23.7.19

In Coppa Italia sarà Bari-Paganese. In campionato si torna a giocare di domenica.

Esordio in Coppa Italia contro il Bari per la Paganese, domenica 11 agosto al San Nicola. Novità in campionato: tutte le gare si giocheranno di domenica, con un anticipo per girone al sabato.
Da paganesemania.it

22.7.19

Così parlò il Presidente.

di Nino Ruggiero

Volevate il Raffaele Trapani prima maniera: primo della classe, secondo a nessuno, ambizioso, sicuro di sé, anche spavaldo al punto giusto? È tornato. Lo abbiamo sentito e applaudito. Ha detto tutte quelle cose che i tifosi vogliono sentire. La Paganese tornerà quella di una volta: tornerà a essere la squadra che non è partita mai battuta in confronti definiti impossibili, la squadra capace di infiammare la propria tifoseria con prestazioni di alto livello.

“Cancellate dai vostri ricordi – ha detto a una numerosa platea di giornalisti e tifosi – la squadra dello scorso campionato che ha fatto penare voi e noi. Allestiremo una squadra di tutto rispetto e vi invitiamo ad avere fiducia nel nostro operato. In cambio chiediamo solo di sottoscrivere un congruo numero di abbonamenti, non altro”.

Così parlò il presidente, l’uomo che da quattordici anni assicura la serie C a Pagani. Un Raffaele Trapani rinvigorito dallo scampato pericolo di una disgraziata retrocessione e avviato, forse per questo, verso una seconda giovinezza sportiva. Con lui, con il freno a mano appena tirato, il notaio Calabrese, un benemerito del calcio locale, da anni immemorabili in società. Si sono scontrati Trapani e Calabrese solo sul numero degli abbonati che servono alla Paganese per fare un buon campionato. Il notaio ne vorrebbe mille, il presidente duemila.

Mediando, millecinquecento andrebbero più che bene, ma sul tema si deve guardare al passato. Pensate che nell’anno di grazia 1976 quando la Paganese diede filo da torcere al Bari, classificandosi secondo in un campionato che viene annoverato fra i migliori disputati nella sua lunga storia, non fu raggiunto il traguardo dei mille abbonati fissato dall’indimenticabile Marcello Torre. “Un tamburo e una bandiera in meno; un abbonamento in più” – fu lo slogan coniato nella vigilia di quel campionato. I tamburi e le bandiere non diminuirono, anzi aumentarono man mano che la squadra si faceva valere; gli abbonamenti non raggiunsero il traguardo sperato. Ma c’è da dire che di domenica, giorno canonico del tempo, sulle scalee non c’era uno spazio libero.

Cosa voglio dire? Soltanto che quando una squadra dà soddisfazioni c’è sempre una risposta da parte del pubblico e che quello che non si raccoglie in termini di auspicabile fede (abbonamento) si può sempre avere in termini di partecipazione. L’importante è che sia allestita una squadra equilibrata e completa in tutti i reparti, evitando di commettere gli errori del recente passato. I grossi nomi possono alimentare sogni e speranze; ma non sempre sono garanzia di efficienza. In questo campo meglio andarci con i piedi di piombo e fidarsi del parere determinante del tecnico che nel nostro caso è il riconfermato Alessandro Erra.

È tornato il Raffaele Trapani prima maniera ed è tornato al suo fianco, come per il passato, anche il neo sindaco Gambino. L’entusiasmo c’è ed è palpabile. Dobbiamo solo pesarlo quando faremo i conti con la realtà. È sempre così, scusatemi.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

15.7.19

Paganese riammessa in C: è nato prima l’uovo o la gallina?

di Nino Ruggiero

Adesso c’è pure l’ufficialità: la Paganese è riammessa in serie C a scapito del Bisceglie che non è riuscito in tempo debito a mettere a posto il proprio impianto di gioco.

Stavolta, forti di esperienze del passato, la Lega e la Figc non hanno inteso derogare sulle scadenze e le hanno ritenute improcrastinabili.

Dunque, è fatta per la virtuosa Paganese. Quello che non sono riusciti a ottenere sul campo, i dirigenti della Paganese, primi fra tutti Raffaele Trapani e il notaio Nello Calabrese, l’hanno ottenuto in virtù di un comportamento lineare e oculato in termini di bilancio societario.

Adesso però è il momento della verità, in prospettiva di un futuro che è già qui.

L’impressione è che per prima cosa bisognerà fare di tutto per riconquistare una tifoseria oramai ridotta all’osso. Un paio di anonimi campionati hanno decimato le schiere di tifosi esigenti e competenti che, soprattutto nel corso dell’ultimo campionato, non sono riusciti a intavolare un discorso produttivo con la società. Quest’ultima aveva puntato molto su presunti disastri amministrativi di alcune squadre del girone e proprio per questo aveva ritardato oltremisura il richiesto irrobustimento della squadra. Difficile, poi, per non dire impossibile, a ranghi incompleti, con una squadra raffazzonata nell’ultima parte della sessione invernale, arrivare al traguardo della salvezza. Ci aveva provato in tutti i modi l’allenatore Erra che comunque, con tutti i problemi di inquadratura, era riuscito a trascinare la squadra nei play-out. Questa è storia di ieri, recentissima, inutile dire altro.

Ci vorrà adesso una vera e propria operazione simpatia per riportare al Marcello Torre i tifosi di un tempo.

Con tutti i problemi societari che impediscono voli pindarici in tema di ingaggi, stavolta bisognerà presentare ai ranghi di partenza un squadra quadrata che possa giocarsela con le avversarie senza alcun timore reverenziale, sia che si chiamino Catania, Avellino o Bari.

Molto dovrà fare l’allenatore che, da quello che traspare dalla società, dovrebbe essere Alessandro Erra. Dovrebbe essere lui a dare indicazioni di massima per l’ingaggio di atleti adatti al programma societario che comunque deve necessariamente rispettare parametri che ben si adattino al rapporto qualità/prezzo.

I segnali di una inversione di rotta e di programmi dovrebbero venire da due parti: dalla società e dalla tifoseria. La società dovrebbe allestire una squadra all’altezza della situazione, senza svenarsi ma con una oculatezza da speziale. La tifoseria dovrebbe rispondere in massa alla prevedibile campagna di abbonamenti per un segnale forte di presenza e di attaccamento ai colori sociali.

A chi spetta la prima mossa? Il dilemma è d’obbligo. È la società che deve trascinare il pubblico allestendo una squadra di tutto rispetto, oppure è la tifoseria che deve fare sentire il proprio appoggio incondizionato alla società azzurro-stellata? Probabilmente la prima mossa spetta alla società anche se è ancora d’attualità l’antico dilemma: “è nato prima l’uovo o la gallina?”

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

12.7.19

Ufficiale: la Paganese riammessa in serie C.

Dopo una settimana di voci, indiscrezioni, smentite e rumors, adesso è anche ufficiale: la Paganese è riammessa in Serie C. Il Consiglio Federale, tenutosi quest'oggi, si è pronunciato sui ripescaggi e le riammissioni nei campionati di Serie B e Serie C. Gli azzurrostellati, che avevano presentato domanda di riammissione al pari di Virtus Verona, Fano e Bisceglie, erano quarti in graduatoria a fronte di tre posti, ma la riunione dei vertici federali ha confermato le indiscrezioni degli scorsi giorni, circa un problema relativo allo stadio Ventura. Pertanto, la domanda dei nerazzurri pugliesi non è stata accolta, dando il via libera al ritorno in terza serie alla Paganese.

Il Consiglio Federale ha quindi cancellato la retrocessione maturata sul campo lo scorso maggio, proprio al termine dei playout con il Bisceglie, garantendo così alla Paganese la partecipazione al suo 14esimo campionato consecutivo in Serie C

Insieme alla Paganese, tornano subito in C le altre due retrocesse (Virtus Verona e Fano), ma anche le emiliane Modena e Reggio Audace, che avevano presentato domanda di ripescaggio. Non accolta quella del Cerignola, che era prima in gradutoria fra le ripescate, sempre per problemi relativi allo stadio. Resta un posto vuoto, perchè il Consiglio Federale ha confermato anche la riammissione del Venezia in B in luogo del Palermo, per completare l'organico a 60 squadre: se lo contenderanno - probabilmente - proprio Bisceglie e Cerignola

da www.paganesemania.it