22.10.17

Quest'anno ci sarà da soffrire, molto più del previsto.

Di Nino Ruggiero

Ci sarà da soffrire, ancora più di quanto si potesse pensare all’inizio, per mantenere la categoria. La partita di Rende, che doveva chiarire le reali possibilità della Paganese in questo campionato, ha detto chiaro e tondo che la squadra azzurro-stellata dovrà sudare le proverbiali sette camicie per cercare di salvarsi. Da Rende, purtroppo, arriva la conferma di una squadra che è incapace non solo di vincere ma addirittura di pareggiare contro un avversario decisamente alla sua portata.

Partita brutta in tutti i sensi. Il Rende ha saputo capitalizzare meglio le poche occasioni avute e – come capita da un po’ di tempo a questa parte – la Paganese ha incassato un gol assurdo nella ripresa quando Rossini è stato lasciato libero a due metri dalla porta su calcio d’angolo battuto dalla sinistra.

La Paganese ha avuto le sue buone occasioni per segnare ma non è stata nè brava nè fortunata. Al 27’ del primo tempo un tiraccio di Tascone avrebbe meritato maggiori fortune ma prima il portiere e poi la traversa gli hanno negato la gioia del gol. Nella ripresa ancora due azioni da gol per gli azzurro-stellati, la prima con Della Corte al 48’ con un tiro che ha sorvolato di poco la traversa e la seconda con Cesaretti al 56’ che dalla sinistra, da buona posizione, ha impegnato il portiere calabrese in un intervento a terra.

Dopo aver incassato l’inopinata segnatura, la Paganese ha fatto di tutto per arrivare al pareggio ma ancora una volta sono emersi i limiti strutturali di una squadra ancora alla ricerca di una apprezzabile identità.

Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare”.