30.1.19

I giorni della merla.

Di Nino Ruggiero

Mancano tre giorni alla chiusura del mercato della Legapro; i tre giorni più freddi dell’anno, meteorologicamente parlando. Sono quelli che vengono definiti “giorni della merla” in ossequio a una leggenda che parla di una merla bianca che per ripararsi dal grande freddo si accostò troppo a un comignolo, talmente tanto che la vicinanza le causò la bruciatura delle penne che da allora – narra la leggenda – diventarono nere per tutta la specie.

In questi ultimi giorni di gennaio, definiti “della merla”, la Paganese, con l’arrivo di un altro paio di calciatori, dovrebbe definitivamente cambiare pelle (e piume, come la merla) e voltare pagina.

A dire il vero, sono bastati anche i soli Stendardo, Capece e il giovanissimo Perri a dare una certa dimensione alla squadra; di sicuro hanno contribuito ad allontanare con due buone prove gli spettri di una disfatta senza precedenti. Se non altro, la squadra appare tale, etimologicamente parlando e – con riferimento soprattutto all’ultima gara disputata a Castellammare di Stabia contro la capolista del girone – sicuramente è in credito con le dea bendata.

Non so, per la verità, in che misura i “nuovi” riusciranno ad incidere sui risultati a venire perché il calcio è materia che sfugge ad ogni ragionamento; di certo però hanno portato quella compattezza alla difesa di cui la squadra aveva tanto bisogno e dato maggiore geometria nella zona centrale del campo, apparsa orfana di guida fino a qualche domenica fa.

Anche De Sanzo adesso ha qualche carta in più da giocare e potrà giostrare meglio le pedine a disposizione specie se arriverà, come sembra, il giovane Konate Amara, classe 1999, una forza della natura, che ieri sera ho avuto modo di apprezzare nel corso di Cavese-Rieti.

Adesso la squadra appare più quadrata e – anche se nel calcio non c’è mai la controprova – appare evidente che se i rinforzi arrivati a gennaio avessero anticipato la loro venuta dopo le prime disfatte accusate in casa e fuori, a quest’ora avremmo avuto argomenti diversi da mettere in campo in tema di salvezza.

Poteva essere, ma non è stato. Mettiamoci una pietra sopra e guardiamo avanti.

Invece è chiaro a tutti, sfogliando il regolamento in tema di retrocessioni, che la Paganese – a meno di un auspicabile miracolo calcistico – sarà chiamata ad una impresa disperata nel tentativo di evitare i play-out. È vero che la precaria posizione del Matera, falcidiato da una caterva di punti di penalizzazioni, facilita il compito della Paganese, ma nel girone C ci saranno due retrocessioni. Dato per scontato che oramai i lucani sono destinati, per assurde vicende amministrative a scendere di categoria, ci sarà bisogno di disputare i play out per designare la seconda squadra che li accompagnerà in serie D.

Ce la faranno gli azzurro stellati a saltare il fosso? Incrociamo le dita e pensiamo a fare punti…

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

28.1.19

Top & Flop di Juve Stabia-Paganese.

Termina 1 a 0 la sfida della 23^ giornata tra Juve Stabia e Paganesegiocata alle 16,30 allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia e valevole per la 23^ giornata del Girone C. Padroni di casa schierati da Caserta con il consueto 4-3-3 nel quale Torromino gioca titolare in attacco insieme a Canotto e Paponi. Ospiti con il 4-3-1-2 nel quale si segnala il rientro del capitano Francesco Scarpa come trequartista alle spalle di Parigi e Cesaretti. Le Vespe cercano di fare la partita ma per avere ragione di una Paganese mai doma serve un tiro da fuori di Calò al 29' che sorprende un Santopadre poco reattivo. Grazie a questa vittoria la Juve Stabia mantiene i 9 punti di vantaggio sul Trapani e sale a quota 53. Paganese sempre inchiodata all'ultimo posto con 9 punti. Ecco top e flop della gara appena conclusa:

TOP:

Paolo Branduani (Juve Stabia)
: le vittorie passano anche da parate importanti e lui quest'oggi ne sfoggia almeno un paio decisive che tengono la sua squadra in vantaggio. La prima su Scarpa al 49' e la seconda sul sinistro di Cesaretti quattro minuti più tardi. SARACINESCA

Cristian Cesaretti (Paganese)
: prova più che sufficiente per il vice capitano della Paganese, nonostante contro una squadra come la Juve Stabia le occasioni per mettersi in mostra non siano molte, ma lui riesce a fare la sua parte sia come suggeritore sia mettendosi in proprio. Ci vuole un grande Branduani per fermare la sua conclusione al 53'. VIVACE

FLOP:

Daniele Paponi (Juve Stabia): poco presente nel vivo dell'azione e non incisivo in fase offensiva come spesso gli accade. L'atteggiamento della Paganese costringe la squadra di Caserta a giocare poco per vie centrali e lui è quello che fatica più di tutti. INGABBIATO

Acampora-Santopadre (Paganese)
: il terzino destro viene sempre preso in mezzo dalle iniziative della coppia di destra della Juve Stabia formata da Vitiello e Canotto e così De Sanzo decide di toglierlo dopo soli 26 minuti. Il portiere alterna buone cose ad altre meno buone ma non appare esente da colpe in occasione del gol di Calò. INSUFFICIENTI

da www.tuttoc.com

De Sanzo: “Orgoglioso della prestazione della mia squadra”.

L’allenatore della Paganese Fabio De Sanzo ha analizzato così la sfida persa dalla sua squadra contro la Juve Stabia:

”Sono soddisfattissimo della prestazione. La sconfitta ci sta, ma dovevamo almeno fare un goal. Branduani ha fatto una grande gara. Ho visto molto bene i miei ragazzi, vogliono salvarsi a tutti i costi. I dirigenti della Juve Stabia mi hanno detto che non hanno mai subito tanti tiri come oggi, Branduani ha fatto grandissime parate. Acampora è stato sostituito per infortunio. Oggi abbiamo mostrato di avere carattere, chiudere il primo tempo sotto 1-0 contro questa Juve Stabia non è poco. Subendo il goal forse ci siamo anche un po’ liberati, dopo abbiamo giocato molto bene. Devo esaltare la prova della mia squadra, sono contento per loro, spero sia l’inizio di qualcosa di buono. Ci mancano 3-4 punti da quando sono arrivato, credo di aver dato una bella identità alla mia squadra. Da ora in poi spero di vincere giocando male. Caló ha sfondato la porta, è stata una grande giocata. Noi dobbiamo riprendere a giocare col piglio di oggi. Mi sono messo col 4-4-2 per sfruttare il campo in ampiezza. Ripeto preferisco vincerla facendo anticalcio da ora in poi, ci servono punti”.

da www.cronachedellacampania.it


Alla Paganese l'orgoglio, alla Juve Stabia i tre punti: Calò decide il derby.

Onore delle armi alla Paganese. La differenza di punti e valori tecnici non si è vista - o comunque si è vista a tratti - ma non è bastato alla Paganese che cade a Castellammare. La Juve Stabia vince 1-0, con una rete alla mezz'ora di Calò che ha colto impreparato Santopadre. Per il resto buona Paganese nel secondo tempo, con Branduani costretto agli straordinari, e segnali di ripresa che però devono essere adesso supportati dai punti. 

L'inizio della Paganese è tremendo. Gli azzurrostellati soffrono soprattutto sulla corsia sinistra di difesa, dove Canotto fa il bello ed il cattivo tempo nei confronti di un Acampora in visibile imbarazzo. Tuttavia la Juve Stabia, tranne un gol annullato a Torromino per fuorigioco e ad una conclusione di Canotto sul primo palo, non crea grosse occasioni e la Paganese resta in partita. De Sanzo capisce il momento di difficoltà di Acampora e lo toglie dal campo dopo appena 25', per far entrare un Perri più ordinato. E però solo pochi minuti più tardi i gialloblù riescono a trovare il vantaggio, con una botta dalla distanza di Calò: palla forte ma centrale sulla quale Santopadre fa brutta figura. Solo dopo l'1-0 la Paganese si sveglia e attacca con maggiore insistenza peccando in fase di ripartenza. L'unica occasione del primo tempo è un colpo di testa di Piana mandato in corner da Branduani (31'). 

Piglio diverso nel secondo tempo per la Paganese che esce meglio dall'intervallo e nei primi minuti ha subito due opportunità per raddrizzare la partita, scontrandosi con un Branduani super. Il portiere della Juve Stabia, d'istinto, respinge il colpo di testa in tuffo di Scarpa da pochi passi (3'), ripetendosi al 7' su un sinistro a giro di Cesaretti non molto angolato. Al quarto d'ora, dopo un salvataggio di Santopadre coi piedi su Viola, De Sanzo passa al 4-4-2 con l'ingresso in campo di Della Morte. Ancora Santopadre, al 26', evita il raddoppio alle vespe con un grande intervento sul colpo di testa di Troest. Nel finale arrembaggio azzurrostellato. Due volte pericoloso Parigi: prima Branduani manda in angolo la sua girata (31'), poi nel recupero è poco lesto e favorisce la presa del portiere gialloblù. 

MARCATORI: pt 29' Calò

JUVE STABIA (4-2-3-1): Branduani; Vitiello, Marzorati, Troest, Allievi; Viola (32' st Vicente), Calò; Canotto (43' st Castellano), Mastalli, Torromino (17' st Elia); Paponi. A disp.: Venditti, Esposito, Schiavi, Ferrazzo, El Ouazni, Dumancic, Sinani, Germoni, Lionetti. All.: Caserta

PAGANESE (4-3-1-2): Santopadre; Tazza (46' st Cappiello), Piana, Stendardo, Acampora (26' pt Perri); Capece (46' st Alberti), Nacci, Gaeta (18' st Della Morte); Scarpa; Parigi, Cesaretti. A disp.: Galli, Sapone, Carotenuto, Diop, Schiavino, Gargiulo. All.: De Sanzo

ARBITRO: Carella di Bari (Dentico-Centrone)

NOTE: spettatori 2mila circa. Ammoniti: Cesaretti, Capece, Paponi. Angoli 7-9. Recupero pt 0', st 3'

Danilo Sorrentino
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25.1.19

Per i miracoli ci stiamo attrezzando.

di Nino Ruggiero

Il girone di ritorno per la Paganese è cominciato bene. Una vittoria a Rende (la prima in assoluto di questo campionato) e un pareggio interno con il Siracusa. Se non avessimo assistito a uno “sperpetuo” per tutte le partite di andata, potremmo dire che gli azzurro stellati hanno intrapreso un buon ruolino di marcia.

Forte era la curiosità di vedere all’opera i nuovi calciatori chiamati a partecipare a una impresa titanica in chiave di salvezza. Ebbene, mi pare di poter dire che, a una prima impressione, Stendardo, Capece e lo stesso giovanissimo Perri hanno tutte le potenzialità per irrobustire lo scheletro portante della squadra. Stendardo, in coppia con Piana, ha dato stabilità al reparto difensivo potendo contare anche sulle capacità di filtro a centrocampo di elementi strutturalmente solidi come Nacci e Gaeta. Capece ha personalità, si muove con disinvoltura e potrebbe a buon diritto recitare il ruolo di play-maker della squadra, soprattutto quando avrà acquisito una tenuta atletica ottimale che si ottiene solo giocando. Buona sorpresa anche da Perri che, dopo l’uscita dal campo per infortunio di Acampora, sulla sinistra si è fatto valere anche in fase di impostazione del gioco.

Insomma pare che qualche miglioramento per la squadra, dopo i nuovi innesti, in termini di qualità, ci sia. Quello che non sappiamo è se la squadra riuscirà a riprendere quota abbandonando l’ultima posizione di classifica.

In proposito bisognerà fare una piccola pausa riflessiva sui gironi della Lega Pro. Le retrocessioni, con l’attuale format a 59 squadre, dovrebbero essere otto. Per i gironi A e B retrocederanno direttamente l’ultima in classifica accompagnate dalle due perdenti dei play-out a cui parteciperanno i club che si sono piazzati dalla penultima posizione alla quint’ultima. Per il girone C non ci saranno retrocessioni dirette. Andranno in serie D le due squadre perdenti dei play out a cui parteciperanno i club che si sono piazzati dall’ultima alla quart’ultima posizione, anche se i criteri definitivi in tema di play-out saranno chiariti durante la riunione in Lega del 30 gennaio.

Ma veniamo a noi. La Paganese dovrebbe riuscire a entrare nel novero delle squadre partecipanti ai play-out. Spazi per i miracoli di una salvezza diretta non ne vedo; anche se nel calcio non si può mai essere certi di niente.

Intanto bisogna prendere atto che una risposta, seppure tardiva da parte della società, c’è stata e la squadra, ancorché rinforzata, appare rinfrancata anche nel morale.

Per la verità, uno sforzo in tema di potenziamento poteva essere fatto prima, ma non è stato così e non sappiamo perché. Che facciamo? Piangiamo sul latte versato? Un vecchio cartello, posto all’ingresso di un’autofficina, recitava così: “Facciamo tutto il possibile, qualche volta anche l’impossibile. Per i miracoli ci stiamo attrezzando”. Ecco, diciamo che anche noi, forse, ci stiamo attrezzando…

All’orizzonte, per domenica prossima, inizio ore 16 e 30, c’è però una partita in trasferta proibitiva contro la capolista Juve Stabia. Fabio De Sanzo potrà contare anche sul rientro di Scarpa per tentare una di quelle che vengono considerate imprese impossibili.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

24.1.19

Paganese in ripresa, ma in casa col Siracusa è solo 1-1.

I segnali di ripresa ci sono, e forse non sono neppure tanto timidi. Ma continuano a mancare le vittorie e, soprattutto in casa in scontri diretti del genere, bisogna fare di più. La linea fra il vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto è sempre più sottile per la Paganese. Di note positive, c'è senza dubbio il fatto di aver mosso ancora la classifica dopo il blitz di Rende; ma anche l'approccio già positivo degli ultimi arrivati, in particolare Stendardo e Capece gettati subito nella mischia da De Sanzo. Di contro, gli azzurrostellati continuano l'astinenza da vittorie al Torre - dove andrà costruita buona parte della salvezza nel girone di ritorno - e finiscono in debito di ossigeno un match che si era messo ancora una volta male e poi ripreso per i capelli.

Il Siracusa, infatti, dopo aver rischiato un autogol con Turati, al primo affondo è subito passato a comandare, con un destro dal limite di Tiscione che ha lasciato di stucco Santopadre. Gli aretusei al quarto d'ora hanno anche l'occasione per raddoppiare con Cognigni, la cui zampata termina fuori di un soffio. Passato il momento di sbandamento, la Paganese pareggia con l'inzuccata di Piana, dopo uno scivolone di Fricano in fase di disimpegno, e chiude in crescendo la prima frazione, sfiorando anche la seconda marcatura con i nuovi acquisti Capece e Stendardo da punizione. 

Stessa inerzia anche nella ripresa, col Siracusa che si salva due volte sulla linea con Cognigni (dopo un'altra frittata difensiva) e Di Sabatino, in seguito ad un assolo di Cesaretti. Dopo l'ora di gioco, però, la Paganese cala e subentra anche il braccino corto di chi vorrebbe osare ma ha paura. Il brivido maggiore corre lungo la schiena degli azzurrostellati al 23', quando l'ex Cognigni, da zero metri, manda incredibilmente a lato un cross di Palermo. L'undici di De Sanzo rischia poi qualcosina solo nel finale, con un tiro alto di Ott Vale in pieno recupero, preferendo accontentarsi del pareggio. E' un punto che muove la classifica, ma non la rende più bella. 

MARCATORI: pt 12' Tiscione (S), 21' Piana (P)

PAGANESE (4-3-1-2): Santopadre; Tazza, Piana, Stendardo, Acampora (14' st Perri); Capece, Nacci (27' st Carotenuto), Gaeta; Della Morte (27' st Cappiello); Parigi, Cesaretti. A disp.: Galli, Sapone, Diop, Alberti, Schiavino, Gargiulo. All.: De Sanzo

SIRACUSA (4-4-2): Crispino; Daffara, Turati, Bertolo, Bruno (1' st Di Sabatino); Palermo, Del Col (14' st Ott Vale), Gio. Fricano, Tiscione (35' st Parisi); Cognigni (35' st Vazquez), Rizzo (14' st Catania). A disp.: D'Alessandro, Boncaldo, Talamo, Gia. Fricano, Mustacciolo, Russini, Lombardo. All.: Raciti

ARBITRO: Repace di Perugia (Carpi Melchiorre-Campogrande)

NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Rizzo, Gio. Fricano. Angoli 3-2. Recupero pt 0', st 5'

Danilo Sorrentino
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La Paganese rinforza la difesa: ufficiale Stendardo fino al 2020.

La Paganese rinforza la difesa con Mariano Stendardo. E' stata una corsa contro il tempo per gli azzurrostellati che in giornata hanno tesserato l'esperto difensore centrale, in modo tale da metterlo a disposizione di De Sanzo già per il match di mercoledì col Siracusa. Il classe '83 già da sabato si è allenato con i nuovi compagni e oggi ha sostenuto il terzo allenamento con la Paganese. In tarda mattinata, poi, la firma sul contratto che lo legherà alla Paganese fino a giugno 2020. Il calciatore ha preferito non attendere lo svincolo d'ufficio dal Matera, che sarebbe arrivato non prima di questa settimana, rinunciando agli emolumenti che avrebbe dovuto ancora ricevere dal club biancazzurro. Nella prima parte di stagione, da capitano del Matera, Stendardo ha totalizzato 16 presenze e realizzando anche un gol, contro la Casertana. Ha scelto la maglia numero 14, che finora era stata di Garofalo
Contro il Siracusa sarà quindi il partner di reparto di Luca Piana, in una difesa che sarà per metà tutta nuova, dato che sarà completata a sinistra da Perri (è ancora squalificato Della Corte). Con l'arrivo di Stendardo, non dovrebbero esserci altri movimenti in difesa.

Danilo Sorrentino
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4.1.19

Clamoroso al Lorenzon: la Paganese rimonta il Rende e si prende la prima vittoria.

Avrà pure impiegato 19 partite per sbloccarsi, ma questo primo successo stagionale è tutt'altro che banale. La sorpresa di fine anno arriva dal Lorenzon, con la Paganese che incredibilmente espugna il campo della quarta forza del campionato (autentica sorpresa della prima parte di stagione) e ottiene la prima vittoria dopo mesi di sofferenze e sconfitte. Smaltita la prima mezz'ora in cui il Rende è stato padrone assoluto del match e sembrava potesse far finire la gara in goleada, la Paganese con grinta, un pizzico di fortuna e spensieratezza è riuscita a ribaltare il risultato con Cappiello e Gaeta a cavallo fra i due tempi. 

Il Rende prende in mano le redini della partita sin dal fischio iniziale. Quello che i biancorossi portano alla Paganese è un assedio che si articola soprattutto a destra dove Garofalo e Gaeta faticano a contenere le scorribande di Viteritti e Godano. Da quella parte nascono i pericoli maggiori per gli azzurrostellati, che si salvano sulle conclusioni di Vivacqua, Rossini e soprattutto sulla svirgolata di Franco a porta vuota (10'). Awua sfiora il gran gol al 18', con un destro che si perde di poco alto. Tutti gli sforzi dei calabresi vengono premiati al 24', con la solita giocata sull'out destro dove Viteritti disegna un cross al bacio per Vivacqua che batte Santopadre, dopo aver anticipato Diop sul primo palo. Il dominio del Rende resta pressochè totale, con la Paganese che non riesce ad imbastire azioni pericolose e soprattutto arriva seconda in quasi tutti i duelli. Nel finale si accendono però gli uomini di De Sanzo, fino a quel momento sostenuti solo da Cesaretti. All'improvviso, lampo di Cappiello che dal limite si gira e scarica un sinistro all'angolino imprendibile per Borsellini. Poco dopo, con un'azione fotocopia e con protagonista Parigi, la Paganese sfiora il raddoppio ma la sfera termina a lato. Nel finale Awua anticipa in extremis Cesaretti dopo un buon lavoro di Parigi sull'out mancino.

L'avvio di ripresa coincide con il vantaggio a sorpresa della Paganese. Dal limite dell'area, Cesaretti apparecchia per Gaeta che con sinistro rasoterra batte un non impeccabile Borsellini. Con il 2-1 in tasca, De Sanzo passa subito al 3-5-2, con il ritorno in campo di Acampora. Il Rende prova a sfruttare l'atteggiamento difensivista della Paganese e sfiora in due occasioni il vantaggio. Prima con Vivacqua che da buona posizione spara alto, poi con il neo-entrato Gigliotti che a due passi dalla porta interviene in spaccata ma manda a lato. Passato lo sbandamento iniziale, la Paganese riesce a gestire il vantaggio anche grazie alla copiosa pioggia che rende pesante il terreno di gioco. Un altro aiutino arriva da Sabato che lascia il Rende in dieci, beccandosi il secondo giallo per proteste. I biancorossi tentano il forcing ma in realtà è la Paganese nel finale a sfiorare due volte il tris con Tazza e Cesaretti. Il primo successo stagionale è realtà. Adesso c'è la sosta in cui bisognerà mettere in pratica le riflessioni fatte finora, pensando il meno possibile al clamoroso successo di Rende

MARCATORI: pt 24' Vivacqua, 38' Cappiello; st 5' Gaeta

RENDE (3-4-3): Borsellini; Germinio (13' st Gigliotti), Minelli, Sabato; Viteritti, Franco, Awua, Giannotti (36' st Maddaloni); Godano (36' st Crusco), Vivacqua, Rossini. A disp.: Savelloni, Palermo, Sanzone, Di Giorno, Achik, Laaribi. All.: Modesto

PAGANESE (4-3-1-2): Santopadre; Tazza, Diop, Piana, Garofalo; Carotenuto (23' st Gori), Nacci, Gaeta; Cesaretti; Parigi (39' st Alberti), Cappiello (11' st Acampora). A disp.: Galli, Sapone, Fornito, Della Morte, Longo, Gargiulo. All.: De Sanzo

ARBITRO: Luciani di Roma 1 (De Chirico-Mittica)

NOTE: spettatori 800 circa. Al 43' pt allontanato dalla panchina il tecnico Modesto. Espulso al 29' st Sabato per doppia ammonizione. Ammoniti: Gaeta, Sabato, Santopadre, Rossini. Angoli 8-4. Recupero pt 2', st 4'

Danilo Sorrentino
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