20.12.21

Difesa, ritorno alle origini.

DI NINO RUGGIERO

Potevano essere tre i punti per la Paganese, e nessuno avrebbe gridato alla scandalo visto l’andamento della partita. Invece c’era un conto aperto tra Leonetti, attaccante della Turris e Baiocco, portiere della Paganese. Sul risultato di uno a zero, arrivato nel secondo tempo grazie a una prodezza di Tissone, Baiocco aveva parato un calcio di rigore (e qui abbiamo proprio perso il conto di quanti rigori abbia neutralizzato il portiere della Paganese in quest’annata) a Leonetti. Il calciatore corallino se l’è legata al dito e, quando mancavano circa venti minuti al termine, ha sfoderato uno di quei tiri dal limite dell’area che assomigliano tanto ai missili terra-aria e ha rimesso il risultato in parità.

Poteva vincere la Paganese, ma alla fine si può tranquillamente affermare che in fondo il pareggio per i ragazzi di Grassadonia non è affatto da buttare in considerazione della forza della Turris che anche al “Marcello Torre” ha dimostrato di non essere lì al secondo posto in classifica solo per caso.
La partita ha riservato molte emozioni. Nel primo tempo la Turris ha cercato di imporre i diritti di una migliore organizzazione di gioco, ma le sue manovre si sono infrante quasi sempre al limite dell’area e in qualche occasione c’è stato un grande Baiocco che non si è fatto mai sorprendere dall’attività offensiva della squadra corallina. Bisogna anche dire che la Paganese non se ne è stata con le mani in mano ed ha ribattuto colpo su colpo in avanti, specie con Firenze, Piovaccari e Guadagni.

Le emozioni più forti sono scaturite alla ripresa delle ostilità e al ventesimo di gioco della ripresa Tissone, grazie anche a un ottimo servizio di Firenze, ha messo al tappeto la Turris con una spettacolare sforbiciata da consegnare agli annali del calcio. Pochi minuti più tardi un’azione prolungata di Piovaccari in azione di contropiede avrebbe potuto fruttare il secondo gol per la Paganese. 

Ma l’attaccante non si è accorto dell’inserimento di Firenze in avanti e ha concluso a rete senza fortuna.
Bisogna però anche dire che la Paganese, oltre ad avere un buon controllo nella zona centrale del campo, grazie alle buone prestazioni di Cretella, Tissone e Firenze, ha potuto contare anche su una difesa molto più attenta del solito che ha messo in evidenza uno Schiavino pronto a giocarsela con tutti. Strano, no? Dopo tanti tentativi di mettere su una difesa che fosse più ermetica dello scorso anno, alla fine siamo arrivati a confermare proprio gli stessi uomini dell’ultimo campionato, con un Bianchi in più e con un Sirignano in meno.

Il merito è senza ombra di dubbio del tecnico Grassadonia che ha plasmato con grande acume tattico un reparto difensivo finora quasi sempre in affanno.
Un pareggio, quando si è in vantaggio, lascia quasi sempre l’amaro in bocca; ma il calcio è questo. Si segna, si spreca, si para. E a proposito di parare ancora una volta Baiocco è stato superlativo, e non solo nell’azione del rigore neutralizzato. Alcuni suoi interventi risolutivi sono da incorniciare, degni di un grande numero uno.

Adesso, con la consapevolezza di poter affrontare a viso aperto le squadre più agguerrite del girone, la Paganese è attesa dopodomani a uno scontro cruento con il Messina, una squadra che non ha mantenuto le promesse della vigilia e che ha esonerato fino a questo momento due allenatori, Sullo ed Eziolino Capuano.

Grassadonia dovrà ancora una volta fare la conta degli arruolabili e di certo dovrà rinunciare all’infortunato Sussi; ma anche Manarelli, tra quelli utilizzati contro la Turris, è in forte dubbio.
In ottica salvezza, un risultato positivo non guasterebbe. Per la classifica guardiamo avanti, ma guardiamo anche indietro.

Nino Ruggiero
(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 20.12.2021)