22.10.20

La partita del tifoso - Siamo sicuri che la colpa sia (solo) di Erra?


Dopo la partita con la Vibonese ho dato ascolto alla ragione e ho lasciato prevalere questa, sull’istinto di mettermi subito a scrivere. Del resto, con una nuova partita già alle porte il mercoledì, o scrivi subito, il sabato sera stessa, oppure aspetti il turno infrasettimanale. Bene, come dicevo, ho lascito che la ragione prevalesse perché mi era più comodo così. E non perché in questo modo avrei scritto un solo “pezzo” anziché due, no. Il motivo è molto più subdolo: fondamentalmente mi è mancato il coraggio di scrivere e mi sono dato una chance. Mi sono detto: “Stai a vedere che battiamo, magari anche bene, la Virtus Francavilla. La disfatta di Vibo passa quasi in secondo piano e siamo tutti più contenti”. E invece…

A Vibo è stata una disfatta: mai stati in partita; sempre in balia degli avversari che, oltre ai 5 che ci hanno fatto, avrebbero potuto tranquillamente farci altri 2/3 gol; errori e orrori da meritare la gogna, anche sulle TV nazionali.

Con la Virtus Francavilla per certi versi, ancora peggio: l’avversario è, a mio parere, uno è dei più scarsi del girone. Ebbene: nessun tiro in porta, nessuna azione degna di nota e una gara nel complesso soporifera che ha definitivamente certificato i problemi di una rosa - ora possiamo dirlo - costruita male ed evidentemente gestita peggio.

Ma sapete come la penso io? Chi è causa del suo male pianga sé stesso! Facciamo un passo indietro. Lo scorso anno avevamo una squadra solida, equilibrata e con delle certezze assolute: il portiere, il centrale di difesa, il centrocampista centrale e l’attaccante. Sarebbe stato logico e opportuno ripartire da questi quattro. E invece no! Quello è stato maleducato; quell’altro rubava le merendine dei compagni negli spogliatoi; quell’altro ancora si faceva lo chignon in testa…e quindi via tre dei quattro! Quando arriva una mezza notizia di un interessamento per un nostro giocatore, magari giovane, siamo subito lì, carta, penna e calamaio, pronti a farlo firmare. Quando dobbiamo “semplicemente” assicurarci, in tempi congrui, le prestazioni di qualcuno su cui non possiamo fare alcuna plusvalenza: “Vabbuo’, che se ne andasse pure. Tanto lo prendiamo meglio di lui!”. Sì, come no, ho visto! Quindi, ripeto, a consolazione di chi dovesse pensare che io sia il procuratore di Baiocco e Capece (parlo soprattutto di questi due): non abbiamo voluto tenerli? Ok. Ma li vogliamo prendere due sostituti alla loro altezza? Vogliamo ricreare la cosiddetta “spina dorsale centrale” che, anche il più inesperto dei tifosi, sa che è fondamentale, per costruire una squadra dignitosa?! Niente di tutto questo e abbiamo segnato così, a parer mio, il destino di una squadra che resterà (quanto spero di sbagliarmi) incompiuta e monca di guide forti ed esperte, proprio nelle porzioni di campo che più incidono sull’andamento della singola partita e del campionato, in generale. Negli ultimi anni, al centro del campo abbiamo avuto gente come De Liguori, Carcione, Pestrin, Romondini e… ok, non lo cito più! Quest’anno abbiamo deciso di puntare su Bonavolontà, giocatore di proprietà e della Berretti. Ma è possibile che abbiamo dato a questo seppur bravo giocatore, un ruolo troppo più importante di lui, al momento? Sicuri che è così che miglioriamo e incrementiamo il valore dei nostri giovani, del nostro parco giocatori?

Ve lo ricordate Acampora, altro canterano da valorizzare per una mega plusvalenza? Vi ricordate quando avevamo Santopadre in porta e Sapone/Nacci al centro del centrocampo? Ve le ricordate le intossicate che ci siamo fatti?

Evidentemente qualcuno se l’è scordate. Beato lui!

Ma ovviamente, la colpa è tutta di Erra!

Alberto Maria Cesarano
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