
La Pro Sesto batte un'ottimo Manfredonia, che incappa in due amnesie difensive subendo 2 gol in tre minuti. Sau accorcia le distanze. Nel finale vibrate proteste dei sipontini per un rigore non concesso per atterramento di Sau.
Due minuti di amnesia e il Manfredonia getta alle ortiche una gara ben giocata, ma che concede i tre punti a una concreta Pro Sesto. La squadra di mister Novelli si è espressa bene, ma le due ingenuità difensive hanno vanificato l’enorme mole di gioco dei “delfini”. La Pro Sesto da par suo ha disputato la sua gara, sfruttando le disattenzioni della difesa ospite. La gara si apre sin da subito su ritmi serrati e con le due compagini pronte a sfidarsi a viso aperto.
Il Manfredonia, privo di Burrai, cerca di prendere possesso del centrocampo e cerca di dettare i ritmi di gioco. La Pro Sesto bada soprattutto a non scoprirsi e a riproporsi con azioni di rimessa. Le occasioni da gol le costruisce il Manfredonia che, in un paio di occasioni, spaventa il portiere di casa Moreau. Le due formazioni. pur affrontandosi a viso aperto, cercano soprattutto di impedire all’avversario di giocare.
Il Manfredonia nei primi minuti della ripresa ha due minuti di amnesia. Il primo e decisivo al 3’ di gioco, quando direttamente da palla inattiva subisce la prima rete di Laner. Dopo nemmeno due minuti la Pro Sesto raddoppia ancora con Laner, che sfrutta l’ennesimo errore difensivo del Manfredonia che invece di liberare comodamente si complica la vita e consente ai lombardi il doppio vantaggio.
Il Manfredonia non ci sta e reagissce in maniera veemente, portandosi con decisione verso la porta difesa da Boisfer. Nella Pro Sesto fa il suo esordio anche il neo acquisto Mendil, che nella ripresa timbra la sua prima presenza con la maglia dei sestesi. I sipontini raccolgono i frutti della pressione al 12’ con Sau, che dimezza le distanze. Sul 2 a 1 i ragazzi di mister Novelli continuano a macinare gioco alla ricerca del gol del pari. Inevitabilmente i sipontini si espongono anche ai rischi del contropiede della Pro Sesto. Leacche è bravo in un paio di occasioni, in una delle quali impedisce a Mendil della soddisfazione del gol all’esordio.
Nel finale di gara grandi contestazioni da parte del Manfredonia. Sau prende palla al limite dell’area di rigore avversaria, salta un difensore sestese e una volta in area viene atterrato. Il direttore di gara non ha dubbi, è fallo. Ma nello stupore generale non concede la massima punizione, bensì un calcio di punizione dal limite. Veementi le proteste da parte dei giocatori sipontini, che chiedomo il chiaro calcio di rigore. A farne le spese il presidente del Manfredonia, seduto in panchina, allontanato dall’incerto ed esordiente direttore di gara.
Una Pro Sesto concreta si aggiudica quindi una gara che forse avrebbe visto nel pareggio il risultato più consono. Il Manfredonia deve fare esclusivamente il mea culpa per le troppe occasioni mancate e le amnesie sulle palle inattive, riproposte anche in questa occasione. L’assenza di Burrai non può certamente fungere da alibi per una formazione che, con un po’ di accortezza in più, avrebbe potuto portare a casa almeno un meritatissimo punto.
F. Cucchiarella –