28.11.22

Arriva il mese delle verità.

DI NINO RUGGIERO

Il discorso della promozione è ancora aperto. Lo ha affermato con forza la Paganese che – nell’anticipo di sabato – è riuscita a vincere la seconda partita di seguito contro i sardi della Sarrabus Ogliastra. Poco importa se domenica l’esito dell’incontro Sorrento-Casertana non ha rispettato le aspettative generali delle squadre che aspirano alla prima posizione della classifica; tra queste, ovviamente, la Paganese.Il Sorrento è vivo e vegeto, d’accordo, ma non è detto che possa continuare a mantenere il ritmo che fino a questo momento ha contraddistinto il suo cammino. Il campionato è ancora lungo e c’è il mercato di riparazione alle porte, cui la Paganese (da informazioni trapelate) attingerà a piene mani per sistemare alcune carenze di ordine tecnico, che hanno caratterizzato il suo altalenante cammino fino a questo momento.

Dicembre sarà il mese delle verità. Quando mancano ancora quattro gare prima del giro di boa, niente è deciso per quello che riguarda la possibilità di inserirsi nella lotta per la promozione. I sette punti che oggi dividono la Paganese dalla vetta possono essere recuperati.

La storia ci dice che in questi campionato le rimonte sono possibili. Basterebbe andare con la mente al torneo 1998-99 quando la Real Paganese – se la memoria non m’inganna – riuscì a recuperare la bellezza di dieci punti al Sapri che nella prima parte campionato veleggiava solitario in vetta alla classifica; aveva vinto per 1 a 3 a Pagani e sembrava irraggiungibile ma fu poi sorpassato dopo una storica sfida diretta, disputata proprio a Sapri di mercoledì. Ricordiamolo: la partita decisiva – cui partecipò nonostante la giornata feriale una strabocchevole folla di tifosi paganesi – vide la vittoria della squadra azzurro-stellata per 2 reti a 1 con gol di Perrone e Santaniello.

In quell’annata, proprio a dicembre cominciò la marcia trionfale degli uomini di Amerigo Ferrara che, domenica dopo domenica, rosicchiarono preziosi punti alla capolista Sapri e vinsero poi il campionato con tre punti di vantaggio proprio sul Sapri.

Intendiamoci, il cammino per Giampá e compagni non sarà facile ma le due vittorie consecutive, conseguite con il Cassino e con la Sarrabus Ogliastra, autorizzano a sperare in un’inversione di rotta, dopo tanti pareggi; il tutto condito dalle novità di mercato che di certo arriveranno e che – si spera – possano dare maggiore consistenza tecnica nei ruoli che fino a questo momento non hanno del tutto convinto.

La Paganese dovrà per prima cosa pensare a vincere, indipendentemente da quello che riuscirà a fare o non fare il Sorrento. Vincere innanzitutto, senza fare calcoli. Il tempo alla fine darà ragione alla squadra che meglio avrà interpretato lo spirito di prima della classe.

Per restare in tema mercato, credo che a breve ci saranno operazioni di entrata e di uscita che interesseranno l’attacco e il centrocampo. Nulla di definito al momento ma qualcosa già bolle in pentola, anche se le bocche degli interessati sono ermeticamente cucite per motivi di opportunità.

Arrivi e partenze in uguali misure. Arriveranno elementi di sicuro affidamento; segno che i vertici societari non sono affatto rassegnati a recitare parti di comprimari e che la partita promozione è ancora tutta da giocare. Basterà arrivare su quegli elementi che fanno al caso della squadra. A Giampá, poi, il compito di assestare il tutto nel segno della continuità che vede al momento Iuliano e D’Agostino sul podio degli intoccabili; due elementi che rappresentano un vero lusso per la categoria.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La classifica dopo la tredicesima giornata.


Paganese-Sarrabus Ogliastra 2-1: Cipolla regala tre punti importantissimi.

Vittoria di fondamentale importanza per la Paganese, che si porta al terzo posto in classifica.

Vittoria tanto sofferta quanto importante per la Paganese, che sotto la pioggia incessante del Torre, batte 2-1 la Sarrabus Ogliastra, e trova la sua seconda vittoria consecutiva. Gli uomini di Giampà sono riusciti a portare a casa i tre punti dopo una partita tirata fino alla fine, e resa ancora più insidiosa dalle condizioni del terreno di gioco. Nella prima frazione, dopo il vantaggio di De Felice, la punizione di Ladu ha rimesso le cose in equilibrio. Nella ripresa invece decisivi i cambi del tecnico azzurrostellato, con Cipolla match winner di giornata.

Dopo pochi minuti, ospiti subito pericolosi con Piroddi che, servito al centro dell’area di rigore, spreca calciando fuori. La risposta degli uomini di Giampà non si fa attendere con il diagonale di Fois, di poco lontano dal palo alla destra del portiere avversario. La Paganese attacca e al 18’ riesce a concretizzare i suoi sforzi trovando il vantaggio: da sinistra, Brugnano pennella l'assist per De Felice che, appostato sul secondo palo, impatta bene di testa e batte un incerto De Luca. La Sarrabus però non ci sta e riesce a rimetterla in parità, grazie ad un super gol di Ladu su punizione da circa trenta metri.

Secondo tempo che parte con ritmo molto più basso. La forte pioggia e le pessime condizioni del terreno di gioco non aiutano, e le due squadre fanno fatica a creare azioni pericolose. Ad andare vicina al vantaggio è la formazione sarda: cross dalla destra per il tentativo a botta sicura di Cadau, che però trova il salvataggio sulla linea di Capone. A 10 minuti dalla fine arriva però la svolta. Iniziativa di D'Agostino sulla sinistra che crossa in area dove, dopo una deviazione di De Luca, arriva puntuale Cipolla che, da pochi passi, non sbaglia. Dopo gli ultimi assalti della Sarrabus, la Paganese riesce a conquistare la vittoria e a mettere le mani su tre punti preziosissimi.

IL TABELLINO

RETI: 18’pt De Felice (P), 30’pt Ladu (S), 35’st Cipolla (P).

PAGANESE (3-4-3): Pinestro; Maccherini (28’st Cipolla), Capone, Brugnano; Fois (8’st Cusumano), Iuliano, Verna (16’st Del Gesso), Di Somma; De Felice (46’st Esposito), Pozzebon (17’st Gueye), D’Agostino. A disp.: Reclaf, Tomolillo, Semonella, Agostini. All.: Domenico Giampà.

COS SARRABUS OGLIASTRA (3-5-2): De Luca; Vesi, Moi, Zanoni (1’st Pinna); Garau (1’st Ganzerli), Cadau, Piredda, Ladu (38’st Nurchi), Cogotti; Mancosu, Piroddi (26’st Manca). A disp.: Floris, Loi, Demontis, Floris, Laconi. All.: Francesco Loi.

ARBITRO: Ranieri di Como (D’Orazio-Zugaro)

NOTE: Ammoniti: De Felice (P), Cadau (S), Garau (S), Pinna (S), Esposito (P). Recupero: 0’pt,5’st. Angoli:3-2.

Christian Esposito - paganesemania.it

21.11.22

La classifica dopo la dodicesima giornata.


Gli stivali delle sette leghe.

di Nino Ruggiero

Commenti sull’andamento della partita giocata a Cassino non ne faccio. Stavolta mi basta sapere che la Paganese ha vinto, non importa come e perché, mentre in precedenti occasioni, gare sulla carta più abbordabili, aveva clamorosamente steccato sul piano del risultato.

I commenti di oggi vanno fatti solo sul risultato ottenuto e vi dico anche perché. La gara, ancora una volta, ma è colpa della disorganizzazione che regna sovrana in serie D, è stata trascurata da tutti i media. Non c’è stata diretta televisiva e non ci sono state nemmeno emittenti radio o siti di settore sulla piattaforma tecnologica che abbiano cercato di aggiornare correttamente almeno il risultato. Le uniche notizie affidabili, in tema di risultato parziale, sono giunte dall’ufficio stampa della Paganese Calcio. Una vera anomalia (avallata dalla Lega) negli anni della tecnologia più avanzata nel campo delle comunicazioni. E fosse solo questo! Dirò anche di più, a conferma di quanto poco affidabile sia il servizio fornito da siti specialistici in materia sportiva; addirittura dopo cinque minuti di gioco il Cassino veniva dato in vantaggio di una rete a zero grazie a un gol realizzato (???) da un fantomatico Bianchi, che non era nemmeno in formazione. Ma si può andare avanti così?

Torniamo al risultato conseguito. Da quello che si intuisce dalle poche notizie trapelate, la Paganese avrebbe ottenuto il massimo con il minimo sforzo. Bene, significa che la squadra – al di là dei rilievi tecnici evidenziati in precedenti occasioni – sta prendendo confidenza con le compagini di categoria e sta migliorando le sue prestazioni in linea di profitto. Da qui a parlare di primato però ce ne corre non foss’altro per il fatto che al momento sette lunghezze dividono la Paganese dalla vetta.

In linea di ambizioni e di aritmetica pura, però, si può dire che la vittoria di Cassino potrebbe rappresentare una svolta decisa sul cammino della squadra azzurrostellata; è indubbio, infatti, che aver risucchiato tre punti tutti in una volta alla capolista Sorrento autorizza a essere più ottimisti; sempre che, beninteso, la vittoria di ieri abbia un seguito e che la squadra di Giampa’ prenda a camminare con i magici stivali delle sette leghe.

A questo punto, gli sguardi sono appuntati sulle gare della prossima settimana. Nel mentre la Paganese giocherà sabato contro i sardi del Sarrabus Ogliastra al “Marcello Torre”, con un giorno di anticipo, le due pretendenti alla vittoria finale del campionato, Sorrento e Casertana, si incontreranno domenica al campo “Italia” in uno scontro diretto.

Dall’esito delle due gare potrebbero scaturire nuove motivazioni soprattutto per la Paganese che, per prima cosa, deve confermare con una vittoria di aver superato il periodo grigio che l’aveva attanagliato. Solo cosi, a prescindere dal risultato dello scontro diretto Sorrento-Casertana, per la squadra azzurro stellata potrebbero riaprirsi nuovi orizzonti.

È innegabile che una vittoria con il Sarrabus Ogliastra aprirebbe il campo a un sogno di grandezza mai sopito, e che qualcosa si potrebbe ancora avere in vista della campagna di rafforzamento che si aprirà a dicembre.

La parola, per il momento, come sempre, spetta al campo che non bluffa mai.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Cassino-Paganese 0-1. Che sia il punto di svolta!

Che sia il punto di svolta! Stavolta la Paganese ha sorprendentemente meritato la vittoria, contro un forte Cassino piazzato nelle zone alte della classifica, in una giornata dove il Sorrento ha sorprendentemente perso contro il Sarrabus Ogliastra, piazzato nei bassifondi della classifica. 

Possiamo dirlo, il campionato è riaperto, il Sorrento non sembra più essere irraggiungibile, e se la Paganese che vedremo nelle prossime gare sarà la stessa vista col Cassino, possiamo sperare ancora nella vittoria del campionato! 

Ora la palla passa a tutti coloro che hanno la Paganese Nel Cuore. Domenica prossima lo stadio deve essere una bolgia!

(dalla pagina Facebook Paganese nel Cuore)

14.11.22

Nola-Paganese 2-2: l'undicesima incompiuta.

DI NINO RUGGIERO

È estremamente difficile parlare di Paganese in questo periodo; difficile e complicato perché soluzioni immediate non ce ne sono. Il castello costruito con la fervida fantasia dei responsabili della società si sta sbriciolando, pezzo dopo pezzo, e con esso tutte le ambizioni di primato strombazzate alla vigilia del campionato. Ogni domenica, dopo la stentata vittoria con l’Angri, una delusione e una speranza: andrà meglio tra sette giorni. Pura illusione. Pareggi a non finire; troppo poco per una squadra costruita (a parole) per vincere un campionato.

A Nola l’ennesima delusione; ogni volta un alibi, una giustificazione, una scusa per un pareggio che si tinge sempre più di responsabilità oggettive, al di là di quelle che possono essere le difficoltà ambientali che nel calcio bisogna sempre tenere in conto.

Di chi la colpa? Di una società che ha lesinato sulla spesa in fase di allestimento della compagine; di un allenatore che si è accontentato di quello che passava il convento e non riesce a trarre il meglio dagli elementi che ha a disposizione; o cos’altro?

Partiamo dal presupposto che nel calcio non c’è mai niente di scontato. Comprare giocatori tanto per comprare non risolve nessun problema. Basta guardarsi attorno. La Casertana, che non ha badato a spese per allestire la squadra, ha solo un punto in più degli azzurrostellati. Meglio di tutti nel girone che ci interessa sta facendo il Sorrento (e qui non è nemmeno il caso di scomodare il portafoglio, che certamente in costiera non è a mantice). 

La bravura di chi costruisce una squadra sta tutto nel fatto di individuare gli elementi che servono e sono indispensabili per raggiungere un determinato obiettivo. Bisogna conoscere il mondo dei giovani, i campi di periferia, gli oratori, i ragazzi che hanno voglia di emergere, linfa vitale di un calcio emergente. Non è sempre solo una questione di soldi (anche di soldi, ci mancherebbe!) ma di profonda conoscenza delle qualità di atleti adatti a raggiungere il traguardo cui si aspira.

La Paganese attuale ha buone potenzialità ma anche tante pecche. È squadra non rifinita nel suo assieme; è come la decima sinfonia (l’incompiuta) di Beethoven.

Adesso, in vista del mercato di dicembre, c’è solo da valutare il da farsi da parte dei vertici societari. Bisogna guardarsi in faccia per bene, dirigenti, tecnici e addetti ai lavori: è il caso di intervenire sul mercato con operazioni ad hoc nonostante i dieci punti che dividono la Paganese dalla vetta? Oppure bisognerà solo affidarsi al destino con una squadra che fino a questo momento ha portato più delusioni che successi?

Ci sarà da considerare anche e soprattutto la componente “tifo” che quest’anno ha risposto presente all’appello della società con mille abbonati, una cifra mai raggiunta nei tanti anni di calcio a Pagani. Per rispetto di quanti hanno sottoscritto un abbonamento a scatola chiusa, la società dovrebbe quantomeno dimostrare di non essere per indifferente alle manifestazioni di vicinanza sportiva mostrate su tutti i campi. Allo stesso tempo, con mosse opportune strategiche e di mercato, dovrebbe evidenziare di non essere affatto contenta del cammino fin qui svolto dalla squadra. Un segnale di presenza è atteso per non buttare a mare tutta l’euforia che le dichiarazioni di intento iniziali avevano creato.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Nola-Paganese 2-2: non basta una doppietta di De Felice per vincere il derby.

Nola 1925: Venditti, Bamba, Cirillo, Bontempo, Lame, Maio, Cassandro, Faiello (79′ Ruggiero), Staiano (64′ Chianese), Hefiane (69′ Diglio), Maggio (96′ Caliendo). A disposizione: Lucarelli, De Lucia, Langella, Gonzalez, Iadelisi. Allenatore: Giovanni Cavallaro.

Paganese: Pinestro, Capone (49′ Verna), Brugnano, Di Somma, Del Gesso (46′ Maccherini), Adeyemo (46′ Cusumano), Fois (66′ Cipolla), Iuliano (76′ Gueye), Pozzebon, De Felice, D’Agostino. A disposizione: Reclaf, Esposito, Agostini, Ancora. Allenatore: Domenico Giampà.

Arbitro: Eremitaggio di Ancona (assistenti Persichini di Macerata e Dervishi di San Benedetto del Tronto).

Reti: Faiello (N) 12′, De Felice 52′ e 63′, Chianese 72′ (N)

Note: ammoniti Capone, Pozzebon, Iuliano e Cipolla per la Paganese; ammoniti Chianese e Diglio per il Nola; espulso Venditti per il Nola



7.11.22

Paganese-Sorrento 1-1: la fiera delle illusioni.

di NINO RUGGIERO

Si sapeva che il risultato della partita tra Paganese e Sorrento non sarebbe stato decisivo ai fini della vittoria finale del campionato; dalla stessa però era lecito attendersi delle indicazioni proprio in ottica primato. Ebbene, il Sorrento ha confermato che non si trova in vetta per caso perchè ha saputo ben miscelare la difficile e forzata convivenza tra calciatori esperti, i cosiddetti over, con i giovani, denominati under. La Paganese, invece, (benvenuti nella fiera delle illusioni!), ancora una volta ha sofferto proprio la mancanza di giovani all’altezza della situazione. 

Un mix perfetto, quello del Sorrento, che sta premiando la bravura degli osservatori che hanno saputo scovare tra tanti anonimi ragazzi su polverosi terreni di periferia, quelle pedine giuste che al momento – ironia della sorte – costituiscono il piatto forte della squadra costiera ancora più dei cosiddetti giocatori esperti. Basti pensare che i sorrentini hanno schierato fin dal primo minuto cinque under, invece degli obbligatori tre, che hanno marchiato più che positivamente la gara con atteggiamento spavaldo, da calciatori navigati. 


Tra questi Petito, un attaccante classe 2002, di cui sentiremo parlare se non si perde per strada.La Paganese ha giocato un onorevole primo tempo ed è riuscita anche ad andare in vantaggio grazie a una acrobazia di Pozzebon sotto rete proprio allo scadere della prima frazione di gioco. Nella ripresa però la musica è cambiata e gli azzurrostellati probabilmente hanno pensato di poter controllare agevolmente la situazione lasciando l’iniziativa agli avversari. Grave errore di valutazione da parte di una squadra che gioca in casa e ha ambizioni di primato. 

La compagine allenata da Giampá è arretrata oltre il lecito e non è riuscita a sfruttare nemmeno il contropiede per mancanza di spinta sulle due fasce laterali. Qui entra in gioco, inevitabilmente, il discorso sull’utilizzo obbligatorio degli under. A differenza del Sorrento, che nella fase di allestimento della squadra ha puntato tanto sui giovani, la Paganese non ha molto da scegliere tra i suoi under e proprio per le regole che impongono in contemporanea un utilizzo minimo di tre giovani (classe 2004, 2003 e 2002) si trova a non poter schierare contemporaneamente calciatori del calibro di Verna, indispensabile a centrocampo al pari di Juliano, e Adeyemo, calciatore universale perché utilizzabile in ogni ruolo.

Poi, come sempre, nel corso di una partita di calcio, ci sono le mosse tattiche che possono avere diverse valenze e che possono risultare determinanti. Lo è stata probabilmente anche quella relativa alla sostituzione di Pozzebon che ha aperto le porte a Verna, ottimo centrocampista di contenimento, ma ha dato nuova forza ed energie al Sorrento ancora più convinto psicologicamente di poter arrivare perlomeno al pareggio. E il pareggio è arrivato ancora una volta per un pateracchio che coinvolge l’intero reparto difensivo della Paganese.

All’indomani della gara, a bocce ferme, bisogna convenire che se il Sorrento ha meritato il pareggio abbondantemente, la Paganese, dal canto suo, deve recitare il mea culpa. Era andata ancora una volta in vantaggio, quasi una costante dall’inizio del campionato, e si è fatta raggiungere in virtù di una condotta di gara incomprensibilmente rinunciataria. Tattica decisamente suicida se si considera che la fase difensiva non sembra avere quei requisiti di imperforabilità che di solito caratterizzano le squadre veramente forti.

Il discorso sulle ambizioni di primato non è del tutto chiuso, a onor del vero, ma restano seri dubbi sulla capacità della squadra azzurro-stellata di invertire la rotta.

Al momento in giro c’è solo molta delusione. La qual cosa dice già tutto.

Nino Ruggiero

Paganese-Sorrento 1-1: non basta un gol di Pozzebon, finisce in parità il derby con la capolista.

PAGANESE: Pinestro; Capone, Di Somma (82′ Cipolla), Esposito (69′ Adeyemo); Fois (62’Cusumano), Iuliano (72′ Gueye), Del Gesso, Brugnano; De Felice, Pozzebon (59′ Verna), D’Agostino. A disposizione: Reclaf, Semonella, Scandurra, Agostini, Ancora. Allenatore: Giampà.

SORRENTO: Del Sorbo, Todisco G., Todisco F., La Monica, Bisceglia; Fusco, Herrera, Carotenuto; Gaetani ( 82′ Gargiulo), Scala (72′ Cuccurullo), Petito. A disposizione: Castellano, Cacace, Selvaggio, Mercuri, Potenza, D’Ottavi, El Ouazni. Allenatore: Maiuri.

MARCATORI: Pozzebon (Paganese) al 45′ pt; La Monica (Sorrento) al 21′ st.