30.4.18

Il Lecce festeggia davanti alla Paganese che da oggi è matematicamente ai playout.


Pronostico rispettato: Lecce che vince e va in B, alla Paganese restano i playout per salvare la Serie C. Al Via del Mare vincono i giallorossi, grazie al gol di Armellino al 17’ sugli sviluppi di un corner, come all’andata. Agli azzurrostellati, pericolosi nel finale con Cesaretti, ora non resta che fare almeno un punto con il Catanzaro per cercare di avere il vantaggio della classifica e di disputare il ritorno in casa nei playout. 

IL TABELLINO

LECCE (4-3-1-2): Perucchini; Ciancio, Cosenza, Marino, Legittimo; Armellino, Arrigoni, Mancosu; Costa Ferreira (21’ st Tabanelli); Saraniti (46' st Lepore), Di Piazza (42' st Caturano). A disp.: Chironi, Di Matteo, Lepore, Pacilli, Valeri, Megelaitis, Dubickas, Tsonev, Persano, Selasi. All. Liverani 

PAGANESE (3-5-2): Gomis; Carini, Piana (24’ st Dinielli), Acampora; Tazza (38’ st Pavan), Bensaja, Nacci, Bernardini (38’ st Maiorano), Della Corte; Cernigoi (24’ st Cuppone), Cesaretti. A disp.: Marone, Galli, Ngamba, Talamo, Boggian. All.: De Sanzo

ARBITRO: Maggioni di Lecco

RETE: pt 17’ Armellino 

NOTE: spettatori 23mila circa. Espulso Nacci al 39’ st per doppia ammonizione. Ammoniti: Nacci, Cosenza, Tazza, Piana. Angoli 7-2 per il Lecce.

da paganesemania.it

De Sanzo: "Grande prova a Lecce. Testa al Catanzaro".


Paganese sconfitta di misura a Lecce e oramai condannata agli spareggi per non retrocedere con il Fondi. Gli azzurrostellati dovranno fare punti col Catanzaro per conservare la posizione di vantaggio sui pontini che porterà a giocare la sfida di ritorno in casa. Così il tecnico della Paganese, De Sanzo al sito ufficiale del club campano: “Oggi devo dire che abbiamo offerto una grande prova al cospetto di una squadra che oggi ha vinto il campionato. Questo deve servirci per la prossima partita e per la doppia sfida nei playout. Se affronteremo con questa grinta, dedizione e forza, sarà difficile per gli altri. Quando perdiamo questo tipo di atteggiamento andiamo in difficoltà: così ce la giochiamo con tutti. Abbiamo cambiato modulo anche in 10 perché la partita volevamo pareggiarla, stavamo bene fisicamente, purtroppo non ci siamo riusciti. Ora testa al Catanzaro, avremo due assenze, ma recuperiamo Tascone per guadagnare almeno quel punto per disputare gli spareggi in una migliore situazione nei confronti del Racing Fondi”.

da www.tuttoc.com

29.4.18

Adesso testa ai play-out, cercando quel punto che ci farebbe giocare in casa il ritorno.


Nella foto, tratta da Eleven Sports, la parata di Gomis dopo due minuti su colpo di testa di Cosenza

Oggi come oggi, la Paganese deve solo pensare ai play-out e deve anche fare in modo di affrontare il Fondi prima in trasferta e poi in casa. Per essere sicura di ciò deve conquistare almeno un punto domenica prossima contro il Catanzaro nell’ultima di campionato. Un pareggio infatti assicurerebbe alla squadra azzurro-stellata di poter giocare la prima sfida fuori casa, che rappresenta comunque un vantaggio di ordine psicologico.

A Lecce, la Paganese è sembrata diversa da quella vista sette giorni addietro contro la Sicula Leonzio. La squadra – libera mentalmente – ha giocato un calcio pulito, forse anche elementare, ma redditizio; ha tenuto bene il campo fin quando Bensaja ha retto i ritmi della partita coadiuvato da Nacci nel ruolo di play basso, come si dice adesso, e da un instancabile Bernardini che non avrà mezzi tecnici eccelsi ma che in campo si sente per l’apporto dinamico che riesce a dare alla manovra di centrocampo.
Una partita cominciata in affanno dalla difesa paganese, alle prese con un potenziale offensivo di tutto rispetto degli avversari e che è stata salvata subito da un ottimo intervento di Gomis dopo appena due minuti. Un gol preso quando la lancetta dell’orologio aveva compiuto solo cento secondi probabilmente avrebbe messo angoscia all’apparato difensivo azzurro-stellato; ma non è stato così, grazie appunto a un intervento spettacolare quanto efficace del solito Gomis che non si smentisce mai.
La Paganese – scampato il primo pericolo – non se ne è stata con le mani in mano e ha cercato di farsi vedere in avanti soprattutto con Cesaretti sottoposto quasi sempre a marcature asfissianti anche da parte di un paio di difensori salentini. Ha funzionato poco oggi il tandem Cesaretti-Cernigoi ma bisogna anche tenere in conto il valore e la compattezza della difesa del Lecce, una squadra che proprio oggi ha meritatamente festeggiato la promozione in serie B.

Il gol che ha risolto la partita è arrivato come al solito su calcio da fermo. Dall’angolo è arrivato un pallone facile facile per la testa di Armellino che, libero da marcature, ha insaccato alle spalle dell’incolpevole Gomis. Incassato il gol, la Paganese ha cercato di imbastire qualche manovra in avanti grazie alla buona giornata soprattutto di Nacci e Bensaja che si sono distinti anche sul piano dello stile. Ma è mancata la profondità nelle manovre di attacco, probabilmente anche a causa della buona disposizione della difesa del Lecce, composta da elementi esperti e ben dotati fisicamente che non ci pensano due volte quando devono scaraventare palloni in tribuna. A tenere in piedi l’apparato difensivo ci ha pensato soprattutto Gomis, autore di un altro paio di interventi di assoluto valore; ma anche Piana – fino al momento in cui è dovuto uscire per precauzione – si è fatto valere al centro della difesa. Cesaretti, anche se ha giocato al di sotto del suo normale standard di rendimento, sul finire è andato a un passo dalla segnatura ma Perucchini è stato bravissimo e ha deviato il pallone scagliato con forza da oltre venti metri.

Finalino. Oggi non si poteva pretendere di più dalla squadra. La gara doveva essere un test probante in vista del codicillo finale e, se non altro, si è visto un buon giro palla a centrocampo; non si andati nel pallone con la testa, ed è già molto, specie se prendiamo come pietra di paragone la bruttissima gara disputata con la Sicula Leonzio. Si dovrà adesso lavorare ancora sulla testa dei giocatori, senza assillo, puntando soprattutto su un equilibrio tattico sempre difficile da raggiungere.

Intanto – in vista dei due inevitabili incontri con il Fondi, dal sapore di “mors tua, vita mea” – domenica si chiude in casa con il Catanzaro.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com


Top & Flop di Lecce-Paganese.

TOP:

Il Lecce e i suoi tifosi: difficile scegliere un solo protagonista in un pomeriggio di festa come questo. Da Liverani che si è fatto il miglior regalo di compleanno (oggi compie infatti 42 anni) ad Armellino che chiude la pratica nei primi 17' con un colpo di testa perfetto, a Perucchini che viene impegnato una sola volta ma risponde presente, ad Arrigoni presente in tutte le azioni, a Costa Ferreira che si conferma uomo-assit, a Di Piazza vera spina nel fianco degli azzurrostellati fino ai tifosi che hanno preso d'assalto il 'Via del Mare' (i numeri tra paganti e abbonati dicono più di 18.000 presenze) per festeggiare il trionfo dei propri beniamini UN RITORNO ATTESO SEI ANNI

Lys Gomis (Paganese): l'ex di giornata si fa rimpiangere a modo suo: parando - se escludiamo il colpo di testa di Armellino - tutto ciò che poteva parare. Inizia al 2' su un colpo di testa di Cosenza, poi in uscita su un'iniziativa di Di Piazza, quindi su una ripartenza giallorossa dice di no a Costa Ferreira in avvio di ripresa. Le parate si sprecano tra il 75' e il 79': prima chiude lo specchio a Di Piazza lanciato in contropiede, poi dice ancora di no allo stesso attaccante giallorosso, infine con la mano di richiamo vola sempre sul numero 9 dei salentini. Con lui citiamo anche il difensore Filippo Carini per un salvataggio sulla linea e per essersi immolato su Saraniti SPETTACOLARE

FLOP:

Nessuno nelle file del Lecce: l'unica cosa per cui si potrebbero mangiare le mani i giallorossi oggi è il gol divorato da Mancosu allo scadere del primo tempo. Un erroraccio degli azzurrostellati che stava loro per costare la seconda rete subita. La Paganese batte subito una punizione in area: la palla è servita su un vassoio d'argento a Mancosu che non riesce però a piazzarla a porta vuota. Ma è veramente troppo poco per bocciare qualcuno nelle file dei salentini in questa giornata di trionfo STANDING OVATION

Federico Nacci (Paganese): termina in modo inglorioso la gara del centrocampista azzurrostellato, espulso per doppia ammonizione all'83'. E' il primo a finire nella lista dei cattivi per un fallo ai danni di Arrigoni, poi una gamba tesa gratuita su Mancosu che avrebbe potuto farsi male seriamente, gli costa il secondo giallo e l'espulsione. Anche Nicholas Bensaja - oggi al rientro - non brilla: bene solo nei primi 15', poi è stato annullato dalla presenza su di lui di Armellino C'E' ANCORA DA SOFFRIRE

Da tuttoc.com

Lecce-Paganese 1-0: basta un gol di Armellino.

Termina 1-0 la gara del 'Via del Mare' tra Lecce Paganese, che regala la promozione diretta in B ai giallorossi. E' una rete di Armellino al 17' a permettere ai suoi di fare festa, ma sugli scudi ci va l'ex portiere dei salentini Gomis, che chiude la porta a ripetizione sui tentativi di arrotondare il risultato da parte degli attaccanti di casa. Gli azzurrostellati - che hanno impegnato Perucchini con Carini nel primo tempo e con un tiro dal limite di Cesaretti nella ripresa - chiudono in dieci uomini per l'espulsione di Nacci a 7' dal termine. I campani devono sudarsi fino all'ultimo il miglior piazzamento playout: restano infatti al terzultimo posto, ma vengono messi nel mirino dal Racing Fondi che oggi ha vinto 3-0 in casa del già retrocesso Akragas portandosi a sole 2 lunghezze di distanza. 

Da tuttoc.com

Lecce-Paganese 1-0: salentini in B azzurrostellati ai playout.

27.4.18

Schiraldi a tuttoc.com: "Lecce attenzione: la Paganese non farà la comparsa".

"Il Lecce deve fare attenzione a non sottovalutare la gara di domenica. Si tratta senza ombra di dubbio della più importante degli ultimi anni, ma la Paganese arriverà al Via del Mare non per fare la comparsa nella festa dei pugliesi. C’è una posizione ‘privilegiata’ da difendere nella griglia play-out e che garantirebbe agli azzurrostellati di poter disporre di due risultati su tre in entrambe le sfide. La spinta del pubblico sarà decisiva e mi auguro per il Lecce che il campionato possano chiuderlo già domenica. Sarebbe il coronamento di una stagione quasi perfetta, dove tutte le componenti hanno dato il massimo. Liverani? Ha svolto un lavoro egregio, le sue qualità non le scopriamo di certo oggi". 

Così il procuratore Giuseppe Schiraldi, ai microfoni di ReggioNelPallone.it, ha analizzato la partita che potrebbe regalare al Lecce la promozione in cadetteria tanto attesa.

da www.tuttoc.com

26.4.18

La partita del tifoso - Aiutati che Dio t'aiuta, ma noi non la meritiamo tutta questa benevolenza.

Se è vero che “Aiutati che Dio ti aiuta…”, non si può certo dire che noi quest’anno abbiamo fatto di tutto per meritare la benevolenza di chi, stando al di sopra di tutto e tutti, avrebbe avuto la facoltà di spingerci verso una salvezza diretta e, onestamente, immeritata. E dire che questo campionato è il più facile degli ultimi anni: ci sono due sole retrocessioni; addirittura se fai quintultimo ti salvi; a novembre era chiaro a tutti che l’Akragas avrebbe fatto una discesa diretta in D; a Natale, la stessa Akragas si avviava a retrocedere senza neppure passare per i playout e quindi anche fare quartultimo era buono; l’Andria, penalizzata, senza testa né coda, con mezzo piede agli spareggi e con un uomo in meno, vince a Pagani una partita indecente ricevendo così l’abbrivio per una rincorsa-salvezza, puntualmente portata a termine; il Fondi avrà fatto non più di 6-7 punti nel girone di ritorno ed era un’altra papabile alla retrocessione diretta. 

Macché, noi siamo dei signori e non approfittiamo delle disgrazie degli altri! A questo punto, non mi resta che sperare (io lo faccio, godo delle disgrazie altrui, altrimenti rischio che questo campionato me lo ricorderò per i prossimi venti anni) in una super penalizzazione al Matera. Sembra che i lucani non abbiano pagato niente e nessuno: manco la benzina per il pullman, le bollette di acqua, gas e luce. Un’altra penalizzazione senza dubbio arriverà ma a questo punto, per andare sul sicuro, al Matera dovrebbero togliere una settantina di punti, altrimenti neppure con dieci saremmo capaci di superarli in classifica. Anzi, già che ci troviamo, speriamo in almeno 3-4 punti dati al Fondi: non si sa mai!

Venendo alla mesta attualità, io vi posso dire che ho ancora impressa la scena di Carini che si lascia soffiare il pallone sull’azione del primo gol. E dire che glielo avevo pure urlato: “Cari’, nun ‘t mettere paur!!”, proprio perché una strana sensazione di freddo alla colonna vertebrale mi suggeriva che stava per accadere qualcosa di irreparabile: infatti! Carini si avventa (un parolone) su quel pallone con il disincanto e con il fare di chi: “Vabbuò, pure che non lo prendo io…? Tanto ci siamo salvati due mesi fa. A metà maggio ho anche già prenotato a mare, perché si risparmia. Ma chi li deve fare ‘sti playoff…”. Io ora non me la voglio prendere con il buon centrale difensivo perché, si sa, il calcio è un gioco di collettivo però… Però Carini è al centro delle nostre attenzioni e tutti noi ci stiamo chiedendo come fare per appilare almeno qualche buco del colabrodo che è la nostra difesa. E qui ci viene in soccorso un vecchio tifoso che vanta più partite di quanti capelli possa contare sulla testa. Sto parlando di “Giggione”, al quale ci siamo rivolti dall’alto della sua esperienza e lui: “Mettiamoci una sedia al posto di Carini. Almeno, ogni tanto, una sedia lo può fermare un avversario, magari qualche attaccante ci sbatte contro… E comunque, è difficile dribblare… una sedia!”.

Ma questo, a parte gli scherzi, non è certo il momento della contestazione. Questo è il momento del sostegno incondizionato e del tifo. Se saranno, come sembra oramai fatale, playout, dobbiamo invadere il piccolo stadio di Fondi, come avremmo fatto una decina di anni fa. E questo perché, se da allora sono cambiati i calciatori e gli allenatori, ciò che resta è la stella che sfoggiamo sulla stupenda casacca azzurra e orgoglio, attaccamento e passione per questa meraviglia non deve mai mancare.

Ciò detto, io non vedo l’ora che questo campionato finisca. Non vedo l’ora di impegnare le mie domeniche in piacevoli e stimolanti gite fuori porta. Ho già in mente la mia prima meta; ma che dico? Il mio primo viaggio sarà quasi un pellegrinaggio: Vallo della Lucania! Avit sta’ bbuon cient ann….

Alberto Maria Cesarano
© Paganesemania - Riproduzione riservata

24.4.18

La Paganese vista da...Nocera! - Tradimento al Torre!

Avevo deciso di non scrivere una riga, sull'obrobbio tecnico, a cui hanno assistito gli impavidi tifosi azzurri che ancora credevano in questa squadra. Poi, sbollita l'iniziale idea, ho deciso di farlo perchè credo che sia giusto rimarcare l'oscenità calcistica che si è visssuta ieri pomeriggio. Che la Paganese 2017-'18 fosse la più scarsa formazione, forse solo quella di Maurizi edizione 2013-'14 stava un gradino sotto, dell'era Trapani non è che lo dovevamo scoprire alla terz'ultima giornata ma contro la Sicula Leonzio s'è andati oltre! Non dal punto di vista tecnico - quello ripeto ce ne siamo accorti già dalle prime giornate - con colpe che vanno a cascata: società, direttore sportivo, calciatori, allenatori. Che questa squadra galleggiasse sull'altalena delle motivazioni, da prestazioni positive ad altre inguradabili, ce ne avevamo fatto una ragione. Quello che non ci aspettavamo e' il TRADIMENTO di un'intera squadra fatto all'allenatore, alla società, alla tifoseria. Si può sbagliare partita, si possono sbagliare un gol, come quello incredibile fallito da Talamo nel recupero, ma ciò che non si può ammettere è l'atteggiamento messo in campo da tutti. 

Ieri al Torre ho potuto ammirare tre cose: la splendida giornata estiva, fuori stagione, il meraviglioso manto erboso, calpestato indegnamente da fantasmi vestiti d'azzurro, e la Curva Nord che ha dato un esempio di civiltà e maturità infinita. Ho dei limpidi ricordi di partite del genere di venti, trent'anni fa, quando per prestazioni meno squallide sarebbe stato meno da educande il comportamento della tifoseria azzurra. Effettivamente, rivolgendogli le spalle, il cuore della tifoseria azzurra cantava che, quella azzurra, era una maglia non meritevole di essere indossata. Traditi tutti! Uno 'spettacolo' (che parolone!) che aveva le sembianze di una pugnalata da chi non te l'aspetti nel momento meno appropriato. E' come se un tuo amico ti inviti a cena e appena entri in casa ti aggredisce. Prestazione inconcepibile dopo due settimane di lavoro, calciatori che camminavano in campo sempre raggiunti e superati nei duelli. Anche il motorino Ngamba aveva il freno tirato. Ma qui stiamo ancora nell'aspetto fisico ma quando soprattutto il cuore e la testa vengono meno è un tradimento in piena regola.

Se qualcuno non conoscesse la classifica, vedendo la partita, avrebbe pensato che la Sicula Leonzio era terz'ultima e si giocava l'ultima carta per la salvezza diretta e la Paganese era già salva con la testa in vacanza. Svuotata e senza cuore, senza motivazioni, ma queste partite non si caricano da sole ?, calciatori svagati ed incapaci di reagire, cambiare marcia, spirito. Quando poi è uscito il capitano Scarpa anzichè rimboccarsi le maniche ed aiutarsi a vicenda, raddoppiando gli sforzi, c'è stato il crollo totale. Di aspetti tecnici non ne parlo non allineandoli agli standar naturali di una serie C, ma almeno di due categorie inferiori. Penso sinceramente che ieri anche una formazione d'Eccellenza, motivata, coraggiosa, avrebbe battuto questa squadra, che non chiamo Paganese perchè ho profondo rispetto di questo nome, di questi colori che viaggiano da oltre novant'anni per lo stivale calcistico, per questa maglia macchiata ieri da una prestazione indecorosa. Un tifoso seduto alle mie spalle in tribuna al termine l'ho sentito susssurrare: "Mi hanno fatto perdere la passione". Poi ci si lamenta che lo stadio è vuoto ma come potrebbe essere altrimenti con "spettacoli" del genere. Ma il peggio l'ho sentito in sala stampa quando il tecnico  De Sanzo che non sapeva come cospargersi il capo di cenere scusandosi, come quando un proprio figlio combina un guaio per giustificarlo, ha preferito tacere per non buttare la biancheria dalla finestra. Un tradimento consumato nello spogliatoio in cui è bene che De Sanzo faccia pulizia, quelle primaverili, prima che sia troppo tardi anche perchè questa non può essere una "sua" squadra. Con questa mentalità i play-out si perdono se giochiamo il ritorno in casa, se il Fondi gioca bendato e se iniziamo le partite con due reti di vantaggio.

Peppe Nocera per PaganeseMania

23.4.18

Una Paganese da horror che si sveglia troppo tardi. La Sicula Leonzio passa al Torre.


Se avesse fatto per tutta la gara ciò che ha fatto nei minuti di recupero, forse la partita si poteva non perdere, addirittura pensare di vincere. Ma la Paganese, inspiegabilmente, dorme per tutta la gara, è scarica mentalmente e non è pronta al duello fisico con la Sicula Leonzio. I siciliani sbancano il Torre con brivido finale. Bollino porta avanti i suoi sfruttando l'ennesimo orrore di Carini, Lescano al 90' quasi la chiude su rigore. Cernigoi alimenta le speranze azzurrostellate ad inizio recupero, mentre prima del triplice fischio Talamo spreca un'opportunità incredibile. Non inganni l'epilogo: la Sicula ha meritato il successo e ha costruito le occasioni per il raddoppio più volte. Anche quando è rimasta in dieci a fine primo tempo per il rosso al portiere Narciso

A spezzare l'equilibrio è una toppata clamorosa di Carini che cicca l'intervento su un lancio dalle retrovie e spiana la strada a Marano: il centrocampista supera anche Gomis e appoggia per Bollino che tutto solo deposita in rete il gol del vantaggio. L'ex segna e non esulta, la Paganese è in bambola e risponde con un colpo di testa di Cesaretti fuori misura (14'). Poco dopo tegola per la Paganese che deve rinunciare a Scarpa, out per un problema al polpaccio. La Sicula Leonzio, invece, sfrutta le disattenzioni continue degli azzurrostellati e sfiora a più ripresa la rete del raddoppio. Quella più importante al 20' con un colpo di testa di Foggia che Gomis respinge da campione. Al 36' possibile svolta del match, con Narciso che secondo la terna tocca il pallone con la mano fuori dall'area di rigore. 

Nella ripresa non cambia nulla tatticamente De Sanzo e la Paganese rischia addirittura di subire il 2-0 con una ripartenza fulminea sprecata da Bollino. Il tecnico calabrese si gioca la carta Cuppone passando ad un 4-3-1-2 ma gli attaccanti sono evanescenti e Cesaretti si attiva poche volte. La Sicula Leonzio, invece, alza il muro difensivo e Diana cambia spesso e volentieri lo schieramento dei suoi. All'ultimo minuto i bianconeri chiudono la contesa, col calcio di rigore conquistato e realizzato da Lescano, abile a prendere il tempo a Piana e trovare il contatto con Gomis. Nel recupero accade l'inverosimile, con i siciliani che abbassano la tensione e subiscono il 2-1 di Cernigoi con un tiro dal limite. In pieno recupero, Cesaretti serve Talamo in mischia ma l'attaccante napoletano - solo contro Ciotti - spara altissimo. Sarebbe stato il punto che avrebbe dato alla la matematica certezza di disputare il ritorno dei playout in casa. Perchè adesso, parlare di salvezza diretta, diventa sempre più complicato.

MARCATORI: pt 10' Bollino (S); st 44' rig. Lescano (S), 46' Cernigoi (P)

PAGANESE (3-5-2): Gomis; Carini (11' st Tazza), Piana, Acampora (25' st Talamo); Ngamba, Tascone, Nacci, Scarpa (15' pt Maiorano, 11' st Cuppone), Della Corte; Cernigoi, Cesaretti. A disp.: Marone, Galli, Meroni, Bernardini, Pavan, Boggian, Dinielli, Grillo. All.: De Sanzo.

SICULA LEONZIO (4-3-3): Narciso; Aquilanti, Camilleri, Gianola, Squillace; Marano (1' st Pollace), Cozza, Esposito; Bollino (30' st Davì), Foggia (30' st Lescano), Gammone (39' pt Ciotti). A disp.: Monteleone, Giuliano, Granata, D'Angelo, De Felice, Russo, Petermann, Arcidiacono. All.: Diana.

ARBITRO: Pashuku di Albano Laziale (Cavallina - Bruni)

NOTE: spettatori 500 circa. Espulso al 36' pt Narciso. Ammoniti: Esposito, Nacci, Tascone, Gomis, Lescano. Angoli: 5-3. Recupero: pt 3', st 6'.

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

De Sanzo: “Prova pietosa, chiedo scusa a tutti”.


La Paganese perde in casa con la Sicula Leonzio e complica ancor di più quella che è la corsa alla salvezza. Di conseguenza non può che presentarsi deluso mister De Sanzo in conferenza stampa nell’analizzare una gara che ha visto gli azzurrostellati essere un superiorità numerica per poco più di 50 minuti di gioco. Ecco quanto emerso dalle sue parole:

“Chiedo scusa a tutti per quello visto in campo, una partita pietosa da uno scenario allucinante. Avevamo motivazioni e tanto altro, ma non l’abbiamo dimostrato in campo. Non mi abbatto e non mi avvilisco, ma una partita del genere non la vedevo da tanti anni. Perdere ci sta, ma non in questa maniera. Dobbiamo ora rimboccarci le maniche per avere per lo meno lo scontro diretto a favore con il Fondi. Oggi avevamo molti problemi, soprattutto dal punto di vista degli infortunati. Non abbiamo però scusanti perché doveva vedersi una squadra diversa in campo. Voglio rivedere la squadra del primo mese in cui ho allenato questa rosa. Come al solito ci sono sempre le solite disattenzioni, ci siamo fatti praticamente gol da soli. Mi assumo le mie responsabilità, ma chi vuole mollare, andasse via. Maiorano? L’ho dovuto togliere nella ripresa perché volevo cambiare modo di gioco, dovevo dare più equilibrio alla squadra.

DA WWW.ZONACALCIO.NET

22.4.18

Una Paganese imbarazzante, anzi sconcertante.


Nella foto, il momento dell’espulsione del portiere Narciso
Di Nino Ruggiero 
La Paganese che non ti aspetti. Imbarazzante, che più imbarazzante proprio non si può; direi proprio sconcertante. La Sicula Leonzio – ridotta in dieci per l’espulsione del portiere Narciso – gioca facile contro una squadra che sembra in disarmo; vince e si rifà della sconfitta subìta all’andata per tre reti a zero. Ma può mai essere in disarmo una squadra che è con l’acqua alla gola e che per sopravvivere è condannata ormai alla disputa dei play-out? Ecco perché parlavo all’inizio di una squadra imbarazzante, una squadra che sembra in caduta libera e che – nella giornata del riscatto da tutti auspicato – gioca forse la più brutta partita della stagione. Si, lo so, questo campionato ha presentato un vero campionario di brutte partite; ma credetemi, soprattutto voi che la gara non l’avete vista, la Paganese non ha mai dato l’impressione di poter capovolgere il risultato compromesso dopo un quarto d’ora da un incredibile svarione difensivo, uno dei tanti che quest’anno caratterizza la fase difensiva della squadra.

L’unica fiammata di orgoglio la Paganese l’ha avuta sul finale di partita, dopo aver incassato il secondo gol, quando oramai si era ai tempi di recupero. Una scudisciata di Cernigoi ha colto quasi di sorpresa uno sparuto gruppo che, sconfortato, tra cento indicibili imprecazioni, stava abbandonando la tribuna. Un gol bellissimo per ideazione e realizzazione, una secchiata di acqua fresca in un deserto assolato. Il tempo di mettere la palla al centro e di imprecare ancora per un gol impossibile da fallire a pochi metri dalla porta da parte di Talamo.

Solo due fiammate, in due minuti e a tempo abbondantemente scaduto. Possono bastare per giustificare una gara incolore? Assolutamente no, specie se si considera che c’è ancora un traguardo da raggiungere e che lo stesso si può tagliare solo se la squadra riuscirà a dare in termini di concretezza tutto quello che non sarà mai in grado di dare in termini tecnici.
Adesso sarà il caso di chiarirsi per bene le idee. Dovranno farlo Raffaele Trapani e Fabio De Sanzo. Archiviata la speranza di riuscire a salvarsi evitando i play-out, si dovrà lavorare solo pensando alle due partite che a Pagani nessuno avrebbe mai voluto giocare. Oramai è il Fondi che è nel mirino e nessun miracolo calcistico potrà evitare la doppia sfida; la prima in terra laziale, la seconda al “Marcello Torre”. 

Speriamo sia almeno così.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Top&Flop di Paganese-Sicula Leonzio 1-2.

TOP

Tascone (Paganese): prova a reggere la mediana con una prova di sostanza e quantità. Vince il duello a distanza con i centrocampisti bianconeri. Prova ad inserirsi in avanti qualche volta, ma viene stoppato dalla rocciosa retroguardia ospite.VOLENTEROSO

Gianola (Sicula Leonzio): un muro invalicabile. E’ questo Giorgio Gianola, che vince tutti o quasi i duelli fisici con gli attaccanti azzurrostellati. Piace e non poco la sua sicurezza nel saper impostare la manovra dalle retrovie. ROCCIOSO

 

FLOP

Carini (Paganese): l’errore in occasione del vantaggio bianconero, è un qualcosa di terribile. E pensare che è uno dei più esperti, e quindi dovrebbe dare il “buon esempio” ai giovani in quel tipo di disimpegni. Prestazione assolutamente insufficiente per l’ex Modena. SBADATO

Narciso (Sicula Leonzio): va con troppa leggerezza su una sfera traballante al limite, e per sbaglio la prende con le mani. Espulsione che sembra esser sacrosanta. Per fortuna che i suoi compagni portano a casa ugualmente i tre punti, nonostante l’uomo in meno. TESTA ALTROVE

Da tuttoc.com

Paganese-Sicula Leonzio 1-2: gli azzurrostellati più brutti della stagione.

Una Sicula Leonzio stoica, che nonostante l’uomo in meno per oltre un tempo di gioco, espugna il “Marcello Torre” di Pagani, incamerando tre punti fondamentali in ottica playoff. Finisce due a uno la sfida contro la Paganese. Pronti e via, e la Sicula passa. Dormita difensiva di Carini e Marano che riesce ad involarsi in area saltando anche Gomis. Una volta saltato il portiere, servizio centrale per Bollino e vantaggio bianconero. La Paganese stenta a reagire, ma al 37’ ecco l’espulsione del portiere ospite Narciso. L’ex Foggia, infatti, prende il pallone con le mani fuori dall’area facendosi espellere da Pashuku. Nella ripresa il match è un monologo, o quasi, azzurrostellato, ma al 90’ ecco la doccia fredda con il raddoppio ospite di Lescano che si procura e realizza un penalty. Il match sembra concluso, ma al 91’ Cernigoi buca in area e batte Ciotti, per l’1-2 finale. La truppa di De Sanzo, con questa sconfitta, dice praticamente addio o quasi ai sogni di salvezza diretta.

Da tuttoc.com

Paganese-Sicula Leonzio 1-2: crollo casalingo e addio sogni di salvezza diretta.

20.4.18

Il TAF penalizza Matera, Siracusa e Akragas.

Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto da Cesare Mastrocola ha sanzionato quattro società di Lega Pro per alcune violazioni CO.VI.SO.C. Il TFN ha inflitto 6 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva ad Arezzo (Girone A di Serie C) e Matera (Girone C di Serie C), 4 punti all’Akragas (Girone C di Serie C) e 1 punto al Siracusa (Girone C di Serie C).

Ecco la classifica aggiornata dopo le squalifiche.


19.4.18

Lavoro personalizzato per Meroni. Influenza per Pavan.

Continua la preparazione settimanale al Superga di Mercato San Severino per la Paganese. Ieri la squadra si è dedicata ad attivazione e circuito di forza con il prof. Ambrosio. Poi una partita a campo ridotto sotto la guida di mister De Sanzo. Meroni ha invece svolto lavoro personalizzato, mentre era assente Pavan per uno stato influenzale.

Da www.tuttoc.com

La Paganese vista da...Nocera! - Più in Fond...I.

Eppure, partendo dalla sfida proprio della Paganese a Fondi con quella rocambolesca vittoria al fotofinish e dalle incredibili "remuntade" in Europa delle squadre italiane tutti noi, in trasmissione venerdì, ci siamo cascati. Siamo cascati nel brivido delle tabelle e dei pronostici, pro Paganese, in vista della domenica che vedeva gli azzurri riposare ed i tifosi gufare. Come avete visto dai risultati, è stata una domenica fallimentare. Il match su cui, venerdì, avevamo messo gli occhi era quello del Bisceglie con la Reggina, dove davamo per spacciati i calabresi privi anche di Mezavilla e dell'attaccante Bianchimano infortunato. Avevamo fatto tutti i calcoli possibili che vedevano sempre la Reggina sconfitta, a -1 dalla Paganese, che avrebbe mantenuto nel mirino gli amaranto per la salvezza diretta. Risultato finale: la Reggina espugna il terreno dei nerazzurrostellati per 2-1. Allora avevamo detto che bisognava attenzionare anche la Fidelis Andria attesa da un calendario tutt'altro facile, partendo dalla trasferta di Trapani. Al "Provinciale" i pugliesi erano addirittura passati in vantaggio per poi farsi raggiungere per il pareggio finale. Avevamo una mezza speranza nel Catanzaro che praticamente è quasi salvo, anzi s'è salvato nella settimana perfetta per i giallorossi: prosciolti dall'appello per il presunto illecito con l'Avellino e vittoria sul Siracusa. Ci mancava solo che il Fondi facesse risultato a Lecce... 

Proprio la formazione laziale sarà a questo punto, avendo gli azzurrostellati accumulato quattro lunghezze di ritardo (e con gli scontri diretti a sfavore) dalla Reggina e dall'Andria, sempre più nel mirino della Paganese per due obiettivi. Il primo, ancora in piedi a livello matematico, è quello, nelle ultime tre giornate, di aumentare il distacco a nove punti per la salvezza diretta; il secondo è che probabilmente si avvicina sempre più, dopo questo turno di campionato, la ghigliottina dei playout per la Paganese proprio con il Fondi. Da domenica la Paganese ritornerà a scendere in campo ospitando la Sicula Leonzio, prima di recarsi a Lecce e poi ricevere al Torre per l'ultima casalinga il Catanzaro. Il Fondi invece ritornerà domenica al "Purificato" dove ospiterà il Catanzaro prima di recarsi, quasi in gita ad Agrigento, e chiudere in casa ospitando il Bisceglie che al momento dista sei punti dalla Paganese. Lascio a voi tutti l'ingrato compito di fare tabelle e calcoli...noi abbiamo già dato.

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

17.4.18

Oggi la ripresa per la partita con la Sicula Leonzio.


Come da programma di mister De Sanzo e il suo staff, nel pomeriggio di ieri la squadra riprende gli allenamenti: domenica al Torre la partita con la Sicula Leonzio ore 14:30.

Oggi altro allenamento pomeridiano al Superga di Mercato San Severino.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

Christian Cesaretti a Zona Calcio: "La Paganese deve salvarsi, questa è la mia migliore stagione. Che gol con il Fondi, nel calcio ci vorrebbero più presidenti come Trapani".


Da ZonaCalcio.net

Christian Cesaretti è stata una delle grandi scelte del direttore sportivo Bocchetti, con il suo gol, l’ultimo di pregevole fattura, sta trascinando la Paganese nella rincorsa salvezza. L’ex Santarcangelo ha trovato a Pagani l’ambiente ideale per esplodere e acquisire continuità non solo in termini realizzativi, che l’hanno reso anche per tali motivi un esempio per i tanti giovani di valore presenti nella compagine campana.

In esclusiva a ZonaCalcio.net è intervenuto Christian Cesaretti, il quale ai nostri microfoni si è soffermato sulla corsa alla salvezza e sulla voglia di raggiungerla il prima possibile, sulla sua grande stagione e sull’importanza di aver accettato la corte della Paganese.

Vittoria con il Fondi – “Portiamo a casa tre punti fondamentali, capendo le cose che dobbiamo e soprattutto non dobbiamo fare, visto che eravamo in vantaggio di un uomo e di due gol, per fortuna che ci ha pensato Bensaja.”

De Sanzo – “E’ il simbolo della Paganese, in passato è stato il capitano di questa squadra. Un vero lottatore, un sanguigno, uno che prepara la partita con la giusta cattiveria. De Sanzo è un grandissimo professionista, che si è messo a disposizione del gruppo, basando sul dialogo quotidiano il rapporto con noi.”

Scelta azzeccata – “Il direttore Bocchetti mi ha contattato ad inizio giugno, ma io volevo rimanere vicino casa. La Paganese ha però davvero creduto in me, e questa scelta si è rivelata davvero azzeccata. Questa realtà vive di calcio, io sono trattato benissimo, la tifoseria è molto calorosa. La Paganese non ti fa mancare nulla, encomiabile sul piano organizzativo, per i giovani tale ambiente è ideale.”

Veterani – “E’ importante la presenza di 4-5 veterani che permettano di far crescere i giovani e non solo con gli elogi.”

Che fase offensiva – “Abbiamo subito troppi gol, ma questo numero è anche falsato da alcuni nostri passi falsi, ci mancava forse un po’ di equilibrio. In fase offensiva stiamo facendo bene, grazie all’apporto di tutta la squadra, inoltre in avanti abbiamo le capacità di trovare la giocata individuale.”

Migliore stagione – “Già avevo indossato la fascia di capitano al Pontedera, ma è stata un’emozione importante assumere tale responsabilità, anche per solo due giornate, impreziosita anche dal gol. Sono contento della mia stagione, che reputo la migliore, dove sto offrendo ottime prestazioni e non solo in termini realizzativi, finalmente ho trovato la continuità che mi mancava.”

Tecnici – “Sono molto legato a Paolo Indiani, ma devo riconoscere che sul piano tattico e tecnico mi ha dato tanto Roberto Stellone, e credo che in una futura carriera da allenatore prenderò spunto da lui. Inoltre sono convinto che Marcolini, che ho avuto la scorsa stagione, avrà una grande carriera.”

Idolo – “Essendo appassionato del Milan, il mio idolo è Shevchenko, uno degli attaccanti più completi della storia della Serie A.”

Empoli ed esempi – “Devo tanto all’Empoli, dove ho potuto lavorare con grandi calciatori come Tavano, Coralli, Eder, Saudati, Vannucchi e Buscè. Conoscendo le qualità di Tavano e Coralli ero consapevole che avrebbero continuato a segnare, agevolati anche dal riaver abbracciato Silvio Baldini.”

Under e over – “Non sono particolarmente favorevole a tale regola, visto che quando ero under ho meritato sul campo il posto da titolare. Un giovane bravo gioca a prescindere da qualsiasi regola.”

Serbatoio di talenti – “Certo, ci sono tanti giocatori che possono dimostrare il loro valore in B, a volte siamo restii a pescare in C, ma bisogna dare maggiore risalto a tale categoria, personalmente sono consapevole di essere maturato tardi ma sicuramente ho tanta voglia un giorno rimisurami in cadetteria.”

Trapani – “Con il presidente ho un ottimo rapporto, quando ci incontriamo parliamo per ore di calcio, è fortemente legato alla squadra e ai tifosi, ci vorrebbero tanti presidenti come lui.”

Direttore Bocchetti – “Ha dimostrato di saperci fare, parliamo di un direttore giovane ed ambizioso, al quale auguro una grande carriera.”

Dieci volte – “Sicuramente al Fondi la scorsa settimana ho realizzato il gol più della mia carriera, nonostante per un’importanza meriti una menzione quello di Lecce, l’ho riguardato una decina di volte.”
Tanta benzina – “Stiamo lavorando parecchio, mettendo tanta benzina per questo rush finale dove noi contiamo di salvarci direttamente, vogliamo arrivare nel migliore dei modi alla partita con la Sicula, sono tre punti indispensabili.”

ZonaCalcio ringrazia Christian Cesaretti e l’Area Comunicazione della Paganese per la cortesia e la disponibilità. La riproduzione dell’intervista totale o parziale è consentita solo su autorizzazione della Direzione di ZonaCalcio.

10.4.18

Il punto sulla lotta-salvezza: sprint Paganese, Reggina stentata.


Tre giornate alla fine del campionato di Serie C.

L’ultimo week end in Serie C ha dato importanti risposte per quanto riguarda la lotta salvezza. La Paganese, con la spettacolare vittoria col Fondi, ha conquistato tre punti vitali. Gli azzurrostellati ora hanno ben sei punti di vantaggio sui laziali, penultimi. C’è stata invece una sconfitta per la Reggina battuta dal Lecce, mentre la Fidelis Andria ha vinto, con fatica, lo scontro con l’Akragas, ultimo e già retrocesso in Serie D. Abbiamo una situazione però ancora da delineare nel Girone C, che desta particolare attenzione.

Tre squadre in soli tre punti: Fidelis Andria 35, Reggina 33, Paganese 32. Con il Fondi invece più distaccato a 26. Qui probabilmente una sorta di punto d’incontro per i tre club sopra citati. Il regolamento dice che, se il distacco fra la penultima, cioè in questo caso la squadra allenata da mister Luiso, e la terz’ultima, fosse maggiore di otto punti, allora si eviterebbero i play out. Insomma, la lotta quindi si racchiuderebbe in una gara nell’aumentare il distacco dai pontini.
In questo strano caos possiamo quindi andare ad analizzare il prossimo turno di campionato. I campani sono chiamati al turno di riposo, mentre Reggina e Fidelis Andria sono impegnate rispettivamente contro Bisceglie e Trapani. Due sfide fuori casa sicuramente non facili, con gli amaranto però a confrontarsi con un club di minore peso rispetto ai granata. Infine il Fondi gioca in casa del Lecce, match ancora più arduo. Per la Paganese invece, gare da “gustarsi” dal divano di casa, con la speranza che tutte le compagini perdano punti. In una lotta che diventa sempre più ardua, con sempre meno giornate alla fine di questo difficile campionato.

da zonacalcio.net

La Paganese vista da...Nocera! - Tra emozioni, sofferenza e devozione.

Sinceramente in tanti anni (37) che seguo la Paganese non ricordo una partita del genere. Anche il 4-3 contro il Campania agli inizi degli anni ottanta, quando con mio padre andai via dopo il momentaneo 1-3 per la formazione del presidente Morra Greco, impallidisce. Pensavo di aver visto tutto, sino ad ora, in una partita di calcio ed invece no! 

Mi risulta difficile capire lo stato d'animo dopo una vittoria del genere figlia di una difesa inguardabile, come in tutta la stagione, ed i 53 gol subiti - seconda peggiore dietro solo a quella dell'Akragas con 58 -  lo dimostrano. Non riesco a valutare le cose positive, a parte i tre punti, perchè si stava buttando alle ortiche una vittoria blindata, con un doppio vantaggio a quindici dal termine e con un uomo in più. Troppo brutti in difesa con gol incredibili subiti con una leggerezza imbarazzante nelle marcature; troppo belli invece quelli in attacco con i primi gol di Cernigoi - li avevamo invocati in trasmissione venerdì - e di uno straripante Cesaretti. Quest'ultimo ha fatto impazzire letteralmente il proprio marcatore mettendo a segnouna doppietta, che lo proietta in doppia cifra (10) oltre a fornire l'assist vincente per la seconda rete di Cernigoi. Divino, invece, il destro a giro di Bensaja che non evita la giusta, secondo me, arrabbiatura dei fantastici tifosi al seguito, anche nel giorno della Festa della Madonna delle Galline. Non voglio nemmeno immaginare se fosse entrato il 5-4 per il Fondi.

A tal proposito senza diventare troppo poco rispettoso della Vergine del Carmelo, come non posso interpretare un intervento Divino della "Mamma re Pavanis", come recitava lo striscione in Viale Trieste, in quei tre minuti di recupero? Si è passato dal gol sbagliato del Fondi alla perla all'incrocio del centrocampista azzurrostellato. Roba da infarto! E' la bellezza e la crudeltà del calcio! Che emoziona, fa soffrire, che ci fa affidare a qualcosa in cui credere con il miracolo che, poi, avviene. Non so voi, ma io ci voglio credere, così come in una salvezza diretta che, nonostante questa pazza vittoria, vedo però ancora difficile. 

Una cosa è certa: la vittoria di Fondi permette alla Paganese di avere il vantaggio, se si arrivasse a pari punti con i laziali, di giocare i Play-out con una migliore posizione in classifica che darebbe agli azzurrostellati la salvezza anche con due pareggi. Visto, però, che nel calcio tutto può succedere, come ci ha dimostrato la gara di ieri, aspettiamo prima di tirare le somme. In settimana tra decisioni sul caso-combine Catanzaro-Avellino e penalizzazioni, la classifica potrebbe essere stravolta.

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Pazza Paganese: è giostra del gol a Fondi. Bensaja al 92esimo regala un successo incredibile.


Serviva una vittoria per alimentare le speranze salvezza diretta ed è prontamente arrivata. Ma in maniera incredibile, pazzesca, ai limiti dell'assurdo. Due volte in vantaggio nel primo tempo, la Paganese si fa rimontare; peggio fa nella ripresa quando, sul 4-2 e l'uomo in più, permette al Fondi di pareggiare. Una magia di Bensaja ha piazzato il 5-4 finale nello scontro diretto salvezza. Ora i pontini sono a -6, con gli azzurrostellati che domenica riposeranno. Il risultato è tanta roba, dopo molte sofferenze e tante beffe - ultima quella nel derby -, ma quanta fatica in una gara che doveva essere già chiusa. Le belle notizie sono i primi gol di Cernigoi, autore di una doppietta ma poi uscito per infortunio, e la doppia cifra di Cesaretti; da rivedere la difesa fin troppo ballerina sui calci piazzati e sulle palle alte.

L'avvio della Paganese non è dei migliori, ma al primo affondo riesce a passare grazie al guizzo di Cernigoi che, su cross di Ngamba, con un preciso pallonetto di testa batte Elezaj. Nonostante lo svantaggio, il Fondi non demorde e a testa bassa prova a rimettersi in partita. Subito colpisce il palo esterno Nolè (11'), poi la supremazia dei rossoblù non produce alcun pericolo fino al pareggio che matura intorno alla mezz'ora: il cross di prima intenzione di Pompei è manna dal cielo per Nolè che in spaccata anticipa i difensori azzurrostellati. L'1-1 meritato quasi accontenta il Fondi e al 41' la Paganese trova la forza per riportarsi di nuovo in avanti. Dopo una bella azione personale, Scarpa inventa un assist al bacio per Cesaretti che da posizione impossibile trafigge Elezaj con una grandissima conclusione. La gestione del vantaggio da parte della Paganese è rivedibile, tanto che all'ultima azione del primo tempo il Racing pareggia, con il colpo di testa di Nolè abile a girare in rete un preciso traversone di Corvia

L'inizio della ripresa, invece, è di marca azzurrostellata: in un quarto d'ora la Paganese sembra mettere la sfida nei binari giusti portandosi addirittura sul 4-2. Cernigoi, servito sul filo del fuorigioco da Cesaretti, supera Elezaj di giustezza (5'), mentre al 13', sull'angolo di Scarpa, è lo stesso Cesaretti che approfitta di una spizzata di Nacci per calare il poker. La partita sembra in controllo per la Paganese, una mano gliela dà anche Nolè che si fa espellere ingenuamente per proteste. Ma gli azzurrostellati confermano di non sapere gestire il risultato perchè nell'ultimo quarto d'ora, in superiorità numerica, subiscono la rimonta del Racing Fondi con Mastropietro e un'autogol di Gomis (Vastola colpisce il palo, poi la palla carambola sul portiere). Nel recupero, dopo che Ciotola manca clamorosamente il quinto gol, Bensaja pesca il jolly dalla distanza con un destro a giro nell'angolino alto che regala una vittoria preziosissima alla Paganese in chiave salvezza. 

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 9' Cernigoi (P), 32' Nolè (F), 41' Cesaretti (P), 45' Nolè (F); st 5' Cernigoi (P), 13' Cesaretti (P), 31' Mastropietro (F), 43' aut. Gomis (F), 47' Bensaja (P)

FONDI (4-3-3): Elezaj; Galasso (42' st Ciotola), Mangraviti, Ghinassi (20' st Corticchia), Pompei; De Martino, Quaini (30' st Vasco), Vastola; Addessi, Corvia (20' st Mastropietro), Nolè. A disp.: Cojocaru, Maldini, Pezone, Ricciardi, Tommaselli, Lazzari, Stikas, Sakaj. All.: Luiso

PAGANESE (3-5-2): Gomis; Carini, Piana, Acampora; Ngamba, Tascone (40' st Bensaja), Nacci, Scarpa, Della Corte (7' st Tazza); Cernigoi (15' st Talamo), Cesaretti. A disp.: Marone, Galli, Maiorano, Bernardini, Pavan, Boggian, Grillo, Cuppone. All.: De Sanzo

ARBITRO: Prontera di Bologna (Di Giacinto - Micaroni)

NOTE: spettatori 400 circa. Espulsi: al 17' st Nolè per proteste, al 37' Lazzari (dalla panchina). Ammoniti: Corticchia, Tazza, Scarpa, Bensaja. Angoli 4-2. Recupero pt 0', st 6'

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

8.4.18

Fondi-Paganese 4-5: tre punti importantissimi. Niente di più.


Nella foto, tratta da Eleven Sports, il secondo gol della Paganese realizzato da Cesaretti su imbeccata di Scarpa

Di Nino Ruggiero

Se vogliamo fare un discorso pratico, dobbiamo partire dalla fine; cioè dal risultato.

Ha vinto la Paganese, ha incamerato tre punti e ha raddoppiato il vantaggio proprio sul Fondi che adesso è distante sei lunghezze. Si può pretendere di più quando in settimana si è detto e scritto che una vittoria degli azzurro stellati avrebbe avuto il significato di un rilancio?

Una vittoria in trasferta non dovrebbe mai lasciare spazio a recriminazioni di ogni tipo, specie quando i tre punti portano prezioso ossigeno; ma a Fondi i tifosi paganesi che hanno problemi di cuore hanno rischiato molto, forse troppo, soprattutto quando la squadra, in vantaggio per 4 a 2, pur essendo in superiorità numerica a causa dell’espulsione di Nolè, si è fatta rimontare sul 4 a 4.

Ho già detto più di una volta che in questa fase finale di campionato i discorsi di natura tecnico-tattica non si possono fare. Primo, perché ancora una volta si dovrebbe tornare al periodo di allestimento della squadra e al discorso oramai stantío del palazzo costruito senza i dovuti pilastri. Secondo, perché quello che conta adesso è solo il raggiungimento della salvezza. Non so se la vittoria di Fondi potrà servire in questa ottica. Certo – per dirla alla Gigi Marzullo – meglio avere tre punti in più che tre punti in meno, ma – in tutta onestà – la conquista della posta in palio, in casa di una diretta concorrente, è l’unica nota positiva della giornata. Altre considerazioni è meglio lasciarle perdere.

Vi dico poche cose della partita; ne farei anche a meno tanto è stata insulsa, ma gli impegni presi con alcuni amici li voglio mantenere. Ancora una volta l’attacco azzurro stellato ha recitato la sua parte; Cesaretti e Cernigoi hanno dato dimostrazione delle loro capacità offensive. Purtroppo è la fase difensiva che se ne è andata a quel paese.

La partita pareva chiusa sul risultato di due a quattro, ma indecisioni difensive a catena hanno dato fiato alle aspirazioni del Fondi. Sul quattro a quattro nessuno si capacitava del fatto che una squadra, la Paganese, potesse essere a disagio contro un’avversaria ridotta in dieci uomini. Per fortuna, ci ha pensato Bensaja con un gran gol, a tempo scaduto, a fissare definitivamente il punteggio sul quattro a cinque. Il mediano, che trova poco spazio in formazione da qualche settimana, ha dipinto una traiettoria infinita, un pallone calciato di destro a rientrare qualche metro oltre il limite dell’area; un tiro “alla Del Piero” che ha terminato la sua corsa nell’angolo alto alla sinistra del portiere del Fondi vanamente proteso in tuffo.

Ecco, tre punti importantissimi. Niente di più.

di Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Top&Flop di Fondi-Paganese.

TOP

Nolè (Fondi): un primo tempo sontuoso il suo. Segna una doppietta da rapace d’area di rigore qual è. Prende anche un palo sullo 0-1. Nella ripresa, però, commette una sciocchezza protestando eccessivamente e si fa espellere, rovinando una prestazione meravigliosa. Rimane comunque in assoluto il migliore dei suoi. DOTTOR JACKYLL E MISTER HYDE

Cesaretti (Paganese): Il migliore in campo. Sigla una doppietta con due tiri al volo e mette un pallone al bacio per il 3-2 di Cernigoi. Una prestazione superlativa la sua. DETERMINANTE

FLOP

Le difese (Fondi e Paganese): una partita importante che termina con questo punteggio fa strano. Entrambe le difese sono state imbarazzanti. Se vogliono ambire alla salvezza, devono assolutamente migliorare. BRIVIDI


Da tuttoc.com

Partita incredibile al Purificato di Fondi: la Paganese prevale per 5-4.

Una partita incredibile quella del Purificato! La Paganese ottiene i tre punti dopo una gara pazzesca! Azzurrostellati che vincono 5-4 sulFondi e agganciano in classifica la Fidelis Andria, al terzultimo posto della Serie C Girone C. Gli ospiti si portano in vantaggio con Cernigoi, bravissimo a segnare con un pallonetto di testa. Il Fondi agguanta l’1-1 con Nolè che in scivolata anticipa il difensore avversario e batte Gomis. Dopo pochi minuti, ancora ospiti che si portano avanti con Cesaretti con un fantastico tiro al volo di destro, ma sullo scadere della prima frazione è ancora Nolè a pareggiare i conti. Nella ripresa realizza una doppietta anche Cernigoi, bravissimo ad incrociare di destro l’assist in profondità di Cesaretti. Proprio l’ex Frosinone porta i suoi sul 4-2, padroni di casa che dopo pochi istanti restano anche in 10 per l’espulsione di Nolè. Il Fondi non demorde e prima trova la rete con Mastropietro e poi agguanta il pari grazie ad un autogol di Gomis. Quando sembra tutto finito, però, Bensaja con un fantastico tiro a giro riporta i suoi in vantaggio! Una partita bellissima e dalle mille emozioni. Paganese che vince e vede la salvezza sempre più a portata di mano. Non basta il grande cuore al Fondi.

Da tuttoc.com

Fondi-Paganese 4-5: il festival del gol.


All’ultimo respiro la Paganese espugna il campo del Fondi (4-5) e torna a sperare nella salvezza diretta. Una gara che ha visto la squadra campana riuscire ad avere la meglio dei laziali solo al secondo minuto di recupero con Bensaja che sigla la rete da tre punti con un gran tiro dalla distanza. Prima è successo davvero di tutto con gli ospiti che al 9′ passano in vantaggio con Cernigo. Poco dopo la mezz’ora il pareggio dei padroni di casa con Nolè. Al 41′ però ci pensa Cesaretti a riportare in vantaggio gli uomini allenati da De Sanzo. Ma è ancora Nolè prima di andare negli spogliatoi a siglare il 2-2. A inizio ripresa i campani si riportano in vantaggio con Cernigo e al 58′ ci pensa Cesaretti, doppietta personale, a siglare il 4-2. Gara finita? Neanche a dirlo. Perché i padroni di casa accorciano le distanze al 76′ con Mastropietro. Poi all’82’ restano in dieci per l’espulsione di Lazzari, ma comunque trovano la forza per realizzare il 4-4 con Vastola e la complicità di Gomis. Ma la beffa per i padroni di casa è dietro l’angolo e la serve il neo entrato Bensaja che al 92′ fissa il risultato sul definitivo 4-5.      

Da www.cronachedellacampania.it                         

Fondi-Paganese 4-5: vittoria epica in chiave salvezza.

3.4.18

Paganese-Casertana 1-1: forza, rimettiamoci in sesto. Non tutto è perduto!


Nella foto, tratta da Eleven Sports, l’azione di Cernigoi che ha portato al suo atterramento e al rigore realizzato da Scarpa

di Nino Ruggiero
Tre erano i punti di vantaggio dell’Andria sulla Paganese e tre rimangono quando mancano solo cinque giornate alla fine del campionato. Brutta cosa dover inseguire, dover vincere per forza per restare in sella alla speranza. Solo le vittorie – quelle che portano i tre punti – a poche giornate dal termine del campionato, sistemano tutto e ti fanno dimenticare tutti i guai, le pene, i dispiaceri accumulati nel corso di una lunga e massacrante stagione agonistica.

La vittoria, questa sconosciuta. Poteva arrivare finalmente contro la Casertana e nessuno si sarebbe scandalizzato per come era scivolata via la gara; era lì lì per concretizzarsi, ma è bastato un calcio d’autore, a tempo scaduto, di un calciatore della Casertana perché il castello faticosamente costruito cedesse d’incanto. E con esso – probabilmente – anche le speranze di una salvezza diretta.
Nei secondi finali, a tempo scaduto, quando oramai si aspettava solo il fischio dell’arbitro, i tre punti in palio, di valore inestimabile stante l’attuale posizione in classifica della Paganese, purtroppo hanno preso così il volo e la Casertana ha pareggiato le sorti della gara. Un solo punto racimolato, quando oramai i giochi parevano fatti, ha solo il sapore della beffa e non sappiamo quanto potrà servire alla causa della salvezza.

Poche cose dirò sull’andamento della gara. Non si è vista la Paganese svanita e suicida di Catania, ma non si è vista nemmeno una squadra in piena salute. In vantaggio di una rete – e sono dieci le reti realizzate da Scarpa – gli atleti in maglia azzurro-stellata non hanno saputo capitalizzare le occasioni da rete create con ripartenze degne di maggiori fortune. Una squadra cinica lo avrebbe fatto; ma la Paganese sconta di settimana in settimana peccati originari, per cui meglio sorvolare. Guardiamo allora avanti, consapevoli di dover affrontare gli impegni futuri puntando tutto e solo sull’orgoglio.
La salvezza diretta, al momento, appare problematica; diciamo difficile. La matematica lascia aperte le speranze degli ottimisti e tutto potrebbe succedere nelle prossime cinque giornate, quelle che restano prima della conclusione del campionato. Ma solo un miracolo o – se volete una Paganese che prendesse a vincere in casa e fuori – potrebbe evitare alla squadra la disputa dei play-out.

Se diamo uno sguardo alla parte bassa della classifica, vediamo che l’Akragas è ormai fuori gioco e quindi è già condannato alla retrocessione diretta. Resta da stabilire – visto che le retrocessioni quest’anno saranno due – l’altra squadra che dovrà tenergli compagnia. Sono Fondi e Paganese, al momento, le squadre che stanno peggio, con un vantaggio in classifica per la Paganese di tre punti rispetto agli avversari pontini. E che ti combina il calendario? proprio Fondi e Paganese domenica prossima si affronteranno in terra laziale. Sarà una specie di assaggio delle due partite (andata e ritorno) che interesseranno le due squadre che saranno chiamate a disputare i play-out.

Ci auguriamo tutti, a dire la verità, che una delle due non sia la Paganese, ma a questo punto del campionato, solo una serie di vittorie degli azzurro-stellati potrebbe evitare alla squadra il traumatico codicillo finale; senza contare che la Paganese dovrà osservare un turno di riposo proprio dopo la partita con il Fondi e quindi giocherà solo quattro delle cinque restanti gare.

Forza, rimettiamoci in sesto. Non tutto è perduto! Buona Pasqua a tutti

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com