22.12.22

I piacevoli problemi di abbondanza.

DI NINO RUGGIERO 

Finisce il girone di andata con la sesta vittoria consecutiva: se non è un record in casa azzurro-stellata poco ci manca.
La marcia continua. Anche i romani del Tivoli sono caduti sotto i colpi di D’Agostino e compagni. Una partita senza storia, con risultato mai in bilico che ha visto ancora una volta in campo una Paganese padrona del gioco. Certo, si è dovuto trepIdare oltre il lecito per un vantaggio striminzito; ma questa oramai sembra essere diventata una caratteristica della squadra che produce anche una indiscussa superiorità territoriale ma che non viene concretizzata adeguatamente sotto rete.
 Su questo, l’allenatore Giampà avrà da lavorare alla ripresa delle ostilità. Per il momento la squadra si gode una settimana di meritato riposo, che arriva proprio in occasione del Natale.
Termina il girone di andata ed è il momento di fare qualche considerazione.
Gli inizi non sono stati entusiasmanti. La squadra ha stentato a mettersi in moto. La sua manovra appariva farraginosa e incostante tanto che i risultati arrivavano solo per qualche colpo di bravura di D’Agostino e di De Felice. La difesa dava segnali preoccupanti di instabilità e non riusciva a tenere i vantaggi striminziti faticosamente raggiunti; addirittura a Caserta si faceva raggiungere sul finale di partita dopo essere stata in vantaggio di due gol. E intanto il Sorrento, vera outsider, prima in classifica, accumulava vantaggi copiosi tanto da arrivare ad avere dieci punti in più della Paganese.
La svolta. Lo staff tecnico, D’Eboli-Accardi, ha capito che qualcosa andava rivisto nell’organigramma e – verosimilmente – lo ha fatto presente a Raffaele Trapani. Troppe cose non stavano andando come nelle previsioni della vigilia. Bisognava intervenire energicamente e senza indugi sul mercato di riparazione. Soprattutto bisognava incidere sul rendimento dei cosiddetti “over”, quelli che di solito prendono le squadre per mano nei momenti del bisogno. Certo, c’era anche la necessità di fare i conti con le casse della società, non è sempre e solo questione di portafoglio; nel calcio – si sa – conta molto la competenza. Sono tutti bravi a comprare quando il portafoglio è a mantice. La bravura degli operatori di mercato sta tutta nel fatto di agire senza sperperare. Acquisti mirati, centellinati certosinamente. Ecco, questo significa competenza.
In avanti bisognava dare maggiore impulso alle manovre. Pozzebon non ingranava, lontano da una forma accettabile. E allora ecco Maggio, centravanti d’area accreditato di grosso fiuto per la rete. C’era bisogno di un difensore di fascia duttile, bravo sia nella fase difensiva che in quella di rilancio? Ecco Faiello. Due acquisti dal Nola, squadra incontrata proprio alla vigilia del mercato di riparazione. Finito? Niente affatto. Allora ecco Sicurella, centrocampista di sicuro affidamento ed ecco pure Dioh, giovane di colore, attaccante di belle speranze. Paganese nuova, proprio un’altra squadra.
Ossigeno puro per Giampà. Da Cassino in poi, la Paganese è cambiata da così a così. Sarà stato anche per il faccia a faccia che la squadra ha avuto con Filippo Raiola, proprio alla vigilia della gara di Cassino, come ha raccontato proprio lo stesso direttore generale nel corso dello scambio degli auguri di Natale; ma è certo che la svolta c’è stata sia perché la squadra ha cominciato ad assorbire gli insegnamenti tattici dell’allenatore Giampà, sia perché sono arrivati gli elementi giusti al posto giusto. Adesso la squadra sconta piacevoli problemi di abbondanza in tutti i ruoli e Giampà deve solo fare delle scelte ponderate.
Considerazioni finali. La difesa si è ricompattata con l’inserimento stabile di Di Somma al centro; Iuliano ha trovato le spalle ideali a centrocampo; l’inserimento di Faiello, calciatore universale arrivato dal Nola all’inizio di dicembre, ha dato nuova linfa al gioco di fascia.
Cosa manca ancora? Forse solo qualche “under” di valore.
E poi – se la vogliamo proprio dire tutta – l’aggancio al Sorrento e il primo posto in classifica.
Buone feste a tutti.

Nino Ruggiero

La classifica dopo la diciassettesima giornata.



Paganese-Tivoli 2-0: gli azzurrostellati non si fermano e firmano la sesta vittoria consecutiva.

La Paganese non si ferma e chiude al meglio il suo 2022. Al Torre, infatti, battendo il Tivoli per 2-0, è arrivata la sesta vittoria consecutiva. Una partita giocata con grande carattere dagli uomini di Giampà, capaci di sbloccarla nel primo tempo con Maccherini, e di chiuderla nel finale con il solito D’Agostino, capitano e sempre più volto di questa Paganese. Adesso, il rullo di marcia comincia a farsi importante e la testa della classifica dista solo di 1 punto, in attesa del Sorrento che dovrà recuperare la gara con l'Angri.

La Paganese parte forte ed impiega solo 5’ per recapitare a Trovato il primo squillo del match, firmato D’Agostino il cui tiro è troppo debole e centrale. Passano pochi minuti e la Paganese è ancora pericolosa, stavolta sugli sviluppi di calcio d’angolo, dove Di Somma sale a colpire senza però centrare il bersaglio. Gli ospiti non ci stanno e provano ad entrare in partita con Falilò che, dopo aver rubato palla a Verna ed essersi involato verso la porta, trova l’ottimo intervento di Esposito che risolve la situazione di pericolo. Gli sforzi della Paganese si concretizzano con la rete del vantaggio al 23’: angolo battuto perfettamente ancora da D’Agostino per il colpo di testa vincente di Maccherini. Gli azzurrostellati sfiorano anche il vantaggio con il tentativo poco fortunato di Maggio, pescato sul secondo palo da un lancio dalla trqequarti.

Anche nel secondo tempo partenza aggressiva della Paganese, che si ripresenta subito nell’area avversaria prima con il diagonale di Brugnano e poi ancora con Maggio. La risposta del Tivoli è affidata a Fall che, pescato in area da Coquin, di testa sfiora il palo alla sinistra di Pinestro. Nel finale, De Felice manda alto da buona posizione l’assist di Brugnano, sprecando il primo match point. Nel recupero invece, D’Agostino non perdona: ancora su suggerimento del numero 20, trova la deviazione vincente per il 2-0 che mette in cassaforte i 3 punti.

RETI: 23’pt Maccherini (P), 48’st D’Agostino (P).

PAGANESE (3-4-3)

Pinestro; Maccherini, Esposito (45’st Capone), Di Somma; Fois ( 9’st Del Gesso), Iuliano ( 9’st Faiello), Verna ( 17’st Sicurella), Brugnano, De Felice, Maggio (40’st Dioh), D’Agostino. A disp.: Reclaf, Cusumano, Semonella, Cipolla. All.: Domenico Giampà.

TIVOLI (4-3-3)

Trovato; Vagnoni, Tarantino, Lisari, Vecchi (38’st De Dominicis); Falilò (19’st Provinzano), Capodaglio, Perrotta (31’st Pellegrini), Mastropietro (47’st Valentini), Fall, De Marco (1’st Coquin). A disp.: Simeoni, Spila, Laurenti, Torsellini. All.: Fabrizio Romondini.

ARBITRO

Muccignato di Pordenone (Gigliotti-Marucci)

NOTE

Ammoniti: Esposito (P), Vagnoni (T), Brugnano (P). Recupero: 0’pt, 4’st. Angoli: 6-4.

Christian Esposito - paganesemania.it

19.12.22

Le vittorie pesanti.

DI NINO RUGGIERO

Paganese in palla come non mai a Pomezia; tre gol tutti in una volta e quinta vittoria consecutiva. Domanda ricorrente nell’ambiente sportivo: come è possibile che adesso la squadra abbia preso a girare a pieno regime dopo aver zoppicato per una buona prima parte della stagione? Interrogativo legittimo; cerchiamo allora di dare una risposta.

Il gruppo affidato all’allenatore Giampà ha man mano raggiunto un buon grado di amalgama, facendo peraltro tesoro delle discrasie che avevano accompagnato le prime esibizioni. Oggi i ragazzi in maglia azzurro-stellata non solo sono più convinti delle proprie possibilità, ma hanno goduto di innesti di calciatori di buona qualità che si sono integrati alla perfezione nel meccanismo di gioco studiato dal proprio allenatore. Tra questi, l’ultimo arrivato, Sicurella, che a Pomezia ha giocato con grande autorevolezza nel delicato ruolo di regista che di solito è affidato a Iuliano, assente per squalifica.

Sicurella è stato il riferimento costante nella manovra della squadra; si è fatto vedere in ogni occasione, ha giostrato con personalità, non ha sbagliato un solo intervento riuscendo così a trasmettere sicurezza a tutta la squadra anche con l’aiuto del giovane Del Gesso che per fortuna, grazie anche all’intuito del suo allenatore, cresce di gara in gara. Ancora una volta è risultato determinante sulla fascia destra dello schieramento l’apporto di Faiello che oramai interpreta con disinvoltura il ruolo assegnatogli nella fase difensiva e in quella di proposizione e di rilancio. Allo stato attuale, se andiamo a fare le pulci alla squadra, dobbiamo convenire che sono gli under (obbligatoriamente da schierarsi in numero di quattro) che stanno recitando un ruolo di primo piano nel rendimento complessivo della squadra.

Quello che una volta poteva essere considerato un handicap, perché non è affatto facile assemblare una squadra con l’obbligo di schierare quattro under tutti in una volta, sta diventando un punto di forza. Conoscevamo tutti il valore dei vari D’Agostino, Di Somma, Iuliano e De Felice su cui avevano puntato coloro che avevano costruito la squadra, L’incognita era rappresentata dal rendimento degli under, tutto da scoprire. Ebbene, in porta Pinestro, classe 2004, sembra aver acquisito sicurezza e riesce a trasmetterla anche ai compagni di difesa; Maccherini, schierato nella difesa a tre come centrale di destra, oramai è un veterano e la sua intesa con Di Somma migliora di giorno in giorno; lo stesso possiamo dirlo di Brugnano che sulla fascia sinistra dello schieramento è oramai qualcosa in più di una semplice promessa.

Ritorniamo alla partita di Pomezia. Una vittoria chiara, nitida, mai messa in discussione. Difficile nel calcio riuscire a capire dove cominciano i meriti di chi vince e dove invece finiscono quelli di chi perde.
In pratica, non si riesce quasi mai capire se si vince per la propria forza o perché gli avversari sono deboli. Sia come sia, l’importante è prendere i tre punti. Una vittoria pesante e corroborante in vista delle prossime impegnative gare, tra cui quella infrasettimanale, prima della sosta natalizia, con il Tivoli al “Marcello Torre”.

Un vecchio saggio diceva che nel calcio é importante vincere; il resto (presunta superiorità tecnica, supremazia territoriale, maggiore pressione offensiva) costituisce solo materiale per una ricca letteratura sportiva. Lo spettacolo, spiace per gli esteti, poche volte si sposa con il risultato. È il calcio, facciamocene una ragione.
La corsa al Sorrento continua…

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La classifica dopo la sedicesima giornata.



Pomezia-Paganese 0-3: continua il Magic Moment Azzurrostellato con la quinta vittoria consecutiva.

Quinta ‘sinfonia’ per la Paganese che inanella la quinta vittoria consecutiva  superando agevolmente il Pomezia con un netto tre a zero. Un match mai in discussione che certifica il magic moment degli uomini di Giampà che continuano la rincorsa al Sorrento, sempre capolista con 4 punti di vantaggio. 

Nonostante un netto predominio territoriale e varie occasioni create, ma non capotalizzate da De Felice, Del Gesso, Sicurella e D'Agostino, la Paganese riesce a passare in vantaggio soltanto sul finire della prima frazione. Ci pensa proprio D'Agostino ad inventare l'uno a zero direttamente con una conclusione dai 20 metri sotto la traversa. 

La ripresa si apre sulla stessa falsariga della prima frazione con la Paganese padrona del campo che al 18' riesce, per la prima volta in stagione, a mettere la gara in 'ghiaccio'. Sugli sviluppi di un angolo calciato dal solito D'Agostino, è Di Somma a svettare più alto di tutti realizzando il 2-0. L'unico pericolo per gli azzurrostellati arriva nell'ultimo quarto di gara quando, dopo una bella azione corale, Nanni spreca da buona posizione. All'ultimo affondo la Paganese fa tris: c'è gioia anche per l'ultimo arrivato Dioh, entrato da pochi minuti, che insacca di testa sugli sviluppi di un angolo. 

IL TABELLINO 

MARCATORI: pt 43' D'Agostino; st 13' Di Somma, 51' Dioh 

POMEZIA (4-3-3): Pinna; Gagliardini, Pizzuto, Rosania (23' st Di Nezza); Papaserio (12' st Teti), Lahrach, Lo Pinto (23' st Ruggiero); Massella, Nanni, Oi (37' st Barbarossa). A disp. Dima, Cardinali, Giovagnoli, Busti, Mezzina. All. Venturi 

PAGANESE (3-4-3): Pinestro; Maccherini (41' st Cipolla), Di Somma (35' st Esposito), Capone; Faiello, Del Gesso, Sicurella, Brugnano; De Felice (43' st Dioh), Maggio (39' st Cusumano), D'Agostino (47' st Verna). A disp. Reclaf, Fois, Agostini, Semonella. All. Giampà 

ARBITRO: Ferdinando Emanuel Toro di Catania (De Santis-De Gregorio) 

NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Lahrach, Massella, Ruggiero, D'Agostino. Angoli: 6-5. Recupero: pt 1', st 5'

Alfonso Esposito - paganesemania.it

12.12.22

Le panchine affidabili.

DI NINO RUGGIERO

Le vittorie consecutive passano a quattro. Anche la Lupa Frascati è caduta con il punteggio di zero a uno, quasi un classico iniziato a Cassino e proseguito con il Monterotondo con l’eccezione del vittorioso due a uno contro la Sarrabus Ogliastra. Vittorie di misura ma meritate, al di là di quello che lo striminzito punteggio potrebbe fare pensare.

Allora, vi starete chiedendo, che cosa ha contribuito a fare cambiare marcia alla squadra azzurro-stellata, protagonista in negativo di un inizio da brividi che aveva consentito alla capolista Sorrento di portare a dieci lunghezze il vantaggio in classifica sulla squadra di Giampá?

La svolta, probabilmente, si è avuta a Cassino con la prima vittoria per uno a zero. Nell’occasione, la fase difensiva ha retto, forse per la prima volta, dopo che la squadra era passata in vantaggio. Una fase difensiva registrata grazie all’utilizzo a tempo pieno di Di Somma al centro coadiuvato da Capone e dal giovane Maccherini. Importante, come sempre, il filtro sulla mediana assicurata da un immenso Iuliano e dal più che affidabile Verna, una sorpresa per tanti ma non per chi conosceva le sue doti di gran lavoratore a centrocampo.

Svolta tattica, dunque, ma anche di identità per una squadra che è riuscita man mano a completarsi nella sua eccezione e a sviluppare un gioco che adesso risulta più redditizio che spettacolare. Sapete che non è facile coniugare bel gioco e risultato; sarebbe bello se fosse possibile avere entrambi, ma non è da tutti. Bisognerebbe essere superiori in tutto rispetto agli avversari; cosa assai difficile, se non impossibile. Allora, se proprio si deve scegliere, meglio il risultato. O no?

Detto del miglioramento complessivo, però bisogna anche aggiungere che gli innesti di Maggio e Faiello, a partire dalla gara con il Monterotondo, hanno consentito a Giampà di poter effettuare scelte risultate vincenti. È indubbio che la sessione di dicembre abbia portato quegli elementi di cui la squadra aveva bisogno. Maggio è il terminale offensivo classico, il capolinea del gol; essenziale, pratico, caparbio e, soprattutto, presente in zona gol. Faiello è il calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere alle dipendenze: duttile, svelto, deciso, imprevedibile; un giocatore di fascia, utilizzabile sia a destra che a sinistra, sia in fase di interdizione che in quella di rilancio e di impostazione. Onore e merito, dunque, per lo staff tecnico che ha saputo cogliere nel segno in questa campagna invernale.

Sì, stavolta si è proprio visto giusto per quello che riguarda il potenziamento della squadra e Giampà da adesso – nel corso della gara – potrà guardare con maggiore fiducia alla rinfoltita panchina, e potrà effettuare tutti i cambi che l’andamento della stessa potrà richiedere.

Sulla partita con la Lupa Frascati va detto che la squadra ha rispettato alla lettera le indicazioni dello squalificato Giampà, sostituito in campo dall’ inossidabile Filippo Raiola, non nuovo alle esperienze di panchina. Il risultato striminzito non inganni. La Paganese ha giocato con il piglio della squadra che sa quello che vuole e Verna ha sostituito lo squalificato Iuliano con una grande prestazione, forse la migliore da quando è a Pagani. Da rivedere all’opera Sicurella, giunto solo alla vigilia della gara. Ci sarà modo di farsi valere e apprezzare. A cominciare, magari, dalla trasferta di domenica a Pomezia.

Nino Ruggiero

La classifica dopo la quindicesima giornata.


Fonte: tuttocampo.it

Paganese-Lupa Frascati 1-0: gli azzurrostellati ingranano la quarta.

La Paganese continua a vincere, battuta anche la Lupa Frascati con il risultato di 1-0. Una partita nel complesso equilibrata ma poco spettacolare. Nonostante la fatica nel creare pericolo dalle parti dell'area avversaria, agli uomini di Giampà (oggi assente per squalifica) basta la prima gioia azzurrostellata di Domenico Maggio. Un gol importantissimo quello dell'ex Nola, che consente il sorpasso in classifica proprio ai danni dell'avversario di giornata e che mantiene la Paganese a -4 dalla vetta.


Partita che si apre con ritmi bassi e tanta densità in mezzo al campo. Gli ospiti ci provano con un paio di conclusioni da fuori, troppo timide per impensierire Pinestro. Per vedere la Paganese dalle parti dell’area avversaria bisogna invece attendere il 36’, con il tentativo debole di D’Agostino che termina tra le braccia di Casagrande. Pochi minuti dopo è ancora lo stesso numero 10 a rendersi pericoloso dalla distanza, stavolta propiziando il vantaggio della Paganese. Sulla ribattuta di Casagrande infatti, arriva prima De Felice, e poi il tap-in di Maggio che, appostato sulla linea, mette in rete il suo primo gol azzurrostellato.

Secondo tempo che segue la falsa riga del primo. Poco spettacolo ed entrambe le squadre a caccia dell’episodio. Paganese che si difende bene subendo poco, ma allo stesso tempo incapace di ripartire e creare i presupposti per il raddoppio. A poco più di 10 dal termine arriva anche il brivido, con l’occasione per la Lupa Frascati: Pinestro esce e smanaccia un cross proveniente da sinistra, dal limite dell’area ci prova Paolelli, ma l’estremo difensore azzurrostellato indietreggiando si supera e salva il risultato. 1-0 che resisterà fino alla fine, quando dopo un maxi-recupero, gli uomini di Giampà possono festeggiare 3 punti pesantissimi.

IL TABELLINO

MARCATORE: pt 37' Maggio

PAGANESE (3-4-3): Pinestro; Maccherini (42’st Esposito), Capone, Di Somma; Faiello, Del Gesso, Verna (23’st Sicurella), Brugnano; De Felice (38’st Cusumano), Maggio, D’Agostino. A disp.: Reclaf, Semonella, Cipolla, Dioh, Fois, Agostini. All.: Domenico Giampà (squalificato).

LUPA FRASCATI (3-5-2): Casagrande; Rufo, Frosali, Paolelli (40’st Pompili); Ferraro, Traditi (17’st Sabatini), Gemmi, Ruggeri (40’st Marras), Senesi; D’Angelo (17’st Sabelli), Persano (31’st Flores Heatley). A disp.: Palmieri, Molinari, Corradini, Avellini. All.: Roberto Chiappara.

ARBITRO: Cevenini di Siena (Scibani-Bonaccorso)

NOTE: Ammoniti: Brugnano (P), Gemmi (L), Pinestro (P), Del Gesso (P), Frosali (L). Recupero 1’pt,6’st. Angoli: 2-5.

Christian Esposito - paganesemania.it

Foto: Paganese Calcio

5.12.22

L'alba di un nuovo giorno.

DI NINO RUGGIERO

Dati incontrovertibili. La Paganese, in tre gare, ha rosicchiato sei punti alla capolista Sorrento. Non è un’impresa da poco anche se l’altra faccia della medaglia consiglierebbe di guardare al cammino complessivo del Sorrento che nel primo terzo di campionato è riuscito a mettere da parte un buon gruzzoletto di vantaggio nei confronti delle pretendenti al trono di prima della classe. Potrebbe essere l’alba di un nuovo giorno per la Paganese, ma le conferme devono arrivare domenica dopo domenica
È innegabile che il Sorrento abbia cominciato benissimo, forse in sordina perché poco considerato e abbia poi man mano affermato, a suon di vittorie, il suo buon diritto a essere considerato come squadra “outsider” del campionato, a dispetto dei pronostici della vigilia che vedevano Casertana e Paganese in lizza per la prima posizione.

Adesso, quando mancano tre gare prima del giro di boa, ci sono squadre, una di queste è la Paganese, che hanno preso a marciare a pieno ritmo. Nello stesso tempo, il Sorrento sembra avere qualche difficoltà e di certo non sta marciando a ritmi da primato com’era successo nella prima parte del torneo. Cosa voglio dire? Solo che il campionato è tutto da giocare e che il Sorrento non sembra più quella macchina di gol e di vittorie che aveva caratterizzato il suo cammino fino a tre settimane fa.

Capitolo Paganese. La squadra ha interpretato a Monterotondo il ruolo riservato alle compagini che ottengono quello che vogliono. Gli azzurro-stellati hanno dato confortanti segnali di continuità. Era da una vita che la Paganese non vinceva tre gare di seguito, quasi un record! Il risultato, anche quando la squadra è rimasta in dieci per l’espulsione di Iuliano, non è parso mai in bilico nonostante l’arbitro abbia prolungato la gara oltre il lecito per circa dieci minuti.

Si è vista una squadra attenta, quadrata, pratica e redditizia. I due debuttanti hanno dato quel contributo che da loro ci si aspettava. Le prime impressioni sono più che positive. Il primo, Faiello, ha giocato sulla fascia, da terzino moderno, e non ha disdegnato di interpretare con successo anche la fase di partecipazione al gioco di costruzione. Ma prima, in un inedito schieramento a quattro, come da istruzioni ricevute dal tecnico Giampà, ha salvaguardato la corsia sinistra dello schieramento difensivo, come un bulldozer di razza, concedendo poco o niente al suo dirimpettaio attaccante laziale. Il secondo, Maggio, ha dato tono e centimetri alla manovra d’attacco battendosi da leone ogni qualvolta è stato chiamato in campo. Insomma due innesti che si sono ben incastonati nel gioco della squadra in virtù di doti tecniche e agonistiche che fanno onore a chi li ha prima individuati come rinforzi e poi ingaggiati.
E forse, dico forse, la campagna di rafforzamento non è ancora conclusa perché qualche pedina soprattutto in attacco ci vorrebbe anche per costituire un’alternativa a De Felice e Maggio che al momento costituiscono il terminale offensivo della squadra.

Adesso la Paganese non può e non deve più fermarsi. Domenica al “Marcello Torre” arriva la Lupa Roma di Frascati che è seconda in classifica. Quindi è l’occasione buona per ribadire le intenzioni di primato di Giampà e compagni e la tifoseria di certo – come ai bei tempi – non vorrà mancare all’importante appuntamento.

Nello schieramento mancherà sicuramente, per squalifica, Iuliano che è uomo-squadra nel meccanismo del centrocampo. Verosimilmente i suoi compiti saranno affidati a Verna, altro calciatore di esperienza. Alternative nel ruolo non ne vedo.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La classifica dopo la quattordicesima giornata.


Real Monterotondo-Paganese 0-1: non c'è due senza tre e vetta più vicina!

Non c'è due senza tre! Dopo Cassino e Sarrabus la Paganese centra anche la terza vittoria consecutiva superando in trasferta il Real Monterotondo Scalo. Una vittoria di misura, di quelle che piacciono a Giampà, firmata dal gol di De Felice a metà del primo tempo che consente agli azzurrostellati di proseguire la rincorsa alla vetta. Distante ora, complice la sconfitta del Sorrento, solo 4 punti. 

Una prestazione convincente degli uomini di Giampà bravi a leggere perfettamente le varie fasi del match. Prediligendo l'intelligenza e la maggiore tecnica di base nell'amministrare la gara dopo essere passati in vantaggio al primo vero affondo, anche grazie ad un'invenzione del solito D'Agostino. Per poi utilizzare una buona dose di carattere serrando i ranghi nella parte finale del match rischiando in un'unica occasione a novantesimo inoltrato nonostante l'inferiorità numerica dettata dall'espulsione di Iuliano. 


IL TABELLINO 

MARCATORI: pt 22' De Felice 

REAL MONTEROTONDO SCALO (4-4-2): Benvenuti; Faccenna, Santi, Gianni, Calisto; Tilli (40'st Bagaglini), Palladini (17' st Mattei), Meledandri, Sansotta; Baldassi, Fontana. A disp.: Faraglia, Macrì, Albanesi, Nardoni, Carosi, Di Vico, Cannas. All.: Paris 

PAGANESE (3-4-3): Pinestro; Fois (14' st Cusumano), Di Somma, Capone; Faiello, Del Gesso, Iuliano, Brugnano; De Felice (34' st Verna), Maggio, D'Agostino (41' st Cipolla). A disp.: Reclaf, Esposito, Agostini, Semonella, Tomlillo. All.: Giampà

ARBITRO: Stefano Selva di Alghero (Mallimaci-Galluzzo)

NOTE: Espulsi: al 35' st Iuliano per doppia ammonizione; al 49' st Gianni per fallo

paganesemania.it

2.12.22

Ufficiale: Maggio e Faiello alla Paganese.

La Paganese dà il via al suo calciomercato ufficializzando due colpi, entrambi provenienti dal Nola. Si tratta dell'attaccante Domenico Maggio e dell'esterno di centrocampo Giuseppe Faiello

Per Maggio, la dirigenza azzurrostellata, è riuscita a superare la concorrenza di Sorrento e Barletta. L'attaccante, classe 1990, porta con se esperienza e soprattutto tanti gol. In carriera, infatti, ha vestito in Serie D  le maglie di Gelbison, Aversa, Frattese, FC Francavilla, Portici, Sarnese, Polisportiva Santamaria, realizzando oltre 220 gol. In questa prima parte di stagione con il Nola, ha realizzato 5 gol in 12 presenze.

Caretteristiche invece ben diverse per Faiello, esterno destro di centrocampo, classe 1997. Cresciuto nel Crotone, ha già incrociato mister Giampà nell'esperienza al Roccella. Tra le altre ha vestito anche le maglie di Taranto, Messina, Aversa Mariglianese. Fino ad ora con il Nola, aveva collezionato 12 presenze e un solo gol, proprio contro la Paganese nel precedente di novembre terminato 2-2.

Questi, dunque, i primi colpi di un mercato che nei prossimi giorni potrebbe portare ulteriori novità.

Christian Esposito - paganesemania.it