6.3.23

Paganese-Aprilia 1-0: lo spettacolo, il teatro e i punti pesanti.

DI NINO RUGGIERO

Contro un’Aprilia molto determinata e dura a morire sono arrivati i tre punti che ci volevano. Non sono stati punti facili, anzi non lo sono stati affatto, e – con tutte le riserve sul gioco espresso in campo – bisogna convenire che non è proprio il caso di andare troppo per il sottile; inutile storcere il muso se la manovra è apparsa meno lucida e lineare di altre occasioni. Nel calcio quello che conta è solo il risultato. Tutti quelli che hanno il palato fine, che amano lo spettacolo sono invitati a una bella rappresentazione teatrale o musicale. Il calcio non è materia per gli esteti, specie quando ci si trova al cospetto di campionati riservati ai dilettanti. Nel calcio ci sono anche partite belle e avvincenti, ma non sempre è possibile coniugare bel gioco e risultato; lo fanno qualche volta le squadre costruite senza alcun risparmio ma anche senza alcuna garanzia di arrivare al risultato finale sperato. La regola imperante nel calcio è vincere, conquistare i tre punti in palio e – se possibile – guardare dall’alto in basso gli avversari, anche quelli che magari giocano apparentemente meglio ma poi si perdono in zona gol.


Tre punti sofferti, dunque, conquistati contro l’Aprilia e via, soli in classifica con Sorrento a due lunghezze e Casertana a sette punti.
La Paganese sapeva di dover conquistare i tre punti in palio per mantenere viva la fiamma della vittoria, ma tanti ancora dovrà conquistarne prima della fine del campionato se vuole arrivare in serie C. Oggi lo ha fatto, senza riserve di alcun genere.

La partita ha visto in campo una squadra, la Paganese, molto nervosa e contratta e un’altra, l’Aprilia, disinvolta e spigliata nei suoi movimenti. Nel primo tempo, quando ci si attendeva un avvio sprint della Paganese, si è avuto invece un certo predominio territoriale della squadra laziale che tuttavia non è riuscita a impensierire mai seriamente il portiere Moro.
È a centrocampo che l’Aprilia ha giocato meglio le sue carte e assai spesso il duo centrale composto da Sicurella-Del Gesso è apparso più di una volta in inferiorità numerica; su questo aspetto l’allenatore Giampà dovrà lavorare per ovviare a questo tipo di inconveniente di ordine tattico.

La partita è stata risolta nel secondo tempo da una felice intuizione di Faiello, sicuramente tra i più in palla per la sua squadra, che è sbucato alle spalle di tutti, da vero rapinatore d’area, quando l’azione d’attacco sembrava sfumata e ha castigato l’incolpevole portiere dell’Aprilia. Tanto fulminea è stata l’azione del gol che ha in definitiva risolto la partita che nemmeno la telecamera è riuscita a riprendere in maniera soddisfacente la segnatura.

La squadra azzurro-stellata nel complesso ha giocato una gara giudiziosa. La fase difensiva non ha presentato sfasature e l’intesa tra gli atleti appare ben consolidata. Di Somma e Maccherini oramai hanno cementato l’intesa al centro dell’area e lasciano ben poco spazio agli attaccanti avversari. Sulle fasce Faiello si fa largo, sia a destra che a sinistra, e la sua vitalità è a volte dirompente, come in occasione del gol messo a segno. Dovrebbe però, in qualche occasione, ricordarsi di avere al suo fianco anche compagni pronti a raccogliere i suoi suggerimenti preziosi.

L’altra fascia ha avuto due interpreti giovanissimi, uno nel primo tempo, l’altro nella ripresa. Semonella ha sentito più del dovuto la gara e non ha inciso molto. È andata meglio a Cusumano nella ripresa che ha potuto sciorinare un buon repertorio fatto di ripiegamenti difensivi e di rapidità in avanti.

In avanti le cose non sono andate come nei piani. D’Agostino è stato tartassato dal primo minuto da un controllo asfissiante e duro al limite del lecito; il suo apporto si è visto solo a tratti e i suoi inviti per De Felice e Maggio non sono stati quelli delle migliori partite.

Il calendario adesso propone per domenica Sorrento-Paganese. Gli azzurro-stellati arrivano all’incontro con un vantaggio di due punti e già da martedì prepareranno tatticamente la partita.

Sarà il Sorrento a sentire forte il peso della gara. Ma il campionato non finisce domenica. Lo sanno tutte le squadre che aspirano alla promozione, Casertana compresa.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it