29.10.17

Top&Flop di Paganese-Monopoli.

TOP:

Cesaretti e Scarpa (Paganese): 
sono gli apriscatole della difesa avversaria. Protagonisti di più di un'ottima occasione, le loro iniziative saltano all'occhio proprio per la pericolosità dominante messa in campo quest'oggi dalla Paganese. I due hanno anche dialogato tra loro proficuamente: sfortunato Cesaretti, che su cross di Scarpa svetta con ottimo tempismo in area trovando solo la traversa. Sfortunato anche Scarpa, che nel primo tempo - innescato da un filtrante di Cesaretti - esplode un bel destro dal limite impegnando Bardini. SCATENATI

Sounas (Monopoli): non sbaglia praticamente nessun pallone, esaltando le sue qualità in un centrocampo che quest'oggi è sembrato soffrire parecchio, in particolare nelle verticalizzazioni. LUME

FLOP:

Nessuno nella Paganese:
 un verdetto davvero infame quello di quest'oggi al "Marcello Torre". La Paganese gioca decisamente meglio rispetto all'avversario in entrambe le metà di gioco, pur con un comprensibile calo nel secondo tempo. Qualche svarione difensivo, come quello di Piana nel primo tempo, rischiava di rovinare i piani anzitempo. Tuttavia quest'oggi, almeno il pareggio, sarebbe stato più giusto. SFORTUNATI

Genchi (Monopoli): gioca una partita discreta ma si fa notare per essersi divorato una occasione monumentale, a tu per tu con Gomis, sparando fuori dallo specchio della porta.SPRECONE

Da www.tuttolegapro.com

Paganese-Monopoli 0-1: gli azzurrostellati giocano meglio ma vincono i pugliesi.

Una partita equilibrata tra due squadre agli antipodi in classifica quella a cui abbiamo assistito quest'oggi al "Marcello Torre "tra Paganese e Monopoli. Le due formazioni hanno praticamente sovvertito per gran parte del match quella che è la loro condizione nel girone: la Paganese, penultima, gioca decisamente meglio in entrambe le metà di gioco, pur calando (comprensibilmente) nel secondo tempo nella precisione della manovra ma collezionando comunque le palle gol più importanti. Dopo oltre un'ora di gioco di vittoria "ai punti" sale in cattedra l'alto tasso tecnico della panchina dei biancoverdi, che oggi confermano la loro posizione in campionato togliendo il capocannoniere Genchi e mettendo dentro Paolucci. Il numero 10 segna alla prima occasione degna di nota, insaccando su un cross di Mercadante. 
A nulla valgono gli sforzi finali, con le squadre stremate, di Cesaretti e compagni che ci hanno messo il cuore senza trovare fortuna. Significativa l'immagine di Scarpa che, a fine partita, va ad incontrare i tifosi sugli spalti.

Da tuttolegapro.com

Paganese-Monopoli 0-1: ultimi in classifica, si apre ufficialmente la crisi più grande degli ultimi anni.

27.10.17

L'orgoglio di Pavan: "Usciremo fuori da questa situazione, dobbiamo vincere". (Video)

La crisi dei numeri: peggior avvio delle ultime


I numeri non mentono mai essendo lo specchio del cammino di una squadra e quelli della Paganese in queste prime dieci giornate non sono, purtroppo, entusiasmanti. A Rende chi si attendeva il primo blitz della storia al Lorenzon è rimasto deluso. Facendo un confronto con le prime dieci giornate in serie C dell'era Trapani, quella attuale è la quarta peggiore partenza dal 2007-'08. Quella fu la più catastrofica, giustificabile essendo la prima in serie C1, con soli 4 punti dopo dieci turni, frutto di un pareggio con il Manfredonia alla terza giornata, che costò la panchina al compianto Cosco, e la vittoria alla nona con il Foligno sotto la gestione Chiappini.

Un dato curioso, invece, risale alla stagione 2008-'09, con alla guida Capuano, che proprio alla decima  conquistò il quindicesimo punto battendo al Torre il Perugia di Sarri per 2-1. Quello fu il miglior bottino in C1 insieme a quello della gestione Grassadonia nel 2012-'13, escludendo, però, i 23 punti sempre con il tecnico salernitano in panchina conquistati in C2 nella stagione 2011-'12. Ritornando alle stagioni dolenti, dopo l'avvio tragico del 2007, nel 2009-'10 andò leggermente meglio, per modo di dire, con appena 5 punti nelle prime dieci giornate sotto la gestione Palumbo che divennero 6 con Maurizi in sella alla formazione azzurrostellata nell'orribile stagione 2013-'14, seppur mitigata dalla riforma dei campionati e dalle mancate retrocessioni.

Da allora però bene o male non si era mai più avuti un tale percorso così deficitario tranne i 9 punti della stagione 2014-'15 con la panchina divisa tra la gestione Cuoghi, pessima, e la rinascita con Sottil. Nel biennio con il Grassadonia bis tra il 2015 ed il 2017, c'è il ricco bottino della prima stagione con i 14 punti  ed i 10 della passata stagione prima del decollo nel girone di ritorno che portò addirittura ai play-off. Numeri negativi che emergono anche nei gol fatti 7, che a pari dei reparti avanzati di Cosenza , Fondi, Casertana ed Andria rappresentano il peggior attacco mentre con i 12 subiti, in compagnia di Juve Stabia, Fondi Casertana ed Andria compongono la terza peggior difesa dopo quelli di Cosenza con 15 ed Akragas con 14. Ora per non peggiorare un altro dato, quello delle giornate casalinghe senza vittorie, bisogna battere il Monopoli sperando di interrompere l'incantesimo negativo del Marcello Torre.

Peppe Nocera
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25.10.17

Da dove cominciamo?


Nella foto, tratta da Sportube, la traversa colpita da Tascone nel primo tempo

di Nino Ruggiero

Certe volte non so proprio da dove cominciare, sconfortato dalla ultime prestazioni della Paganese.
Quando si è già detto e scritto molto sui criteri di costruzione di una squadra, c’è ben poco da commentare sui risultati che la stessa – orfana di spiccate potenzialità – ottiene in termini di gioco e di risultati.

A Rende, nell’incontro che avrebbe dovuto chiarire le reali potenzialità della compagine azzurro-stellata, c’è stato il crollo delle residue speranze di reinserimento della stessa in zone tranquille di classifica. La squadra non ha risposto alle attese e ha disputato una gara senza infamia e senza lode. Si è vista molta buona volontà – che per la verità non manca mai – buona determinazione, ma qualità poca, molto poca. È bastato poi il solito golletto, su palla inattiva, per mettere in crisi tutto il dispositivo tattico preparato a tavolino.

Il gol subìto non si prende nemmeno nei tornei amatoriali, incassato per giunta in seguito a calcio d’angolo, con un calciatore avversario lasciato libero a due metri dalla porta. Credo che questo tipo di gol una squadra che si vuole salvare non può e non deve mai prenderlo.

C’è da dire che – settimana dopo settimana – la squadra non migliora. Gli avversari, non solo quelli di sabato scorso, arrivano sempre primi sulla palla, hanno un controllo della stessa invidiabile, si ritrovano alla perfezione nei meccanismi di interscambi. Alla Paganese, invece, riesce solo qualche iniziativa personale, chiamiamola estemporanea. È il concetto di squadra che si fa desiderare. Infatti quello che maggiormente preoccupa è il gioco espresso, o, meglio, non espresso.

Ricordo, prima a me stesso, che nel passato, si diceva – in mancanza di risultati positivi – con sentimento misto, tra il rassegnato e il rammaricato “in fondo però la squadra ha giocato bene”. Magra consolazione, certo, quasi a voler dire “sarà per un’altra occasione, perché la squadra esprime un buon gioco”. Si trattava dei classici pannicelli caldi usati dopo una sconfitta, con complimenti interessati anche e soprattutto da parte degli avversari. Adesso, se ci fate caso, nemmeno più questo tipi di commenti vengono fuori. Perché?

Purtroppo c’è più di qualcosa che non va. A cominciare dalle poche certezze su cui si basava la squadra in fase di costruzione. Lungi da me individuare in qualche atleta la causa principale di prestazioni poco consone alle aspettative della vigilia, perché mi pare di aver sempre espresso più volte chiaramente la mia stima nei confronti di chi l’ha meritata con prestazioni di alto livello; ma oggi – alla luce delle ultime prestazioni – qualcosa va rivisto anche a centrocampo. Se ci sono calciatori che hanno problemi di natura fisica, come pare, è giusto che li risolvano fermandosi per il tempo necessario. Massimiliano Favo è chiamato a prendere decisioni difficili ma doverose per presentare una squadra che sia almeno atleticamente a posto.

A prescindere dai punti che non arrivano, e se arrivano sono dispensati con il contagocce, preoccupa vedere demoralizzato e rassegnato l’intero ambiente.

Che vi devo ancora dire? L’attuale Paganese non esprime né un calcio “champagne”, come vorremmo tutti, né tantomeno un calcio passabile e – cosa assai più grave – non ha nemmeno una fase difensiva su cui basare le proprie potenzialità, perlomeno per non perdere. Le squadre, soprattutto quelle che devono raggiungere traguardi di minima, devono puntare molto sulla compattezza almeno del reparto arretrato. Invece gli errori nella fase difensiva si ripetono, settimana dopo settimana, e c’è sempre un buco che viene lasciato aperto in cui si infilano golosamente gli avversari.

L’augurio è che Favo riesca a decifrare le potenzialità della rosa a sua disposizione e che decida lo schieramento tattico da cui ripartire. Sarà già tanto, in attesa di una doverosa campagna acquisti invernale in cui non si potrà sbagliare. Importante, però, al momento, è non demordere e darci dentro come si conviene a una squadra che è chiamata a smentire ogni previsione catastrofica sul proprio futuro.

Chiudo non senza aver detto qualche parolina sul concetto di “episodio”. Si sente sempre più spesso, nelle consuete interviste del dopo partita, che la gara è stata decisa da un episodio, come se l’episodio fosse un corpo estraneo alla partita. Sarà anche colpa di una frase fatta, ma guardate che una gara è formata da tanti episodi; un po’ come un libro che è formato da tanti capitoli. Direste mai che un capitolo ha condizionato un libro? Quindi di che parliamo?

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

23.10.17

La Paganese vista da...Nocera! - Dalla società al campo: errori in fotocopia.

E' davvero difficile per me, che soffro come tutti coloro che hanno a cuore ancora le vicende della Paganese, commentarne i risultati attuali. A dire la verità è difficile resistere novanta minuti a seguire la stessa partita e lo sottolineavo ieri, tra uno sbadiglio e l'altro, con un mio amico carissimo con il quale ho "visto" la gara di una pochezza tecnica incredibile. Un amico con il quale seguo la Paganese, tema di discussione delle nostre chiacchierate, da circa un trentennio, lo stesso che ieri - sorprendendomi - mi ha dichiarato di non avere più la passione di una volta e che venire allo stadio sta diventando un peso. Purtroppo queste parole, che arrivano da un abbonato, sono le stesse che ho ascoltato da altri "maniaci" della Paganese che la seguono da anni e che già dopo le prime partite hanno alzato la bandiera bianca dell'insoddifazione definita "ogni anno la solita storia". Un sentimento che negli ultimi anni ha investito il popolo azzurrostellato a macchia d'olio, depauperando lo zoccolo duro della tifoseria non quella occasionale. Dall'inizio del campionato altri come il mio amico, tifosi storici della Paganese, hanno disertato il Torre e questo mi fa male ma, allo stesso tempo, mi ha fatto riflettere e fare alcune considerazioni. Una su tutte la ripeto ogni venerdì sera al termine della trasmissione con i miei compagni di viaggio: Che senso ha fare ancora la Paganese così? Lo dico con il cuore che sanguina calcisticamente, ma continuare così è un tormento della passione. Ogni anno sempre gli stessi errori. Li si potevano ammettere nel 2007, quando questa società a cui va il mio encomio storico, si affacciava per la prima volta nei professionisti ma da allora anzichè migliorare di anno in anno s'è fatto il passo del gambero, cioè all'indietro. Da tifoso e giornalista ho seguito le vicende di questa società che speravo potesse ogni anno mettere un tassello evolutivo, essendo una risorsa, nel progetto Paganese ma quello che è la costante è l'incostanza progettuale. Si va avanti alla giornata, o meglio all'annata, evidenziando lacune mai colmate, da quelle societarie a quelle tecniche. I tanti i meriti di questa proprietà, per gli anni consecutivi di gestione, vengono annullati da una mancata canalizzazione verso un miglioramento anche nei limiti delle proprie possibilità. Dopo 10 giornate e dopo alcuni anni assistiamo ad uno degli inizi di campionati peggiori, paragonabile solo a quella della stagione 2013-14 con Maurizi in panchina, ora rivalutato dai risultati con la sua Reggina, ma almeno allora quello scempio tecnico era ammesso dalla mancanza di retrocessioni. Quest'anno s'è toccato il fondo, o quasi (manca un gradino), sprecando un'estate che era stata scevra di problemi amministrativi, ammaliati dalla "scoperta" azzardata di Matrecano per poi passare ad un'altra scommessa come Favo, ultimo dei colpevoli, per terminare all'inadeguata campagna acquisti. Sia ben chiaro: calciatori e allenatori sono vittime delle scelte gerarchiche societarie che il campo sino ad ora ha detto dopo 10 giornate: 1 vittoria-5 sconfitte-4 pareggi-nessuna vittoria in casa.

Oggi non ho voglia di parlare della partita, cosa dovrei dire? Ripetere sempre le stesse cose? La difesa fa acqua, segniamo con il contagocce, poi semmai qualcuno se ne risente, i calciatori percepiscono lo scetticismo e faremmo altri guai. Lungi da me che ho preso una "capata" incredibile. Sì, tanti anni fa, ma per questa maglia, per questi colori che forse non interessano più a nessuno o solo a chi ne ha fatto una ragione privata limitandone gli orizzonti. Vedo che negli spogliatoi non si brinda più, neppure con acqua minerale. Meglio così, anche perchè c'è poco da brindare, il 1° gennaio è lontano ma l'ultimo posto è purtroppo vicinissimo. E' tempo di autocritica per la società che ora è imballata nelle sue ipotetiche decisioni sul futuro. Cambiare allenatore, i risultati lo richiederebbero, non serve. Così come non serve acquistare calciatori svincolati e per arrivare al mercato di riparazione, che di solito negli anni passati (tranne l'anno scorso) è servito solo da passerella, ci vorranno altri due mesi. Ma allora che senso ha fare ancora la Paganese così? Per inseguire quella Serie B, sogno sempre decantato come un ritornello, ma privo delle basilari argomentazioni per impostare anche un normale campionato senza pretese. Lasciamo perdere per piacere, pensiamo a sostenere questi ragazzi, che non lesinano mai impegno, per cercare di fare punti contro il sorprendente Monopoli vice capolista del girone: Monopoli ho detto, non Trapani.  

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

22.10.17

Quest'anno ci sarà da soffrire, molto più del previsto.

Di Nino Ruggiero

Ci sarà da soffrire, ancora più di quanto si potesse pensare all’inizio, per mantenere la categoria. La partita di Rende, che doveva chiarire le reali possibilità della Paganese in questo campionato, ha detto chiaro e tondo che la squadra azzurro-stellata dovrà sudare le proverbiali sette camicie per cercare di salvarsi. Da Rende, purtroppo, arriva la conferma di una squadra che è incapace non solo di vincere ma addirittura di pareggiare contro un avversario decisamente alla sua portata.

Partita brutta in tutti i sensi. Il Rende ha saputo capitalizzare meglio le poche occasioni avute e – come capita da un po’ di tempo a questa parte – la Paganese ha incassato un gol assurdo nella ripresa quando Rossini è stato lasciato libero a due metri dalla porta su calcio d’angolo battuto dalla sinistra.

La Paganese ha avuto le sue buone occasioni per segnare ma non è stata nè brava nè fortunata. Al 27’ del primo tempo un tiraccio di Tascone avrebbe meritato maggiori fortune ma prima il portiere e poi la traversa gli hanno negato la gioia del gol. Nella ripresa ancora due azioni da gol per gli azzurro-stellati, la prima con Della Corte al 48’ con un tiro che ha sorvolato di poco la traversa e la seconda con Cesaretti al 56’ che dalla sinistra, da buona posizione, ha impegnato il portiere calabrese in un intervento a terra.

Dopo aver incassato l’inopinata segnatura, la Paganese ha fatto di tutto per arrivare al pareggio ma ancora una volta sono emersi i limiti strutturali di una squadra ancora alla ricerca di una apprezzabile identità.

Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare”.

Rende-Paganese 1-0: azzurrostellati in caduta libera.

18.10.17

Arrivederci a lunedì.

Per impegni personali di lavoro non potrò aggiornare il blog fino a lunedì.

Forza Paganese, sempre!

17.10.17

A Rende si gioca alle 14.30, trasferta libera per i tifosi. Da valutare le condizioni di Picone.

Dopo il pareggio di sabato con strascico polemico per il mancato rigore concesso nel finale, la Paganese si è ritrovata oggi sul campo d'allenamento per preparare il match contro il Rende. Gara che si giocherà alle 14.30, su accordo fra le due società che hanno deciso di anticipare il fischio d'inizio dalle 16.30 a due ore prima. La trasferta, salvo diverse comunicazioni del GOS che si riunirà nei prossimi giorni, è libera tanto che è già partita la prevendita (10 euro il costo del biglietto, i punti vendita sono SNAI La Biga in via A. De Gasperi e Le Nuit Cafè in via S.Domenico). 

Oggi, come detto, c'è stata la ripresa degli allenamenti allo stadio Superga di Mercato San Severino. Mister Massimiliano Favo ha avuto tutto il gruppo a disposizione e per Rende non avrà problemi di squalifica. Non preoccupano le condizioni di Meroni, uscito nel corso del primo tempo per un colpo allo zigomo: già dopo la gara il difensore stava meglio e la sua presenza a Rende non appare in dubbio. Da valutare invece Picone, frenato la scorsa settimana da un problema alla caviglia che lo ha costretto a restare in panchina per tutti i 90' contro il Francavilla

Redazione - © Paganesemania - Riproduzione riservata

16.10.17

I pareggi hanno le gambe corte.


Nella foto tratta da Sportube il gol di Talamo

di Nino Ruggiero

I pareggi possono essere considerati risultati positivi quando vengono inanellati dopo qualche vittoria; altrimenti, quando arrivano a fare compagnia ad altri pareggi, anche in serie, servono a poco: hanno proprio le gambe corte. Andavano bene, diciamo meglio, quando la vittoria, parecchio tempo fa, valeva due punti; oggi hanno poca valenza. Lo affermo non perché non sia soddisfatto del punto preso in casa contro la squadra del Francavilla, arrivato dopo due rimonte che hanno quasi del miracoloso, quanto per il fatto che la classifica – con squadre cosiddette di pari livello che invece vincono – rischia di farsi complicata.

Ho detto, a caldo, subito dopo la partita, che il pareggio di sabato con il Francavilla è stato frutto di una prestazione di alto livello agonistico messo in campo soprattutto nel secondo tempo quando le sorti della gara parevano compromesse. Lo confermo. Una condotta di gara spregiudicata, al limite dell’incoscienza tattica, che ha messo in evidenza però lo spirito collettivo della squadra capace di dare una sterzata squisitamente caratteriale nel momento in cui i giochi per il Francavilla sembravano già fatti. Una condotta di gara maschia che ha fatto letteralmente a pugni con l’andamento tecnico-tattico, apparso lezioso e poco redditizio nella prima parte della gara. Una prova di attaccamento ai colori sociali, non solo, ma anche una lodevole abnegazione nel cercare di porre argine a problemi che investono la natura tecnica dell’inquadratura. Un secondo tempo, quella della Paganese, che ha fatto passare in sottordine tutte le discrasie più volte enunciate e che ha consentito alla squadra di cambiare le carte in tavola del gioco proprio in virtù di una determinazione tipica di una compagine che deve lottare per salvarsi.

Risultato: due gol messi a segno, entrambi molto belli, e un salvataggio miracoloso del portiere pugliese sul risultato di due a due. E non è tutto: grazie alle immagini televisive, abbiamo anche conferma di quello che era sembrato abbastanza chiaro: che cioè il fallo commesso su Cesaretti, lanciato a rete, era decisamente sulla linea. Tradotto: si trattava di calcio di rigore, trasformato poi dall’ineffabile arbitro della gara in punizione dal limite.

Immaginate per un momento come poteva andare a finire la gara; da un risultato negativo, rimesso due volte in sesto, si poteva addirittura arrivare ai tre punti. Il che non significa che la squadra avrebbe risolto d’incanto tutti i suoi innegabili problemi di natura tecnica, intendiamoci. Ma volete mettere tre punti, invece di uno…

Poteva arrivare anche la vittoria, dunque, e sarebbe stata la benvenuta. Adesso bisogna solo sperare che i problemi più volte evidenziati non si aggravino; la squadra sta acquistando un minimo di affiatamento – che serve tanto a prescindere dalla qualità – e quindi dobbiamo augurarci che elementi già collaudati stiano bene fisicamente. È il caso di Picone, che assicura buona protezione sulla fascia destra della propria difesa; ma è il caso anche di Carcione, la cui condizione fisica preoccupa non poco perché sappiamo tutti cosa significhi per la squadra avere il suo uomo d’ordine in piena efficienza.
Ma le note positive, se così vogliamo chiamarle, non mancano. Ngamba, una volta chiamato all’opera, sta dimostrando di poter gareggiare per guadagnarsi un posto a centrocampo. Regolanti sta recuperando la sua migliore condizione e sabato ha rimarcato la sua vocazione al gol. Il duo d’attacco Talamo-Cesaretti si fa rispettare: il primo è alla sua terza segnatura, il secondo è risultato fra i più brillanti sulla fascia sinistra dell’attacco. Sulla stessa fascia, Della Corte accusa qualche pausa quando deve marcare attaccanti veloci e sguscianti, lui che non è nato come difensore puro; probabilmente darebbe il massimo se schierato come elemento di fascia esterna con funzioni di proposizione a centrocampo anziché come terzino vecchio stampo. Ma qui entrerebbe in gioco uno schieramento con difesa a tre: al momento, credo però che Favo – con lo sguardo rivolto ai risultati da ottenere – esperimenti del genere forse non può permetterseli.
Che posso dire di più?

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese vista da...Nocera! - Aspettando gennaio serve una vittoria.

Ancora una volta i pochi aficionados del Torre e la splendida Curva Nord al triplice fischio devono rimandare la gioia di vedere uscire vincente la Paganese dal rettangolo di gioco. Sono già cinque i turni senza vittoria conditi da tre pareggi e due sconfitte. Di questo passo, un passo alla volta, di pareggio in pareggio, si farà fatica a risalire la classifica anche se a dire il vero contro il Francavilla ci stava scappando addirittura la vittoria, che sarebbe stata meritata per la reazione attuata. Solo la bravura del portiere dei pugliesi e l'assurdo rigore negato a Cesaretti, nel finale, hanno fermato l'incredibile rimonta più di cuore che di logica degli azzurri.

I numeri sono sempre lo specchio di una squadra e quelli della Paganese dicono che, in questi primi due mesi di campionato, in nove partite, i sette punti in classifica sono frutto di una vittoria, che manca da sette turni, e quattro pareggi. E se il Fondi batte anche il Trapani c'è poco da stare allegri là dietro. Con il Francavilla ci si aspettava qualcosa in più e per la verità qualche segnale, in fase embrionale, in quanto a manovra offensiva s'è vista. Il concetto di palla manovrata con fluidità, velocità, ultimo passaggio utile per mettere il compagno dinanzi al portiere avversario è ancora lontano dal divenire. I due pareggi a reti inviolate avevano illuso un po' tutti, non il sottoscritto, di una miracolosa solidità difensiva. Sono emerse invece puntuali contro il Francavilla, privo addirittura del suo bomber principe Saraniti, tutte le lacune di un reparto troppo fragile per la categoria con limiti strutturali evidenti. Gennaio è lontano ed allora bisogna sperare che si facciano meno errori e più punti possibili, come ha sottolineato lo stesso tecnico azzurrostellato nel dopo gara. Quanto parlo di reparto intendo l'intero roster dei difensori perchè il campo ha dimostrato che anche le alternative non offrono garanzie su cui il tecnico può contare.

Questa è una Paganese umorale, come la definì mister Favo, che si illumina d'immenso all'improvviso. Dopo un deludente primo tempo ed un inizio di ripresa con il Francavilla avanti, senza sapere come e perchè ma ringraziando la banda del buco, ecco che si accende la miccia dell'orgoglio. Si sblocca addirittura Regolanti, che poteva anche raddoppiare, mentre Talamo diventa capocannoniere azzurro (tre reti) con gli attaccanti che rispondono sul campo, e ne siamo felici, ad un periodo di anemia sotto rete. Il recupero sia fisico che sotto rete di Regolanti apre anche ad un dibattito di modulo che solo Favo, perfettamente a conoscenza, può risolvere preferendo la punta azzurra un attacco a due mentre di base giochiamo a tre. Dilemma che lascio volentieri a Favo. Alle porte si apre un'altra settimana di lavoro per la convalescente Paganese ed il dottor Favo, verso il quale aumenta la mia stima, che cercherà di apportare altre migliorie ad una squadra che ora è attesa dalla delicata trasferta di Rende. Il tecnico sta facendo di tutto per risollevarla ma dinanzi ad errori ripetuti dei singoli c'è poco da fare, solo sperare ed attendere gennaio.  

Peppe Nocera
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Paganese-V. Francavilla 2-2: il Pagellone di PaganeseMania.


La difesa sbanda ancora, Cesaretti inesauribile, Regolanti che impatto!

GOMIS 5.5 - Non è esente da colpe sul gol del momentaneo 2-1 per gli ospiti non riuscendo a repingere nel migliore dei modi la conclusione di Sicurella. Si tratta, però, della prima piccola incertezza dopo nove giornate di interventi prodigiosi. Durante la gara sbroglia qualche situazione pericolosa soprattutto sulle palle alte, nulla può sullo 0-1 
PAVAN 5.5 - Molto timido in fase di spinta e insicuro quando viene puntato dagli avversari. In occasione del primo gol ospite, oltre a 'regalare' una rimessa laterale da cui scaturisce il gol anzichè gestire la palla, si schiaccia troppo in area lasciando liberi sia Agostinone che Sicurella.
MERONI 5.5 - Lascia il campo dopo 20 minuti per infortunio e trova il tempo per farsi ammonire in seguito ad un fallo a centrocampo.
CARINI 5 - Prestazione insufficiente per l'ex Modena che commette troppe leggerezze sia in disimpegno che quando è in controllo della palla. Soffre il confronto fisico con Ayina e la scaltrezza di Madonia. In costante difficoltà.
DELLA CORTE 5.5 - Disputa un ottimo primo tempo, arriva facilmente sul fondo sfruttando le triangolazioni a buon fine e servendo due-tre palloni interessantissimi non sfruttati dai compagni. Entrambi i gol avversari, però, partono da cross avvenuti dalla sua fascia dove lascia crossare Pino con troppa facilità.
BENSAJA 5.5 - Interessante la sua posizione di incursore nel temporaneo 4-2-3-1 in fase di impostazione. Alla mezz'ora spreca una buona opportunità calciando male sopra la traversa.
CARCIONE 5.5 - Cerca di dare le geometrie giuste alla squadra dettando i tempi di gioco e il ritmo da sostenere. Probabilmente è lui a perdere di vista Sicurella che trova due volte la via del gol.
TASCONE 6.5 - In netta crescita dal punto di vista fisico, regge un'ora di gioco ad alta intensità in un centrocampo prevalentemente a due innescando belle triangolazioni con Della Corte e Cesaretti. Intraprendente palla al piede e non disdegna la conclusione da fuori che il più delle volte risulta però sbilenca. Suoi entrambi i corner che hanno portato al gol i compagni.
SCARPA 5.5 - Manda clamorosamente a lato da zero metri il tap-in sulla respinta stratosferica di Albertazzi su Regolanti. Si intestardisce in un dribbling a fine primo tempo che consente agli ospiti di ripartire e di passare momentaneamente in vantaggio. 
TALAMO 6.5 - Nel primo tempo mette in apprensione la difesa ospite rubando un paio di palloni che non riesce a concretizzare bene. Nella ripresa timbra il cartellino che gli vale il terzo gol stagionale risolvendo una mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo e siglando il momentaneo uno a uno.
CESARETTI 6.5 - Le sue iniziative palla al piede risultano le uniche in grado di creare un reale pericolo. E' lui a suonare la scossa quando tutti sembrano calare fisicamente. Semina il panico in più di un'occasione ed è il protagonista nel finale conquistando quel discusso e pericoloso calcio di punizione che sembrava più un calcio di rigore.
PIANA 5.5 - Gli attaccanti della Virtus Francavilla sono troppo liberi di colpire ed anche lui partecipa a questi blackout difensivi.
REGOLANTI 7 - Si sblocca con la maglia azzurrostellata con una grande girata su corner di Tascone. Poi Albertazzi con un miracolo gli nega la gioia della doppietta personale. Ottimo impatto sul match per l'attaccante che sembra essersi ritrovato.
BACCOLO 5.5 - Fatica a trovare il ritmo e viene sistematicamente anticipato dai giocatori avversari.
BERNARDINI 6 - Va a caccia di ogni pallone in fase difensiva, fornendo tanta concretezza nei minuti finali.
NGAMBA 6 - Nel finale ha una buona occasione da corner che non riesce a capitalizzare.
FAVO 6 - La Paganese fa vedere qualcosa in più sotto il profilo della proposizione ma manca l'ultimo passaggio. Premiata la scelta di passare al 4-2-3-1 ad inizio ripresa e buona la reazione della squadra. Ma sono gli errori individuali a punire ancora gli azzurrostellati

Alfonso Esposito
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15.10.17

Top&Flop di Paganese-V.Francavilla.

TOP:
Cesaretti (Paganese):
 l'unico nella Paganese ad illuminare l'attacco in una giornata particolarmente nebulosa. I suoi passaggi e le sue iniziative palla al piede risultano essere il principale pericolo per la difesa della Virtus. ILLUMINANTE

Folorunsho e Sicurella (Virtus Francavilla): l'italo nigeriano non è esente da errori, alcuni dei quali grossolani, nel primo tempo è però il più sontuoso dei suoi e si dimostra essere un calciatore dal passo superiore alla media. Nota di merito anche per l'autore della doppietta Sicurella, implacabile negli inserimenti in area di rigore. CROCE&DELIZIA

FLOP:
Carini (Paganese):
 alcune leggerezze in controllo di palla ed in disimpegno mettono in imbarazzo l'intero reparto difensivo. RISCHIOSO

Nessuno nella Virtus Francavilla: nel primo tempo giocano più o meno sullo stesso livello degli avversari. Nel secondo sanno sia soffrire che offendere in contropiede. Nessuna particolare individualità da bocciare. Da rivedere la preparazione sui calci piazzati e sulle marcature preventive  visto il tipo di gol incassati quest'oggi. È in ogni caso un altro risultato utile consecutivo. PERSEVERANTI

Da www.tuttolegapro.com

Paganese-V.Francavilla 2-2: un pareggio tutto sommato giusto al Torre.

Una partita inizialmente noiosa si sblocca sul finire del primo tempo per terminare, nella seconda metà, con entrambe le squadre pronte a farsi del male. Questo il riassunto del match giocato oggi al Marcello Torre tra Paganese e Virtus Francavilla e terminato col risultato di 2-2. Passa per prima in vantaggio la Virtus allo scadere del primo tempo con un gol di Sicurella, che colpisce di testa su cross di Pino. Alla ripresa, su calcio d'angolo, Talamo si ritrova un bel pallone all'altezza del dischetto che spedisce in rete con un potente destro portando i suoi al pareggio momentaneo. Il Villa sembra riuscire a trovare trame offensive più efficaci degli avversari, un po' deficitari nelle marcature. Su un cross del nuovo entrato Albertini, Sicurella si fa trovare in area tutto solo ed infila Gomis con un potente sinistro dopo un comodo controllo di palla. Ancora su corner, la Paganese riesce a raggiungere nuovamente gli avversari con un bel gol di Regolanti (destro secco di controbalzo dal dischetto). Nonostante nei minuti finali fosse la Paganese la squadra con maggiore propensione offensiva, a nulla sono valsi gli sforzi di entrambe le squadre di uscire dal Torre con tre punti.

Da www.tuttolegapro.com


12.10.17

Il comunicato della società dopo la multa.

Ecco il comunicato della Paganese a seguito della multa ricevuta dopo l’ultimo week end di campionato. Gli azzurrostellati sono stati puniti per aver portato un solo kit di maglie per la trasferta di Andria. Ecco il comunicato del club:

“In molti non sanno che le divise di gioco si svelgono ad inizio settimana con scambio di email fra i segretari dei due club. Vista l’ammenda subita, vorrà dire che per le prossime trasferte, per il pullman dei magazzinieri che viaggia indipendentemente dal mezzo che accompagna la squadra con tutto l’occorrente per i nostri calciatori, staff tecnico e dirigenti, faremo caricare tutti e tre i kit-gara così da non indurre, nessuno, in strane decisioni dell’ultimo minuto, che ledono il buon nome della Paganese Calcio 1926 srl e il lavoro professionale svolto dai propri dipendenti”

da zonacalcio.net

Le nuove idee chiare di Favo.

Obiettivi ben definiti per la Paganese del tecnico Massimiliano Favo. I due pareggi a reti bianche con Trapani ed Andria hanno rimesso in carreggiata la formazione azzurrostellata che cerca ora la prima vittoria interna in campionato per mettersi alle spalle una partenza decisamente deludente.

Al Torre sabato pomeriggio (fischi d’inizio anticipato alle 14,30) arriva la Virtus Francavilla in un match che Carcione e compagni non possono assolutamente fallire. La strada verso la zona tranquilla della graduatoria è ancora in salita e ricca d’insidie, anche se i segnali positivi delle ultime prestazioni inducono a pensare che la svolta sia vicina. Per raggiungere ora la piena maturità tattica c’è bisogno anche di un’ottimale condizione fisica.

 questo aspetto gli osservati speciali in casa azzurrostellata sono due. Pietro Baccolo e Giuliano Regolanti sono i calciatori sotto la lente d’ingrandimento di Favo e del suo staff che continuano a monitorare i progressi del biondo centrocampista e dell’attaccante laziale. Entrambi hanno avuto un inizio di stagione costellato da problemi legati ad una condizione fisica precaria.

Percorso identico ma scenari diversi per due elementi sui quali la società di via Filettine ha puntato molto in fase di calciomercato.

da www.resportweb.it

11.10.17

Arriva la multa dopo la trasferta di Andria.

Ieri il giudice sportivo ha reso note le sanzioni relative all’ultimo turno del campionato. In contrapposizione a quanto si pensasse, anche la Paganese è stata punita. Non per demeriti del tutto sportivi, ma per un caso alquanto particolare. I campani infatti durante la trasferta di Andria avrebbero, per così dire, “dimenticato” la seconda divisa di gioco. Un errore che è costato alla società 500 euro. Un episodio curioso che siamo sicuri non accadrà più visto l’epilogo.
Intanto la Paganese continua a preparare la sfida con il Virtus Francavilla in programma questo sabato al Marcello Torre. Gara importante e che gli azzurrostellati vogliono vincere per ritrovare i tre punti, i quali mancano dalla trasferta di Cosenza, dove però i ragazzi allenati da mister Favo erano provvisti della tanto agognata seconda divisa…

da zonacalcio.net

10.10.17

La partita del tifoso - Va bene così, continuiamo a crescere.

Va bene così. Portiamoci a casa anche quest’altro punticino e passo dopo passo, proprio come le formichine citate dal maestro Peppe dal cognome impronunciabile, vediamo di venire a capo di questa situazione di classifica che resta deficitaria. Una buona partita, quella dei nostri ragazzi, sabato ad Andria e come con il Trapani si è vista un’evidente crescita nel secondo tempo, questa volta anche a dispetto di un temuto calo fisico, dovuto agli straordinari di martedì. Una volta assestatasi in mezzo al campo e scampato qualche solito rischio in difesa, la nostra Paganese ha anche ‘rischiato’ di vincere. Peccato per alcune occasioni sprecate e un paio di decisioni della terna arbitrale che mi hanno lasciato alquanto perplesso.

Andiamo con ordine. Le occasioni sprecate:
- caro Talamo, che hai pensato di fare sul quel passaggio che ti ha messo davanti alla porta di Cesaretti? Ti sei avviluppato su te stesso e hai spedito la palla fuori, con noi tifosi già pronti a esultare per un goal che sarebbe stato decisivo...

- quella di Cesaretti non è stata una vera e propria occasione sprecata, ha calciato bene, al volo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo (così dicono, in televisione) e per poco non faceva un gran gol.
Procediamo con disordine. I dubbi sulle qualità morali dei parenti di sesso femminile dell’arbitro e ‘forse’ del guardalinee (se ha sbagliato) o assistente (se ha ingarrato la segnalazione):

- il rigore su Cesaretti era grosso quanto una casa, secondo me. L’arbitro era a mezzo centimetro dall’azione e non ha potuto non vedere l’atterramento del nostro attaccante, letteralmente affossato dal difensore avversario. Non contento, il parente stretto delle fedigrafe ha pensato bene di ammonire non so chi dei nostri, che giustamente, non vedendosi assegnato un sacrosanto rigore a favore, era lì lì per paliare uno dei loro. Almeno quello, insomma;

- domenica mattina, nella solita rifinitura post partita di noi tifosi, c’è stato chi giurava che Regolanti fosse in posizione regolare quando ha insaccato di testa. Ho avuto modo di osservare il fermo immagine e onestamente ancora non saprei esprimermi. Se siete d’accordo con me, in assenza di certezza, direi che intanto non possiamo affermare che arbitro e guardalinee/assitente abbiano, se non proprio familiari di sesso femminile in comune, lo stesso antipatico problema di escrescenze sul lato alto della fronte.

Pensiamo a noi però. La squadra è sembrata in crescita, il gioco non è ancora convincente ma ci stiamo avvicinando. Mi sono piaciute la grinta e la voglia di portare a casa un risultato positivo. Scarpa è stato di nuovo uno dei migliori e la sua rincorsa a un avversario, al 95’, è stata eroica. Oggi però voglio menzionare uno che abbiamo spesso bistrattato: Carini. Il nostro difensore ha giocato bene, con decisione e a tratti con la necessaria autorità di cui un ottimo difensore non può fare a meno. Bene anche Bensaja e Cesaretti.

Ho dimenticato qualcuno? “Gomis”, direbbe qualcuno di voi. No, io Gomis, stavolta non lo premio e vi spiego perché. Sono ancora arrabbiato con lui per una cosa accaduta in settimana. Era ora di pranzo e non vedevo l’ora di ritirarmi a casa e ristorarmi, dopo una pesante mattinata di lavoro. C’era uno in macchina, davanti a me che procedeva ‘lento pede’ e io dietro, spazientito e impossibilitato a sorpassare. Dopo qualche minuto, al culmine della cafonaggine, inizio a suonare il clacson insistentemente, intimandogli così di procedere un po’ più spedito, ma lui niente, manco fosse un giapponese capitato per la prima volta nella divina Costiera Amalfitana. Solo alla fine mi rendo conto di chi fosse alla guida di quella lenta auto che mi precedeva: Lys Gomis. A quel punto, mi vengono in mente le parate di Cosenza e altri prodigi firmati dal nostro portierone. Chiaramente, il ritorno a casa, il pranzo e il divano hanno perso la precedenza ed io sono diventato il più civile degli automobilisti, scortando amorevolmente il buon Lys fino all’incrocio che ha poi segnato la separazione tra le nostre strade…

Alberto Maria Cesarano
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Paganese alla ricerca del gol perduto.


Solo 5 gol in 7 partite per gli azzurrostellati

Sabato la Paganese affronterà la Virtus Francavilla al Marcello Torre. Prima di questo match, non possiamo che focalizzare la nostra attenzione su un problema in fase avanzata per i campani. I ragazzi allenati da mister Favo hanno infatti realizzato solo 5 reti nelle prime 7 giornate di campionato. Un dato che testimonia la poca verve offensiva di una squadra che è chiamata ad uscire fuori dalla zona rossa della classifica.

Difficile però pensare che il club possa riuscirci senza riuscire a buttare il cosiddetto “pallone in rete”. Per far gioire i tifosi di casa c’è bisogno quindi di sbloccarsi. Affinché ci si riesca dovrà esserci un maggiore sforzo da parte degli uomini chiave della rosa. In primis i due perni dell’attacco, parliamo di Talamo e Cesaretti. I due “bomber”, se così possiamo definirli, sono i calciatori che più hanno segnato nella Paganese. Due reti a testa, e dietro di loro c’è il solo Scarpa. Insomma, solo tre marcatori in una stagione dove l’allenatore ha schierato in campo al momento ben 6 giocatori offensivi. Oltre ai tre già citati, troviamo Negro, Regolanti e Buxton. Insomma, le alternative non sono mancate, ma al momento nessuno ha saputo prendere il reparto in mano.

Ci si aspetta molto dall’esperto Scarpa, ultimo a far gioire, in parte, i tifosi della Paganese. Il suo gol contro la Juve Stabia ha dato fievoli speranze di rimonta dopo aver subito il doppio svantaggio. In ogni caso l’unico obiettivo perseguibile dalla squadra deve essere quello di ritrovare il gol. Per risalire la china in classifica e non restare insabbiati nella lotta per non retrocedere. Toccherà a Favo decidere chi schierare in campo in base a chi meglio si comporterà in allenamento. Magari dando un’occasione a chi meno ha giocato affinché ognuno possa dimostrare il proprio valore. E da ciò sfruttare il tutto per portare la squadra alla tanto agognata vittoria.

da zonacalcio.net

9.10.17

Ripresi gli allenamenti. Intanto la Lega anticipa il match con il Francavilla.

Ecco il comunicato stampa della Paganese che annuncia la ripresa degli allenamenti:

“Questo pomeriggio al Superga di Mercato San Severino gli azzurrostellati inizieranno a preparare la gara di sabato al Torre ore 14:30 con la Virtus Francavilla.
Martedì, mercoledì e giovedì sempre di pomeriggio e venerdì, rifinitura, di mattina.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl”

Non solo, ma è stato ufficializzato anche l’orario della sfida alla Virtus Francavilla. Gli azzurrostellati infatti ospiteranno i pugliesi al Marcello Torre non più alle 16:30, bensì alle 14:30. Anticipata quindi la gara valida per la nona giornata del campionato di Serie C. Incontro importante, se non fondamentale per i padroni di casa che cercano una vittoria che manca dalla gara esterna col Cosenza.

da zonacalcio.net

Il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto.


Nella foto, tratta da Sportube, il gol mancato da Talamo nel secondo tempo su servizio di Cesaretti

di Nino Ruggiero

Un punto può valere poco o valere molto, dipende dai punti di vista, un po’ come l’immagine stereotipata del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. In questo particolare momento della Paganese, mi permetto di dire che un punto vale non proprio molto ma sicuramente parecchio. E vi dico anche perché.

Tre sconfitte consecutive, dopo l’exploit di Cosenza, avevano fatto traballare tutta l’architrave della squadra. Come capita in queste particolari situazioni negative, il primo ad essere messo sotto accusa era stato Massimiliano Favo. I risultati, si sa, determinano gli umori del tifo. Quando sono buoni, l’allenatore passa in sott’ordine; quando invece non sono rispondenti alle aspettative, allora l’allenatore è colpevole.

La partita con il Trapani, in casa, due settimane fa, ha fatto registrare miglioramenti, soprattutto agonistici, che sono poi stati confermati nella trasferta di Andria. Intendiamoci, tenendo sempre presente il traguardo di minima fissato ad inizio campionato, che è quello della salvezza, la squadra – soprattutto alla luce dei due pareggi conquistati contro Trapani e Andria – dimostra di poter lottare per tale traguardo. E sapete perché? Perché si è calata nel clima agonistico delle squadre che devono conseguire risultati di minima; perché ha capito che con uno schieramento tattico prudente, con raddoppi continui ed assillanti sugli elementi più dotati degli avversari di turno, può ottenere di far respirare meglio la difesa. Prova ne sia che – grazie anche alla straordinaria bravura e reattività di Gomis – nelle ultime due giornate la difesa non ha incassato gol. La squadra, diciamocelo in un orecchio, al momento è difficile che possa fare grandi cose. Chi vorrebbe vedere un gioco arioso, a tutto campo, come vorrebbero vederlo sempre tutti quelli che amano il gioco spettacolare, devono rassegnarsi ad un programma minimale, che è quello suggerito dalla potenzialità della squadra. Certo, dalla trasferta di Andria poteva arrivare qualcosa in più in termini di risultato perché se andiamo a verificare l’andamento della stessa, è stata proprio la Paganese ad avere le migliori occasioni da rete. Ma che volete, se la squadra riuscisse a sfruttare le occasioni che riesce a procurarsi soprattutto in contropiede, staremmo a parlare di squadra spietata e cinica, forse da play-off.

Inutile però fare voli pindarici: la squadra è stata costruita con criteri di minima, per salvarsi, e non potrà fare miracoli. La difesa, per fortuna, comincia ad assestarsi grazie al lavoro dei tecnici (in questo, oltre a Favo, non trascurerei l’opera di De Sanzo che di difensori se ne intende); in particolare Carini e Meroni stanno raggiungendo una buona intesa al centro grazie anche al filtro di centrocampo, assicurato soprattutto da Carcione che di fatto gioca nella posizione di quello che una volta veniva chiamato “centromediano metodista”. Favo però è chiamato a risolvere il problema della fascia sinistra. Da quel lato, nelle ultime partite gli avversari hanno sempre portato dispiaceri. Della Corte è lo stesso dello scorso anno, non si discute: è bravissimo quando ingrana la marcia per inserirsi nella manovra offensiva della squadra, ma accusa, in fase difensiva, lui che non è un difensore puro, la mancanza di appoggi, quelli che lo scorso anno gli assicurava l’instancabile Cicerelli. Favo qui dovrà trovare qualche soluzione di ordine tattico perché la bravura del calciatore non è in discussione.

Discorso Scarpa. La partita con il Matera ci aveva consegnato un calciatore dal rendimento così così, tanto che in molti avevano abbozzato una certa rassegnazione facendo riferimento alla sua avanzata età anagrafica. Invece Scarpa contro l’Andria – forte anche dell’incondizionata fiducia del tecnico – ha sfoderato una gara con i fiocchi, giocando con l’intensità agonistica di un ventenne, avanti e indietro incessantemente a fare la spola fra difesa e centrocampo, non disdegnando anche qualche puntata in avanti. Un calciatore davvero in grande forma, fulgido esempio per i tanti giovani che attualmente compongono la rosa della squadra.

Adesso, inutile girarci attorno, è attesa la vittoria che al “Marcello Torre” in quest’annata ancora non si è vista. Massimiliano Favo sicuramente ha le idee più chiare in fatto di scelte tecniche e se è vero che la squadra è stata costruita per salvarsi, è anche vero che servono i tre punti proprio per tirarsi fuori dalla zone basse della classifica.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese vista da...Nocera! - Occasione sprecata.

La formichina Paganese mette un altro punto in cascina per l'inverno ed esce indenne dalla trasferta di Andria in attesa di prestazioni migliori e soprattutto di tre punti pesanti, che mancano dalla seconda giornata, che la rilancino in campionato. A volte nel calcio, come nella vita, dipende come si guardano le cose. Questo pareggio di Andria può sembrare un gran risultato e da un certo punto di vista, considerando l'anemia della classifica ed il momento delicato, lo è ma credo, invece, che rappresenti un'occasione sprecata. In campo si sono affrontate due squadre con problemi, evidenziati anche dalla classifica alla vigilia, e per gli azzurri (ieri nell'orrenda casacca verde sbiadita con risvolti gialli) doveva essere l'occasione per tentare il colpaccio. Invece, forse, anche la paura di perdere e peggiorare le cose ha fatto tremare ancora una volta le gambe a diversi calciatori, incapaci di affondare i colpi in una difesa avversaria che invitava a nozze, così come la nostra sul versante sinistro dove Della Corte lasciava, come sempre, buchi per gli avversari.


Dopo un primo tempo controllato alla meno peggio dove comunque emergeva una maggiore compattezza di reparti e si sporcavano i guanti di Maurantonio con una conclusione di Cesaretti, si contrapponeva una ripresa dai grandi rimpianti. Per la verità anche l'Andria creava qualche opportunità, come quella clamorosa di Scaringella alla quale si contrapponeva da campione il solito Gomis. Se la difesa reggeva gli attacchi sporadici dei padroni di casa, con un Carini meno impacciato del solito che solo nell'occasione sopracitata si faceva saltare di netto, il reparto offensivo sprecava l'inverosimile, in cui ancora una volta si metteva in evidenza un Francesco Scarpa in gran spolvero. Se con cinque reti la Paganese è il secondo peggior attacco del girone in compagnia del Cosenza, un motivo ci deve pur essere e le mancate capitalizzazioni dinanzi a Maurantonio ne sono la dimostrazione. Ormai, in ogni partita, le palle gol della Paganese si contano sulle prime tre dita di un mano e se quando ti capitano le sprechi, sarà difficile aggiornare tabellini e migliorare la casella dei gol fatti. Sabato sera nel secondo tempo prima Talamo, incredibile il gol fallito solo davanti alla porta, e poi Cesaretti, altra grande opportunità a porta aperta, mandano alle ortiche il colpo del KO. Nella fiera degli sprechi, che rispecchia i limiti di questa squadra, ci sono da aggiungere alcune ripartenze non sfruttate, anche in superiotà numerica, la più clamorosa quella con Cesaretti, roba da mangiarsi le mani!

Un attento osservatore come il tecnico Favo, il più lucido di tutti, accetta il punticino ma con rammarico. Mi fanno notare invece che si brinda negli spogliatoi, con acqua minerale, dopo un pareggio contro una squadra,  l'Andria, ancora a secco di vittorie in campionato e che in casa non vince da marzo. C'è dunque chi si accontenta e gode, sperando di brindare con bevande di più elevato valore, semmai per festeggiare la prima vittoria casalinga dopo due pareggi e altrettante sconfitte.

Peppe Nocera
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Andria-Paganese: il Pagellone di PaganeseMania.




Cesaretti spina nel fianco, Scarpa encomiabile, Talamo che errore!

GOMIS 6 - Quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. Viene impegnato in due occasioni nel primo tempo quando respinge due conclusioni di Lattanzio. Poi è bravo ad inizio ripresa quando neutralizza con i piedi un rasoterra di Scaringella.
PICONE 6 - Buona partita per il terzino destro che non concede quasi nulla a Barisic e tiene botta nel finale quando passa sull'out di sinistra. Poi stravolto dai crampi lascia il campo indispettendo e non poco gli avversari che lo accusavano di perdere troppo tempo.
MERONI 6 - Attento in ogni situazione di gioco concedendo poco agli avversari, bravo sul gioco aereo e sempre preciso in chiusura. 
CARINI 6 - Si immola in più di un'occasione a protezione della porta di Gomis, soprattutto nei minuti di recupero quando una sua chiusura al limite dell'area è provvidenziale. Si fa saltare troppo facilmente da Scaringella che scaraventa poi sui piedi di Gomis.
DELLA CORTE 5.5 - Lattanzio gli crea qualche grattacapo nella prima mezz'ora di gioco, una sua indecisione rischia di costare caro quando non sceglie il timing dell'intervento e per fortuna Lattanzio manda la sfera di poco a lato. Nel secondo tempo da un suo break difensivo innesca un contropiede pericolosissimo che Talamo non sfrutta.
BENSAJA 6 - Interpreta bene il ruolo che mister Favo gli affida in questa partita, ovvero portare il primo pressing sul portatore di palla avversario. Lotta in mezzo al campo e si alterna con Carcione nella costruzione del gioco.
CARCIONE 6 - Faro a centrocampo, catalizzatore di ogni pallone, imposta un buon giro palla dando sicurezza a tutta la squadra. Quando può verticalizza subito su Scarpa. Potrebbe sfruttare meglio i calci piazzati a lui affidati.
TASCONE 6 - Prestazione incoraggiante la sua che sembra ritrovare la migliore condizione fisica, rincorre, recupera e si fionda in avanti prestando a volte il fianco alle ripartenze avversarie. Esce stremato per far posto a Bernardini.

SCARPA 6.5 - Encomiabile quando al 94' si fa ottanta metri per ripiegare in difesa e guadagnarsi un fallo che vale il sesto punto in classifica per la Paganese. Uno dei più brillanti sotto l'aspetto fisico nonostante la carta d'identità dica 38 nella casella degli anni.  
TALAMO 5.5 - L'occasione più ghiotta capita sui suoi piedi quando manda clamorosamente a lato un bel contropiede orchestrato da Della Corte e Cesaretti. 
CESARETTI 6.5 - Il migliore dei suoi, una spina nel fianco per De Giorgi che ha non poche difficoltà nel contenere le sue incursioni. Per ben due volte serve Talamo al centro dell'area senza che quest'ultimo trovi l'acuto decisivo. A cinque minuti dal termine manda la sfera di poco sopra la traversa con una bella conclusione al volo. 
BERNARDINI 6 - Entra a fare legna in mezzo al campo.
REGOLANTI 6 - Ancora una volta entra e fa salire bene la squadra guadagnando due, tre falli vitali. Insacca con un bel colpo di testa al 92' ma in posizione di fuorigioco. Incoraggiante prestazione.
NGAMBA, PIANA e DINIELLI sv
ALL. FAVO 6.5 - La squadra è in crescita sia da un punto di vista tattico che fisico, ben messa in campo e anche propositiva non risultando più timida e imprecisa. Felice anche la mossa di Bensaja per allentare le ripartenze avversarie. Per una mezz'ora abbondante la squadra è padrona del campo, cercando anche di effettuare un discreto giro palla.

Alfonso Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

8.10.17

Un pareggio tosto, voluto e più che meritato.

Un pareggio tosto, voluto e più che meritato per la Paganese sul campo dell’Andria. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, alla luce dei novantaseiminuti di gioco, è proprio la Paganese che ha avuto più occasioni soprattutto nella seconda parte della gara. La squadra di casa ha avuto, com’era prevedibile, un predominio territoriale più marcato nei primi quarantacinque minuti di gioco e Gomis, come al solito, ci ha messo del suo con grande tempestivitá in un paio di occasioni. La Paganese, però, non se ne è stata con le mani in mano e quasi alla mezzora ha sfiorato il gol con un’azione impostata da Talamo e conclusa malamente da Cesaretti. Nel secondo tempo un paio di contropiede potevano avere migliore fortuna ma prima Cesaretti e poi Talamo, nel breve volgere di due minuti, non sono riusciti a sfruttare due buone azioni da rete. Clamoroso il gol mancato a pochi minuti dal termine regolamentare da Cesaretti su un calcio di punizione battuto da Scarpa. Proprio quest’ultimo, anche oggi, è stato fra i migliori e nel finale, nonostante non si sia risparmiato per tutta la durata della gara in un’estenuante lavoro di spola fra difesa e centrocampo, si è battuto come un leone dando un esempio di attaccamento ai colori sociali ai più giovani compagni. Un pareggio, dunque, da accettare come risultato più che positivo, soprattutto se tiene conto delle difficili condizioni ambientali. La partita, infatti, ha avuto i connotati di una vera e propria battaglia agonistica. Anche in questo, a dire il vero, la Paganese si è fatta valere.
Appuntamento per un approfondimento a lunedì con la rubrics Così è se vi pare 

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

F.Andria-Paganese 0-0: un altro pari azzurrostellato.


La Fidelis, come spesso accade in questo inizio di stagione, parte fortissimo. Dopo un goal annullato a Lattanzio al 2′, il quale commette fallo sul proprio marcatore nel momento dello stacco di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, lo stesso attaccante andriese si rende pericolosissimo immediatamente dopo: cross invitante di Curcio dalla sinistra, il 10 biancoazzurro, appostato sul secondo palo, colpisce forte il pallone con la testa, ma la traiettoria centrale, nonostante la conclusione fosse ravvicinata, viene disinnescata da Gomis. Ancora Fidelis all’8′: azione che si sviluppa centralmente al limite dell’area, Matera serve con un gran tocco Scaringella, il quale lascia partire un gran sinistro di prima intenzione che sfiora soltanto il palo e fa sussultare il Degli Ulivi. La Fidelis, a parte qualche sbavatura in difesa, sembra in pieno controllo della partita. La squadra di Favo trova parecchia difficoltà in fase di impostazione e molte volte il pressing alto dei biancazzurri induce all’errore in disimpegno dei campani. Nonostante ciò la squadra di Loseto fatica a trovare l’ultimo passaggio e quando ci riesce non trova mai il pertugio vincente. Al 24′ dopo un’ottima azione corale, Lattanzio prova a sorprendere Gomis da fuori area, ma la consclusione è debole e centrale. La Paganese però si sveglia e al 27′ tira per la prima volta verso la porta andriese: Talamo salta secco sulla fascia Rada, serve Cesaretti a rimorchio, quest’ultimo prova la conclusione di prima, ma Maurantonio è attento e blocca. Ma è ancora la Fidelis a rendersi pericolosa con l’asse Curcio-Lattanzio: il terzino brasiliano crossa benissimo sul secondo palo, Carini cicca completamente l’intervento, Lattanzio sopraggiugne con i tempi giusti, ma il suo destro è strozzato e finisce fuori. Gli andriesi spingono molto, Curcio dipensa ottimi cross dalla sinistra, ma le punte non riescono mai a sfruttarli. Le trame biancazzurre sono interessanti, soprattutto quando coinvolgono Matera: questo, sul finale del primo tempo, serve splendidamente sulla destra De Giorgi, il quale entra di corsa in area, sterza per mettere a sedere Carini, ma il suo sinistro viene murato dalla linea difensiva campana e messo in calcio d’angolo. E’ l’ultima occasione di un primo tempo divertente, che il signor Andreini conclude senza concedere recupero.

La seconda frazione di gioco inizia con gi stessi 22 in campo. Tanti gli errori di misura da parte di entrambe le squadre, tanto che la prima vera occasione della seconda metà di gioco si materializza solo al 56′: assolo in slalom di Scaringella, che entra in area, prova la conclusione a pochi metri dalla porta, ma Gomis mette in mostra i propri riflessi e salva il risultato. L’Andria si riversa in avanti e concede spazi pericolosi: al 70′ la Paganese rischia seriamente di andare in vantaggio; Talamo si invola verso l’area per vie centrali, allarga per Cesaretti in sovrapposizione che a sua volta chiude il trinagolo servendo il numero 14 in area di rigore; Talamo arriva prima di tutti sul pallone, ma a pochi metri dalla porta difesa da Maurantonio non riesce a metterla dentro. Loseto a questo punto inaugura la girandola di cambi: per la Fidelis esce un buon Scaringella, che fa posto a Minicucci (Lattanzio si sposta centralmente in attacco); Favo, invece, modifica il suo centrocampo inserendo Bernardini al posto di Tascone ed il suo attacco mandando in campo Regolanti per Talamo. 75′, calcio di punizione dal limite per la Fidelis: solita traiettoria pericolosa di Curcio a cercare il sette, ma questa volta la sfera sfiora soltanto l’incrocio e finisce alta. La partita si incattivisce ed il nervosismo rovina ulteriormente il palleggio delle due squadre, che danno vita ad un vero e proprio festival dell’errore. All’84’, però, Cesaretti ha l’occasione per portare in vantaggio i suoi: Scarpa batte un calcio di punizione dalla trequarti destra dell’area andriese; palla sul secondo palo dove il numero 25 colpisce di piatto destro al volo e per poco non insacca. Con la Fidelis accompagnata dal disappunto del pubblico, la Paganese spezza ripetutamente il gioco vedendo tra l’altro l’obiettivo di ottenere un punto al Degli Ulivi sempre più vicino. Così è, perché nei ben 6 minuti di recupero non succede praticamente nulla e si consuma il quarto pareggio consecutivo al Comunale di Andria.

FIDELIS ANDRIA – PAGANESE 0-0

FIDELIS ANDRIA (4-3-3): 1 Maurantonio; 2 De Giorgi, 19 Celli, 6 Rada, 21 Curcio; 11 Matera, 25 Quinto, 8 Piccinni; 10 Lattanzio, 13 Scaringella (70′ – 16 Minicucci), 7 Barisic (81′ – 23 Bottalico).
A disposizione: 22 Cilli, 3 Pipoli, 14 Tiritiello, 16 Minicucci, 17 Esposito, 18 Ippedico, 20 Di Cosmo, 23 Bottalico, 24 Paolillo.
Allenatore: Valeriano Loseto.

PAGANESE (4-3-3): 1 Gomis; 3 Della Corte (8 Ngamba), 6 Carini, 13 Meroni, 23 Picone (90′ – 26 Dinielli); 27 Tascone (73′ – 19 Bernardini), 5 Carcione, 4 Bensaja (81′ – 18 Piana); 25 Cesaretti, 14 Talamo (73′ – 11 Regolanti), 10 Scarpa.
A disposizione: 22 Galli, 8 Ngamba, 9 Maiorano, 11 Regolanti, 15 Negro, 18 Piana, 19 Bernardini, 20 Pavan, 21 Buxton, 26 Dinielli, 28 Grillo.
Allenatore: Massimiliano Favo.

ARBITRO: Davide Andreini di Forlì
ASSISTENTI: Simone Teodori di Fermo e Francesco Gentileschi di Terni.

Da www.resportweb.it

Top & Flop di Andria-Paganese.

TOP

Riccardo Lattanzio (Fidelis Andria): l'attaccante barese è sicuramente uno dei più positivi, quantomeno per la grinta che ci mette: in avvio di gara trova anche il gol annullato (forse ingiustamente) dall'arbitro, poi ha due occasioni che però non riesce a sfruttare: nella prima impatta male sulla sfera mandando a lato, nella seconda, invece, trova sulla sua strada il portiere Gomis. Nel complesso una prestazione ben al di sopra della sufficienza. BRAVO

Christian Cesaretti (Paganese): migliore in campo dei suoi, anche perché sulla sua fascia di competenza crea sempre apprensioni alla difesa locale: per ben due volte imbecca Talamo al centro dell'area senza che quet'utlimo trovi l'acuto decisivo. Successivamente, sfiora l'eurogol con un tiro al volo che termina di poco a lato a Maurantonio battutto. PERICOLOSO

FLOP

Maks Barisic (Fidelis Andria): dovrebbe essere l'arma in più, l'asso nella manica di Loseto e invece oggi l'attaccante sloveno si dimostra del tutto incocludente. Per ben due volte viene servito dai suoi compagni e in entrambi i casi tentenna troppo, scipuando due potenziali occasioni da rete. Per il resto della gara appare abulico e svogliato.EVANESCENTE

Nessuno della Paganese: prestazione tutta cuore e muscoli per i ragazzi di Favo, che imbrigliano la Fidelis rendedosi pericolosi nella ripresa. Resta davvero il rammarico per non averla vinta ma è comunque un punto importante in chiave salvezza. TUTTI PROMOSSI

Da wwww.tuttolegapro.com

Reti bianche tra Andria e Paganese.

Termina a reti bianche il match del "Degli Ulivi" di Andria, con Fidelis e Paganese che impattano per 0-0. Un punto sicuramente importante per i campani, sia perché ottenuto in trasferta sia per dare seguito all'ottimo pareggio di martedì contro il Trapani. Resta un po' di rammarico soprattutto per le occasioni ghiottissime sprecate nella ripresa da Talamo prima e Cesaretti poi. Continua invece la "pariggite" per i Federiciani, che ottengono il sesto segno X in sette partite giocate. Oggi la squadra di Loseto dopo un buon primo tempo, nella ripresa è calata vistosamente e come detto in apertura di articolo, ha rischiato di capitolare evidenziando anche dei limiti difensivi assolutamente da curare in futuro. 

Da www.tuttolegapro.com

F.Andria-Paganese 0-0: altro fieno in cascina.

5.10.17

Di nuovo porta inviolata: trovata la giusta quadratura in difesa?

La partita casalinga contro il Trapani ha rilevato una Paganese capace di non subire reti per la seconda volta in campionato. Gli azzurrostellati con la solita linea a quattro hanno saputo contrastare le offensive avversarie. Una vera e propria notizia positiva dopo che nelle ultime tre uscite sono state incassate ben 6 reti. Merito dei calciatori, e di Massimiliano Favo, capace d’infondere la giusta grinta al pacchetto arretrato. Hanno convinto (quasi) tutti. Partiamo quindi con chi meglio ha fatto durante l’arco dei novanta minuti.

Carini, Della Corte e Pavan – Il primo è stato impeccabile in tutte le occasioni in cui è stato chiamato in causa. Dopo prestazioni mediocri ha saputo riscattarsi riuscendo a vincere il confronto con gli attaccanti avversari, fra tutti un Evacuo in cerca di affermazione al Marcello Torre. Per l’esterno ex Pontedera invece si è trattata dell’ennesima partita giocata da titolare. Questa volta però ha saputo farsi notare ripetutamente in attacco, con sovrapposizioni che hanno permesso a Cesaretti di duettare col giovane terzino. Probabile svolta per lui? Lo scopriremo solo nelle prossime giornate di campionato. Infine ecco Pavan, subentrato nella ripresa. Sull’altra fascia è stato determinante per non farsi schiacciare dal Trapani, e ripartire con la giusta intensità. Poi si è fatto anche notare con una preciso fendente, sul quale Furlan si è opposto.

Meroni e Picone – Nel momento decisivo della gara il centrale stava per compromettere il tutto con un fallo in area di rigore. Una leggerezza che sarebbe potuta costare cara. Probabilmente data dalla pressione, ma che comunque non trova giustificazioni. Favo infatti a seguito di quest’episodio decide di sostituirlo per Piana. L’esterno invece è ancora in difficoltà, e dopo l’espulsione rimediata con la Reggina non riesce ad uscire da questo “tunnel negativo”. Intanto Pavan lo insidia per un posto da titolare già nel prossimo match di campionato con la Fidelis Andria.

da www.zonacalcio.net

Verso Andria: da valutare Baccolo e Negro. In Coppa Italia sarà derby con la Juve Stabia.


Quello ottenuto contro il Trapani è stato un punto che ha ridato entusiasmo alla Paganese. «Ne vedo anche troppo, non abbiamo fatto ancora nulla», aveva sentenziato in sala stampa il tecnico azzurrostellato Massimiliano Favo. Ed in effetti la Paganese resta nella parte bassa della classifica, ma con il morale un po' più alto, cosa che potrà soltanto far bene in vista del prossimo appuntamento di campionato. Che è già alle porte, perchè sabato alle 18.30 la formazione azzurrostellata sarà di scena al Degli Ulivi di Andria. Fra l'altro la Fidelis ieri ha riposato, quindi ha potuto preparare la gara con la classica settimana di allenamento ed è meno stanca della Paganese. Oggi pomeriggio Carcione e compagni si sono ritrovati al Superga di Mercato San Severino per iniziare a preparare la partita di sabato. Seduta defaticante per chi ha giocato ieri, con Favo che utilizzerà gli allenamenti di domani e venerdì mattina per entrare nel dettaglio sotto il profilo tattico. La speranza del mister della Paganese è quella di recuperare Baccolo e Negro, che hanno saltato la partita di ieri e le cui condizioni sono all'attenzione dello staff medico.

Intanto è stato definito il tabellone completo della Coppa Italia di Serie C. La Paganese al secondo turno, che si giocherà il 22 novembre, affronterà al Torre la Juve Stabia.

Danilo Sorrentino -  www.paganesemania.it