21.10.25

Quelli che giocano bene (e vincono pure).

DI NINO RUGGIERO

Prosegue nel migliore dei modi il cammino della Paganese in campionato. Anche la Sarnese, compagine attrezzata per il salto di categoria, ha dovuto fare i conti con una squadra che sta mantenendo fede alle promesse della vigilia. Per prima cosa, nelle intenzioni dei responsabili della società, bisognava presentarsi ai nastri di partenza come squadra competitiva, in grado di migliorare la posizione in classifica dell’anno precedente. Le premesse per mantenere fede a quanto stabilito oggi ci sono proprio tutte, ivi compresa la valorizzazione di giovani atleti che in questa categoria, in termini estremamente pratici, riescono a fare la differenza.

Statistiche alla mano, la squadra di Novelli non solo ha sistemato i giovani virgulti nel reparto più delicato della squadra, con Gallo in porta, Di Biagio e Isufi rispettivamente difensore di fascia destra e centrale di difesa, ma ha anche per qualche domenica utilizzato sulla fascia sinistra dello schieramento un altro under (e siamo a quattro) Giordano, classe 2007. Se non è un record per la categoria, in tema di under, poco ci manca. Il che, a ben vedere, suona anche a onore e merito di Bocchetti che questa squadra – con il prezioso lavoro di Novelli – l’ha vista crescere giorno dopo giorno infarcendola di giovani che potrebbero costituire l’arma in più in un campionato dove abbondano stagionati protagonisti dal passato calcistico più o meno illustri. Non vorrei sbilanciarmi con i ricordi perché è ancora presto per poterlo fare, ma di certo il passato della Paganese contempla anche campionati disputati all’insegna delle sorprese più dolci in fatto di risultati senza che fossero state fatte follie nel periodo di campagna acquisti.


Sulla partita con la Sarnese ho già detto tutto quello che sentivo di dover dire con il solito pagellone stilato alla fine dell’incontro. Dirò soltanto, in aggiunta, che i margini di un miglioramento di rendimento ci sono tutti perché la squadra, mai come quest’anno, ha in panchina elementi in grado di giocare con la stessa intensità che si richiede agli atleti schierati inizialmente in campo. Un discorso a parte, poi, lo merita la tifoseria, non solo quella organizzata, che accompagna le gesta della squadra con entusiasmo goliardico in ogni gara disputata, in casa e fuori, senza mai far sentire quelle pressioni che spesso mettono angoscia quando in una partita considerata decisiva non si riesce a cavare un ragno dal buco.

Per ora, è bene dire allora che l’attuale formazione dimostra di poter recitare un ruolo di primo piano in questo campionato in virtù di un gioco pratico e coinvolgente al tempo stesso. Non altro.

Per quanto ovvio, un primo bilancio potrà essere tracciato in modo più appropriato all’indomani delle prossime trasferte che vedranno la squadra impegnata in Puglia, prima a Barletta e poi, quindi giorni dopo, a Martina Franca. Per questo, incrociamo pure scaramanticamente le dita.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it