19.12.19

Mancato accordo sulla defiscalizzazione, confermato lo sciopero della Lega Pro. Domenica niente partite.


La Serie C domenica non scenderà in campo. Lo conferma il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, il quale già lunedì aveva annunciato lo sciopero da parte della terza serie, con lo slittamento di tutte le gare del weekend. Il motivo della protesta è spingere il Governo ad accogliere la richiesta della defiscalizzazione degli introiti dei club di Serie C

"L'incontro tra il ministro Gualtieri e il presidente Gravina è stato istituzionalmente corretto. Ringrazio sentitamente il Ministro per l'attenzione riservata alla Lega Pro e la disponibilità al dialogo dimostrata. Così come ringrazio il presidente Gravina - le parole di Ghirelli -. L'incontro è stato positivo perché ha consentito di delineare cosa serva ai nostri club e sono emersi interessanti spunti di riflessione. Quello che ci interessa è che i club di Lega Pro arrivino alla sostenibilità economica-finanziaria. Abbiamo però la necessità di atti tangibili e concreti, di passare dalle analisi ai provvedimenti. Noi sappiamo di compiere un atto importante, domenica non si gioca. Di ciò ho informato il consiglio direttivo".

La Lega Pro ha diramato un comunicato per ufficializzare la decisione e disporre che "le gare della 1a giornata di ritorno del Campionato Serie C in programma nei giorni 21 e 22 dicembre 2019 vengano rinviate a data da destinarsi". Saranno recuperate il nuovo anno, con l'introduzione di un turno infrasettimanale all'interno del quale disputare la prima giornata di ritorno. Pertanto, la Paganese riprenderà il campionato domenica 12 gennaio, con la trasferta di Monopoli, in programma alle 17.30.

Danilo Sorrentino
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16.12.19

Il problema del gol.

Di NINO RUGGIERO

Peccato, veramente peccato. Un risultato crudele, non bugiardo per la verità perché il calcio non conosce né amici né compagni e non concede sconti; alla fine è severo sempre con chi, per un motivo o per un altro, non riesce a concretizzare e capitalizzare la propria condotta di gioco, sia pure decisamente votata all’attacco.

Si fosse trattato di un incontro di boxe, quello di ieri al “Viviani” di Potenza, ai punti, in mancanza di kappao’, sarebbe finito sicuramente in parità, ma stiamo parlando di una partita di calcio. E trattandosi di calcio vince chi riesce a interpretare la partita nel modo giusto, senza fronzoli, puntando alla concretezza, in modo cinico. Lo ha saputo fare il Potenza, autore di una gara ineccepibile dal punto di vista tattico e comportamentale, accompagnato dalla buona sorte che, come capita assai spesso nella vita, va sempre a braccetto con i più forti. La differenza l’ha fatta la diversa connotazione tecnica dei due attacchi, inutile girarci attorno, e la potenzialità offensiva dei rossoblù lucani è apparsa ben diversa rispetto a quella della Paganese che senza Diop perde un punto di riferimento importante in avanti.

Tornando alla gara, il Potenza ha segnato uno di quei gol impossibili, rasoterra, a fil di palo, sul quale nulla hanno potuto gli attenti difensori paganesi, Baiocco compreso. Dopo di che ha difeso con ordine il vantaggio pur nell’indiscutibile affanno che ha caratterizzato tutto il secondo tempo. Alla fine, guardando le cifre complessive che caratterizzano le peculiarità di una squadra, si è capito pure perché i lucani presentano una difesa che ha incassato pochissime segnature.

E la Paganese? Ha giocato una gara di attesa nel primo tempo; lo ha fatto con buona sagacia tattica anche se ha rinunciato a priori alla spinta propulsiva di Perri sulla fascia sinistra impegnato a contrastare come difensore puro uno scatenato Viteritti, suo alter ego di fascia. Una volta incassato il gol, nella seconda parte della gara, la squadra azzurrostellata ha giocoforza stravolto l’atteggiamento tattico. Ha preso il comando delle operazioni, si è impadronita del centrocampo, ha costretto gli avversari sulla difensiva ma è risultata poco redditizia in avanti. Ma non è una novità nonostante l’incommensurabile apporto di Scarpa schierato come centrocampista tuttofare, un occhio alla fase difensiva e un altro a quella propositiva di attacco, generoso come non mai, dal rendimento direttamente proporzionale all’avanzamento della sua età anagrafica.

Nel momento in cui è stato schierato Gaeta, portatore di freschezza atletica, la squadra ha avuto come un sussulto. Ma in avanti, purtroppo, non c’è stato nessuno squillo di tromba.

Purtroppo in questo momento la Paganese sconta il precario stato di salute di Diop, uno dei pochi attaccanti presenti nel suo organico che ha un buon rapporto con il gol. Erra, schierandolo negli ultimi minuti, ha tentato la cosiddetta mossa della disperazione ma il campo gli ha dato torto perché un calciatore che ha problemi fisici non può fare miracoli. Il giovanissimo Guadagni ha dato il massimo sotto il profilo dell’impegno; si è ben mosso su tutto il fronte dell’attacco ma non può essere caricato di responsabilità più grosse di lui.

Una sconfitta di misura, con tutte le recriminazioni su un possibile gol del pareggio annullato sul filo del fuorigioco, non compromette minimamente il cammino della Paganese. Quando il campionato dice la parola fine al girone di andata, la squadra di Erra mantiene una buona media salvezza. Certo, avrebbe potuto raccogliere qualche punto in più ma bisogna riconoscere che la squadra nel suo complesso ha una sua dimensione. D’altra parte, al tirar delle somme, solo due partite tra quelle disputate sono state al di sotto della media: quella con la Cavese e quella con il Picerno. Il programma della salvezza al momento è rispettato in pieno. Per raccogliere qualcosa in più, parliamoci chiaro, ci sarebbe bisogno di avere qualche rinforzo a centrocampo e in attacco. La difesa meglio non toccarla: è il reparto che dà maggiore affidamento e ha anche alternative di tutto rispetto.

La chiusura tocca l’aspetto spettacolare. Partite come quella di ieri tra Potenza e Paganese ti riconciliano con il calcio perché ti fanno vibrare le corde della vita, concedono emozioni a non finire, quelle emozioni che ti rendono partecipe, quasi attore, in una gara infinita, anche quando sei solo uno spettatore.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese vista da...Nocera! - La sconfitta di Potenza non offusca un gran girone d'andata.

Ci avevamo fatto la bocca e forse pretendavamo troppo, uscire indenne anche dal Viviani, per finire nel migliore dei modi il girone d'andata. Una buona Paganese, che ha lasciato le briciole al reparto offensivo lucano, però non è riuscita come tante altre volte a trovare la soluzione giusta dinanzi al portiere avversario quasi mai impegnato se non per la conclusione di Carotenuto. E' una Paganese che forse è allergica al Viviani dove, dopo aver perso anche con il Picerno ma con tutt'altra prestazione negativamente parlando, per la seconda volta il quarto miglior attacco del girone del girone ha fatto cilecca. Consoliamoci con il fatto che per quest'anno salutiamo il Viviani, non dovendoci più giocare per questa stagione.

Diciamo che se la partita fosse finita in parrità non sarebbe stao uno scandolo mentre ai punti, se fosse stato un incontro di boxe, sarebbe stata giusta la vittoria del Potenza per la maggior intraprendenza offensiva, anche se d'interventi miracolosi di Baiocco ricordi solo quello su Ricci. Mi ha sorpreso soprattutto vedere una squadra che, nonostante disputasse la terza partita in una settimana, abbia avuto ancora un srbatoio abbastanza pieno con le gambe che hanno girato senza troppi problemi. Un dato positivo in un crescendo di tenuta fisica che ora, dopo qualche giorno di riposo, deve fornire l'ultimo sforzo con la gara di sabato con la Viterbese prima del meritato rompete le righe per la pausa natalizia e del campionato di tre settimane.

La prestazione di Potenza lascia però l'amaro in bocca, per aver perso l'occasione di aver qualche altro punto in classifica se il reparto offensivo non avesse tante piccole deficienze fisiche che non fanno esprimere al meglio i vari DiopCalil. Una situazione su cui la società dovrà riflettere, in vista del mercato di gennaio, perchè nel girone di ritorno comincia un altro campionato e le partite saranno molto più serrate. Intanto a fine girone d'andata è tempo di bilancio e questo non può essere che positivo, per quelle che erano le aspettative di inizio stagione.

La Paganese chiude a 24 punti nella zona cuscinetto, quella tranquilla, cioè quella che va dall'undicesimo al quindicesimo posto ad un solo punto dai play-off, grazie ad una classifica cortissima, e soprattutto a più sette dal Picerno a quota 17, che occupa l'ultimo posto da evitare per non affronatre i play-out. In 19 partite ha ottenuto sei vittorie, sei pareggi e sette sconfitte con un sorprendete più 30 reti e 26, dato non prorpio positivo, al passivo, con qualcosa da registrare in trasferta. Gli azzurrostellati hanno battuto le  grandi come Monopoli, Avellino, Casertana, Catania e pareggiato con Catanzaro e Reggina. Sprecato con Francavilla e Vibonese con quattro punti lasciati sul dischetto nel recupero.

Sì è andati oltre le più rosee previsioni, dopo una partenza in ritardo per la riammissione, ma che aveva prodotto una struttura ben definita della squadra con calciatori esperti nei ruoli cardini. la vittoria più importate è stata la riconquista dell'entusiamo della tifoseria con la massiam espressione avuta nelle gare con Reggina e soprattutto Avellino. Ora è giusto apportare quei due- tre correttivi alla rosa per migliorare i tre reparti ed eviatre scherzi nel girone di ritorno. 

Peppe Nocera per paganesemania.it

Murano ferma la corsa di un'ottima Paganese.


E' una rete di Jacopo Murano, in avvio di ripresa, a punire la Paganese, che ha giocato a viso aperto e ad armi pari in casa del Potenza. Erra aveva chiesto una prova di maturità ai suoi, prestazione che c'è stata al cospetto di una squadra da ieri seconda in classifica con 39 punti. Una prova di grosso carattere soprattutto nel secondo tempo, dopo il gol subito, ma anche nella prima frazione la squadra azzurrostellata non aveva rischiato tantissimo. Con la contemporanea sconfitta del Picerno, gli azzurrostellati restano a +7 sulla zona playout al termine del girone d'andata. 

Diop non ce la fa e si accomoda in panchina (entrerà solo per il forcing finale), l'inizio del Potenza che schiera i suoi secondo il 3-4-3 è veemente, anche se la Paganese non soffre più di tanto. Qualche conclusione di Ricci e Murano, fino all'occasione più importante capitata a metà primo tempo a Ricci: dopo un primo controllo sbagliato, il mediano trova lo specchio ma anche l'opposizione di un superlativo Baiocco. A cinque minuti dall’intervallo è di Carotenuto il primo tiro della Paganese verso lo specchio della porta: azione personale sulla destra e conclusione sul primo palo, Ioime è attento.

In avvio di ripresa, Raffaele sistema França accanto a Murano per il 3-5-2. Mossa azzeccata perchè dopo 4' lo stesso attaccante ex Trapani, con un destro dal limite, fredda Baiocco. Gli azzurrostellati si liberano mentalmente e passano al controattacco. Alberti segnerebbe anche, ma è in fuorigioco sul tocco di Caccetta che aveva perso l'attimo per calciare. Erra inserisce Gaeta e passa al 4-3-1-2 creando diverse opportunità nei pressi dell’area di rigore avversaria, la difesa del Potenza però si difende con ordine e, anche nel forcing finale, non ci sono grosse chance per una Paganese che comunque chiude in attacco.

MARCATORE: st 4' Murano

POTENZA (3-4-3): Ioime; Sales, Giosa, Emerson (32’ pt Silvestri); Viteritti, Dettori, Ricci (26’st Iuliano), Coccia; Ferri Marini (1’st Coppola), Murano (34’st Arcidiacono), Longo (1’st França). A disp: Breza, Panico, Vuletich, Isgrò, Volpe, Di Somma, Souare. All.: Raffaele

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Sbampato (22’ st Gaeta), Stendardo, Panariello; Carotenuto (26’ st Mattia), Caccetta (40’ st Diop), Capece, Scarpa, Perri; Guadagni, Alberti (26’ st Calil). A disp: Scevola, Dramè, Bramati, Bonavolontà, Schiavino, Musso. All.: Erra.

ARBITRO: Gualtieri di Asti (Pompei Poentini-Teodori)

NOTE: spettatori 2619, di cui 136 ospiti. Ammoniti: Iuliano, Sbampato, Scarpa, Capece, Guadagni, Perri. Espulsi: Angoli: 2-1 Recupero: 3’pt, 4’st

Danilo Sorrentino
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Top & Flop di Potenza-Paganese.

TOP

Murano (Potenza)
: sembra un pomeriggio difficile per il numero 11 rossoblu, ma ad inizio ripresa gli basta un pallone per trovare il guizzo vincente che vale tre punti pesantissimi. E’ il sesto centro in campionato, sempre più leader e capocannoniere di una squadra che continua a sognare in grande. DECISIVO

Carotenuto (Paganese): è il più attivo nel primo tempo, sulla fascia destra prova a rendersi pericoloso e da una sua azione personale sulla destra nasce l’unico vero tiro in porta del primo tempo dei Liguorini. Nella ripresa esce quando Erra cerca forze nuove, lui che ha fatto avanti e indietro sulla fascia è uno dei più stanchi. MOTORINO

FLOP

Longo (Potenza)
: primo tempo senza squilli e senza neanche l’ardore che dovrebbe metterci un giocatore che torna titolare dopo quasi un mese. Non fa nulla in pratica per convincere Raffaele a cambiare le gerarchie in avanti. RIMANDATO

Scarpa (Paganese)
: prestazione disordinata e senza acuti dell’uomo di maggiore esperienza dei campani. Non riesce ad incidere, sciupa una buona occasione e non illumina mai il gioco come ha fatto tante volte in passato. SPENTO

da www.tuttoc.com

Potenza-Paganese 1-0: gli azzurrostellati si fermano dopo quattro risultati utili consecutivi.

Allo Stadio "Alfredo Viviani", il Potenza dimentica il ko di Bari e chiude il girone d’andata battendo 1-0 la Paganese e volando così al secondo posto in classifica con 39 punti insieme al Bari, punteggio record e oltre ogni aspettativa per i lucani. La Reggina prima resta lontana dieci punti, ma il campionato dei rossoblu è di altissimo livello.

Nel primo tempo la squadra di Raffaele parte subito all’attacco, ma sbatte contro l’organizzazione difensiva della Paganese che lascia pochissimi spazi. Al 19’ la prima occasione da gol per i rossoblu arriva grazie ad un lancio lungo di Emerson e una doppia sponda di testa di Murano e Ferri Marini che liberano Ricci che da ottima posizione prima liscia il pallone e poi va alla conclusione a botta sicura trovando la grande risposta di Baiocco che gli nega la gioia del gol. Il portiere azzurrostellato è bravo ad opporsi anche poco dopo la mezz’ora ad una punizione calciata da Dettori. Bene in difesa, ma poco propositiva in avanti la squadra di Erra pericolosa nei primi quarantacinque minuti solo con un’iniziativa personale di Carotenuto e con il suo tiro respinto con i pugni da Ioime. Nella ripresa Raffaele prova a scuotere i suoi inserendo subito Coppola e França al posto di Ferri Marini e Longo. I cambi e il nuovo schieramento tattico con il passaggio al 3-5-2 fa subito effetto con la nuova coppia offensiva che inventa la rete del vantaggio: assist di França e gol di Murano che firma il sesto gol in campionato che lo rende sempre più capocannoniere dei rossoblu. La reazione degli ospiti è veemente, Alberti si vede annullare un gol per fuorigioco dopo un’azione convulsa da calcio d’angolo che aveva portato anche Caccetta a sprecare un’ottima occasione. Nel finale il forcing dei campani è confuso con Erra che inserisce anche Diop oltre a Calil, ma non riesce mai ad impensierire Ioime che così può festeggiare con una vittoria il suo rientro da titolare dopo cinque partite in panchina.

Si ferma la Paganese dopo quattro risultati utili consecutivi, una sconfitta che fa scivolare i campani al tredicesimo posto in classifica, ma sempre vicinissimi alla zona playoff e con una margine rassicurante di sei punti su quella playout.

da www.tuttoc.com

12.12.19

La teoria degli spazi.

Di Nino Ruggiero

È difficile nel calcio che si possa parlare di partite perfette con riferimento al gioco espresso e al risultato. Ebbene la partita con il Catania va ascritta come una delle rare partite che rasentano la perfezione per quello che si è ottenuto in termini di praticità, con ovvio riferimento alla prestazione della Paganese.

Una squadra così pronta, sveglia, geometrica, puntigliosa, gagliarda sotto il punto di vista atletico e caratteriale non s’era vista da tempo, se si eccettua l’altra bella e redditizia esibizione di Caserta.

Il Catania, nobile decaduta, meritevole per bacino d’utenza di ben altra categoria, è rimasto annichilito al cospetto di una squadra che l’ha affrontata con fiero cipiglio, mai doma, arrembante e garibaldina come la fantasia dei suoi tifosi l’avevano sempre immaginata.

Bella vittoria, meritata al di là del punteggio per spirito di corpo dimostrato, per generosità, per compattezza di squadra, per sapienza tattica, per equilibrio dimostrato sempre, anche nei momenti cruciali della gara.

Oggi Alessandro Erra ha ritrovato non solo la squadra che aveva in mente, organica, compatta e battagliera, ma anche una squadra che si è ritagliata una mentalità vincente. Parliamoci chiaro, non era facile giocare da pari a pari sul piano squisitamente tecnico con un Catania partito all’inizio del campionato con mire di primato.

Ebbene, in virtù di una saggia lettura delle caratteristiche degli avversari, la Paganese ieri ha costruito il suo successo puntando tutto sul ritmo, sull’intensità agonistica e sulla chiusura degli spazi agli avversari in fase di ripiego. Tattica che resta una mossa imprescindibile per una squadra che deve contrastare un’avversaria dotata di elementi di grossa caratura tecnica.

Nella circostanza l’allenatore della Paganese, cui va riconosciuto buon acume tattico, ha fatto ricorso a un vecchio concetto mai tramontato: la teoria degli spazi in campo. Quella che prevede la restrizione degli spazi agli avversari con marcature assidue e asfissianti accompagnata da ripartenze rapide e ficcanti negli spazi lasciati liberi dagli stessi avversari impegnati nella loro fase offensiva.
Tutto qua. Lo ha potuto fare perché finalmente la difesa ha acquisito interscambiabilità nei ruoli; perché ci sono elementi come Schiavino, Stendardo e Panariello al top della condizione e perché due giocatori di fascia come Mattia e Perri riescono con la stessa fisinvoltura a svolgere la fase difensiva e quella di proposizione in avanti.

A questo aggiungeteci un Capece che è calciatore universale, bravo sia nei compiti di regìa che di filtro a centrocampo, e un recuperato Caccetta che nelle ultime prestazioni sta finalmente ritagliandosi un ruolo di primo piano.

Infine, e non per ultimo, bisogna rendere onore e merito a Francesco Scarpa, capitano di lungo corso, autore di una prova maiuscola, gagliarda e puntigliosa che fa a pugni con la sua età anagrafica. La sua prestazione è da incorniciare sotto tutti i punti di vista e autorizza a sperare che possa ripetersi quando certamente sarà chiamato a dare il suo preziosissimo contributo di esperienza e di classe.

Una parola la merita anche Guadagni, l’ultimo della nidiata dei giovani che si stanno mettendo in luce. Guadagni rappresenta la punta di diamante di una delle tante scommesse societarie. Sta dimostrando di avere buone frecce al suo arco e risulta utilissimo all’economia della squadra perché riesce a farsi trovare pronto in avanti senza disdegnare di correre a perdifiato sugli avversari in possesso di palla secondo i compiti tattici assegnatigli.

Con queste premesse, nella speranza che non ci sia un’inversione di tendenza, credo che si possa pensare anche a fare qualcosa in più della semplice salvezza, anche se nel calcio non si può mai essere certi di niente.

Resto però sempre nella convinzione che in tale ottica, nella sessione di riparazione, si dovrebbe assicurare alla squadra un centrocampista di sostanza e un altro attaccante.
Per il momento può bastare così.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese vista da...Nocera! - La bandiera, il capitano ed il giovane.

Nel primo gelo del Torre, reso ancor più tale durante il minuto di raccoglimento, lungo 39 anni, in memoria del Sindaco e dell'ex Presidente di tutti, la Paganese sconfigge il Catania.Voglio pensare che forse dall'alto è giunta quella calma, all'eterno Scarpa, per trafiggere dagli undici metri Furlan, oppure che ha dato la spinta a capitan Stentardo per infilare nel sette il portiere siciliano o che abbia illuminato il destro di Guadagni, usato solo per camminare essendo un mancino puro, per trafiggere per la terza volta la porta rossoazzurra. Sfido chiunque a dirmi che fosse convinto che la Paganese battesse così ampiamente la corazzata Catania, almeno sulla carta, ritrovando dopo due mesi la vittoria casalinga. E' una grande vittoria quella conseguita da Capece e compagni ancora una volta con un punteggio non certo da formazione che deve salvarsi e dopo il 3-1 rifilato all'Avellino, proprio nell'ultima vittoria interna datata due mesi fa, arriva il tris rifilato alla Casertana e quello di ieri con il Catania. E' una Paganese ammazza grandi, solo il Bari è passato al Torre anche immeritatamente, che si fa largo in classifina con i suoi 24 punti, con il terzo  miglior attacco del girone in coabitazione con il Bari con 30 gol, salendo al decimo posto. " La piccola Paganese batte il grande Catania ", questo il titolo di giornata fornito da mister Erra, nel post gara che inorgoglisce l'allenatore che con calma serafica sta traghettando gli azzurri nel primo obiettivo, ovvero con un bel gruzzoleto al giro di boa. Di contro il tecnico dei siciliani Lucarelli, si arrampica sugli specchi per difendere il suo operato e quello della squadra, appellandosi al terreno di gioco non perfetto, ai gol subiti sui calci piazzati, al dubbio rigore. Tutti questi alibi aumentano il valore della prestazione della Paganese, rendendo imbarazzante l'auto difesa anche di Marchese e Dall'Oglio, che si uniscono alla linea comune.I tre marcatori di giornata rappresentano  a loro modo tre storie di questa squadra: la bandiera, il capitano ed il giovane, le tre espressioni  di questa Paganese che ha ripreso la marcia verso una salvezza tranquilla o forse verso .... poi ne parliamo.Nel frattempo godiamoci questo quarto risultato utile consecutivo, dove sono stati conquistati otto punti, con il toure de force che avrà nel Viviani di Potenza la prossima tappa...tutt'altro che semplice.

Peppe Nocera per paganesemania.it

Top & Flop di Paganese-Catania.

E' la Paganese ad aggiudicarsi il recupero della tredicesima giornata del girone C di serie C. Al 'Torre' di Pagani il Catania rimedia una brutta sconfitta per 3-1, in una prova da dimenticare per la formazione di Cristiano Lucarelli, che dopo tre vittorie di fila, torna a perdere. Per la formazione di Erra le reti portano la firma di Scarpa al 14' su penalty, concesso per un fallo di Marchese sullo stesso numero 10 azzurrostellato. Al 34' arriva il raddoppio dei padroni di casa con Stendardo, bravo a sfruttare di testa una sponda aerea di Caccetta. Nel secondo tempo, Dall'Oglio riaccende la speranza su punizione al 50', ma dieci minuti dopo Guadagni la chiude sul 3-1, con una gran botta da fuori. Con questo risultato gli etnei si fermano a 27 punti, mentre gli azzurrostellati salgono a 24 e si avvicinano alla zona playoff. Ecco i top e flop del match:

TOP

Guadagni (Paganese)
: il classe 2001 si esalta contro i rossazzurri, chiudendo i conti al 60' e raccogliendo un corto rinvio di Marchese. Prestazione convincente dell'attaccante, che manda in crisi la vulnerabile difesa rossazzurra. Bene anche la retroguardia campana che chiude ogni sortita offensiva ospite, con i terzini Mattia e Perri che vanno spesso a ripiegare. DINAMICO

Biondi (Catania): unica e solita nota positiva di un pomeriggio da dimenticare per gli etnei, troppo molli e disattenti. Il giovane fa quel che può, partendo a sinistra e spostandosi successivamente a destra, ma non è supportato a dovere dalla squadra. CONFERMA

FLOP

Nessuno (Paganese)
: poche sbavature difensive, la retroguardia fa buona guardia sugli attacchi degli ospiti, che provano più a buttare qualche pallone in mezzo, senza troppa convinzione. Un plauso particolare va ai terzini che non si risparmiano nelle due fasi. Unica sbavatura è sulla punizione di Dall'Oglio, sulla quale Baiocco viene un po' sorpreso. QUASI PERFETTI

Difesa (Catania): netti passi indietro rispetto alle ultime partite, che avevano dato i primi segnali di ripresa e solidità difensiva. Silvestri e compagni perdono le misure sugli attaccanti. Marchese protagonista, in negativo, in due dei tre gol degli azzurrostellato: prima atterra Scarpa, che si procura e realizza il penalty per la sua squadra; nel secondo tempo rinvia corto un pallone, raccolto agevolmente da Guadagni, con una perfetta conclusione da fuori. FRAGILE

da www.tuttoc.com

(Esclusiva TuttoC) Guadagni, il suo procuratore racconta: "Contentissimo, la Paganese lo valorizza".

Tra i protagonisti del bel successo della Paganese nel recupero col Catania c'è sicuramente Giuseppe Guadagni, giovane attaccante classe 2001, in gol nuovamente così come aveva fatto contro la Casertana. E' intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com il suo procuratore, Guglielmo Stendardo:

Ancora un gol per Guadagni con la maglia della Paganese.

"Sono contentissimo per la Paganese innanzitutto, per il Presidente che ha saputo cogliere subito l’occasione valorizzando un giovane di puro talento come Giuseppe che merita tutte le attenzioni. Anche se gli ho detto di restare con i piedi per terra perché non ha ancora fatto nulla. E’ un ragazzo che conosco da tantissimi anni ed è un calciatore che ha delle caratteristiche importanti, abile nelle ripartenze e molto veloce, dotato di una tecnica eccellente. Dal punto di vista umano eccezionale".

Che evoluzione ha avuto questo ragazzo?
"È migliorato tantissimo negli ultimi tempi perché Mister Erra lo ha saputo gestire e lo sta valorizzando tantissimo".

Lo stanno cercando altri club?
"Ci sono diverse squadre (Benevento, Genoa) che lo stanno seguendo e questo non mi stupisce. Però al momento lui deve soltanto pensare alla Paganese e a farsi trovare pronto quando sarà chiamato in causa".

Le prospettive del mercato invernale?

"Quello di gennaio è un mercato di riparazione, ci saranno più uscite che riguarderanno soprattutto quei giocatori che non hanno avuto spazio in questa prima parte di campionato".

da tuttoc.com

Paganese-Catania 3-1: l'evergreen Stendardo eroe di giornata.

Vince e convince la Paganese di Alessandro Erra, trascinata in zona playoff da un gruppo giovane guidato da veterani quanto mai determinanti. Copertina di giornata tutta per Mariano Stendardo che, a 36 anni, continua ad ostentare l'entusiasmo di un ragazzino e una forma fisica invidiabile. Il gol del momentaneo 2-1 siglato oggi pomeriggio contro gli etnei è la ciliegina sulla torta di un girone d'andata condotto ad altissimi livelli, i calciatori etnei non hanno potuto fare altro che infrangersi su un autentico muro. Se poi inizia anche a segnare.

da tuttoc.com

Erra: "Vittoria pulita e nitida, abbiamo concesso poco".

E' soddisfatto mister Erra al termine del successo della sua Paganese contro il Catania (3-1) nel recupero della tredicesima giornata del girone C di serie C. Ecco le parole del tecnico degli azzurrostellati:

"Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra formata da ottimi giocatori, ma i nostri giovani hanno dimostrato grande autorità e personalità. Avevamo in campo dei classe 2000 e 2001, che i calciatori del Catania li hanno visti nelle figurine. Onore a questi ragazzi che si sono battuti contro un avversario quotato e dotato tecnicamente. Credo che alla fine la vittoria sia pulita e nitida, perchè abbiamo concesso poco ad una squadra fortissima. Ho visto il giusto mix tra grandi e giovani, che si sono aiutati e trascinati a vicenda. Ho visto i grandi prendere per mano i giovani e i giovani ascoltare con umiltà e sacrificio i dettami. Questo avviene quando c'è un bel gruppo e tutti si mettono a disposizione del compagno. Guadagni sta vivendo un bel momento, chiede molto a se stesso ed è un ragazzo che non si accontenta. Sicuramente è una classifica parziale che non certifica ancora nulla, ma che è meritata. Non dobbiamo esaltarci più di tanto, ma è ovvio che la Paganese deve godere per una vittoria sul Catania, sulla Casertana o sull'Avellino, in modo anche eclatante. Noi siamo la piccola Paganese che ha battuto il grande Catania, il grande Avellino e la grande Casertana. Queste cose le possiamo dire senza esaltarci, rendiamo merito a questi ragazzi che stanno facendo qualcosa di piacevole".

da www.tuttoc.com

La Paganese fa il Catania: il 3-1 agli etnei vale un successo bellissimo.


Una Paganese ordinata tatticamente, organizzata, determinata e maledettamente concreta ha la meglio sul Catania. Gli azzurrostellati tornano a sorridere in casa a due mesi dal successo nel derby con l'Avellino e rifilano lo stesso risultato agli etnei, troppo superficiali per larga parte della gara. Il rigore conquistato e realizzato da Scarpa apre le danze, l'inzuccata di Stendardo alla mezz'ora manda ko il Catania. Il gol di Dall'Oglio su punizione in avvio di ripresa spaventa la Paganese, ma la perla del baby Guadagni toglie importanza anche all'assedio rossoazzurro nel finale di partita. Azzurri che salgono a quota 24 punti in classifica, agguantando la zona playoff e mettendosi a +7 sui playout. 

Partenza positiva per i ragazzi di Erra: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Scarpa viene atterrato in area da Marchese e spiazza Furlan dagli undici metri. Immediata risposta del Catania con Barisic che fa partire un bellissimo cross che si spegne però sul fondo. Al 35’ la Paganese raddoppia, grandissimo colpo di testa di Stendardo dopo una torre di Caccetta, imparabile per Furlan

In avvio di ripresa Dall'Oglio gela la Paganese con una punizione da posizione defilata che sorprende un non impeccabile Baiocco. Il 2-1 potrebbe spaventare gli azzurrostellati, ma il destro di prima intenzione di Guadagni al quarto d'ora, dopo una corta respinta della difesa, vale il tris. Lucarelli si affida all'artiglieria pesante, terminerà la partita addirittura con sei giocatori offensivi (tutti dentro per gli etnei), ma Baiocco è attento in uscita su Curiale nell'unica imbucata in area di rigore. Poi qualche cross, sempre respinto dalla difesa della squadra di Erra. Lucarelli a fine gara dirà che è soddisfatto della prestazione dei suoi e che ha perso solo per colpa di tre palle inattive. E allora il tecnico della Paganese cosa dovrà fare? I salti di gioia?

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 13' rig. Scarpa, 35' Stendardo; st 5' Dall’Oglio, 14' Guadagni

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Schiavino (43' st Sbampato), Stendardo, Panariello; Mattia, Caccetta (43' st Bramati), Capece, Scarpa (20' st Calil), Perri; Guadagni (43' st Lidin), Alberti (20' st Bonavolontà). A disp.: Scevola, Dramè, Gaeta, Diop, Carotenuto, Acampora, Musso. All.: Erra

CATANIA (4-2-3-1): Furlan; Calapai (28' st Mazzarani), Silvestri, Esposito, Marchese; Bucolo (39' st Sarno), Dall’Oglio (16' st Lodi); Barisic, Catania (16' st Di Piazza), Biondi (16' st Di Molfetta); Curiale. A disp.: Martinez, Rizzo, Pinto, Noce, Biagianti. All.: Lucarelli

ARBITRO: Tremolada di Monza (Fontemurato-Salama)

NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Schiavino, Dall’Oglio, Silvestri, Mazzarani. Angoli 1-6. Recupero pt 1', st 5'

Alfonso Amarante
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11.12.19

Nel recupero la Paganese batte il Catania per 3-1 e vede la zona playoff.

Rotondo 3-1 della Paganese ai danni del Catania questo pomeriggio nel recupero della 13^ giornata del Girone C: Scarpa al 14' si guadagna un rigore (fallo di Marchese) e va a trasformarlo dal dischetto per l'1-0. Il raddoppio arriva al 34' grazie ad un perfetto colpo di testa di Stendardo. Gli etnei accorciano al 50' con Dall'Oglio, che sorprende Baiocco direttamente su punizione. A chiuderla ci pensa infine al 60' Guadagni, con una gran botta da fuori che sorprende Furlan e la retroguardia rossazzurra.

Termina così la serie positiva del Catania che - tra coppa e campionato - durava da 5 turni: gli etnei restano fermi a 27 punti, al sesto posto in classifica. Per la Paganese è invece un successo che allunga a 4 la striscia di risultati utili e vale il balzo playoff: gli azzurrostellati infatti appaiano Vibonese e Teramo a quota 24 ed irrompono quindi nella zona con vista spareggi promozione.

da www.tuttoc.com

9.12.19

L'intensità perduta.

Di Nino Ruggiero

Il pareggio, per una squadra che si deve salvare, può essere considerato risultato positivo. Lo è a maggiore ragione se si considera che segue le buone esibizioni di Bisceglie (pareggio) e Caserta (vittoria esterna).

Certo, una vittoria avrebbe dato due punti in più e portato la squadra nelle zone medio/alte della classifica, ma l’esperienza mi porta a dire che quando – dopo averle tentate tutte con raziocinio – non si riesce a vincere in casa, è meglio accontentarsi di un punto senza sbilanciarsi eccessivamente rischiando poi la sconfitta.

Questo deve aver pensato Alessandro Erra quando ha effettuato le sostituzioni nella ripresa senza stravolgere l’assetto prudente della squadra in affanno davanti alla baldanzosa squadra calabrese che dalla panchina ha invece potuto estrarre autentici pezzi da novanta.

Nel computo generale della partita, l’intensità di gioco, ancora una volta, ha fatto la differenza. Quando i ritmi sono stati tenuti alti dalla Paganese, e mi riferisco a gran parte del primo tempo, il Catanzaro – che ha un potenziale tecnico di ottimo rilievo – è stato annichilito sotto l’intensa pressione agonistica degli azzurro stellati. In questi frangenti si è vista la migliore Paganese della stagione che in contropiede avrebbe potuto raddoppiare il vantaggio proprio con Mattia, autore del gol sblocca partita.

Oramai si è capito che la squadra perde gran parte del suo potenziale quando viene a mancare l’intensità agonistica che la contraddistingue; quando cioè non riesce più ad anticipare le mosse degli avversari, quando non arriva più prima sulle seconda palle, quando non riesce più a fare pressing alto.
L’interrogativo a questo punto è però d’obbligo: si possono mantenere alti i ritmi per novanta e più minuti? Impresa ardua se non impossibile per una legge della natura.

Per farlo ci vorrebbero ricambi altrettanto preparati all’intensità agonistica, unica arma che può fare da contraltare alla indiscussa superiorità tecnica di antagonisti più consoni al gioco corale e al controllo del pallone.

Purtroppo, si devono fare i conti anche con avversari che non hanno badato a spese nell’allestimento delle loro compagini e che si possono permettere di avere in panchina elementi pari o addirittura superiori a quelli schierati in campo.

Erra ha riportato in campo Drame’ e Calil nella ripresa; una mossa beneaugurante in vista dei due prossimi impegni, quello infrasettimanale di mercoledì con il Catania in casa e di domenica prossima a Potenza.

Bisognerà però vedere come i due calciatori hanno accusato l’impatto agonistico e se sono pronti per affrontare da protagonisti quello che resta del campionato. In linea tecnica i due calciatori non sono in discussione; bisognerà solo accertarsi della loro condizione psicofisica perché oramai non c’è più tempo per le speranze, per gli interrogativi e per le scommesse.

In questa ottica bisognerà capire le intenzioni della società in vista della prossima campagna cosiddetta di riparazione. Resto sempre dell’avviso che la squadra avrebbe bisogno di più sostanza a centrocampo e di un altro attaccante, con tutto il rispetto possibile per gli atleti che attualmente compongono la rosa della squadra.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Top & Flop di Paganese-Catanzaro.

Al 'Torre' finisce 1-1 l'anticipo della diciottesima giornata del girone C di serie C tra Paganese e Catanzaro. Nel primo tempo partita sostanzialmente equilibrata, con poche emozioni sia da una parte, che dall'altra. Gli uomini di Erra passano in vantaggio al 29', grazie al gol in spaccata di Mattia su un cross dalla sinistra di Guadagni, sul quale si era avventato senza successo anche Diop. Il Catanzaro comanda il possesso del pallone, tuttavia si rende realmente pericoloso solo dopo lo svantaggio: al 39' botta da fuori di Di Livio, che impegna Baiocco al primo vero intervento in corner.

Nella ripresa i giallorossi continuano a spingere, cercando il pari che arriva al 56' grazie a Tascone, che sfrutta al meglio un assist di Di Livio dalla sinistra. I giallorossi ci provano fino alla fine, ma senza la dovuta cattiveria sottoporta. La Paganese prova a ribaltare ogni azione, ma con scarsa verve.

Arriva così un pareggio giusto, per quanto visto in campo, e che accontenta entrambe le formazioni, portandole sopra di un punto (21 per la Paganese, e 25 per il Catanzaro). I campani torneranno in campo al 'Torre' tra tre giorni per il recupero contro Catania, mentre i giallorossi dovranno recuperare il match contro la Vibonese. Ecco i top e flop del match:

TOP

Mattia (Paganese)
: sblocca inaspettatamente la gara, inserendosi con i tempi giusti sul cross dalla sinistra di Guadagni. Partita di sostanza sulla fascia, dove fa quel che può. TRENO

Tascone (Catanzaro): riporta i suoi sul punteggio di parità, sfruttando al meglio un assist dalla sinistra di Di Livio. In mezzo al campo si fa rispettare. DINAMICO

FLOP

Diop (Paganese)
: in ritardo su ogni pallone. Rischia un rosso alla mezz'ora, ma viene graziato con un giallo per una manata involontaria su un calciatore avversario. Non fa la differenza in avanti. RIMANDATO

Di Gennaro (Catanzaro)
: il portiere mostra alcune insicurezze, sulle quali la Paganese non riesce ad essere abile nell'approfittarne. Su un cross dalla sinistra di Guadagni potrebbe provare l'intervento in uscita e invece rimane a guardare il pallone che scorre e finisce tra i piedi di Mattia, che si avventa come un fulmine, bucando la porta dell'estremo difensore calabrese. DISATTENTO

da www.tuttoc.com

La Paganese vista da...Nocera! - Un punto e basta in attesa del Catania.

Dal confronto di ex in panchina, Grassadonia ed Erra, ne esce un pareggio giusto per quello che s'è visto (o non s'è visto) in campo. Partita bloccata per lunghi tratti con moduli speculari e pochi sussulti. Una brutta partita di calcio. Due squadre che hanno i loro problemi: la Paganese alla ricerca di stabilità ed uomini pronti in attacco, reparto falcidiato da assenze di vario tipo come infortuni e squalifiche, e Catanzaro alla ricerca di una propria identità, in un gruppo che sta deludendo le aspettative. Sicuramente il pari serve a dare continuità e salire la ministriscia positiva a tre risultati in attesa dìgià della prossima sfida con il Catania di mercoledì. E' una Paganese che se da un lato ha retto il confronto, dall'altro si ha la sensazione che se la poteva giocare con maggiore intraprendenza limitando però i tanti errori tecnici nella manovra, sermpre spezzettata e mai fluida.

Il problema per Erra, che cerca giustamente nel confronto contro squadre di rango e di qualità maggiore prima di non prenderle, è quello di non riuscire ad avere una rosa o soprattutto un reparto, l'attacco al completo. Questa squadra ha dimostrato che se ha la rosa al completo riesce a stuzzicare la fantasia e dar fastidio anche alle grandi altrimenti soffre. Con il Catanzaro s'è visto che sin quando Diop ha retto ai problemi di sciatalgia che lo tormentano, il reparto ha avuto anche profondità. Poi con il suo calo e la sua sostituzione è venuto meno il tutto. Calil al momento, nonostante il recupero parziale, non è in grado di dare un contributo importante, come anche Dramè, davvero imballato come il brasiliano. Anche l'assenza di Alberti, seppur non in palla ultimamente, tanto da perdere il posto per Guadagni, che sta facendo capire la sua utilità per le sue caratteristiche.

Apprezzabile l'impegno di Musso e del bay Guadagni che con la loro freschezza cercano di fare quel che  possono. Ecco il quadro del reparto offensivo che ha a disposizione Erra che, se deve da un lato cercare di avere una tenuta in campo per contrastare le squadre avversarie, dall'altro è monco nelle sue frecce per offendere. Quella vista con il Catanzaro è stata una partita dove spesso la Paganese ha dovuto arretrare il proprio baricentro sotto la presenza più costante dei calabresi nella metà campo azzurra, soprattutto nel secondo tempo. Credo che anche con il Catania il tema tattico sarà lo stesso. Gli etnei cercheranno di fare la partita e la Paganese anche per esigenza di caratteristiche e d'impostazione sarà disposta a fronteggiare l'urto per poi trovare qualche soluzione per far male. Mister Erra nel dopo gara con il Catanzaro ha detto che inevitabilmente almeno due o tre saranno i cambi della formazione iniziale.

Volendo anticipare qualche mossa, potrebbe partite dall'inizio Carotenuto, risparmiato da alcune partite ed anche con il Catanzaro è subentrato e chissà se in difesa non ci sarà qualche altro avvicendamento, vedi Sbampato. A centrocampo difficile prevedere cambi visti gli uomini contati del reparto mentre potrebbe essere l'attacco ad essere rivisto. Innanzitutto da valutare se dall'inizio Diop, a distanza di tre giorni, vista la sua problematica possa partiare dall'inizio, così anche Calil per una mancanza di minuti nelle gambe. Si prospetta, scontato il turno di squalifica, un rientro da titolare di Alberti con ancora forse Guadagni al suo fianco a meno che Erra non decida di affiancargli Scarpa a riposo nelle ultime uscite.

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Erra e la differenza di qualità: "Il Catanzaro ci ha costretto a stare bassi, ma abbiamo rischiato poco".

Qualche rammarico ovviamente c'è per la vittoria soltanto assaggiata per circa venti minuti a cavallo fra primo e secondo tempo. Alla luce di quanto visto, però, la Paganese ha strappato un punto importante, in una ripresa non proprio esaltante per gli azzurrostellati, schiacciati dal Catanzaro. "Nel secondo tempo loro ci hanno costretto ad arretrare, ovviamente hanno una qualità diversa dalla nostra e noi davanti siamo anche calati. Diop non era in condizione di giocare, è sceso in campo solo grazie allo staff medico. Finchè ha retto, siamo riusciti a ripartire, si è fatta difficile dopo, anche perchè Calil non è un contropiedista come lui. Resta l'ottima prova, secondo me e l'aver concesso comunque molto poco ad una grande squadra". 

Paganese che ha sofferto troppo, specie nella ripresa, l'imprevedibilità di Lorenzo Di Livio che ha propiziato la rete del pari del Catanzaro. "Giocando tre contro due in difesa, il Catanzaro, sull'uscita di Caccetta sul terzo difensoro, aveva tempo per smarcare Di Livio che ha qualità e passo rapido. E' riuscito a crearci qualcosa. Sul gol siamo stati poco reattivi perchè eravamo troppo bassi e schierati all'interno dell'area. Li abbiamo limitati a ciò che è routine, non cose straordinarie". 

Bella reunion con Grassadonia: prima e dopo la gara i due si sono abbracciati intensamente. "Ci siamo salutati affettuosamente con Gianluca, abbiamo parlato un po'. Gli auguro di poter risalire in classifica, perchè lo merita e Catanzaro è piazza importante, grossi investimenti dalla società che merita una classifica diversa". 

Non c'è tempo per riposare, perchè mercoledì c'è il Catania per la Paganese: "Dobbiamo valutare insieme allo staff la condizione di alcuni giocatori, l'intenzione è di cambiarne due-tre. Mi aspetto una gara come questa col Catanzaro, contro giocatori forti e di qualità. Il predominio del gioco di solito ce l'ha la squadra più preparata tecnicamente, noi dovremo essere bravi ad accettare questo tipo di partita, ma senza rinunciare a ripartire ed attaccare".

Danilo Sorrentino
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La Paganese spaventa e imbriglia il Catanzaro: l'ex Tascone fissa il pari (1-1).


Una gara con poche emozioni, più possesso palla del Catanzaro ma buona intensità - specie nel primo tempo - della Paganese. Alla mezz'ora Mattia, al primo affondo, porta avanti gli azzurrostellati e spaventa Grassadonia, che però ad inizio ripresa ringrazia un altro ex (Tascone) per prendersi un punto che gli serve a poco. Molto più positivo, invece, il pareggio per la squadra di Erra, che dà continuità al successo nel derby con la Casertana.

Per assistere alla prima occasione della partita bisogna attendere il sedicesimo minuto, quando Perri dalla sinistra riesce a sfondare e servire Diop con un cross basso, Di Gennaro però è attento e risponde presente. In ripartenza la Paganese fa male e trova il vantaggio: cross basso di Guadagni, liscio generale della difesa del Catanzaro, che permette all’accorrente Mattia di insaccare e portare avanti i suoi. Sul finire della prima frazione di gioco è ancora Mattia ad avere l’occasione per il 2-0, ma l'esterno si allunga la palla in contropiede e permette a Statella di chiudere. Ritmo molto basso e il primo tempo si conclude con i padroni di casa avanti.

Pronti via e il Catanzaro trova il pareggio: grande azione corale degli ospiti che portano Tascone, l’ex di turno a calciare dall’interno dell’area di rigore. Grassadonia cambia tutto l'attacco e alza la qualità della squadra, ma solo in un'occasione il Catanzaro va vicino al vantaggio (78’). Gran tiro dai 20 metri del neo-entrato Bianchimano, ottima parata di Baiocco, con Panariello costretto a mettere in angolo sul tap-in a botta sicura di Fischnaller.

Buon pari per la Paganese, che sale a quota 21 e mercoledì attende al Torre il Catania nel recupero del match rinviato per pioggia.

MARCATORI: pt 29' Mattia; st 10' Tascone

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Schiavino, Stendardo, Panariello; Mattia (23' st Carotenuto), Caccetta, Capece, Gaeta, Perri (23' st Dramè); Diop (23' st Calil), Guadagni (35' st Musso). A disp.: Scevola, Bramati, Scarpa, Lidin, Bonavolontà, Acampora. All.: Erra

CATANZARO (3-5-2): Di Gennaro; Riggio, Figliomeni, Martinelli; Statella (38' st Nicoletti), Tascone, De Risio, Di Livio (38' st Giannone), Favalli; Kanoute (21' st Fischnaller), Nicastro (31' st Bianchimano). A disp.: Mittica, Adamonis, Urso, Signorini, Elizalde, Novello, Risolo, Bayeye. All.: Grassadonia

ARBITRO: Gariglio di Pinerolo (D'Elia-Niedda)

NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Kanoute, Diop, Signorini (dalla panchina), Perri, Statella, Gaeta. Angoli 2-2. Recupero pt 0', st 3'

Alfonso Amarante
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5.12.19

L'exploit di Giuseppe Guadagni: in tre partite si è preso l'attacco della Paganese.


L'aveva già sfiorato in un altro derby, il primo della stagione disputato al Menti contro la Cavese. In pieno recupero Panariello gli pennellò un cross solo da spingere dentro: pallone ciccato e che termina sul fondo, derby che finisce agli aquilotti. Forse non era il momento, sarebbe stato un gol episodico e non "meritato" in quanto cercato e voluto. Sono passati pochi mesi, ma da quella serata settembrina di Castellammare di Stabia è cresciuto anche lui, come tutta la Paganese. Non solo anagraficamente, perchè - a conti fatti - non è che cambi poi tanto con la maggiore età: puoi votare, guidare la macchina, ma col calcio sono cose che hanno poco a che vedere. Non c'è bisogno della maggiore età, invece, per scalare le gerarchie in attacco nella testa di Alessandro Erra. In meno di un mese, è diventato dall'essere l'ultimo attaccante (nelle scelte) al diventare - al momento - il partner ideale di Abou Diop

Si può dire che Giuseppe Guadagni sia cresciuto nel fango, quello del Torre contro il Bari - dove fu gettato nella mischia in extremis proprio per lo stop improvviso di Diop - e quello di Bisceglie, propiziando i due rigori siglati dal classe '93. A Caserta, poi, è passato ad incassare, trovando il primo gol fra i professionisti con un mancino chirurgico all'angolino. L'assist? Manco a dirlo, di Panariello che con la punta, dopo una giocata strappa-applausi, ha trovato lo spiraglio giusto per mandare in porta il ragazzino il quale stavolta non ha sbagliato. Un nastro che si è riavvolto, dando il via ad una nuova storia.

Guadagni si è preso l'abbraccio corale della squadra, a partire dal capitano Scarpa che, quando Guadagni nasceva, cominciava il suo primo campionato professionistico con la maglia della Cavese in C2. Una settimana da incorniciare per il classe 2001, cominciata con i festeggiamenti per il compleanno numero 18, condiviso col suo gemello Nando, e conclusa con la rete che ha portato avanti la Paganese al Pinto. Un gol storico non solo per lui, ma anche per la Paganese, dato che si tratta della prima marcatura di un ragazzo nato nel nuovo millennio. Un momento reso ancor più bello dal fatto che Guadagni, dopo il percorso nelle giovanili del Napoli, lo scorso anno è stato uno dei perni della Berretti azzurrostellata. Guadagni, che in questi giorni sarà stato subissato di Whatsapp e Instagram Direct (una volta ci sarebbero stati messaggi e telefonate), adesso è atteso dalla sfida più difficile: confermarsi. Complimenti.. e ad maiora!

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

2.12.19

I punti pesanti.

Di Nino Ruggiero

Con tutti i limiti tecnici che l’accompagnano, la Paganese a Caserta gioca una gara di grande spessore caratteriale e regala una bella vittoria alla società, alla sua tifoseria ma soprattutto al gruppo degli Street Urchins che in questi giorni festeggiano 35 anni di attività.

La squadra perde qualche colpo all’inizio (ma non è una novità) e incassa un gol a difesa scoperta evitabilissimo. Si riscatta poi ampiamente grazie a un crescendo tattico e territoriale che porta prima all’ineccepibile calcio di rigore magistralmente realizzato da Diop e poi al gol del sorpasso propiziato da Panariello e realizzato dal giovanissimo Guadagni.

È gara vera, all’insegna del derby; con la Casertana alla ricerca di conferme per la sua classifica medio/alta e con la Paganese pronta a ribattere colpo su colpo alle iniziative degli avversari.
Il risultato finale premia la condotta di gara degli azzurro stellati che – in superiorità numerica – nella seconda parte del match avrebbero potuto mettere al sicuro la vittoria in più di una occasione evitando possibili beffe che nel calcio sono sempre dietro l’angolo.

I tre punti guadagnati a Caserta sono da definire pesanti per la classifica e fanno tirare un grosso sospiro di sollievo al tecnico Alessandro Erra ma anche e soprattutto a tutto l’ambiente apparso alquanto frastornato dalle ultime deludenti esibizioni.

Quando mancano tre gare alla fine del girone di andata, comprendendo il recupero interno infrasettimanale con il Catania, la squadra conta un bottino di venti punti; non sono molti ma non sono nemmeno pochi. Sarebbero pochi per una squadra di ambizioni medio/alte; sono non linea invece con le aspettative di una squadra costruita solo per la salvezza.

Il dilemma, al momento non chiarito, investe proprio l’intenzione della società in merito al futuro immediato: non è chiaro se si punta solo alla salvezza o se invece si vuole tentare di arrivare nel novero delle squadre che saranno chiamate a disputare i play-off.

Il nodo dovrebbe essere sciolto quando si tireranno le somme, e ci si guarderà prevedibilmente intorno, nelle festività natalizie che coincidono con la fine del girone di andata.

Per inciso, e a scanso di equivoci, va detto che il calcio non garantisce mai niente. Le squadre forti sulla carta non sempre lo sono anche sul campo; basta guardarsi intorno nel girone e trovare nei paraggi squadre con grandi ambizioni che in estate hanno speso fior di quattrini per la loro campagna acquisti.

Forse in “medio stat virtus”, come dicevano gli antichi greci, e alla Paganese – senza strafare – potrebbero bastare solo un paio di innesti, di quelli a denominazione di origine controllata, nella stagione della riparazione, per tentare di fare il famoso salto di qualità sempre auspicato.

L’interrogativo a questo punto è d’obbligo: è possibile fare ancora qualche sacrificio di carattere economico (i calciatori di spessore costano) da parte di una società che deve guardare allo stesso tempo al bilancio e alla classifica?

Per intanto una stretta di mano va al giovanissimo Guadagni, autore di un gol determinante, il primo della sua carriera in LegaPro. L’attaccante si è guadagnato sul campo, con sudore e sacrificio il suo posto in avanti al fianco di Diop e non delude soprattutto per l’impegno che profonde in campo; evidentemente ha capito quanto difficile sia scalare le gerarchie nel calcio e nella vita.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese vista da...Nocera! - La presa della Reggia 14 anni dopo!

Ci sono vittorie e vittorie. Sono tutte belle le vittorie ma vincere un derby, in trasferta, che mancava all'appello da 14 anni,  allora si giocò ad Avezzano, addirittura erano 20 anni dall'unico vinto al "Pinto" ha un sapore particolare. Arriva nel momento in cui doveva arrivare, insperato, alla seconda trasferta consecutiva, quando la più "facile" sulla carta, quella di Bisceglie, s'era impantanata sul pareggio. Una vittoria che mancava dal 13 ottobre, da un altro derby, con l'Avellino. Anche allora per 3-1 ed anche quello ebbe un sapore particolare, come tutti i derby, perchè coronava il momento più alto del campionato per la Paganese. Da quel momento è iniziato il tunnel di un mese e mezzo, con un punto in cinque gare, in cui s'era infilato Erra ed i suoi ragazzi.

A Caserta s'è ritrovati la luce, uno spiraglio che s'è illuminato quando il baby Guadagni s'è fatto il regalo del 18° compleanno, con il primo gol tra i professionisti, grazie anche allo straordinario assolo di Panariello. In precedenza Diop si confermava bomber di rigore e dopo i due di Bisceglie centrava anche la porta della Casertana per confermare, con una grande prestazione, che è tornato in grande spolvero e che questa Paganese ne aveva assolutamente bisogno. Non è un caso che senza di lui la Paganese abbia perso peso in attacco ed un fondamentale punto di riferimento perdendo punti, partite e astinenza in attacco. La domenica perfetta, o quasi, arriva anche per Alberti che ritrova il gol dopo che nelle ultime uscite era stato scalzato nella titolarità del posto da Guadagni. L'ammonizione e la troppa esultanza si può perdonare in un momento tecnico particolare per lui che avrà sentire le orecchie fischiare durante le ultime prestazione. Gli servirà per crescere e migliorare.

La Paganese abbatte la Reggia, calcisticamente parlando, e lo fa espugnando il "Pinto" dove solo il Rende c'era riuscito nello scorso marzo. Otto mesi di imbattibilità crollati sotto i colpi degli attaccanti azzurri che ritovano la via del gol come non era successo prima. Bene, tutto bello ? Insomma. Non saremmo dei bravi cronisti se non evidenziassimo anche le pecche che pur ci sono state in una grande vittoria. Paradossalmente la squadra nel momento in cui, nel secondo tempo, era in superiorità numerica non mi è piaciuta come ha gestito una gara. Dopo il pareggio la Paganese ha avuto in mano la partita ribaltandola e se il primo tempo s'allungava di dieci minuti l'avrebbe chiusa con la Casertana ormai in balia degli azzurri. Ed invece cambia tutto nel secondo tempo. Loro si compattano e prendono, incredibilmente fiduciua, e la Paganese va in confusione non riuscendo a far girare la palla come dovrebbe e sprecando alcune ripartenze. E' uscito il braccino corto del tennista quando vede la vittoria e ha paura di chiuderla, forse proprio perchè questa vittoria era troppo importante per non ottenerla. Ma è arrivata ed è stato il più bel regalo per i 35 anni degli Street Urchins.

Peppe Nocera per paganesemania.it

Pazza Paganese: è suo il derby con la Casertana (1-3).


Una partita pazza, almeno tre gare all'interno della stessa ed un derby che farà discutere. La notizia principale, per la Paganese, è che l'astinenza da vittorie è terminata. Da un derby all'altro, gli azzurrostellati sbancano per la prima volta, dall'unione della Serie C, il Pinto ed infliggono ai rossoblù la prima sconfitta stagionale fra le mura amiche. Starita spaventa - ma di fatto sveglia - gli azzurrostellati che la ribaltano nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo con Diop e Guadagni. Nel secondo tempo, con la Casertana in dieci, la Paganese gestisce male il risultato, trovando solo nel finale il tris con Alberti
Nessuna novità di formazione rispetto alla vigilia, l'inizio della Paganese è quello classico: compassato, in attesa dell'avversario e troppo superficiale. La Casertana ci crede di più e, al primo affondo, passa grazie al guizzo di Zito che imbecca Starita, su un'indecisione della retroguardia azzurrostellata. Dopo lo svantaggio, la Paganese si sveglia e si iscrive alla partita con una doppia chance per Diop: la sua prima zampata è centrale, il secondo tentativo è un'azione personale che conclude in malo modo a lato. Poco prima della mezz'ora la Paganese pareggia su calcio di rigore, concesso dall'arbitro per un contatto di Adamo e Perri: dal dischetto Diop spiazza Crispino. Dopo il pareggio, è un'altra squadra quella di Erra, più sicura dei propri mezzi, più propositiva ed anche più incisiva in attacco. Stendardo su punizione sfiora il gol (palla a fil di palo al 39'), il vantaggio arriva qualche minuto più tardi. Slalom gigante di Panariello che parte dalla difesa e supera avversari in serie, dal limite serve Guadagni che indovina l'angolino per il suo primo gol fra i professionisti. Nel finale di tempo perde la testa la Casertana. Il tecnico Ginestra si fa espellere per proteste, nel recupero lo raggiunge anche Santoro che rimedia due gialli nel giro di un minuto.

Nonostante l'inferiorità numerica, la Casertana non è doma, complice una Paganese dal braccino corto e timorosa in alcune circostanze. Al quarto d'ora gol annullato alla Paganese per fallo in attacco di Diop, mentre al 20' è provvidenziale Baiocco ad evitare il pareggio uscendo sui piedi di Starita incuneatosi in area. La gestione del punteggio è rivedibile da parte della formazione di Erra, che rischia troppo perchè la Casertana non alza bandiera bianca. Baiocco non corre pericoli, i nuovi entrati Bramati e Alberti non danno freschezza anzi sbagliano molto e la Paganese non sfrutta le praterie lasciate dalla Casertana in contropiede. Le ripartenze fallite non si contano (a partire da quella di Perri che spara addosso a Crispino), il portiere rossoblù è decisivo al 38' sul colpo di testa di Caccetta su azione d'angolo e tiene a galla un risultato quanto mai in bilico. In contropiede, nel finale, Alberti realizza il 3-1, si toglie la maglietta (era già ammonito) e viene espulso dopo un'esultanza evitabile sotto la tribuna. 

MARCATORI: pt 11' Starita, 28' rig. Diop, 43' Guadagni; st 51' Alberti

CASERTANA (3-5-2): Crispino; Longo, Silva, Caldore; Adamo (32' st Cavallini), D'Angelo, Santoro, Laaribi, Zito (29' pt Clemente, 21' st Gonzalez); Starita, Origlia (1' st Floro Flores). A disp.: Zivkovic, Galluzzo, Rainone, Zivkov, Ciriello, Matese, Varesanovic, Paparusso. All.: Ginestra

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Schiavino (12' st Sbampato), Stendardo, Panariello; Mattia, Caccetta, Capece, Gaeta (30' st Bramati), Perri (47' st Carotenuto); Diop, Guadagni (30' st Alberti). A disp.: Scevola, Scarpa, Calil, Lidin, Bonavolontà, Acampora, Musso. All.: Erra

ARBITRO: Collu di Cagliari (Ceolin-Torresan)

NOTE: spettatori . Espulsi: al 44' pt il tecnico Ginestra per proteste, al 47' pt Santoro per doppia ammonizione, al 52' st Alberti per doppia ammonizione. Ammoniti: Schiavino, Panariello, Laaribi, Santoro, Baiocco, Capece, Alberti. Angoli 5-2. Recupero pt 2', st 7'

Danilo Sorrentino
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