30.12.17

Top&Flop di Paganese-Cosenza 0-2.

TOP

Galli e Tascone (Paganese): Il primo è costretto ad entrare al 28’ del primo tempo, causa infortunio di Gomis. A freddo, compie tre ottimi interventi su Tutino e gli chiude lo specchio della porta. Il secondo è colui che costruisce più occasione per gli azzurrostellati per cercare il pareggio. CONCENTRATI

Bruccini (Cosenza): E’ al posto giusto nel momento giusto: al 9’, sfrutta un’ottima avanzata di Calamai per insaccare la rete del vantaggio. Per il resto gara accorta e precisa, senza sbavature. LEADER

FLOP

Picone (Paganese): Nel primo tempo soffre tantissimo le avanzate di Tutino e Calamai, concedendo molti spazi agli ospiti. Il suo lato è quello più debole della retroguardia azzurrostellata e mister Favo lo toglie nell’intervallo. GIORNATA-NO

Nessuno (Cosenza): Ordinata prestazione corale della formazione calabrese nel corso di tutti i 90'. Saracco non è stato costretto a compiere alcuna parata in tuffo, il centrocampo e l'attacco hanno girato perfettamente sia in fase di contenimento, sia in quella di costruzione. Meglio di così, è difficile. PERFETTI

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Paganese-Cosenza 0-2: sconfitta meritata a domicilio.

Il Cosenza centra il quarto sigillo di fila e regola 2-0 la Paganese al ‘Marcello Torre’. Una vittoria meritata per la formazione rossoblu, che ha imposto il suo gioco nel corso di tutta la prima frazione. Vantaggio meritato al 9’: avanzata di Calamai sulla sinistra, Bruccini insacca di destro il vantaggio (inutile la deviazione sulla linea di Meroni). Tutinosfiora il gol tre volte tra il 35’ e il 40’, ma in due casi è reattivo Gallimentre nell’ultimo non è preciso l’attaccante a insaccare il pallonetto solo davanti all’estremo difensore. Nella ripresa, dopo due occasioni per Tascone e Scarpa, a sigillare il meritato successo è il raddoppio diD’Orazio, arrivato al 23’: bel cross di Calamai, il giocatore comodamente può stoppare e segnare senza che nessun difensore locale lo marcasse. Al 42', ancora ottimo intervento di Galli che chiude lo specchio ad un'ottima conclusione di Tutino.

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Paganese-Cosenza 0-2: la crisi continua.

24.12.17

Auguri a tutti i tifosi della Paganese.



Auguri di Buon Natale e di felice anno nuovo a tutti i fedelissimi lettori del blog Forza Paganese.

23.12.17

Top&Flop di Bisceglie-Paganese (3-1).

TOP

La difesa del Bisceglie: capitan Petta segna, Delvino pure, Markic va vicino al gol. Il tutto subendo solo una rete su calcio da fermo. Innegabile che la retroguardia pugliese sia la protagonista del match odierno. Tanta convinzione e anche una forma fisica invidiabile che permette loro di giganteggiare. DIFENSORI GOLEADOR

Gomis (Paganese): salva la propria porta in tre diverse circostanze. Peccato che i compagni non siano per nulla in giornata e lascino spesso e volentieri indisturbati gli avversari in piena area di rigore. Qualche colpa sul primo gol, comunque in mischia, incolpevole sugli altri due. Resta comunque il migliore dei suoi in una giornata altamente negativa. MENO PEGGIO

FLOP

Jovanovic (Bisceglie): si fa ipnotizzare due volte da Gomis, è lento e macchinoso e spesso fatica a trovare lo spunto giusto. Peccato, oggi avrebbe avuto l'occasione di rimpinguare il suo bottino personale e di aprire in maniera positiva un girone d'andata di gran livello. Ma non è stato così. DELUDENTE

Tutti quanti della Paganese: detto che Gomis è il meno peggio e Scarpa tira fuori dal cilindro una gran punizione, per il resto i campani disputano una prestazione veramente sotto le aspettative, fiacca e senza nerbo. Gli avversari, molto più cinici e convinti, li puniscono tre volte in mezz'ora. A centrocampo errori marchiani, in difesa dormite generali, in avanti buio pesto. Un salto all'indietro netto rispetto alle ultime convincenti prestazioni. PRESTAZIONE DA CANCELLARE

Da www.tuttoc.com

Bisceglie-Paganese 3-1: succede tutto nel primo tempo.

Natale in zona playoff per il Bisceglie che supera tra le mura amiche la Paganese per 3-1. Tutte e quattro le reti arrivano nel primo tempo. Pugliesi in vantaggio dopo otto minuti: corner di Partipilo, mischia in area e tiro al volo di Petta che si coordina da vicino e beffa Gomis nell'angolo più lontano. Al minuto 25 il raddoppio: punizione nel mezzo di Partipilo, sponda di testa di Petta, botta a colpo sicuro di Markic, gran parata di Gomis e tap-in di Delvino. Il tris, 180 secondi dopo, a firma Montinaro: l'avanti nerazzurro sfonda centralmente, vince un rimpallo e dal limite dell'area, in mezzo a tre avversari poco reattivi, fulmina con un rasoterra il guardiapali avversario. A cinque minuti dall'intervallo il capitano ospite Scarpa prova a riaprire il match direttamente su punizione. Nella ripresa, però, non accade più nulla. 

Da www.tuttoc.com

Bisceglie-Paganese 3-1: azzurrostellati ridimensionati.

22.12.17

Le scelte di Favo per il Bisceglie.

Mister Favo, al termine della rifinitura, ha diramato la lista dei 22 convocati per la partito contro il Bisceglie: non farà parte del gruppo Picone, assente per squalifica. Nella giornata di ieri, la società azzurrostellata ha comunicato di aver risolto il contratto con il difensore classe ’98 Alessio Garofalo.

Portieri: 1 Gomis, 22 Galli

Difensori: 3 Della Corte, 6 Carini, 13 Meroni, 18 Piana, 20 Pavan, 24 Acampora, 26 Dinielli

Centrocampisti: 4 Bensaja, 8 Ngamba, 16 Bacolo, 19 Bernardini, 27 Tascone, 28 Grillo

Attaccanti: 9 Maiorano, 10 Scarpa, 11 Regolanti, 14 Talamo, 15 Negro, 21 Buxton, 25 Cesaretti

Squalificati: Picone

Saluta anche Garofalo, risolto il contratto col difensore.


Altro addio in casa azzurrostellata, dopo quello del capitano Carcione per motivi familiari ad inizio dicembre. E' terminata anzitempo l'avventura con la maglia della Paganese del difensore Alessio Garofalo. Oggi il club azzurrostellato ha risolto il contratto in essere con il terzino sinistro classe '98 che finora aveva trovato pochissimo spazio, giocando una sola gara in campionato. Era stato infatti mandato in campo nel finale di partita a Siracusa, giocando praticamente solo i minuti di recupero della sfida del De Simone. A fine luglio, invece, era subentrato nell'ultimo quarto d'ora di partita a Trapani nella sfida di Coppa Italia Serie C. Garofalo era arrivato in estate a parametro zero dal Perugia: lo scorso anno aveva anche esordito in Serie B con i grifoni. 

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21.12.17

Al giro di boa: i numeri di un girone d'andata deficitario. Al Torre nessuna gioia, mai avvenuto prima.

Con il pareggio ottenuto al Ceravolo di Catanzaro è andato in archivio il girone d'andata, horribilis, della Paganese edizione 2017-'18. Il bilancio è decisamente negativo a fronte dei miseri 16 punti conquistati dal tecnico Massimiliano Favo insediatosi sulla panchina azzurrostellata alla seconda giornata dopo la gara, anch'essa horribilis, con il Bisceglie prossimo avversario degli azzurri, che in terra pugliese ricominceranno il percorso inverso. Con i neroazzurristellati esordì e si "dimise" il tecnico Matrecano che nel frattempo aveva rimediato a Trapani, in piena estate, una scoppola da primato per la storia della Paganese con il 6-0 al Provinciale in Coppa Italia.

Il deficitario girone d'andata non è altro che figlio della difficile estate in cui s'è trovato ad operare il neo direttore sportivo Antonio Bocchetti. Tra rifiuti e contratti persi all'ultimo momento, non ripete il miracolo dello scorso gennaio quando rivoluzionò con successo la squadra all'epoca sotto la guida di Grassadonia approdata ai play-off. L'ennesima rivoluzione, marchio di fabbrica delle gestioni Trapani, questa volta non ha sortito al momento gli effetti stupefacenti sperati, basati più su approssimazione che su predefinite strategie di mercato. Così la linea difensiva si completa solo in prossimità della prima giornata di campionato con i centrali difensivi titolari, Carini-Piana, che arrivano chi prima del gong del mercato, chi addirittura dopo. Il mercato, sempre materia ostica per la Paganese dell'era Trapani in serie C, dunque regala a Matrecano prima e Favo dopo una squadra costruita alla meno peggio con quello che ci si può permettere tra le difficoltà di scelta e le esigue risorse della società.

Il dato storico che emerge dopo il girone d'andata, mai successo prima in 90 anni, è la mancanza di una vittoria in casa in nove turni ovvero in tutto un girone, dove si raccolgono invece cinque pareggi e quattro sconfitte. Al momento la Paganese è l'unica squadra del girone C a non aver mai vinto in casa. Purtroppo non è l'unico dato negativo che emerge:
  • è la seconda peggior difesa del torneo con 27 reti subite, avendo fatto peggio solo l'Akragas con 31 
  • è la squadra che ha fatto il minor numero di punti in casa (5), ha fatto meglio anche l'Akragas con 7 
  • è la seconda peggior squadra, con solo 3 vittorie come Casertana ed il solito Akragas. Ha fatto peggio l'Andria con 2
  • è quella, insieme a Sicula Leonzio e Juve Stabia con 7 pareggi, con il secondo maggior numero di partite terminate in parità alle spalle della Fidelis Andria con 10
  • è la terza che ha perso più partite, 8 con la Reggina, meglio solo di Casertana con 9 e Akragas con 12. 
Numeri impietosi che però mettono in evidenza un attacco abbastanza prolifico con 19 reti, sesto miglior attacco del campionato, dove spiccano le 6 marcature di Cesaretti, in compagnia di Di Piazza del Lecce, alle spalle dei capocannonieri Saraniti, Curiale, Scaringella, Genchi ed Alfageme tutti con 7 reti, senza dimenticare le 5 di Scarpa, le 3 di Talamo e le 2 di Regolanti. Dunque riassumendo i freddi ma inequivocabili numeri, come sempre specchio di tutte le squadre, la Paganese, in queste prime 18 gare, ha ottenuto 3 vittorie, 7 pareggi e 8 sconfitte realizzando 19 reti e subendone 27 che determinano il sedicesimo posto in classifica.

Con l'avvio del girone di ritorno comincia un nuovo campionato, come sempre diverso e come si suol dire inizia un altro campionato. Nell'ultimo mese e mezzo la Paganese, che s'è guadagnata anche l'accesso ai Quarti di Finale di Coppa Italia (a febbraio sfida alla Viterbese), ha cambiato marcia. Ora la ripresa, però, deve passare da un motore a metano ad uno a benzina per correre spediti verso la salvezza anche attraverso un mercato di gennaio decisamente importante.

Peppe Nocera
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Paganese, dopo l'altalena d'emozioni al Ceravolo si riparte alla ricerca dei punti salvezza.


La beffa del Ceravolo rimane ancora impressa negli occhi dei tifosi della Paganese, che pregustavano già il successo in casa del Catanzaro. La sfortunata autorete di Meroni ha tolto due punti preziosi agli azzurrostellati in chiave classifica. Una gara che ha poi dato ufficialmente l’addio al girone d’andata nel raggruppamento, con gli ospiti che sono ora al 16esimo posto in graduatoria. Ai margini della zona salvezza, a due lunghezze dalla Reggina.

Dopo questo punto, e tante altre partite in cui la Paganese ha raccolto meno di quanto seminato durante i novanta minuti, c’è bisogno di uno “sprint”. Quello necessario per scavalcare le avversarie dirette per la permanenza nella categoria. Già dalla prossima trasferta, quella col Bisceglie. Club, neopromosso dalla Serie D, che solo 4 mesi fa ha rifilato un pesante 0-3 alla squadra guidata ai tempi da Matrecano. I giorni che hanno seguito questo clamoroso tonfo casalingo li ricordiamo tutti, con l’allenatore che dice addio, a favore di Massimiliano Favo. Subentrato in corsa, l’ex tecnico del Taranto, ha poi provato a migliorare la rosa tramite vari accorgimenti tattici che hanno portato gli azzurrostellati a giocarsi la salvezza.

Questo, obiettivo dichiarato, che deve essere raggiunto provando a recuperare quei punti persi per strada durante un girone d’andata alquanto caotico. Dal rigore sbagliato in casa con la Reggina, alle tante occasioni sbagliate col Fondi, passando per il match col Lecce e concludendo con lo scorso week end contro il Catanzaro. Sono solo alcuni degli incontri che meglio dovevano essere sfruttati per migliorare la classifica. Ora, col girone di ritorno alle porte, si partirà con i più buoni presupposti per migliorarsi e dare maggiore slancio alla squadra.

da zonacalcio.net

La Paganese vista da...Nocera! - Bella ma sprecona.

Dopo Lecce, anche la gara con il Catanzaro lascia un senso di rammarico profondo. Sicuramente molto di più della sfida con la capolista, perchè se quella con i salentini non era stata chiusa ed il miracolo di Gomis nel recupero bilanciava in qualche modo le occasioni fallite, al Ceravolo la gara è stata quasi a senso unico. A Catanzaro, ancora una volta, è andato in scena il festival delle occasioni sprecate che hanno fatto imprecare tutti. Talamo, Cesaretti, Regolanti con il Lecce, ancora Talamo, Baccolo e Bensaja con il Catanzaro, vado a memoria, per contare le sei nitide palle gol sprecate, prima sull'uno a zero e sull'uno ad uno con la capolista, e le restanti sull'uno a zero in Calabria. Roba da mordersi le mani per quello che poteva essere e non è stato, facendo raccogliere meno della metà a Scarpa e compagni. Non riesco a quantificare se bisogna essere più soddisfatti per l'inversione ormai quasi definitiva del modo di essere squadra e di giocare della Paganese, o rammaricati per i punti gettati al vento che, vista la classifica, non era prorpio il caso.

Vorrei sottolineare però, partendo dalle note positive, che Favo ed i suoi ragazzi finalmente stanno trovando il bandolo della matassa, sia a livello organizzativo che di manovra. In campo ora si nota la maggiore brillantezza delle gambe che girano a pieno regime e che sono capaci di arrivare prima sulla palla, condizione possibile grazie ad una florida condizione atletica. Favo, giustamente, sta raccogliendo i frutti del suo meticoloso e paziente lavoro, avendone sempre decantato le qualità del suo operato anche in tempi non sospetti, ritenendolo l'ultimo dei colpevoli di questa situazione. Altro aspetto che balza agli occhi l'autorevolezza di alcuni calciatori che appaiano rinfrancati, osando anche giocate che forse qualche mese fa erano impensabili per mancanza di stima nelle proprie possibilità o forse per la sola paura di azzardare una giocata di fino. Fatti i dovuti complimenti e sottolineato i meriti nel classico "dare a Cesare quello che è di Cesare", è il momento di sottolineare come però questa squadra ora capisca che dinanzi alla porta avversaria debba svestire i panni di allegra birbante ed indossi quelli di cinica e spietata esecutrice. Cara Paganese nelle condizioni in cui sei non ti puoi permettere il lusso di sprecare tanto ben di Dio che ti viene servito su un piatto d'argento. Sono punti pesanti che non tornano, come il rigore di Scarpa con la Reggina o la traversa di Cesaretti con il Monopoli per andare a ritroso nel tempo, sino ad arrivare alle ultime due giornate. C'è bisogno di capitalizzare al massimo queste occasioni sotto porta perchè purtroppo, tra la sfortuna ed i limiti che relegano la difesa azzurra tra le peggiori del campionato, prima o poi il gol lo becchiamo sempre.

Ma in questo momento porre più l'accento su quest'ultimo aspetto sembrerebbe davvero fare un torto a questi ragazzi che con abnegazione stanno facendo il massimo per tirasi fuori dal tunnel. Sicuramente saranno i primi ad essere rammaricati, arrabbiati ma allo stesso tempo vogliosi di riprendere la corsa già a Bisceglie dove si  vede il cartello del girone di ritorno, da disputare in maniera certamente diversa per moltiplicare l'arido bottino di quello dell'andata. 

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Paganese, la cresciuta c'è e si vede.

Dalla gara del Ceravolo è venuta fuori la squadra che tanto piace al tecnico Massimiliano Favo, bravo ad insistere su un determinato copione tattico che ha letteralmente mandato in tilt ogni possibile raggio d’azione dei padroni di casa.

Il pareggio sta davvero stretto a Scarpa e compagni che hanno dominato la scena con il piglio della grande squadra fin dalle prime battute. Corta ed abbottonata al punto giusto, la Paganese si è affacciata in attacco con le solite folate offensive di un tridente spietato negli ultimi sedici metri. Il canovaccio tattico in terra calabrese è stato la fotocopia perfetta della prestazione che ha permesso una settimana fa di imbrigliare la capolista Lecce.

Chiusi tutti varchi con una difesa sempre più rodata dopo un girone d’andata disastroso, la manovra degli azzurrostellati è apparsa armonica con una grande copertura del rettangolo verde complice anche la ritrovata forma fisica dei calciatori più esperti del gruppo. I vari Piana e Baccolo, oltre all’eterno Scarpa, sono diventati i veri trascinatori della squadra. Cesaretti e Talamo poi sono i grimaldelli per fare breccia nelle difese avversarie.

I due folletti offensivi della formazione di Favo hanno fatto ammattire i difensori giallorossi, non senza però irretire lo stesso allenatore napoletano. Favo infatti ha lanciato le sue stoccate nel dopo gara all’indirizzo dei suoi attaccanti, colpevoli a suo giudizio di eccessivo egoismo in contropiede quando invece determinate situazioni di superiorità numerica avrebbero permesso di mettere preventivamente in ghiaccio la contesa.

L’epilogo della gara di Catanzaro ha così fatto aumentare i rimpianti per una vittoria sfumata in extremis e che sarebbe stata ampiamente meritata per la mole di gioco espressa e per le occasioni create davanti al portiere di casa.

da resportweb.it

18.12.17

Catanzaro-Paganese 1-1: ancora una volta il calcio riesce a sorprenderci.


Nella foto, tratta da Eleven Sports, il gol segnato da Talamo su imbeccata di Cesaretti

di Nino Ruggiero

Ancora una volta il calcio riesce a sorprenderci. Chi – spettatore di parte azzurro-stellata – ha assistito, dal vivo o tramite le piattaforma di Eleven Sports, alla gara odierna fra Catanzaro e Paganese, ha di che essere amareggiato per il risultato finale. Una gara vissuta quasi interamente su una supremazia marcata di Scarpa e compagni che sono bravi a lasciare pochi scampoli di gioco agli avversari di turno.

Una interpretazione quasi perfetta di un piano tattico che annichilisce il Catanzaro, costretto per buona parte della gara ad arginare le folate offensive orchestrate da un immenso Scarpa e da due folletti immarcabili come Cesaretti e Talamo. Il tandem offensivo funziona quasi ad occhi chiusi. Cesaretti è imprendibile quando parte pallone fra i piedi; in una delle sue evoluzioni offensive serve a Talamo in piena area uno di quei palloni che non si possono rifiutare. L’attaccante, di prima intenzione, insacca di sinistro fra palo e portiere.

La Paganese che piace: controlla gli avversari, diventa padrona del campo, riparte con azioni micidiali per fare male agli avversari. Il gol galvanizza ancora di più i ragazzi di Massimiliano Favo che si ritrovano ad occhi chiusi: dimostrano a tutti, anche agli increduli, che adesso finalmente sono una squadra nel senso etimologico della parola.

Segna Talamo più che meritatamente il gol del vantaggio ma la Paganese non si ferma. È una macchina che oramai ha superato l’immancabile rodaggio: corre e corre anche bene. Potrebbe segnare ancora; con Cesaretti, con Maiorano e poi con lo stremato Baccolo che si fa parare la conclusione di esterno destro; infine nel secondo tempo, con una pennellata di Bensaja che va a stamparsi sul palo alla sinistra del battutissimo portiere Nordi. Il Catanzaro si dibatte, cerca di reagire ma non combina granché.

Potrebbe finire con una vittoria risicata ma più che meritata; ma non è così. Stavolta è la dea bendata a voltare le spalle ai ragazzi di Favo. Quando mancano due soli minuti allo scadere del recupero accordato dall’arbitro la Paganese si fa male da sola; un rinvio difensivo carambola fra le gambe di Meroni e il pallone termina beffardamente in rete: niente da fare per Gomis.

Conclusioni. Una bella Paganese, all’altezza dell’esibizione di Catania contro la Sicula Leonzio, solo forse poco fortunata e meno cinica in zona gol. Ma che volete: se segnasse sempre, a ripetizione, di certo la classifica non sarebbe quella di oggi. Resta la convinzione di aver visto all’opera una squadra quadrata e sicura di sé con una difesa in cui comincia a farsi valere un Piana elegante ed essenziale al tempo stesso; con due difensori d’ala come Picone e Della Corte che migliorano di partita in partita. Poco lavoro per il bravissimo Gomis chiamato a due difficili interventi a terra. Il centrocampo, orfano di Tascone, ha dimostrato armonia e coesione, grazie a una grande partita del redivivo Baccolo e del talentuoso Bensaja, nei panni di ex di turno.

Due punti persi per strada, di sicuro. Ma anche la convinzione che la squadra si avvia a disputare un girone di ritorno all’insegna della ritrovata fiducia nei propri mezzi.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

I rimpianti di Favo: "E' la nostra storia, abbiamo fatto tutto noi. Resta la grande prova".


Grande amarezza per Massimiliano Favo. Il tecnico della Paganese non si capacita per il pareggio del Ceravolo. "E' la nostra storia, purtroppo. Riceviamo sempre complimenti, anche domenica col Lecce li abbiamo ricevuti, ma abbiamo perso due punti. Se avessimo vinto saremmo in una posizione di classifica migliore, fuori dai playout. Sono punti che ci mancano, non vorrei che alla fine fossero proprio questi di Catanzaro a mancarci. Noi cerchiamo sempre di giocare, siamo una squadra giovane, che si sta costruendo piano piano, stiamo lavorando sodo però per vincere le partite dobbiamo fare sempre un gol in più degli altri. Ce lo siamo fatti da soli stavolta, abbiamo fatto tutto noi". A Favo resta la soddisfazione per la prestazione: "Abbiamo fatto la partita in un campo prestigioso, abbiamo fatto una gran bella figura e siamo fieri di questo. Siamo solo rammaricati per il risultato finale, però sono fiero dei ragazzi e voglio che anche loro siano orgogliosi della prova offerta. Dionigi ha detto alla vigilia che noi giochiamo con palla lunga, invece noi proviamo sempre a giocare, ci siamo riusciti anche qui. Credevo che il Catanzaro giocasse col 3-4-1-2, invece hanno giocato con la difesa a quattro: siamo stati avvantaggiati per imbucare fra le linee. Avremmo potuto chiudere prima la partita, abbiamo avuto diverse ripartenze interessanti che potevamo sfruttare meglio"

Sulle scintille nel finale: "Non so cosa sia successo, mi hanno richiamato per portare via i ragazzi. Ho visto mister Dionigi abbastanza accalorato, c'era nervosismo, può succedere con un epilogo del genere"

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Che sfortuna! Un'autorete di Meroni nega un meritato successo alla Paganese.


Paganese beffata nel finale al Ceravolo. Un'autorete rocambolesca di Meroni, colpito in pieno da Picone nel tentativo di liberare l'area di rigore, condanna al pareggio gli azzurrostellati, quando i tre punti (che erano meritati) sembravano cosa fatta. Gestione di gara al limite della perfezione per la squadra di Massimiliano Favo, che ha avuto il merito di passare in vantaggio con una bella giocata sull'asse Cesaretti-Talamo. L'attaccante napoletano, dopo il gol, ha avuto la chance per il raddoppio e anche nel secondo tempo ha colpito l'esterno della rete. Nella ripresa, in contropiede, la Paganese ha sprecato un'occasione con Baccolo e ha colpito il palo con Bensaja. Due le volte, invece, che Gomis si è dovuto superare, una per tempo su Zanini. Ai punti, gli azzurrostellati avrebbero nettamente meritato di più, invece chiudono il girone d'andata con 16 punti ed in zona playout.

IL TABELLINO 

MARCATORI: pt 31' Talamo; st 46' aut. Meroni 

CATANZARO (4-2-3-1): Nordi; Riggio (39' st Anastasi), Di Nunzio, Sirri, Nicoletti (30' st Imperiale); Maita (30' st Van Ransbeeck), Marin; Falcone, Spighi (16' st Kanis), Zanini; Lukanovic (16' st Puntoriere). A disp.: Marcantognini, Icardi, Marchetti, Pellegrino. All.: Dionigi 

PAGANESE (4-3-3): Gomis; Picone, Meroni, Piana, Della Corte; Bensaja (30' st Bernardini), Baccolo, Scarpa; Maiorano (16' st Ngamba), Talamo (30' st Regolanti), Cesaretti. A disp.: Galli, Carini, Negro, Buxton, Acampora, Dinielli, Grillo. All.: Favo

ARBITRO: Capone di Palermo

NOTE: spettatori 3mila circa. Ammoniti: Meroni, Cesaretti, Marin, Zanini, Sirri, Van Ransbeeck, Regolanti, Picone. Recupero 1' pt, st 5'

da www.paganesemania.it

17.12.17

Favo: "Rammaricati per il risultato, fiducioso per il futuro".


Massimiliano Favo, allenatore della Paganese, al termine della gara pareggiata a Catanzaro, in sala stampa ha dichiarato: "Questo risultato rispecchia la nostra storia. Anche domenica scorsa con il Lecce. Qualcuno ha parlato di palle lunghe, ma io non ne ho viste. Siamo giovani e cerchiamo sempre di giocare, ci stiamo costruendo piano piano e lavoriamo duramente. Questi ragazzi che stanno crescendo lo sanno però, per vincere in questa categoria, soprattutto fuori casa, bisogna fare qualche gol in più. Purtroppo il gol ce lo siamo fatti da soli, abbiamo fatto tutti noi. Siamo orgogliosi per la gara fatta su un campo prestigioso, facendo una gran bella figura, siamo rammaricati per il risultato. Sono altri punti persi per strada. Sono però fiducioso perché in questo periodo stiamo facendo veramente bene".

"La piazza di Catanzaro è come detto prestigiosa, qui sono venuto tante volte da giocatore. Sta vivendo un momento non felice anche per vicende extracalcistiche. Gli auguro che tutto si risolva per il meglio. Temevo il Catanzaro perché è una squadra tosta, chiaramente siamo stati agevolati da qualche loro assenza, ma anche noi abbiamo qualche elemento fuori. È stata una gara ad armi pari, potevamo sfruttare meglio le nostre occasioni. È andata così. In certe situazioni potevamo anche essere più altruisti, siamo stati un po' precipitosi, ma bisogna tenere conto della giovane età. Tra chi mi sta stupendo di più però voglio sottolineare il campionato di Scarpa, che ha quasi 39 anni ed è un esempio per tutti. Togliere dal campo questi over, che possono solo insegnare ai più giovani, è un peccato. Spesso questi giocatori riescono a far capire ai ragazzi di più di quanto riusciamo noi allenatori, perché non sono visti come "maestri" ma come compagni di squadra". 

Da www.tuttoc.com

Top&Flop di Catanzaro-Paganese.

TOP

Zanini (Catanzaro): un vero e proprio stantuffo sulla fascia destra ed è l'uomo più pericolo per i giallorossi, ingaggiando un duello personale con Gomis. Da una sua invenzione, un filtrante per Anastasi, nasce anche l'autorete che vale il pareggio. DETERMINANTE

Cesaretti (Paganese): gli azzurrostellati sono autori di un'ottima gara corale, dall'autore della rete Talamo, sempre ficcante, passando per un solido centrocampo ed un'attenta difesa, la cui unica vera sbavatura risulta decisiva. Vogliamo premiare Cesaretti perché non solo è l'autore di uno splendido assist per il gol che sblocca il match, ma anche nella ripresa è sempre lucido nel far ripartire la squadra, lanciando i compagni con passaggi al millimetro. CLASSE SUPERIORE

FLOP

La confusione del Catanzaro: i giallorossi, pronti via, si riversa in avanti con grinta e voglia di fare. Ma sono spesso troppo precipitosi, peccano di misura e di foga e mancano di razionalità. Ecco quindi che la cinica Paganese colpisce e punisce. Per fortuna del Catanzaro gli azzurrostellati però falliscono in più occasioni la rete del raddoppio. POCO LUCIDI

Le occasioni sbagliate per la Paganese: impossibile imputare alla squadra di Favo l'autorete come un vero errore, essendo oltremodo rocambolesca. I rimpianti però arrivano dalle chance da rete fallite nella ripresa, ben tre in pochi minuti, che avrebbero dato la spallata decisiva alla gara. IMPRECISI

Da www.tuttoc.com

Catanzaro-Paganese 1-1: gli azzurrostellati a un passo dall'impresa si fanno raggiungere nel recupero.

Termina 1-1 il match del "Ceravolo" tra Catanzaro Paganese, ma gli ospiti hanno molto da recriminare. La Paganese infatti passa in vantaggio alla mezz'ora del primo tempo grazie ad un sinistro di Talamo su assist di Cesaretti. Prima dell'intervallo sfiora il raddoppio, sempre con Talamo, e nella ripresa ha tre nitide occasioni. Baccolo però si fa fermare da Nordi, ancora Talamo calcia fuori di poco e Bensaja centra il palo. Il Catanzaro è confusionario e nonostante la grinta vede in Zanini il suo uomo più pericoloso, con due conclusioni dal limite, una per tempo, sulle quali si oppone all grande Gomis. Ma in pieno recupero arriva la sfortunata autorete di Picone che si trova al posto sbagliato al momento sbagliato e devia involontariamente in rete un tentativo di rinvio di un compagno.

www.tuttoc.it

Catanzaro-Paganese 1-1: la beffa arriva nel recupero.

15.12.17

Via libera per i tifosi a Catanzaro, trasferta senza limitazioni.


Così come avvenuto in occasione delle trasferte di Agrigento, Andria, Rende e Siracusa, in giornata è giunto il via libera anche per la gara di Catanzaro con i tifosi azzurrostellati che potranno seguire in Calabria Scarpa e compagni senza l'obbligo della Tessera del Tifoso. 

I biglietti al costo di 10 euro sono già in vendita attraverso il circuito GO2 nei classici punti vendita cittadini (Punto Snai la Biga e Le Nuit Cafè) e lo saranno fino alle 19 di sabato 16 dicembre. 

Alfonso Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

14.12.17

Paganese, una squadra da...trasferta.

Chiuderà il girone di andata in trasferta la Paganese di mister Favo, che domenica, da penultima in classifica, farà visita all'ostico Catanzaro. Ma, paradossalmente, questo potrebbe essere un vantaggio per la truppa di mister Favo, che in questo primo scorcio di campionato si è dimostrata squadra tra trasferta.
Sui 15 punti conquistati, infatti, solo 5 sono arrivati tra le mura amiche del "Torre", dove per altro gli azzurrostellati non hanno mai vinto ma solo pareggiato (e ai 5 pareggi si aggiungono 4 sconfitte), mentre i restati 10 sono arrivati appunto fuori casa: in otto gare giocate, 3 vittorie, un pari e 4 k.o.. Media comunque da non sottovalutare.
Che sia di buon auspicio?

da www.tuttoc.com

La Paganese vista da...Nocera! - Un pareggio che sa di vittoria.

Si avvertiva una strana sensazione nel lasciare lo stadio al triplice fischio del signor Volpi di Arezzo che ha fatto imprecare un pò tutti per il suo arbitrare a senso unico con la chicca finale di fermare l'ultimo contropiede della Paganese quando mancavano ancora dei secondi prima dello scoccare del novantaquattresimo. Rammarico ed un brivido, forse l'unico, sul  miracolo di Gomis che poteva saper di beffa ma da buon ex è come se avesse segnato con quella parata allo scadere che significa tanto per questa Paganese. Brillante, coriacea, attenta, tranne purtroppo nel solito tallone d'Achille dei calci piazzati da cui è scaturito il pareggio di Armellino, sfortunata ed imprecisa sotto rete. E' mancato solo il colpo di grazia dell'undici di mister Favo che sta meritatamente raccogliendo i frutti, piano piano, del suo lavoro, non facile a capo di una squadra che sta trovando i meccanismi di tale nome. Il miglioramento della condizione fisica porta dietro con sè l'arrivare prima sulla palla, quando devi rompere l'azione avversaria e, allo stesso tempo, ripartire prima dell'avversario. Tutto ciò è quello che abbiamo visto contro il Lecce dove Scarpa e compagni sono andati più vicini al gol del vantaggio dei primi della classe. Nell'aria c'era la sensazione che la Paganese avrebbe sfoderato una prestazione diversa da quella con il Catania ed anche chi dopo il pareggio ha rivisto i fantasmi della sfida con i siciliani, s'è dovuto ricredere in quanto la Paganese era di una pasta diversa. Peccato perchè sfatare il tabù del Torre proprio contro la capolista sarebbe stato il regalo più bello per Favo e per tutti ma va bene così.

Alla vigilia di queste due sfide con Leonzio e Lecce avremmo firmato per un punto ed invece ne raccogliamo ben quattro non senza rammarico. E se fosse cambiato il vento, spinti da quello della Coppa Italia che vede la Paganese, dopo aver sbancato Caserta, forse libera mentalmente. Sì perchè il calcio non si gioca solo con le gambe ma soprattutto con la testa. I brutti anatroccoli in maglia azzurra ora sembrano principi spogliandosi nelle ultime gare di quell'alone di negatività e di preoccupazione facendo aumentare la propria autostima che ti fa fare le cose diversamente e forse ti riescono anche meglio. Un'altra nota positiva è emersa dalla scoperta di Acampora che ha sfoderato, nonostante la sua giovane età, una prestazione superlativa mettendo la museruola a Di Piazza alternando giocate e anticipi di fino con palle scaraventate in fallo laterale senza troppi complimenti.

Ora però se pensassimo che la Paganese è diventata in un batter d'occhio tra le migliori formazioni del girone diremmo un'eresia. Qualcosa sta cambiando ma in questo scorcio finale di anno, Catanzaro e Bisceglie in trasferta e Cosenza in casa, ci si attende una conferma di tutte queste belle premesse. Sperando che proprio con il Cosenza, nella prima gara interna del girone di ritorno a pochi giorni dalla fine del 2017, si possa brindare finalmente alla prima vittoria interna dato che l'intero girone d'andata è finito senza una gioia al Torre.

Peppe Nocera
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12.12.17

Marcello Torre in eterno.

"MARCELLO TORRE IN ETERNO " . Quattro parole che ieri durante la gara con il Lecce sono  comparse come da tradizione, nei giorni del ricordo del barabaro assassinio dell'ex sindaco e presidente della Paganese, nel settore del tifo più caldo dello stadio dedicatogli, dopo quel tragico 11 dicembre del 1980. Quattro parole che sintetizzano l'essenza che ereditiamo della nobile figura dell'Avvocato paganese. Una figura, i cui valori, si avvertano ancora tra le maglie ed il tessuto della città, almeno nel ricordo, sperando che sempre sia vivo negli atti quotiniani della nostra comunità.

da www.paganesemania.it

Paganese-Lecce 1-1: il Pagellone di PaganeseMania.

Gomis provvidenziale, sorpresa Acampora, Cesaretti scatenato

GOMIS 7.5 - Provvidenziale sulla sassata a botta sicura di Di Piazza a sigillare l'1-1 finale. Sempre attento nelle uscite alte e basse, travolgendo anche i compagni in alcuni casi. Si oppone bene alle conclusioni di Mancosu e Torromino nel primo tempo. Teneva particolarmente a questa partita.

PICONE 6.5 - Avvia l'azione che porta in vantaggio gli azzurrostellati. Soffre un po' le incursioni di Mancosu ma tiene botta fino al triplice fischio.
PIANA 7 - Solido e roccioso, gioca molto di anticipo costringendo Torromino a girare a largo.

ACAMPORA 7 - In ballottaggio fino all'ultimo con Pavan, il centrale classe '98 disputa una partita sontuosa, annullando per tutta la partita Di Piazza. Elegante nelle chiusure e nel far ripartire l'azione. Non sembrava all'esordio assoluto stagionale in campionato.

DELLA CORTE 6.5 - Lepore è un cliente difficile da affrontare ma lo contiene ottimamente, costringendo a volte quest'ultimo anche alla fase difensiva. Cala un po' nel finale quando lascia Di Piazza libero di colpire.

TASCONE 6 - Solita legna a centrocampo, questa volta molto stretto per ingabbiare le triangolazioni centrali del Lecce. Esce come sempre stremato.

BACCOLO 6 - Si piazza davanti alla coppia difensiva e cerca di smistare quanti più palloni possibili. Rischia il clamoroso autogol al tramonto del primo tempo. Esce per guai fisici.

SCARPA 6.5 - Si guadagna gli applausi del pubblico azzurrostellato quando rincorre un pallone ormai destinato al Lecce, lui lo tiene in gioco e guadagna la rimessa dal fondo che esalta il pubblico. Importantissimo nelle due fasi, alzi la mano chi avrebbe scommesso sulla sua tenuta fisica.

MAIORANO 6 - Il più in ombra dei tre davanti ma con le sue qualità tiene in continua apprensione Ciancio. Intelligente quando stoppa a centrocampo un contropiede importante dei salentini.

TALAMO 6.5 - Suo l'assist per Cesaretti che consente agli azzurrostellati di passare in vantaggio; nonostante la statura non lo aiuti, mette in difficoltà sia Cosenza che Drudi costringendoli a disimpegni non proprio perfetti. Ha più volte l'occasione per portare nuovamente in vantaggio gli azzurrostellati, ma la poca freddezza lo penalizza. E' lui a perdere la marcatura su Armellino in occasione del gol del pari.

CESARETTI 7 - Sigla il tap-in che vale il momentaneo vantaggio della Paganese e il suo sesto gol stagionale. Nel finale si fa ipnotizzare da Perucchini. Ma è un forsennato sulla propria corsia.

BENSAJA 5.5- Entra e perde un pallone sanguinoso che rischia di lanciare a tu per tu col portiere gli attaccanti salentini. Cresce col passare dei minuti.

NGAMBA 6.5 - Si rende più volte pericoloso regalando spunti interessanti, piazzato sull'out offensivo da Favo. Dopo un suo strappo offensivo, regala un pallone d'oro a Cesaretti che non riesce a concretizzare.

BERNARDINI 5.5 - Rischia tantissimo quando compie un tackle da "arancione" a centrocampo.

REGOLANTI sv

FAVO 6,5 - La squadra comincia ad avere una certa fisionomia ed è in crescita. La gara col Lecce l'ha preparata nei minimi particolari, imbrigliando i salentini centralmente e provando a prendere i giallorossi sulle corsie esterne, sfruttando una difesa troppo statica. 

Alfonso Esposito
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Cesaretti: "Senza la grande parata di Perucchini avremmo vinto".

Christian Cesaretti, attaccante della Paganese, autore del gol azzurrostellato nell'1-1 con la capolista Lecce, a fine gara ha dichiarato: "Sappiamo che eravamo in netta crescita, oggi credo che tutta la squadra ha fatto una partita eccezionale. Avevamo fatto la gara che avevamo preparato, aspettarli per ripartire. Credo che le migliori occasioni siano state le nostre. Avrebbero potuto segnarci solo su palla inattiva. Penso più all'occasione sbagliata che al gol, ma credo che Perucchini abbia fatto un'uscita di Serie A prendendola con la punta del piede. L'autostima chiaramente è migliorata, i risultati ti danno coraggio in tutto, nel tentare la giocata, nel tenere alta la linea difensiva. Peccato non aver vinto ma con il Lecce un pareggio ci sta. Ma se fossi riuscito a fare anche il secondo gol probabilmente avremmo tagliato le gambe ai giallorossi. Non è qui che abbiamo perso punti però ma in altre gare, penso che ci manchino quattro o cinque punti. Tre gol consecutivi non li avevo mai fatti in carriera, sono contento".

da www.tuttoc.com

Cesaretti nella Top11 di TuttoC.

Giornata particolare la 18^ del Girone C. Le prime tre della graduatoria pareggiano tutte: il Lecce 1-1 a Pagani, il Trapani a Monopoli per 0-0, il Catania al "Massimino" per 1-1 col Matera. Bene il Cosenza che supera 4-1 in casa la Virtus Francavilla, la Sicula Leonzio (0-3 a Reggio Calabria) e la Fidelis Andria, che batte 3-1 il Rende. Bisceglie corsaro a Caserta: al "Pinto" i nerazzurri passano 0-1. Il Racing Fondi stende l'Akragas per 3-0 mentre Siracusa e Juve Stabia si dividono la posta a reti inviolate.

Vediamo chi sono stati i migliori della 18^ giornata del Girone C:

PORTIERE

Crispino (Bisceglie): nella sua Caserta, si trasforma in un muro letteralmente invalicabile per i Falchetti. Una serie di interventi decisivi contribuiscono in maniera concreta alla vittoria nerazzurra. Davvero una prova d'altra categoria per l'estremo difensore, non nuovo a prestazioni del genere

DIFENSORI

Ferrara (Monopoli): ottima prova per il difensore biancoverde che, in un match delicato contro una squadra senza dubbio di livello come il Trapani, esclusi i primi minuti di gioco nei quali i granata sembrano avere una marcia in più, è autore di una prestazione sempre attenta, con interventi sempre puntuali. Tiene bene la linea e non si fa mai sorprendere

Magnani (Siracusa): dove non arriva Tomei, arriva Magnani. Il roccioso difensore degli aretusei è un mastino che ringhia su Lisi e compagni, ed inoltre nega per larghi tratti di gara qualsiasi giocata utile a Simeri. Una prestazione monumentale

Aya (Catania): la forza dell'esperienza nelle giocate del centrale etneo. Oltre a limitare qualsiasi giocatore del Matera che passa dalle sue parti, si assume anche il compito di impostare, stante l'ottima marcatura lucana su Lodi. Una gara che lo riporta ai suoi livelli

CENTROCAMPISTI

Armellino (Lecce): solito, grintoso Armellino. Non solo un match di grande corsa ed efficacia per lui, ma anche il prezioso gol del pareggio in quel di Pagani che raddrizza una gara che si era fatta complicata per il Lecce

Palumbo (Trapani): il giovane centrocampista granata, in una partita difficile come quella di Monopoli, si distingue con una prestazione oltremodo ordinata. Palumbo sfiora il gol in avvio e poi domina la propria zona di competenza con classe e tranquillità

D'Angelo (Sicula Leonzio): una doppietta che ricorderà senza dubbio a lungo quella del "Granillo" che, unita al calcio di rigore trasformato da Bollino, trascina i bianconeri ad una meritata vittoria su un campo difficile e dopo un periodo negativo

ATTACCANTI

Strambelli (Matera): spina nel fianco della difesa del Catania, Strambelli fa il bello e il cattivo tempo su tutto il fronte offensivo. Ad ogni giocata crea sempre qualche pericolo e si conferma senza dubbio come uno dei fari offensivi dei lucani

Cesaretti (Paganese): segna dopo pochi minuti e per un'ora fa sognare la Paganese contro il blasonato Lecce. Fantasioso e mai prevedibile, Cesaretti sfiora anche il raddoppio, negatogli da una grande parata di Perucchini

Corvia (Racing Fondi): prima doppietta in maglia rossoblu. Se qualcuno poteva reputarlo un bluff, Corvia ha dimostrato sul campo e con i gol che non è arrivato a Fondi per una gita di piacere. Era l'attaccante che mancava alla squadra di Mattei per fare il salto di qualità

Baclet (Cosenza): l'astinenza era durata pure troppo. Il francese decide di interromperla dopo cinque legni e tanti gol falliti per un soffio con una strepitosa tripletta che trascina il Cosenza ad una vittoria liberatoria

ALLENATORE

Aimo Diana (Sicula Leonzio): la società bianconera era stata colpita dall'entusiasmo con il quale Diana aveva accettato la proposta. Ed evidentemente l'entusiasmo Diana deve averlo trasmesso al meglio anche alla squadra. Perché la Leonzio, al di là della giornata storta della Reggina, si è presentato al "Granillo" senza paura, senza pensare alla classifica e senza recriminare sulle ultime settimane. Se i giocatori sono gli stessi, allora forse la cura Diana, almeno nell'immediato, ha davvero funzionato. Qualcosa è cambiato in casa Leonzio, ora sta al tecnico tentare di replicare l'eccellente esordio

Da www.tuttoc.com

11.12.17

Paganese-Lecce 1-1: comincia a vedersi la mano di Mister Favo.


Nella foto, il portiere Perucchini del Lecce impegnato in un intervento a terra su incursione di Talamo

La mano di Massimiliano Favo si vede in questa Paganese. È la prima considerazione che mi viene di fare dopo aver assistito ad una gara vibrante, dal risultato sempre in bilico, che ha visto gli azzurro-stellati ribattere colpo su colpo ai più titolati avversari. Dirò di più: tanto appariva forte il desiderio di arrivare al risultato pieno da parte della Paganese che, in una ipotetica classifica di rendimento in base all’agonismo, all’intelligenza tattica, alla determinazione sempre presente, i ragazzi di Favo avrebbero sicuramente meritato qualcosa in più in termini di risultato in ogni momento della gara.

La sagacia tattica mostrata da Scarpa e compagni in una partita definita “impossibile” da tutti gli esperti, a causa di valori tecnici che pendevano solo da una parte, è stata piacevolmente disarmante per gli stessi suoi soliti appassionati che sono sempre lì ai soliti posti, incuranti del freddo, della pioggia sostenuti come sono da una fede incrollabile. A tutti non è parso vero di vedere finalmente una squadra tonica, messa bene in arnese, guardinga al punto giusto ma pronta scattare in avanti per fare male. E quando Cesaretti dopo pochi minuti ha messo in rete un delizioso pallone servitogli da uno scatenato Talamo il “Marcello Torre” ha avuto un fremito, come non si avvertiva da tempo. Grande gol costruito con un’azione lineare e precisa da manuale del calcio.

Grande gol, grande Paganese. Lecce in ambasce; attaccanti bloccati con anticipi azzeccati; centrocampisti salentini bravi solo a palleggiare come nelle corde tecniche; mai un affondo, mai un pericolo per Gomis bravissimo a guardare la propria porta. Primo tempo con la Paganese in vantaggio più che meritatamente e Lecce in affanno.

Una squadra è cinica quando sa difendersi bene sfruttando un indispensabile filtro a centrocampo, e riesce a finalizzare con freddezza le occasioni che in una partita vengono prodotte. La Paganese vorrebbe fare le prove per diventarlo ma è ancora lontana dall’esserlo. E sapete perché? perché quando si aprono praterie in avanti per i propri attaccanti bravi a ripartire con folate travolgenti, non si possono sciupare palloni che devono essere destinati senza pietà alla porta avversaria. E la Paganese di oggi di gol in contropiede ne ha sprecati almeno due: il primo con Talamo e il secondo con Cesaretti. Manco a farlo apposta con due dei suoi uomini migliori, due frecce impazzite che hanno dato filo da torcere alla difesa leccese dal primo all’ultimo minuto. Da un possibile due a zero – questo è il calcio – è arrivato poi l’ineffabile gol dell’uno a uno incassato su palla inattiva; una vera palla di piombo per una difesa che, a dire il vero, ha fatto la sua brava partita, specie con il giovanissimo Acampora.

Dalla gara di oggi viene fuori una considerazione che credo vada condivisa da tutti coloro che sono stati al “Marcello Torre”: la squadra azzurro-stellata è in crescita esponenziale e stanno venendo fuori elementi come Picone, Acampora, Bensaja e Ngamba che, partiti come seconde linee, stanno dimostrando di poter essere utilissimi alla causa della squadra. Note di merito però particolari – consentitemelo – vanno al capitano Scarpa, autore anche oggi di una gara eccezionale che fa a pugni con l’età anagrafica del calciatore. Benissimo il solito Gomis, che ha evitato un’atroce beffa proprio allo scadere del tempo di recupero. Molto apprezzate le prove di Piana e Baccolo, due atleti che non avevano ancora espresso in pieno il loro potenziale.

Che dire ancora? Complimenti a Favo. Li merita tutti per aver dato un volto alla squadra; non è che d’un colpo siano diventati tutti campioni, ma la sua mano si vede.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Per Favo soddisfazione e rammarico: "La crescita si vede, meritiamo rispetto".

Ha festeggiato oggi il suo 51esimo compleanno Massimiliano Favo, con un punto prezioso contro il Lecce: “Avevamo preparato la partita in un certo modo, provando a sfruttare il fatto che loro giocavano con la difesa alta: bastava, anche alla cieca, mettere la palla per Talamo. Quando abbiamo attaccato la profondità sono andati in difficoltà, avremmo potuto farlo di più e sono dispiaciuto per questo”. 

Guarda l’intervista completa QUI.


Prova di forza della Paganese, Lecce bloccato 1-1.



Un'esultanza generale come se fosse una vittoria, sebbene questa manchi ancora al Torre (si chiude il girone d'andata a secco di successi casalinghi). Ma questo sembra essere un dettaglio dopo una partita così, dopo una prestazione di grande cuore ed orgoglio da parte della Paganese, che non ha avuto alcun timore reverenziale nei confronti della capolista Lecce. 1-1 al Torre, con i salentini bloccati dal gol in apertura di Cesaretti, dalla partita di sacrificio di Talamo e Scarpa ad esempio, dalla prova di compattezza della difesa e dalla paratona di Gomis al 95' su Di Piazza. E peccato per la solita amnesia su palla inattiva: gol di Armellino su calcio d'angolo. Era importante dare continuità alla vittoria di Catania con la Sicula Leonzio per muovere ancora la classifica. 

Molto l'ha fatto la rete a freddo siglata da Cesaretti, servito tutto solo sul secondo palo da Talamo, dopo un'azione classica sulla destra che ha messo in difficoltà per tutti i 90' il Lecce. La reazione del Lecce è affidata ad un destro a giro di Torromino che impegna Gomis (19'), poi a un tentativo di Lepore al 27' con un sinistro a giro fuori di un soffio. In avvio di ripresa la Paganese ha avuto l'occasione per il 2-0, con palla in profondità per Talamo, il quale col sinistro da buona posizione spara alto. Sarebbe stato forse il colpo del ko per il Lecce che invece al quarto d'ora pareggia i conti con l'inzuccata di Armellino su corner di Arrigoni. Stavolta la Paganese non rivive i fantasmi della sfida col Catania, anzi in ripartenza potrebbe rimettere la testa avanti ma Perucchini chiude lo specchio in uscita a Cesaretti. La beffa per la Paganese potrebbe materializzarsi a pochi secondi dallo scadere: cross sul secondo palo, diagonale potentissimo di Di Piazza con Gomis superlativo nella circostanza. 

MARCATORI: pt 6' Cesaretti; st 15' Armellino

PAGANESE (4-3-3): Gomis; Picone, Piana, Acampora, Della Corte; Scarpa, Baccolo (16' st Bensaja), Tascone (33' st Bernardini); Maiorano (21' st Ngamba), Talamo, Cesaretti (33' st Regolanti). A disp.: Marone, Galli, Negro, Garofalo, Pavan, Buxton, Dinielli, Grillo. All.: Favo

LECCE (4-3-1-2): Perucchini; Lepore, Cosenza (28' st Riccardi), Drudi, Ciancio; Armellino (28' st Costa Ferreira), Arrigoni, Mancosu; Tsonev (42' st Persano); Di Piazza, Torromino (16' st Caturano). A disp.: Chironi, Di Matteo, Pacilli, Valeri, Megelaitis, Marino, Dubickas, Gambardella. All.: Liverani

ARBITRO: Volpi di Arezzo (Mariottini-Nuzzi)

NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Maiorano, Tascone, Picone. Angoli 5-9. Recupero pt 1', st 4'

Danilo Sorrentino
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10.12.17

Top&Flop di Paganese-Lecce 1-1.

TOP

Cesaretti-Gomis (Paganese): Il duo offensivo schierato da mister Favo(Cesaretti-Talamo) fa letteralmente impazzire la difesa giallorossa con la sua velocità e imprevedibilità. Il gol del momentaneo 1-0 è proprio frutto del loro lavoro: assist di Talamo e gol di Cesaretti. Gomis è attento nel primo tempo a salvare su Torromino; nel finale è provvidenziale a salvare il risultato sul tiro a botta sicura di Di Piazza. SUPER

Armellino (Lecce): Lotta con grinta ed intelligenza su ogni pallone. Suo il merito di aver trovato il gol del pari dopo un lungo assedio: colpo di testa facile facile su calci d’angolo di Arrigoni. PUNTUALE

FLOP

Nessuno della Paganese: Ottima prestazione della squadra di mister Favo che interpreta al meglio la gara chiudendo i varchi e ripartendo con pericolosità. POSITIVI

Cosenza-Drudi (Lecce): Qualche imprecisione di troppo quest’oggi per la difesa giallorossa. Un paio di imprecisioni in uscita, in generale soffrono le accelerazioni delle veloci punti azzurrostellate. DISATTENTI

Da www.tuttoc.com

Paganese-Lecce 1-1: a Cesaretti risponde Armellino.

Termina con il risultato di 1-1 il match del “Marcello Torre” traPaganese Lecce: a Cesaretti ha risposto Armellino. Nel primo tempo partono subito forte i padroni di casa che al 6' passano in vantaggio con Cesaretti, abile a insaccare in rete un bel passaggio di Talamo. I giallorossi non ci stanno e ci provano prima con Mancosu poi con Torromino, ma Gomis si oppone bene. Si va negli spogliatoi sul risultato di 1-0. Nella ripresa ancora pericolosi i padroni di casa con Talamo che sciupa un ottimo contropiede. Il Lecce non ci sta e al 60' trova il pari con un preciso colpo di testa di Armellino da corner di Arrigoni. Al 68' è bravo Perucchini a chiudere la porta in faccia a Cesaretti. Nel finale di gara Di Piazza da ottima posizione ha calciato al volo verso lo specchio della porta ma Gomis ha salvato con un intervento eccezionale! Con questo pareggio la Paganese sale al sedicesimo posto, mentre il Lecce resta primo a quota 38 punti. 

Da www.tuttoc.com


Paganese-Lecce 1-1: ottimo punto contro la capolista.

7.12.17

Talamo: "Tre vittorie di fila: carichi per Lecce" - Galli: "Con la Casertana è stata partita vera".

È stato il match-winner della sfida di Coppa contro la Casertana. Così Nicola Talamo, attaccante della Paganese, analizza in sala stampa il successo: "Sono entrato in campo con la cattiveria giusta e la convinzione di poter fare bene. Il gol è arrivato grazie ai compagni, sono stato bravo nel tap-in. Sono felice sia per il gol sia per aver superato il turno in Coppa Italia Lega Pro. È la terza vittoria consecutiva che facciamo, siamo una squadra molto giovane e in crescita. Questa cosa ci ha dato una grande carica per il match contro il Lecce di domenica".



Riccardo Galli, portiere della Paganese, ha difeso nel migliore dei modi la propria porta contro la Casertana in Coppa, aiutando i suoi a passare il turno. Queste le sue dichiarazioni dopo la vittoria nel derby: "Chi aveva trovato meno spazio in stagione in Coppa ha disputato un'ottima prova. Con la Casertana è stata partita vera, la Coppa Italia ha una sua valenza. Sono veramente contento per il sacrificio nei 120 minuti, per nulla facile per chi gioca poco. A livello personale ho fatto una bella uscita e una bella parata. La testa ora è proiettata a Lecce, una sfida importante che può darci risposte importanti".


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Top & Flop di Casertana-Paganese.

TOP:

Turchetta(Casertana): i suoi numeri lo rendono semplicemente il giocatore più divertente da vedere quest'oggi in campo. Inarrestabile sulla sinistra (e, quando decideva di svariare, anche a sinistra) avrebbe senz'altro meritato gol o assist per l'impegno profuso. Chiedere a Pavan, che oltre ai numerosi mal di testa da gestire si è ritrovato anche scavalcato dal pallone attraverso un sombrero eseguito col tacco! GIOCOLIERE

Talamo (Paganese): entra a partita in corso e si rende pericoloso con una serie di conclusioni dal limite, facendosi spesso trovare pronto per la ribattuta. Il gol lo rende decisivo in positivo di una partita molto ardua quest'oggi per la Paganese. RISOLUTORE

FLOP:


Carriero/Padovan (Casertana)
: Carriero potrebbe incidere un po' di più sul gioco della squadra e con le conclusioni dal limite, che lo han visto più di una volta colpire male il pallone senza riuscire a centrare la porta. Padovan ha delle ghiotte occasioni ma non riesce a segnare. SPUNTATI

Negro (Paganese)
: vorrebbe senz'altro aver inciso un po' di più sulle trame di gioco offensive della Paganese. FANTASMA

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Coppa Italia: Talamo-gol e la Paganese va ai quarti. Casertana battuta ai supplementari.


La Paganese si regala i quarti di finale di Coppa Italia Serie C: è la prima volta nell'era Trapani! Il derby del Pinto lo vincono agli azzurrostellati dopo i tempi supplementari. Talamo all'inizio del secondo extra-time piazza il colpo del ko e consente alla Paganese di passare il turno e guadagnarsi la Viterbese (si giocherà il 7 febbraio). Prestazione accorta dell'undici di Favo, che ha rischiato qualcosina sul finire dei tempi regolamenti ma nei supplementari, dopo un miracolo di Galli, ci ha pensato l'attaccante classe '96 a fissare il risultato sull'1-0.

Come per i sedicesimi, Favo (ma anche il suo collega D'Angelo) concede spazio a chi finora ha giocato meno in campionato, schierando i suoi secondo un 4-3-1-2. Buxton agisce dietro le due punte Regolanti e Negro, da segnalare l'esordio dall'inizio di Dinielli e Acampora mentre gli unici superstiti dell'undici titolare di domenica scorsa sono Meroni e Tascone. Il difensore perchè sarà squalificato col Lecce, il centrocampista per dare qualità in mezzo al campo. Ma la sfortuna s'abbatte proprio su Tascone che dopo 34' è costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio alla caviglia: da valutare per la sfida col Lecce di domenica. Sul piano del gioco, invece, la Paganese prova a sciorinare un buon possesso palla, con trame interessanti ma che si perdono nella fase di rifinitura. L'unico vero tentativo verso la porta del "debuttante" Gragnaniello è di Buxton con un destro dalla distanza che termina alto. Più vicina al gol la Casertana nell'ultimo quarto d'ora. Cigliano, dopo una bella giocata personale, colpisce la traversa con un pallonetto beffardo (30'); Colli invece da posizione defilata sfiora il palo (41').

Ripresa più frizzante, soprattutto nella parte finale, anche perchè le due squadre avrebbero voluto evitare i supplementari. Sul piano del gioco la partita è equilibrata, sebbene sotto il profilo delle occasioni sia la Casertana a prevalere. Subito è pericoloso Padovan con un destro di poco a lato (4'), poi a metà ripresa Turchetta si mette in proprio, calcia sul primo palo trovando la respinta di Galli. La madre di tutte le chance però ce l'ha la Paganese al 26'. Bel filtrante di Regolanti per Buxton che colpisce Gragnaniello in uscita, sulla respinta il neo-entrato Talamo calcia a botta sicura, Forte salva sulla linea dopo che lo stesso portiere aveva smanacciato. Episodio dubbio alla mezz'ora, Regolanti lancia Talamo contrastato al limite dell'area: la panchina della Paganese protesta, l'arbitro lascia proseguire. Clamorosa anche l'occasione avuta da Padovan al 32', con un diagonale mancino di un soffio a lato. Arrembaggio rossoblù nel finale che però non schioda lo 0-0. 

Il primo tempo supplementare è un monologo dei falchetti, con gli azzurrostellati ormai stanchi. Prodezza di Galli al 7' su un sinistro di Marotta indirizzato all'incrocio, poi il portiere blocca sulla linea anche il colpo di testa di Santoro (9'). In avvio di secondo tempo invece il colpo degli azzurrostellati. Gran palla recuperata da Ngamba e giocata a rimorchio per Bensaja, Gragnaniello respinge non benissimo e Talamo scarta il regalo da due passi. Nel finale la Casertana tenta il tutto per tutto, prima del rosso a Marotta per un fallo da dietro su Meroni, nel tentativo di recuperare un pallone.

MARCATORE: sts 3' Talamo

CASERTANA (4-3-1-2): Gragnaniello; Finizio, Forte (30' st Polak), Lorenzini, Donnarumma (10' st Ferrara); Cigliano, Carriero, Santoro; Colli; Padovan (35' st Marotta), Turchetta. A disp.: Avella, Cardelli, De Marco, Minale, Tripicchio, De Rose. All.: D'Angelo

PAGANESE (4-3-1-2): Galli; Pavan, Meroni, Acampora, Dinielli (40' st Della Corte); Tascone (34' pt Grillo), Bensaja, Ngamba; Buxton; Regolanti, Negro (24' st Talamo). A disp.: Gomis, Marone, Maiorano, Scarpa, Baccolo, Garofalo, Piana, Picone, Cesaretti. All.: Favo

ARBITRO: Meraviglia di Pistoia (Rabotti-Dell'Università)

NOTE: spettatori 500 circa. Allontanato al 30' st De Sanzo dalla panchina per proteste. Espulso al 12' sts Ammoniti: Bensaja, Padovan, Pavan, Meroni, Talamo, Finizio. Angoli 9-2. Recupero pt 1', st 4', 0' pts, 2' sts

Danilo Sorrentino
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