12.12.22

Le panchine affidabili.

DI NINO RUGGIERO

Le vittorie consecutive passano a quattro. Anche la Lupa Frascati è caduta con il punteggio di zero a uno, quasi un classico iniziato a Cassino e proseguito con il Monterotondo con l’eccezione del vittorioso due a uno contro la Sarrabus Ogliastra. Vittorie di misura ma meritate, al di là di quello che lo striminzito punteggio potrebbe fare pensare.

Allora, vi starete chiedendo, che cosa ha contribuito a fare cambiare marcia alla squadra azzurro-stellata, protagonista in negativo di un inizio da brividi che aveva consentito alla capolista Sorrento di portare a dieci lunghezze il vantaggio in classifica sulla squadra di Giampá?

La svolta, probabilmente, si è avuta a Cassino con la prima vittoria per uno a zero. Nell’occasione, la fase difensiva ha retto, forse per la prima volta, dopo che la squadra era passata in vantaggio. Una fase difensiva registrata grazie all’utilizzo a tempo pieno di Di Somma al centro coadiuvato da Capone e dal giovane Maccherini. Importante, come sempre, il filtro sulla mediana assicurata da un immenso Iuliano e dal più che affidabile Verna, una sorpresa per tanti ma non per chi conosceva le sue doti di gran lavoratore a centrocampo.

Svolta tattica, dunque, ma anche di identità per una squadra che è riuscita man mano a completarsi nella sua eccezione e a sviluppare un gioco che adesso risulta più redditizio che spettacolare. Sapete che non è facile coniugare bel gioco e risultato; sarebbe bello se fosse possibile avere entrambi, ma non è da tutti. Bisognerebbe essere superiori in tutto rispetto agli avversari; cosa assai difficile, se non impossibile. Allora, se proprio si deve scegliere, meglio il risultato. O no?

Detto del miglioramento complessivo, però bisogna anche aggiungere che gli innesti di Maggio e Faiello, a partire dalla gara con il Monterotondo, hanno consentito a Giampà di poter effettuare scelte risultate vincenti. È indubbio che la sessione di dicembre abbia portato quegli elementi di cui la squadra aveva bisogno. Maggio è il terminale offensivo classico, il capolinea del gol; essenziale, pratico, caparbio e, soprattutto, presente in zona gol. Faiello è il calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere alle dipendenze: duttile, svelto, deciso, imprevedibile; un giocatore di fascia, utilizzabile sia a destra che a sinistra, sia in fase di interdizione che in quella di rilancio e di impostazione. Onore e merito, dunque, per lo staff tecnico che ha saputo cogliere nel segno in questa campagna invernale.

Sì, stavolta si è proprio visto giusto per quello che riguarda il potenziamento della squadra e Giampà da adesso – nel corso della gara – potrà guardare con maggiore fiducia alla rinfoltita panchina, e potrà effettuare tutti i cambi che l’andamento della stessa potrà richiedere.

Sulla partita con la Lupa Frascati va detto che la squadra ha rispettato alla lettera le indicazioni dello squalificato Giampà, sostituito in campo dall’ inossidabile Filippo Raiola, non nuovo alle esperienze di panchina. Il risultato striminzito non inganni. La Paganese ha giocato con il piglio della squadra che sa quello che vuole e Verna ha sostituito lo squalificato Iuliano con una grande prestazione, forse la migliore da quando è a Pagani. Da rivedere all’opera Sicurella, giunto solo alla vigilia della gara. Ci sarà modo di farsi valere e apprezzare. A cominciare, magari, dalla trasferta di domenica a Pomezia.

Nino Ruggiero