20.1.20

La Paganese vista da...Nocera - Un pareggio gelido.

Troppo bella la Paganese di Monopoli, troppo brutta quella con la Sicula Leonzio. Dov'è la vera Paganese? Speriamo di vederla mercoledì con la Viterbese. Ha lasciato tutti di stucco la prestazione sottotono di Capece e compagni che, oltre a non tirare mai in porta, solo nella ripresa con l'insrrimento di Scarpa hanno riacceso i motori. Nelle dichiarazioni di fine partita di Erra abbiamo colto qualche spunto che ci ha chiarito di più le idee sulla brutta prestazione degli azzurri. "In settimana abbiamo spinto troppo" e poi "Per alzare l'asticella ci vogliono dei contenuti diversi". Ecco, queste spiegazioni ci fanno capire come forse questa squadra non possa andare oltre un limite e tutti dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Forse si sta facendo anche troppo per quello che può fornire questa rosa. Entrando nello specifico tecnico, forse abbiamo assistito a una tra le più scialbe prestazioni della stagione.

La Sicula Leonzio di Grieco, ex centrocampista della Reggiana che fu sconfitta nella finale play-off del 2007, ha capito la situazione e ha imbrigliato con una tenuta più brillante e spigliata. Un'involuzione troppo repentina di tutta la squadra perchè è difficile trovare, tra gli undici scesi in campo e quelli che sono subentrati,  il migliore o i migliori. Troppo lezioso il primo tempo quando Capece trovava difficoltà, anche grazie all'atteggiamento degli avversari, a imbucare per gli avanti azzurri che facevano troppi movimento in orizzontale senza mai trovare la profondità. Diop e Musso hanno creato poco, come tutta la squadra, non riuscendo a trovare mai lo spunto decisivo. Un dato è lo specchio di come la Paganese abbia girato alla larga dall'area di rigore, lo zero nella casella dei calci d'angolo, contro i cinque degli avversari. Il quarto miglior attacco del campionato s'è inceppato e nemmeno il match-winner di Monopoli, Calil, ha trovato la scintilla per bucare Adamonis così come son mancati gli spunti di Perri a sinistra, mai incisivo. Gaeta e Caccetta sono stati poco reattivi e ne ha risentito anche l'economia del centrocampo.

Dopo aver evidenziato le tante pecche di questa gara, bisogna trovare il lato positivo che deve portare all'obiettivo finale. Ecco allora che spiccano gli otto punti di vantaggio sul Picerno e lo sguardo che strizza ancora ai play-off, che sarebbero un regalo tutto da meritarsi. Nel frattempo siamo quasi alla vigilia di un altro impegno casalingo contro la Viterbese. Lo affronteremo senza i pilastri difensivi Schiavino e Stendardo, squalificato, con Baiocco e Caccetta da valutare oltre all'assenza di Guadagni. Ma nella domenica buia del gioco della Paganese, c'è stato un raggio di sole con il ricordo di Francesco Catapano. Alla famiglia del giovane tifoso, scomparso ad inizio anno, è stata consegnata una maglia celebrativa dal direttore Raiola e dal capitano Scarpa mentre la Curva Nord l'ha ricordato con lo striscione "Francesco sorridici ancora". Rimarrà sempre nei nostri ricordi quel sorriso smagliante dalla sua postazione in tribuna a seguire la sua Paganese che starà seguendo anche da lassù. 

Peppe Nocera
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