31.1.11

Nessun movimento nell'ultima giornata di mercato.

Nessun movimento in entrata ma soprattutto nessun movimento in uscita: è questo il responso al termine dell’ultima giornata utile per i trasferimenti nella sessione invernale di calciomercato in casa Paganese. Se in entrata gli undici calciatori ingaggiati nell’ultimo mese facevano intuire ad un improbabile nuovo arrivo a meno che di un vero e proprio affare, il sodalizio azzurrostellato capeggiato da patron Trapani a Milano, sede del calciomercato, non è riuscito a piazzare gli elementi in esubero dopo la ‘rivoluzione di gennaio’. E’ partito il solo Magliocco, rescissione consensuale, ma la notizia circolava ufficiosamente già da qualche giorno. Restano così a Pagani i difensori Esposito e Panini, l’esterno Sciannamè, il centrocampista Greco ed il giovane attaccante Siciliano.  Bisognerà capire se i calciatori, che hanno rifiutato qualsiasi trattativa per la rescissione, resteranno ai margini del progetto Capuano o meno. L’unica certezza è rappresentata, però, dai ventisei calciatori che compongono la rosa della Paganese, troppi per una qualsiasi compagine di Lega PRO ma soprattutto per le casse della società

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Ripresa degli allenamenti.

Riprenderanno domani pomeriggio sul sintetico di Tramonti gli allenamenti della Paganese, in vista della difficile trasferta di Alessandria, gara valida per la 5^ giornata di ritorno. Mr Capuano, per la trasferta in terra piemontese, avrà tutti a disposizione, eccezion fatta per gli squalificati Fusco, Vicedomini e Di Pasquale.

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L'attaccante Roberto Magliocco rescinde il contratto.

La Paganese Calcio 1926 S.r.l. comunica che è stato trovato un accordo per la rescissione consensuale del rapporto lavorativo con il calciatore Roberto Magliocco. La società ringrazia Magliocco per l'impegno  profuso durante questi mesi di permanenza in maglia azzurrostellata e, al contempo, gli augura un futuro professionale e personale ricco di soddisfazioni.

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La Paganese dà l'assalto a Tricarico.

La Paganese dá l’assalto ad Andrea Tricarico. Nell’ultimo giorno della sessione invernale del calciomercato, il presidente Raffaele Trapani cercherá di ottenere dalla Salernitana il centrocampista calabrese, giá protagonista in azzurrostellato nella stagione della straordinaria promozione dal campionato di serie C2 alla serie C1. Tricarico, inseguito anche dal Cosenza, societá che sta cercando di spendere poco e vendere tanto, si inserirebbe in un contesto ambientale che giá conosce a memoria, anche se troverebbe un clima completamente diverso rispetto a quello della stagione 2006-2007 culminata con l’eccezionale promozione ottenuta agli spareggi e battendo Spal e Reggiana. Tricarico, quest’anno più che mai oggetto misterioso della Salernitana (Breda lo ha schierato solo in casi di strettissima necessitá), però potrebbe anche decidere di avvicinarsi a casa (è di Cetraro, proprio in provincia di Cosenza) ed accettare l’offerta del club cosentino, nonostante le difficoltá societarie che quest’ultimo sta attraversando. Ci sono alternative? Forse sì, forse no. Del resto, Trapani non è salito all’Ata Hotel Executive di Milano, sede delle trattative di fine mercato, con la necessitá di ingaggiare nuovi elementi, ma con quella, questa sì importantissima, di mettere fuori alcuni giocatori che non rientrano più nei piani tecnici dell’allenatore Eziolino Capuano.
A tal proposito, quella di ieri è stata una giornata interlocutoria. Una domenica trascorsa a fare contatti, a cercare di capire quali potessero essere le societá interessate ai vari Sciannamè, Panini ed Esposito. La complicata situazione creatasi nel girone C di Seconda Divisione, non è di sicuro un vantaggio per i club di Prima Divisione, quelli come la Paganese che hanno molti elementi in esubero e devono rientrare nel budget abbassando il monte ingaggi da qui alla fine della stagione. Allacciati quindi rapporti soprattutto con dirigenti di club dei raggruppamenti A e B di Seconda Divisione. Ma per ora, nulla di concreto. Sotto l’aspetto tecnico, Capuano tornerá a lavorare con la squadra soltanto da martedì per iniziare gli allenamenti in vista della delicatissima gara di Alessandria. A Capuano il compito di sostituire 3 squalificati, Vicedomini, Fusco e Di Pasquale: in panchina, con l’allenatore fermato dal giudice sportivo, siederá Filippo Raiola.

tuttolegapro.com

Capuano punta su Tricarico ma il problema è Casisa.

Francesco Pepe. Il silenzio stampa imposto dalla dirigenza della Paganese non permette al tecnico Ezio Capuano di esternare il suo pensiero ma l'allenatore degli azzurrostellati non fa mistero di attendere ancora un altro colpo per chiudere una campagna acquisti che ha assunto i connotati di una vera e propria rivoluzione. Undici nuovi innesti sul mercato di gennaio rappresentano una scommessa vera e propria per tentare di dare la scossa all'ambiente e provare una difficile risalita in classifica. Il tecnico della Paganese però avrebbe espresso un ultimo desiderio alla dirigenza liguorina in chiusura di mercato. Le attenzioni del patron Trapani, giunto a Milano assieme al vicepresidente Marrazzo ed al dirigente Mastellone, sono concentrate sull'ingaggio di un centrocampista esperto ed utile in fase d'interdizione. L'obiettivo numero uno è Tricarico della Salernitana. Trattativa che si presenta difficile per vari motivi. Il mediano calabrese è stato messo in lista di sbarco dalla società granata ma non c'è accordo sulla formula del trasferimento. La Paganese punta ad ottenere il calciatore in prestito secco mentre il diesse granata Salerno spinge per un trasferimento temporaneo a titolo oneroso o in via definitiva. Su Tricarico è forte anche l'interesse del Cosenza. L'arrivo di un nuovo centrocampista alla corte di Capuano è però legato alla partenza di Casisa, finito da tempo ai margini della squadra per ragioni di natura tattica. Casisa si è pienamente ristabilito dallo stiramento muscolare rimediato a Verona ma non sembra rientrare nel progetto di Capuano che ha trovato una buona quadratura nella zona nevralgica con Vicedomini e Gatti. Le alternative sono rappresentate dai giovani Sanna, Grillo e Liccardo. In difesa potrebbe essere ceduto in extremis Cuomo, scivolato in panchina con l'arrivo di Urbano. Candidato alla sua sostituzione è sempre l'argentino Fernandez che lascerà il Casale. Sul fronte cessioni il patron Trapani cercherà di piazzare gli elementi in esubero ma senza scambi di ogni sorta, così come prospettato da qualche procuratore nei saloni dell'Ata Hotel. Se Siciliano finirà in prestito al Neapolis (l'accordo deve essere solo ratificato), non sarà facile trovare un'adeguata sistemazione a Panini ed Esposito che hanno rifiutato ogni proposta di rescissione contrattuale. Alla Paganese manca anche una seconda punta per completare il reparto avanzato ma sarà ingaggiata solo in presenza di favorevoli circostanze di mercato.

Il Mattino

Paganese, mister Capuano stila la tabella salvezza.

La sosta consente alla Paganese di creare una sorta di tabella di marcia da seguire in questo ultimo scorcio di campionato. Di sicuro, bisognerá cominciare a correre per tentare di avvicinarsi al Monza, 6 punti avanti. Sette le gare interne da qui alla fine della regular season, 6 fuori. Ma soprattutto queste ultime saranno determinanti per la salvezza degli azzurrostellati che dovranno recarsi, tra le altre, a Crema col Pergo, a Monza e Como. Bisognerá sfruttare al massimo poi i turni di campionato da giocare al "Torre" ed essere possibilmente continui, cioè muovere la classifica tutte le domeniche.
Non sará affatto facile. Si comincerá da Alessandria, squadra che vuole almeno i play-off. Ma è presto per fare dei calcoli, di sicuro la Paganese dovrá pensare, come ha dichiarato sempre Eziolino Capuano, ad una gara per volta e concentrarsi solo su quella. Capitolo mercato. Trapani è a Milano. Si è parlato anche di un possibile addio di Cuomo, chiuso da Urbano e Santarelli. A quel punto potrebbe restare uno tra Panini ed Esposito. Sciannamè cerca squadra in Toscana, Casisa potrebbe partire solo se arrivasse un nuovo mediano.

Tuttolegapro.com

30.1.11

Storie d'altri tempi.

Volevo condividere con voi una lettera che mi è arrivata qualche giorno fa. Ecco il testo della lettera:
Salve,
mi chiamo Marco e vivo a Londra, seguo il Wealdstone Football Club, che ha avuto l'onore di giocare contro la Paganese nel 1978 in Anglo Italian Cup, tutti ricordano quel match.
Scrivo di calcio italiano nel loro programma, volevo ripercorrere l'avventura in quella competizione
Volevo chiederti, se avete materiale di quel match e qualche testimonianza, e magari fare un intervista.
Grazie per la disponibilità. Marco Parmigiani.
Seppur è ancora ben presente nei miei pensieri quella Anglo Italian Cup, perchè risale ai tempi in cui scattò il mio innamoramento per la Paganese, non ho purtroppo materiale per aiutare l'amico Marco e quindi ho pensato di girare la sua richiesta a Nino Ruggiero, immaginando che lui potesse aiutare Marco. Nino infatti mi ha immediatamente risposto con questa mail:
Ciao carissimo Enrico,
ho scovato tra le mie cose ed ho trovato il periodico ALE’ PAGANESE di quel periodo.
Il giornale uscì in edizione straordinaria con un solo foglio.
Sulla prima pagina c’era la cronaca di BATH CITY-PAGANESE 2-0 e dietro quella di Wealdstone-Paganese 4-2.
Accludo copie del giornale precisandoti che nell’occasione la partita fu seguita da Rino Cesarano, all’epoca addetto stampa della Paganese ed oggi apprezzato redattore del CORRIERE DELLO SPORT, capo della redazione di Napoli.

A Marco. Per una eventuale intervista  posso anche chiamare Rino in modo da sondare la sua disponibilità.
Fammi sapere
Cari saluti, Nino
Ecco di seguito il materiale di cui parla Nino:



Nel recupero la Salernitana espugna Lumezzane 1-3. Questo risultato rivaluta ancora di più il pareggio di domenica scorsa.

Paganese, un mese decisivo.

Il mercato vive le ultime ore di questa sessione di riparazione anche se alla Paganese più che riparazione s’è trattato di rivoluzione con dieci arrivi che sommati a Fusco e Ginestra, il meno opportuno di tutti, sale a quota dodici a fronte di dieci uscite, ovviamente quella di Gabrieli la meno opportuna. Lunedì a Milano, nell’ultimo giorno di contrattazioni, ci sarà anche il presidente Trapani che cercherà di piazzare i vari Panini, Sciannamè, Esposito che non rientrano nei piani tecnici di Capuano mentre Greco, giunto in prestito dal Sorrento, dovrebbe rientrare in costiera. Magliocco, invece, ha trovato l’accordo per la rescissione e piace alla Cavese. il più è stato fatto anche se si cercherà di fare ancora qualcosa in entrata o a seconda della necessità nei vari reparti. Se la difesa è a posto, anche se secondo me sono usciti troppi esterni sinistri e ci sono troppi esterni destri, a centrocampo e in attacco potrebbero esserci novità. In mediana c’è l’idea Tricarico della Salernitana, che non trova spazio con Breda, ma c'è da superare l’ostacolo contrattuale. Il calciatore calabrese ha un altro anno in essere a Salerno, la Paganese lo vorrebbe in prestito secco mentre la società granata chiede un prestito oneroso. In attacco mancherebbe una pedina anche se nel 3-4-3 di Capuano Triarico e Lepore vanno considerati attaccanti esterni che completano il reparto con i vari Tortori, Ferraro e Cortese, attaccanti puri, potrebbe arriva una punta giovane. Vedremo.
Volendo scherzare, la società a Milano dovrebbe cercare di acquistare una benedizione speciale per ritornare alla vittoria, unica sola medicina per guarire questa Paganese. Con la prima sosta di questo girone di ritorno, che si fermerà ancora fra quattro turni, dopo la gara con la Reggiana, ed ancora dopo quella con il Monza a distanza di un altro mese, Capuano avrà ulteriore tempo per integrare negli schemi l’ultimo arrivato Ferraro. L’ex attaccante granata, domenica scorsa, ha già fatto vedere che è tonico e pronto per guarire il mal di gol della Paganese anche se sulla sua strada troverà portieri in giornata di grazia come Caglioni sarà difficile perforarli. Nel prossimo mese il calendario propone un cammino insidioso per Paganese e Monza, principale formazione nel mirino salvezza degli azzurri. Dopo Alessandria si tornerà al "Torre" per ospitare la Spal poi trasferta a Ravenna e prima della sosta si ospiterà la Reggiana. La formazione brianzola non se la passerà meglio visto che su quattro gare ne dovrà disputare tre in trasferta. Subito doppia esterna Bassano e Sorrento, gara casalinga con il Gubbio e chiusura del mese terribile a Pavia. Ovviamente il Monza parte con il vantaggio di sei punti che la Paganese dovrà cercare di ridurre in questo lasso di tempo, anche perché il prossimo 27 marzo ci sarà lo scontro diretto in Lombardia. Evito di fare tabelle e percorsi in quanto il calcio resta ancora bello per la sua imprevedibilità anche se mi auguro che si avveri tutto ciò che ho in mente a partire da domenica nell’ostica trasferta al "Moccagatta" dove la Paganese dovrà sfoderare una prestazione simile a quella del derby.

Peppe Nocera per Paganese.it

La Paganese a Milano a caccia di un centrocampista.

Tour milanese per il presidente della Paganese Raffaele Trapani. Il numero uno del sodalizio liguorino da oggi sará all’Ata Hotel Executive della cittá meneghina per tentare di piazzare alcuni calciatori ormai fuori dal gruppo giá da giorni. Si tratta in particolare di Sciannamè, Esposito e Panini, ma non è detto che non ci scappi qualche nuova trattativa, per il momento non prevista. Partito Roberto Magliocco, per il quale è stato trovato un accordo per la risoluzione consensuale del contratto in essere, e che pare sia inseguito dalla Cavese, la Paganese non dovrebbe muoversi per la prima linea anche se venisse ceduto in prestito il giovane Siciliano, recentemente convocato con la Nazionale under 20 di Lega Pro.
A quel punto infatti resterebbero in rosa Tortori, Cortese, Grillo e Ferraro. Quattro giocatori potrebbero anche bastare. Le prioritá di Trapani e Capuano sono comunque legate al centrocampo. Con Casisa ancora non al meglio, Sanna troppo giovane e poco smaliziato per la categoria, urge mettere vicino a Gatti, oltre a Vicedomini, un altro elemento di categoria. Si è fatto il nome di Tricarico della Salernitana, difficile che la trattativa possa andare in porto. Ma guai a non provarci. Per la difesa, se dovessero partire tutti e tre i giocatori in esubero, si potrebbe pensare ad un jolly.

Giuseppe Della Morte - La Città - da Tuttolegapro.com

28.1.11

Paganese, pronte altre operazioni importanti.

Il mercato della Paganese non è finito. Ne è cominciato uno nuovo, quello delle cessioni, e si è maggiormente intensificato quello che riguarda il completamento della rosa. Rosa oggettivamente già completata, ma il presidente Trapani ha in mente altri colpi da piazzare. La Paganese vuol far piazza pulita, non accontentandosi degli 11 acquisti che hanno rifondato l'organico, tralasciando ai margini di esso alcuni calciatori che faticano a trovare spazio. I vari Panini, Sciannamè, Esposito, Greco e Magliocco faticano a trovare una squadra pronta ad accoglierli, ma come noto negli ultimi giorni di mercato le cose cambiano. Squadre che hanno dormicchiato per un mese intero si mettono alla ricerca di calciatori esperti della categoria, e proprio per questo motivo Magliocco, il più esperto degli "epurabili", pare avere qualche buona offerta da club di 1^ Divisione. Su di lui non c'è soltanto la Cavese: si sarebbe fatto avanti anche il Gela, intento a sopperire la lacuna creatasi con la partenza di Franciel, approdato all'Aquila. Per Panini ed Esposito si va verso la rescissione consensuale, mentre Greco potrebbe tornare al Sorrento che lo rigirirebbe in 2^ Divisione. Sciannamè è cercato dal Gavorrano, sempre in 2^ Divisione. Discorso a parte per Casisa: l'ex varesino potrebbe sì lasciare la Paganese, ma ciò non è detto perchè a centrocampo le alternative non sono rassicuranti, poichè i giovani Grillo e Sanna hanno ancora molto da dimostrare. In entrata non sono quindi da escludere altri arrivi. Potrebbe tornare a Pagani il centrocampista della Salernitana Fabio Tricarico, che nel derby di domenica scorsa si è dovuto accomodare in tribuna. Con l'arrivo di Tricarico Casisa potrebbe partire e legarsi alla Sangiovannese. Per l'attacco ci si aspetta l'ingaggio di un giovane, ma non è da escludersi un altro colpo. All'Ata Hotel ci sono molti giocatori esperti in saldo, e l'attaccante venezuelano Margiotta del Barletta, con alle spalle 54 presenze e 11 reti nella massima serie italiana, ne è la prova più evidente.

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com

La Paganese cerca altri rinforzi. In arrivo difensore e mediano.

Potrebbe scapparci ancora un colpo. Forse in difesa, forse a centrocampo. Queste le indiscrezioni dell’ultima ora da casa Paganese. Il presidente Raffaele Trapani non vuole lasciare nulla di intentato, se c’è da comprare, comprerá di nuovo.
Era circolata addirittura la voce di un possibile ritorno di Tricarico, uno degli epurati della Salernitana. Mai dire mai. Ma la notizia di giornata è stata un’altra. Si è parlato infatti di un possibile addio dell’attaccante Roberto Magliocco. Destinazione? La Cavese. L’ex di Potenza, Salernitana e Nocerina, sarebbe stato contattato dal direttore generale dei metelliani Francesco Maglione. Magliocco, ormai tagliato fuori dai giochi a Pagani dove mister Eziolino Capuano gli ha preferito altri calciatori, potrebbe quindi salutare la cittá di S.Alfonso e crearsi una nuova possibilitá con la Cavese. Per lui sarebbe una sorta di en-plein provinciale: se andasse nella squadra dei portici, vestirebbe la quarta casacca di squadre salernitane. Oltre a quella della Nocerina (due esperienze in rossonero), Magliocco ha vestito il granata della Salernitana e quest’anno l’azzurrostellato della Paganese.
Ma la Paganese lavora in uscita anche per altri elementi. Esposito, Sciannamè e Panini sono da piazzare. Nelle prossime ore dovrebbe aprirsi qualche trattative con sodalizi di Seconda Divisione. Con l’unica retrocessione in pratica giá assegnata nel girone C (sará il Catanzaro a scendere in D), le altre non hanno interesse ad ingaggiare calciatori che non rientrino in determinati parametri. Quali? Quelli di essere giovani dai quali ottenere un bonus di contribuzione e nessuno dei tre elementi prima citati rientra in questi criteri. Greco invece potrebbe tornare al Sorrento. Diverso il discorso per Casisa. Il centrocampista ha pienamente recuperato. Andrá via (forse alla Sangiovannese) soltanto se dovesse arrivare un nuovo calciatore. Intanto, ieri amichevole a Tramonti contro la formazione di Promozione del Baratta. 4 le reti realizzate dagli azzurri con Lepore (in gran forma), Santarelli e Cortese (doppietta). E dovrebbe essere proprio Santarelli il calciatore che andrá a surrogare lo squalificato Fusco ad Alessandria. Il club piemontese è stato deferito per il mancato deposito della documentazione contabile agli organi federali.

Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno - da Tuttolegapro.com

Magliocco se ne va, Sciannamè torna in Toscana.

Francesco Pepe PAGANI. La sosta di campionato non allenta i ritmi di preparazione della Paganese. Il programma settimanale degli allenamenti prosegue in maniera spedita. Il tecnico Ezio Capuano intende sfruttare la pausa offerta dal calendario per sistemare vari aspetti tattici e favorire ulteriormente l'inserimento degli ultimi acquisti in rosa. Nel pomeriggio di ieri la formazione azzurrostellata ha sostenuto un test amichevole sul sintetico del Comunale di Tramonti. A fare da sparring partner alla Paganese i dilettanti del Baratta, compagine militante nel girone B del campionato di Eccellenza. Seppur contro un avversario di modesto valore, gli uomini di Capuano hanno confermato i progressi già manifestati nel corso delle ultime uscite ufficiali. L'allenatore liguorino ha fatto ruotare tutti gli effettivi a disposizione ed ha tratto utili indicazioni anche dagli elementi meno impiegati. Nel corso della sgambatura, infatti, conclusasi con un poker di reti per la Paganese, si sono messi in evidenza soprattutto l'attaccante Cortese e l'esterno destro Santarelli, entrambi a segno. In gran spolvero la punta di Sciacca, autore di una doppietta. Cortese, scivolato in panchina nel derby con la Salernitana per far spazio a Ferraro, scalpita per riconquistare un posto nell'undici titolare in vista della delicata trasferta di Alessandria, in programma alla ripresa del campionato. Bene anche Santarelli, un gol per lui, finora impiegato solo in uno scampolo di gara nel derby con i granata. A rimpinguare il punteggio anche Lepore, elemento utile a Capuano per la sua duttilità tattica. Il calciatore leccese ha ormai superato l'esterno Triarico nelle gerarchie di Capuano e sta dimostrando a suon di buone prestazioni la sua adattabilità al modulo tattico della rinnovata Paganese. Sono giorni frenetici anche sul fronte mercato. Il club azzurro lavora soprattutto per trovare un'adeguata sistemazione ai calciatori finiti fuori rosa dopo la rifondazione dell'organico. Il compito del patron Trapani e del direttore generale Raiola non si presenta però agevole. Ieri intanto la società ha ufficializzato la rescissione contrattuale con l'attaccante Magliocco, già da tempo ai ferri corti con Capuano ed assente agli allenamenti da oltre un mese. L'attaccante siciliano potrebbe finire al Gela ma ci sarebbe stato un timido interessamento anche della Cavese. Per Sciannamè si prospetta invece un ritorno in Toscana, magari tra le fila del Gavorrano. Con Esposito e Panini si tenterà di trovare un accordo per la risoluzione degli accordi. Casisa piace alla Sangiovannese. Non è da escludere l'arrivo di un giovane attaccante.

Il Mattino

Auguri a Gianmarco Ingrosso.

Auguri al difensore Gianmarco Ingrosso che oggi compie ventidue primavere.

Foto paganese.it

27.1.11

Quattro reti in amichevole con doppietta di Cortese.

E' terminata con il risultato di quattro a zero in favore della Paganese, l'amichevole disputata questo pomeriggio sul sintetico di Tramonti, contro la formazione del Baratta. Le reti azzurre portano la firma dei centrocampisti LeporeSantarelli e dell'attaccante Cortese, autore di una doppietta.

paganesecalcio.com

Capuano vuole un bomber da affiancare a Ferraro.

Raffaele Consiglio Pagani. La prossima domenica non ci sarà calcio in Lega Pro visto che il campionato di Prima Divisione osserverà un turno di riposo. È questo il momento in casa paganese per tracciare un primo bilancio. Bilancio non certo esaltante se si considera che da quando Capuano siede sulla panca azzurrostellata ha conquistato solo tre punti frutto di tre pareggi tutti tra le mura amiche con Como, Pavia e Salernitana. Dieci gare dove per ben sette volte si è dovuto cedere il passo agli avversari. Il tecnico salernitano però non demorde ed è convinto più che mai che presto arriveranno le tanto attese vittorie. Il programma di allenamento settimanale subirà delle modifiche. Ieri doppia seduta mentre questo pomeriggio, sul sintetico di Tramonti, amichevole contro il Baratta, squadra che milita nel campionato di Eccellenza. Venerdì ancora doppia seduta poi qualche giorno di riposo concesso ai calciatori per poi darsi appuntamento alla prossima settimana. Se la squadra prepara la trasferta alla ripresa del torneo contro l'Alessandria, la società è intenta invece nelle ultime mosse di mercato. Ormai a pochi giorni dalla chiusura della sessione invernale il grosso in entrata è stato fatto anche se non è da escludere che si possa arrivare almeno ad un altro calciatore. Calciatore che dovrebbe andare a completare la pattuglia degli under anche se con molti bomber importanti ancora in giro non è da escludere che si possa optare invece per un'altra soluzione d'esperienza da affiancare a Ferraro. Sul fronte cessioni dopo gli addii di Lepre, tornato alla Fiorentina e poi girato al San Marino, Gabrieli tornato al Lecce, Martinelli che invece ha rescisso e Tedesco finito al Savona, nelle prossime ore dovrebbero lasciare il club azzurrostellato anche i difensori Esposito e Panini ed i centrocampisti Greco e Sciannamè. Non è da escludere che la Paganese possa privarsi anche di Casisa ma al momento questa è solo una ipotesi. Il giovane Siciliano, invece, sarà ceduto in prestito a qualche club di categoria inferiore per dargli modo di giocare con più assiduità.

Il Mattino

Ad Alessandria solo i possessori della tessera del tifoso.

Il Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, riunitosi in mattinata, relativamente all'incontro Alessandria - Paganese, in programma domenica 6 febbraio, connotato ad alto profilo di rischio, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Campania.
Da tale provvedimento sono esenti i tifosi azzurrostellati possessori della “tessera del tifoso” ai quali sarà riservata la Gradinata Sud, settore ospiti dello stadio "Giuseppe Moccagatta".

paganese.it

Tutti a caccia di affari!!!

Continua il valzer delle punte in Prima Divisione che, dopo aver portato Ferraro alla Paganese, Bonvissuto al Sorrento ed Innocenti al Barletta, ha destinato il giovane somalo di scuola Juve Daud al Gubbio, sempre più intenzionato a proseguire la scalata verso la B. Dovrebbero muoversi per rafforzare il reparto avanzato anche, e soprattutto, Spezia e Verona. Per gli spezzini la scelta pare essere ricaduta su Musetti, giudicato l'ideale da affiancare al rientrante Saudati. Nelle ultime ore ha però preso corpo l'idea che porta a Ripa, cercato dalla Nocerina, che in tal caso si rinforzerebbe con Cozzolino. Per gli scaligeri i nomi caldi sono molteplici. Piacciono Tiboni, Paonessa, l'attaccante nordirlandese Munster (militante nel Linfield, 1^ Divisione nordirlandese), e, non ultimo, il talento GianMarco Zigoni, a metà tra Genoa e Milan, che però ha da poco smentito l'interesse dei veneti attraverso il suo agente, che ha dichiarato quanto segue: "Gianmarco si allena e gioca regolarmente con la Primavera del Genoa. Per quanto riguarda il futuro si era parlato del Piacenza, ma non ci sono stati sviluppi. Cittadella e Padova non mi hanno chiamato. Il Verona? Solo voci, almeno per ora, ma secondo me l’ultimo giorno di mercato qualcosa succederà".

Pensano a sfoltire le rose, invece, Monza e Cremonese. I brianzoli hanno ceduto Willy Aubameyang, attaccante gabonese scuola Milan, al Kilmarnock FC, militante nella Scottish Premier League (massima serie scozzese). La Cremonese ha invece fatto ritornare dal prestito al Mantova il giovane difensore Favalli per rigirarlo in prestito al Castellana, club di Serie D. I grigio rossi, inoltre, stanno valutando l'opportunità di cedere l'attaccante francese Redouane Zerzouri, cercato dal Canavese (2^ Divisione) e da alcuni club in Belgio. La Salernitana è vicina a chiudere la questione riguardante i senatori cedendo Polito al Grosseto e Pestrin al Frosinone. In maglia granata approderà Caremi, con il giovane Enrico Pepe pronto ad intraprendere la strada che porta al club ciociaro per chiudere con successo l'operazione, che potrebbe vedere protagonista anche Sasà Aurelio, esterno offensivo che piace tanto alla compagine di patron Lombardi

Idea di scambio tra Alessandria e Pisa. Nello scambio ai grigi dovrebbe andare l'esterno offensivo Marchesetti, mentre in neroazzurro potrebbe approdare il difensore Calori, messo in lista di sbarco dalla società toscana che sta vivendo un momento non felicissimo nel girone B di 1^ Divisione. Il dt dei grigi, interpellato in proposito, ha confermato le trattative: “È un’operazione fattibile, ma non c’è ancora nulla di concreto. Probabilmente tutti aspettano gli ultimi giorni di mercato…”. Oltre ai movimenti in uscita, la Cremonese si muove anche in entrata alla ricerca del fantasista del Torino Scaglia: Operazione fattibile in quaunto il calciatore è relegato ai margini del club di Cairo. Cerca rinforzi anche il SudTirol: dopo l'infortunio di Cascone la necessità di forze fresche per il reparto arretrato degli altoatesini era visibile ad occhio nudo. Potrebbe arrivare a Bolzano Luca Franchini, svincolato di lusso con un passato nel Mantova. Diversi siti parlano di trattative tra Spezia e Bassano, pronte ad imbastire uno scambio che porterebbe Cesarini ai virtussini e Crocetti ai liguri. Trattativa da bocciare, o quantomeno molto difficile: è vero che Crocetti è un ottimo attaccante che trova poco spazio a Bassano, ma è pur vero che Cesarini, trequartista ventunenne, è un ottimo calciatore con un futuro roseo davanti a sè. Su di lui molti club di A e B, e le ultime prestazioni giustificano le continue presenze di scout al "Picco" di La Spezia.

Gianluca Pepe - www.paganese.net

Ex paganesi: Vincenzo Maisto in prestito all'Avellino.

Nella tarda serata di ieri è andato in porto uno scambio tra Avellino e Melfi. In Irpinia arriverà con la formula del prestito il centrocampista Vincenzo Maisto, mentre ai federiciani saranno girati ben tre giocatori: l'attaccante Marco Vianello a titolo gratuito e due giovani, il centrocampista francese Dahane El Harchi e l'attaccante Raffaele Maiorano, rispettivamente con la formula della compartecipazione e del prestito fino al termine della stagione con premio di valorizzazione a favore del club gialloverde. L'operazione dovrebbe essere ufficializzata oggi.

tuttolegapro.com

26.1.11

Sondaggio per Andrea Tricarico.

La Paganese di Capuano avrebbe pensato di riportare a Pagani il centrocampista Andrea Tricarico, classe '83, di proprietà della Salernitana dove non sta trovando molto spazio. Tricarico, nella stagione 2006/2007, con la maglia azzurrostellata conquistò la promozione in Prima Divisione.

Tuttolegapro.com

Domani amichevole. Casisa rientra nel gruppo.

Prosegue a ritmi serrati la preparazione della Paganese che, nella giornata di oggi, ho sostenuto come da programma una doppia seduta di allenamento. In mattinata la squadra si è ritrovata allo stadio "Torre" di Pagani, per poi trasferirsi nel pomeriggio presso l'impianto di Tramonti per completare la sessione di allenamenti della giornata, a cui hanno partecipato tutti gli effettivi a disposizione di Capuano, ivi compreso il centrocampista Casisa, pienamente recuperato dall'infortunio rimediato a Verona. Il centrocampista ex Varese, sarà pertanto a disposizione del tecnico azzurrostellato per l'insidiosa trasferta di Alessandria.
Domani amichevole a Tramonti contro la formazione del Baratta, militante nel torneo di Promozione.

paganesecalcio.com

La Paganese sempre attiva sul mercato.

Con gli 11 colpi piazzati in meno di un mese la Paganese può sicuramente vantare lo scettro di regina del mercato. Gli azzurrostellati hanno concluso operazioni importanti che sono servite ad assicurare al tecnico Capuano l'esperienza di forti calciatori come Urbano, Gatti, Radi e Ferraro, che hanno subito preso in mano la squadra sfoderando ottime prestazioni. Poi si sono aggiunti altri calciatori ancora in cerca della consacrazione. I vari Imparato, Dipasquale, Lepore e Cortese, chi più e chi meno, si sono fatti valere mostrando di avere a disposizione buone qualità tecniche individuali. C'è poi chi, come Sanna, Santarelli e l'ultimo arrivato Grillo ha giocato poco o niente. Ma il mercato azzurrostellato non finisce qui, anzi ne comincia uno più difficile, nel quale bisogna sistemare gli esuberi che non potranno dare più nulla alla causa. Di questo gruppo di calciatori fanno parte Panini, Sciannamè, Esposito, Casisa, Greco ed uno tra Magliocco e Siciliano. Per i primi tre, messi al margine della rosa, si fatica a trovare una destinazione accettabile. Probabile che si ricorra alla rescissione consensuale, anche se fino a questo momento non sono stati trovati accordi economici sullo svincolo di suddetti calciatori. Greco potrebbe tornare al Sorrento e Casisa potrebbe trovare spazio in una squadra di 2^ Divisione. Sulle sue tracce pare esserci la Sangiovannese.

In attacco resta ancora qualcosa da definire. Magliocco non è ancora rientrato dall'infortunio e pare essere ai ferri corti con Capuano. Probabile che venga ceduto con la contemporanea permanenza in maglia azzurrostellata del giovane Siciliano, classe '91 convocato nella rappresentativa Lega Pro. Perchè cedere uno dei migliori giovani di 1^ Divisione? Certo è che Siciliano, essendo prodotto del vivaio liguorino, è un orgoglio da tenere e far crescere nel migliore dei modi. Del resto rientra nei parametri d'età giusti per riscuotere i corrispettivi federali sull'utilizzo degli Under. La probabile cessione di Magliocco non sarà l'unica operazione per la prima linea. Possibile l'arrivo di una giovane seconda punta. In attacco oltre ai sempre ispirati Tortori e Lepore non si hanno garanzie, visto il periodo no che sta vivendo Triarico, giovane molto promettente apparso fuori condizione con l'arrivo di Capuano in panca. Triarico, che con Palumbo aveva fatto faville, potrebbe lasciare la truppa azzurrostellata per tornare al Lecce, che lo rigirerà di nuovo in Lega Pro, dove l'esterno lanciato da Zeman ha molti estimatori, non ultima la Spal, che potrebbe richiederlo alla società salentina a giugno indipendentemente dalla categoria (gli estensi lottano per la B). Proprio dal Lecce si cercherà l'alternativa giusta alle mezze punte sopra elencate capace di far dormire sonni tranquilli a Capuano, che potrebbe spesso lanciarlo dal 1' per la solita questione riguardante l'utilizzo degli under, su cui la Paganese ha dimostrato in più di un occasione di contare molto. L'idea-sogno è quella di prelevare dai giallorossi di Semeraro il classe '92 Filippo Falco, soprannominato "il Messi del Salento" per un motivo non difficile da capire. Nel caso in cui non arrivasse Falco il trio Trapani-Raiola-Capuano potrebbe partire alla volta di Milano, dove nella tre-giorni dell'Ata Hotel cercherà di mettere a segno qualche colpo a basso prezzo nel caso in cui capitasse un saldo di mercato.

Intanto giungono notizie riguardanti le modifiche al programma di allenamenti. Visto il turno di sosta che osserverà la 1^ Divisione domenica 30 gennaio - si legge dal sito ufficiale - ci saranno dei cambi nel consueto programma di allenamenti settimanali, che proseguirà nella giornata di domani (oggi, ndc) con una doppia seduta di allenamento; la squadra si allenerà dapprima al "Torre" di Pagani, per poi spostarsi nel pomeriggio sul sintetico di Tramonti. Programma che interesserà anche la giornata di venerdì. Per giovedì pomeriggio, invece, è prevista un'amichevole contro la formazione del Baratta, militante nel campionato di Promozione, gara che avrà come sede l'impianto di Tramonti.

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com

L'essere masochisti.

Pubblicho una lettera che è arrivata a Gianluca Russo di Paganese.it:

Caro Gianluca, dopo l’ennesima squalifica di Capuano mi viene quasi da pensare che a volte certe situazioni la Paganese se le va cercando. Chi ti parla, ha svolto nel passato l’attività di assistente arbitrale anche in serie C, e ti posso assicurare che MAI ha trovato i componenti della panchina della squadra ospitante accomodarsi dietro l’assistente. Non capisco davvero il motivo per il quale la Paganese è forse l’unica Società in Italia a fare il contrario. Tanto è vero, ed è un dato inconfutabile, mai o quasi mai, alcuno dei componenti della panchina delle squadre ospiti al "Marcello Torre" è stato allontanato dal terreno di gioco. Che siano diventati tutti dei ”SANTI” ? Ci credo davvero poco. Non ci vuole molto per capire che sedersi in quella posizione è sempre controproducente. Nella speranza che venga risolta questa situazione alquanto incresciosa, perché non ti fai portavoce di questa situazione abbastanza “particolare” ? Certo, continuare ad essere masochisti in questo frangente mi sembra davvero tanto. Ti abbraccio cordialmente.

Cleto De Prisco

Paganese, dopo la delusione nel derby arriva la stangata del Giudice Sportivo.

Pagani. Il silenzio stampa prosegue. L’uscita domenicale post-derby di Ezio Capuano è stata una sorta di sfogo, ma non la chiusura del "bocche-cucite" voluto dalla societá del presidente Raffaele Trapani. E intanto, è arrivata un’altra mazzata. Stavolta non dal campo.Con addosso ancora la rabbia per il match non vinto con la Salernitana, il gruppo azzurrostellato è venuto a conoscenza delle pesanti decisioni del giudice sportivo della Lega Pro che ha infatti squalificato ben tre calciatori della Paganese dopo il derby e fermato per due giornate il trainer degli azzurri Eziolino Capuano. Una stangata in piena regola in vista del prossimo impegno di campionato in quel di Alessandria, dove mancheranno Vicedomini e Di Pasquale per recidivitá in ammonizione e Luca Fusco, ingiustamente espulso domenica scorsa, "per aver commesso fallo su un avversario impedendogli la segnatura di una rete".
Capuano è stato invece squalificato per due giornate "per comportamento offensivo verso la terna arbitrale durante la gara". Il tecnico salernitano era stato soltanto "ammonito" dal giudice in occasione dell’ultima espulsione subita in quel di Cremona. La settimana di lavoro che non porterá a gare di campionato per via della sosta è quindi iniziata nel peggior modo possibile per il gruppo azzurrostellato. Capuano dovrá quindi studiare qualche soluzione alternativa sia per la difesa che per la linea mediana. Visto l’utilizzo costante di due "under" per accedere ai contributi della Lega, Capuano potrebbe riproporre Ingrosso in terza linea, riportando Radi al posto di Di Pasquale sulla corsia sinistra del pacchetto arretrato e inserendo un altro giovane in mezzo al campo, parliamo dell’ex Taranto Sanna.

Gerardo Boffardi da Tuttolegapro.com

Capuano paga la rabbia del derby: due turni di squalifica.

Francesco Pepe PAGANI. Riprendere ad allenarsi dopo un amaro ed immeritato pareggio non è il massimo ma la Paganese ritrovatasi ieri pomeriggio sul sintetico del Comunale di Tramonti promette battaglia fino alla fine. Il concetto, sottolineato a chiare lettere da Capuano nel post partita con la Salernitana, è stato recepito dalla squadra che è pronta a sfruttare il turno di riposo per oleare ulteriormente i meccanismi di gioco, apparsi già a buon punto. Se la classifica non sorride ai colori azzurrostellati, la manovra ed i sincronismi tra i reparti migliorano a vista d’occhio e danno fiducia al tecnico ed alla società del presidente Trapani. La campagna acquisti di gennaio sta dando le risposte tanto attese e su queste basi è legittimo sperare di acciuffare i play out per salvare la categoria. Alla corte di Capuano sono arrivati diversi calciatori fermi ai box per vari motivi dall'inizio della stagione ma l'inserimento negli schemi e la condizione atletica messa in mostra nelle ultime tre gare hanno dato ragione alla triade Trapani-Raiola-Capuano che ha condotto a braccetto le operazioni di mercato. Ferraro può risolvere la sterilità offensiva della Paganese, così come Gatti è già diventato il metronomo della squadra con qualità da vendere. In crescendo anche la condizione di Urbano nel pacchetto arretrato dove l'intesa con Fusco e Ingrosso è in netto miglioramento. Imparato, voluto fortemente da Capuano, è inamovibile sulla corsia destra di centrocampo mentre può ritagliarsi uno spazio importante anche Lepore che l'allenatore azzurro può sfruttare in varie zone dalla cintola in su. La Paganese rifondata piace e diverte ma non riesce a vincere. Un aspetto negativo che potrebbe incidere anche psicologicamente sulla tenuta nervosa di un gruppo poco abituato a raccogliere il giusto premio in termini di punti. Il fattore mentale è tenuto in debita considerazione da Capuano che ha chiesto ai suoi calciatori ieri pomeriggio di non abbassare la tensione in concomitanza con la sosta di campionato. Alla ripresa del torneo il calendario propone un’ostica trasferta allo stadio Moccagatta con l’Alessandria. Una sfida che Capuano sarà costretto ad osservare dalla tribuna dopo le due giornate di squalifica inflittegli dal giudice sportivo in seguito all'espulsione nel derby. Fermati per una giornata anche Fusco, Vicedomini e Di Pasquale, questi ultimi per recidività in ammonizione. Sul fronte mercato invece non sono previsti grossi movimenti in entrata (forse arriverà solo un giovane attaccante). Settimana decisiva invece per delineare il futuro degli epurati Sciannamè, Esposito, Greco e Panini.

Il Mattino

Il festival dei numero uno.

di Nino Ruggiero per Paganese.it

Quando nel secondo tempo Lepore di punta ha anticipato l’uscita di Caglioni ed il pallone è finito sul palo; quando sulla ribattuta, a porta vuota, Di Pasquale non è riuscito solo soletto davanti alla porta spalancata a centrare il bersaglio, anche il più serafico, calmo, impassibile tifoso paganese ha gridato: “allora quest’anno è proprio una maledizione!!!”. Un’esclamazione che la dice lunga sul particolare momento, che poi proprio momento non è, attraversato dalla Paganese.
“Togliete quel pallone arancione maledetto – ha gridato un altro dagli spalti, nascosto tra una selva di ombrelli – da quando giochiamo con questa specie di Super Santos non facciamo più bene!”.
Per curiosità, ma anche perché certe volte la voce del popolo porta alla verità, sono andato a rivedere le immagini di inizio campionato. Nelle tre vittoriose gare casalinghe la Paganese non ha mai giocato con il pallone arancione. La prima volta che questo pallone è stato utilizzato è stato nella gara interna con il Pergocrema, perduta poi per zero  a due.
Mi rendo conto che siamo quasi nel paranormale, ma – per chi tifa calcio – quando i risultati non arrivano, è il momento anche della superstizione, degli scongiuri, della cabala: ci aggrappiamo a tutto. Qua non ne va bene una. Sì, è vero; non tutto è riconducibile alla sfortuna, ci mancherebbe. E’ indubbio, però, che soprattutto nelle ultime esibizioni va proprio tutto storto. Normale e comprensibile allora che si pensi anche ad altro. Una specie di “Non è vero, ma ci credo” di defilippiana memoria in edizione moderna.
Adesso – tanto per restare nel tema – a Pagani sembra essere arrivata la stagione dei momenti magici dei portieri avversari, una specie di “festival dei numeri uno”. Prima, quindici giorni fa ha cominciato il portiere del Pavia, autore di interventi risolutivi quanto spettacolari: domenica scorsa è toccato a quello della Salernitana, miracoloso in almeno due occasioni.
Vado sull’aspetto tecnico. A dire il vero, la squadra, dopo la “rivoluzione di gennaio”, ha cambiato pelle. E’ squadra nel vero senso della parola. Dopo qualche iniziale perplessità, la difesa mi pare che abbia raggiunto uno standard di rendimento assolutamente buono; il centrocampo non si limita solo ad interdire, ma propone trame interessanti per la fase offensiva; gli esterni non si limitano solo a difendere ma sanno anche proporsi efficacemente sulla due fasce laterali in avanti; e l’attacco, infine, pare aver trovato in Ferraro un vero uomo d’area di rigore.
Il vero nemico di questa squadra, però, è il tempo; ci fosse stato un intero campionato da disputare mi sento di poter dire che la squadra lo avrebbe disputato in una più che onorevole posizione di classifica. Il guaio, purtroppo, è che adesso abbiamo a che fare con un handicap di classifica che è lì, impietoso, a dirci che sei punti sono difficili da recuperare.
Nella normalità ci possono essere giornate negative sotto il profilo del risultato anche se giochi bene; oggi queste negatività la Paganese non può permettersele perché il suo è un campionato atipico: dovrebbe vincere sempre per recuperare il terreno perduto in precedenza. E’ possibile?
Contro una Salernitana poco propositiva, la Paganese prima ha studiato a fondo gli avversari e poi, dopo una buona ventina di minuti iniziali, ha preso il sopravvento sull’avversaria in virtù di un centrocampo finalmente all’altezza della situazione.
Vicedomini, che quest’anno sta disputando gare intensissime sotto il profilo agonistico, imperversava nella zona centrale del campo; sembrava avere i cingoli di un carrarmato tanto zappava imperiosamente il campo ridotto ai minimi termini per colpa di una pioggia insistente ed abbondante. Passava su ogni avversario che gli si frapponeva davanti  e trascinava il pallone da autentico mezzo corazzato; Gatti, forte di una spalla così straripante, si destreggiava con autorevolezza nell’importante ruolo di fulcro della manovra. Era il faro della squadra e distribuiva il pallone da par suo, una volta con sventagliate sulle ali, una volta in appoggio ai vari Tortori e Ferraro che agivano per linee centrali del campo.
In campo una sola squadra: la Paganese. Poi si celebrava quello che sta diventando un vero e proprio “festival dei portieri” avversari. Caglione, schierato per la prima volta fra i pali della sua squadra, nonostante una lunga inattività, diventava “superman” e per tre volte di seguito diceva no ai tentativi prima di Vicedomini, autore di un drop di destro incrociato destinato in fondo al sacco, poi di Ferraro, autore di un colpo di testa magistrale ed infine, sulla ribattuta, su un tiro ravvicinato di Tortori.
Prima il portiere, poi il palo nel secondo tempo con Di Pasquale, sulla ribattuta, incapace di buttarla dentro a porta sguarnita; poi, infine, l’arbitro con la sciagurata, quanto inopportuna, decisione di espellere Fusco autore di un intervento nettamente sul pallone. E volete che non si parli anche di buona sorte?
Il calendario, intanto, propone una sosta. Stavolta lo stop dovrebbe giocare in favore della Paganese. Capuano avrà tempo e modo per mettere a punto il motore della squadra che – tra le tante note positive – ancora accusa qualche inevitabile sfasatura.  C’è da sistemare la corsia di sinistra che ancora non funziona per bene. Su quella fascia per il momento pare che solo Radi si trovi a suo agio; Di Pasquale è bravo, ha buoni numeri, ma si muove molto meglio sulla sponda opposta. Inoltre bisognerà recuperare il miglior Triarico. Il calciatore deve sentire la fiducia della squadra e del tecnico; ha ottimi numeri, salta l’uomo che è una bellezza, ma negli ultimi tempi sembra immalinconito, quasi impalpabile. Bisogna dargli la carica giusta perché può essere elemento determinante quando ci si troverà al cospetto di squadre chiuse a riccio. Sulla fascia destra (che è il suo regno), il suo estro, la sua velocità possono bene innescare ed esaltare le qualità acrobatiche di Ferraro, vero uomo da area di rigore. Il tutto, sia ben chiaro, senza nulla togliere alle qualità tecniche di Lepore e di Imparato che hanno portato freschezza e voglia di vincere alla squadra; i due, infatti, appaiono estremamente propositivi ed arrembanti nella fase offensiva, bisognosa di vitalità. Ma il calcio moderno mi  porta a concludere che bisogna avere sempre più frecce al proprio arco. E stavolta Capuano queste frecce le ha veramente; li deve solo utilizzare con il mestiere che nessuno gli disconosce.
Intanto salutiamo la fine de “il ritorno della parola” dopo un lungo silenzio stampa. Sono arrivati i giocatori, è ritornata la parola, è ritornato il gioco. All’appello mancano solo il grande pubblico ed i tre punti.
Abbiate fede. Si dice che c’è sempre un inizio ed una fine, o no?

Nino Ruggiero
(Rubrica “Così è, anche se non vi pare”, Paganese.it  26 gennaio 2011)

25.1.11

Paganese, salvezza tutta in salita.

Che la Paganese sia cambiata nell’atteggiamento in campo e nell’espressione di gioco, è sotto gli occhi di tutti. Che non ci sia stata discontinuitá, rispetto al passato, in zona gol, è altrettanto evidente. Il problema della squadra del presidente Raffaele Trapani continua ad essere il gol, questa assoluta mancanza di concretezza, alla quale si può aggiungere il fattore sfortuna, ma solo in parte, davanti ai portieri delle suadre avversarie. Numeri uno che, a dire il vero, si trasformano in giganti sempre e solo al cospetto della compagine azzurrostellata. Segnali negativi che non fanno pensare a nulla di positivo per l’immediato futuro. E nella domenica in cui neanche il neo arrivato Ferraro è riuscito a dare una svolta in prima linea, ecco arrivare anche la beffa del gol vittoria (all’esordio con la maglia del Savona) dell’ex numero nove azzurro Mino Tedesco. Ma la speranza è l’ultima a morire, come si dice in gergo, e la Paganese vuole continuare a lottare, tentando di dire la sua in questo torneo fino all’ultimo secondo dell’ultima partita.

Certo, se andiamo a dare un’occhiata ai numeri, e in particolare a quelli della gestione Eziolino Capuano, viene la pelle d’oca un po’ a tutti. Dieci partite, di cui sei in trasferta e quattro interne, tre punti raccolti, due reti realizzate e quindici subite: un ruolino da paura.
Il raffronto con il passato, e cioè con la gestione Palumbo è impietoso. Il tecnico di Venosa, in undici incontri di cui cinque fuori e sei al "Torre", aveva messo insieme dieci punti, con otto gol segnati e quindici subiti. In soldoni, stessi gol subiti (contando anche una gara in più per Palumbo) ma attacco più prolifico.Come invertire la rotta? Di sicuro Capuano dovrá cominciare a studiare qualcosa di diverso anche sotto il profilo tattico. Se contro la Salernitana e il Pavia le occasioni sono state create, anche in numero corposo, a Bassano la squadra aveva disputato un buon match ma senza la stessa mole di occasioni sottorete. Quest’ultima considerazione diventa determinante per arrivare al nocciolo della questione: la Paganese dovrá sbloccarsi principalmente lontana dalle mura amiche. E’ lì che dovrá affrontare gli incontri più importanti, i cosiddetti scontri diretti. Andrá ad incontrare, e tutte fuori casa, Pergocrema, Monza e Como. Il resto dei punti salvezza dovrá arrivare dal "Torre". E’ un’impresa. Capuano e Trapani lo sanno. I tifosi pure.


Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno - da Tuttolegapro.com
 

Programma degli allenamenti.

Sono ripresi questo pomeriggio sul sintetico di Tramonti gli allenamenti della Paganese, dopo lo striminzito pari di domenica scorsa ottenuto nel derby contro la Salernitana. Visto il turno di sosta, che il torneo di Prima Divisione osserverà domenica 30 gennaio, ci saranno dei cambi nel consueto programma di allenamenti settimanali, che proseguirà nella giornata di domani con una doppia seduta di allenamento; in particolare in mattinata la squadra si allenerà al "Torre" di Pagani, per poi spostarsi nel pomeriggio sul sintetico di Tramonti. Programma che interesserà anche la giornata di venerdì. Per giovedì pomeriggio, invece, è prevista un'amichevole contro la formazione del Baratta, militante nel campionato di Promozione, gara che avrà come sede l'impianto di Tramonti.

paganesecalcio.com

Il pagellone di Paganese.net: quasi tutti sopra la sufficienza, Ferraro ok all’esordio, mediana-diga.

GINESTRA: Qualche settimana fa anche la centralissima conclusione di Montalto a fine gara sarebbe stata difficile per il nuovo numero uno azzurro. In ripresa già da Bassano, coadiuvato da una difesa che lascia passare solo le briciole – VOTO 6

URBANO: L’unico “rimandato” fra i nuovi all’esordio, si riscatta con un ottimo esame di riparazione, superato coi massimi voti. Il brasiliano Fabinho lascia le sue potenzialità sulla carta, dà sicurezza a tutto il reparto, pur giocando defilato – VOTO 6,5

FUSCO: La bella copia del calciatore brancolante nel buio di Verona. Se l’unica vera conclusione in porta di Montalto la registriamo nel recupero, con l’ex capitano granata non in campo perchè espulso, ci rendiamo conto dell’immane lavoro compiuto. Sulla sua espulsione parlano le immagini, il classico abbaglio dell’arbitro – VOTO 6,5

INGROSSO: Fra i tre di difesa è quello che va sempre più in difficoltà. Non è un caso che il migliore calciatore di movimento della Salernitana sia Ragusa. Costretto a rincorrere più volte il giovane attaccante della Salernitana. La presenza di Fusco e Urbano, però, rende anche lui più tranquillo – VOTO 6-

IMPARATO: Dopo tre gare possiamo affermare che la rondine vista contro il Pavia ha annunciato la primavera. Sembra quasi un trattore sulla corsia di destra, che percorre un’infinità di volte in 90’. E’ il bersaglio preferito dei lanci di Gatti e i suoi cross sono inviti a nozze per Ferraro – VOTO 6,5


dal 71’ SANTARELLI: Il suo debutto è condizionato dal maltempo. Per gli esterni è difficile entrare in partita con un campo in quelle condizioni. Tuttavia dimostra buone doti difensive ed offensivi, che dovrà sfruttare quando sarà chiamato in causa – VOTO 6

GATTI: I suoi lanci sono illuminanti, le sue giocate rasentano la perfezione. Si cala nei panni di regista della squadra, indovinando sempre l’angolo giusto dove è appostato il compagno. Ora che ha trovato anche la forma sarà davvero dura per gli avversari – VOTO 7

VICEDOMINI: Questo sì che è il vero Vicedomini. Senza la licenza di inventare, mette cuore, polmoni e muscoli al servizio della squadra, vincendo di gran lunga il duello agonistico con i colleghi granata. Sfiora anche il gol, sarebbe stato meritato. Mancherà alla squadra nella trasferta di Alessandria – VOTO 6,5

DI PASQUALE: Il suo esordio non è dei migliori. L’attenuante è la giovane età, il debutto in una gara anomala quale un derby e con quel tempo. A sinistra è un pesce fuor d’acqua, spostato a destra le cose non cambiano. Il gol fallito è sintomo di una giornata no – VOTO 5,5

dal 52’ TRIARICO: Del calciatore bello e spumeggiante, apprezzato con Palumbo, non c’è più traccia. L’unica nota positiva della prima parte di stagione rischia di diventare la nota stonata in un’orchestra che suona a memoria – VOTO 5,5


TORTORI: Si dimena come un dannato in attacco. Cerca disperatamente il gol o l’assist che possa far sbloccare la Paganese, che ormai vive solo delle sue marcature. Purtroppo viene fermato sul più bello per far posto all’under Triarico – VOTO 6,5


dal 52’ RADI: Entra e subito cerca di sfruttare il suo piedino fatato per dare il LA al gol, tramite qualche calcio piazzato. Purtroppo non gli va bene. La sua gara non vive di grandi sussulti, difensivamente parlando – VOTO 6

LEPORE: Schierato a sorpresa in campo, ripaga con una bella prestazione. Se anche fosse uscito lui anzichè Tortori sarebbe stata una grave perdita per la Paganese. Scoppiettante in attacco, si starà ancora mangiando le mani per quel colpo di punta che per poco non beffava “Spider-Man” Caglioni – VOTO 6,5

FERRARO: Indicato dalla nostra redazione come migliore in campo per gli azzurri. Non ha fatto nulla di meno rispetto a Gatti o i suoi compagni di reparto, ma è da premiare la sua disponibilità e soprattutto la sua forma. Gli è mancato solo il gol, che sarebbe arrivato per il numero di volte che ha calciato in porta. Potrà solo far bene alla Paganese – VOTO 7

Danilo Sorrentino - www.paganese.net

La mannaia del Giudice Sportivo: 2 turni a Capuano, un turno a Fusco, Vicedomini e Di Pasquale.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in riferimento alla gara Paganese - Salernitana, ha squalificato per due giornate il tecnico Ezio Capuano " per comportamento offensivo verso la terna arbitrale durante la gara ".

Un turno di stop, invece, a Luca Fusco " per aver commesso fallo su un avversario impedendogli la segnatura di una rete ", Giuseppe Di Pasquale e Carlo Vicedomini, entrambi per recidività in ammonizione (quarta infrazione).

paganese.it

Obiettivo playout: Capuano crede nella rimonta.

Francesco Pepe PAGANI. Una maledizione o cos’altro? Sembra essere questo il cruccio di Ezio Capuano all'indomani del pareggio a reti bianche contro la Salernitana che ha costretto la Paganese a rimandare per l'ennesima volta l'appuntamento con i tre punti. Un digiuno che dura dal 19 settembre scorso quando al Torre una botta dalla distanza di Vicedomini piegò la resistenza dell'Alessandria. «Se il destino è contro di noi, allora peggio per lui». L'affermazione bellicosa del trainer liguorino al termine del derby nella sala stampa del Marcello Torre ha riacceso per un attimo un barlume di speranza tra i tifosi azzurrostellati ma è proprio il destino ad incrociare il cammino della Paganese, seppure con tanti punti interrogativi. Dopo la sosta infatti gli uomini di Capuano si troveranno di fronte proprio l'Alessandria di mister Sarri che ha invertito la rotta rispetto al girone d'andata occupando ora una stabile posizione all'interno della griglia play off. La società ha confermato il silenzio stampa, nonostante abbia autorizzato lo stesso Capuano a concedersi a microfoni e taccuini al termine della gara con la Salernitana, ed a parlare allora sono i numeri che evidenziano le difficoltà della squadra a trovare la via della rete. Nessuna lacuna però da sottolineare. L'ingaggio dell'attaccante Ferraro ha conferito alla prima linea della Paganese la giusta dose di esperienza e qualità di cui la squadra necessitava anche se il pareggio ad occhiali con i granata lascerebbe pensare il contrario. Il dato oggettivo evidenzia come le reti realizzate sotto la gestione di Capuano siano soltanto due, entrambe realizzate dal giovane Tortori. La mole di gioco espressa dalla Paganese è notevole ma la finalizzazione sembra essere diventato un vero tabù per i liguorini che imprecano alla sfortuna. Le soluzioni tattiche del trainer azzurro hanno permesso di dare una identità precisa alla squadra ed un notevole miglioramento dal punto di vista tattico. Anche l'integrazione degli acquisti del mercato di riparazione, praticamente una squadra rifondata per ben nove undicesimi rispetto all'inizio della stagione, procede a ritmo spedito apportando benefici sul piano del gioco e delle occasioni da rete. Qui però il meccanismo s'inceppa e qualcosa non fila liscio. Se il portiere Facchin del Pavia aveva sbarrato la porta due settimane orsono, l'estremo difensore granata Caglioni, fresco di ingaggio, è risultato il migliore in campo con almeno due interventi decisivi su Vicedomini e Ferraro. Il palo poi di Tortori nella ripresa ha certificato una giornata che si è conclusa con il solito carico di rammarichi per la Paganese ed i suoi tifosi. Sull'argomento il tecnico azzurro si è espresso in maniera chiara al triplice fischio finale parlando di una squadra che macina gioco e crea tanto in zona gol, senza però concretizzare. L'ingresso di Triarico in luogo di Tortori non ha prodotto la svolta con Ferraro che ha accusato anche un calo fisiologico in termini di tenuta atletica. Se il pareggio serve a poco, i calcoli per acciuffare i play out sono di stretta attualità, anche se nel clan azzurro è vietata ogni tabella salvezza. A tredici giornate dal termine la Paganese sarà di scena al Torre in altre sette occasioni. Il calendario però non è dei più agevoli. Tra le mura amiche sono attese compagini che lottano per obiettivi d'alta classifica ma gli azzurri non possono lasciare più punti per strada. Il distacco dal Monza è invariato e per rintuzzarlo occorre qualche exploit in trasferta, altro tabù di una stagione cominciata male e che ora sembra diventare sempre più stregata per la Paganese. Capuano rispetta le direttive societarie che impongono il silenzio stampa e non molla. Il tecnico è pronto a tentare il miracolo calcistico come ama definirlo. Anche a costo di andare contro il destino che sembra avere un conto aperto con l'allenatore azzurrostellato.

Il Mattino

In arrivo il giovane Falco in prestito dal Lecce.

Raffaele Consiglio Pagani. Archiviato il derby contro la Salernitana è tempo di pensare alle ultime mosse di mercato. Il campionato in tal senso da una mano alla Paganese visto che domenica non si andrà in campo perché in Lega Pro è prevista una domenica di sosta. Siamo ormai entrati nel vivo dell’ultima settimana dove la compagine azzurrostellata proverà forse a fare l’ultimo sforzo dell'annata andando a prendere qualche elemento giovane che possa compattare la schiera di under e magari dare qualche alternativa in più ad Ezio Capuano. Under ma non solo infatti se ci sarà l'opportunità si provvederà a mettere dentro anche qualche altro atleta esperto. Il presidente Trapani in questa fase di mercato ha regalato una squadra totalmente nuova al tecnico. Sono arrivati ben undici elementi che hanno cambiato il volto di quella squadra che aveva iniziato sotto la guida tecnica di Palumbo. Visti i buoni rapporti con il Lecce si potrebbe avere il prestito del giovane trequartista Filippo Falco. Con l'arrivo di Ferraro sono tre gli attaccanti in organico. Per completare il roster ne mancherebbe un altro. Si sta cercando un calciatore giovane ed in tal senso piace Prisco che con Capuano lo scorso anno ha diviso l'esperienza a Potenza. Ma non è da escludere che proprio nei minuti finali del mercato si potrebbe andare a chiudere con un altro avanti esperto. Prima però bisogna sfoltire e cercare l'adeguata collocazione ai vari Panini, Esposito, Sciannamè, Greco e per qualche altro giovane che magari verrà spedito nei campionati minori per farsi le ossa. La società starebbe vagliando con gli stessi calciatori anche l'opportunità di arrivare ad un accordo consensuale.

Il Mattino

Alla ripresa out Fusco e Vicedomini.

La Paganese riprenderà nel pomeriggio la preparazione sul sintetico del Comunale di Tramonti, ormai eletto a quartier generale della squadra con l'avvento di mister Capuano in panchina. Il tecnico azzurro avrà a disposizione l'intera rosa che lavorerà nel centro montano fino a sabato quando sarà decretato il rompete le righe in concomitanza con la sosta di campionato. Contro i grigi saranno assenti per squalifica Fusco, espulso nel derby con la Salernitana, e Vicedomini per recidività in ammonizione.

Il Mattino

Ripresa degli allenamenti. Domenica non si gioca.

Riprenderanno questo pomeriggio sul sintetico di Tramonti gli allenamenti della Paganese, dopo lo striminzito pari di domenica scorsa ottenuto nel derby contro la Salernitana. Visto il turno di sosta, che il torneo di Prima Divisione osserverà domenica 30 gennaio, ci saranno dei cambi nel consueto programma di allenamenti settimanali, che provvederemo a comunicare quanto prima.

paganesecalcio.com

24.1.11

Ora, più che mai, non mollare!

Ci sono momenti in un campionato in cui ti gira tutto storto, produci una serie innumerevole di azioni e non ne concretizzi una. Ci sono momenti in cui vai oltre le tue possibilità, oltre le tue potenzialità ma porti a casa meno del previsto. A questo punto, dopo aver visto e commentato il derby con la Salernitana, l'asticella dell'ottimismo, abbassatosi nell'ultimo periodo, è aumentata. Non può andare sempre così, non possiamo trovare sulla nostra strada altri tredici Buffon della serie C come Facchin del Pavia o Caglioni della Salernitana a negarci l'impossibile. In campo una sola squadra: la Paganese. Quadrata, combattiva, non solo muscoli per intenderci ma anche tante belle giocate partorite dai piedi di Gatti, dai polmoni di Vicedomini e dalle ficcanti intuizioni di Lepore che a questo punto, dopo la terza esibizione, ha conquistato il posto da titolare soffiandolo a Triarico. Ora la Paganese è una squadra. E' questa la considerazione in tutta la sua completezza che mi porta ad essere più ottimista di prima. E' vero, se non vinci queste partite con tante occasioni e quando sei superiore in lungo e largo all'avversario, significa che l'anno è maledetto ma bisogna pensare diversamente. C'è la squadra per andare a Monza, Como e Crema e giocarsela per vincerle. La Paganese, ripeto, ha un solo avversario da combattere: il tempo, che scorre come le giornate e non si riesce a sbloccare. La supremazia è stata totale con un fisiologico calo solo nella seconda parte quando Gatti ha tirato il fiato. Buona la prima in azzurro di Ferraro, sarebbe stata ottima se solo Caglioni non si fosse risvegliato dal letargo, nel quale è caduto negli ultimi anni, proprio a Pagani. La Salernitana? Non pervenuta, come la dirigenza al seguito, un fatto strano per una società del suo blasone in questa categoria. Atteggiamento da squadra venuta sul terreno del fanalino di coda con il solo intento di non prenderle, troppo poco. Come l'ultima delle pericolanti, con l'unico tiro scoccato nello specchio della porta al novantesimo. A volte le soddisfazioni non arrivano solo dai tre punti ma anche dalle prestazioni e Capuano può stare tranquillo che qualche sassolino i suoi ragazzi, pur non vincendo, glielo hanno fatto togliere dalle scarpe. Bel calcio per sessanta-settanta minuti. E' mancato solo il gol per rendere onore ad una prestazione da incorniciare per gli azzurri. Ora è il momento di non mollare per costruire su questi presupposti l'ennesima ricorsa salvezza. Chapeau Capuano. Chapeau per la Paganese che, dopo le figuracce del girone d'andata, s'è riconciliata con il suo pubblico riscaldandolo nel gelo del "Torre" in un pomeriggio in cui le forze dell'ordine si sono infreddolite vista l'assenza di lavoro. Ne escono ridimensionati, sotto tutti i punti di vista, i granata che si sono aggrappati al punticino come un gattino bagnato alla propria copertina. Dalla serie "C'era una volta la Salernitana".

Peppe Nocera per Paganese.it

Paganese-Salernitana 0-0. Il film della partita.



da paganinotizie.it

Quando niente gira bene!!

"Se il destino è contro di noi, peggio per lui". L'ennesima buona prestazione sfoderata dalla Paganese restituisce la parola in casa azzurrostellata, e chi se non Eziolino Capuano poteva pronunciare questa vulcanica espressione. Non è la prima volta che lo fa l'allenatore salernitano, che in sala stampa ne ha per tutti, Breda compreso. Ma andiamo con ordine, passando subito ad analizzare il titolo di questo articolo. Alla Paganese proprio non ne gira bene una, che fosse una. Prima Facchin, poi Caglioni: sembra che a Pagani le porte avversarie siano difese dai sosia del mitico Peter Parker, alter ego di Spider-Man. Battute a parte, la Paganese incappa sempre nella giornata di grazia dell'estremo difensore ospite, che alza una vera e propria saracinesca. Particolare il caso di Facchin, che il giovedì successivo s'infortunò gravemente in allenamento; ancora più singolare la vicenda di Caglioni, giunto in settimana a Salerno dopo sei mesi di inattività (che si andavano ad unire ai due anni di squalifica prima dell'esperienza lo scorso anno con la Pro Patria), che ha saputo solo pochi minuti prima del riscaldamento che sarebbe stato lui, e non il paganese Iuliano, a scendere in campo. E' andata bene a Breda, che si coccola il suo nuovo numero uno, dopo aver parato l'impossibile prima su Vicedomini, poi in rapida successione su Ferraro e Tortori. Per non parlare del palo ad inizio ripresa. Come si può notare nell'efficace immagine scattata dal nostro Valentino Amato, la palla sbatte contro il palo interno e ritorna in campo. Il 90% delle sfere che impattano in quella maniera il montante terminano in rete, quella sfiorata da Lepore è tornata in gioco, è stata preda del terzino Di Pasquale, che si è visto respingere sulla linea la sua conclusione a botta sicura. Sorge spontaneo parlare di maledizione, di cattiva sorte, di annata sfortunata. Eppure qualcosa c'è, qualcosa pullula, non è possibile che questa Paganese, per il calcio che sta esprimendo da tre gare a questa parte, abbia raccolto solo due punti e sia ancora il fanalino di coda. Capuano ha detto che non sarà sempre così, lo speriamo.
Il derby è stata l'occasione buona per vedere più da vicino i nuovi acquisti Ferraro, Lepore e Di Pasquale, visto che gli altri avevano già esordito al "Torre" dall'inizio. Ferraro è il classico uomo d'area che alla Paganese è mancato per troppo tempo: basti pensare all'infinità di palloni indirizzati verso la porta di Caglioni. Le qualità di Lepore sono indiscutibili, di certo non è un calciatore che scopriamo a Pagani. Da rivedere il giovane Di Pasquale. Il suo alibi è la giovane età, il debutto in una gara sicuramente non facile. L'errore, perchè lì è sì bravo il difensore, ma anche poco lesto lui, dopo il palo di Lepore pesa sulla sua prestazione comunque non esaltante. E' stato difficile indicarlo come il peggiore, anche perchè la squadra ha giocato davvero bene, non ha affatto demeritato contro una squadra che va per la maggiore. Anche se, permettetemelo, è stato vergognoso l'atteggiamento della dirigenza granata, che prima ha risposto picche all'invito dell'amministrazione comunale liguorina a collaborare per il servizio d'ordine, e poi ha disertato la trasferta di Pagani. Davvero un cattivo esempio per la propria tifoseria, un altro fattore che ha reso insolito questo attesissimo derby. 

Danilo Sorrentino - www.paganese.net

Paganese, continua l'austerity.

La porta avversaria è davvero stregata. E' stata questa l'amara sintesi dei tifosi della Paganese al termine del derby con la Salernitana, che ha visto gli uomini di Capuano dominare la gara ed andare molte volte vicina al goal. Goal che però non è arrivato. Colpa del palo e "colpa" del portiere granata Caglioni, superlativo in almeno due interventi. Il tecnico della Salernitana Breda ha deciso di mandare in campo Caglioni otto minuti prima del fischio iniziale (parola di Capuano), suscitando l'ira del paganese doc Iuliano, partito come favorito ma costretto a rinunciare all'occasione della vita di giocare davanti al suo pubblico. Il "giaguaro" ha abbandonato subito il "Torre" lasciando la maglia numero 12 a Di Stasio. Per Iuliano la Salernitana sarà presto solo un ricordo.
Tornando alla partita, ciò che ha colpito di più è stato l'ottimo gioco espresso dalla Paganese su un terreno di gioco ai limiti della regolarità, reso tale dalla pioggia che non ha lasciato scampo a calciatori e tifosi per tutto l'arco dei 90 minuti. Il tecnico azzurrostellato Capuano aveva preparato la gara con grande attenzione, analizzando ogni minimo particolare. I frutti del lavoro svolto in settimana dal tecnico salernitano si sono visti ed hanno sbalordito a dir poco i presenti, che non vedevano una Paganese così bella da molto tempo. Urbano e Fusco davano sicurezza alla difesa (da dimenticare la prova di Ingrosso, febbricitante), Gatti in mezzo al campo si dannava l'anima correndo come un ragazzino di 20 anni, sventagliando palloni da tutte le parti, spesso a servire il propositivo Imparato, che ricordava nelle sue folate il Maicon dei tempi d'oro. In attacco finalmente c'è stata la punta di peso, quell'attaccante richiesto a gran voce dal tecnico che finalmente è arrivato. Ferraro ha disputato una grande gara, correndo e mettendosi a disposizione della squadra. Sono bastati pochi allenamenti per farlo integrare con il resto del gruppo, che sembrava giocasse insieme da anni quando invece la squadra è stata ricostruita pienamente in questo mese di gennaio.
Il bel gioco non è servito però a conquistare i tre punti, che sarebbero stati il giusto merito per una grande gara, fatta di sacrificio ed azioni costruite al meglio. Ma il destino ha voluto che dopo l'insuperabile portiere del Pavia Facchin si mettessero sulla strada degli azzurrostellati Caglioni, il palo interno e la non beata gioventù di Dipasquale. Il giovane esterno proveniente dal Milazzo è stato protagonista della più nitida occasione da rete costruita dagli azzurrostellati: quando da un calcio di punizione battuto direttamente da Ginestra la palla è schizzata a Lepore, che ha controllato in area anticipando il pipelet ospite con la punta, la palla ha sbattuto sul palo interno andando a finire sui piedi dell'acerbo fluidificante, che ha calciato senza pensare, andando a colpire il difensore granata Murolo che difendeva sulla linea della propria porta. A fine partita il tecnico azzurrostellato Capuano -espulso per proteste dopo l'espulsione di Fusco per fallo inesistente - si è lasciato andare a dichiarazioni troppo accese che non avranno di certo fatto piacere al trainer della Salernitana Breda. Capuano con la schiettezza che lo contraddistingue ha dichiarato: “Sono stato un tifoso di Breda oltre un estimatore del tecnico granata, ma oggi (ieri, ndc) per come ha giocato la squadra granata, fossi stato io il tecnico della Salernitana, mi sarei vergognato". Lo 0 a 0 va ovviamente stretto agli azzurrostellati, che avrebbero dovuto vincere con tre reti di scarto (Capuano dixit). Ciò non è avvenuto, come già capitato con il Pavia. Ora c'è la sosta del 30 gennaio, che vedrà fermi i campionati di prima divisione: occasione giusta per amalgamare al meglio i nuovi acquisti in un complesso che si è mostrato più che soddisfacente.
Doveva essere derby del tifo ed invece è stato il contrario: meno di 2000 persone sulle gradinate del "Torre", complice la pioggia ed il freddo, con entrambe le curve vuote. La curva nord, riservata agli azzurrostellati, è stata occupata da una ventina di persone, mentre la sud, riservata ai granata, ha visto la sparuta rappresentanza dei 4 tifosi che avevano acquistato il biglietto. La Prefettura ha fatto un ottimo lavoro organizzandosi al meglio, facendo rimanere bloccati alla stazione ferroviaria di Salerno i circa 50 tifosi sprovvisti di tessera che sarebbero voluti partire alla volta della città di Sant'Alfonso. Ad attenderli, fuori il perimetro del "Torre", 300 tifosi azzurrostellati, che non sono entrati nel proprio settore per andare ad intimorire i pochissimi tifosi granata presenti nella Curva Sud, sparando petardi a ripetizione. Per fortuna tutto è filato liscio come l'olio.

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com

Il punto sulla giornata in 1^ Divisione.

E' stata la domenica del non “voglio rischiare” se su nove gare, cinque sono terminate in parità e di queste ben quattro a reti inviolate; dove si è segnato e determinato una vittoria ha portato quasi a spostare obbiettivi o perlomeno a modificarli: vedi la Spal, che esce sconfitta dalla trasferta di Pavia per 1-0 e vede allontanarsi il primo posto. Sono infatti ora nove i punti dalla capolista che ieri ha vinto una partita importante contro uno Spezia che arrivava da una striscia di risultati che facevano pensare a un suo rientro nelle zone nobili della classifica e invece ora si trova in una posizione più vicina alla zona a rischio che a quella che un po’ tutti gli addetti ai lavori si aspettavano, in relazione anche ai movimenti importanti di mercato effettuati dalla società, ma la stessa sconfitta del Sorrento per 0-1 – la seconda in 14 giorni – ad opera di un Bassano che ha uno degli attacchi meno prolifici, 17 le reti realizzate, ma ha una difesa, la meno battuta (16 i gol subiti) e che ora vede la zona alta, grazie anche alla corsa lenta di Reggiana e Alessandria, fermate, la prima da un Monza tutto cuore, corsa che fallisce un calcio di rigore, la seconda da un Como cui è mancata solo la concretezza per aggiudicarsi la posta piena.

E’ stata la domenica dove è tornata alla vittoria la Cremonese, 1-0 sul Ravenna, un risultato pieno dopo le ottime prestazioni della squadra lombarda che però non avevano prodotto vittorie. Un risultato che – secondo me – proprio in funzione di come sta giocando la squadra, riapre delle possibilità concrete per rientrare in gioco nei playoff. Allo stesso modo la penso anche per il Verona: è vero che è la squadra con più pareggi (con quello di ieri sono 11), ma la prova data con l’AltoAdige mi fa pensare che mister Mandorlini sia sulla strada giusta.

Undici pareggi anche per il Pergocrema, dopo quello colto ieri contro il Lumezzane: se Verona e Cremonese – come ho detto – possono pensare in grande, lo può di certo pensare vista la sua classifica anche la squadra bresciana e il pareggio di ieri ha un valore doppio, perché si sono incontrate le due squadre che dell’organizzazione di gioco fanno la loro forza. Infine un pareggio tra Paganese e Salernitana ma ben vivo, a dimostrare che la squadra di mister Capuano dopo gli interventi di calciomercato è ben altra cosa rispetto l’andata e che la squadra di mister Breda può ancora dire la sua in chiave playoff.

www.vocesport.com

Paganese – Salernitana: l’analisi del match.

Ci si attendeva una partita dura, troppo alta la posta in palio per entrambe le contendenti e la tensione accumulata nei due spogliatoi e nelle rispettive città alla vigilia del match, e partita dura e intensa è stata per gli interi novanta minuti di gioco, con la Paganese che ai punti avrebbe meritato la vittoria al termine del primo tempo, e la Salernitana, tempestivamente corretta sul piano tattico da mister Breda, più compatta in fase difensiva e maggiormente incisiva in contropiede nella seconda parte di gara. Squadre in campo inizialmente con il 3-4-3: Capuano, rispetto alle attese della vigilia, sorprende schierando Di Pasquale al posto di Radi, Lepore in luogo di Triarico e lanciando Ferraro dal primo minuto, mentre Breda getta immediatamente nella mischia il nuovo portiere Caglioni, conferma tra lo stupore generale Pippa a sinistra e lascia Fava in panchina per riproporre il tridente offensivo della vittoriosa gara casalinga con il Sud Tirol. I primissimi minuti di gioco vedono una certa intraprendenza dei piccoli esterni granata, che in un paio di occasioni si rendono protagonisti di ottime giocate di rimessa, con Fabinho che taglia da destra al centro per far partire un tiro fuori misura, e subito dopo con Ragusa che scatta in velocità sull’out sinistro prima di essere travolto fallosamente da Imparato. Minuti che fanno ben sperare e alimentano il desiderio dei supporters granata di uscire dal “Torre” con un risultato di vitale importanza per il prosieguo del torneo. Ma la speranza e la fiducia declinano progressivamente al cospetto di una Paganese più aggressiva, grintosa, compatta ed incisiva, facilitata da una Salernitana eccessivamente prudente e forse impreparata in alcuni suoi elementi ad affrontare una gara estremamente agonistica su un campo ridotto ad un pesantissimo pantano. Il dominio territoriale esercitato dagli uomini di Capuano si concretizza grazie alla capacità dei due mediani, Gatti e Vicedomini, di rubare palla in pressione e verticalizzare su Ferraro che, difendendo egregiamente la sfera, consente agli esterni di attacco, Tortori e Lepore, di tagliare al centro e liberare le corsie laterali agli arrembanti Imparato e Di Pasquale, i quali affondano con puntuale pericolosità approfittando della libertà iniziale concessa da D’alterio e Pippa che si accentrano per non lasciare in parità numerica i tre attaccanti paganesi contro il trio difensivo centrale granata. La pressione aumenta con il passare del tempo, ma sino al trentesimo minuto circa non offre grandi opportunità agli azzurrostellati, rintuzzati con grande vigore e precisione dalla retroguardia di Breda abile ad allontanare di testa i numerosi cross spioventi in area. In questa fase di sofferenza tattica, Carcuro prova a far respirare i suoi con qualche percussione centrale una volta conquistato il pallone, però le distanze non sono quelle giuste ed il tridente, troppo distante ed isolato dal resto della squadra, viene facilmente addomesticato dalla difesa paganese. Negli ultimi quindici minuti del primo tempo la pressione dei padroni di casa, animati da un encomiabile furore agonistico, cresce in intensità e pericolosità, mentre la Salernitana, intimorita e slegata, sembra un pugile sul punto di crollare al tappeto da un momento all’altro. Carrus e Carcuro non pressano, l’attacco rientra poco e mai riparte, la retroguardia rincula eccessivamente permettendo a Ferraro e compagni di giocare indisturbati tra le linee per provare qualche inserimento centrale tra le maglie difensive, oppure coinvolgere con maggiore costanza nella fase di spinta i due esterni di centrocampo, Imparato e Di Pasquale, che dopo aver scambiato le due fasce di competenza risultano ancora più insidiosi. E’ una fase di forte stress per i difensori granata, i quali, continuamente sollecitati da un gran numero di palloni scagliati in area da ogni posizione, barcollano e fanno più fatica a rimanere compatti e precisi al momento di spazzare i propri sedici metri. La Paganese conclude spesso in porta, Caglioni, all’esordio nonostante la lunga inattività, compie due autentiche prodezze, due balzi felini che denotano grande esplosività muscolare, dapprima su una rasoiata di Vicedomini dal limite dell’area, e poi su un colpo di testa ravvicinato dell’ex Emanuele Ferraro. Prima della provvidenziale chiusura del tempo, un pizzico di fortuna salva ancora la Salernitana che vede uscire di pochi centimetri la pericolosa battuta al volo del positivo centravanti azzurrostellato. Pausa di quindici minuti accolta come un cardiotonico da mister Breda e dalla tifoseria granata, immaginiamo tarantolata sulle poltrone di casa. Il secondo tempo si apre con una clamorosa incertezza di Murolo che consente a Lepore di mettere il piedino beffardo tra il centrale napoletano e Caglioni in uscita, con la palla che fortunatamente incoccia il palo prima di essere allontanata. A questo punto il saggio Roberto, memore delle tante sconfitte subite in precedenza per aver sottovalutato delle difficoltà di ordine tattico, decide che non è più tempo di giocarsela uomo contro uomo, capisce che il superiore furore agonistico dei ragazzi di Capuano, che spesso si traduce in una superiorità numerica nelle diverse zone del campo, può essere placato solo aumentando la compattezza e la densità in mezzo al campo. Il tecnico granata, allora, toglie saggiamente l’inconsistente e tatticamente deleterio Fabinho, ed inserisce il più disciplinato e funzionale Franco. La squadra passa ad un 5-3-2 in fase difensiva, per riproporsi con il 3-5-2 in fase di ripartenza, anche se D’alterio e Pippa centellinano al massimo le loro sortite in avanti, preoccupandosi sostanzialmente di rimanere a difesa del nulla di fatto. Il cambio modifica decisamente la partita, che diventa più equilibrata e potrebbe, se la Salernitana ci credesse un po’ di più, anche regalare l’intera posta in palio a Murolo e compagni.L’ingresso di Franco sortisce un triplice miglioramento tattico: in primis, aumenta la densità in linea mediana togliendo libertà di movimento alle punte di Capuano che arretrano per giocare tra le linee, poi sostiene Carrus in fase difensiva offrendogli anche l’opportunità di sganciarsi qualche volta in avanti senza doversi preoccupare eccessivamente della copertura, e soprattutto libera Ragusa da limitanti compiti tattici, con il giovane siciliano che, affiancando Montalto in avanti e potendo contare su accellerazioni devastanti, spesso e volentieri sfugge alla guardia di Fusco e compagni. L’equilibrio tattico ristabilito, dopo un primo tempo di indicibile sofferenza, porta i granata a giocare l’ultima mezz’ora alla pari con gli avversari, se non addirittura meglio, al punto da avere anche qualche piccolo rimpianto per non aver saputo capitalizzare alcuni contropiedi invitanti. Ragusa, nel suo ruolo di seconda punta, è incontenibile andando sovente a cercare l’affondo a destra per allargare la difesa a tre di Capuano e favorire l’ingresso in partita di Montalto, il quale, dopo esser stato spettatore non pagante a lungo, grazie all’intelligente lavoro del compagno si è fatto notare per ben tre volte nel finale palesando però una certa confusione, lentezza e stanchezza in fase conclusiva. La Paganese, dopo l’ingresso di Franco, ha smesso di essere superiore alla Salernitana sul piano tattico e le sue azioni, non più lineari e ficcanti, sono state agevolmente controllate dal pacchetto arretrato granata. Le ultime insidie per i ragazzi di Breda sono giunte su qualche pallone disperato scagliato in area senza più tanta convinzione dai padroni di casa, ma niente a che vedere con i tormenti patiti sul finire della prima frazione, i quali, fortunatamente, questa volta hanno portato consiglio e indotto il trainer granata ad apportare i necessari correttivi. Punto che fa più morale che classifica, in attesa di un colpaccio a Lumezzane nel recupero di domenica prossima, per il definitivo reinserimento nel gruppone play off. Punti di penalizzazione permettendo.

Maurizio Iuliano - www.solosalerno.it

Foto di Mattia Francavilla (Paganese.it)

Rassegna stampa di Paganese-Salernitana.

Finisce con un pari il derby tra Paganese e Salernitana. Uno 0-0 che non serve a entrambe. È questa l’opinione generale dei quotidiani locali e nazionali. Iniziamo come di consueto con il titolo di “Roma Cronaca“: “Pari al Torre, Capuano recrimina“. Il quotidiano racchiude in poche righe il sunto della gara: “Finisce con uno scialbo pareggio il derby tra Paganese e Salernitana. A recriminare è la formazione azzurrostellata che sfiora in almeno tre circostanze il gol e centra il palo con Lepore. Caglioni, all’esordio in campionato, salva tutto. Polemiche prima del match. Lite tra Iuliano e Breda. Al portiere è stata comunicata l’esclusione otto minuti prima dell’inizio della partita. Manager furioso: . Capuano attacca: “.
Nella pagina sportiva de “Il Mattino” possiamo leggere “La Salernitana strappa il pari nel derby“. Dall’inviato Raffaele Schiavone: “Il derby della stagione finisce con l’unico risultato che non serve a nessuno delle due squadre. Soprattutto la formazione di casa… Ai punti, però, il vulcanico allenatore dei locali, Eziolino Capuano, salernitano doc con la tanto non velata ambizione di poter allenare un giorno la squadra della sua città, si aggiudica il derby delle panchine, forse più atteso della stessa partita“.
Caglioni salva la Salernitana“, è il titolo de “la Città“. Il commento è affidato all’inviato Enrico Scapaticci: “Chissà se l’avranno trovata, magari stamattina, nel deposito oggetti smarriti in qualche stazione ferroviaria. Tracce della Salernitana? Nessuna. E chi l’ha vista, ieri pomeriggio, al “Torre”! Certo, i vetri appannati della tribuna stampa ostacolano la visuale, e forse dall’alto il derby è parso ancora più inguardabile che dagli spalti. Ma è fin troppo evidente, cristallino, che la prova dei granata sul campo dell’ultima della classe è assai più grigia, plumbea, del cielo sopra Pagani“.
Per quanto riguarda i maggiori su quotidiani sportivi nazionali, il “Corriere dello Sport” nella pagina dedicata alla Lega Pro dedica il titolone alla gara del “Torre”: “Salernitana, brividi a Pagani“. Di Alfonso Belsito il commento: “Nell’atteso derby alla Paganese manca solo il gol per legittimare la netta supremazia territoriale“.
Caglioni è insuperabile. La Paganese non passa“, è il titolo de “La Gazzetta dello Sport“. Antonio Campitiello: “Finisce pari il derby salernitano, giocato a curve vuote, con gli ultras locali posizionati all’esterno dello stadio per impedire l’annunciato arrivo di tifosi salernitani, alla fine rimasti a casa. La gara è condotta dalla Paganese che trova l’opposizione di un ottimo Caglioni“.

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Salernitana, un punto non esaltante, ma che fa morale.

Un punto allunga la…classifica. E’ questo il motto che potrebbe essere coniato dalla Salernitana dopo la gara contro la Paganese. Certo non è stata una bella gara, di quelle esaltanti tanto per intenderci. Ma un derby è sempre un derby e sfugge a qualsiasi pronostico. Il pari, si diceva alla vigilia della gara, non accontenterà nessuno. E’ vero ma visto il modo in cui è stato raggiunto dalla Salernitana bisogna affermare che il punto fa morale e che la Paganese meritava ampiamente l’intera posta in palio.
Sono quelle situazioni che soprattutto in questo momento fanno bene ai colori granata. Che non hanno subito gol, che hanno incamerato la seconda gara utile consecutiva. E non è poco alla luce dei recenti avvenimenti, delle vicissitudini, delle polemiche che sono sempre presenti e che non portano molto lontano. Ma torniamo alla gara del Torre. Breda ha messo in campo una squadra tosta, senza soloni, tanto per intenderci, di buoni calciatori che si sono dannati l’anima per raggiungere il risultato che si sono prefissati alla vigilia. Non è che da Pagani potesse uscire una grande Salernitana che riprendesse la strada interrotta proprio in quel lontano 13 settembre dello scorso anno quando la vittoria proprio contro i cugini paganesi indusse molti a credere che quella squadra potesse davvero stracciare il campionato. Ma la politica dei piccoli passi di Roberto Breda sta dando i suoi frutti. E non va neppure dimenticato che il biondo trevigiano sta anche raggiungendo un suo piccolo record. Nell’era Lombardi, tra allenatori esonerati o dimissionati, è l’unico a rimanere saldamente in sella. Malgrado tante…Cassandre e pseudo opinionisti che ne cantavano il de profundis da molto tempo. Ora bisogna già pensare alla gara di recupero di domenica prossima a Lumezzane. Nuovo giro, nuova corsa. E questa volta si spera che sia la corsa giusta. Un bel risultato contro il Lumezzane potrebbe (perché no?) rimettere di nuovo in carreggiata la squadra. Che si trova a soli quattro punti dalla bella zona dei play off.

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