26.1.22

Mercato: non è finita con gli ingaggi.

DI NINO RUGGIERO

Benvenuto pareggio! Mancavi da tempo immemorabile in trasferta; dalla partita con il Bari, per la precisione. Contro un Taranto equilibrato e ben disposto tatticamente, i ragazzi di Grassadonia sono riusciti a portare a casa un punticino prezioso. Non è molto, vista l’attuale posizione in classifica della Paganese, ma non è nemmeno poco.

Primo tempo più che positivo da parte degli azzurro-stellati; la squadra è apparsa molto attenta, ben attestata sulla difensiva grazie soprattutto all’innesto di Konate sulla linea dei tre e propositiva al punto giusto grazie non solo al solito apporto dinamico di Cretella nella zona centrale del campo, in fase di rilancio; ma grazie anche al giovanissimo Martorelli (per lui debutto più che positivo fino al momento in cui è uscito per sfinimento) elemento disciplinato tatticamente e buon punto di riferimento sulla destra dello schieramento.

Fino al momento in cui la squadra ha tenuto dal punto di vista atletico, si è vista probabilmente la Paganese che è nei piani e nelle mire del suo allenatore. Alla lunga, quando Konate ha cominciato ad accusare i segni della fatica (cosa prevedibilissima per un atleta lontano da tempo sui campi di gioco) la difesa ha cominciato a scricchiolare soprattutto sui palloni vaganti. Lo stesso Martorelli, alla lunga, ha scontato la sua generosità ma, a dire il vero, il suo sostituto Scanagatta si è comportato in maniera diligente e pur avendo caratteristiche soprattutto difensive, ha ben presidiato la fascia.

Per il resto, ci sono stati segnali di ripresa anche dalla trequarti in su, soprattutto quando le accelerazioni di Cretella hanno messo in difficoltà l’apparato difensivo tarantino. Buone le prove di Guadagni, come sempre generoso oltre misura, autore di un ottimo spunto al primo minuto di gioco, ma fermato all’ultimo istante dal numero uno del Taranto. Buone anche le prove di Castaldo e di Firenze che si avviano a riprendere la forma migliore per assicurare alla squadra il contributo di esperienza, di mestiere e di classe che di solito ci si attende dagli atleti di un certo livello.

Insomma una Paganese che si avvia a disputare un girone di ritorno all’insegna di una ritrovata vitalità. Intendiamoci, la squadra è piaciuta nel primo tempo; molto meno nella ripresa, ancorché ridotta in dieci per una discutibile espulsione di Bianchi.

È dalla prestazione del primo tempo che bisogna ripartire. Konate di certo prenderà il ritmo partita giocando; la sua presenza ha dato già più consistenza alla difesa che aveva bisogno della stazza di un atleta autorevole che sa farsi valere anche nel gioco aereo. Adesso bisognerà attendere che anche Murolo riprenda confidenza con il terreno di gioco per dare più certezze all’intera fase difensiva. Ma l’ingaggio di un altro difensore non guasterebbe, in considerazione del fatto che la società ha Schiavino tra gli atleti in uscita. Così come non guasterebbe un altro centrocampista in grado di collaborare con Tissone e Cretella, che al momento sono tra gli inamovibili nella zona centrale del campo.

Da quello che ci è dato di sapere, lo staff tecnico che fa capo a Cocchino D’Eboli avrebbe già un paio di calciatori da ingaggiare. Tutto però dipende dalle uscite di qualche calciatore ritenuto non confacente con le esigenze tecnico-tattiche della squadra. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, considerando che il mercato invernale in scadenza lascia poco tempo per le scelte.

Per intanto, Grassadonia pensa già alla prossima partita. È in arrivo la capolista Bari.
Già, Paganese-Bari! una partita che evoca sfide epiche disputate alla fine degli anni Settanta. Con una differenza sostanziale; allora il Bari era capolista e la Paganese lo tallonava a poca distanza.
Come cambiano i tempi!

Nino Ruggiero