29.2.08

Leo Criaco e Francesco Scarpa i leader della nuova Paganese di Miggiano (Il Mattino).

FILIPPO ZENNA Pagani. Le idee si trasformano in prime importanti indicazioni. Nel pomeriggio di ieri, il tecnico della Paganese, Roberto Miggiano, nel corso della partitella in famiglia, ha varato per la prima volta il rivoluzionario 3-4-3, mischiando le carte per valutare con attenzione tutti i calciatori a sua disposizione, ma dando comunque riferimenti precisi sul modulo che probabilmente adotterà già a Foligno dopo la sosta del campionato di serie C1. «Sono ancora in fase di studio - s'è limitato a dire il neo tecnico azzurrostellato - e mi ritengo fortunato per essere arrivato in questo momento: posso godere di due settimane intere di lavoro e poi esordire con le idee più chiare». Le gerarchie vanno riscritte dopo l'esonero di Chiappini, ma ci sono dei punti di riferimento indispensabili, già inquadrati dal tecnico Miggiano. Come ad esempio il tosto difensore centrale Leo Criaco, ieri tornato in campo a pieno regime, cui spetterà il compito di guidare la nuova difesa a tre, oppure il leader del gruppo, Francesco Scarpa, il talentuoso attaccante di Torre Annunziata cui è stato assegnato il ruolo d'esterno sinistro nel tridente offensivo. «Francesco è un giocatore importante - spiega Miggiano - uno che può fare la differenza in qualsiasi momento. Mi è bastato un attimo per rendermi conto del suo potenziale: da lui mi aspetto molto». Ancora fermo ai box il centravanti argentino Cantoro, che dovrebbe riaggregarsi al gruppo la prossima settimana; lavoro in regime di differenziato, invece, per il difensore De Giosa e per il centravanti Osso Armellino.

28.2.08

Foligno-Paganese: tre squalificati tra le file degli umbri.

Come previsto, sono tre i giocatori biancazzurri fermati dal Giudice Sportivo dopo la partita di Monza. Ad essere stati squalificati sono Matteo Coresi, fermato per una giornata dopo l'espulsione per doppia ammonizione, Moreno Zebi e Francesco Ripa, già in diffida ed ammoniti al Brianteo. Nessuno squalificato, invece, per la Paganese.

fonte: www.forzapaganese.it

L'Hellas Verona sta peggio di noi.

L' Hellas Verona Football Club comunica che in data odierna è stato interrotto il rapporto di collaborazione con l’allenatore della Prima Squadra, Sig. Maurizio Sarri.

La società ringrazia Sarri e l’intero staff tecnico per la dedizione e la professionalità sempre profusa in questi mesi di lavoro, pur in mancanza dei risultati sportivi da tutti auspicati. Si rende noto inoltre che il Direttore Generale Giovanni Galli ha rimesso il proprio mandato nella disponibilità dell’Amministratore Unico Pietro Arvedi, il quale si riserva una decisione in merito.

La conduzione tecnica della Prima Squadra viene riaffidata al Sig. Davide Pellegrini, che giovedì 28 febbraio alle ore 10:30, presso la sede sociale di Corte Pancaldo, incontrerà gli organi d’informazione in conferenza stampa.

Miggiano prepara una Paganese d’attacco. Già a Foligno con il 4-3-3 (Il Mattino).



FILIPPO ZENNA Pagani.Tredici sedute di allenamento (di cui tre già dirette: una martedì, due nella giornata di ieri) ed un'idea rivoluzionaria: trasformare la Paganese, precedentemente troppo prudente, in una squadra garibaldina, votata ad un calcio molto più offensivo di quello finora praticato prima con Cosco poi con Chiappini. Roberto Miggiano, terzo allenatore ad insediarsi sulla panchina azzurrostellata, lavorerà su uno spregiudicato 3-4-3 che adotterà probabilmente già a Foligno, alla ripresa del campionato: «La sosta in tal senso - confessa il direttore generale Cosimo D'Eboli - capita a pennello perché favorisce una conoscenza più profonda delle caratteristiche dei singoli e del gruppo appena ereditato. Miggiano c'ha idee tattiche diverse, è abituato a giocare con un 3-4-3 o all'occorrenza con un 3-5-2: credo ci siano tutte le condizioni per il cambio di modulo». Che esalterebbe lo spirito offensivo tanto di Francesco Scarpa quanto di Fanasca, Osso e Cantoro, una volta ristabilitosi del tutto. È in vena di confessioni Cosimo D'Eboli quando conferma che «Miggiano ha trovato una squadra un po' spenta, demotivata, adagiata. Ecco perché, al di là del discorso puramente tattico, si concentrerà molto sul lavoro psicologico. Va risollevato l'umore del gruppo, va iniettata fiducia per affrontare le prossime nove partite come autentici spareggi». Gli stessi che al termine della stagione regolare finiranno probabilmente per coinvolgere la Paganese: «La speranza è l'ultima a morire, ma - continua lo scaltro D'Eboli - siamo a undici punti dalla salvezza diretta ed il campionato ormai volge al termine. L'obiettivo attuale è combattere partita dopo partita e guadagnare magari una posizione migliore all'interno della griglia play-out, di puntare al quartultimo o al quintultimo posto e godere dei favori che concede un miglior piazzamento in classifica». Il giorno dopo l'insediamento di Miggiano, il direttore generale della Paganese spiega anche i motivi della sua scelta: «Non abbiamo pensato al classico allenatore di grido preferendo un tecnico motivato e giovane insieme al quale gettare già le basi per la prossima stagione. Miggiano ha lavorato molto bene nel settore giovanile del Lecce e con lui intendiamo svoltare, aprire un ciclo nuovo che si sposi con la linea aziendalistica della società. La classe imprenditoriale non ha risposto alle sollecitazioni del presidente Trapani ed è giusto per il bene della società ragionare in questi termini, programmare con intelligenza senza fare salti mortali».

27.2.08

Miggiano: "Sono molto motivato, lavorerò sull'autostima di questi ragazzi" (Corriere dello Sport).

Paganese, in panchina ecco Miggiano (Il Mattino).



GIUSEPPE BOVE Pagani. Ha le idee chiare Roberto Miggiano. Il tecnico appena ingaggiato dalla Paganese, in sostituzione dell'esonerato Chiappini, nel giorno della sua presentazione si è dimostrato preparato sulla storia recente della sua nuova squadra: «Con gli spareggi fu conquistata la C1 l'anno scorso, con gli spareggi la salveremo». Tecnico giovane, con esperienze con gli Allievi e la Primavera della squadra della sua città, il Lecce, oltre che con la Giacomense, da calciatore Miggiano, che è stato presentato ieri pomeriggio nella sala stampa del «Marcello Torre» poco prima di esordire sul campo, ha assaggiato il clima che si respira in Campania, a livello calcistico. «Ho giocato ad Avellino e a Salerno, quindi conosco la fame di calcio che c'è in questa regione. E la Paganese dovrà essere così: affamata di risultati, dobbiamo affrontare le ultime partite come se fossero tutte delle finali, per poi salvarci ai play-out». Dichiarazioni importanti, rilasciate con estrema sicurezza. «Ho visto all'opera la squadra e mi sembra che il gruppo sia valido, piuttosto mi meraviglia la posizione in classifica, troppo povera di punti rispetto al valore della squadra. Dovremo lavorare principalmente sotto l'aspetto psicologico, non è il caso di operare stravolgimenti tattici. Quando allenavo le giovanili del Lecce, ho adottato diversi moduli, le novità tattiche non mi spaventano, però non è mia intenzione stravolgere il gioco a cui sono abituati questi calciatori». Il nuovo allenatore è capitato in un momento propizio per conoscere i ragazzi che compongono la rosa azzurrostellata: «C'è la sosta - ha concluso Miggiano - e pertanto abbiamo a disposizione due settimane per conoscerci. La prima cosa che dovrò fare è quella di parlare ai calciatori, voglio avere dei colloqui prima con i singoli e poi parlerò al gruppo. Sono certo che ci sono tutte le possibilità per fare un buon lavoro e salvare questa squadra». Miggiano deve adesso indicare alla società i nomi da scegliere per l'allenatore in seconda ma anche per il preparatore atletico, dopo che Raffaele Sgammato ha lasciato l'incarico per partecipare al master per preparatori a Coverciano. Il presidente Raffaele Trapani è convinto di aver fatto la scelta giusta. «Purtroppo, la decisione di esonerare Chiappini era necessaria - ha dichiarato il patron azzurrostellato - perché l'ambiente nei confronti del tecnico si era fatto negativo. Del resto, quando i risultati non arrivano tutto diventa più difficile. Con il nuovo allenatore speriamo di dare la svolta a questa stagione, sono sicuro che abbiamo tutte le carte in regola per poterci salvare». Trapani ha voluto dare dei piccoli consigli al suo nuovo allenatore. «Dovrà essere bravo soprattutto dal punto di vista psicologico - ha detto - perché questi ragazzi devono convincersi che ce la possono fare. Dovranno affrontare le ultime partite della regular season con la mentalità che piace ai tifosi della Paganese: dovranno lottare su ogni pallone e dovranno sudarsi la salvezza sul campo. Pagani vuole rimanere in C1, questo è il momento di dimostrare che questa squadra merita di rimanere in questa categoria».

26.2.08

Lettera aperta ai tifosi della Paganese.

Nella settimana che ha preceduto l'incontro col Foggia, ho avuto il piacere di conoscere alcuni tifosi del Foggia attraverso il forum di FoggiaCalcioMania. Tra questi mi sento di segnalare Giuseppe Cicolella (Pino) con il quale ho avuto un piacevole scambio di mail (prima) e di telefonate (poi). Pino si è recato a Pagani a vedere la partita e prima, durante e dopo l'incontro mi ha chiamato aggiornandomi sull'andamento della partita. Insomma siamo diventati amici e adesso in un angolo del suo cuore c'è anche la Paganese. A proposito di Paganese, Pino ha scritto una lettera di rara intensità sulla sorprendente accoglienza che ha avuto dalla gente di Pgani, fuori e dentro il Marcello Torre. Pino ha voluto rendere pubbliche queste sue sensazioni scrivendo una lettera aperta ai tifosi azzurrostellati e pubblicandola sulla home-page del sito FoggiaCalcioMania.A tal proposito vi inviterei ad iscrivermi al forum di FoggiaCalcioMania per condividere con i tifosi foggiani esperienze ed emozioni.

Qui di seguito vi ripropongo integralmente la lettera di Giuseppe Cicolella.
Ciao Pino, che la nostra amicizia porti la salvezza della Paganese e la promozione del Foggia.

Quando lo sport ci permette di conoscerci di Giuseppe Cicolella

Dalle 16,30 di ieri 24 febbraio 2008 tutti noi tifosi del Foggia stiamo vivendo un momento che descrivere come particolare mi sembra riduttivo, siamo alla quinta vittoria consecutiva, tre in casa e due fuori, abbiamo superato le quattro vittorie consecutive dell’anno scorso che ci portarono, dopo la sconfitta di Teramo, al 4^ posto, ricordo, anche, che nello scorso campionato alla 25^ partita avevamo 43 punti, solo tre in più che in questo.

Ma non è di questo che desidero scrivere, della nostra situazione avremo modo di scambiarci idee e sensazioni nei prossimi giorni, voglio invece scrivere alcune considerazioni sui tifosi della Paganese e sullo sport in generale.

La trasferta di Pagani è, com’è noto, stata vietata ai tifosi del Foggia, perché? ; i motivi non li sapevo prima ed ora posso dire che non li comprendo dopo essere stato ad assistere alla partita.

Siamo arrivati in mattinata nella città campana ed abbiamo girato per il centro e nell’isola pedonale dove c’era il tradizionale struscio domenicale tipicamente meridionale, spesso siamo stati individuati come foggiani, la parlata il modo di muoversi tradisce sempre chi viene da un’altra regione, ma tutti ci hanno trattato con cortesia dandoci tutte le spiegazioni di cui avevamo bisogno.

Ma, abbiamo pensato, in città poteva essere stato che la fortuna ci aveva fatto incontrare persone socievoli e abbiamo aspettato di dare un giudizio sulla tifoseria dopo aver assistito alla partita.

Certo Pagani sportiva è una realtà numerica che non può paragonarsi a quella foggiana, per ovvi motivi, ma posso assicurarvi che il tifo è stato costante sino al 90^ e si è tramutato in contestazione, secondo me, anche civile, solo dopo due macroscopici errori che hanno fatto comprendere a tutti che ormai i giocatori della Paganese erano entrati in completa confusione dopo il rigore realizzato da Tisci.

Durante la partita, fondamentale, almeno per l’aspetto psicologico, si avvertiva nel pubblico un misto di paura e di speranza e tutti, sia foggiani che paganesi, corroborati anche dall’atteggiamento prudente in campo delle squadre pensavano e si auguravano di conquistare un punto importantissimo, per varie ragioni, per entrambe le squadre.

Faccio notare, infine, e qui veramente sono rimasto colpito, che dai tifosi della paganese non si è mai levato un coro di insulti verso la squadra del Foggia, ma solo incitamenti verso la propria squadra, un atteggiamento positivo che si sposa con il mio modo di assistere ad uno spettacolo sportivo, atteggiamento che, purtroppo, si vede raramente.

Superfluo aggiungere che noi seduti ad assistere alla partita , tra i tifosi della Paganese, non abbiamo avuto nessun problema, in conclusione non comprendo i motivi per i quali si è voluto far disputare questa partita senza i tifosi del Foggia quando non c’era nessun elemento che potesse far prevedere incidenti.

Ringrazio idealmente tutti i paganesi ed in particolare quelli con cui sono venuto in contatto e li incito a stare vicino alla loro squadra come hanno fatto finora, spero anche che il Foggia nella sua corsa verso i Play off dovendo incontrare ancora Verona e Ternana, possa aiutare non solo il Manfredonia, ma anche la Paganese a migliorare la loro classifica o, almeno, a trovare alla fine del campionato una posizione migliore per disputare i play aut, non tra loro, queste tifoserie se lo meritano.

Un grazie particolare, infine, ad Enrico, il mitico tifoso della Paganese che risiede a Monza, autore del blog http://forzapaganese.blogspot.com/

per il suo gentilissimo atteggiamento nei miei confronti in forma di informazioni e di aiuto nell’organizzare la trasferta.

Lo sport dovrebbe sempre essere motivo di incontro e non di scontro.

Un saluto a tutti.

[Foggiacalciomania.com - Giuseppe Cicolella]

Cantoro: grazie Enrico, mi hai salvato la vita (Gazzetta dello Sport).

Arresto cardiaco contro il Foggia. Parla l´argentino dopo la grande paura Il giocatore, dopo il buon esito di tutte le analisi, oggi lascerà l´ospedale ! L´attaccante della Paganese: «Devo la vita al medico Cascone. Più che a un calciatore, ha ridato sollievo a un padre».

Inizia da una lettura della Gazzetta il «day after» di Lucas Maximilian Cantoro, ripresosi dal grave incidente di gioco di cui è stato vittima nella gara con il Foggia. L´attaccante si è subito informato delle cronache dell´8ª di ritorno: turno da dimenticare per la squadra azzurrostellata, ma che rimarrà impresso per il calciatore argentino.

SCONTRO E SCONFORTO - «Al 13´ del primo tempo —dice Cantoro —, su uno stacco di testa su un cross dalla sinistra, ho impattato contro il portiere Agazzi e ho perso conoscenza». I gesti di sconforto di capitan Scarpa facevano calare il gelo sul Torre. Il medico sociale Enrico Cascone, ne constatava l´arresto cardiaco e immediatamente gli effettuava il relativo massaggio.

RICONOSCENZA - «È stato lui il mio salvatore — dice l´argentino —, gli sarò riconoscente per la vita: gli ho regalato la maglia che indossavo al momento dell´infortunio, per ricordargli che ha regalato una nuova vita a un calciatore e soprattutto a un padre». E alla famiglia è andato il primo pensiero di Cantoro, trasportato subito all´ospedale di Nocera Inferiore, dove è tuttora ricoverato.

LA FAMIGLIA - «Ringrazio Dio di avermi fatto rivedere mia moglie Natasha e i miei figli Priscilla, 3 anni, e Jordan, di uno, che vengono prima di tutto. Domenica ho vissuto l´esperienza più brutta, ma ne ho ricavato qualcosa di positivo: ho riscoperto quanto è importante poter gioire dell´amore delle persone più care. Davanti a queste emozioni, la gioia per un gol o la delusione per una sconfitta non hanno alcun valore».

DECORSO - Cantoro sta ricevendo tutte le cure del caso, le analisi hanno dato esito negativo e la sua uscita è prevista per oggi. «Ho solo un po´ di fastidio alla testa e di dolore alla spalla sinistra, ma il peggio è passato. Voglio ringraziare — dice Cantoro — anche i miei compagni, mi hanno chiamato in tanti e spero presto di tornare presto ad allenarmi con loro». In bocca al lupo, Cantoro.

Gazzetta dello Sport - Antonio Campitiello

[Foggiacalciomania.com /RG4]

Primo allenamento per Roberto Miggiano.

Primo allenamento per gli azzurrostellati agli ordini del tecnico Roberto Miggiano che ha potuto osservare i suoi nuovi calciatori dalla tribuna.
Alla partitella a ranghi misti non hanno preso parte gli attaccanti Lucas Cantoro, a riposo assoluto sino a martedì, Alessandro Osso Armellino, per una contusione alla caviglia destra, i difensori Leo Criaco, ematoma allo zigomo, e Roberto De Giosa per un problema agli addominali.
E' uscito anzitempo dal rettangolo di gioco, invece, Antonio Guarro a causa di un indolenzimento agli adduttori.
Domani è prevista una doppia seduta sempre al "Marcello Torre".

Ammenda di 500 euro per la società.

Il Giudice Sportivo della Lega Professionisti Serie C, in merito alla gara Paganese - Foggia, ha inflitto alla società azzurrostellata un'ammenda di 500 euro " per indebita presenza nel recinto di gioco di persona non identificata, ma riconducibile alla società, che rivolgeva frasi minacciose ".

paganese.it

Crisi Paganese, esonerato Chiappini (Il Mattino).



RAFFAELE CONSIGLIO Pagani.Cambio tecnico in casa azzurrostellata. La sconfitta casalinga contro il Foggia è costata la panchina ad Andrea Chiappini ed al suo vice Ciro Ferrara, ieri sera ufficialmente sollevati dall'incarico. Termina contro il Foggia l'avventura del tecnico di Latina che, pur dopo aver conquistato 18 punti, non è mai riuscito a dare un gioco alla squadra. Chiappini paga per non aver sfruttato al meglio le situazioni importanti come in occasione delle gare con Manfredonia e Pro Sesto in cui bisognava conquistare punti contro delle dirette concorrenti per evitare la retrocessione. Chiappini paga per aver collezionato solo 2 pareggi fuori casa ma soprattutto perché nelle sei ultime giornate ha conquisto solo 2 punti. Il suo modulo troppo difensivista non ha convinto mai nessuno. Eppure Chiappini di tempo ne ha avuto per amalgamare la squadra visto che è subentrato al dimissionario Cosco appena alla terza giornata d'andata. L'esonero ha colto di sorpresa il tecnico, difeso fino a ieri a spada tratta dal presidente Trapani. «Lascio la Paganese in punta di piedi così come ero venuto. Ho profuso il massimo impegno affinché la squadra potesse esprimersi al meglio, purtroppo prendo atto che i risultati non sono stati dalla mia parte. Voglio comunque ringraziare il presidente ed il direttore generale per la grande opportunità che mi hanno dato facendomi allenare in C1 e mi dispiace aver deluso le loro aspettative». Intanto in queste ore si sta lavorando per cercare un valido sostituto che possa ridare forza e coraggio a questa squadra che sarà a meno di clamorosi miracoli costretta a giocarsi la permanenza in C1 tramite la lotteria dei play out. Tra i papabili Patania ed Ortega anche se non è da escludere che ci possa essere qualche new entry. Patania negli anni addietro ha già conquistato salvezze miracolose con Martina ed Andria. In questo momento delicato serve un allenatore di polso come ci conferma il direttore generale azzurrostellato D'Eboli. «Mi spiace per Chiappini ma questo è il calcio. Dovevamo dare una scossa all'ambiente perché si era appiattito tutto. Entro oggi cercheremo di definire il nuovo tecnico. Vogliamo evitare errori ma nello stesso tempo dobbiamo risolvere la questione alla svelta». Domenica la C1 osserverà un turno di riposo e questo favorirà certamente il nuovo tecnico che potrà lavorare con una settimana in più. Chiarita anche la questione Scarpa. Il capitano si è scusato ufficialmente con i tifosi azzurro stellati per il comportamento avuto durate la gara con il Foggia.

Cantoro: che festa appena ho rivisto mia moglie (Il Mattino).



GIUSEPPE BOVE Nocera Inferiore. Vivo, e non per miracolo. Se Lucas Cantoro dal suo lettino d'ospedale all'Umberto Primo di Nocera Inferiore, racconta di come ci si sente con un holter cardiaco addosso, che scruterà i movimento del cuore fino ad oggi, lo deve solo alla prontezza di riflessi di Enrico Cascone, il medico sociale della Paganese che lo ha fatto rinascere. Sì, perché dopo il terribile impatto con il portiere del Foggia Agazzi, e la successiva pesante ricaduta sul terreno di gioco, l'argentino ha dovuto lottare per due, tre, lunghissimi minuti con un arresto cardiaco che ha fatto temere il peggio: «Domenica sera ho festeggiato il compleanno - racconta nel suo slang sudamericano - quando mi ha raggiunto Natasha, mia moglie. Aveva la paura negli occhi, era allo stadio, ha visto tutto senza avere la reale percezione di cosa veramente mi fosse capitato. L'ho presa per mano e gli ho detto: il mio compleanno, quello vero che cade il 3 di aprile, lo cancello. Da questo momento in poi si brinda il 25 febbraio». «E grazie ad Enrico - lo chiama così, per nome, il medico azzurrostellato, ed altrettanto fa con Raffaele De Virgilio, l'altro sanitario paganese che ha assistito Cantoro in ambulanza - che mi fatto tornare in vita. Tutti mi stanno raccontando dell'incidente, io francamente non ricordo niente ed è meglio così. So solo che ad un certo punto invece che sul campo mi sono ritrovato in ambulanza e con Raffaele al mio fianco: gli ho chiesto cosa facessi in ambulanza e il suo largo sorriso mi ha tranquillizzato». Così come lo stanno tranquillizzando gli approfonditi esami clinici cui si sta sottopnendo fin da domenica sera: tac cranica, ecg, visitita neurologica, holter pressorio e cardiaco. Oggi un elettroencefalogramma: se il responso sarà confortante, tra stasera e domani Cantoro potrà anche tornare a casa dove lo aspettano Priscilla, tre anni, e Jordan un anno, i frutti dell'amore con Natasha conosciuta ai tempi dell'Isernia. Il ritorno all'attività: lì i tempi saranno decisamente più lunghi. Prima una settimana di assoluto riposo e poi tutta la trafila che prevede ulteriori esami per ottenere l'idoneità alla pratica sportiva. Una prassi comune in casi del genere, nulla di preoccupante come tiene a sottolineare Enrico Cascone che ieri insieme a De Virgilio è stato due volte in ospedale a visitare Lucas: «Cantoro - dice - ha subito un arresto cardiaco e in casi del genere la prudenza non è mai troppa. Fortunatamente siamo qui a raccontarlo, ma vi assicuro che lo spavento è stato tanto. Dopo avergli tirato la lingua ricacciata in gola e averlo rianimato, ho passato cinque minuti tremendi. Ora recuperiamo insieme l'uomo e l'atleta».

Roberto Miggiano è il nuovo tecnico della Paganese.

La Paganese Calcio 1926 s.r.l. comunica che Roberto Miggiano è il nuovo tecnico della prima squadra. Nato a Lecce il 15/03/64, da calciatore ha vestito le maglie di Avellino, Lecce, Salernitana, Acireale ed Empoli; da allenatore ha maturato esperienze con il Lecce (Allievi e Primavera) e la Giacomense.
Oggi pomeriggio alle 14,30, presso la sala stampa del “Marcello Torre”, il nuovo trainer incontrerà gli organi di stampa.

paganese.it

Chiappini esonerato. Voci di corridoio parlano di Oddo e Specchia candidati a sostituirlo.

Dopo la notizia shock dell'esonero di mister Chiappini, comincia la ridda di voci sul probabile sostituto che siederà sulla panchina azzurrostellata.

Alcuni parlano di Francesco Oddo, già tecnico in serie A di Reggiana e Salernitana.

Altre voci invece indicano Francesco Paolo Specchia quale successore di Chiappini .
Specchia ha una lunga esperienza sui campi di C1 e C2 e l'anno scorso allenava la Nocerina (!!!), squadra che lo esonerò a marzo del 2007.

25.2.08

Ultimora: esonerato Andrea Chiappini.



La Paganese Calcio 1926 comunica di aver interrotto il rapporto professionale con l’allenatore Andrea Chiappini e il suo vice Ciro Ferrara.
La società, con a capo il Presidente Trapani, intende ringraziare entrambi per il lavoro svolto durante questi mesi alla guida tecnica della squadra.

Ecco le prime dichiarazione di Chiappini:

“Lascio la Paganese in punta di piedi così come ero venuto” queste le prime parole dell’ex allenatore azzurrostellato Andrea Chiappini dopo aver appreso dalla società la notizia dell’esonero.
“Ho profuso il massimo impegno affinché la squadra potesse esprimersi al meglio; purtroppo prendo atto che i risultati non sono stati dalla mia parte. Intendo – continua Chiappini – ringraziare il Presidente Trapani ed il Direttore D’Eboli per la grande esperienza professionale che hanno voluto concedermi affidandomi la guida della squadra, così come voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel mio lavoro e mi dispiace aver deluso le loro aspettative. Concludo, dicendo che credo fermamente che la Paganese è una buona squadra e che anche senza di me potrà tirarsi fuori da questa situazione difficile ed è ciò che mi auguro vivamente”.

Fonte: paganese.it

Foggia: una vittoria di rigore (Il Corriere del Sud).

A Pagani il calcio è civiltà (Il Corriere del Sud).



Leggete che bel commento hanno scritto sui tifosi paganesi:

La trasferta a Pagani è stata vietata ai tifosi rossoneri per il pericolo di incidenti.
La città campana si trova in una zona calcistica spesso soprannominata “Il triangolo delle Bermuda” per la vicinanza ad altre due piazze calde come Cava e Nocera. Invece abbiamo trovato un’ospitalità unica, un’organizzazione eccellente ed un pubblico civilissimo e competente. Mai un insulto verso la squadra avversaria, riconoscimento dei propri errori , tifo incessante per i propri beniamini nonostante la pessima classifica. Anche la contestazione finale per l’ennesima sconfitta non è stata corredata da lanci di bottiglie, petardi o altro in campo.
Questo è il calcio che vorremmo sempre vedere e per questo auguriamo ai campani
di salvarsi. Chapeau!

Foggia, grande cinquina (Gazzetta del Mezzzogiorno).

Paganese nel caos, passa il Foggia (Il Roma).

Lo sconforto di D'Eboli: "Speravamo in un segnale..." (Il Roma).

Decisivo il rigore di Tisci (Tuttosport).

Un Foggia da playoff. Chiappini rischia (Corriere dello Sport).

Il commento di un tifoso foggiano presente in tribuna al Marcello Torre.

Foggia: batti cinque!

I rossoneri di Nanù Galderisi espugnano anche Pagani, secondo successo esterno consecutivo, salgono a quota 40 in classifica e si candidano prepotentemente per un posto nei play off. Ebbene si, il Foggia è quinto, per la prima volta in questa stagione, un recupero incredibile, 15 punti in cinque partite, un tornado che ora fa paura alle dirette concorrenti per un posto al sole, chi se lo sarebbe mai immaginato… Tre punti pesantissimi, conquistati su un campo che non veniva violato da ben otto gare interne (4 vittorie e 4 pareggi), su un terreno di gioco in condizioni non ottimali, senza i propri tifosi al seguito, contro una squadra che in questa partita poneva le basi per una risalita. Diverse infatti le pressioni in settimana a tecnico e giocatori da una tifoseria stanca e delusa, abituata a ben altro dopo due promozioni consecutive e dallo stesso presidente della società campana. Vittoria che acquisisce notevole importanza alla luce dei risultati ottenuti dalle dirette concorrenti. Infatti, si fermano Venezia, Padova e Foligno. Per far propria la gara, ai satanelli, basta un rigore trasformato da Ivan Tisci a pochi minuti dal termine; penalty concesso dal signor Peruzzo di Schio per atterramento ai danni di un devastante e sempre più decisivo Di Roberto. Per ciò che concerne la gara, non si segnalano vere e proprie azioni da gol. A dirla tutta si è assistito ad un match privo di emozioni anche se ci sono stati attimi di paura al “Marcello Torre”, quando in uno scontro aereo Agazzi e Cantoro sono entrati in rotta di collisione. Ha avuto la peggio il centravanti argentino, ex Foggia, costretto alla resa dopo solo un quarto d’ora dal fischio d’inizio, poiché colpito da un breve arresto cardiaco. Accompagnato in ospedale, per fortuna, nulla di grave. Questo è l’unico momento degno di nota della prima frazione di gara oltre ad una buona incursione in area del giovane Osso Armellino, entrato al posto dell’infortunato Cantoro, che ha seminato il panico sulla fascia sinistra costringendo Agazzi ad un salvataggio in due tempi. Nella ripresa si presenta un Foggia meno guardingo e rinunciatario, prende finalmente in mano la situazione e comincia a costruire buone trame di gioco in un’ attesa non frettolosa dello spunto vincente, questo grazie anche all’ingresso di Tisci prima e Mounard poi, al posto del solito gladiatore Giordano ed un Mancino un po’ in ombra. Il Foggia non subisce la manovra dei campani, si legano centrocampo ed attacco, visti molto sfilacciati nella prima frazione ed a dieci minuti circa dal termine i rossoneri vengono premiati per impegno e determinazione. Mora lancia lo scugnizzo Di Roberto, instancabile ed artefice principale della manovra offensiva, che viene steso dal difensore azzurro stellato Esposito. Rigore sacrosanto. Tisci, con freddezza, spiazza Botticella. Poi nulla più da segnalare, la squadra ospite gestisce senza patemi d’animo, mentre la Paganese brucia malamente due opportunità su calcio da fermo per agguantare il pareggio. Triplice fischio e contestazione al “Marcello Torre”. Entusiasmo a mille invece tra i satanelli, cinici e concentrati anche in una gara tutt’altro che facile. Il dato da sottolineare in questo match, è la solidità difensiva che ha trovato questa squadra. Son ben 270 i minuti d’ imbattibilità per Agazzi. Bisogna continuare su questa strada, ben consci che ora più che mai si può sognare…

G.lo Muzio – D.Valentini

Paura per Cantoro, Paganese sotto choc (Il Mattino).



RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. Dramma sfiorato al Marcello Torre. Dopo appena 13 minuti, l’attaccante argentino della Paganese Lucas Maximilian Cantoro è crollato a terra in seguito a uno scontro fortuito con Agazzi, portiere del Foggia. Nella caduta, il puntero, peraltro ex rossonero, ha battuto violentemente la nuca sul terreno di gioco restando privo di sensi per alcuni lunghissimi minuti. Chiamato a gran voce da Scarpa, il medico sociale della Paganese, Enrico Cascone, è subito entrato in campo e ha praticato un massaggio cardiaco a Cantoro. La gara è stata sospesa per oltre cinque minuti, vissuti con il fiato in gola e con i calciatori in trepidazione con le mani nei capelli. Da spavento la diagnosi: arresto cardiaco con conseguente ostruzione delle vie respiratorie superiori. Esclusi, per fortuna, danni cerebrali. Trasportato in ambulanza all’ospedale di Nocera Inferiore, Cantoro resterà 24 ore sotto osservazione. Sotto choc, la Paganese ha cercato di conquistare i tre punti da dedicare allo sfortunato attaccante argentino ma s’è dovuta arrendere nel finale alla maggiore esperienza del Foggia di Galderisi, che ha vinto grazie a un rigore trasformato da Tisci a dieci minuti dal termine. E dire che nel primo tempo, subito dopo l’uscita di Cantoro, i padroni di casa avevano sfiorato il gol con Scarpa, tiro da fuori bloccato dall’estremo ospite, e con Osso, in campo proprio al posto del puntero, la cui conclusione al termine di una bella azione personale veniva respinta con i pugni da Agazzi. Foggia pericoloso al 30’ con Di Roberto che, ricevuta palla in area da Del Core, impegna Botticella in una difficile parata d’istinto. Pronta la reazione della Paganese: al 37’ Osso, servito da Guarro sulla fascia sinistra, salta il suo controllore con un pallonetto e, appena dentro l’area, lascia partire un tiro che Agazzi devia con fortuna. Al 47’ ci prova anche Marino, bravo nel superare due avversari e nell’accentrarsi ma impreciso nel tiro. Archiviato il primo tempo, il Foggia scende in campo più determinato nella ripresa e va vicino al gol all’11’: lancio millimetrico di De Paola per Mancino che tenta la conclusione a volo ma non inquadra la porta. Quattro minuti dopo ci prova anche l’ex Napoli Mora, che chiama Botticella alla deviazione in corner su calcio di punizione. Alla mezz’ora si sveglia la Paganese che, con il cuore, tenta il colpaccio: Criaco si sgancia dalla linea difensiva e, arrivato al limite dell’area ospite, lascia partire un tiro respinto d’istinto da un difensore rossonero. Il pubblico del Torre ci crede, Scarpa cerca la porta ma non centra il bersaglio. La Paganese sembra controllare bene la gara e dà l’impressione di poter passare da un momento all’altro ma al 34’ la solita disattenzione difensiva costringe Pasquale Esposito a mettere giù in area Di Roberto: dal dischetto il neo entrato Tisci non sbaglia e spiazza il portiere firmando il gol che mortifica l’entusiasmo e il cuore della Paganese, incapace di reagire una volta in svantaggio. Anzi, nel finale è il Foggia che manca il raddoppio con Tisci e Mounard, imprecisi davanti a Botticella.

I tifosi: «Mandate via Chiappini» (Il Mattino).



RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. L'aspetto sportivo, anche se importante, passa in secondo piano. La gara con il Foggia si è messa subito male per la Paganese che dopo appena 13 minuti si è vista privata di uno dei suoi calciatori più rappresentativi. L'attaccante Lucas Cantoro si scontra con il portiere Agazzi, i due vanno a terra, Cantoro batte violentemente la nuca sul terreno e resta tramortito a terra. Il primo ad avvicinarsi è il capitano Scarpa che si porta le mani nei capelli e chiama l'ingresso in campo del medico sociale Enrico Cascone. Per riportare in vita il calciatore c'è bisogno di un lungo massaggio cardiaco. Il dottore Cascone non si perde d'animo e grazie al suo tempestivo intervento riesce a rianimare il calciatore. Momenti delicati come ci conferma lo stesso. «Sul posto ho capito subito la gravità della situazione e non mi sono perso d'animo. Cantoro aveva le vie respiratorie superiori ostruite ed il suo cuore non batteva più. Ho subito liberato la gola dalla lingua e poi con un massaggio cardiaco sono riuscito a far ritornare a battere il cuore. In autoambulanza lo abbiamo trasportato all'ospedale di Nocera Inferiore. La tac ha dato esito negativo e questo ci fa tirare un sospiro di sollievo anche se il calciatore, come da prassi, resterà ricoverato sotto osservazione per 24 ore». Ritornando alla partita, dopo la sconfitta circa 400 supporter di casa si sono dati appuntamento fuori dall'impianto sportivo cittadino per aspettare l'uscita del tecnico e dei calciatori di casa. Momenti di tensione stemperati poi dall'uscita del presidente Trapani che ha placato gli animi. I tifosi chiedono la testa di Chiappini. La società replica: «Al momento non vedo chi potrebbe sulla piazza darci più garanzie di Chiappini. Se si deve cambiare lo si deve fare in meglio non in peggio. Purtroppo abbiamo commesso degli errori ma non per questo dobbiamo in questo momento così delicato fare peggio. Adesso il campionato osserverà un turno di riposo e questa sosta capita a pennello». Sul banco degli imputati con Chiappini anche il capitano Scarpa, reo di aver risposto a partita in corso a qualche tifoso della curva nord. «La società prenderà dei provvedimenti perché queste cose non capitino più. I calciatori devono andare in campo per giocare non per rispondere ai rimbrotti dei tifosi». Intanto è stata smentita la voce diffusa in città su un’aggressione dei tifosi a Esposito, Guarro e Scarpa. I tre, bloccati da un gruppo di appassionati della Paganese nella frazione San Lorenzo ad un semaforo rosso, avrebbero solo avuto un dialogo chiarificatore.

Dura contestazione a fine gara. Il presidente: multerò i giocatori (Il Mattino).

Al termine della partita dura contestazione del pubblico. Almeno 400 tifosi si sono appostati fuori dall'impianto sportivo per aspettare l'uscita di tecnico e calciatori. A calmare gli animi è intervenuto il presidente Raffaele Trapani che ha confermato di non aver intenzione di esonerare il tecnico Chiappini e di voler andare avanti fino al termine del campionato con l’attuale organico. Trapani ha anche anticipato che in settimana prenderà severi provvedimenti. Multe in arrivo per i giocatori che durante la gara con il Foggia sono stati protagonisti di un battibecco con il pubblico. Compartementi da censurare delietri per la squadra che in questo momento difficile ha bisogno comunque dell’apporto dei tifosi.

Foggia, il vento in poppa (Gazzetta del Mezzogiorno).

Il Foggia ha vinto. Evviva il Foggia ! ( di Nino Ruggiero).

Il Foggia ha vinto: evviva il Foggia. Cos’altro si può dire? Questo è il calcio, lo ripeto da tempo. Appena sbagli, ti puniscono. Puoi giocare anche la migliore partita della tua storia, puoi metterci tutta la voglia di arrivare al risultato; puoi lottare da pari a pari con squadre più attrezzate in linea tecnica, ma il pallone deve essere messo dentro la porta avversaria, altrimenti non c’è scampo per il risultato. Specie se incontri una squadra come il Foggia: sorniona, cattiva al punto giusto, spietata e cinica sotto rete. Hai voglia di dire che il Foggia ti ha deluso, che ha giocato male, che ha impensierito poco la difesa paganese. Nel calcio si vince anche giocando male; purtroppo è così, non me ne vogliano gli esteti, quelli che vorrebbero vedere una squadra dominare, imporre il proprio gioco per poi vincere proprio in virtù di una indiscussa superiorità tecnica. I satanelli hanno applicato alla lettera una di quelle massime che fanno tanto saggezza: appena ti muovi, ti fulmino! e, zacchete! così è stato. Va detto subito, però, a scanso di equivoci, che la Paganese non ha sicuramente disputato la migliore gara della stagione. Non la migliore, però nemmeno la peggiore. Una gara affrontata con lo spirito giusto iniziale, con un centrocampo affidato nuovamente alla regia di Muwana, con Marino a svariare sulla fascia destra e con Guarro a presiedere quella sinistra. Questo come assetto di centrocampo. In avanti Fanasca e Cantoro in veste di guastatori. L’inizio è promettente. Cantoro sembra in giornata di grazia e mette in ambasce i difensori foggiani in più di una occasione; Fanasca gli fa da spalla e riesce a raccordarsi bene con il lavoro dei suoi centrocampisti. L’infortunio occorso a Cantoro ribalta il piano offensivo preparato da Chiappini alla vigilia: bisognerà affidarsi all’agilità di Osso, più che alla potenza di Cantoro. Ed il giovane ex Udinese non delude affatto le aspettative giocando una gara puntigliosa ed interessante. Ma sono sempre i gol che mancano alla Paganese. Chi li segna? Non certo Scarpa che è in una fase involutiva per quello che riguarda la sua posizione in campo; da trequartista, purtroppo, non punge perché gli spazi intorno gli si restringono sempre di più e l’atleta non riesce a dare il consueto e determinante contributo offensivo. Bisognerà, allora, ritornare alle origini. Vale a dire restituire Scarpa alla fascia sinistra dell’attacco. La settimana di riposo dovrebbe chiarire molti dubbi, non solo quello riguardante Scarpa.

NINO RUGGIERO – Cronache del Mezzogiorno

Paganese-Foggia 0-1: le pagelle di Nino Ruggiero.

Botticella – Un pomeriggio abbastanza tranquillo guastato dall’episodio del calcio di rigore. Compie un intervento d’istinto nel primo tempo su tiro ravvicinato di Di Roberto ed interpreta bene il suo ruolo anche nei momenti di maggiore pressione offensiva da parte del Foggia. VOTO 6


Fumai – E’ in netta ripresa. Sulla fascia destra della difesa si fa rispettare ed in più di una occasione non si fa pregare troppo per spingersi in avanti. Controlla bene la zona di sua competenza tanto è vero che dal suo lato ben pochi pericoli arrivano per Botticella. VOTO 6


De Giosa – Non è il solito giocatore attento e preciso. Soffre la velocità di Di Roberto e spesso è costretto alle maniere forti. La fascia laterale sinistra non è il suo forte specie quando deve fronteggiare elementi scattanti. Andrebbe riportato al centro della difesa per un migliore rendimento. VOTO 5


Criaco – Gli aggettivi in fatto di complimenti si sprecano per questo immenso giocatore dal cuore grande così. E’ ancora una volta l’anima della squadra e non si limita solo a compiti difensivi. Si spinge anche in avanti in più di una occasione con il cuore e con la grinta che caratterizzano da tempo le sue prestazioni. Un suo tiro in zona gol, degno di migliori fortune, scoccato dopo una lunga e vincente galoppata, viene fermato fortunosamente da un difensore avversario. VOTO 7


Muwana – Non ripete l’entusiasmante gara di quindici giorni addietro con la Cremonese. Ma non si può nemmeno dire che demeriti. Perde qualche banale pallone a centrocampo, per eccesso di confidenza nel palleggio, nei confronti degli agguerriti avversari e sembra disunirsi. Si riprende lentamente con il passare dei minuti e disputa una discreta gara. Niente da dire sull’impegno messo in campo. VOTO 5,5


Esposito P. – Non attraversa un grande periodo di forma e soprattutto nei rinvii, anche quelli elementari, lascia piuttosto a desiderare. Probabile che soffra il continuo spostarsi – di domenica in domenica - nei ruoli della difesa; una volta sulla destra, un’altra al centro. E’ un periodaccio anche per lui che solitamente riesce anche a convivere con le inevitabili contestazioni della tifoseria. VOTO 5


Fanasca – Inizia alla grande. Movimento a tutto spiano su tutto il fronte di attacco, a supporto di Cantoro, ariete centrale. La difesa foggiana spesso è costretta alle maniere forti per frenarne l’ardore e la velocità. Perde di vivacità con il passare dei minuti anche se s’impegna alla morte per non sfigurare. VOTO 5,5


Marino – Non è un fulmine di guerra quando viene servito in profondità sulla fascia destra dell’attacco, ma il suo contributo alla manovra lo dà tutto per intero. Gioca però una gara su ritmi blandi quando ci sarebbe bisogno di darci dentro senza pietà. Ma bisogna riconoscergli buona intelligenza tattica. Purtroppo in questo momento alla squadra servirebbero più operai e meno ingegneri. VOTO 5,5


Cantoro – Inizio più che promettente per l’argentino che svaria con grande ardore su tutto il fronte d’attacco. Un brutto incidente rimediato in uno scontro con Agazzi al quarto d’ora lo mette fuori combattimento facendo temere per la sua incolumità. Sv


Scarpa – Dagli elementi più rappresentativi e dotati di maggiore classe ci si attende sempre di più. Purtroppo non tutto gira per il verso giusto per l’attaccante torrese che nei suoi nuovi compiti di trequartista non trova gli spazi giusti per proporsi in avanti. Migliora, anche se di poco, nella ripresa quando prende ad agire sulla fascia sinistra, dove di solito si esprime al meglio. Ma anche lui è vittima del momento negativo della squadra e soffre forse più di tutti la contestazione della tifoseria amica. VOTO 5


Guarro – E’ ancora una volta encomiabile sotto i punti di vista. Lo trovi ovunque, in difesa, a centrocampo, persino in attacco. Certo, ogni tanto pretende un po’ troppo dai suoi limitati mezzi tecnici ma ha un cuore grande così. Corre a dismisura e, quando credi che sia scoppiato, è pronto addirittura a proporsi in avanti, in area di rigore avversaria. Merita ampiamente, in questa squadra, un posto in prima fila. VOTO 6


Osso – Questo è un ragazzo che farà molta strada. Gioca con una semplicità incredibile decine e decine di palloni. Appena entrato, con un guizzo da autentico campioncino, anticipa Ignoffo e sfiora il gol. Poi ancora scatti a ripetizione, con difesa ospite spesso in ambasce. Deve crescere, ovviamente, ma è un giocatore che può risultare utile nel finale di campionato. VOTO 6


NINO RUGGIERO – Cronache del Mezzogiorno

Paganese-Foggia 0-1: la cronaca di Barbara Ruggiero.

PAGANI - Il Foggia espugna il “Marcello Torre” grazie ad un rigore realizzato da Tisci a dieci minuti dal termine della partita. La massima punizione era stata assegnata dal direttore di gara per fallo in area su Di Roberto da parte di Pasquale Esposito.
Restano in definitiva due gli episodi che segnano la gara in programma ieri pomeriggio a Pagani: il rigore realizzato da Tisci, che ha poi deciso l’esito finale della partita, e l’infortunio occorso al centravanti Lucas Maximilian Cantoro. L’attaccante argentino, infatti, al 13’, in seguito ad uno scontro di gioco è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Il calciatore, rimasto per qualche attimo a terra privo di sensi dopo aver violentemente battuto la testa, ha riportato un trauma cranico contusivo chiuso con ostruzione delle vie aeree superiori ed arresto cardiaco; immediati i soccorsi apportati a Cantoro dallo staff medico della Paganese, guidato dal dottore Enrico Cascone. Dopo attimi di paura, con il gioco che è rimasto fermo per cinque minuti, e dopo che erano stati effettuati gli interventi di primo soccorso, il calciatore è stato trasportato in ambulanza in Ospedale. A Cantoro sono stati praticati sul campo massaggio cardiaco e disostruzione delle vie aeree superiori; poi la corsa in ospedale. Immediata la comunicazione giunta telefonicamente allo stadio: dopo gli esami medici, l’attaccante è stato dichiarato fuori pericolo.
Al 18’ l’attaccante argentino è stato sostituito dal giovane Osso Armellino, uno degli elementi più vivaci e guizzanti in campo durante l’intera partita.
Ma passiamo alla cronaca.
Alla Paganese gli stimoli non mancano. Al “Marcello Torre” non c’è il pubblico delle grandi occasioni, ma solo i pochi fedelissimi sostenitori che farebbero di tutto pur di vedere ancora brillare la stella azzurra. Due gli striscioni esposti per la squadra: uno, esposto in curva, recita in maniera abbastanza sarcastica “cerco 11 operai”; l’altro, affisso nel settore distinti è un chiaro messaggio: “La nostra presenza è per la maglia che indossate e per la città che indegnamente rappresentate”. Se gli striscioni sono alquanto polemici, non si può dire altrettanto per gli incitamenti che sono incessanti, specie dal settore curva, nei confronti della squadra cui si chiedono i tre punti ritenuti fondamentali per il futuro.
Dicevamo di una gara non particolarmente emozionante. La prima azione da annotare sul taccuino è della Paganese che si fa viva dalle parti di Agazzi con Cantoro al terzo minuto: l’attaccante argentino riceve palla da Marino, la controlla con grande padronanza ma non è altrettanto preciso al momento del tiro a rete. Dopo appena dieci minuti, Cantoro ed Agazzi restano a terra in seguito ad uno scontro di gioco e l’attaccante, come detto in precedenza, sarà costretto ad abbandonare anzitempo il campo per far ricorso alle cure mediche. Il gioco riprende al 18’, dopo cinque minuti. Al 20’ Scarpa prova a rendersi pericoloso nell’area di rigore ospite; ma il centrocampista azzurro-stellato non impensierisce troppo Agazzi: il suo tiro finisce sul fondo. Al 36’ è Osso che cerca di mettersi in evidenza, mostrando la sua velocità. L’attaccante anticipa l’intervento di Ignoffo, appena entrato in area, ma il portiere ospite è bravo a neutralizzarne la conclusione. La prima parte della gara finisce praticamente qui. Tre azioni degne di nota per la Paganese; zero per il Foggia che sembra non impensierire più di tanto i padroni di casa. La prima azione degli ospiti giunge al 14’ della ripresa con una insidiosa punizione battuta da Mora (quasi un calcio d’angolo accorciato) che Botticella è bravo a sventare in angolo. La Paganese, nel frattempo, preme il piede sull’acceleratore, forse conscia di poter conquistare i tre punti, e si fa pericolosa dalle parti di Agazzi ancora una volta con Osso con un tiro dalla distanza che non trova la giusta fortuna. Al 34’, quando nessuno se lo aspetta, il Foggia passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore assegnato al Foggia. Errato disimpegno difensivo della difesa locale e palla a Di Roberto che fila diritto verso la porta difesa da Botticella. Inevitabile l’impatto con Esposito che stende l’avversario nel tentativo di sventare la minaccia. E’ rigore. Sul dischetto dagli undici metri va Tisci che realizza la rete dello zero ad uno. La Paganese ha solo dieci minuti per sperare di rimontare il risultato: decisamente pochi per una squadra oramai in affanno ed a corto di energia.
A fine partita piovono fischi e qualche civile contestazione dagli spalti verso l’undici azzurro-stellato che ieri ha fallito alla prova del nove. La strada verso la salvezza appare sempre più in salita.

Barbara Ruggiero – Cronache del Mezzogiorno

Paganese-Foggia 0-1: le interviste di Barbara Ruggiero.

La sconfitta contro il Foggia tra le mura amiche potrebbe costare cara al tecnico della Paganese, Andrea Chiappini. I numeri parlano da soli: il rendimento altalenante della squadra non fa pensare con ottimismo al futuro e, complice la pausa di campionato, la società potrebbe decidere di esonerare il tecnico laziale. Sull’argomento, nell’immediato dopo partita, si è espresso il direttore generale della Paganese, Cocchino D’Eboli: «Non vogliamo prendere delle decisioni a caldo, su due piedi – ha esordito – Credo sia prematuro parlare di esonero dell’allenatore adesso, specie dopo una gara del genere in cui non abbiamo demeritato. Stasera (ieri sera, nda), però, abbiamo fissato una riunione con la società in cui parleremo anche di questo. Tornando alla gara, credo che abbiamo disputato un buon primo tempo, e poi siamo calati un po’ nei secondi quarantacinque minuti; e poi l’episodio del rigore ci ha inevitabilmente condannato». L’amarezza in sala stampa è tanta per una sconfitta maturata a dieci minuti dal termine, in una gara che si preannunciava fondamentale per la classifica già deficitaria della Paganese.
Per il tecnico del Foggia, Galderisi, che ieri ha conquistato la quinta vittoria consecutiva «la gara è stata decisa da un episodio; un episodio che per fortuna è stato a nostro favore».
Prima di rispondere alle domande dei cronisti, Chiappini si ferma a salutare anche Galderisi; ne scaturisce un simpatico siparietto, con il tecnico del Foggia che lo saluta dicendo: «Mi dispiace, oggi (ieri, nda) siamo stati solo più fortunati noi. So che ti può sembrare una fase di circostanza perché io sono quello che ha vinto. Ti assicuro, però, che per me è la verità. In bocca al lupo». «So che sei sincero, si vede. Purtroppo noi stiamo attraversando un momento negativo». E poi, ecco il commento del tecnico della Paganese sulla gara disputata dai suoi uomini: «Secondo me oggi (ieri, nda), non pensando un attimo al risultato, abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra in salute. Abbiamo fatto bene; certo, poi c’è stato l’episodio del rigore che ci ha condannato… Secondo me ci poteva stare un pareggio. L’ho detto anche prima: stiamo attraversando un momento molto negativo; quando parlo di momento negativo non mi riferisco solo all’episodio del rigore contro il Foggia: dobbiamo pensare di uscirne quanto prima. Stiamo attraversando un momento di negatività ingiustificata; dobbiamo fare il possibile per uscirne ed affrontare con un piglio più positivo il futuro».
A chi gli chiede della possibilità che la società decida di esonerarlo per dare una scossa all’ambiente risponde: «Non mi sembra che la squadra stia giocando proprio male. Non subiamo tanti gol, lottiamo e corriamo… E’ normale, però, che la società fa la società e può decidere anche di mandarmi via…».
Riflettori puntati anche sulle condizioni dell’attaccante Cantoro. In sala stampa arriva il medico della Paganese, il dottore Enrico Cascone che spiega: «A Cantoro sono stati praticati i primi soccorsi in campo. Gli abbiamo praticato il massaggio cardiaco e la disostruzione delle vie aeree superiori; poi è stato ricoverato in ambulanza all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Siamo stati tutti tranquillizzati da una telefonata a partita in corso: sono stati effettuati gli esami del caso ed è tutto a posto. Ad ogni modo, andrò a breve in Ospedale di persona per sincerarmi delle sue condizioni» - ha concluso Cascone.

Barbara Ruggiero – Cronache del Mezzogiorno

Galderisi: «Foggia spietato, bene così» (La Gazzetta dello Sport).

Galderisi: «Il pareggio era più giusto ma per battere squadre come la Paganese serve questo cinismo». Il Foggia fa cinquina. Contro la Paganese i rossoneri centrano la quinta vittoria consecutiva e agguantano la sospirata zona playoff (è quinto assieme al Padova).
«Ma battere una Paganese così agguerrita non è stato facile — dice subito Giuseppe Galderisi —. Ci attendevamo un´avversaria ostica e così è stato. Siamo stati bravi a sfruttare il loro unico errore difensivo, portando a casa tre punti preziosissimi».

UN PO´ DI FORTUNA- In effetti, non si è visto un bel Foggia, messo in difficoltà da una Paganese abile a chiudere gli spazi e ad aggredire i portatori di palla. «Il pareggio poteva essere un risultato giusto, ma qualche volta un pizzico di fortuna non guasta— ammette il tecnico rossonero —. Abbiamo affrontato una Paganese dal grande cuore che ha concesso pochissimo. Anche il campo, in cattive condizioni, agevolava la manovra dei nostri avversari che puntavano sui lanci lunghi. Certo, possiamo fare meglio, ma la mentalità è quella giusta. Non mi aspetto un Foggia scintillante, ma una squadra cinica, capace di superare formazioni come la Paganese, che sono in crisi di risultati e vendono cara la pelle. Sarà così anche contro il Verona, nostro prossimo avversario».

OTTIMISMO - Al suo arrivo sulla panchina rossonera Galderisi aveva promesso allegria e la strada sembra essere quella giusta, visto il filotto di vittorie che i pugliesi stanno regalando ai propri tifosi. «Nel calcio contano i risultati e da questo punto di vista stiamo ottenendo il massimo. Avremo sicuramente giornate meno fortunate, ma adesso godiamoci una vittoria esterna che ci consente di guardare con ottimismo al futuro e far gioire un pubblico che questa volta non ci ha potuto seguire».

IL RIGORE - Ivan Tisci ha firmato la vittoria trasformando il rigore: «Era netto, il loro difensore Esposito ha palesemente atterrato Di Roberto e a me è toccata la realizzazione».

Gazzetta dello Sport - Antonio Campitiello

Il Foggia espugna anche Pagani (capitanatasport.it)

E sono cinque. Non si ferma più, il Foggia di Galderisi. Che espugna anche Pagani, secondo successo esterno consecutivo, sale a quota 40 in classifica e mette due piedi nei play off.


Il Foggia è quinto, please. Per i complimenti, passare per la cassa di Nanù.
Tre punti pesantissimi, in una giornata favorevole sotto tutti i punti di vista. In un colpo solo si fermano il Venezia, sconfitto in casa dalla Pro Patria, il Padova ed il Foligno, fermati sul pari dal Lecco e dal Monza.
Ne approfitta la squadra di Galderisi, alla quale basta un rigore trasformato da Tisci ad una decina di minuti dal termine per stendere la Paganese.
Un penalty concesso dal signor Peruzzo di Schio per atterramento ai danni di Di Roberto. Fallo netto, commesso da Esposito.
Lo stesso Tisci, al rientro dopo un mese di stop, realizza con la freddezza degna del miglior cecchino.
Per il resta la cronaca è di una sfida, che almeno sotto il profilo delle emozioni da rete, ha offerto poco.
Il Foggia ha controllato abilmente. In difesa Galderisi, complice anche l’innesto di Zanetti, ha trovato i giusti equilibri.
Non è un caso se il Foggia non prende gol da 270 minuti. Non era mai accaduto in precedenza.
Nella prima frazione di gioco, l’unica cosa da segnalare è un pauroso scontro aereo tra Agazzi e Cantoro, con quest’ultimo costretto ad abbandonare dopo appena un quarto d’ora. Lo fa nel peggiore dei modi, in ambulanza, accompagnato in ospedale. Per fortuna, per il centravanti argentino, ex Foggia, alla fine nulla di grave.
Per il resto, poca roba.
La ripresa propone un copione identico. Il Foggia non soffre ma nemmeno punge.
Galderisi inserisce Mounard e Tisci per Giordano e Mancino.
Foggia meno equilibrato. Ma che passa proprio al fotofinish: Mora imbecca speedy Di Roberto, steso in area da Esposito. Tisci spiazza Botticella e porta il Foggia in Paradiso.
Da adesso, sognare si può. Anzi, si deve.

Fonte: Capitanatasport.it

La partita contro il Foggia era un'ultima spiaggia.

Grande attesa per una gara, quella tra Paganese e Foggia, nella quale vigeva la convinzione di un trasformismo inquietante degli atleti paganesi: per un verso leoni pronti ad azzannare l’avversario, sia pur esso di grande prestigio e caratura, per l’altro inclini a voler recitare la parte della vittima sacrificale, giocando senz’anima, senza identità.
Le mutevoli ed altalenanti prestazioni dei giocatori in maglia azzurro-stellata riportano inevitabilmente alla mente la storia del dottor Jeckyll e Mr Hyde, personaggio fantastico inventato dalla fertile fantasia di Stevenson.
Basta considerare che dei 19 punti racimolati fino ad oggi, 17 sono quelli guadagnati tra le mura amiche, dove si comportano da veri leoni, mentre subiscono un’ingente trasformazione in fase di trasferta.
Per questa stagione, in cui tutto sembra ormai sull’orlo del precipizio, l’obiettivo da raggiungere rimane la salvezza.
I tifosi biancoazzurri si aspettavano un pronto riscatto dalla gara contro i satanelli, ma hanno riscontrato soltanto tanta delusione ed amarezza: sono stati testimoni di una prestazione sconfortante. Per questa giornata le parole "sconforto" e "contestazione" sono quelle che meglio di tutte esprimono le sensazioni dei tifosi campani:"C'è ancora un clima ostile fuori dallo stadio.”- dichiara un tifoso biancoazzurro- “Poco fa il Presidente è venuto a parlare con alcuni di noi, ma c'è poco da dire....Lo sconforto è totale. Di questa squadra c’è poco da salvare! Pochi onorano e rispettano la maglia che indossano.
Il primo tempo almeno abbiamo corso un pò...poi Cantoro s'è fatto male ed è entrato Osso: l'unico a fare qualcosa di buono e a provarci. Per il resto abbiamo fatto ridere, ma il Foggia non è stato da meno. Ai rossoneri sarebbe bastato un pareggio, ma alla fine abbiamo fatto vincere loro, regalandogli un bel rigore."
Dichiarazioni che mettono in risalto l’ amarezza più totale per una squadra che ha davanti a sé un futuro di certo non roseo. A dir dei paganesi la sconfitta non è assolutamente imputabile ai grandi meriti della compagine di Galderisi, che si godono la quinta vittoria consecutiva ed il lieto momento in zona playoff. Una squadra, quella campana, composta da elementi di centrocampo poco inclini all’interdizione, una difesa poco attenta ed un attacco molto sterile.
Nel calcio si può anche essere sconfitti, ma come dice saggiamente anche il presidente Trapani: “E’ inconcepibile perdere giocando una gara senza nerbo, senza anima”. Proprio per questo fino a sera i tifosi hanno contestato la squadra, chiedendo spiegazioni al Presidente e soprattutto maggiore impegno.
Gli avversari da oggi in poi saranno tutti uguali e tutti da considerare dello stesso valore. Queste restanti gare dovranno essere viste come un valido banco di prova per l’ormai inevitabile coda del campionato: i play-out, che consentiranno loro di difendere la categoria faticosamente conquistata nella passata stagione.

Claudio Castracane - Redazione Foggialandia.it

La sintesi filmata di Paganese-Foggia.



Si ringrazia: usfoggia.com

24.2.08

Ho un messaggio per Chiappini: mister, è ora di tirare fuori i coglioni. Se li hai.



I tifosi prima dell'inizio della gara avevano esposto uno striscione emblematico "Cerco 11 operai". Al termine della partita gli stessi tifosi cantavano cori contro Chiappini e contro la squadra. Evidentemente al posto di 11 operai hanno visto giocare 11 fighetti.

Esattamente sette giorni fa, dopo la sconfitta di Padova, io scrissi queste terribili parole:
"Dopo l'ennesima brutta sconfitta di oggi, credo che quella di domenica contro il Foggia sia VERAMENTE l'ultima carta a disposizione di Chiappini per salvare la stagione. Solo una vittoria per 2 o 3 a zero contro i pugliesi darebbe morale e coraggio a squadra e tifoseria.
Diversamente, si aprirebbe il baratro della retrocessione secca".

Quindi, secondo le mie parole il baratro della retrocessione dovrebbe essersi aperto.

Attenzione però: c'è la contemporanea sconfitta del Verona che tiene accesa ancora la speranza di non sprofondare subito, ma sudarsi la salvezza ai playout che, ormai, sono inevitabili.

Nelle ultime sei partite abbiamo raggranellato solamente 2 punti su 18 disponibili. Mi sembra una marcia da perfetta retrocessione.

Domenica ci aspetta un'altra trasferta difficilissima a Foligno.

Mister Chiappini: è ora di tirare fuori i coglioni. Se li hai.

Paura per Lucas Maximilian Cantoro.



Attimi di paura al tredicesimo del primo tempo quando l'attaccante azzurrostellato Cantoro, dopo un contrasto aereo con il portiere ospite Agazzi, ha riportato un trauma cranico contusivo chiuso con ostruzione alle vie aeree superiori e arresto cardiaco.
Il calciatore, dopo le manovre rianimatorie che gli hanno permesso di essere fuori pericolo, è stato trasportato in ambulanza all'Ospedale Umberto I dove è stato sottoposto a TAC che ha dato esito negativo.

paganese.it

Tisci: "La Paganese ci ha messo in difficoltà più di una volta" (Foggiacalciomania.com).



Ivan Tisci l´autore del gol vittoria su calcio di rigore commenta la vittoria odierna contro la Paganese. "Abbiamo vinto meritatamente, oggi abbiamo giocato contro una squadra difficile.
La Paganese ha cercato di metterci in difficoltà in più di un´occasione, noi alla fine siamo venuti fuori alla distanza.
Ora guardiamo avanti, lasciamo perdere la classifica, come dice giustamente il mister pensiamo solo a lavorare e restare concentrati fino alla fine. Oggi sono rientrato e nel mio piccolo ho dato il mio contributo alla squadra".

[Foggiacalciomania.com - Luigi Corvino]

Foggia cinico, quinta vittoria di fila (foggiacalciomania.com).



Trasferta insidiosa per il Foggia di Galderisi, reduce da quattro vittorie consecutive ed a caccia di punti playoff sul difficile terreno del “Marcello Torre” contro la Paganese, penultima in classifica ed a caccia di una vittoria che manca dal 23 dicembre scorso (1-0 sul Lecco), tanto da “costringere” la società campana a chiamare a raccolta il proprio pubblico.

La fase di studio è più lunga del previsto e la prima azione meritevole di cronaca (9´) è rossonera: Del Core e De Paula i protagonisti della triangolazione, con suggerimento del barese per Mancino, ma la velocità della palla costringe quest´ultimo ad un tiro poco pericoloso.

La partita stenta ad entrare nel vivo, i ritmi sono lenti ed i tanti errori, da ambedue le parti, di certo non favoriscono lo spettacolo in campo; cosi la prima vera emozione è fornita, purtroppo, al 13´ da uno scontro aereo tra Agazzi (in uscita) e l´ex Cantoro, intento ad anticipare il portiere rossonero. Ad avere la peggio è proprio il centravanti argentino della Paganese che resta a terra stordito, immediato l´intervento dei sanitari prima e dell´ambulanza poi. Nelle prossime ore verrà chiarita l´entità del danno subito, nel frattempo al suo posto entra Alessandro Osso Armellino, classe ´87, talento di proprietà dell´Udinese e tanta voglia di stupire.

Ed è proprio il baby azzurrostellato a mettersi in luce, tanto da risultare insieme a Criaco il migliore in campo sia al 24´ da posizione defilata (dribbling su Colombaretti e botta respinta da Agazzi) che al 37´, con un numero di qualità su Zanetti ed Ignoffo, non gli ultimi arrivati, ma la sua conclusione è però debole e facilmente bloccata dall´estremo difensore ospite.

La ripresa sembra la perfetta copia della prima parte di gioco: pressing asfissiante, passaggi sbagliati, manovra pasticciata e nessun vero tiro in porta caratterizzano la partita che, per quanto visto fino a questo momento, potrebbe passare alla storia come una delle più brutte in assoluto.

Al 15´ Mora prova a svegliare gli spettatori dal torpore generale: punizione angolata, Botticella (altro ex) si rifugia in corner; ma è al 35´ che arriva l´improvvisa svolta per i dauni, che significa “mazzata” per i padroni di casa. Di Roberto (sempre pericolose le sue accelerazioni) viene steso in area da Giovanni Esposito a pochi metri dalla porta, rigore; sul dischetto Del Core e Tisci ma è quest´ultimo (nel frattempo entrato per Giordano) a battere e spiazzare Botticella. 0-1, a sorpresa.

Era e resta l´unica (Cantoro escluso) emozione di una partita scialba, caratterizzata più dalla paura di perdere della Paganese che dalla voglia di vincere del Foggia, che comunque ottiene la sua quinta vittoria consecutiva e continua la sua scalata in classifica (è in zona playoff). Situazione opposta per gli azzurrostellati, contestati dai tifosi a fine gara, per i quali la salvezza sembra un miraggio.

[Foggiacalciomania.com - Mario Ciampi]

La foto è di Mattia Francavilla (paganese.it).

E sono cinque: il Foggia espugna Pagani (www.usfoggia.it).

Quinta vittoria consecutiva per il Foggia di Nanu Galderisi che conquista la sua seconda vittoria stagionale in trasferta ed aggancia il Padova al quinto posto in classifica. La svolta della gara arriva a dieci minuti dal termine, quando l´arbitro Peruzzo di Schio decreta un rigore a favore del Foggia per atterramento in area di Di Roberto. Sul dichetto Tisci sigla la rete del vantaggio. Gara sicuramente ostica nel prima frazione di gioco per i rossoneri che non riescono ad arginare il ritmo della Paganese, si gioca molto a centrocampo dove Giordano e Coletti lottano su ogni pallone. In attacco i campani appaiono invece sterili e poco precisi con Zanetti ed Ignoffo che controllano senza affanni. Paura al 15´per uno scontro tra Agazzi e Cantoro, con quest´ultimo portato d´urgenza in ospedale per un forte colpo alla testa. La prima e unica occasione per il Foggia arriva alla mezz´ora con Di Roberto che per poco non riesce a deviare in rete un cross basso di Botticella. La risposta della Paganese è tutta nel destro di Osso Armellino che dopo aver saltato Ignoffo non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. In avvio di ripresa il Foggia si rende subito pericoloso con una punizione di Mora che Botticella è bravo a deviare sopra la traversa. Galderisi intusice così che è il momento di osare e sostituisce Giordano con Tisci. Il Foggia gestisce il possesso palla, la Paganese arretra il proprio baricentro ed al minuto 80´Di Roberto taglia dalla sua fascia di competenza verso il centro e viene atterrato in area di rigore. Tisci spiazza Botticella e sigla la rete dell´uno a zero. Negli ultimi dieci minuti i rossoneri gestiscono il risultato, la Paganese cerca di sfruttare i calci piazzati ma il Foggia dopo quattro minuti di recupero porta a casa tre punti fondamentali.

www.usfoggia.it

Paganese-Foggia 0-1: la cronaca di Foggialandia.it

Continua inarrestabile la corsa del Foggia, che sul campo della Paganese conquista la quinta vittoria consecutiva. Partita risolta soltanto da un episodio nei minuti finali. Paura per Cantoro! Di Roberto ancora una volta decisivo.

Dopo quattro mesi la Paganese torna a perdere tra le mura amiche, grazie ad un Foggia attendista e concreto. Partiamo con ordine. Formazioni come quelle anticipatevi in settimana, con Coletti in campo e Tisci in panchina, ed il conseguente arretramento di Colombaretti sulla linea difensiva al posto di Arno. Chiappini, invece, decide di affidarsi a Guarro nel cerchio di centrocampo, il quale vince la concorrenza con Cossu e Fusco.
È subito il Foggia a prendere l'iniziativa, facendosi vedere più volte nella metà campo avversaria, ma senza rendersi eccessivamente pericoloso sottoporta. Al quindicesimo, spavento per Cantoro, vittima di un arresto cardiaco dopo uno scontro in area con Agazzi. Gioco fermo per sei minuti, con il “puntero” trasportato d’urgenza in ospedale, anche se le sue condizioni sono per fortuna in netto miglioramento.
Al posto dell’ex rossonero entra Osso Armellino, molto mobile, ma non tanto esperto per riuscire a pungere la difesa foggiana, guidata con saggezza da Ignoffo e Zanetti. E proprio il nuovo entrato impensierisce Agazzi al venticinquesimo minuto, grazie ad un tiro potente da posizione defilata in area di rigore. Risponde il Foggia alla mezzora, ma Botticella nega la gioia del gol prima a De Paula e poi a Del Core.
Al trentasettesimo però, è ancora Paganese, con Osso Armellino che salta prima Colombaretti, poi Zanetti, ed infine sombrero in area ai danni di Ignoffo. L’attaccante scuola Udinese, solo davanti ad Agazzi, sbaglia, con il numero uno rossonero bravo comunque a sventare il pericolo.
Al quarantesimo è Mora a provarci su calcio di punizione, ma il tiro, debole, non impensierisce Botticella. Tre minuti più tardi il Foggia si produce l’azione più bella della partita. La confezionano De Paula e Del Core, grazie ad una combinazione di prima tra i due, e solo un impreciso passaggio del barese vanifica l’ottima azione. Termina così il primo tempo sullo 0-0.
Il Foggia controlla la partita, ed i padroni di casa si affidano a rapidi capovolgimenti, così come accade al dodicesimo; palla persa da Del Core in area avversaria (causa una finezza di troppo…), e contropiede campano, ma Fanasca, però, nel cuore dell’area di rigore spara incredibilmente in fallo laterale.
La partita si incanala verso un pareggio incolore, e non ci sono occasioni da rete degne di nota. Al diciottesimo è Del Core che dal limite spreca una buona occasione, poichè il tiro termina fuori. Al ventesimo è Osso Armellino a "bruciare" una buona opportunità per i padroni di casa, grazie anche al tempestivo intervento di Colombaretti. Passano otto minuti ed ancora rossoneri protagonisti in negativo, a causa di in contropiede non sfruttato a dovere, nato sull'asse Tisci-Mora. Il Foggia comunque capisce, finalmente, che sono le ripartenze l'unica arma per far male ai campani, ed infatti Coletti, dopo 40 metri palla al piede, tarda nel dare il pallone, favorendo il recupero della difesa campana e sprecando di fatto un'altra buona opportunità.
Dopo l'ennesima occasione sciupata, sembra consolidarsi il pari senza reti. Ma non è così, perché a dieci minuti dal termine è il Foggia a passare grazie ad un rigore netto, guadagnato da Di Roberto, abile nell’anticipare un difensore, saltarlo e farsi stendere. Trasforma dal dischetto Tisci.
Due minuti dopo ancora Foggia pericoloso con Del Core, ma Botticella è attento nell'occasione e non si fa sorprendere. Termina la partita senza un'adeguata reazione da parte dei campani, ed i ragazzi di Mister Galderisi tornano a casa con i tre punti. Vittoria forse esagerata, ma ci teniamo a precisare che il Foggia non ha "rubato" i tre punti, sia per la gestione senza affanni della gara, sia perché il “Marcello Torre” è un campo ostico. Le premesse sono tutte buone, ora è vietato abbassare la guardia!

Antonio Caputo – Redazione Foggialandia.it
antonio.caputo@foggialandia.it

Chiappini:''Squadre che giocano come il Foggia di solito vincono il campionato''.

E' amareggiato il tecnico della Paganese, perchè a parere suo il pareggio era il risultato giusto, però ha parole di elogio nei confronti dei rossoneri.

"In settimana abbiamo visto diversi dvd sul Foggia ed avevamo preparato la partita in funzione di quanto appreso dalle immagini. In effetti le squadre che giocano così, ciniche, che non fanno molto ma ti puniscono alla prima occasione, di solito vincono il Campionato. Purtroppo non sono partiti col piede giusto. Per quanto riguarda la mia squadra, mi dispiace di non aver preso nemmeno un punto, poichè il pareggio era il risultato più giusto e non posso rimproverare niente ai ragazzi. Riguardo l'infortunio di Cantoro, posso dire che il ragazzo sta bene e solo a livello precauzionale è stato trasferito in ambulanza."
Redazione Foggialandia.it

Paganese-Foggia 0-1: la consolazione nelle parole di Galderisi: "A Pagani da oggi in poi vinceranno in pochi".



"Partita equilibrata e combattuta. Abbiamo avuto grandi difficoltà per il campo e per il loro calcio pratico e concreto. Loro volevano fare punti a tutti i costi. Per noi è stato un grande risultato in una partita con azioni da una parte e dall´altra. Tisci ho voluto introdurlo in campo poco alla volta dopo l´infortunio. Nel corso della gara l´ho inserito assieme a Mounard per vivacizzare il gioco li davanti. A Pagani da oggi in poi vinceranno in pochi e lo dico senza presunzioni. Non conosco i risultati ma conosco il nostro e sono molto soddisfatto. Dobbiamo rimanere umili e continuare a non sottovalutare l´avversario. Se oggi l´avessimo fatto non avremmo battuto la Paganese. Riportare entusiasmo a Foggia per me è un grande orgoglio ma noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra".

Fonte articolo e foto: calciofoggia.it

Paganese-Foggia 0-1: i tabellini.

PAGANESE - FOGGIA 0-1 (0-0)

MARCATORE: 80` rig. Tisci (F)

PAGANESE: Botticella, Fumai, De Giosa, Criaco, Esposito G., Muwana (78` Fusco), Guarro, Marino (72` Cossu), Scarpa, Cantoro (18` Osso Armellino), Fanasca.
A disposizione: Gallo, Esposito P., Rega, D'Andria.
Allenatore: Andrea Chiappini.

FOGGIA: Agazzi, Colombaretti, Mora, Giordano (70` Tisci), Ignoffo, Zanetti, Di Roberto (85` Esposito A.), Coletti, De Paula, Mancino (61` Mounard), Del Core.
A disposizione: Castelli, Rinaldi, Arno, Biancone.
Allenatore: Giuseppe Galderisi.

ARBITRO: Sebastiano Peruzzo (Schio)
RECUPERO: 9 minuti (5` pt + 4` st)
AMMONITI: Criaco (P), Osso Armellino (P), Colombaretti (F), Mora (F), Guarro (P)
ESPULSI: nessuno
SPETTATORI: 2.000 circa

Con un rigore il Foggia espugna il Marcello Torre. Consoliamoci con i risultati delle dirette concorrenti. Ma la curva contesta la squadra.



A stasera dopo le 22 per gli aggiornamenti completi.

Paganese-Foggia: il commento prepartita di Nino Ruggiero.

MR HYDE E DOTT. JECKYLL

L’inspiegabile altalena delle prestazioni degli atleti in maglia azzurro-stellata porta inevitabilmente alla mente la storia del dottor Jeckyll e Mr Hyde, personaggi fantastici inventati dalla fertile fantasia di Stevenson: due persone in una, una volta diabolica e spietata, un’altra volta ingegnosa e mirabile. C’è un trasformismo inquietante nelle prestazioni degli atleti paganesi; un giorno sembrano leoni pronti ad azzannare l’avversario sia pur esso di grande prestigio e caratura; un altro giorno sembrano voler recitare la parte della vittima sacrificale, giocando senz’anima, senza identità. E’ normale, alla luce delle ultime prestazioni chiedersi: ma la vera Paganese è quella ammirata in casa con la Cremonese o quella sculacciata senza pietà dal Padova appena sette giorni fa? Un po’, come dicevo all’inizio, come la storia del dottor Jeckyll e Mr Hyde: doppia personalità, stessa persona, una volta genio, un’altra volta lupo mannaro. Avventurarci nel sentiero della psicoanalisi ci porterebbe fuori pista e fuori tema. L’obiettivo unico della squadra, della società e della tifoseria deve continuare ad essere la salvezza. Con i chiari di luna delle ultime settimane, con la Pro Sesto che sembra aver calzato gli stivali delle sette leghe, all’attuale Paganese può andare bene la disputa dei play-out. Miracoli nel calcio ne avvengono raramente e come stanno le cose di classifica si deve pensare
soprattutto a fare punti in casa; fuori è dimostrato dai fatti che la squadra non riesce mai ad esprimersi. Non si esprime nemmeno quando si affida ad una difesa più chiusa, più attenta – sulla carta, ovviamente. La verità è che la squadra è composta da elementi di centrocampo poco inclini all’interdizione. Così saltano i meccanismi difensivi. Prova ne sia che quando Criaco – vera anima della squadra - esce dal suo guscio per affrontare un avversario in possesso di palla, per restringergli lo spazio d’azione, non c’è mai nessun centrocampista che va a coprire la posizione che l’atleta lascia vuota. I meccanismi difensivi purtroppo non s’inventano dalla sera alla mattina e gli interscambi fra i reparti sono il frutto di giorni e giorni di lavoro intenso che evidentemente non c’è stato; oppure – in alternativa – bisogna convenire che non ci sono in rosa elementi che abbiano caratteristiche idonee alla bisogna. Da qui non si scappa. Allora considerato che questa squadra deve costruire le sue speranze di salvezza in casa, perché è in casa che la squadra si esprime al meglio, credo anche che Chiappini – perso per perso - debba seriamente pensare ad infondere una diversa mentalità alla squadra nelle prossime trasferte. Il lavoro del tecnico dovrebbe essere rivolto soprattutto all’aspetto psicologico dei propri atleti. La squadra dovrebbe capire che ogni residua gara esterna deve essere affrontata con lo spirito guerriero che anima le loro prestazioni al “Marcello Torre”. A poche gare dal termine del campionato, la squadra dovrebbe capire che ogni partita va giocata – anche fuori dalle mura amiche - con lo stesso “animus” che caratterizza le prestazioni encomiabili evidenziate al “Marcello Torre”. Nel calcio si può anche perdere, ma - come dice saggiamente anche il presidente Trapani – “è inconcepibile che si perda giocando una gara senza nerbo, senza anima”. Intanto è alle porte una gara delicatissima con il Foggia. Da quando è arrivato Galderisi sulla panchina dei satanelli i risultati non si sono fatti attendere. Prova ne sia che il Foggia è arrivato a ridosso della zona play-off. La Paganese però non è affatto disposta a fare da comparsa e vorrà farsi perdonare dai suoi tifosi l’ennesimo passo falso di Padova. Lo spirito è buono e nell’ambiente si è sicuri che la squadra risponderà in pieno alle sollecitazioni agonistiche che la gara richiederà. Già, sollecitazioni agonistiche… ma ci saranno? Riusciranno i nostri eroi a ripetere la brillante prestazione sciorinata contro la Cremonese? E soprattutto: riuscirà Chiappini a schierare una formazione che abbia nel suo dna la voglia di arrivare al risultato pieno? Gli interrogativi sono molti e tutti appassionanti. Una sola cosa è certa: a dieci giornate dal termine non ci sono più margini per traccheggiare, per guardare all’indomani, per accontentarsi di quello che passa il convento. L’intendimento principe, soprattutto in casa, deve essere la vittoria. Foggia o non Foggia, gli avversari da oggi in poi saranno tutti uguali e tutti da considerare dello stesso valore. Queste restanti gare dovranno essere viste come un valido banco di prova per l’ormai inevitabile codicillo del campionato: i play-out. Vorrei tanto sbagliarmi, ma è così.

NINO RUGGIERO - Cronache del Mezzogiorno

23.2.08

Paganese, ora Trapani mette tutti sotto esame (Corriere dello Sport).

Chiappini, vademecum per la salvezza.



RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. Vincere, questo l'imperativo che da inizio settimana vige nell'ambiente azzurrostellato. Non importa come, l'importante è dare una scossa all'ambiente. Dopo la sconfitta di Padova il presidente Trapani ci è andato giù pesante con tecnico e calciatori. Da domenica in poi non sono ammessi più errori nè gare incolori e mortificanti. A dieci giornate dal termine del campionato la Paganese ha il dovere di credere ancora nella salvezza. Bisogna lottare ogni domenica e non darsi mai per vinti. Andrea Chiappini, che diversi mesi fa subentrò al dimissionario Cosco, si è dovuto sobbarcare tutti i problemi organizzativi e gli errori commessi in estate ma se ha deciso di prendersi questa patata bollente ha il dovere di cercare con ogni mezzo di ottenere ciò che la società gli ha chiesto. Il problema della Paganese è di natura psicologica e per questo il condottiero azzurrostellato ha lavorato e continua a lavorare sotto questo aspetto convinto più che mai che da domenica si volterà pagina. «Abbiamo qualche blocco psicologico perché non si può spiegare l'alternanza di prestazioni. Non si può mettere in seria difficoltà la Cremonese e poi essere inesistenti la domenica dopo contro il Padova. C'è bisogno di ricostruire i ragazzi sotto l'aspetto mentale perché al di là di schemi e gioco il problema della Paganese sta nella mentalità. Nella salvezza ci credevo quando avevamo un punto ed eravamo staccati dal gruppo figuriamoci adesso che siamo nel gruppone che si gioca la permanenza in C1». La società si auspica che domenica ci sia il pubblico delle grandi occasioni a sostenere Scarpa e compagni. Chiappini potrebbe contro il Foggia riproporre fin dal primo minuto il giovane Osso che con la sua velocità potrebbe mettere in serie difficoltà una difesa lenta e macchinosa come quella dei satanelli.

Il Foggia punta alla cinquina.

Contro la Paganese, senza l´apporto dei propri sostenitori, il Foggia potrà contare unicamente sul sostegno della sua qualità e delle sue prerogative: ottima difesa, centrocampo ormai rodato, attacco molto veloce e pronto alla ripartenza
La Paganese in casa ha vinto 4 volte, pareggiato 5 e perso in tre occasioni. Mentre il Foggia, a parte l´unico successo di Cittadella, ha pareggiato 4 volte e per il resto sempre perso (in ben 6 occasioni). Il ruolino di marcia non è dei migliori, ma i rossoneri vengono da 4 vittorie consecutive e non vogliono fermarsi sul più bello.
Ieri doppia seduta di allenamento e problemi di abbondanza per mister Galderisi, visto che avrà a che fare con i rientri di Tisci e Coletti (a centrocampo) e con quello di Rinaldi (in mezzo alla difesa, dove lo attendono in grande spolvero il capitano Ignoffo e Zanetti). Per la prima volta da quando allena il Foggia, Galderisi dovrà scegliere senza depennare ruoli e giocatori a causa di defezioni e infortuni vari, per la prima volta quella che verrà schierata dal mister corrisponderà verosimilmente alla formazione più affidabile del momento. Visto che l’obiettivo resta quello di espugnare anche Pagani, dopo il grande exploit di Cittadella. Una quinta vittoria, peraltro consecutiva, che consentirebbe ai rossoneri di levare ogni velo e presentarsi al campionato come pretendente aggiunta in corsa ai playoff. Con il vantaggio - che gli esperti considerano non da poco, visto il ruolino interno dei dauni - di dover giocare tre scontri diretti con Cavese, Foligno e Padova tutti in casa: davanti al pubblico dello “Zaccheria”. Proprio fidando in questa abbondanza, Galderisi potrebbe apportare qualche correttivo alla formazione: a cominciare dal reparto avanzato, che fatta salva la posizione inamovibile di De Paula potrebbe riservare qualche sorpresa in merito all’impiego di Del Core (forse troppo sacrificato col Venezia) e di Di Roberto (al suo posto in molti avrebbero visto di buon occhio l’ingresso in campo di Mounard). Altro punto fermo l’esterno Mancino, dal quale alla vigilia nessuno si aspettava un rendimento così elevato e soprattutto così utile per l’economia del gioco della squadra.
Ieri, intanto, è stato operato il centrocampista Fabio Roselli ingaggiato durante l’ultima giornata del mercato di riparazione per occupare il vuoto lasciato nel ruolo dalla partenza di Cardinale. Come si ricorderà Roselli non ha mai esordito visto che durante il primo giorno di allenamento si è duramente infortunato al ginocchio. L’intervento è andato bene, ma i tempi per la riabilitazione potrebbero arrivare fino alla fine del prossimo maggio.
Davide Grittani - La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Verona in crisi si affida al ritiro.

C´è aria di rivoluzione in casa del Verona. La disastrosa gara con il Legnano, la contestazione dei tifosi che hanno costruito un «camposanto» sul terreno dell´antistadio, la dura presa di posizione del sindaco di Verona Flavio Tosi («La squadra deve vergognarsi e Arvedi deve cedere la società»), sono elementi che sicuramente andranno ad incidere anche sulle scelte di Sarri in vista di questa delicatissima trasferta a Terni.

IN RITIRO A nessuno è sfuggito che l´allenatore ha fatto tenere il primo allenamento della settimana proprio a due passi dal Bentegodi dove con tutta probabilità sarebbe scoppiata la contestazione ai giocatori, portando la squadra in ritiro a Coverciano solo il giorno dopo. Del resto, proprio Sarri ha dichiarato. «Nemmeno dei dilettanti concedono due gol in 9 minuti ». Rincarando la dose quando ha parlato di «fine degli alibi» e di «precise responsabilità che ora tutti si devono prendere». Il primo a essere bocciato dovrebbe essere William. Al suo posto pronto Cissè.

Gazzetta dello Sport - Gianluca Vighini

Paganese col 4-3-1-2. Foggia col 4-2-3-1

L´allenatore della Paganese Chiappini sembra orientato ad apportare qualche correttivo all´undici uscito sconfitto sul campo del Padova.
Il difensore Fusco è in dubbio per qualche acciacco fisico e Cantoro non è al meglio ma dovrebbe farcela.
Davanti a Botticella dovrebbero giocare Fumai o Lopez sulla corsia destra con De Giosa dirottato a sinistra mentre centrali agiranno Esposito e Criaco.
A centrocampo il terzetto composto dal regista Cossu e da due interditori come Marino ed il difensore Guarro mentre in avanti Scarpa dovrebbe giocare a ridosso della coppia Fanasca-Cantoro.

Tutti disponibili gli elementi che compongono la rosa del Foggia, per il mister solo problemi di abbondanza.
Galderisi dovrebbe confermare il 4-2-3-1 con Agazzi tra i pali, Colombaretti, Zanetti, Ignoffo e Mora in difesa, Giordano e Coletti davanti al pacchetto arretrato ed in avanti Di Roberto, Del Core e Mancino alle spalle del brasiliano De Paula.
Il campo di Pagani è in pessime condizioni, questo potrebbe causare qualche problema nel gioco palla a terra.
Per quanto riguarda il clima sugli spalti, i tifosi sono in contestazione verso la società.

[Foggiacalciomania.com - Bruno Mazzi]

Sotto con un'altra: la Paganese! (ilsatanello.it)

Comincia domani il count-down nel campionato di serie C1 girone A. Mancano, infatti, alla fine solo 10 giornate, 6 delle quali su campi esterni e solo 4 tra le mura amiche. Gli impegni pi� immediati, per�, riguardano una "doppietta" esterna (Paganese domani e Verona dopo la sosta) dopo la quale si avr� molto pi� chiara la situazione del "futuro" dei rossoneri, ai quali il calendario ha la bont� di riservare tutti gli scontri diretti allo Zaccheria sino al termine del campionato.
E' Pagani, quindi, in provincia di Salerno, il primo ostacolo sul cammino del Foggia che affronta l'avventura campana con tutti gli effettivi a disposizione (� la prima volta nella stagione) in modo da creare piacevoli... problemi di abbondanza. Galderisi, per�, almeno per quel che riguarda il modulo, non fa prevedere cambiamenti di alcun genere e anche al "Torre" di Pagani si presenter� con il 4-2-3-1 che, per tre domeniche consecutive, si � rivelato "vincente". Agazzi, Arno, Mora, Tisci, Ignoffo, Zanetti, Di Roberto, Colombaretti, De Paula, Mancino e Del Core dovrebbero essere i "prescelti" in questo match anche se, nel ruolo di terzino sinistro, Galderisi potrebbe dare una chance a Massimo Russo che, nell'occasione, rivestirebbe il ruolo di "ex". Proprio come � previsto l'utilizzo di ben 3 ex rossoneri nelle fila della squadra azzurrostellata guidata da Chiappini che dovrebbe affidarsi a Botticella, Esposito P., Esposito G., Criaco, Muwana, De Giosa, Fanasca, Cossu, Cantoro, Fusco, Scarpa.
Nessun tifoso rossonero (almeno di quelli organizzati) sar� presente sugli spalti mentre, anche per una politica di riduzione dei prezzi attuata dal presidente della Paganese, saranno in tanti (forse 3.000) i tifosi locali.
Arbitrer� il match il signor Peruzzo di Schio che quest'anno ha gi� diretto il Foggia nel match Foggia-Cremonese, partita nella quale ha fischiato due calci di rigore in favore della squadra grigiorossa. Ma, in quell'occasione, la Cremonese giocava... fuori casa!

Enzo Ciampi - ilsatanello.it

Galderisi a Calciofoggia:"Adesso gioca chi merita".

"Per la prima volta siamo tutti e ventisei", sospira il tecnico Galderisi giunto al momento delle scelte importanti a causa di problemi di abbondanza. "Come avete visto dagli allenamenti abbiamo lavorato tutta la settimana con dodici uomini contro dodici per far giocare tutti. La scelta putroppo adesso spetta a me: qualcuno che non merita resterà a casa. Cercherò di fare meno errori possibili in questo". I convocati per Pagani saranno venti ed è lo stesso tecnico ad annunciare gli esclusi. "Roselli, Cavaliere, Lisuzzo, D´Amico, Groppi e Compierchio non saranno dei nostri ma ho detto ai ragazzi che chi non giocherà domenica potrà giocare quella dopo". Quella di Pagani non sarà una gara semplice come potrebbe far trasparire la classifica e Galderisi lo sa. "Avrei preferito affrontare una grande, perchè chi si gioca la partita della vita ha un´arma in più. A Pagani troveremo una squadra che giocherà con aggressività e molto abile sulle palle da fermo con Scarpa e Cantoro". Come si gioca una partita difficile come quella che attende il Foggia? Galderisi ha la sua soluzione:"E´ questo il momento della stagione in cui bisogna alzare la tensione al massimo, rispettare gli avversari senza aver paura. Loro giocano con Fanasca e Cantoro di punta mentre Scarpa farà la spola tra centrocampo e attacco in una sorta di 4-4-1-1. Non credo che stravolgeremo il nostro modulo che sarà ancora il 4-2-3-1. Di certo in questo momento stanno giocando calciatori che prima del mio arrivo avevano giocato poco ed è difficile per loro tirare sempre la carretta è probabile che chi avrà più condizione giocherà".
Domenico Carella
[ d.carella@calciofoggia.it ]

De Paula (Foggia): "Proveremo a espugnare il campo di Pagani".

Sfatato il tabù esterno, il Foggia insegue il bis sul campo della Paganese. E confida di nuovo nell´ispirazione di Marcos De Paula, che due settimane fa ha spianato la strada al primo colpaccio stagionale a Cittadella, facendo tornare i rossoneri al gol su azione fuori casa dopo ben 521´: un digiuno che era iniziato lo scorso 28 ottobre a Cava, dove Biancone sbloccò il risultato, ma alla fine il Foggia perse per 2-1.
SQUADRA GASATA «In effetti, in un colpo solo abbiamo cancellato diversi record negativi — sorride De Paula, 24 anni, giunto in prestito dal Chievo e finora autore di 2 gol in 4 gare —. Sul piano psicologico, espugnare il terreno di una squadra forte come il Cittadella ci ha gasato. E la vittoria sul Venezia è stata un´importante riprova. Abbiamo compreso che possiamo fare risultato ovunque e di sicuro ci proveremo anche a Pagani».
NIENTE TABELLE Ma De Paula non si illude: «Sappiamo che ci sarà da sudare, questa regola varrà in tutte le dieci sfide sino al termine del campionato. Tabelle?
Meglio non farne, la volata playoff è ancora lunga. Cerchiamo di vivere alla giornata».
DIFFIDARE A dispetto dei favori del pronostico assegnati alla truppa di Galderisi, l´attaccante diffida del testa-coda di domani: «Con la Paganese non sarà una passeggiata. Ha fame di punti come noi, seppure per un obiettivo opposto al nostro. E in casa, tra l´altro, si fa rispettare (4 vittorie e 4 pari nelle ultime 8 gare, con un solo gol al passivo, ndr). Se ci limitassimo a guardare la classifica, rischieremmo di sbagliare approccio e sarebbe un peccato».
PARTENZE-SPRINT Sono una caratteristica vincente del Foggia nell´ultimo mese: i rossoneri sono andati in vantaggio nei primi 45´ per 4 volte, costruendo altrettanti successi sino ad annusare il profumo dei playoff. «Sì, ultimamente siamo sempre riusciti a partire forte, cosa che ci ha consentito di gestire con serenità le partite — spiega De Paula —. Ma il vero segreto è che non ci siamo mai rilassati, conservando anzi il piglio offensivo giusto e segnando altri gol».
SAPER SOFFRIRE L´ideale sarebbe azzeccare l´avvio di gara anche con la Paganese, stringendo magari i denti nella seconda parte come contro Cittadella e Venezia. «Dobbiamo continuare a comportarci da squadra vera. Capace, cioè, di essere brillante ma anche di soffrire». A Pagani il Foggia confida in un´altra zampata di De Paula: «Col Venezia ci sono andato vicino, ma mi è mancata un po´ di precisione. Ritenterò, ma la cosa più importante è vincere».

Gazzetta dello Sport - Roberto Pellegrini