31.3.18

La Casertana agguanta il pari a Pagani al 95′.


Il derby tra Paganese e Casertana termina in parità: a Scarpa risponde Pinna all’ultimo secondo grazie ad un calcio di punizione perfetto.
Prima frazione di gioco equilibrata tra le due formazioni. La prima parte è di marca rossoblu con un paio di occasioni importanti per gli avanti di mister D’Angelo. In particolare con Alfageme che da due passi non riesce a trovare lo specchio della porta. Dopo la grande paura, la Paganese inizia a macinare gioco. Ngmaba domina a centrocampo, mentre Cesaretti con i suoi spunti mette in difficoltà la retroguardia ospite. E proprio da un pallone recuperato dal numero 25 che arriva il calcio di rigore a favore degli azzurrostellati: Cesaretti scippa letteralmente la sfera dai piedi di Lorenzini, scarica verso Cernigoi il quale anticipa di un soffio l’uscita di Forte. L’arbitro non impiega nemmeno un secondo a fischiare e a decretare un penalty abbastanza dubbio, che Scarpa realizza senza problemi. Sono dieci le reti del capitano della Paganese, in una stagione incredibilmente positiva per lui.
Il secondo tempo è privo di emozioni, nessun tiro in porta nè da una parte nè dall’altra. Fino al 95′ la Paganese gestisce bene il risultato, mentre la Casertana attacca senza troppa convinzione. All’ultimissimo instante Pinna trova un gioiello su punizione dai 30 metri e pareggia il match. Una beffa atroce per i ragazzi di mister De Sanzo che avevano condotto una gara importante dopo la batosta di Catania. Un punto d’oro invece per la Casertana che dà continuità ai suoi risultati.

TABELLINO PAGANESE-CASERTANA 1-1

PAGANESE(3-5-2): Gomis; Della Corte, Meroni, Piana, Acampora, Ngamba(Tazza 80′); Nacci, Scarpa, Tascone(Bensaja 80′); Cesaretti(Boggian 90+), Cernigoi(Talamo 70′). A disposizione Galli, Marone, Tazza, Bensaja, Maiorano, Talamo, Negro, Bernardini, Pavan, Boggian, Grillo, Cuppone. Allenatore De Sanzo

CASERTANA(3-4-1-2): Forte; Finizio(Meola 51′), Lorenzini, Polak; Pinna, De Rose(Romano 57′), Carriero(De Vena 70′), D’Anna(Santoro 70′); Turchetta; Alfageme(Tripicchio 70′), Padovan. A disposizione Gragnaniello, Cardelli, Meola, Forte II, Santoro, Minale, Rainone, Tripicchio, De Vena, Romano. Allenatore D’Angelo

MARCATORI: Scarpa, Pinna
AMMONITI: Forte(C), Tascone(P), Piana(P), Cesaretti(P),
ESPULSI:
ANGOLI: 2-5
RECUPERO: 2’pt-5’st
ARBITRO: Curti; ASSISTENTI: Gregorio-Di Benedetto

Da www.cronachedellacampania.it

Paganese-Casertana 1-1: la beffa atroce arriva al '95.

29.3.18

Verso la Casertana con una salvezza da raggiungere.


Settimana delicata per gli azzurrostellati.

La Paganese sabato è impegnata nel difficile derby con la Casertana. Incontro in cui una vittoria risulterebbe fondamentale per sperare nel raggiungimento della zona salvezza. Gli azzurrostellati dopo la débâcle del Massimino puntano quindi a rifarsi fra le mura di casa, soprattutto in seguito alla stracittadina persa nel match d’andata allo stadio Alberto Pinto. Un cocente 3-0, già parzialmente riscattato in Coppa Italia Serie C con la vittoria ai supplementari col bel gol di Talamo che ha concesso al club di qualificarsi ai quarti di finale della competizione.

Andando a guardare la classifica, si nota come la coppia formata da Reggina e Fidelis Andria, entrambe quart’ultime, siano lontane ben 5 punti. Distanza naturalmente da limare già dal prossimo turno di campionato in programma questo week end. Inoltre al momento il calendario favorisce la Paganese siccome i pugliesi sono impegnati nella trasferta, mai semplice, col Bisceglie mentre i calabresi “godono” del turno di riposo. Insomma, questa l’occasione più ghiotta per riavvicinarsi a quella zona franca della graduatoria. Al ritorno ci sarà la gara col Lecce, che non può fare passi falsi se punta alla promozione diretta in Serie B. A far poi ancor più da stimolo per i calciatori è l’introduzione della “Giornata Azzurra”. Momento che dovrebbe essere di festa per i tanti tifosi attesi allo stadio per l’evento. Per una partita da vincere, per portare a casa tre punti che sarebbero vitali per la banda allenata da mister De Sanzo.

da www..zonacalcio.net

La partita del tifoso - Chi è causa del suo male, pianga se stesso.

“Chi è causa del suo male, pianga se stesso!!”.

Cosa altro ci sarebbe da dire, dopo quanto accaduto la scorsa settimana?! E dire che i presupposti per le fondate speranze di salvezza, fino a mercoledì prima del calcio di inizio, c’erano tutte. Poi, a seguire, un crescendo rossiniano di errori ed orrori che hanno fatto sprofondare la nostra Paganese in classifica e i nostri già martoriati cuori nei calzini. Contro il Siracusa si è potuto prendersela anche con la sfortuna e di certo non sono mancati impegno e determinazione; contro il Catania c’è stata una resa incondizionata, grave e preoccupante. Intanto, le altre vincevano e/o pareggiavano e a questo punto sembra proprio difficile riuscire a risalire la china, superare qualche squadra e salvarsi direttamente: -8 dal Catanzaro, -5 dalla Reggina, -3 dall’Andria (che ha pure una partita in meno e gli scontri diretti a favore) e un +2 sul Fondi (anch’essa con una gara in meno). Continuo a pensare che la vera batosta l’abbiamo presa con l’Andria, in casa, contro una squadra allo sbando e sull’orlo dell’abisso, cui mancava solo una leggera spinta per finire giù e non poter più risalire la china. Continuo, inoltre, a pensare che sarebbe forse bastato poco, a gennaio, per inserire in rosa un paio di tasselli che avrebbero alzato il tasso tecnico, la personalità e l’esperienza di questa squadra.

Ripeto: “Chi è causa del suo male, pianga se stesso!!”.

Per carità, non voglio fare come quello che: “Ricordati che devi morire…”; sono consapevole che anche voi, come a me, siate rimasti con appena un paio di litri di avvelenatissimo sangue nelle vene e che non abbiate bisogno di uno che vi snoccioli la classifica a memoria. Da domenica sera stiamo tutti a guardarla e contemplarla, quasi avessimo la facoltà, col solo pensiero, di aggiungere quella decina di punti che potrebbero regalarci l’agognata salvezza diretta. Invece, credo che sia davvero difficile, a questo punto. Iniziamo a riprovarci da sabato ma con la consapevolezza che, almeno per il momento, la nostra partita sarà quella di Fondi, nel tentativo di finire almeno sopra i laziali. Se poi dovessero arrivare buone notizie dai campi oppure dai tribunali federali (leggasi vicenda Catanzaro-Avellino), tanto meglio.
Questo è il momento in cui parlare di tecnica, tattica, schemi e roba del genere è inutile. Questo sarebbe il momento di stare ancora più vicini a squadra e società, sostenere fino alla fine perché, nella peggiore delle ipotesi, ci sarebbe pur sempre una prova di appello. Ma queste cose ce le siamo già dette, così come sono fin troppo consapevole che sabato, allo stadio, saremo sempre le stesse persone. E a proposito di questo, lasciate che ringrazi e professi tutta la mia stima ai ragazzi che domenica sono andati a Catania: non oso neppure immaginare come sia stato il loro viaggio di ritorno: stoici!

Alberto Maria Cesarano
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27.3.18

Da oggi si prepara il derby di sabato al Torre con la Casertana.


Torna subito in campo per la ripresa degli allenamenti la squadra oggi pomeriggio al Superga: lo staff medico azzurrostellato valuterà le condizioni di Scarpa e Baccolo per la partita di sabato ore 16:30 al Marcello Torre contro la Casertana.

La seduta di allenamento odierna sarà diretta dal prof Ambrosio e dal preparatore dei portieri Limone. Mister De Sanzo, assente per la cerimonia di premiazione della Panchina d’oro (Serie A) e d’argento (Serie B), l’evento organizzato dalla FIGC che celebra i migliori allenatori della scorsa stagione secondo il giudizio dei colleghi ed un corso di aggiornamento per allenatori professionisti.

Domani altra seduta di allenamento pomeridiana a Mercato San Severino.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

26.3.18

La Paganese vista da...Nocera! - Chiedere scusa ai tifosi e battere la Casertana!

Forse per un certo verso, un cappotto così è giusto, dato che anche in piena estate, era la fine di luglio in Tim Cup a Trapani, la prima uscita stagionale fu ugualmente da brividi con identico punteggio. C'è poco da scherzare, ci provo anche se la voglia è poca: l'imbarcata subita da Cesaretti e compagni deve far riflettere e preoccupare in vista del prosieguo del finale di stagione. A Catania, non ci voleva la zingara per indovinarci e poi la Paganese non è l'Andria che pareggia a Lecce in rimonta, una sconfitta ci può stare ma le proporzioni tennistiche no! Umiliante ed imbarazzante, soprattutto per il valoroso manipolo di tifosi della Curva Nord che s'è imbarcato alla volta della Sicilia, in condizioni climatiche non facili e con una classifica che poco spinge a far viaggi di tali distanze. Ho visto solo venti minuti di gara, m'è bastato per capire che si profilava la goleada, come avevo preannunciato al fedele amico azzurrostellato Paolo Saturno speranzoso di una rimonta. Il resto del set mi è giunto attraverso i messaggi degli amici: ogni bip del telefono era un gol, ad un certo punto pensavo che si fosse inceppato il sistema del cellulare. Invece erano i vari Barisic e Curiale che seppellivano Gomis a suon di gol. Cerco ancora una volta - autoflaggellandomi - di scherzarci sopra, tanto si dice che è un gioco.

Purtoppo in una settimana è crollato sotto i colpi delle siciliane il castello di certezze e speranze costruito nelle uscite precedenti: forse era fatto di sabbia. Giusto sette giorni fa, dopo il pari di Monopoli si profilava all'orizzonte ben altro scenario, ma la doppia sconfitta con Siracusa e Catania ha fatto ricadere nel baratro una Paganese che con le unghie si stava aggrappando alla parete tortuosa della salvezza. Gli azzurri di De Sanzo, presentatosi al Massimino forse con un atteggiamento tattico troppo sbarazzino, piombano di nuovo al terzultimo posto a tre lunghezze dall'Andria, che poi sarebbero quattro se si considera lo svantaggio con gli uomini di mister Papagni negli scontri diretti. Nelle prossime due settimane la Paganese, prima della sua sosta di metà mese prossimo, ospiterà la Casertana, che è crollata a Reggio Calabria e poi batte il Lecce, e farà visita al Fondi nella domenica della Festa della Madonna delle Galline. L'Andria invece sarà di scena a Bisceglie, ospiterà l'Akragas e poi renderà visita al Trapani quando la Paganese riposerà. Tradotto: gli azzurri, con una mano santa dal cielo della Sua Vergine che l'accompagni in queste due partite, deve fare bottino pieno e sperare nella doppia sconfitta esterna dei pugliesi, che vinceranno in casa con l'Akragas, per ritrovarsi di nuovo appaiati in classifica.

Insomma, il cammino ad essere ottimisti, e facendo un pronostico a favore, s'è ingarbugliato molto con lo spretto dei playout che sembra delinerasi all'orizzonte. C'è sempre il Catanzaro su cui poter far classifica e tirarlo giù, dovendo venire a Pagani all'ultima, ma ora è un discorso troppo lungo da farsi o sperare in  una nefasta sentenza attesa per l'11 aprile. Ora bisogna togliersi da dosso questo cappotto inzuppato di reti, chiedere scusa a quei fantastici tifosi giunti sino a Catania, veri vincitori della giornata, e con tanto sudore lavorare e preparare al meglio la Settimana Santa, con lacrime già versate e sangue da versare in campo sabato contro la Casertana per batterla. 

Peppe Nocera
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Pioggia rossoazzurra sulla Paganese, il Catania fa la voce grossa: 6-0 al Massimino.


Per fortuna in Sicilia non ci ritornerà più la Paganese per quest'anno. L'ultima trasferta siciliana si chiude come la prima (disfatta a Trapani in Tim Cup) ossia con un cappotto indescrivibile ed un 6-0 che fa ripiombare gli azzurrostellati nel cuore della zona playout. Tutte le buone speranze con le quali la Paganese era scesa a Catania sono state spazzate via dalla forza degli etnei che, punti nell'orgoglio mercoledì a Bisceglie, hanno asfaltato la squadra di De Sanzo con un risultato tennistico. Il 6-0 forse è un passivo pesante, ma il successo dei rossoazzurri non è stato mai in bilico con la Paganese che ha retto l'urto solo per i primi 10'. Dal gol di Biagianti in poi è stata tutta in discesa la sfida per i ragazzi di Lucarelli: partita chiusa già prima dell'intervallo, il Catania ha poi dilagato nel finale. Al di là della sconfitta - che ci poteva stare, assolutamente - è il modo col quale la Paganese ha subito facilmente che lascia qualche perplessità. E sono ritornati gli orrori difensivi di qualche mese fa...

Si diceva dei primi dieci minuti, quelli in cui gli azzurrostellati hanno provato a mettere in apprensione il Catania e a giocare a viso aperto. Una parata per parte per Gomis e Pisseri (sui tentativi di Mazzarani e Cesaretti), poi a spezzare l'equilibrio ci ha pensato Biagianti con una staffilata dal limite sugli sviluppi di un corner sul quale già aveva compiuto un miracolo Gomis, aiutato dalla traversa. A metà primo tempo Barisic prima fallisce il raddoppio, poi lo trova nel giro di un minuto su suggerimento di Mazzarani. De Sanzo passa al 3-5-2 togliendo già dopo 26' lo spento Cuppone per Bensaja e le cose sembrano andare meglio. L'unico a provarci sembra essere Cesaretti, che sfiora l'eurogol al 34' con un destro che si perde di poco sul fondo. Non sbaglia invece il Catania che al 40' già la chiude con un'azione da applausi: verticalizzazione coi giri giusti di Lodi per Mazzarani che, tenuto in gioco da un Carini disattento, batte Gomis con un piattone al volo. Prima dell'intervallo Pisseri mantiene la porta inviolata, respingendo il tiro da buona posizione del solito Cesaretti (poi un difensore salva in extremis su Cernigoi). 

La reazione della Paganese, nel primo quarto d'ora del secondo tempo, c'è ma non si traduce in pericoli alla porta dei rossoazzurri. Anzi, è Manneh ad accarezzare il poker, mentre gli azzurrostellati non riescono a risolvere una mischia nell'area piccola di Pisseri. Al 10' Curiale colpisce il palo, ma i giochi si chiudono definitivamente al 17', quando Barisic firma la doppietta scaricando un destro da dentro l'area che non dà scampo a Gomis. Il 4-0 spegne le poche velleità della Paganese che si rende pericolosa solo con Talamo in un paio di occasioni, mentre nel finale fioccano le reti in casa etnea. Curiale trova il 5-0 approfittando di un errore di Piana, Bogdan ad un passo dal 90' timbra la sestina raccogliendo un cross da sinistra. Un passivo troppo pesante ed anche ingiusto per i circa 200 sostenitori azzurrostellati presenti al Massimino. Oltre alla sconfitta, c'è da fare i conti con il successo dell'Andria che, vincendo 2-1 sulla Sicula Leonzio, si porta a +3 sulla Paganese (con gli scontri diretti a favore). 

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 10' Biagianti, 22' Barisic, 40' Mazzarani; st 17' Barisic, 40' Curiale, 44' Bogdan
CATANIA (4-3-3): Pisseri; Blondett (28' st Esposito), Aya, Bogdan, Marchese (32' st Brodic); Biagianti (18' st Rizzo), Lodi, Mazzarani; Barisic (18' st Di Grazia), Curiale, Manneh (18' st Porcino). A disp.: Martinez, Semenzato, Tedeschi, Bucolo, Russotto, Ripa. All.: Lucarelli.

PAGANESE (3-4-1-2): Gomis; Meroni (30' st Acampora), Piana, Carini; Ngamba, Nacci, Tascone, Della Corte; Cesaretti; Cernigoi (12' st Talamo), Cuppone (26' pt Bensaja). A disp.: Marone, Galli, Tazza, Pavan, Bernardini, Grillo, Maiorano, Boggian. All.: De Sanzo.

ARBITRO: Mei di Pesaro (Garzelli - Meocci)

NOTE: spettatori 9mila circa. Ammoniti: Blondett, Cesaretti, Bensaja, Carini, Della Corte. Recupero pt 1', st 0'

Danilo Sorrentino
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25.3.18

Catania-Paganese 6-0: niente è perduto, è vero. Però diamoci una mossa!


Di Nino Ruggiero

No, sei a zero non è il risultato di una partita di tennis. È invece il punteggio finale di una partita di calcio che ha visto impegnate allo stadio “Massimino” il Catania e la Paganese. Un risultato davvero tennistico, come si diceva una volta, che condanna senza scampo una giovane, inesperta e forse presuntuosa Paganese.
Sono bastati dieci minuti alla squadra etnea per mettere in chiaro che non ci sarebbe stato scampo per i ragazzi di Fabio De Sanzo vogliosi di giocarsela faccia a faccia con i più titolati avversari. I gol sono arrivati poi come le ciliegie perché, come si dice in gergo, una tira l’altra e per Gomis e compagni alla fine si è trattato di una vera e propria “debacle”,
Si sapeva che il Catania era di una levatura tecnica superiore e in un certo qual senso un risultato negativo alla vigilia era messo anche in preventivo. Si sperava però in una prova di orgoglio degli atleti in maglia azzurro-stellata e in una prestazione all’altezza delle migliori giornate. Invece sul campo non c’è mai stata storia e a onor del vero – nonostante l’impegno degli atleti paganesi, che non è venuto mai meno – troppo grande e incolmabile è apparsa la differenza dei valori in campo fra le due squadre.
Per la verità è balzato subito agli occhi, alla lettura delle formazioni in campo, che la Paganese apparisse un tantino sbilanciata in avanti; un vantaggio non indifferente per il Catania già bravo di per sé a infilarsi nei varchi della difesa paganese, ma in questo agevolato da una tattica quantomeno disinvolta della Paganese, schierata con tre attaccanti puri, o, se volete, con due attaccanti fissi e una mezza punta. Una tattica che avrebbe potuto sfacciatamente suonare come una disfida in un confronto contro una squadra di pari valore, ma non contro il Catania di oggi, spietato e determinato.
Probabilmente alla fine, con un centrocampo più robusto, con marcature più asfissianti sugli indemoniati attaccanti siciliani sarebbe finita lo stesso con una sconfitta; controprove nel calcio non sono ammesse, ma si sarebbe forse evitata la disfatta.
Quello che è certo è che la Paganese, dopo aver subito la prima segnatura, è andata in bambola e ha perduto anche il minimo dell’equilibrio che la stava caratterizzando nei primi dieci minuti di gioco. Fabio De Sanzo, sul risultato di due a zero, ha cercato di porre rimedio allo schiacciante predominio tattico del Catania schierando Bensaja al posto di Cuppone. Qualcosa di meglio si è visto, ma in svantaggio di due reti non è stato facile per Cesaretti, uno di quelli che non si è mai arreso, trovare la via della rete. Nelle poche volte in cui la Paganese ha tentato di farsi vedere in avanti, c’è stato sempre il portiere Pisseri a negare la gioia del gol; una volta a Cesaretti nel primo tempo e un’altra a Talamo nella ripresa.
Intendiamoci, come dicevo all’inizio, la sconfitta con il Catania poteva anche essere messa in preventivo, ma è la dimensione numerica del risultato con cui essa è giunta che lascia perplessi.
In questo finale di campionato – ai fini di una salvezza diretta – molto importante sarà l’autostima; una sconfitta come quella di oggi potrebbe abbattere il morale della squadra, anche in considerazione del fatto che le avversarie dirette non sembrano affatto rassegnate al peggio e sembrano aver calzato – soprattutto l’Andria – gli stivali delle sette leghe.
Sul morale dovrà lavorare a lungo e con convinzione De Sanzo in settimana. Purtroppo i segnali positivi di qualche settimana fa, seguiti dai risultati conseguiti con Francavilla, Rende e Monopoli sembrano svaniti.
Niente è perduto, è vero. Però diamoci una mossa!

Nino Ruggiero 

De Sanzo: “Azzerare tutto e ripartire subito”.

Disfatta pesantissima per la Paganese di mister De Sanzo. I campani sono stati annichiliti dal Catania per 6-0, un punteggio tennistico che fa precipitare il morale degli azzurrostellati ai minimi termini. Ma con la salvezza ancora in bilico è fondamentale non rimuginarci troppo sopra. Concetto sottolineato dallo stesso allenatore nel post partita:

”Spero che sia una ripartenza per noi, anche il Catania aveva perso 5-0 a Monopoli. Dobbiamo rafforzare gli sforzi, questo 6-0 ridimensiona meriti e ci fa tornare con i piedi per terra. Dobbiamo trarre quello di buono che ci dà questa gara. Umili, testa bassa e pedalare. Le parole non servono al momento, per raggiungere il nostro obiettivo occorre restare uniti”.

Da www.tuttoc.com

Top&Flop di Catania-Paganese 6-0.

TOP

Lodi (Catania): non segna, ma inventa calcio. Ogni occasione da gol creata porta il suo nome. L'assist per la rete di Mazzarani è qualcosa che raramente si vede in un campo di serie C, un gesto tecnico da altissima categoria. In più asfalta la mediana avversaria con intelligenza tattica e velocità di pensiero. ADULTO FRA I RAGAZZINI.

Cesaretti (Paganese): l'unico a non perdere la "dignità", calcisticamente parlando. Ha almeno tre palle gol che non riesce a sfruttare, ma tiene in "ostaggio" la difesa etnea con le sue accelerazioni. Peccato che il suo talento naufraghi al cospetto di una squadra troppo superiore. Abbandonato, letteralmente dai compagni. BALUARDO.

FLOP

Nessuno per il Catania: impossibile trovare un peggiore in casa Catania. Gara perfetta, campionato riaperto con il Lecce a +4, ma con una partita in più. Oggi può "girare", psicologicamente, la stagione rossoazzurra. LA RINCORSA CONTINUA.

La fase difensiva della Paganese: inguardabili i campani dal punto di vista difensivo oggi. Movimenti sbagliati, errori individuali e di reparto. Gli ultimi due gol, poi, sono da "oggi le comiche". Non un buon viatico in vista del rush finale per la salvezza. URGE CAMBIARE ROTTA.

Da www.tuttoc.com

Clamoroso al Cibali, il Catania travolge la Paganese per 6 a 0.

Il Catania travolge la Paganese per 6-0, approfitta del k.o del Lecce a Caserta ed accorcia a quattro lunghezze di distanza dai salentini. Partita a senso unico quella odierna, dominata in lungo e in largo. Il vantaggio arriva all'11' con Biagianti che scarica una gran destro dalla distanza su cui Gomis nulla può. Una decina di minuti dopo è il turno di Barisic che controlla un pallone imbizzarrito all'interno dell'area, si gira rapidamente e scarica un gran diagonale di destro imprendibile. La terza rete è un must per il calcio giocato con genio e talento: Lodi si inventa una verticalizzazione superba che manda al bar tutta la difesa avversaria e trova Mazzarani che non è da meno, tocca al volo di destro e beffa ancora Gomis.

Nella ripresa il copione non cambia: Barisic firma la sua doppietta ed il gol del 4-0 con un destro potentissimo da posizione defilata; la quinta rete la sigla Curiale che fa tredici in campionato dopo un clamoroso errore difensivo che gli spiana la strada verso la porta: è delizioso il suo colpo sotto con cui batte Gomis. Infine, la rete di Bogdan: altra amnesia difensiva dei campani che lasciano il croato tutto solo nell'area piccola, libero di incornare la sesta marcatura. 

Da www.tuttoc.com

Catania-Paganese 6-0: azzurrostellati umiliati ripiombano in zona playout.

22.3.18

Il Processo Azzurrostellato - La certezza nelle parole di De Sanzo. Una Paganese sconfitta, ma viva.


Un turno infrasettimanale, che come contro il Catania (sconfitta per 5-2), anche con il Siracusa non riserva emozioni, ma più di qualche dispiacere. La Paganese esce battuta dallo scontro con gli aratusei dopo un match combattuto e concluso sul punteggio di 1-2. Incontro che però ha messo in mostra, per la prima volta nell’era De Sanzo, degli errori difensivi gravi, da non commettere per puntare alla salvezza. Obiettivo conclamato dal club, e dall’allenatore, che nel post partita afferma convinto: “Dopo questa partita sono più che convinto che ci salveremo.”

Parole che possono rivelarsi come un’arma a doppio taglio per lui, chiamato dopo queste dichiarazioni a mettere in campo qualcosa in più, per tornare alla vittoria. Nel match di ieri ha inciso la distrazione di Carini, che perdendo palla al limite dell’area, ha permesso a Palermo di servire l’assist a Bernardo a due passi dalla porta difesa da Gomis. La reazione, come domenica scorsa, c’è stata. Il pareggio infatti arriva poco dopo, grazie ad un intuizione di Cesaretti, tornato in gran forma dopo gli infortuni che ne hanno caratterizzato l’ultimo mese di campionato. Una gioia che dura all’incirca dieci minuti, perché su calcio piazzato ci pensa Altobelli ad insaccare di testa.

Insomma, due reti subite in maniera molto “goffa”. Anche a seguito di questa ennesima marcatura, gli azzurrostellati provano l’arrembaggio finale, ma i tentativi di Cernigoi e Tascone non fruttano gli effetti sperati. Arriva così una sconfitta che fa più male per come arrivata, che per il risultato in sé. Con una Paganese che sullo 0-0 avrebbe potuto portarsi addirittura in vantaggio, con Cesaretti autore di un tiro dalla distanza che ha scheggiato la traversa La gara con il Siracusa si trova nell’intermezzo di un trittico che si chiude domenica con la partita del Massimino, contro il Catania. Altra squadra tosta, altra siciliana con cui si è puniti al minimo errore commesso. Quattro squadre raccolte in quattro punti con una classifica che impone di far punti contro qualsiasi avversario.

da www.zonacalcio.net

Paganese-Siracusa 1-2: per salvarsi bisogna finire di elargire regali agli avversari.


Nella foto, tratta da Eleven Sports, Cesaretti ha appena scoccato il tiro che terminerà la sua corsa sulla traversa

di Nino Ruggiero

Una squadra che si deve salvare, come la Paganese, non può assolutamente permettersi di elargire regali come quello offerto in occasione del temporaneo zero a uno; men che meno può farlo se l’avversaria di turno è una signora squadra come il Siracusa che lascia in panchina, per un opportuno “turn over”, elementi che farebbero la felicità di ogni compagine che deve lottare per restare in serie C.

Giornata di pioggia battente al “Marcello Torre” e terreno pesante, poi pesantissimo con il passare dei minuti complice un “avanti e indrè” continuo dei ventitre uomini in campo. Su un campo del genere è il Siracusa che si adatta subito alla bisogna mettendo alle corde la difesa della Paganese; dopo due minuti, colpisce il palo basso alla destra di Gomis con un tiro di Giordano in piena area a seguito di calcio d’angolo, uno dei tanti collezionati soprattutto nella prima parte della gara.

La Paganese cerca di riordinare le idee ma mostra in parecchi elementi di non essere in giornata felice. Ngamba, fra i migliori nelle ultime gare disputate, è in difficoltà sulla fascia destra e pare non ritrovarsi su un campo che gli è poco congeniale. Ma il francesino non è il solo a patire il terreno fangoso; soffre più di tutti in avanti proprio il gioiellino Cuppone che non riesce a trovare lo spunto veloce che ne caratterizza solitamente le prestazioni.

Il miglior Tascone della stagione non basta a quadrare il cerchio del centrocampo; il mediano si fa valere quando la partita si mette sul piano dell’agonismo puro ma la squadra nel suo complesso è come spezzata in due. Ciò nonostante non mancano alla Paganese le occasioni per andare a rete: all’11’ Cesaretti colpisce la traversa a portiere battuto con un tiro dal limite e al 28’ Cernigoi sfiora la segnatura con un diagonale parato a terra da Tomei.

Nel secondo tempo, proprio mentre la squadra azzurro-stellata sembra aver preso le contromisure ai più titolati avversari, al settimo minuto di gioco accade il fattaccio. Tutto parte da un pallone perso da Carini in uscita dalla difesa; come un falco arriva Palermo. Il centrocampista aretuseo recupera il pallone, si porta sulla destra del proprio schieramento e lo serve graziosamente a Bernardo che – solo – in piena area, fa secco Gomis. Una vera e propria leggerezza difensiva commessa nel periodo migliore della Paganese. Un regalo, uno dei tanti elargiti graziosamente dalla difesa azzurro-stellata nel corso di questo campionato.

La Paganese al momento accusa il colpo, poi sale in cattedra Cesaretti che al quarto d’ora rimette la partita sul risultato di parità con un rasoterra su cui nulla può il pur bravo Tomei. È un buon momento per la Paganese che però ancora una volta al 69’ capitola in mischia a seguito di una punizione; il più lesto di tutti è Altobelli che di testa realizza il gol dell’uno a due.

Non è proprio giornata per la squadra di De Sanzo che un minuto dopo potrebbe pareggiare grazie ad una bella azione personale di Cernigoi; sul tiro dell’ex pisano il portiere Tomei si supera e para a terra con un gran guizzo.

Negli spogliatoi De Sanzo dirà che la squadra lo ha soddisfatto sul piano dell’impegno. Niente da dire, è vero che i ragazzi si sono impegnati alla morte. Ci chiediamo però: può bastare il solo impegno per arrivare alla meta? De Sanzo dice di sì e – a questo punto del campionato – dobbiamo per forza di cose credergli.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

De Sanzo: "So di avere una grande squadra tra le mani".


Termina il momento positivo della Paganese che quest'oggi cade in casa contro il Siracusa, con gli aretusei che tornano così al successo dopo 3 turni di magra. La sconfitta deriva da due errori in difesa, commentati in sala stampa da mister Fabio De Sanzo: "Ho comunque detto ai miei che sono una grande squadra, di rialzare la testa e di continuare a combattere come hanno fatto oggi, che ci salveremo sicuramente. E' facile giudicare la squadra quando vince, ma è ancora più difficile giudicarla quando perde. Io trovo che non meritavamo di perdere, ma da questa partita posso dire di avere una grande squadra tra le mani. Quante volte diciamo che una squadra perde perché è senz'anima? Mentre io oggi ho visto una squadra che ha risposto, ho visto un Cesaretti che rincorreva e menava tutti, un Della Corte che è andato bene. Da questo capisco che la mia squadra ha anima e cuore. In prospettiva c'è tutto per continuare a sperare".

da www.tuttoc.com

21.3.18

La Paganese si ferma a tre: Cesaretti non basta, il Siracusa vìola il Torre.


Dopo tre risultati utili consecutivi, si ferma la Paganese sconfitta in casa dal Siracusa nel turno infrasettimanale. In un match che ha detto poco sotto il profilo dello spettacolo ma in cui le occasioni sono fioccate, l'ha spuntata la squadra siciliana che ha sfruttato un'ingenuità di Carini per passare in vantaggio ed una disattenzione difensiva su calcio piazzato per siglare il 2-1. Cesaretti aveva ristabilito anche la parità in una partita in cui il risultato più giusto avrebbe potuto essere proprio il pareggio. 

De Sanzo opta per il 3-4-1-2 con Cesaretti a supporto di Cuppone e Cernigoi, anche per sfruttare le qualità dei singoli in una partita condizionata dal campo reso pesante dalla pioggia. Nei primi minuti c'è grande bagarre, il Siracusa fa incetta di angoli e su uno di questi colpisce il palo con il capitano Giordano in mischia. La risposta della Paganese si spegne ancora su un legno, quello centrato da Cesaretti con un destro dal limite. Le squadre si affidano ai lanci lunghi, approfittando degli scivoloni dei difensori avversari, come accade agli azzurrostellati a metà primo tempo, col diagonale di Cernigoi sul quale Tomei risponde d'istinto. Nel finale occasione immensa anche per il Siracusa, nata da un fallo non visto dall'arbitro di Toscano su Cuppone: proprio il centrocampista aretuseo serve Liotti che sul secondo palo si divora in tuffo la rete del vantaggio.

La ripresa si apre con il vantaggio del Siracusa. E' un errore di Carini a regalare il pallone a Palermo, assist per Bernardo che tutto solo sul secondo palo porta avanti i suoi e firma il classico gol dell'ex. Reazione immediata degli azzurrostellati che pareggiano dopo pochi minuti grazie ad un eurogol di Cesaretti: azione classica dell'attaccante toscano che dalla distanza, con un destro a giro all'angolino, beffa Tomei. La partita è bella e viva, Ngamba trova attento il portiere aretuseo (18') che gli nega il raddoppio, mentre dalla parte opposta il Siracusa passa di nuovo. Sulla punizione di Giordano, il più lesto di tutti ad arrivare è Altobelli che trova il 2-1 ed il primo centro tra i professionisti. Gli azzurrostellati avrebbero potuto pareggiare subito dopo con una serpentina di Cernigoi, ma Tomei è un gatto e gli chiude lo specchio. De Sanzo ordina un offensivo 3-3-4 nel finale, con la Paganese che rischia di subire anche il tris per mano di Scardina. A conti fatti, il pareggio poteva essere davvero il risultato più giusto. 

MARCATORI: st 8' Bernardo (S), 14' Cesaretti (P), 25' Altobelli

PAGANESE (3-4-1-2): Gomis; Meroni, Piana, Carini; Ngamba (39' st Maiorano), Tascone, Nacci, Della Corte (35' st Bensaja); Cesaretti; Cuppone (17' st Boggian), Cernigoi. A disp.: Marone, Galli, Tazza, Negro, Bernardini, Pavan, Acampora, Grillo. All.: De Sanzo

SIRACUSA (3-5-2): Tomei; Giordano, Turati, Altobelli; Parisi, Palermo, Toscano, Mancino, Liotti; De Silvestro, Bernardo. A disp.: Genovese, Bruno, Di Grazia, Mangiacasale, Catania, Scardina, Daffara, Vicaroni, Marotta, Mazzocchi, Punzi, Calil. All.: Bianco

ARBITRO: Zingarelli di Siena (Dell'Olio - Politi)

NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Cesaretti. Angoli 3-12. Recupero pt 0', st 5'

Danilo Sorrentino
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Top&Flop di Paganese-Siracusa 1-2.

TOP

Cesaretti (Paganese): una prestazione da dieci e lode o quasi. E’ il calciatore qualitativamente più rappresentativo degli azzurrostellati e si vede. Si carica la squadra sulle spalle, e il gol messo a segno al 59’ è da vedere e rivedere per precisione e tecnica. Applausi anche per Taccone, motorino inesauribile in mediana. BALUARDO AZZURROSTELLATO

Turati (Siracusa): se la truppa di Bianco riesce ad espugnare il “Torre” lo deve anche al difensore ex Verona. Riesce ad annullare completamente il dinamismo di Cuppone. Preciso, sicuro e concentrato anche quando il pallone rimbalza in maniera irregolare a causa delle pessime condizioni del terreno di gioco. UNA GARANZIA

FLOP

Cuppone (Paganese): come dicevamo in antecedenza, viene letteralmente bloccato da Turati. La sua agilità, questo pomeriggio non frutta, complice un terreno di gioco ai limiti del praticabile. Viene sostituito giustamente, da mister De Sanzo al 62’. POCO UTILE

Parisi (Siracusa): stesso discorso fatto per Cuppone. La sua velocità e la sua spinta sulla fascia, sono state frenate dalle pessime condizioni di gioco. Si ritrova a fare il terzino aggiunto, piuttosto che l’esterno a tutta fascia. Prestazione mediocre per uno dei calciatori più interessanti in casa aretusea. BLOCCATO

da www.tuttoc.com

Il Siracusa espugna per due a uno il “Torre” di Pagani.

Un match condizionato dal terreno pesante, che ha regalato, però, un secondo tempo degno di nota. Il Siracusa espugna per due a uno il“Torre” di Pagani, battendo la Paganese per due a uno. Come dicevamo in antecedenza, è successo tutto nella ripresa. Al 53’ arriva il vantaggio aretuseo con Bernardo, che deposita in rete un buon cross dalla destra di Palermo, dopo uno svarione difensivo di Carini. Sei minuti dopo, però, ecco il pareggio dei campani. Grandissima esecuzione di Cesaretti (in foto), che scaraventa il pallone in rete con un gran tiro a giro dal limite. Gli azzurrostellati spingono, ma al 70’ arriva il nuovo vantaggio siciliano. Colpo di testa di Altobelli sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, e pallone nel sacco. Il match, poi, si è concluso con l’assedio, inutile a dir la verità, della truppa di De Sanzo. Tre punti d’oro per gli aretusei che continuano la loro corsa verso le zone nobili, mentre per i campani un k.o che mina un buon momento.

da www.tuttoc.com

Paganese-Siracusa 1-2: brutta sconfitta che non ci voleva.


Al Marcello Torre va in scena il match fra Paganese e Siracusa, valido per la 30esima giornata del campionato di Serie C. Gara che di conclude sul punteggio di 1-2, con gli ospiti bravi a sfruttare le tante occasioni create. Andiamo a scoprire quanto accaduto durante i novanta minuti di gioco.
Primo Tempo
Partono forte gli ospiti che colpiscono un palo con Giordano sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Risponde in modo perentorio la Paganese con Cesaretti. L’attaccante prima colpisce la traversa dai venti metri e poi ci riprova dalla distanza con la conclusione che esce di poco. In successione arriva poi il tiro di De Silvestro, bloccato senza troppi patemi da Gomis. La prima frazione di gioco si chiude con uno 0-0 che non rispecchia peró una gara animata dalle due facce. Padroni di casa che attendono un Siracusa propositivo.
Secondo Tempo
Al decimo minuo vantaggio ospite, con Bernardo che approfitta di un errore di Carini per buttare dentro un cross di Palermo. Avanzano ancora gli uomini allenati da mister Bianco. Stavolta è Giordano a impensierire Gomis con un tiro ribattuto angolo. Pochi minuti e arriva il sospirato pareggio per la Paganese, lo firma Cesaretti. L’attaccante toscano con un tiro a giro dal limite dell’area buca Tomei. Non mollano i “Leoni” che sorpassano nuovamente i campani con Altobelli che su punizione riesce con un colpo di testa a trafiggere Gomis. Ancora vivi Cesaretti e compagni che provano a trovare il 2-2 prima con Cernigoi e successivamente con Della Corte. Dall’altra parte Calil, subentrato nella ripresa, è bravo ad inserirsi fra le linee difensive avversarie alla ricerca del tris. Trova però l’oppisizione di Meroni.

Tabellino:

Paganese (3-5-2): Gomis; Piana, Carini, Meroni; Ngamba (84′ Maiorano), Nacci, Tascone, Della Corte (80′ Bensaja); Cuppone, Cernigoi, Cesaretti. All.: De Sanzo

Siracusa (3-4-2-1): Tomei; Altobelli, Turati, Palermo (78′ Mazziotti); Parisi, Toscano, Giordano, Liotti; Bernardo (60′ Scardina), Mancino (46’ Daffara); De Silvestri (60′ Calil). All.: Bianco

Marcatori: 59′ Cesaretti – 53′ Bernardo, 70′ Altobelli

Ammonizioni: Cesaretti

Espulsioni:

Arbitro: Zingarelli di Siena

da www.zonacalcio.net

Paganese-Siracusa 1-2: prima sconfitta della gestione De Sanzo.


20.3.18

La partita del tifoso - E' un punto guadagnato, però...


Che dire il pareggio, alla fine, è giusto. Però… Certo, il punto è importante, muove la classifica e dà morale. Però…

Però che ci volete fare? Quando ti recuperano e pareggi una partita che a un certo punto davvero pensavi di poter vincere, l’amaro in bocca diventa una spiacevole sensazione, tangibile, quasi fisica. Diventa fatale, a quel punto, guardare e riguardare la classifica e non puoi fare a meno di sommare virtualmente i due punti che ti mancano a quelli che hai. Sarebbe stato un bel vedere: un’altra squadra messa sotto e un’altra ancora praticamente raggiunta. A proposito, vi annuncio che in questo preciso momento (le circa 23:00 di lunedì) è finita la partita di Caserta: il Fondi ha perso e ora lo teniamo a -2.

Un fatto sembra evidente: la cura De Sanzo ci ha fatto bene e ora possiamo guardare con fiducia a questo finale di campionato e credere in una salvezza fino a poco fa insperata.

Diciamoci la verità però: domenica, in particolare al primo tempo, non abbiamo fatto bene. Soprattutto a centrocampo abbiamo penato molto, i ragazzi sembravano in balìa dei loro colleghi di reparto e il gol di Cuppone (di questo passo, ci toccherà davvero comprargli la macchina nuova) è stato un fulmine a ciel sereno (o un raggio di sole al buio di una notte tempestosa, come più vi piace). Si faceva fatica a ripartire, si sbagliavano continuamente gli appoggi in uscita dalla difesa e gli attaccanti non tenevano un pallone manco a fermarlo con le mani. In ombra Cernigoi, che si è fatto ammirare solo quando a un certo punto sembrava deciso a picchiare tutti i giocatori avversari, scatenando una guerriglia urbana in mezzo al campo, sedata dal pessimo arbitro di giornata, con un cartellino giallo. Meglio, decisamente meglio, nel secondo tempo. E il calcio, questo inesplicabile gioco, anche lì ti sorprende, così come nella prima frazione di gioco: noi giochiamo, noi ci fumiamo un paio di gol e loro segnano. Il loro attaccante scivola su una buccia di banana, impatta il pallone e questo finisce lemme lemme in rete.

Ci lecchiamo le ferite, è vero ma adesso abbiamo la consapevolezza di potercela fare, che non siamo inferiori a molte squadre e che forse anche il calendario ci strizza l’occhio.

Mercoledì si gioca di nuovo. Quella che verrà, a mio avviso, sarà una partita simile a quella col Rende (dal punto di vista delle motivazioni) e confido nello stesso atteggiamento degli azzurrostellati, nella medesima voglia di uscire dall’incubo. Sicuramente le altre squadre, almeno sulla carta, saranno messe peggio di noi. E allora approfittiamone, mettiamo la freccia e andiamo!

Alberto Cesarano
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La Paganese vista da...Nocera! - Un punto per la storia e per la salvezza.

Per la terza stagione consecutiva la Paganese esce imbattuta dal Veneziani e dopo le due vittorie firmate Grassadonia, mister De Sanzo allunga la striscia positiva con un meritato pareggio. Un pari sostanzialmente giusto che fa storia - il primo dove finora si erano collezionate due vittorie e due sconfitte - e che consente alla Paganese di incrementare la mini striscia di risultati dopo il punto di Brindisi col Francavilla e la vittoria interna con il Rende. Restando in tema di numeri, in Puglia è giunto il primo gol subito dell'era De Sanzo, peraltro in rimonta dopo il vantaggio sul guizzo di testa (che torsione!) di Cuppone al secondo centro consecutivo, il terzo in campionato che diventano quattro considerando quello in Coppa a ViterboIn trasmissione venerdì sera a Paganesemania, avevamo augurato all'attaccante leccese di essere il Marco Firenze della passata stagione. Le premesse ci sono tutte: guizzo, tecnica, fiuto del gol e caparbietà sono le caratteristiche della punta di proprietà del Pisa che sta dando una grossa mano alla Paganese versione gennaio. Così come Cernigoi, Nacci, Boggian, su cui c'era un rigore sacrosanto non segnalato dall'arbitro che grida vendetta, calciatori che hanno ridisegnato questa squadra insieme alla vecchia guardia.

Nella prima frazione s'è vista una Paganese che ha faticato a tenere a bada Genchi e compagni che, secondo me, hanno avuto troppa libertà di manovra. Poi il guizzo di Cuppone, che un minuto prima un avversario gli aveva letteralmente soffiato il pallone dal piede pronto per essere indirizzato a rete, ha cambiato l'inerzia della gara. Nella ripresa poi nel momento migliore della Paganese, dopo aver sprecato ingenuamente almeno nitide tre ripartenze, viene punita. Nonostante ciò, considerando anche le occasioni del Monopoli, vedi la traversa colpita sullo zero a zero, il pari è giusto e che certifica il buon momento della Paganese.

Ora non c'è tempo per rilassarsi e per godersi il pari in terra pugliese, bisogna pedalare e sudare anche se si è sulla buona strada. Alle porte c'è il Siracusa in viaggio verso Pagani per il turno infrasettimanale. Sarà la quarta squadra di caratura media alta, dopo Francavilla, Rende e Monopoli che affronterà al Paganese e chi pensava a formazioni senza motivazioni dovrà ricredersi. Il Monopoli visto all'opera ieri era più che voglioso e stimolato a far bene come lo sarà anche il Siracusa che proviene dal pari conquistato a Francavilla. Ma la Paganese deve avere in cuor suo qualcosa di più: per forza, per la maglia, per la classifica, per un risultato che deve arrivare ad ogni costo!

Peppe Nocera
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Luigi Cuppone e Mister De Sanzo nella Top 11 del Girone C.


La 30^ giornata del Girone C si è protratta fino a lunedì sera con ben due posticipi. La Casertana ha piegato per 1-0 il Racing Fondi, stesso risultato per il Lecce in trasferta a Cosenza. Domenica invece è tornata alla vittoria la Sicula Leonzio che ha battuto 0-2 l'Akragas a Siracusa. Vittorie per 2-1 della Fidelis Andria su Catanzaro e del Catania sulla Reggina. Poi quattro pareggi: 2-2 il finale di Trapani-Bisceglie, 1-1 tra Monopoli e Paganese e tra Rende e Juve Stabia. Termina a reti bianche Virtus Francavilla-Siracusa. Turno di riposo per il Matera.

Vediamo chi sono stati i migliori della 30^ giornata:

PORTIERE

Mirko Albertazzi (Virtus Francavilla): il giovane portiere dei biancazzurri è autore di una gara concentrata al massimo dall'inizio alla fine. Compie diversi interventi strappa applausi e risulta decisivo quindi ai fini del risultato positivo della squadra pugliese.

DIFENSORI

Vincenzo Camilleri (Sicula Leonzio): ennesima gara maiuscola del centrale bianconero che contiene, imposta e tiene la linea con grande attenzione. La rete che chiude i conti al "De Nicola" contro l'Akragas è la ciliegina sulla torta del suo bel pomeriggio.

Tommaso Silvestri (Trapani): bel match da parte del difensore di mister Calori, grintoso contro gli insidiosi attaccanti nerazzurri, va anche in rete con un bel tuffo di testa che raddrizza il risultato.

Jan Polak (Casertana): il roccioso difensore ceco è ancora una volta sugli scudi grazie ad una partita nella quale non sbaglia praticamente niente, sempre puntuale nelle chiusure e aggressivo quanto basta in marcatura per evitare facili azioni alle punte del Racing.

CENTROCAMPISTI

Manuel Marras (Trapani): scatti, dribbling, giocate mai prevedibili ed al contempo mai fini a se stesse. Marras è sempre il solito elemento che riesce, con le sue iniziative personali, a spostare gli equilibri. Non a caso regala un cioccolattino a Polidori per il gol che ribalta momentaneamente il punteggo.

Bruno Vicente (Juve Stabia): per ricordarsi di un passaggio sbagliato del regista delle Vespe bisognerebbe davvero andarsi a rivedere, secondo per secondo, tutto il match. Con lui la squadra di Caserta e Ferrara ha fatto davvero un grande salto di qualità.

Marcello Quinto (Fidelis Andria): la caparbietà nel ribadire in rete la respinta di Nordi sul suo precedente è lo specchio del suo match giocato con grande convinzione. Nel complesso una prestazione che risulta decisiva ai fini del successo dei pugliesi sul Catanzaro.

Alessandro Quaini (Racing Fondi): nonostante la sconfitta di Caserta, il giovane centrocampista ancora una volta brilla per le sue geometrie, il senso della posizione e le intuizioni nell'impostare l'azione offensiva del laziali.

ATTACCANTI

Eugenio D'Ursi (Bisceglie): esplosivo come sempre, l'attaccante nerazzurro firma una splendida doppietta in quel di Trapani, aprendo i giochi e infine pareggiando dopo la rimonta granata. Continua a crescere di gara in gara.

Luigi Cuppone (Paganese): terza rete in quattro presenze in campionato, ormai poco altro da aggiungere su questo ragazzi arrivato in prestito dal Pisa. La dirigenza azzurrostellata ci ha visto davvero bene e Cuppone sta ripagando la fiducia a suon di gol importanti. Sfiora anche la doppietta, che Bardini gli nega con un'uscita provvidenziale.

Davis Curiale (Catania): trascinante come pochi l'attaccante rossoazzurro che firma due reti che portano la squadra siciliana ad un preziosissimo successo che la riporta nuovamente in solitaria al secondo posto della graduatoria.

ALLENATORE

Fabio De Sanzo (Paganese): cinque punti nelle ultime tre gare, un grande scatto in avanti e risultati importanti contro squadre di livello. La Paganese sembra aver cambiato faccia e sotto la gestione De Sanzo, in sole tre partite, gli azzurrostellati sono stati capaci di uno sprint che ora li vede ad un solo punto dalla salvezza diretta. Chiaramente va dato il giusto merito ai giocatori e alla gestione di mister Favo, di cui De Sanzo era il vice. Ma le ultime settimane hanno definitivamente convinto il club azzurrostellato a puntare su di lui fino al termine della stagione. Contro Siracusa e Catania, mercoledì e domenica, le cosiddette prove del nove. Ma De Sanzo si è già meritato la conferma.

da tuttoc.com

19.3.18

De Sanzo: "Contento del risultato, ora non molliamo la presa".

Al termine del pareggio di Monopoli, mister Fabio De Sanzo, allenatore della Paganese, è così intervenuto in sala stampa: "Sono molto contento del risultato ma forse abbiamo subìto gol nell'occasione peggiore, l'avessero fatto prima, in un'altra circostanza, sarebbe stato meno indolore. Noi abbiamo sbagliato il raddoppio ed anche l'ultimo passaggio in un paio di ripartenze. Ne approfitto comunque per rinnovare i complimenti a mister Scienza, abbiamo affrontato una grande squadra. Quindi questo punto ci soddisfa. Per noi è un buon momento, ma dobbiamo assolutamente continuare su questa linea. Sono stato contento di tornare a Monopoli, io ho dato tutto per questa maglia. Qualcuno mi ha dato colpe che non avevo, ma il passato è passato. Parliamo del presente e della Paganese, avevamo tanti giovani in campo, è una grande soddisfazione lavorare con i giovani. Mancavano tanti elementi importanti e venire a giocare a Monopoli con una formazione quasi inventata è una dimostrazionedi coraggio da elogiare a mio avviso. La salvezza? Non dobbiamo mollare la presa, serve sempre questo atteggiamento".

da www.tuttoc.com

La Paganese dà continuità, a Monopoli è 1-1: Mangni riprende Cuppone.


La Paganese targata Fabio De Sanzo continua a fare punti. A Monopoli ottiene un punto importante, anche in virtù dei risultati maturati sugli altri campi (Reggina e Catanzaro non possono stare tranquille), seppur subito in rimonta. Cuppone, a fine primo tempo, conferma il suo magic moment, così come Mangni che pareggia i conti a metà secondo tempo. Gli azzurrostellati, sullo 0-1, avrebbero potuto gestire meglio qualche ripartenza, ma soprattutto possono recriminare per un rigore non dato nel finale. Quinto punto in tre partite per gli azzurrostellati, che mercoledì ospiteranno il Siracusa.

Senza Scarpa, De Sanzo sceglie Bensaja nel trio di centrocampo. Senza il capitano la Paganese ha poche idee e fa fatica a costruire azioni pericolose, cercando di agire solo di rimessa. L'approccio del Monopoli, però, è più gradevole, col tridente offensivo i biancoverdi mettono in difficoltà gli azzurrostellati che concedono qualche occasione di troppo. Piana è decisivo al 7', quando con la schiena respinge in angolo la conclusione a botta sicura di Genchi, mentre a salvare la Paganese al 22' è il palo, che nega a Sounas la gioia del gol con un gran destro dal limite. A metà primo tempo si fa anche male Gomis, ma il portiere - al rientro dalla squalifica - stringe i denti e resta in campo. All'improvviso, al primo vero affondo della partita, la Paganese passa. Tutto nasce da uno spunto di Cuppone, rimontato in extremis da Mercadante; sul corner seguente, lo stesso attaccante azzurrostellato si avvita alla grande sul piazzato di Bensaja e supera Bardini. Il quarto gol in cinque partite della punta salentina apre un finale ruspante con protagonisti i due portieri, entrambi bravi in uscita rispettivamente su Salvemini e Cuppone
Il secondo tempo inizia come la prima frazione, con un approccio migliore da parte del Monopoli che nei primi minuti ha un'occasione clamorosa con Sarao, chiuso in uscita da Gomis (9'). I biancoverdi insistono e trovano il pareggio a metà ripresa, con Mangni che, dopo un ottimo spunto di Rota sulla destra, realizza a porta sguarnita. La Paganese, subìto il gol, rischia poco o nulla, si difende con ordine e protesta al 34' per un rigore apparso solare per un fallo su Boggian, non segnalato dal signor Rutella. Il finale è tutto di marca pugliese. In avvio di recupero, Gomis blocca in due tempi il colpo di testa di Benassi, mentre è clamoroso il gol fallito da Mangni che, messo a sedere anche il portiere della Paganese, calcia incredibilmente sull'esterno della rete al 92'. Sarebbe stata una beffa troppo grande. 

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 37' Cuppone (P); st 22' Mangni (M)

MONOPOLI (3-4-3): Bardini; Bei (39' st Benassi), Ferrara, Mercadante; Rota (27' st Longo), Sounas, Scoppa (39' st Mavretic), Donnarumma; Sarao (27' st Paolucci), Genchi, Salvemini (14' st Mangni). A disp.: Convertini, Lewandowski, Minicucci, Tafa, Russo, Eleuteri. All.: Scienza


PAGANESE (3-5-2): Gomis; Meroni, Piana, Carini; Ngamba, Tascone (42' st Bernardini), Nacci, Bensaja, Della Corte; Cernigoi (35' st Cesaretti), Cuppone (23' st Boggian). A disp.: Marone, Galli, Tazza, Maiorano, Pavan, Acampora, Grillo. All.: De Sanzo


ARBITRO: Rutella di Enna (Trinchieri-Donato)


NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Cernigoi, Cuppone, Boggian. Angoli 5-4. Recupero pt 1', st 5'


Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

18.3.18

Monopoli-Paganese 1-1: un punto meritato che serve per la classifica.


Nella foto, tratta da Eleven Sports, Cuppone viene fermato all’ultimo momento dal portiere Bardini
di Nino Ruggiero
Finisce in parità e non si può dire che una delle due squadre in campo non abbia meritato il punto preso. Dopo aver assistito a una partita di calcio dai due volti, come quella di oggi, bisogna dire che il calcio è sempre più strano e indecifrabile.

Monopoli a mille nei primi venticinque minuti; una squadra dall’argento vivo addosso; calciatori che arrivavano in area di rigore della Paganese da tutte le parti. Gol sfiorato in almeno tre occasioni da parte dei pugliesi; palo, parate di Gomis, anticipi difensivi mozzafiato in extremis. Azzurro-stellati letteralmente frastornati, costretti a difendersi anche con le unghie. Venticinque minuti da incubo; chiedere ai difensori paganesi per sapere come hanno fatto a cavarsela.

Ecco, il calcio e i suoi volti. Alla mezzora la partita cambia letteralmente, cosa da non credere. Nacci e Bensaja riescono a prendere le redini del gioco e a far respirare i compagni di difesa; la partita cambia da così a così: è un’altra Paganese in campo. La sfuriata del Monopoli scema lentamente. L’organizzazione difensiva predisposta da De Sanzo – e che prevede marcature strette su Genchi, Sarao e Salvemini – incomincia a prendere forma dopo il disagio iniziale. Al minuto trentasette nella prima occasione che si presenta in avanti, ancora una volta, quell’implacabile cecchino di Cuppone va addirittura a rete con una torsione di testa su cross dalla sinistra di Bensaja che lascia di stucco il portiere del Monopoli. E sono quattro per questo giovane rapinatore d’area, compreso il gol segnato in Coppa Italia a Viterbo.

Adesso è un’altra Paganese, paragonabile a quella vista all’opera sette giorni addietro al “Marcello Torre” contro il Rende. In contropiede, o se volete in ripartenza, Cuppone è irresistibile e in coppia con Cernigoi fa impazzire la difesa pugliese; l’attaccante sfiora addirittura l’impresa sul finale di tempo ma il portiere stavolta non si fa sorprendere e sventa il possibile zero a due con un tuffo temerario.
Nella ripresa la Paganese gioca una gara impeccabile tatticamente. Il Monopoli è sulle corde: ha perduto lo sprint iniziale mentre cresce sempre di più il centrocampo azzurro-stellato sostenuto sulle fasce da Della Corte e Ngamba. Quest’ultimo è letteralmente imprendibile quando anticipa il diretto avversario e si lancia in avanti; un vero peccato che in uno dei suoi “raid” offensivi sbagli il passaggio finale con due compagni liberi a raccogliere il passaggio per fiondarsi a rete. Ma sono cose che possono capitare quando si è giovani e si deve crescere ancora.

Il pareggio del Monopoli ha il sapore dell’assurdo. Arriva dopo venti minuti, nel momento migliore della Paganese, e viene realizzato con una specie di carambola su cui nulla può il bravo Gomis.
Per finire bisogna dire – per onestà di cronaca – che l’arbitro sul finale di gara ha sorvolato su un fallo da rigore grande quanto una casa commesso su Boggian oramai lanciato a rete e che il Monopoli, a pochi minuti dalla fine, ha fallito da due passi addirittura la palla della possibile vittoria. Si sarebbe trattato di una beffa incredibile.

Il punto di Monopoli, che serve e come! per la classifica, adesso deve rafforzare soprattutto la convinzione nelle proprie possibilità di tanti giovani che a volte camminano a corrente alternata. Ricordatevelo: non è da tutti lasciare il campo del Monopoli con un risultato positivo. La Paganese lo ha fatto.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Top&Flop di Monopoli-Paganese 1-1.

TOP

Mangni (Monopoli): entra al posto di un abulico Salvemini e spezza in due la gara. Segna con un ottimo senso della posizione e crea continuamente scompiglio della retroguardia del Monopoli. In pieno recupero avrebbe anche la chance dei tre punti che però spreca. Ma glielo si perdona, perché se non ci fosse stato probabilmente oggi i biancoverdi avrebbero chiuso la gara a bocca asciutta. CRAQUE

Cuppone (Paganese): terza rete in quattro presenze e ormai poco altro da aggiungere su questo ragazzi arrivato in prestito dal Pisa. La dirigenza azzurrostellata ci ha visto davvero bene e Cuppone sta ripagando la fiducia a suon di gol importanti. RIVELAZIONE

FLOP

Salvemini (Monopoli): non giocano una brutta gara i padroni di casa, anzi. Ma l'attaccante arrivato dall'Akragas, al contrario di altri pomeriggi, oggi è apparso slegato dalla manovra complessiva della squadra. ABULICO

Il centrocampo della Paganese: poco filtro in mezzo al campo oggi per gli azzustellati, che tecnicamente erano anche in superiorità numerica. Spesso però il pallino del gioco era nei piedi dei giocatori del Monopoli ed i vari Tascone, Nacci e Bensaja si son fatti vedere poco sia in fase di contenimento che in proiezione offensiva. TIMIDI

Da www.tuttoc.com

Monopoli-Paganese 1-1: a Cuppone risponde Mangni.

Termina 1-1 la sfida del "Veneziani" tra Monopoli Paganese. Avvio di gara di matrice biancoverde, con diverse occasioni da rete, su tutte quella di Sounas, che colpisce in pieno il palo. Ma è la Paganese a sbloccare il punteggio con Cuppone, che di testa, sugli sviluppi di un corner, anticipa tutti sul primo palo e insacca. Gomis poco dopo nega il pareggio a Salvemini con un'uscita a valanga, identica azione a parti invertite sul finire di frazione, con Bardini che impedisce a Cuppone di firmare la sua personale doppietta. Anche il secondo tempo tra Monopoli e Paganese regala grande intensità. Gli azzurrostellati sprecano un paio di ripartenze, mentre i biancoverdi vanno vicini al gol con Sarao, sul quale però è provvidenziale Gomis. Quindi il Gabbiano pareggia grazie al tap-in del neo-entrato Mangni. In pieno recupero è lo stesso attaccante ad avere sui piedi la palla del raddoppio, ma la sua conclusione a tu per tu con Gomis termina sull'esterno della rete. La Paganese reclama un penalty, che però l'arbitro non concede.

Da www.tuttoc.com

Monopoli-Paganese 1-1: continua la striscia positiva di De Sanzo.

15.3.18

Giudice Sportivo: due giornate di squalifica per Talamo.


La Paganese durante le prossime due gare di campionato dovrà far a meno di Nicola Talamo. Il calciatore arrivato durante la scorsa sessione estiva del mercato è stato squalificato dal giudice sportivo per aver colpito volontariamente con un calcio un avversario.

Decisione che arriva e costringe quindi mister De Sanzo a limitare la propria girandola di cambi durante le imminenti partite. Da gestire infatti ci saranno ben 3 match in soli 7 giorni. Di conseguenza potrebbe essere obbligato un tour de force per uno fra Cernigoi e Cuppone. Intanto si cerca di recuperare Cesaretti, per avere più alternative nel reparto avanzato dopo Negro è stato aggregato alla Berretti per il tanto atteso Torneo di Viareggio.

da zonacalcio.net

Viareggio Cup: altro finale amaro per la Paganese. Gli azzurri dominano ma la Cina passa al '90.


Ancora una beffa nel finale per la Paganese che, dopo essere stata ripresa nel recupero dal Perugia nel match inaugurale del Torneo di Viareggio, subisce all'89' il gol che costa la sconfitta contro la Cina Under 19. La rete che regala agli asiatici la vittoria ed il secondo posto in classifica nel girone 5 è stata realizzata da Xu Haoyang con una punizione che ha sorpreso la difesa azzurrostellata ed il portiere Cappa. La Paganese vede così assottigliarsi le speranze di qualificazione agli ottavi ed è già con un piede e mezzo fuori dalla competizione. Anche vincere contro il Torino sabato (coi granata che sono già certi del primo posto in virtù del successo sul Perugia per 3-1) potrebbe non bastare, dato che passano le tre miglior seconde del gruppo A.

Una sconfitta che è apparsa immeritata per gli azzurrostellati di mister Panico, i quali hanno avuto l'unico demerito di non aver concretizzato le tante palle-gol costruite nel primo tempo, con un Negro piuttosto ispirato. Nei primi minuti è stato molto bravo il portiere cinese Peng Peng sulle conclusioni di Cardone e Pelliccia, mentre Negro ha avuto l'occasione per il vantaggio al 35' in ripartenza: conclusione di poco alta. Poco dopo altra chance per Cardone che preferisce tirare in porta piuttosto che servire Negro meglio appostato, col pallone che sfila via di un soffio. Sempre meglio la Paganese anche nel secondo tempo, più equilibrato rispetto ad una prima frazione dominata da Riccio e compagni. Azzurrostellati che sfiorano il vantaggio con Cardone e ancora Negro. Quando ormai il pareggio sembrava certo, ecco la punizione-beffa di Xu Haoyang che alimenta le speranze della Cina Under 19, ora seconda a 3 punti. Nel recupero anche sfortunati gli azzurrostellati, che hanno colpito una traversa con Negro


MARCATORE: st 44' Xu Haoyang

CINA U19: Peng Peng, Su Shihao, Tao Qianglong (24' st Xie Shuo), Han Peijiang (24' st Yang Yilin), Zhou Junchen, Gong Qiule, Xu Lei, Xu Yue (1' st Xu Haoyang), Jiang Shenglong, Zhu Chenjie, Chen Ao (40' st Abudurousuli). A disp.: Huang Jiahui, Xia Ao, Liu Yulei, Luo Shipeng, Qi Yuxi, Sun Qinhan, Wang Jinze, He Yupeng, Li Yihe, Liu Jiqiang, Cheng Guoliang, Liu Kaijie, Liu Chaoyang. All.: Yaodong.


PAGANESE: Cappa, Rea, Marigliano, Bonavolontà, Riccio, Sivero, Pelliccia (22' st Bottone), Pipolo (1' st Verdicchio), Buonocore (35' st Catalano), Cardone, Negro. A disp.: Santangelo, Carrano, Inghilterra, Mattera, Orefice, Cerrone, D’Ambra. All.: Panico


ARBITRO: Munerati di Rovigo (Valeri-Masini)


NOTE: ammonito Jiang Shenglong 


Danilo Sorrentino
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Scarpa e l'obbiettivo "record" a 39 anni.


E' stato il mattatore del match casalingo contro il Rende. Parliamo della bandiera, nonchè capitano della Paganese, Francesco Scarpa (in foto). Il centrocampista offensivo, che ha quasi 39 anni, potrebbe raggiungere il record di marcature stagionali tra i professionisti. Il suo record, infatti, risale alle dieci reti messe a segno con la Paganese nelle stagioni 2006-2007 e 2007-2008, e con il Savoia nel 2014-2015. Ad ora i gol sono nove, ma ci sono ancora svariate partite da disputare. Quasi 39 anni e non sentirli; Chapeau Ciccio.

da www.tuttoc.com