27.12.18

De Sanzo: "Troppe espulsioni per noi, mi puzza la cosa".

Un girone di andata chiuso senza neppure una vittoria, e con soli 5 punti. E col k.o. odierno rimediato sul campo della Viterbese.

Per la Paganese è notte fonda, ma mister Fabio De Sanzo, a margine del match, ha qualcosa da recriminare, soprattutto per alcuni episodi:

"Non riesco a spiegarmi l'espulsione, non mi pare sia successo nulla, ma ogni domenica va così, nel secondo tempo siamo quasi sempre in 10, a fronte di espulsioni assurde, senza aver commesso falli. Ogni domenica ne capita una: un po' mi puzza questa cosa, è vero che siamo ultimi in classifica, è vero che siamo una banda di ragazzini ma vogliamo essere tutelati, giocarcela alla pari. Io non ce l'ho con la terna arbitrale, qualche episodio non torna, i ragazzi ce l'hanno messa tutta ma perdere così va male: c'è tanta amarezza, paradossalmente in 10 abbiamo giocato meglio, la prossima volta li metterò in 10 e poi farà entrare l'undicesimo. Ma così è mortificante, anche se si vedeva che avevamo la forza per andare a trovare il gol del pareggio. C'è comunque molto rammarico".

E sull'espulsione a Scarpa: "Espellere un calciatori di 40 anni, che fa questo mestiere da 20 e che non ha mai rimediato un rosso...mi pare strano, per altro dicendo che ha sputato in faccia all'arbitro. Ma loro, gli arbitri, alla minima difficoltà, oggi ti guardano in faccia e ti cacciano. E con le altre squadre non succede".

da www.tuttoc.com

Top & Flop di Viterbese-Paganese.

Vittoria e quinto risultato utile consecutivo per la Viterbese che nella ripresa stende la Paganese grazie alle reti di Saraniti e Bismark, vale a nulla momentaneo pareggio ospite con Cesaretti. A vincere sono i laziali, i quali vivono una fase di forma ottimale. Una prima frazione totalmente all'attacco per la Viterbese che, con molta insistenza, ha provato a scardinare la porta difesa da Santopadre. Il portiere ospite però, grazie a diversi prodigiosi interventi, ha evitato il tracollo a più riprese dei suoi. Assente dal punto di vista offensivo l'undici ospite, ciò dovuto anche alla buona attenzione offerta dai padroni di casa. Tante combinazioni anche tra Saraniti e Polidori, sebbene quello che si è reso maggiormente pericoloso è Baldassin. Lo scuola Chievo Verona ha difatti impegnato l'estremo difensore dei campani a due parate di altissimo livello. La spinta non basta, l'imprecisione fa il resto e il primo tempo termina così con un risultato di zero a zero che, per quanto visto, favoreggia la Paganese. La ripresa parte subito con un sussulto: ospiti in 10. L'espulsione, per qualche parola di troppo nei confronti di un avversario, di Scarpa condanna la compagine di De Sanzo a una partita di sofferenza. Poco dopo a sfruttare la situazione favorevole è Saraniti, lesto a spingere in rete sugli sviluppi di un corner. I laziali si rilassano e controllano, ma una dormita difensiva risulta fatale: su uno dei pochi attacchi arriva il pareggio di Cesaretti. Tutto da rifare per i padroni di casa mentre l'ospite si rinvigorisce. Tempo di sostituzioni per Sottili che cambia i suoi, inserendo così il match-winner. Bismark, subentrato dalla panchina, capitalizza con l'ausilio del palo un'occasione da due passi. 2-1. Per i gialloblu la marcatura è decisiva, il successo scivola così tra le braccia di una squadra, quella di casa, che ha spinto con continuità e ottima qualità. Si ferma la compagine campana, e questa, loro malgrado, non è una novità.

TOP

Saraniti (Viterbese)
: spinta, occasioni a ripetizione e prima rete in maglia gialloblu per l'attaccante arrivato in estate dal Lecce. L'esperta punta siciliana sfrutta una delle più semplici delle situazioni per sbloccare il risultato della gara. Nel finale prende parte alla confusa azione che porta al ritorno al vantaggio laziale, il che gli confluisce un'altra nota di merito. POSITIVO

Cesaretti (Paganese): è l'unico dei suoi, insieme a Santopadre, a risultare determinante, positivamente parlando, dell'undici campano. Se il compagno di reparto è in ombra, così non si può dire per l'attaccante e il suo momento magico. La sua rete ha un'importante valenza, specie per quello che sarebbe potuto valere. PREZIOSO

FLOP

Nessuno nella Viterbese
: quinto risultato utile consecutivo e pratica Paganese, rete di Cesaretti a parte, che viene risolta senza troppi problemi dall'undici laziale. In alcune occasioni è mancato però il cinismo necessario, il risultato sarebbe potuto essere più largo. Ciò non deteriora però la buona prova offerta. CONTINUI

Scarpa (Paganese): una parola di troppo? Una mossa proibita? I motivi della sua espulsione non sembrano molto chiari, eppure l'arbitro, al momento dell'uscita del cartellino, è sembrato parecchio sicuro della propria scelta. Il suo nervosismo costa e costerà caro alla squadra campana, errore non da capitano. NERVOSO

da www.tuttoc.com

La Paganese ci mette voglia ma perde ancora. Espulso Scarpa.


Di certo non poteva cambiare a Natale il volto della Paganese. Il rendimento negativo viene confermato a Viterbo per gli azzurrostellati, che incappano nell'ennesima sconfitta di una stagione tribolata. Si potrà recriminare per qualche cervellotica decisione arbitrale, come ad esempio il rosso a Scarpa, ma è anche vero che gli azzurrostellati hanno calciato pochissimo in porta e hanno provato a portare a casa il punto badando solo a difendersi. L'unica conclusione vera è stata di Cesaretti, a segno per la quarta volta in stagione, che sarebbe valsa il pareggio se non ci fossero state le solite amnesia difensive.
In apertura di gara da segnalare solo qualche conclusione fuori misura di Saraniti e Polidori. Di ben altra portata il destro di Baldassin in piena area, bloccato in due tempi da Santopadre (16'). Il portierino azzurrostellato si conferma tra i migliori anche al 32', quando con uno splendido colpo di reni alza in angolo un tiro di Baldassin deviato. Il secondo tempo si apre con l'espulsione di Scarpa (segnalata dal primo assistente) per un parapiglia a centrocampo. La Viterbese sfrutta immediatamente la superiorità numerica per sbloccare il match. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Santopadre si supera sul tap-in di Polidori ma nulla può sulla respinta a porta vuota di Saraniti. Al 19', però, la Paganese pareggia. Cross di Parigi dalla sinistra, Cesaretti controlla in mezzo a due difensori e in diagonale trova il pari. Alla mezz'ora, però, la Viterbese ritorna in vantaggio con Ngissah che, dopo un batti e ribatti in area, supera Santopadre con l'ausilio dei due pali. 

MARCATORI: st 9' Saraniti, 19' Cesaretti, 30' Ngissah

VITERBESE (4-3-3): Forte; De Giorgi, Atanasov, Rinaldi, De Vito; Baldassin, Damiani, Cenciarelli (23' st Bovo); Vandeputte (28' st Zerbin), Saraniti, Polidori (23' st Ngissah). A disp.: Micheli, Palermo, Milillo, Messina, Otranto, Sini, Artioli, Molinaro, Svidercoschi. All.: Sottili

PAGANESE (4-3-1-2): Santopadre; Tazza (38' st Sapone), Punzi (6' st Diop), Piana, Della Corte; Carotenuto, Nacci (38' st Alberti), Gori (1' st Gaeta); Scarpa; Cesaretti, Parigi. A disp.: Galli, Fornito, Cappiello, Garofalo, Della Morte, Acampora, Longo. All.: De Sanzo

ARBITRO: Pasciuta di Ravenna (Dell'Olio-Camilli)

NOTE: spettatori 1000 circa. Espulso al 5' st Scarpa e a fine partita Della Corte. Ammoniti: Piana, Cenciarelli, Bovo, Diop, Tazza, Atanasov. Angoli 9-0. Recupero pt 0', st 4'

Danilo Sorrentino
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19.12.18

Le nozze con i fichi secchi.

di Nino Ruggiero

L’ultimo dubbio che ancora potevamo avere ce lo siamo tolti domenica scorsa dopo l’incontro con la Virtus Francavilla disputato a Brindisi: squadre inferiori alla Paganese in questa serie C, girone C, non ce ne sono. Quando mancano due sole giornate alla fine del girone di andata, abbiamo avuto modo di vedere all’opera tutte le compagini che, in teoria, avrebbero potuto essere alla portata della Paganese. Ebbene, fermo restando che mancano due partite alla fine del girone di andata (dovranno essere incontrate solo Trapani e Viterbese, rispettivamente domenica prossima e mercoledì 26 nel giorno di Santo Stefano) ad oggi non c’è stata una sola vittoria da parte dei ragazzi di De Sanzo che potesse incoraggiare sogni di salvezza sul campo.

A Brindisi, non esagero, abbiamo assistito alla partita più brutta e sciatta non solo di questo campionato, ma probabilmente degli ultimi anni. Una gara insulsa disputata tra due squadre apparse senza capo né coda, ancorché disputata su un terreno di gioco infido e pesantissimo. Emozioni zero; tiri in porta rarissimi. Diciamo un paio da parte della Virtus e uno sul finale della Paganese. La partita poteva anche finire sul risultato di parità, vista la levatura tecnica degli avversari, ma non sarebbe cambiato granché per quello che riguarda la classifica sempre più amara verso chi in tempi di magra ha pensato di fare le nozze con i fichi secchi.

Così ci siamo tolti anche l’ultimo pensiero, come si dice coloritamente dalle nostre parti e possiamo anche rassegnarci a tenere ben stretto l’ultimo posto in classifica; tranquilli, non ce lo toglie proprio nessuno anche se – malauguratamente per loro – squadre come Matera, Reggina e Rieti dovessero subire penalizzazioni su penalizzazioni.

Qualche mese fa parlavo dei due campionati in uno della Paganese: quello strettamente calcistico e quello amministrativo/contabile. Sul primo oramai non ci sono più dubbi; a meno di miracoli che nel calcio avvengono raramente, pur in presenza di eventuali avvicendamenti di calciatori nella sessione di gennaio, è difficile che la squadra possa abbandonare l’ultima posizione in classifica.

Sul secondo, campionato anomalo che non prevede spettatori, qualcosa la devo dire. Puntare tutto sulla poca puntualità amministrativa di squadre concorrenti per salvare la categoria non sempre paga ed è anche avvilente. Prova ne sia che, nonostante le penalizzazioni subite fino a questo momento da Reggina e Matera, è sempre la Paganese a reggere il fanalino di coda.

È vero che la società ha i conti a posto e probabilmente vincerebbe il campionato dei commercialisti, dei ragionieri o periti commerciali. Ma il calcio, scusatemi, è tutta un’altra cosa: è poesia, è fantasia, è sogno, è abbracciare il proprio vicino senza nemmeno conoscerlo, gridando al gol.
Emozioni, il sale della vita; ma chi se le ricorda più?

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

17.12.18

Top & Flop di Virtus Francavilla-Paganese.

Finisce 1-0 la sfida salvezza, valevole per il diciassettesimo turno del girone C del campionato di Lega Pro, tra Virtus Francavilla e Paganese. Primi 45' minuti davvero brutti quelli vissuti al "Franco Fanuzzi" di Brindisi, con portieri quasi mai chiamati in causa e squadre che non riescono a creare azioni pericolose anche a causa di un terreno di gioco davvero in pessimo stato. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, però, entrambe le squadre nella seconda frazione di gioco scendono con un piglio diverso in campo. Bene la Paganese nei primi 10' minuti della ripresa, prima di essere lasciata in inferiorità numerica dal centrocampista classe 99' Gori per un fallo a gamba tesa su capitan Albertini. Con un uomo in più i padroni di casa si riversano nella metà campo avversaria: sfiorano prima il gol con Monaco con un tiro dalla distanza, portandosi poi in vantaggio con Sarao che è bravo a deviare nell'area piccola il corner battuto da Lugo Martinez. Nei minuti finali è monologo Virtus con la formazione allenata da Trocini che cerca più volte il raddoppio, ma prima un'ottima uscita di Santopadre e successivamente il palo negano la gioia del gol al solito Monaco e a Sparacello. Provvidenziale nel recupero la grande parata di Nordi su un pallone calciato a botta sicura da capitan Scarpa da centro area dopo un'ingenuità di Albertini. Dunque dopo tre sconfitte consecutive la squadra del presidente Magri’ torna a conquistare quei tanto sospirati tre punti che mancavano in casa biancoazzurra dall'undici novembre scorso (2-0 sul Trapani). Notte fonda invece per gli uomini di Fabio De Sanzo, all'undicesima sconfitta stagionale e mai vittoriosi in questa prima parte di stagione. Con questi sudatissimi tre punti la Virtus Francavilla balza al 13esimo posto a pari punti con il Rieti. Ancora fanalino di coda invece la Paganese con soli 5 punti all'attivo. Ma vediamo adesso i top ed i flop dell’incontro:

TOP

Sarao e Nordi (Virtus Francavilla)
: ex aequo per entrambi i giocatori biancoazzurri. Dopo un primo tempo non brillantissimo il numero 8 di mister Trocini si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol eludendo magistralmente la marcatura della difesa avversaria e deviando da centro area il pallone calciato da Lugo Martinez. Altrettanto decisivo l’estremo difensore che, nonostante una inoperosità durata 90’ minuti, risulta provvidenziale in uscita bassa per negare la gioia del gol all’esperto capitano degli azzurrostellati. MEN OF THE MATCH.

Santopadre (Paganese): come il suo collega avversario passa un primo tempo tranquillo. Nella ripresa però, con la Paganese in inferiorità numerica, risulta più volte determinante per tenere aperta una partita che senza di lui avrebbe visto più velocemente la sua conclusione. Fondamentale la deviazione sull’esterno destro calciato da Monaco che avrebbe portato la formazione di casa al raddoppio. SICURO.

FLOP

Parigi (Paganese)
: brutta la partita dell’ex di questo incontro. Non riesce mai ad incidere in avanti, venendo costantemente anticipato dalla difesa biancoazzurra. Una volta rimasti in inferiorità numerica Mister De Sanzo lo sostituisce, regalandogli un posto in panchina. Sicuramente non rimpianto dalle parti di Francavilla. DELUDENTE.

Il terreno di gioco del “Franco Fanuzzi”: mister Trocini nella conferenza della vigilia si era detto preoccupato delle condizioni in cui avrebbero potuto trovare il campo, e cosi è stato. Squadre costrette a sfidarsi su un terreno piene di buche e che, soprattutto nel primo tempo, non ha facilitato entrambe le manovre offensive. Non un campo adatto ad ospitare un match di questa categoria. PESSIMO.

da www.tuttoc.com

Virtus Francavilla-Paganese 1-0: gara equilibrata ma arriva l'ennesima sconfitta della stagione.


Una gara equilibrata, ma ancora una sconfitta per la Paganese. A Brindisi vince la Virtus Francavilla, con la rete alla mezz'ora della ripresa di Sarao sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con la Paganese in dieci dal 19' del secondo tempo a causa dell'espulsione di Gori. Nel finale super-parata di Nordi su Scarpa, per un punto che non sarebbe stato immeritato ma nemmeno avrebbe cambiato granchè. La Paganese resta sempre più fanalino di coda a 5 punti.

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2): Nordi; Pino (27’ st Mastropietro), Sirri, Caporale; Albertini, Folorunsho, Monaco, Lugo Martinez (41’ st Cason), Pastore; Sparacello, Sarao. A disp.: Turrin, Tarolli, Marino, Tchetchoua, Vukmanic. All.: Trocini

PAGANESE (4-3-1-2): Santopadre; Tazza, Piana, Punzi (15’ st Gaeta), Della Corte; Gori, Nacci, Carotenuto (40’ st Alberti); Scarpa; Parigi (23’ st Longo), Cesaretti. A disp.: Galli, Sapone, Cappiello, Buonocore, Della Morte, Gargiulo. All.: De Sanzo

ARBITRO: Fiero di Pistoia

RETE: st 29’ Sarao

NOTE: spettatori 1000 circa. Espulso al 19’ st Gori per doppia ammonizione. Ammoniti: Folorunsho (V), Cesaretti (P), Albertini (V), Sparacello (V), Monaco (V), Scarpa (P).

da www.paganesemania.it

10.12.18

Ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

di Nino Ruggiero

Sono finiti i sostantivi, gli aggettivi, gli attributi; forse è il momento di salutare a malincuore la letteratura sportiva che aveva caratterizzato il cammino della Paganese lungo oltre novantanni di calcio.

I momenti brutti nella storia della Paganese non sono mai mancati; basta sfogliare le pagine del primo libro “Paganese, 80 anni di calcio” per rendersene conto. Poi, però c’è sempre stato uno scatto di orgoglio anche da parte di dirigenti che non navigavano proprio nell’oro. Alti e bassi l’hanno fatto sempre da padroni; un anno nella polvere, un altro sugli altari. Quello che però non mancava mai era il fervore di una schiera di appassionati che si faceva sentire, che viveva il calcio come una cosa propria, che frequentava la sede sociale, che affollava il terreno di gioco cittadino anche durante la settimana. Oggi è tutto molto asettico: la squadra non ingrana, la sede sociale è dislocata in periferia, gli allenamenti si tengono sempre fuori città. Manca l’elemento umano che aveva sempre contraddistinto la passionalità del popolo paganese pronto ad infervorarsi alla notizia di un possibile elemento da ingaggiare. Manca tutto questo, mancano le emozioni che suscita il calcio, ma mancano soprattutto i risultati, che costituiscono il vero metro di valutazione di una squadra orfana di esperienza.

Oggi – dopo aver assistito inermi all’ennesima “debacle” contro una squadra ritenuta abbordabile – c’è ben poco da dire. Adesso lo possiamo dire con dati di fatto incontrovertibili: di squadre abbordabili nel girone non c’è nemmeno l’ombra per la Paganese. Abbordabile, vista la classifica, doveva esserlo il Rieti, apparsa invece sul campo squadra di fenomeni (e abbiamo visto come è andata a finire!) e non lo sarà il Matera che ho visto proprio ieri maramaldeggiare contro il Rende.
Allora, come la mettiamo?

Cosa si può o si deve dire ancora dopo aver sottolineato in ogni occasione che l’attuale Paganese è squadra inadatta per questo tipo di campionato perché costruita male?

In questo momento – è amaro constatarlo – la Paganese appare come quell’imputato che, chiamato in Tribunale, davanti alla Corte, ha poco da difendersi perché non ha alibi, non ha attenuanti e viene assistito per la difesa da un avvocato d’ufficio pronto a chiedere stancamente “mi rimetto alla clemenza della Corte”.

Nessuno, nell’ambiente sportivo locale, è riuscito a capire le strategie future della società azzurro stellata. Forse è vero che si punta molto per salvarsi sulle disgrazie amministrative di altre squadre che non sono in regola con i criteri fissati dalla Lega.
Ma ci chiediamo un po’ tutti: è calcio questo?

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Furia De Sanzo: "Questa squadra non mi rappresenta".

Sprofonda la Paganese, che, pur essendo andata in vantaggio, è poi caduta 4-1 sul campo del Rieti. E non ci sta mister Fabio De Sanzo, che ha margine del confronto ha parlato senza mezzi termini:

“Andare in vantaggio con una diretta concorrente e poi prendere quattro gol con superficialità...questa è una squadra strana, parlo della mia, che non mi rappresenta per niente. Voglio intanto chiedere scusa ai tifosi e a tutta la Paganese calcio per questa prestazione indecorosa. Mi sta bene che sia una squadra fatta di ragazzi, ma io voglio ragazzi che danno l'anima per questa maglia, altrimenti non hanno capito con chi hanno a che fare e in che mondo vivono: io non voglio una squadra leziosa, che parla e borbotta, io voglio una squadra che pedala, mena e lotta per arrivare alla salvezza. Non vedo grinta, voglia non vedo attaccamento alla maglia, e sono deluso da questa prestazione sotto il profilo caratteriale: non mi va giù”.

Ribadisce poi il concetto: “Io voglio una squadra che corra per 180', poi il gol lo puoi prendere, puoi perdere, ma oggi (ieri, ndr) ci giocavamo la vita come Paganese, ci giocavamo tutto, e certe cose non posso proprio tollerarle. Retrocediamo? Non fa nulla, ma voglio vedere che sputano sangue”.

Sul sentirsi in bilico e a rischio esonero: “Non è un problema di essere a rischio, non è questo, fare una prestazione del genere è deprimente per tutti. La colpa può essere sempre degli allenatori, ma fermiamoci tutti a riflettere e facciamo un bagno di umiltà. Se c'è un altro allenatore disposto a portare avanti la baracca nessun problema, ma qui il problema è la determinazione che manca”.

da www.tuttoc.com

Top & Flop di Rieti-Paganese.


TOP : NESSUNO
 Impossibile poter dare la palma di migliore a qualcuno, nella vergognosa prestazione esibita a Rieti. 

FLOP : TUTTI
A partire dall'allenatore De Sanzo, che ha avuto il solo merito di chiedere scusa al termine della gara per l'impietoso spettacolo riservato ai sostenitori, che hanno seguito ancora la squadra in  trasferta e a chi è rimasto a casa. Doveva essere la prima gara della verità. Tutti hanno dimostrato l'ineguatezza tecnica e mentale al confronto e lo stesso tecnico, come sempre primo responsabile, non l'ha saputa trasmettere se questi sono i risultati. Non solo dal punto di vista tecnico, dove sui limiti c'è poco da fare, ma sull'aspetto caratteriale e della combattività venuti meno come sempre. Della difesa nessun altro commento, se non quello di DISASTROSA. --  37. 

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Vergogna senza fine: anche il Rieti passeggia sulla Paganese.


E se questi sono i modi di giocare ed approcciare uno scontro diretto...

A Rieti è andata in scena l'ennesima figuraccia di una Paganese che ormai prende scoppoloni e batoste ovunque. Per la quinta volta in campionato gli azzurrostellati incassano quattro gol, seconda gara di fila in trasferta dopo il 4-1 nel derby. Stesso risultato anche a Rieti, solo che stavolta fa più male perchè doveva essere una di quelle "gare da vincere", "uno scontro diretto con una squadra alla portata", "quasi un playout", si era detto. Invece ancora una volta i limiti tecnici e mentali dei giovani azzurrostellati sono emersi inesorabili, vanificando anche l'iniziale vantaggio siglato da Cesaretti su rigore. Sembrava essere una gara diversa, finalmente la svolta. Invece in mezz'ora il Rieti ha siglato più di un terzo delle reti segnate in tutto il campionato e ha rifilato un poker tremendo in faccia a Scarpa e compagni. Tolta la staffilata di Maistro, comunque troppo libero di presentarsi in area e calciare, le restanti tre reti sono un regalo dell'allegra ed immobile retroguardia azzurra. Sul 2-1 Santopadre legge male il tiro-cross beffardo di Diarra che realizza una rete da "Mai dire gol"; la doppietta di Gondo è propiziata dalle maglie troppo larghe di Diop e Della Corte, schierato nell'insolita posizione di centrale mancino. 

Nella ripresa, nonostante i tre cambi di De Sanzo, solo il palo salva la Paganese dal pokerissimo, mentre di occasioni ne ha solo Cesaretti, l'unico a provarci. Oggi subito in campo per il primo allenamento in vista del Matera, uno scontro diretto almeno da giocare se si vuole sperare nella salvezza sul campo.

IL TABELLINO 

RIETI (4-3-2-1): Costa; Delli Carri, Gallifuoco, Gaultieri (33’ st Pepe), Dabo; Konate, Diarra (25' st Cericola), Palma; Maistro (33' st Xavi), Vasileiou; Gondo (16' st Todorov). A disp: Chastre, Spadini, Tommasone, Papangelis, Kean, Di Domenicantonio, Criscuolo, Demostheanous. All: Chéu 

PAGANESE (3-5-2): Santopadre; Tazza, Diop, Della Corte; Carotenuto, Gori (25' st Gaeta), Nacci (1' st Sapone), Scarpa, Garofalo (1' st Alberti); Cappiello (1' st Parigi), Cesaretti. A disp: Galli, Cappa, Della Morte, Longo, Gargiulo. All: De Sanzo

ARBITRO: Gariglio di Pinerolo

RETI: pt 11’ rig.Cesaretti (P), 15’ Maistro (R), 20’ Diarra (R), 35’ Gondo (R), 45’ Gondo (R)
NOTE: spettatori 600 circa. Ammoniti Carotenuto, Gori. 

Danilo Sorrentino
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4.12.18

I taralli del fornaio.

di Nino Ruggiero

In gergo nostrano si dice che quando il fornaio non ha molto pane da lavorare si dedichi ai taralli. Un po’ come dire che quando non c’è materia prima, quando la clientela è scarsa e non compra il pane, allora è meglio non stare con le mani in mano. I detti antichi falliscono raramente perché è la saggezza che li muove e li promuove.

È vero, lo sto verificando giorno dopo giorno quando dovrei (e vorrei) scrivere di Paganese e invece non ho argomenti che possano invogliarmi a farlo, un poco perché la squadra continua a non entusiasmare, un altro poco perché oramai attorno al vessillo azzurrostellato c’è rimasto solo un manipolo di irriducibili tifosi, presenti più per fede che per altro.

Così, in ossequio alla metafora del fornaio tarallaro, avendo poco da dire e da scrivere sulle vicende dell’attuale squadra, sono andato a spulciare le statistiche che riguardano questo blog; non ci crederete ma “il graffito” che ha ricevuto più visite negli anni – e si parte dal 2010 ad oggi – è quello che riguarda “Le scolle in fronte”, datato 8 dicembre 2010 e che conta il primato dei “mi piace” con oltre tremila visite. Inutile dire che l’escalation, negli anni è stata costante. Si parte dalle duecento visite del 2011, per finire alle 687 visite di quest’anno quando le “scolle” sono sempre più richieste dalla platea di chi non si rassegna a vedere una squadra ridotta davvero male.

Purtroppo, quando non c’è entusiasmo, le coscienze sono come appiattite, rassegnate verso l’irreparabile; soprattutto perché in quest’annata sembra mancare del tutto lo spirito guerriero che aveva sempre guidato negli anni la folta schiera di tifosi e di semplici appassionati. Manca la speranza in un futuro migliore e, quello che è peggio, non c’è un’anima della società – non necessariamente Raffaele Trapani – che dica una sola parola sul futuro immediato e prossimo che possa infondere un minimo di speranza di riscatto; non c’è un minimo di contatto con il pubblico (o, meglio, la parte restante) che, attonito, è costretto ad accusare settimana dopo settimana sconfitte e dispiaceri.

Sulla squadra ho ben poco da aggiungere. Fabio De Sanzo fa quello che può, così come faceva quello che poteva Luca Fusco. L’unico discorso di ordine tattico è rappresentato dal fatto che si è ritornati un poco al calcio di una volta, probabilmente più consono ai reali valori della squadra. I lanci lunghi in avanti costituiscono una variante al tema dei tanti passaggi laterali, a volte stucchevoli e non confacenti alle scarse risorse tecniche individuali. Una variante che però ha portato ben poco in termini di punti, vuoi perché la squadra accusa limiti strutturali in difesa (e non bastano mosse tattiche per sistemarla); vuoi perché non sempre i centrocampisti – orfani di un vero regista – riescono a eseguire allo stesso modo compiti di copertura e di rilancio.

Le note sono meno stonate per l’attacco che può contare sempre sulla vena dell’intramontabile Ciccio Scarpa, su Cesaretti, su Parigi e sulla sorpresa Cappiello.

Nell’anticipo di sabato a Rieti, la squadra ha la possibilità di dare un segnale di riscatto visto che gli avversari non sembrano proprio tanto irresistibili. Forse proprio sabato capiremo se la squadra, così com’è, riuscirà mai a vincere una partita nel corso di questo campionato.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

3.12.18

De Sanzo: "Teniamoci stretti il punto, lavoriamo sulla testa".

Una rete di Scarpa ha permesso alla Paganese di ottenere il pari in rimonta contro la Vibonese. Difficile capire se il bicchiere degli azzurrostellati sia mezzo pieno o mezzo vuoto: "Per natura io lo vedo sempre mezzo pieno - spiega in sala stampa mister Fabio De Sanzo. - E' stata una partita strana, contro una squadra secondo me forte. C'è stato di buono che abbiamo avuto la reazione nel secondo tempo, inserendo la terza punta. Nel primo tempo però ho visto una squadra impaurita. La rete subita? Sì, è arrivata per l'incertezza di un singolo, ma ne abbiamo commesse poche rispetto alle gare precedenti. E' vero che ne basta una perché ti puniscano, ma stiamo lavorando sulla testa e sulla convinzione dei ragazzi. Sono contento che l'abbiamo ripresa: ci teniamo ben stretto il punto conquistato".

da www.tuttoc.com

Top&Flop di Paganese-Vibonese.


TOP: ALESSANDO SANTOPADRE

Tre gare da titolare, in campionato, oltre quella dell'esordio stagionale in coppa Italia con il Catanzaro e mini bilancio più che positivo per il portiere di proprietà dell'Atalanta. Se in occasione del vantaggio ospite respinge in una direzione che non lo salva dalla risposta di Melillo che poi serve Bubas che insacca, successivamente salva il risultato. Si esalta sotto la Curva Nord negando in tre occasioni il gol alla Vibonese. Smanaccia la bomba di Prezioso. Il duello tra i due si rinnova e vince ancora Santopadre che smanaccia sotto la traversa evitando il raddoppio ospite. Raggiunto il pari da Scarpa, che è solo un pelo sotto a Santopadre in questa decisione di merito, poi chiude una bordata sul primo palo il diagonale di Bubas salvando il pari e negandogli la doppietta.
 
FLOP: CRISTIAN CESARETTI

Uno dei due migliori marcatori della passata stagione, rientrava dopo il problema alla schiena che lo aveva tenuto lontano dalla contesa al Pinto contro la Casertana. Sino ad ora, tra l'assenza all'esordio con il Rende per squalifica e un mese complessivo di stop per due infortuni, l'attaccante azzurro ha deluso. Poco incisivo sotto porta, spesso s'interstadisce in ricami fallendo l'ultimo spunto, mentre la porta è solo un lontano ricordo della passata stagione. Per il miracolo della salvezza servono i suoi gol, ma la sua casella è ancora vuota come gli spunti nella sfida con la Vibonese, dove si fa vedere solo per aver subito un presunto fallo di rigore.

Peppe Nocera
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L'eterno Scarpa e le parate di Santopadre regalano il pari alla Paganese.


E' il solito Scarpa, con la specialità della casa (punizione stile Catania), a salvare la Paganese e a portare a quattro i punti in classifica. Si potrà recriminare per il contatto dubbio fra Cesaretti e Camilleri o per la palla gol clamorosa avuta da Alberti all'87'. Ma è anche vero che per oltre un'ora la Vibonese è stata in controllo della partita, costruendo almeno tre occasioni di un certo livello per poter arrotondare il risultato. Il trittico decisivo si apre con un pareggio che riporta gli azzurrostellati al terzultimo posto, anche se adesso guardare la classifica è alquanto inutile. Con Rieti e Matera sarà fondamentale non lasciare punti per strada.

De Sanzo conferma l'undici della vigilia, ritrova Cesaretti e gli affianca Cappiello. Ma l'impatto alla sfida da parte della Paganese è rivedibile, tanto che dopo 8' la Vibonese è già in vantaggio: conclusione non irresistibile di Scaccabarozzi, Santopadre respinge non benissimo con Melillo che riesce a servire Bubas tutto solo sul secondo palo. La Paganese non reagisce, non sfruttando neppure la troppa leziosità di una Vibonese che, pur essendo in controllo del match, non va per il 2-0, solo sfiorato da Obodo al 38'. Poco prima veementi le proteste della squadra di casa per un contatto fra Camilleri e Cesaretti al limite dell'area di rigore, sul quale l'arbitro ha sorvolato.

E' però nel secondo tempo che la Vibonese sciupa più volte le possibilità per assestare il colpo del ko. Santopadre salva due volte su Prezioso, Diop quasi sulla linea respinge il tentativo di Bubas, fino alla punizione del pareggio di Francesco Scarpa. Dalla sua classica mattonella, il capitano disegna una parabola che si stampa sulla traversa, tocca la schiena di Mengoni e finisce in rete. Nel finale una chance per parte: colpo di testa di Alberti di poco a lato, altro salvataggio di Santopadre su Bubas per un 1-1 che non cambia. 

PAGANESE (3-5-2): Santopadre; Diop, Piana, Tazza; Carotenuto (20’ st Alberti), Fornito (12’ st Gaeta), Nacci, Scarpa, Della Corte; Cappiello (37’ st Gori), Cesaretti. A disp.: Galli, Cappa, Sapone, Buonocore, Garofalo, Della Morte, Amadio, Longo, Gargiulo. All.: De Sanzo

VIBONESE (4-3-2-1): Mengoni; Finizio, Camilleri, Malberti (34’ st Silvestri), Tito; Prezioso (43’ st Collodel), Obodo, Scaccabarozzi (43’ st Cani); Melillo (43’ st Ciotti), Taurino (34’ st Allegretti); Bubas. A disp.: Viscovo, Franchino, Donnarumma, Altobello, Maciucca. All.: Orlandi

ARBITRO: Monaldi di Macerata

RETI: pt 8’ Bubas; st 24’ aut. Mengoni

NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Scarpa, Carotenuto, Piana, Malberti. Angoli 3-4. Recupero pt 1’, st 4’

Danilo Sorrentino
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