28.10.19

Pigmei e giganti.

di NINO RUGGIERO

Nella particolare, improbabile e ipotetica classifica delle brutte gare disputate dalla Paganese in quest’annata calcistica pensavamo in tanti che il primo posto spettasse all’incontro con la Cavese a Castellammare di Stabia; non avevamo evidentemente fatto i conti con la partita di ieri con il Picerno.

Brutta gara, brutto risultato per gli azzurro stellati mai in partita, anche quando gli avversari generosamente hanno lasciato campo libero alle loro asfittiche e prevedibilissime manovre. Un risultato che deve fare riflettere non tanto per la sconfitta maturata e che fa parte del gioco, quanto per il rendimento offerto nel corso dei novanta e più minuti.

Stavolta la squadra non ha avuto sussulti; né dopo aver incassato un gol assurdo dopo pochi minuti, né nella seconda parte della gara, come in precedenti occasioni quando c’era stato un cambiamento radicale di gioco e di risultato.

Una partita piatta, senza uno scampolo di orgoglio, senza un solo tiro decente verso la porta del Picerno, se si eccettua quello scoccato da Caccetta nella prima parte della gara. Solo illusorio dominio territoriale, solo possesso del pallone nei confronti di un avversario scaltro e pratico al tempo stesso che ha concesso campo quasi scientemente per poi ripartire con contropiedi ficcanti e redditizi. Buon per Erra che ha potuto contare sul giovane Campani che, dopo una comprensibile incertezza iniziale in occasione del primo gol, ha poi sfoderato una prestazione di alto livello salvando a più riprese la sua porta da una capitolazione mortificante.

La sconfitta con il Picerno ci ha detto alcune cose importanti.

Primo: che la Paganese nel corso del campionato deve fare i conti con squadre costruite con obiettivi precisi, senza alcun risparmio e che non fanno sconti a nessuno; fra queste proprio il Picerno che non schiera under, non ha badato a spese nel corso della campagna di allestimento ed ha come obiettivo la salvezza diretta.

Secondo: che la Paganese non può prescindere da un suo consolidato cliscé di manovra e soffre più del dovuto quando deve fare a meno di elementi ritenuti indispensabili per il suo gioco, vale a dire Perri e Diop. E non cito Dramé fra gli elementi indispensabili solo perché è arrivato in corso d’opera. Sostituti con identiche caratteristiche tecniche non ce ne sono, facciamocene una ragione. La qualcosa rappresenta un limite che altre squadre non hanno perché le loro panchine sono ricche di elementi pari o addirittura più bravi dei titolari.

Cosa voglio dire? Solo che la gara di Potenza ci ha riportati sulla terra dopo che qualche più che buona esibizione aveva fatto sognare in grande. Adesso, all’indomani di una gara infausta, sappiamo tutti che bisognerà tenere in piedi ben saldi per terra e fare i conti con il materiale umano a disposizione per arrivare al prefissato traguardo della salvezza.

Su questo materiale umano Erra dovrà lavorare a fondo mettendo in conto infortuni e squalifiche perché purtroppo fanno parte del gioco. Va detto anche, ad onor del vero, che – a causa di una giornata nera complessiva – non possono essere tutt’ad un tratto dimenticate le buone prestazioni effettuate in precedenza. Ma nella vita ci vuole equilibrio in tutto: sia in campo, per quello che riguarda la squadra e il suo rendimento, sia nell’ambiente sportivo soggetto a comprensibili sbalzi di umore. Bisognerà comprendere che la squadra se al momento non è quella dei sogni proibiti non è nemmeno, però, quella vista in campo a Potenza.

La partita con il Picerno deve rappresentare solo un infortunio di percorso, una brutta pagina scritta in un libro che fino a questo momento è stato soprattutto ricco di emozioni.

In questa ottica, Erra, che finora ha fatto un buon lavoro, deve fare le scelte che ritiene più opportune per presentare una squadra costante nel rendimento e con uomini al meglio della loro condizione psico-fisica.

L’occasione per un pronto riscatto è già dietro l’angolo. Domenica al “Marcello Torre” arriva il blasonato Catania.

Pensate anche solo per un attimo al privilegio di poter giocare con squadre come Reggina, Bari, Catania, Catanzaro, Ternana. Noi, Pagani, piccolo centro di provincia.

Pigmei contro giganti. Eppure ci siamo!

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com