Il gol del pareggio arriva sul binario di nazionalità argentina ed è una produzione Arganaraz/Pierce, due calciatori tra i più talentuosi che gli azzurrostellati schierano quest’anno. Il gol viene messo a segno da Pierce con una traiettoria che non dà scampo ma il servizio vincente è tutta opera del connazionale Arganaraz che con una veronica, di tacco, in piena area, tra un nugolo di avversari, serve a Pierce, uno di quei palloni che non si possono rifiutare.
Oggi, a bocce ferme, a risultato positivo raggiunto (perché un pareggio a Barletta lo è) qualche considerazione va fatta.
La Paganese mantiene un ruolino di marcia invidiabile per una squadra costruita quest’anno ex novo e che soprattutto punta molto sulla valorizzazione di giovani atleti. Sull’argomento bisogna fare un plauso al responsabile tecnico Bocchetti che quest’anno ha scovato giovani veramente interessanti e che di sicuro, per le loro qualità, troveranno posto in prima squadra, anche alternandosi, nel corso del campionato.
Sul rendimento dei singoli mi sono espresso ampiamente ieri nello stilare il solito pagellone di fine gara. Ad onor del vero, bisogna riconoscere i meriti di Novelli che riesce ad assemblare una squadra veramente competitiva, senza l’assillo di dover schierare per forza tre under che a volte diventano anche quattro; segno che i giovani di valore emergono e reclamano un posto in prima fila. Ma non sarebbe giusto parlare solo di giovani che stanno nobilitando il gioco della squadra. A Barletta, ad esempio, ancora una volta (e non è la prima!) si sono fatti valere gli uomini che possono dare qualcosa in più in tema di affidabilità. E mi riferisco in particolare a Pierce che sta imponendosi sempre di più come perno del centrocampo, duttile, elegante e deciso, quando serve, ma sempre determinante quando ha tra le mani (o tra i piedi, fate voi) la bacchetta di comando nella zona centrale del campo, che è il suo regno. Il gol da lui messo a segno domenica è solo il giusto premio per un atleta serio e professionale che non ha mai deluso le aspettative dei tecnici e dell’intera tifoseria.
Il pareggio di Barletta, dunque, deve essere considerato risultato positivo a tutti gli effetti. È vero che nella seconda parte della gara c’è stato un certo predominio territoriale degli azzurro-stellati che poteva portare anche al ribaltamento del risultato, ma, tenendo conto del valore dell’avversaria di turno, il risultato è pienamente in linea con le aspettative della vigilia. D’altra parte – ma questo lo abbiamo già detto – se la Paganese avesse in serbo i colpi che caratterizzano le squadre che mirano in alto – ci troveremmo a parlare di una squadra diversa, costruita proprio per vincere.
Per il momento, con i piedi ben saldi per terra, bisognerà pensare a crescere e sperare di poter arrivare quanto più in alto possibile in classifica con la consapevolezza di aver comunque fatto fino a questo momento un buon lavoro.
Lo si può dire e lo si può fare, soprattutto perché la squadra non deve sopportare pressioni esterne, grazie alla maturità di un pubblico che ha ben compreso lo spirito del progetto societario.
In questa ottica, forse sarebbe anche il caso, per rispetto della tifoseria, che la società desse notizie precise sulla definizione o meno del famoso sospeso debitorio, ex “saldo e stralcio”. Se ne può parlare?
Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it
(foto Paganese calcio)
(foto Paganese calcio)
