28.2.18

Si prosegue con De Sanzo, oggi il primo allenamento. La squadra a rapporto da Bocchetti.


Sarà Fabio De Sanzo a traghettare la Paganese nelle prossime partite, cercando di raggiungere la salvezza magari senza passare per i playout. E' questa la decisione presa dalla società azzurrostellata, dopo una giornata di valutazioni e consultazioni. Si è scelto di proseguire sulla pista interna, affidandosi in questo momento delicato ad un allenatore che conosce già la piazza e i giocatori. Il tecnico calabrese che è alla prima esperienza da primo fra i professionisti, infatti, è stato già vice di Matrecano prima e Favo poi e conosce alla perfezione i giocatori e ciò di cui in questo momento hanno bisogno. De Sanzo oggi pomeriggio al Torre ha già diretto il primo allenamento della settimana per gli azzurrostellati. Prima di scendere in campo, la squadra è stata tenuta a rapporto negli spogliatoi per diversi minuti dallo stesso De Sanzo e dal direttore sportivo Antonio Bocchetti, il quale ha assistito alla seduta da bordocampo. Anche i giocatori, in questo momento delicato, dovranno prendersi le proprie responsabilità, visto che Favo, il quale ha pagato con l'esonero le scelte infelici nella sfida importantissima con la Fidelis Andria, non è stato di certo l'unico ad avere colpe per questa continua altalena di risultati da parte della Paganese

Oggi pomeriggio lo staff tecnico ha fatto svolgere ai calciatori una seduta prevalentemente atletica, chiusa da un'esercitazione tattica in cui De Sanzo ha provato a trasmettere i primi concetti. La sensazione è che sabato a Brindisi contro la Virtus Francavilla non adotterà sostanziali stravolgimenti tecnico-tattici, dovendo già fare a meno di due elementi di un certo spessore come Gomis e Baccolo. Il portiere, infatti, è stato squalificato per due turni, dopo il rosso per proteste ricevuto a fine gara e sarà rilevato da Galli. Il centrocampista bresciano, invece, non si è allenato a causa della distorsione alla caviglia rimediata ad inizio ripresa con l'Andria. E' a rischio anche per il match interno con il Rende

Danilo Sorrentino
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Giudice Sportivo: Gomis fermato per due turni.


Il Giudice Sportivo della Serie C ha fermato per 2 giornate il portiere azzurrostellato Lys Gomis per comportamento offensivo verso l’arbitro al termine della gara.

Multa di 500 euro perché propri sostenitori introducevano e facevano esplodere nel proprio settore un petardo, senza conseguenze (r.proc.fed.).

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

Ufficiale: la formazione Berretti parteciperà al Torneo di Viareggio.

Ora è ufficiale ci sarà anche la Paganese, con la formazione Berretti allenata da mister Panico, alla Viareggio Cup 2018 giunta alla sua 70ª edizione. Prima volta per gli azzurrostellati che saranno inseriti nel Gruppo A Girone 5 con Torino, Cina Under 19 e Perugia. Il torneo si terrà dal 12 al 28 Marzo 2018 e le partite del Gruppo A si disputeranno lunedì 12, mercoledì 14 e sabato 17 marzo 2018: gli orari saranno comunicati nei prossimi giorni.

Una vetrina, di uno dei più importanti tornei di calcio giovanile, meritata per l’ottimo lavoro svolto in questi ultimi anni dal Responsabile Giuseppe Caiazzo e dai dirigenti del settore giovanile azzurrostellato.

www.cronachedellacampania.it

27.2.18

Panchina, verso la conferma di De Sanzo.

In casa Paganese prende quota la soluzione interna. Il vice di Favo, Fabio De Sanzo, secondo quanto raccolto dalla redazione di TuttoC.com, potrebbe così rimanere sulla panchina degli azzurrostellati in qualità di allenatore. Attesi possibili sviluppi a breve; la soluzione momentanea potrebbe diventare permanente.

da tuttoc.com

La Paganese vista da...Nocera! - Favo, rivoluzione senza appello.

Quella con l'Andria doveva essere la partita da non fallire assolutamente, quella che doveva dare il colpo di grazia ai pugliesi, dopo quello rifilato all'Akragas, ed invece l'ex tecnico della Paganese, esonerato nel dopo suicidio, se l'è complicata dall'inizio. Mister Favo, che ho sempre difeso da queste righe e durante l'approfondimento televisivo del venerdì, ieri però ha fatto tutto quello che nessuno s'aspettava. Penso che abbia fatto tutto per essere esonerato. Una decisione che, in altri momenti ed in altra situazione, avrebbe subìto già da tempo: già il dato di un intero girone d'andata senza vittorie casalinghe pesava come un macigno sul credito che vantava verso la società. Aveva avuto il merito comunque di averle provate tutte - e ciò glielo avevo sempre riconosciuto - nonostante una rosa che aveva i suoi limiti, passando dal 4-3-3 iniziale all'ultimo 3-5-2 inaugurato a Reggio Calabria. Sembrava che proprio questo cambiamento avesse prodotto dei benefici, confortato dai risultati delle ultime settimane (vedi i sette punti in tre partite). La pesante sconfitta di Trapani, solo nel risultato non tanto nel gioco, lasciava inalterate le sensazioni di una squadra che aveva trovato la sua fisionomia e la sua quadratura. Ed invece ecco arrivare, nella gara forse più delicata ed importante del momento, la rivoluzione inopportuna.

Non sono un tecnico, ma già alla lettura delle formazioni ho avuto un sussulto quando, girando e rigirando la distinta, non leggevo i nomi di Tazza e Pavan. L'idea di non portarli nemmeno in panchina, pur non avendoli visti bene in allenamento come ha ribadito nel dopo-gara il mister, penso sia stato un errore imperdonabile. E' condivisibile che un allenatore non ritenga soddisfacente il lavoro svolto da un calciatore in settimana facendolo accomodare in panchina, ma non in tribuna, considerato che poi hai adattato nel suo ruolo un altro giocatore, pur non essendoci la necessità. Addirittura spedire fuori entrambi i due terzini destri della rosa è stata una scelta infelice. Ha poi inserito Ngamba a sinistra, altro fuori ruolo sperimentato con il Matera, per escludere Della Corte che, nonostante in altre occasioni non abbia fatto bene, era stato sempre confermato. Limitare, contro la muraglia andriese, l'ingresso in campo di Cernigoi solo nella ripresa forse ha avuto un altro peso specifico sulla capacità di sfondamento che doveva imprimere sin dall'inizio di gara. Non togliere dalla mischia Bernardini, che era ormai a corto di fiato e gambe, per escludere invece Tascone solo perchè era ammonito, ha debilitato un reparto già privo dell'infortunato Baccolo. Mettiamoci la partita evanescente di Scarpa - ci può stare - limitato comunque dalla capacità di Papagni che lo aveva avuto al Savoia, e i giochi sono fatti. 

Sinceramente la Fidelis Andria non ha rubato nulla e delle parole del tecnico Favo, il quale ha detto che sarebbe stato rammaricato per un pareggio immeritato, penso che ci sia molto da non condividere. Papagni ha azzeccato tutto, Favo no, complicandosi la vita. Nel secondo tempo l'Andria non sembrava che giocasse in dieci, è rimasta sempre ordinata cercando di far girare palla (con Quinto in grande spolvero seppur non era al meglio), cosa che non ha fatto la Paganese. Scarpa e compagni non sono mai stati pericolosi, tranne su una conclusione di Cesaretti, e neanche hanno dimostrato quel sangue agli occhi che deve caratterizzare una squadra che si gioca una fetta di salvezza in casa e con un uomo in più. L'esonero di Favo, seppur invocato a più riprese dalla piazza, era stato sempre congelato; ieri però il termometro è sceso ben oltre lo zero e la panchina di Favo è stata spazzata via dal vento gelido Burian senza più tentennamenti. Il cambio tecnico significa molto per la piazza, ovvero fa capire che questa società - ed in primis il presidente Trapani, ultimo ed unico baluardo di questo vessillo - hanno ancora a cuore le sorti di questa benedetta squadra che a gennaio, pur volendo e dovendo, non ha ceduto i pezzi migliori arricchendo bene o male la rosa. Ora si volta pagina, arriverà il terzo allenatore che deve cercare l'impresa, ancora e nonostante tutto, possibile. 

Peppe Nocera
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26.2.18

Scelte sbagliate e impopolari: Favo esonerato dopo la conferenza post-gara.


La scelta di schierare due centrocampisti come esterni nel 3-5-2, l'aver tenuto uno di loro fuori ruolo per 90', non aver costruito nemmeno un'azione pericolosa per tutto il secondo tempo nonostante la superiorità numerica, una prestazione con poca determinazione e zero mordente. Sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso in serata, costringendo la Paganese ad esonerare il tecnico Massimiliano Favo. L'allenatore napoletano ha pagato scelte impopolari e sbagliate, proprio nella partita più importante del campionato. L'aver messo in imbarazzo Bernardini come terzino destro col passaggio della difesa a quattro e non aver portato nemmeno in panchina Pavan e Tazza (con 23 elementi in distinta ha dell'incredibile) è stato un suicidio sportivo per Favo, il quale ha ammesso di aver commesso un unico errore: non aver tolto Bernardini ma solo perchè si era infortunato Baccolo e temeva che Tascone potesse essere ammonito ancora. Dimenticando, forse, che c'era anche Nacci fra i centrocampisti in panchina e che comunque c'erano sempre i cinque cambi. L'esonero è stato comunicato a Favo direttamente nel ventre del Torre, subito dopo la sua intervista post-gara che vi riproponiamo di seguito. Il tecnico non si aspettava una tale decisione, maturata dal presidente Trapani e dal ds Bocchetti al 90', dopo che già in passato erano stati tentati dal sollevare dall'incarico Favo. La panchina, secondo quanto specificato nella nota della società azzurrostellata, è stata affidata momentaneamente all'allenatore in seconda Fabio De Sanzo. Poi si deciderà se dare fiducia alla soluzione interna o ingaggiare un altro tecnico, il terzo della stagione. Proprio nell'anno in cui si volevano gettare le basi per un progetto pluriennale, naufragato sul nascere, e con una situazione di classifica alquanto delicata.  

da www.paganesemania.it

Harakiri Paganese: in superiorità numerica regala la vittoria all'Andria. Salta la panchina di Favo.


In 11 contro 10 per tutto il secondo tempo la Paganese non riesce a scardinare il muro della Fidelis Andria. Già il pareggio avrebbe rappresentato una mezza sconfitta, invece gli azzurrostellati subiscono una mazzata tremenda nel finale per mano dell'ex Longo. L'impresa dell'Andria è firmata dal giovane centrocampista, ma è macchiata da numerosi errori da parte della Paganese. Quelli commessi dalla squadra che, per tutto il secondo tempo, non è mai riuscita a mettere in difficoltà Maurantonio. Quelli di Favo che non porta in panchina i due terzini destri della rosa, lasciando per 90' in campo uno stanco ed adattato Bernardini nella posizione di esterno. Poteva essere l'occasione per dare una spallata decisiva ad una diretta concorrente, invece è arrivato l'ennesimo harakiri del campionato, l'ennesimo salto di qualità che non è arrivato, lasciando la Paganese in piena zona playout. A fine gara salta la panchina di Favo, esonerato nella prima serata. 

Decide di cambiare sugli esterni Massimiliano Favo, mandando in campo dall'inizio, come in Coppa con la Viterbese, sia Ngamba che Bernardini, due centrocampisti di ruolo: Della Corte va in panchina, addirittura in tribuna Pavan e Tazza, una scelta che si rivelerà controproducente. Il ballottaggio in attacco lo vince Cuppone, preferito a Cernigoi come spalla di Cesaretti. Le due punte azzurrostellate non danno punti di riferimento ma trovano pochi sbocchi. Maurantonio è chiamato in causa la prima volta al quarto d'ora con una conclusione di Tascone dalla distanza che il portiere blocca in due tempi. L'estremo difensore dell'Andria la combina grossa al 23' sulla punizione di Scarpa non bloccando la sfera, ma per sua fortuna Cuppone ribadisce in rete quando era in posizione irregolare. La Fidelis mostra un buon palleggio ma si perde nell'ultimo passaggio. L'unica volta in cui la difesa azzurrostellata sbanda è al 28', quando Croce temporeggia troppo al momento del tiro e viene chiuso in extremis da Piana. Nel recupero, clamorosa ingenuità di Piccinni che si becca il secondo giallo in pochi minuti e costringe l'Andria a giocare in dieci tutto il secondo tempo.

Che però nella ripresa non si vede affatto. L'Andria rischia infatti soltanto su un tiro di Cesaretti che colpisce la base del palo e termina sul fondo, dopo un passaggio sbagliato di Quinto. I pugliesi si difendono con ordine, concedendo pochi spazi ad una Paganese fumosa e che anche col tridente non riesce a creare pericoli. L'infortunio di Baccolo, infatti, costringe Favo a mandare in campo Bensaja e Cernigoi, costringendo i due centrocampisti Ngamba e Bernardini a fungere da terzini (poi entrerà anche Della Corte per Tascone, con il francese in mediana). La manovra degli azzurrostellati, però, è farraginosa e fine a se stessa, le occasioni scarseggiano e la Fidelis Andria ne approfitta per piazzare il colpo del ko. La ripartenza micidiale di Lattanzio permette a Longo di presentarsi davanti a Gomis e beffarlo in uscita. Al triplice fischio è festa grande per i pugliesi, mazzata terribile per gli azzurrostellati ripresi in classifica proprio dall'Andria che ora ha il vantaggio degli scontri diretti. 

MARCATORI: st 40' Longo

PAGANESE (3-5-2): Gomis; Meroni, Piana, Acampora (9' st Cernigoi); Bernardini, Tascone (14' st Della Corte), Baccolo (9' st Bensaja), Scarpa, Ngamba; Cesaretti, Cuppone (37' st Talamo). A disp.: Marone, Galli, Nacci, Carini, Maiorano, Cernigoi, Boggian, Dinielli, Grillo. All.: Favo

FIDELIS ANDRIA (3-5-1-1): Maurantonio; Celli, Abruzzese, Tiritiello; Di Cosmo, Piccinni, Quinto (18' st Matera), Esposito, Lancini (28' st Tartaglia); Longo; Croce (18' st Lattanzio). A disp.: Cilli, Lobosco, Scaringella, Cappiello, Ippedico, Liguori, Antonicelli, Camporeale. All.: Papagni

ARBITRO: Gariglio di Pinerolo (Cantiani-Rondino)

NOTE: spettatori 500 circa. Espulsi: al 46' pt Piccinni per doppia ammonizione; a fine gara Gomis per proteste. Ammoniti: Tascone, Lancini, Quinto. Angoli: 4-3. Recupero: 3' pt, 6' st.

Danilo Sorrentino
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Paganese-Andria 0-1: gli azzurrostellati non cavano un ragno dal buco.


di Nino Ruggiero

Alla Paganese non sono mancati solo i tre punti, quelli che ci volevano per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica, sono mancati anche saggezza e sagacia tattica. Uno dei princîpi fondamentali del calcio ragionato non è stato rispettato. Esso recita più o meno così: “quando non si riesce a vincere avendo di fronte una squadra che sa difendersi, bisogna sapersi accontentare del risultato di parità.”

All’inizio erano sembrate azzeccate le mosse tattiche di Favo che aveva finalmente trovato un posto stabile a Ngamba, uno degli atleti più in palla della squadra. Anche Cuppone e Cesaretti sembravano ispirati ancorché marcati in maniera più che decisa dai rispettivi avversari. Un primo tempo così così che avrebbe dovuto avere un prosieguo più che positivo per i colori azzurro stellati, forti di una superiorità numerica successiva all’espulsione di Piccinni proprio sul finire del tempo.

Invece la Paganese ha giocato per tutta la ripresa nella metà campo avversaria senza però cavare un solo ragno dal buco. Il taccuino presenta una sola azione da rete da parte della squadra azzurro-stellata con palo colpito dopo due minuti da Cesaretti. Poi tanto possesso palla, inutile e controproducente: mai un affondo, mai un cross decente dalle due fasce laterali a cercare qualche atleta per il tiro a rete. Il portiere Maurantonio ha vissuto un pomeriggio tranquillo e ha dovuto compiere solo interventi di normalissima amministrazione.

I vari cambi effettuati da Favo nel corso della gara non hanno prodotto effetti sperati, anzi si può dire che la squadra ha avuto un’involuzione ed è entrata in confusione. Ma si sa com’è in questi casi; se l’allenatore effettua qualche cambio che porta vantaggi alla squadra, nel senso che in virtù dei cambi effettuati cambia anche il risultato, allora è bravo e ha l’occhio di lince; se invece i cambi non portano gli effetti sperati, allora è uno che non riesce a vedere bene la partita.

La verità è che, a cinque minuti dalla fine, una squadra che ha attaccato per tutti novanta minuti senza riuscire a perforare la munitissima difesa avversaria, deve sapersi accontentare del risultato di parità: meglio ferito che morto, si dice in gergo popolare. Ed è così; non si può incassare un gol a difesa schierata perdendo un pallone a centrocampo nell’unica azione di contropiede imbastita dagli avversari in tutta la partita e con tre calciatori intenti a giocare alle belle statuine. Una beffa, certo ma è da tempo che la squadra sembra aver perso compattezza e consapevolezza del proprio ruolo. Una squadra probabilmente confusa anche tatticamente. Lo avrà pensato a fine gara anche Raffaele Trapani tanto è vero che pochi minuti fa è stato emesso un comunicato stampa con il quale viene annunciato l’esonero di Massimiliano Favo. Lo sostituirà fino al termine del campionato Fabio De Sanzo. Adesso è proprio il caso di dirlo: “Nessun tema l’ardua salita…” come recitava lo striscione oggi esposto in curva.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Esonerato mister Favo.

Mister Massimiliano Favo non è più l'allenatore della Paganese. A comunicarlo è il sito ufficiale della società:
La Paganese Calcio 1926 srl comunica l’esonero del Signor Massimiliano Favo dall’incarico di allenatore della prima squadra. 
Al Signor Favo vanno i più sentiti ringraziamenti per l’attività fin qui svolta e per l’impegno professionale. 
La conduzione tecnica è affidata momentaneamente a mister Fabio De Sanzo.

25.2.18

Top&Flop di Paganese-Andria 0-1.

Vittoria che vale doppio per la Fidelis Andria, che piega a domicilio la Paganese per 0-1. A decidere, a pochi minuti dal termine, un gol di Lorenzo Longo che capitalizza un bel contropiede e successivo assist di Lattanzio. I federiciani riescono a vincere nonostante l'inferiorità numerica, causa doppia ammonizione rimediata da Piccinni sul finire di un primo tempo abbastanza equilibrato. La Paganese ad inizio ripresa sbatte sul palo, colpito da Cesaretti, e poi sul muro federiciano. Gli ospiti infatti riescono a coprire tutti gli spazi e puniscono alla prima vera occasione del secondo tempo.

Vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori del match:

TOP

Cesaretti (Paganese): autore della solita buona prova, svaria, prova a dialogare con i compagni, e calcia più volte in porta soprattutto nel primo tempo. Peccato per quel palo ad inizio ripresa, con la palla che salta all'ultimo istante e gli fa perdere il passo per concludere al meglio. SFORTUNATO

Longo (Fidelis Andria): una rete che vale doppio se non triplo. Vincere in trasferta, contro una diretta concorrente per la salvezza, dopo aver giocato per un tempo intero in inferiorità numerica. Qualcuno se lo potrebbe solo sognare, Longo lo trasforma in realtà. MAGICO

FLOP

Le poche idee nella ripresa per la Paganese: gli azzurrostellati giocano un buon primo tempo, ed iniziano bene anche la ripresa, ma poi subiscono un calo non tanto atletico quanto tattico. Non riescono infatti, nonostante la corsa e il giro palla, a trovare uno spiraglio efficace ed a sfruttare la superiorità numerica. Addirittura incassano la rete in contropiede, facendosi trovare mal piazzati. CONFUSI

Piccinni (Fidelis Andria): due cartellini gialli sacrosanti per due falli sostanzialmente inutili a centrocampo, in pochi minuti. Rischia di compromettere una delle gare più importanti della stagione per i federiciani. Non certo un atteggiamento da capitano. Non c'è altro da aggiungere. CENSURABILE

Da www.tuttoc.com

La Paganese crolla in casa, non basta la superiorità numerica: al Torre vince la Fidelis Andria per 1-0.


Mister Favo alla vigilia aveva sottolineato più volte l’importanza di questa partita contro la Fidelis Andria, ma i suoi ragazzi hanno clamorosamente toppato e perso un’occasione importante per rientrare nella corsa alla salvezza diretta: al Marcello Torre termina 0-1 per gli ospiti grazie ad un gol di Longo al minuto 85. Da sottolineare la superiorità numerica della Paganese per un tempo intero. Ciò non è bastato per gli azzurrostellati a trovare il guizzo giusto e portare a casa tre punti fondamentali in uno scontro diretto.

Il primo tempo è stato equilibrato con quale occasione sia da una parte che dall’altra, ma il momento clou dei primi 45′ è senz’altro il fallaccio di Piccinni su Scarpa, che già ammonito pochi minuti prima lascia i suoi compagni in inferiorità numerica. Il secondo tempo dovrebbe essere un monologo della Paganese, ma in realtà oltre l’occasione del palo di Cesaretti non crea molto altro e la difesa della Fidelis Andria riesce a tenere bene il campo nonostante l’uomo in meno. E a pochi minuti dal termine accade ciò che non ti aspetti. A passare in vantaggio sono proprio gli ospiti grazie ad un contropiede perfetto orchestrato da Lattanzio, il quale vede Longo tutto solo che insacca alle spalle di Gomis.
Una sconfitta che brucia, poteva e doveva essere un’importante svolta per la Paganese ma ciò non è avvenuto. Con questa sconfitta gli azzurrostellati rischiano di ritrovarsi fuori per sempre dalla corsa alla salvezza diretta.

Da www.cronachedellacampania.it

Paganese-Andria 0-1: una sconfitta pesantissima.

21.2.18

Si torna a lavorare verso la Fidelis. Gariglio arbitrerà il match del Torre.

La sconfitta esterna con il Trapani è stata archiviata dalla Paganese, che nella giornata di oggi torna ad allenarsi al Mercato San Severino. La squadra azzurrostellata deve preparare la prossima sfida interna in programma domenica prossima contro la Fidelis Andria. Al Marcello Torre per rincorrere la terza vittoria consecutiva fra le mura amiche. Traguardo che non si raggiunge ormai dalla scorsa stagione, quella dei record.

Intanto è stato annunciato dalla Lega anche l’arbitro del match del prossimo week end alle 16:30. Parliamo di Matteo Gariglio della sezione AIA di Pierolo. Gli assistenti saranno Claudio Cantiani della sezione AIA di Venosa e Stefano Rondino della sezione AIA di Piacenza.

da www.zonacalcio.net

La partita del tifoso - Il video nero e i commenti a caldo.

Premesso che della partita ho visto quanto voi: vale a dire niente! Eh sì, domenica il sito non ne voleva sapere di funzionare e l’unica palla che vedevo girare era quella giusto al centro di un video desolatamente nero e inespressivo. Vi risparmio i commenti...Ben altre sono state le espressioni - quelle di giubilo intendo io - alla notizia del nostro gol: telefonate e messaggi si rincorrevano da un telefono all’altro, nel giro di pochi secondi. Tutto sembrava volgere al meglio. Da quello che riuscivamo a capire, leggendo i post sulla pagina ufficiale, la squadra sembrava ben messa in campo e nella possibilità di portare via punti dalla Sicilia. Ed è allora che decido di raggiungere gli amici che intanto si erano dati appuntamento per assistere la partita tutti insieme: manco il tempo di commentare il vantaggio che il risultato cambia. E qui avviene un fatto strano: il risultato cambia una sola volta ma in realtà i gol (o goals, se preferite) presi sono due! Tanto che qualcuno si era anche illuso, anelando a un errore di battitura. Macché, l’amara realtà era che da un onirico 0-1 eravamo passati a un beffardo 2-1! Inizia così la ridda di voci (non vedevo l’ora di usare questa frase).

In ordine sparso:

· “Figurati, volevi fare punti a Trapani. Schschsch”;

· “Vedrai che ‘mo pareggiamo!”;

· “La colpa è di Favo”;

· “Che c’azzecc Favo mo’?”;

· “C’azzecc semp!”;

· “Vabbuò, nun capisc nient…”;

· “No, tu nun capisc nient…”;

………………………………………………………………………………………

· “Dicono che c’era un rigore a nostro favore sul 2-1”. E via con una serie interminabile di male parole (oserei dire: ridda di male parole) nei confronti dell’arbitro e di tutto l’albero genealogico che lo riguarda. Frasi del tipo: “£%(&&$%&$/&%/&/$%”$£$£$%&$/%”.
Ma stavamo già avvertendo i primi movimenti tellurici provenire direttamente dalle nostre già provate casse toraciche: quelli fanno sia il terzo che il quarto gol. La partita finisce così e buona notte ai suonatori. Praticamente il Trapani, che non ne ingarra mezza, ha pensato bene di sfogarsi proprio contro noi quest’anno: 10 gol (o goals, se preferite) in tre partite. Roba da Telefono Azzurro! E ,visto che ci sembrava ancora poco, il Bisceglie vince a Juve Stabia, la Casertana vince (attorno al 175’) a Brindisi col Francavilla e la Reggina. ‘A Reggin? Eh, sì, a Reggin pareggia a Cosenza. Morale della favola: domenica dobbiamo assolutamente paliare l’Andria, così da metterlo definitivamente ko e magari accorciare ulteriormente la classifica. Forza ragazzi…

Alberto Maria Cesarano
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20.2.18

Il programma fino al termine della stagione: al Torre fischio d'inizio alle 14.30 per 4 gare su 5.


La Lega PRO ha reso noto gli orari e i giorni delle gare in programma fino al termine del campionato. Per le gare interne della Paganese fischio d'inizio fissato alle ore 14.30 per quattro gare su cinque, compreso il turno infrasettimanale di mercoledì 21 marzo con il Siracusa. Orario differente (ore 18.30) quindi soltanto per il derby con la Casertana in programma sabato 31 marzo. In trasferta nella domenica dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Galline che vedrà gli azzurrostellati impegnati nella delicata sfida di Fondi fischio d'inizio alle 16.30.

IL PROGRAMMA COMPLETO FINO AL TERMINE DELLA STAGIONE

Virtus Francavilla - Paganese | Sabato 3 Marzo ore 16:30
Paganese - Rende | Domenica 11 Marzo ore 14:30
Monopoli - Paganese | Domenica 18 Marzo ore 18:30
Paganese - Siracusa | Mercoledì 21 Marzo ore 14:30
Catania - Paganese | Domenica 25 Marzo ore 14:30
Paganese - Casertana | Sabato 31 Marzo 18:30
Racing Fondi - Paganese | Domenica 8 Aprile ore 16:30
Turno di riposo | Domenica 15 Aprile
Paganese - Sicula Leonzio | Domenica 22 Aprile ore 14:30
Lecce - Paganese | Domenica 29 Aprile ore 17:30
Paganese - Catanzaro | Domenica 6 Maggio ore 14:30


Alfonso Esposito
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La Paganese vista da...Nocera! - A Trapani un'imbarcata da dimenticare in fretta.

Si chiude nella lontana Trapani, e nel peggiore dei modi anche se per un certo verso indolore, una settimana intensa di viaggi per la Paganese impegnata tra campionato e Coppa Italia. Cerchiamo, però, subito di capirci e giocare a carte scoperte. Non era certamente la trasferta al "Provinciale" quella in cui la formazione di Favo doveva cercare di racimolare punti salvezza, eppure s'è le giocata a viso aperto costruendo le sue buone occasioni. In sette giorni delle tre partite in programma, la più importante e forse anche insperata alla vigilia, quella con il Matera, l'ha vinta, sfiorando poi anche l'impresa della qualificazione alle semifinali di Coppa Italia in quella più affascinante ma meno fondamentale. A Trapani, invece, se non era una sconfitta sulla carta quasi annunciata, poco ci mancava. Si può perdere - figuriamoci - ma peccato per l'imbarcata ricevuta che fa il paio con il 6-0 dello scorso luglio nella prima uscita ufficiale in Tim Cup. Al gruppo azzurrostellato consiglierei, quindi, di lasciarsi subito alle spalle questa sconfitta e mettere nell'obiettivo la gara, forse ancora più importante delle ultime tre, di domenica prossima con l'Andria. Un vero e proprio spareggio! La formazione di Papagni la sta organizzando e preparando dalla settimana scorsa, avendo osservato ieri il proprio turno di riposo forzato, a dispetto di una Paganese che potrà finalmente tirare il fiato dopo l'affollata settimana d'impegni. 

Si ritorna da Trapani con il sorriso di Cuppone, fornito dalle due reti in rapida successione in Coppa e campionato, parzialmente rovinato però dall'auto ancora non ritrovata e dal rigore fallito nella lotteria finale contro la Viterbese. Il gol dell'illusorio vantaggio, dopo un avvio deciso e promettente degli azzurri, in Sicilia ha confermato quanto di buono fatto vedere in Coppa dall'attaccante del Pisa che potrà dire la sua e dare il giusto apporto, con ulteriori reti decisive, per il prosieguo della stagione già a partire dalla sfida con l'Andria. Che, in chiave salvezza, varrà sei punti. Sarà importantissimo confermare il fattore "Torre" risvegliatosi nelle ultime due gare casalinghe vinte con Akragas e Matera

La vittoria-bingo al 90' della Casertana a Francavilla ha rovinato la buona sequenza di risultati dagli altri campi dove erano impegnate le dirette concorrenti ma che ha lasciato il discorso salvezza quasi del tutto immutato. Ora, però, bisogna fare il proprio dovere e conquistare, senza se e senza ma, i tre punti contro la formazione pugliese. Mister Favo recupererà Cesaretti, e presumibilmente anche Baccolo e il portiere Gomis, per aver a disposizione la miglior formazione in questo delicato match dove si ci gioca una grossa fetta di salvezza. Dunque, animo e coraggio ragazzi, dimenticate la trasferta di Trapani e guardate avanti. Domenica c'è una vittoria da conquistare!

Peppe Nocera
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19.2.18

Trapani-Paganese, la partita invisibile...


di Nino Ruggiero

Stavolta Sportube, o per essere più precisi Eleven Sports, ha toppato di brutto. E non è da gruppo televisivo organizzato. Ha tenuto inchiodati davanti allo schermo centinaia di persone senza trasmettere la partita che vedeva la Paganese impegnata sul campo di Trapani. Gli inconvenienti nella vita sono sempre all’ordine giorno, possiamo essere d’accordo, ma inspiegabile è stata l’assenza di una tempestiva comunicazione in merito sul sito della piattaforma tecnologica.
Nei vari ritrovi, bar e circoli sportivi, nella case dove di solito si radunano amici e parenti interessati alle sorti della squadra azzurro stellata erano tutti pronti, seduti in poltrona o su sedie d’occasione all’ora canonica delle ore 14 e 30. Ma l’attesa è stata vana: un messaggio in codice di incomprensibile lingua inglese ha accompagnato ogni tentativo di collegamento per circa due ore tra indicibili “paroline” rivolte all’emittente. Solo dopo mezzora, su sollecitazioni di tutti i tipi rivolte ad Eleven Sports, sono arrivate le prime scuse. “Stiamo riscontrando un problema tecnico. La diretta sarà presto disponibile”. 

La diretta non è stata mai disponibile e la notizia del momentaneo vantaggio della Paganese, agli irriducibili che non si rassegnavano di essere all’oscuro di tutto, è arrivata solo grazie a Lorenzo Ansaldi, impeccabile capo della comunicazione del club azzurro-stellato. Una gioia che è durata poco perché poi, nel breve volgere di una diecina di minuti il Trapani capovolgeva la situazione prima pareggiando con Scarsella e poi segnando la rete del temporaneo 2 a 1 con Evacuo. Come è finita lo sapete tutti. Quello che non sappiamo è perché la squadra azzurro stellata abbia avuto una metamorfosi letale dopo aver ben amministrato la partita per oltre mezzora di gioco.
Speravo di poter vedere almeno le azioni salienti in serata sempre sulla piattaforma di Eleven Sports, almeno per avere un’idea su come fosse maturato il pesante punteggio, ma neanche questo è stato possibile perché evidentemente il problema tecnico dell’emittente si è rivelato più grave di quanto si potesse immaginare.

Resta la sconfitta che poteva anche essere messa in preventivo considerata la forza del Trapani, ma la dimensione della stessa lascia amareggiati perché si pensava che la squadra – con il ricorso alla difesa con tre centrali affiancati da due validi e duttili cursori a destra e a sinistra – avesse trovato una sua definitiva dimensione. Evidentemente non è così; perché quando la squadra si sbilancia in avanti (peccati di gioventù o cos’altro?) offre il fianco agli avversari che – essendo di levatura diversa – non perdonano in zona gol.

Per fortuna proprio a Trapani registriamo un secondo gol consecutivo di Cuppone, elemento veramente interessante che potrebbe dare nuova linfa all’attacco. Le cronache siciliane parlano di una sua ottima prova e non abbiamo motivo di dubitarne avendolo già visto all’opera a Viterbo in Coppa Italia.

A questo punto del campionato, per coltivare ancora sogni di salvezza, bisognerà puntare sull’esperienza. Domenica arriva al “Marcello Torre” una concorrente diretta, la Fidelis Andria. La vittoria è d’obbligo in una partita che vale sei punti, non tre, perché è uno scontro diretto.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Cuppone illude, poi si scatena il Trapani. Paganese sconfitta 4-1 al Provinciale.


Si ferma a Trapani il momento positivo della Paganese che conosce di nuovo il sapore amaro della sconfitta dopo tre risultati utili consecutivi. Un poker pesante al Provinciale per gli azzurrostellati contro la squadra di Calori che resta in scia delle big del campionato. Eppure la sfida era iniziata benissimo per la Paganese, passata in vantaggio al 13' dopo un avvio di gara decisamente convincente. Occasioni a gogò per la formazioni di Favo nei primi venti minuti. La prima con Cuppone all'8', poco dopo con Cernigoi e Bensaja, fino all'1-0 di Cuppone che batte in diagonale Furlan, protagonista in positivo della prima parte di gara. Poi il Trapani riesce a trovare l'uno-due al ridosso del 35', prima pareggiando e poi superando la Paganese, col tocco sotto misura di Scarsella sugli sviluppi di un calcio piazzato e con il colpo di testa di Evacuo su corner. Allo scadere del primo tempo, è Acampora a sfiorare il pareggio di testa. 

Nella ripresa, dopo le chance avute da Cuppone e Scarpa, il Trapani arrotonda il punteggio con Marras, che trafigge Galli con un tocco sotto da pochi passi. A far scorrere i titoli di coda sul match è il poker dei granata al 39', con uno dei nuovi acquisti Campagnacci: l'ex Benevento, col sinistro dal limite dell'area, ha trafitto Galli per la quarta volta. Una sconfitta che bisogna lasciarsi subito alle spalle, perchè domenica al Torre arriva la Fidelis Andria, in uno scontro diretto assolutamente da non fallire. 

TRAPANI (3-5-2): Furlan; Drudi, Pagliarulo, Visconti; Marras, Scarsella (34' st Steffè), Corapi (41' st Girasole), Bastoni (41' st Canino), Rizzo; Evacuo (24' st Minelli), Polidori (34' st Campagnacci). A disp.: Pacini, Compagno, Fazio, Tornetta. All.: Calori

PAGANESE (3-5-2): Galli; Meroni, Piana, Acampora (26' st Pavan); Ngamba, Tascone (26' st Boggian), Bensaja, Scarpa, Della Corte; Cernigoi (38' st Maiorano), Cuppone. A disp.: Marone, Tazza, Nacci, Bernardini, Dinielli. All.: Favo

ARBITRO: D’Ascanio di Ancona (Marinenza - Ruggieri)

RETI: pt 13' Cuppone, 35' Scarsella, 37' Evacuo; st 15' Marras, 39' Campagnacci

NOTE: spettatori 3216. Ammoniti: Drudi, Marras. Angoli 4-1. Recupero pt 0', st 3'

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

18.2.18

Favo: "Paghiamo dazio per errore, c'era rigore per noi".

Massimiliano Favo, allenatore della Paganese, ha così commentato la sconfitta per 4-1 in trasferta col Trapani: "Purtroppo dopo essere andati in vantaggio, abbiamo commesso l'errore che non dovevamo fare, regalare al Trapani i gol. Le reti granata sono stati errori nostri, disimpegni sbagliati a ridosso dell'area. Venivamo dalla Coppa, era inevitabile concedere qualcosa in fatto di ritmo, ma non è una scusante. Abbiamo preso gol su calci piazzati. Non vorrei parlar male degli arbitri, ma sul 2-1 per loro c'era un rigore che metà del fallo bastava per fischiarlo. Il Trapani la partita la può vincere lo stesso, ma è anche giusto che ci diano quello che meritiamo. Per l'ennesima volta paghiamo dazio. Noi lavoriamo come gli altri durante la settimana, vogliamo salvarci con la nostra progettualità, ma è giusto raccogliere quanto meritiamo". 

Da www.tuttoc.com

Trapani-Paganese 4-1: illusione iniziale, poi il crollo.

15.2.18

Favo: "Peccato il k.o., ma felici della prestazione".

Non riesce a staccare il pass per la semifinale di Coppa Italia Serie C la Paganese, che nella gara secca dei quarti di finale cade per mano della Viterbese, arrivando però ai calci di rigore. A fine gara, ecco il commento di mister Massimiliano Favo:

"Giochiamo sempre così, a viso aperto, siamo una squadra giovane, sbarazzina, che però ha dei concetti: conoscevamo le caratteristiche della Viterbese, per me è stato anche un piacere tornare qui dopo quattro anni passati tra campo e panchina, ma c’è rammarico perché tenevamo molto alla Coppa, e per come andata ci avevamo anche fatto un po’ la bocca alle semifinali. Ma loro hanno sbagliato meno ai rigori. Peccato, ma siamo felici della prestazione, a me piace che la squadra giochi a calcio e si esprima".

Andando nel dettaglio della sua squadra: "Siamo una squadra in formazione, giocando con molti giovani, e oggi ho tenuto fuori qualche giocatore in vista di domenica, pur avendo un’ossatura solida che ha ben figurato. E’ un momento difficile per il calcio italiano, serve una determinata progettualità, e in questo senso i giovani sono una risorsa: in C si spende meno di quanto si guadagna, non si può non tener conto di questo. Ma i ragazzi danno sempre una risposta buona, li vedo sempre tutti a disposizione, sono una terra da seminare".

Conclude poi con una nota sulla semifinale che opporrà la Viterbese al Cosenza: “Sono contento per la Viterbese, spero possa coronare il sogno della Serie B perché ha grande qualità, quando si perde così si torna comunque a casa soddisfatti. Ora saranno chiamati all’esame Cosenza, una squadra davvero molto forte, anche se ha avuto un inizio di campionato non semplice: il doppio incontro darà poi problematiche diverse, ma ripeto che il Cosenza è una squadra importante”.


da www.tuttoc.com

La semifinale di Coppa sfuma ai rigori: 1-1 dopo 120', poi sbagliano Cuppone e Maiorano.


Esce a testa altissima la Paganese dalla Coppa Italia, inchinandosi alla Viterbese (terza in classifica nel girone A) soltanto ai rigori: decisivo l'errore di Maiorano all'ultimo penalty. Ma resta la grande prestazione offerta dagli azzurrostellati nell'arco dei 120'. Caparbia la squadra di Massimiliano Favo (che per l'occasione ha confermato solo tre titolari) che, dopo essere passata in svantaggio al quarto d'ora del primo tempo, ha trovato il gol del pari all'ultimo respiro con Cuppone, uno dei più ispirati fra gli azzurrostellati.
L'avvio della Paganese è positivo, ma al primo tentativo passa la Viterbese sfruttando un errore della barriera che si apre sulla conclusione di Sini dal limite beffando Galli. Gli azzurrostellati non si spengono, anzi restano in partita senza però mai riuscire ad impensierire Pini (che poi sarà il migliore in campo nella ripresa fra le fila gialloblù). Alla mezz'ora Paganese vicina al pareggio con il tiro di Ngamba che s'infrange sulla traversa. 

Il secondo tempo è invece un crescendo di emozioni ed occasioni per la formazione di Massimiliano Favo che spinge sull'acceleratore alla ricerca della rete del pari. Il più ispirato è il giovane attaccante Cuppone, pericoloso al 6' con una girata centrale e al 22' con un destro a giro che Pini manda in angolo. Sul corner seguente, Meroni colpisce l'esterno della rete. Ancora Cuppone, alla mezz'ora, calcia a botta sicura dal cuore dell'area ma trova ancora una volta l'ottima risposta di Pini sul primo palo. Quando ormai l'uscita dalla Coppa sembrava già scritta, ecco arrivare l'1-1, meritatissimo, proprio di Cuppone all'ultimo minuto di recupero: tocco delizioso di Bensaja con l'ex Pisa che batte Pini da due passi. Nei supplementari accade poco, eccezion fatta per un tentativo di Cesaretti murato in angolo e un colpo di testa di Piana su un corner. Ai rigori sbaglia subito Cuppone, ma al secondo rigore Galli ipnotizza Vandeputte ristabilendo la parità. Maiorano sbaglia l'ultimo rigore e Ngissah porta la Viterbese in semifinale dove affronterà il Cosenza.

MARCATORI: pt 14' Sini; st 49' Cuppone

VITERBESE (4-2-3-1): Pini; Peverelli, Rinaldi, Sini, Sanè; Baldassin, Checchin (7' st Benedetti); Vandeputte, Zenuni (21' st Cenciarelli), Ngissah; De Sousa (26' st Mendez). A disp.: Iannarilli, Micheli, Celiento, Mbaye, Bizzotto, Calderini, Di Paolantonio, Atanasov, Mosti. All.: Sottili

PAGANESE (3-5-2): Galli; Meroni, Piana, Dinielli (15' st Acampora); Bernardini, Maiorano, Baccolo, Nacci (29' st Bensaja), Ngamba; Boggian (8' st Cesaretti), Cuppone. A disp.: Marone, Tazza, Cernigoi, Pavan, Tascone, Grillo. All.: Favo

ARBITRO: Zufferli di Udine (Michieli - Polo Grillo)

NOTE: spettatori 400 circa. Sequenza rigori: Cuppone traversa, Mendez gol; Ngamba gol, Vandeputte parato; Bensaja gol, Sini gol; Cesaretti gol, Benedetti gol; Maiorano alto, Ngissah gol. Ammoniti: Piana, Zenuni, Pini, Galli. Angoli 3-2. Recupero pt 2', st 4', 0' pts, 0' sts

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Top&Flop di Viterbese-Paganese 5-4 (dopo i rigori).

TOP

Pini (Viterbese): para tutto ciò che gli capita davanti, arrendendosi solo alla spettacolare girata di Cuppone. Iannarilli non si discute, ma stasera con i suoi interventi ha dimostrato di essere un secondo portiere di lusso. SIGNOR DODICESIMO

Cuppone (Paganese)
: per quanto pesante, l'errore dal dischetto non può macchiare una prestazione davvero superlativa. Era stato lui a regalare la possibilità di giocarsela fino alla fine, con un gol bellissimo, dall'elevato coefficiente di difficoltà. TARANTOLATO
FLOP

Zenuni (Viterbese)
: mai realmente nel vivo del gioco. Perde troppi palloni e non riesce a garantire quel cambio di passo in mezzo che ci si aspetta. Si becca pure il giallo e Sottili lo toglie. Con Cenciarelli in campo la musica cambia. RIMANDATO

Dinielli (Paganese)
: il meno sicuro del pacchetto arretrato. Tante sbavature ed errori in disimpegno come nel primo tempo quando Vandeputte non ne approfitta. Favo lo vede in difficoltà e dopo un'ora lo sostituisce con Acampora. TITUBANTE

da tuttoc.com

Viterbese-Paganese 5-4 (dopo i rigori): gli azzurrostellati sfiorano l'impresa.

Ci sono voluti i calci di rigore per decretare la terza semifinalista di Coppa Italia Serie C, dopo Pontedera e Cosenza. E' la Viterbese, che elimina la Paganese e la prossima settimana sfiderà, sempre al Rocchi nel match di andata, la formazione calabrese. I tiri dal dischetto sono stati il giusto epilogo di una partita estremamente equilibrata che i padroni di casa hanno sbloccato subito grazie ad un calcio di punizione di Sini. La reazione degli ospiti però non si fa attendere, con Ngamba che fa tremare la traversa. Nella ripresa l'ingresso di Cesaretti vivacizza ulteriormente la manovra offensiva dei campani, ma la poca lucidità in fase conclusiva e le parate di Pini impediscono di trovare il pareggio. Bismark avrebbe la palla per chiudere i conti in contropiede, sprecandola malamente. Quando la gara sembra ormai finita, la Paganese riacciuffa i supplementari con la splendida girata di Cuppone, su assist di Bensaja. Ai rigori sono decisivi gli errori di Cuppone e Maiorano, mentre la Viterbese ne sbaglia soltanto uno, con Vandeputte.

da tuttoc.com

14.2.18

Viterbese-Paganese 5-4 (dopo i rigori): peccato, veramente peccato!


Nella foto, tratta da Eleven Sports, il gruppetto dei tifosi paganesi presenti a Viterbo con un emblematico striscione
Peccato, veramente peccato! Una sconfitta che brucia e lascia tanta amarezza. Gara secca, a eliminazione, a Viterbo per decidere chi tra la locale squadra e la Paganese dovesse passare il turno di Coppa Italia per accedere alle semifinali. Una gara vibrante, infinita, coinvolgente; cambiamenti di fronte continui. Più Paganese quasi sempre, fino al termine di centoventi minuti logoranti ma avvincenti; un calcio d’avanguardia, mai un momento di pausa, mai niente di scontato, mai un senso di rilassamento o di appagamento, mai un minimo senso di noia. Che Paganese, ragazzi! chi non ha visto Viterbese-Paganese dal vivo o dai teleschermi di Eleven Sports, si è perso uno spettacolo inconsueto; di certo non ha visto all’opera la migliore Paganese di questo campionato.
È andata come è andata alla lotteria del calci di rigore ma possiamo ben dire che le risposte attese da Massimiliano Favo da questa partita sono arrivate. In pochi credevano a una specie di miracolo calcistico perché per la conquista delle semifinali erano di fronte una squadra al secondo posto nel girone A (la Viterbese) e un’altra al penultimo posto nel girone C (la Paganese). Ebbene questa differenza in campo non si è mai vista; forse, e senza forse, si può dire che è stata proprio la Paganese a giocare il migliore calcio della giornata. Solo il risultato finale, beffardo sotto ogni punto di vista, ha condannato la squadra azzurro-stellata al termine dei calci di rigore.

Le note positive ricavate al termine dell’incontro sono parecchie. Ci sono conferme e sorprese. La conferma viene dalla prova maiuscola di tutta la difesa e in particolare dell’attentissimo Galli e del sempre più autorevole Piana. Promozione a piene mani per Ngamba che nel ruolo di giocatore di fascia ha dato dimostrazione di potere essere abile e arruolabile fin dall’inizio; bene ancora una volta Baccolo nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa; bene Bensaja quando è entrato per dare maggiore compattezza alla manovra di centrocampo; più che bene Cesaretti che nel secondo tempo ha catalizzato la maggior parte dei palloni gravitanti nell’area di rigore avversaria. Le sorprese, positive, arrivano dalla prova di Nacci che si è ben disimpegnato a centrocampo e soprattutto dalla prova di Cuppone che ha nobilitato l’attacco non solo per il bel gol messo a segno. Da oggi Favo ha solo l’imbarazzo della scelta per schierare gli uomini di attacco. Cuppone ha impressionato di più; pronto, svelto, pimpante, presente su tutti i palloni, ancorché finalizzatore implacabile sotto rete con pallone a incrociare su servizio al bacio di Bensaja. Il gol dell’uno a uno, pareggio della speranza allo scadere del tempo regolamentare, è una sua perla.
Nel giorno di San Valentino, gli irriducibili ragazzi che hanno voluto seguire la squadra in trasferta, incuranti del grande freddo, hanno postato uno striscione significativo che va al di là di ogni commento. “Non c’è donna che possa competere”, un inno d’amore per la cara Paganese.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Oggi quarti di finale di Coppa Italia tra Viterbese e Paganese. Partita secca.

Oggi pomeriggio appuntamento da non perdere per tutti gli sportivi paganesi che non potranno essere presenti materialmente sul campo della Viterbese in occasione dei quarti di finali di Coppa Italia.

Gara secca: chi vince passa il turno e approda alla semifinale che si disputerà con gare di andata e ritorno. 

La Paganese prova a fare il colpo anche se mancheranno Gomis, Carini, Della Corte, Scarpa e Talamo.

L'allenatore Massimiliano Favo potrà saggiare le potenzialità dei neo arrivati. 

La piattaforma di Sportube, Eleven Sports trasmetterà in diretta l'incontro con inizio alle ore 16 e 30.

Nino Ruggiero

La Paganese vista da...Nocera! - Un bis da tradizione tutto cuore e sofferenza.

Seconda vittoria consecutiva casalinga: prima notizia. Sette punti nelle ultime tre gare: seconda notizia. I numeri, come sempre, sintetizzano il momento di una squadra e quello della Paganese è un buon momento che ulteriormente potremmo sintetizzare con un'altra parola: continuità. E' quella che la formazione di Favo ha saputo costruirsi in queste ultime tre partite, con due vittorie ed un pareggio, dopo tre sconfitte consecutive. Tre risultati uniti da un collante, quello della sofferenza, che in questo momento dovrà accompagnarci in ogni partita. Sacrificio, sudore, sofferenza, per un obiettivo da conquistare sino all'ultima giornata. Mister Favo conferma, com'è giusto che fosse, la formazione che aveva impattato a Castellammare per dieci undicesimi con il rientro del solo Baccolo, buona partita la sua, in luogo di Bensaja che comunque ha dato il suo contributo nel momento del bisogno. Una Paganese che s'è calata anima e corpo nella sua missione, quasi impossibile sino alla gara con l'Akragas, ma che a distanza di tre settimane ha ripreso sostanza. Nonostante i limiti che emergono ad ogni partita, la Paganese attuale ha più fame forse, finalmente s'è creata quella sinergia tra obiettivo e squadra che forse non aveva trovato la strada giusta.

Il cambio del modulo dal 4-3-3 al 3-5-2, varato nella trasferta di Reggio Calabria, ha poi contribuito a vestire meglio questa squadra secondo il sarto Favo che avrà capito che c'era bisogno di questo cambio per arginare le falle difensive. Cuore, carettere, caparbietà, altre parole chiave che dovranno accompagnare Scarpa, immenso, e compagni in questa rincorsa salvezza. La vittoria contro il Matera, mai vittorioso a Pagani da 50 anni tondi tondi, vale più dell'oro coincidendo con i risultati maturati sui campi dirette concorrenti. Cadono il Fondi in casa, l'Akragas e la Fidelis Andria nei rispettivi derby, mentre pareggia la Casertana ed in un colpo la Paganese agguanta chi la precedeva e si mette alle spalle l'Andria.

Nella giornata appena archivaita ancora una volta l'uomo simbolo è Scarpa, esempio per i giovani di questa Paganese che vogliono ritagliarsi un posto nel futuro di questa professione. La sua professionalità negli allenamenti, che poi si trasferisce in campo durante la partita, la sua abnegazione nel lottare per una maglia che per lui è speciale, quasi una seconda pelle, devono coinvolgere anche il resto del gruppo. Lo immagino come il vecchio capostipite che, ogni giorno, si trascina dietro tutta la famiglia tra le mille difficoltà che s'affrontano durante la vita. Non c'è tempo però per cullarsi sulla vittoria perchè mercoledì c'è un impegno,  il quarto di finale di Coppa Italia a Viterbo, da onorare come ha detto mister Favo. Una copertina di prestigio per la Paganese ed un sogno da far proseguire quando più a lungo possibile per riconquistare dopo 35 anni la terza semifinale della manifestazione tricolore di terza serie. Cuore, carattere, caparbietà, sacrificio, sofferenza, sudore: questo dovrà essere l'Abc della Paganese sino alla fine, questi i mattoni su cui costruire la salvezza.

Peppe Nocera
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13.2.18

Paganese, la classifica ora ti sorride. Oggi già in campo per la ripresa.


E' stata una domenica perfetta, come non la si viveva da tempo, per la Paganese. A fare da contorno al secondo successo di fila in casa (il terzo risultato utile consecutivo compreso il pari nel derby con la Juve Stabia), ci sono i risultati maturati sugli altri campi, con le dirette concorrenti per la salvezza che non vanno oltre il pareggio. La Fidelis Andria ha perso il derby col Monopoli ed è penultima in classifica, la Casertana ha pareggiato col Trapani ed il Racing Fondi è stato rimontato nel finale dalla Juve Stabia. Gli azzurrostellati sono così a pari punti (23) coi falchetti e i pontini. Più staccate Reggina e Bisceglie, per una classifica che nella parte bassa è comunque abbastanza corta. Rispetto a qualche settimana fa, c'è ottimismo nell'ambiente azzurrostellato oltre ad un rinnovato entusiasmo.

Ingredienti che la formazione di Massimiliano Favo vuol portarsi dietro anche in Coppa Italia, dove sarà impegnata mercoledì contro la Viterbese per il quarto di finale. Sarà gara unica allo stadio Rocchi, con la Paganese che già oggi si è ritrovata a Mercato San Severino per riprendere gli allenamenti. Il trainer napoletano probabilmente darà spazio a chi ha giocato meno, senza stravolgere l'undici base. In campo ci sarà quasi sicuramente l'attaccante Cesaretti che è squalificato in campionato e salterà la trasferta di Trapani in programma domenica.

Danilo Sorrentino per Il Mattino

12.2.18

Paganese-Matera 1-0: il Pagellone di PaganeseMania.


Piana un muro, Cesaretti inesauribile, settimo gol per Scarpa

GALLI 6 - Una partita che lo ha visto impegnato più per le uscite basse che per il numero di parate. Ne compie solamente una, di parata, sulla conclusione dalla distanza di Maimone. Un po' incerto sui cross bassi di Angelo, poi è decisivo quando in uscita bassa protegge la porta dagli assalti di Tiscione e Strambelli. Provvidenziale anche sul tiro-cross di Tiscione nel finale di gara.

MERONI 6.5 - Contiene bene le incursioni avversarie nel primo tempo, un po' in difficoltà col passare del tempo, ma tiene botta fino alla fine. I suoi tackle sono spesso decisivi.

PIANA 7 - Annulla il riferimento offensivo del falso tridente, cercando e trovando sempre l'anticipo quando possibile, e coprendo bene ogni zona difensiva. Decisivo alla fine su Tiscione quando gli sradica un pallone in area di rigore.

ACAMPORA 6 - Attento sulle numerose triangolazioni dei lucani, una sola incertezza a fine primo tempo quando lascia passare un pallone che Galli fa suo in uscita su Strambelli. 

PAVAN 5.5 - Timido in fase di spinta, Sernicola lo salta con troppa facilità, ma è sempre al posto giusto quando deve allontanare i palloni vaganti di Angelo. 

TASCONE 5 - Perde troppi palloni a centrocampo, molto compassata la sua manovra, si preoccupa più di fare il lavoro sporco beccandosi in più di un'occasione con Tiscione. Non proprio una prestazione da ricordare. 

BACCOLO 6.5 - Fisicamente più prestante di Bensaja e fa valere questa qualità quando decide di avanzare palla al piede e diventare il regista avanzato della squadra. Per due volte però non è cosi celere nel ritornare in posizione e la Paganese rischia in più di un'occasione in ripartenza. Ma fa sicuramente un passo avanti rispetto alle precedenti apparizioni.

SCARPA 6.5 - Sigla il settimo gol stagionale sfruttando l'assist al bacio di Cesaretti che lo serve tutto solo sul secondo palo. Ormai è calato alla perfezione nel ruolo di mezz'ala sinistra. Significativo l'abbraccio con il mister subito dopo il gol.

DELLA CORTE 6.5 - Molto propositivo in fase offensiva con diversi spunti che portano la Paganese ad avanzare con il baricentro e a rendersi pericolosa dalle parti di Golubovic. All'inizio soffre un po' Angelo ma poi gli prende le misure e conduce un'ottima gara.

CESARETTI 6.5 - E' l'unico a concludere con continuità verso lo specchio della porta, trovando sempre pronto il portiere avversario. Caparbio nel recuperare il pallone che serve a Scarpa per il gol vittoria. Ammonito, salterà la trasferta di Trapani.

CERNIGOI 5.5 - Bravo nel gioco di sponda ma ancora un po' compassato, fa spazio a Boggian.

NGAMBA 6 - Entra con una voglia di spaccare tutto impressionante. Ubriaca Sernicola con una serie di giocate sulla fascia destra e poi spedisce il pallone in curva. Soffre in fase difensiva durante il forcing finale del Matera. 

BENSAJA 6 - Si piazza al fianco di Baccolo a protezione del vantaggio.

BOGGIAN e NACCI sv

Alfonso Esposito
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Paganese, è bastato cambiare registro.


Nella foto, Francesco Scarpa in uno degli attacchi che lo hanno portato a tu per tu con il portiere del Matera

di Nino Ruggiero

Scordatevi la squadra che attaccava, attaccava, anche a testa bassa trovando poche volte la via della rete per poi capitolare davanti a squadre brave a colpire a difesa scoperta. Da almeno tre settimane la Paganese ha cambiato registro; ha serrato le fila con un nuovo assetto tattico che premia le caratteristiche degli elementi difensivi di cui dispone e gioca in maniera pratica, senza fronzoli, esaltando una teoria che in economia viene definita “principio del tornaconto”. Vale a dire: ottenere il massimo con il minimo sforzo. Certo la definizione non è del tutto appropriata perché di sforzi la squadra ne produce tanti, forse anche troppi, facendo traballare le coronarie fino al termine dei novanta e più minuti. Ma che volete? è notorio che il fine giustifica i mezzi; e questa Paganese deve guardare soprattutto al sodo dopo che si è capito che il tentativo di bel gioco difficilmente, in assenza di grossi talenti, produce risultati numerici positivi.

Il traguardo da tagliare per la Paganese a questo punto del campionato è la salvezza, possibilmente senza dover ricorrere alla lotteria dei play-out. E Massimiliano Favo, a dire il vero, sembra aver trovato la medicina giusta di cui la squadra aveva bisogno, ritoccandola tatticamente e sagomandola secondo un disegno che contempla le varie caratteristiche tecniche dei componenti la rosa.
Certo, lungi da me pensare che la squadra abbia risolto tutti i problemi che si porta appresso dall’inizio del campionato, ma di sicuro – e i numeri parlano chiaro – si è cambiato registro dal punto di vista tattico; e i risultati si vedono. Gli esteti non saranno contenti, ma il calcio solo raramente contempla bel gioco e risultato positivo.

Esaminiamole da vicino queste mosse tattiche che hanno cambiato volto alla squadra. Partiamo dalla difesa. Da tre settimane viene schierata con tre difensori centrali che godono del supporto laterale di due difensori di fascia bravi a difendere quando occorre, ma bravi soprattutto ad impostare il gioco sulle fasce laterali. In questa veste si può dire sia rinato Della Corte che non deve più rimanere ancorato alla difesa e può anzi dare una mano alla squadra nelle ripartenze. Contro il Matera c’è stata anche la lieta sorpresa di uno scatenato Ngamba che, nella ripresa, schierato sulla destra della difesa, è riuscito a ridare vigore alla squadra svolgendo efficacemente sia la fase offensiva che quella di contrasto. Un innesto più che riuscito e che suona a merito del tecnico che potrebbe aver trovare il naturale sostituto di Picone partito per altri lidi a gennaio. Le note liete della squadra investono tutti i calciatori che si sono calati mentalmente nel discorso tattico disegnato abilmente da Favo. Ma un paio di note particolari sono dovute. La prima è per Galli che si è fatto trovare pronto fra i pali ed ha compiuto un paio di interventi assolutamente di grosso spessore; la seconda per Baccolo, probabilmente il migliore in campo, molto autorevole nel ruolo di frangiflutti a ridosso della difesa; la terza per Cernigoi che si avvia a diventare una vera punta di diamante della squadra.

Adesso l’attenzione si sposta sulla partita di mercoledì in Coppa Italia contro la Viterbese in campo avverso. Partita secca o dentro o fuori. Nel calcio niente è mai scontato in partenza, nonostante i laziali rappresentino una compagine di tutto rispetto. Ricordatelo, anche il Matera lo era e sappiamo com’è finita. Animo e coraggio!

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com