocate dei singoli. Molte squadre soprattutto nella fase di calciomercato che contempla il cosiddetto “mercato di riparazione” comprano giocatori all’ingrosso. Ci sono società che in questa sessione invernale addirittura hanno ingaggiato nove-dieci calciatori. Giocatori che vanno e vengono dalla sede sociale, una vera e propria Stazione Termini. Si comprano e si ingaggiano elementi dal buon passato senza minimamente pensare al fatto che il calcio è un gioco di squadra e che c’è bisogno di tempo per assemblare una nuova compagine. Per molti di loro fa fede solo il nome, non altro. Purtroppo, o per fortuna, non è così. I singoli sono risorse importanti per un squadra che abbia buone mire di classifica, e spesso sono determinanti, ma è il concetto di squadra nel suo insieme, nei suoi meccanismi, che porta al successo.

Queste cose Agovino le conosce molto bene perché é uomo di calcio vero e sa cosa significa avere tra le mani una compagine affiatata e compatta. Su questo ha lavorato fin dal primo momento in cui ha preso e redini in mano, pur nella ristrettezza economica dovuta a un cambio dell’assetto societario.

Oggi, l’attuale Paganese – nonostante qualche limite tecnico – dimostra di avere un’ossatura consolidata con atleti che si intendono e si completano a vicenda perché ognuno sa a memoria non solo la parte che deve recitare ma anche quella del compagno nel discorso tecnico-tattico che caratterizza l’andamento di una partita di calcio. A Barletta, a prescindere dal risultato, la Paganese ha dimostrato soprattutto di avere personalità e di saper imporre il proprio gioco fatto di intese, raddoppi, ripartenze, frutto indubbio di un’armonia tecnico-tattica che esalta la qualità del gioco collettivo. Delle prestazioni dei singoli ho già detto quasi tutto nella compilazione del solito pagellone di fine partita. Dico solo che se al conclamato gioco di squadra ogni tanto si aggiunge una perla balistica come quella di Faiello che ha consentito alla squadra di espugnare il terreno pugliese, tanto di guadagnato perché la qualità dei singoli – in presenza di una buona armonia tattica – è sempre bene accetta.

Adesso, dopo le significative prove contro l’Angri, il Fasano e il Barletta, dobbiamo solo augurarci che gli azzurro-stellati riescano ad essere più concreti in zona gol. Se le cose stanno così, come descritte – starete pensando – altro che salvezza, possiamo pure puntare su qualcosa in più della semplice salvezza.

La parola passa al campo. Vediamo che succede.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

8.1.24

Barletta-Paganese 0-1: risultati di giornata e classifica aggiornata.


La Paganese vista da...Nocera! - Il 2024 si apre nel segno di Faiello.

Si apre nel migliore dei modi il 2024 e il girone di ritorno per la Paganese che espugna, per la seconda volta nella sua storia il Putilli, grazie alla quarta rete stagionale del capitano Faiello. Con la pregevole marcatura all'incrocio dei pali, Faiello, sale a quattro reti nella speciale classifica dei marcatori azzurri, agguantando Orefice, ieri assente per infortunio. Il capitano, che finalmente si sta esprimendo sui livelli della passata stagione giostrando da esterno, ha chiuso  con la rete al Fasano il 2023 e aperto il nuovo anno rappresentando il passaggio tra il vecchio e il nuovo Faiello.

A Barletta, sin dalle prime battute, s'era capito come la Paganese avesse una maggiore padronanza della partita rispetto agli avversari, apparsi lontani parenti di quella squadra seppur lenta e macchinosa dell'andata ma più strutturata. Gli azzurri hanno praticamente avuto sempre la partita in mano e sarebbe stato un peccato se avessero lasciato i tre punti, seppur avuti momenti di sofferenza. A volte i ragazzi di Agovino non sfoderano tutto il potenziale a disposizione, rispetto agli avversari, rischiando di raccogliere meno del dovuto.

E' un limite su cui lavorare. La Paganese deve avere la capacità, in alcune fasi delle gare, di chiudere le partite. Capitalizzare anche poche palle gol che capitano è fondamentale, come cercare di ridurre gli errori tecnici di appoggi o seconde palle perse banalmente. Sia ben chiaro Faiello e compagni hanno fornito una prestazione concreta e redditizia, portando a casa tre punti meritati, dove il portiere Esposito ha blindato con due interventi importanti.

Ancora una volta il portiere azzurro s'è fatto trovare pronto, sostituendo Pinestro squalificato, e credo ormai sia giusto il momento che si contenda la maglia di titolare. Le sue prestazioni sono sempre attente e meritevole di una promozione. Nelle poche apparizioni sia in coppa che in campionato ha dato prova di sicurezza tra i pali e non è poco alla sua età.

Intanto, sale a cinque la striscia di risultati utili consecutivi, tre vittorie e due pareggi, mentre Langella e compagni si confermano bestia nera per le formazioni pugliesi dove, in sei trasferte, restano imbattuti, avendo ottenuto tre vittorie e tre pareggi. Ora sotto con il Nardò domenica. La vice capolista ha accorciato sulla capolista Altamura, esordendo con una vittoria nel finale nel nuovo impianto, battendo nel derby la Fidelis Andria. Questa Paganese ormai non è più una sorpresa e le avversarie lo sanno perfettamente.  

Peppe Nocera - paganesemania.it

Barletta-Paganese 0-1: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.

 

Tre punti d'oro a Barletta grazie alla magia di Faiello.

Il risultato striminzito non inganni. La Paganese ha vinto più che meritatamente sul campo di Barletta dando anche dimostrazione di bel calcio per buona parte della gara. Ancora una gara positiva, dunque, per i ragazzi di Agovino che cominciano bene il nuovo anno incamerando tre punti preziosi. Una bella soddisfazione per il tecnico, per l’intera società e per la tifoseria azzurrostellata che sta vivendo non solo momenti di buon calcio ma anche di buoni risultati visto che gli stessi hanno portato la squadra a ridosso della zona play-off.

I buoni voti espressi nel pagellone, per quanto ovvio, sono influenzati dal risultato ottenuto che poteva però essere più corposo. Ma nella vita bisogna anche sapersi accontentare…

Esposito Simone 6,5 – Buona prestazione complessiva. Commette un’ingenuità in uscita ma è anche autore anche di alcuni interventi risolutivi, specie l’ultimo a tempo oramai scaduto.

Ianniello 7 – Nel reparto arretrato schierato a tre ha trovato una idonea sistemazione. Bravo sia in difesa, sia ancora quando si mette al servizio della squadra per costruire e suggerire gioco

(dal 86’ Perulli sv) – Entra a pochi minuti dalla fine per fare respirare l’esausto Iannone

Esposito Giuseppe 7 – Dirige con buona sicurezza l’intero reparto difensivo quando nella prima parte della gara si tratta di impostare il gioco. Fa valere il mestiere nella seconda parte della gara quando il Barletta produce il massimo sforzo offensivo per arrivare al pareggio.

Galeotafiore 7,5 – Dalle sue parti non si passa. Il suo lavoro non è solo difensivo e nel primo tempo lo troviamo spesso e volentieri in avanti pronto a dare una mano.

Setola 7 – Oramai è diventato padrone della fascia a destra della difesa. È calciatore molto duttile e riesce a trarre il meglio dallo schieramento difensivo che lo vede protagonista. Dalle sue parti non si passa, ma non si limita a difendere perché le azioni più pericolose le crea proprio lui sulla destra in avanti, specie nel primo tempo

Del Gesso 7,5 – È senza ombra di dubbio tra i più efficienti nella zona centrale del campo. Sta finalmente trovando la forma giusta e riesce a dialogare bene con Langella a centrocampo. Riesce soprattutto a dare continuità alla manovra. Tra i migliori per la sua squadra.

Langella 7,5 – Non è una novità se lo annoveriamo ancora una volta tra i migliori in campo. Abbiamo temuto per lui quando nel primo tempo ha dovuto ricorrere alle cure mediche lasciando il campo. Si è però ripreso e la squadra ha continuato a macinare gioco

Faiello 7,5 – Ha trovato l’esatta posizione tattica nello schieramento preparato da Agovino che prevede tre centrali difensivi con l’appoggio di due laterali, uno a destra e uno a sinistra. In una delle due proposizioni offensive dalla sinistra trova il jolly del gol risolutivo con un tiro a giro, specialità della casa.

Mancino 6,5 – Gioca una partita all’insegna di quella intelligenza tattica che lo ha sempre contraddistinto. Si vede poco ma il suo apporto si sente sia nella fase difensiva che in quella di proposizione del gioco. Esce stremato a mezz’ora dalla fine per fare posto a Matarese.

(64’ Matarese sv) – Non è ancora al top della forma ma la classe non è acqua e viene esposta in un paio di occasioni quando si tratta di mantenere il controllo del pallone e di fare respirare la squadra nel momento di maggiore pressione da parte degli avversari.

Porzio 6,5 – Svaria su tutto il fronte offensivo della squadra ma ha poche occasioni da sfruttare in zona gol. Dimostra ancora una volta però di essere in grado di poter dare molto alla squadra per impegno e per dedizione alla causa.

Iannone 6,5 – Gioca per lo più sulla trequarti in proiezione offensiva ma non riesce a trovare la via della rete con uno dei suoi proverbiali tiri a giro. Si sacrifica sul finale dando una mano ai compagni nella zona centrale del campo anche in fase difensiva.

(dal 86’ Donnarumma) sv

Allenatore Agovino 7 – Ha dato una fisionomia ben precisa alla squadra che si ritrova a occhi chiusi nel meccanismo da lui ideato. Con i tre punti conquistati a Barletta, può pensare con una certa tranquillità a dare maggiore impulso al gioco offensivo. La squadra, infatti, concretizza poco in relazione alla mole di gioco prodotto. Se la squadra riuscisse a essere più cinica in zona gol potrebbe a ben diritto aspirare a qualcosa in più di una semplice salvezza.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it

Barletta-Paganese 0-1: inizio d'anno col botto grazie ad una perla di Faiello.

Inizia col botto il 2024 la Paganese che espugna con merito il "Cosimo Putilli" di Barletta. È una perla di capitan Faiello ad inizio ripresa a regalare tre punti preziosi che consentono agli azzurrostellati di posizionarsi proprio a ridosso dei Playoff.

Rispetto all'ultima sfida vittoriosa col Fasano, Agovino presenta due novità ma sono scelte obbligate in virtù della squalifica di Pinestro e dell'assenza per febbre di Orefice. Tra i pali così va Esposito mentre in attacco al fianco di Iannone e Porzio torna Mancino.

Ed è proprio del numero 20 azzurrostellato la prima conclusione del match al 12' con la sfera che termina alto. Un minuto dopo Faiello colleziona l'occasione più ghiotta della prima frazione: sfonda sull'out mancino per poi servire in area l'accorrente Iannone che manda la sfera di pochissimo a lato. Poche emozioni poi per la restante mezz'ora di gioco: ci provano Faiello e Fornaro ma entrambe le conclusioni sono facili prede dei portieri.

Parte fortissimo, invece, il Barletta all'uscita dagli spogliatoi sfiorando subito il vantaggio: al 6' è superlativo Esposito a respingere di piede il diagonale di Diaz; due minuti dopo Capone di testa manda a lato. Ed è proprio nel momento migliore dei biancorossi che la Paganese passa in vantaggio (12'): Faiello riceve palla sul vertice sinistro dell'area e lascia partire un tiro che si insacca sul palo lontano alle spalle dell'involpevole Sapri. Il gol 'taglia' le gambe al Barletta che tenta di reagire ma è costretta a fare i conti con una Paganese attenta e ordinata. L'unico vero pericolo fino al triplice fischio giunge, infatti, al 18' quando è Galeotafiore a respingere di corpo la conclusione a botta sicura di Fornaro.

IL TABELLINO

MARCATORI: st 12' Faiello

da paganesemania.it