27.5.21

Di Napoli resta alla guida della Paganese: sarà il tecnico della prossima stagione.

Si riparte da Lello Di Napoli. Senza neppure un giorno di riflessione, la Paganese ha confermato il tecnico napoletano che ha raggiunto la salvezza nel finale di gara del playout di ritorno contro il Bisceglie. Una riconferma già ufficializzata questo pomeriggio dal club azzurrostellato, suggellata dalla firma sul contratto per la prossima stagione 2021/2022. A Di Napoli, dunque, sarà affidata la guida tecnica per il campionato che verrà, che dovrà essere certamente più tranquillo di quello appena conclusosi. "Il Presidente Raffaele Trapani e tutta la famiglia azzurrostellata entusiasta della scelta augura al Mister un buon lavoro", si legge nella nota stampa della società. 

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24.5.21

Fino all’ultimo respiro.

Pagani da oggi se non ha un nuovo Santo poco ci manca. Ha origini senegalesi, nome esotico: Abu Diop. Gioca a calcio, suggerisce assist importanti e di mestiere fa il goleador. Ne ha fatto due ieri al “Marcello Torre”, di cui uno, quello determinante, che vale la permanenza in serie C, al novantasettesimo, a tempo scaduto. Diop non ha solo segnato due gol pesantissimi: ha suggerito, con il cucchiaino, quello che genitori premurosi di una volta porgevano al bimbo che faceva le bizze, un pallone invitante da depositare solo in rete. Non è tutto; è risultato una spina nel fianco del Bisceglie per tutta la durata della partita e se è vero che di solito il merito di una vittoria è ascrivibile a tutta la squadra nel suo complesso è altrettanto vero che nel calcio non si può fare a meno dei grandi giocatori; e Diop lo è, sacramentato.

Il merito della vittoria al cardiopalma, dunque, ha le indiscutibili stimmate del senegalese, oramai elevato al ruolo che di solito si riserva ai grandi di ogni epoca e di ogni storia.
Alla fine, direte, che ha combinato questo calciatore descritto come il salvatore della Patria?
Partiamo dalla ripresa, è meglio. Memorabile il secondo tempo che inizia proprio con una perla del senegalese. Secondo minuto, l’attaccante si defila sulla sinistra del suo attacco, affronta il suo angelo custode, l’ex Tazza dal dente avvelenato, lo lascia sul posto, stringe al centro e punta verso la porta avversaria. Sull’uscita del portiere Spurio, consegna al centro uno di quegli inviti che nel calcio non si possono rifiutare. Mattia è puntuale all’appuntamento con il gol, anticipa tutti e infila di prepotenza la porta del Bisceglie.

È l’apoteosi. Nelle finali, si diceva una volta, chi segna per prima vince. Ma quello era un altro calcio; erano contemplati gli arroccamenti in difesa; difensori che si incollavano agli avversari e che non concedevano spazi vitali; c’era il battitore libero che spazzava l’area senza pensarci su due volte. Il calcio moderno è diverso, è cambiato anche se non riusciremo mai a capire se in meglio o in peggio.
Ritornando alla partita, gli ospiti – dopo aver subìto la segnatura – cambiano atteggiamento e riescono a pareggiare con un colpo di testa di Rocco. Non è finita: la Paganese riesce a ristabilire le distanze con Diop su rigore, grazie a un indiscutibile fallo commesso in piena area proprio sull’attaccante senegalese. Sembra finita per il Bisceglie che, indomito, però si butta in avanti. Al 91′ i pugliesi riescono a pareggiare.

Accidenti, è finita! con il pareggio la Paganese è retrocessa. Ma Diop non è d’accordo: dal suo magico cilindro, quando il cronometro segna il novantasettesimo minuto di gioco, estrae il colpo del campione mai domo e mette a segno il gol della salvezza.
Adesso è proprio finita. Davvero. La Paganese resta per la sedicesima volta in serie C, un vero record per la categoria, da consegnare agli annali del calcio. Onore e vanto per una piccola società capeggiata dall’inossidabile Raffaele Trapani.

Non è la prima volta che la Paganese nella sua storia più recente vince una partita all’ultimo secondo. La memoria ci porta al gol segnato da Izzo allo scadere del tempo nello scontro epico con la Reggiana e a quello segnato da Fusco sempre allo scadere del tempo con il Fano.
Paganese-Bisceglie è una di quelle gare che non potrai mai dimenticare finché vivi; una di quelle gare che confermano quanto il calcio possa ancora entusiasmare e avvincere, nonostante siano cambiate tante cose. È la risposta indiretta a coloro i quali, pochi per la verità, non si spiegano perché il calcio sia uno sport che è nel cuore di tutti. Mai niente di scontato, mai niente di definito; si vince, si perde, si pareggia, si soffre, ci si dispera quando i risultati sperati non arrivano, ma anche uno sport vero, coinvolgente, espressione di emozioni che non hanno altri aggettivi complementari per accompagnarle, evidenziarle e commentarle.

Emozioni, proprio il sale della vita. Che ve ne fate di una partita piatta, anche dominata, ma che non concede sussulti? Volete mettere la gioia di un risultato acciuffato per i capelli quando tutto sembra deciso, beffardamente deciso? Ma chi può più pensare ancora a un discorso tecnico-tattico di una squadra arrangiata, a un centrocampo orfano di un centrocampista pensante; chi può pensare ancora ai gol da polli presi da una difesa più incerta del solito?

Il finale di gara con il Bisceglie è degno di uno dei migliori film di Dario Argento, forse ispirato a una grande opera di Jean-Luc Godard: “A bout de souffle” (Fino all’ultimo respiro). Era questo il titolo di un vecchio film del 1960. Così è stato: trepidazione fino all’ultimo respiro. Poi la salvezza, alfine, è arrivata.

Qua la mano, vecchia Paganese!

Nino Ruggiero

Pazza Paganese: Diop salva gli azzurrostellati al 97esimo.

Un gol di Diop a tempo scaduto chiude una gara pazza che, col 3-2, consente alla Paganese di restare in Serie C.

Primo tempo di assedio della Paganese che prova fin da subito a recuperare lo svantaggio maturato al Ventura settimana scorsa. Il primo a provarci è Zanini con un destro da fuori che finisce di poco largo. Al 29’ mischia sugli sviluppi di calcio d’angolo, Schiavino si ritrova sui piedi il pallone del vantaggio ma spreca mandando largo. Nel finale gran lavoro di Mendicino che serve Diop in area, il senegalese si gira bene ma ancora una volta la conclusione finisce larga. Porta che sembra stregata e prima frazione che termina a reti bianche.

Al rientro dagli spogliatoi si parte come meglio non si poteva.  Diop incontenibile sull’out di sinistra, con una finta si libera della scivolata di Tazza, entra in area e serve l’inserimento puntuale di Mattia che col suo tap-in segna il preziosissimo gol del vantaggio in favore della Paganese. Al 23’ della ripresa doccia fredda per gli uomini di Di Napoli con il pareggio degli ospiti firmato da Rocco che approfitta di un’amnesia difensiva e mette in rete il cross di Giron. Reazione azzurrostellata Al 38’ arriva invece l’episodio che può cambiare la stagione della Paganese: Vona atterra Diop in area e calcio di rigore. Diop sul dischetto si conferma implacabile e riporta avanti gli azzurrostellati.  Tensione che sale col passare dei minuti e Paganese che si chiude per proteggere il vantaggio. Al 90’ crolla per la seconda volta il castello difensivo con il gol di Zagaria che getta nello sconforto gli azzurrostellati. Sembra finita ma con le ultime forze rimaste, a tempo ormai scaduto, Diop approfitta dell’errore di Gilli, che rinvia male l’ultimo lancio disperato, e mette in rete il gol salvezza che risolleva la Paganese dall’incubo Serie D e fa esplodere la festa. Continua così, nel modo più assurdo e romantico, la storia della Paganese in Serie C per il sedicesimo anno consecutivo.

 PAGANESE-BISCEGLIE 3-2

RETI: 3’st Mattia (P); 23’st Rocco (B); 39’st(R), 97’st Diop;46’st Zagaria.

PAGANESE 3-5-2

Baiocco; Sirignano, Schiavino, Cernuto; Mattia (23’st Scarpa), Onescu (30’st Guadagni), Antezza, Zanini, Squillace; Mendicino (21’st Raffini), Diop.

In panchina: Campani, Esposito, Sbampato, Cigagna, Curci, Bramati, Gaeta, Bonavolontà, Volpicelli. All.: Raffaele Di Napoli.

BISCEGLIE 4-4-2

Spurio; Tazza (10’st Altobello), Vona, Priola, Giron; Pedrini (10’st Sartore), Maimone, Cittadino (27’st Romizi) , Mansour ( 28’st Gilli); Rocco ( 36’st Zagaria), Makota.

In panchina: Russo, De Marino, Cecconi, Ibrahim, Musso, Vitale, Bassano. All.: Giovanni Bucaro.

ARBITRO

 Colombo di Como (Vitali-Salvalaglio; IV Maranesi).

NOTE

Gara disputata a porte chiuse. Ammoniti: Cittadino (B), Pedrini (B), Onescu (P), Antezza (P), Squillace (P), Cigagna (P), Vona (B), Scarpa (P), Maimone (B), Diop(P), Zagaria (B), Giron (B) . Angoli: 9-4. Recupero: 1’pt, 5’st. 

Christian Esposito - paganesemania.it

22.5.21

La Paganese si salva al 97', Diop manda il Bisceglie in Serie D.

Una partita dalle mille emozioni tra Paganese e Bisceglie termina con la salvezza degli azzurrostellati e la retrocessione dei nerazzurri determinata da un gol di Diop al 97esimo.

La Paganese deve ribaltare il 2-1 subito all'andata e ben presto inizia l'assedio. Per tutto il primo tempo però resiste il fortino del Bisceglie.

A inizio ripresa si sblocca la gara: Mattia porta in vantaggio la Paganese. Vantaggio che dura poco perché Rocco ristabilisce subito la parità.

La gara si incattivisce e fioccano le ammonizioni. Al minuto 83 rigore per la Paganese: Diop dal dischetto fa 2-1. Ma il Bisceglie non molla e al 91esimo pareggia con Zagaria. Sembra ormai finita ma addirittura al 97esimo Diop segna la sua doppietta e regala una clamorosa salvezza alla Paganese, condannando il Bisceglie alla Serie D.

Da salerno.iamcalcio.it

17.5.21

Di Napoli: "Ora siamo più liberi, abbiamo un solo risultato".

Lello Di Napoli fatica a raccogliere le idee nel post-partita, alterna la soddisfazione per la reazione della squadra nel secondo tempo al dispiacere per il risultato. Che però - a suo dire - dà un vantaggio alla Paganese al ritorno perchè non permetterà di fare calcoli: servirà solo la vittoria. "Abbiamo sbagliato approccio - ha detto Di Napoli - l'atteggiamento non mi è piaciuto, siamo stati troppo timidi e impauriti, sentendo troppo la posta in palio. Poi però la squadra si è espressa bene, nel secondo tempo non c'è stata partita con una grandissima prestazione da parte nostra. A dir la verità, nei primissimi minuti di partita, noi abbiamo avuto le occasioni più importanti, poi abbiamo concesso a loro che sono stati bravi a concretizzare. Comunque siamo vivi, ci siamo, al ritorno troveranno una Paganese allo stesso livello del secondo tempo, con 24 gladiatori. Io sarò antiquato, mi dispiace per il risultato, ma mentalmente ci fa preparare la gara in un'altra maniera, perchè sappiamo che dobbiamo vincere la partita e abbiamo un solo risultato. Sabato è la finale della finale, dobbiamo lavorare sui dettagli". 

La svolta è avvenuta nella ripresa, in cui la Paganese ha potuto contare su Zanini e con un nuovo modulo: "Zanini era infortunato da un mese, non si può rischiare un giocatore che si è allenato solo una settimana, dovevamo centellinare le forze. Noi giochiamo con dei concetti di gioco, i moduli sono numeri. I ragazzi sono bravi ad essere camaleontici, giocano con determinazione".

Redazione
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foto: Emmanuele Mastrodonato

Andata playout: Bisceglie - Paganese 2-1. Primo tempo shock, sabato servirà vincere per evitare la D.

Se dovesse esserci un'altra occasione a Bisceglie, la Paganese chiederà di cominciare direttamente dal secondo tempo. Come nel playout di due anni fa, la squadra azzurrostellata disputa una prima frazione da censurare salvo poi svegliarsi nella ripresa. Danni limitati, finisce 2-1 al Ventura il primo atto, con il Bisceglie che cambia l'inerzia della doppia sfida e si prende il vantaggio dei due risultati.

Approccio shock della Paganese, scarica mentalmente e fisicamente, al cospetto di un Bisceglie più pimpante, primo su ogni pallone e decisamente più cattivo. Le scelte iniziali di Lello Di Napoli, con Sirignano e Zanini non al top ed in panchina, Bramati ed Antezza a centrocampo, non hanno ripagato, anzi hanno agevolato il gioco rapido sulle corsie laterali della squadra nerazzurra. Il Bisceglie ha messo in difficoltà la Paganese in questo fondamentale, con Sartore e Mansour nel vivo della manovra e che hanno confezionato il gol dell'1-0, con la difesa azzurrostellata impreparata. L'unico sussulto avuto dalla Paganese l'ha prodotto il solito Diop, anticipato in extremis da Spurio, troppo poco rispetto alla verve dei nerazzurri, bravi a raddoppiare prima dell'intervallo. Su angolo dalla destra, Sbampato perde la marcatura di Priola che realizza il 2-0. 

Di Napoli all'intervallo ridisegna la squadra passando al 4-3-1-2 con Zanini e Guadagni che hanno dato maggiore brillantezza. Il centrocampista aveva anche trovato il gol dalla distanza, annullato per fuorigioco del folletto (che era davanti a Spurio). Ma la Paganese versione secondo tempo è sembrata un'altra squadra e a metà frazione ha trovato la rete con Diop, abile a raccogliere l'assist di Zanini e a ridare speranza alla formazione di Di Napoli. Nonostante gli sforzi profusi, il risultato non cambia: fra sette giorni ci sarà un solo risultato a disposizione per evitare la Serie D.

MARCATORI: pt 14’ Makota, 36’ Priola; st 21’ Diop

BISCEGLIE (4-4-2): Spurio; Tazza, Priola, Vona, Giron; Sartore (37' st Bassano), Cittadino (37' st Musso), Maimone, Mansour; Rocco, Makota (15’ st Romizi). A disp.: Russo, De Marino, Cecconi, Ibrahim, Ferrante, Gilli, Vitale, Romizi, Casella, Altobello. All.: Bucaro

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Sbampato (1’ st Guadagni), Schiavino, Cernuto; Mattia (38' st Carotenuto), Onescu, Antezza, Bramati (1’ st Zanini), Squillace; Diop, Mendicino (38' st Scarpa). A disp.: Campani, Esposito, Gaeta, Bonavolontà, Cigagna, Sirignano, Curci, Raffini. All.: Di Napoli

ARBITRO: Vigile di Cosenza (Niedda-D'Elia; IV Feliciani)

NOTE: gara a porte chiuse. Ammoniti: Maimone, Vona, Antezza, Zanini, Carotenuto. Angoli 5-3. Recupero pt 1’, st 4'

Redazione
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foto: Emmanuele Mastrodonato

4.5.21

A mare non ci sono taverne.

di NINO RUGGIERO

Tutto secondo le previsioni in casa Paganese. Il Bisceglie perde a Bari e giocherà i play out da una posizione meno favorevole; prima gara in Puglia, ritorno al “Marcello Torre” con il vantaggio non indifferente per la Paganese di una migliore posizione in classifica. Il che, tradotto, significa che con risultati di parità tra andata e ritorno sarà il Bisceglie a lasciare la serie C. Un vantaggio leggero, forse da speziali, pesato con il bilancino, ma pur sempre un vantaggio.Da un lato, oggi sono tentato di parlare in termini tecnici della partita con la Casertana; da un altro lato mi convinco che sarebbero pensieri sprecati perché adesso il fine ultimo è quello di salvare il salvabile.

Qualcosa però in merito la devo dire, non molto. Non voglio infierire, ma non si può nemmeno sempre tacere. Ad esempio, prendere un gol da un giocatore che, indisturbato, se ne va sulla destra, punta al centro e poi fa fuori una difesa completamente non in linea, non è da squadra che si deve salvare. 

Capisco che in certi casi l’abilità degli avversari è preponderante; che alcuni giocatori hanno nelle corde colpi di alta scuola; ma non riesco a capacitarmi del fatto che in questo cosiddetto calcio moderno non ci sono più i difensori veri, quelli che marcavano stretto il loro uomo e non gli davano un metro di spazio. Ma dove sono finite le famose diagonali difensive che nobilitavano i battitori liberi di una volta, bravi a mettere una pezza ai danni causati da un compagno di difesa?

No, non è possibile dare a un calciatore, peraltro molto bravo, come Pacilli, tanta libertà di movimento, e di consentirgli di fiondare a rete quasi indisturbato. Ma l’avete vista l’azione di cui parlo su Elevan Sport? Io l’ho rivista una infinita di volte. Inconcepibile! Se non lo avete fatto, fatelo: siete ancora in tempo andando a spulciare tra gli highlights.

Lo facesse soprattutto l’allenatore Di Napoli per catechizzare chi lui già sa per l’enorme e madornale leggerezza difensiva; nel calcio, come nella vita, esiste sempre una panacea per i guai provocati. Lo facesse, Di Napoli, e provvedesse alla bisogna, perché adesso, con due gare che sono due finali, non si può più sbagliare.

Per il testo, lasciamo perdere; dovrei dire cose già dette e ridette per tutto il campionato. E non è il caso perché adesso – per il bene della Paganese – bisogna solo guardare al futuro immediato. Quest’anno è andata così e bisogna pensare solo a salvare il salvabile; è triste, forse è anche avvilente, ma altro non si può fare quando non c’è nemmeno più il tempo di pentirsi per qualche errore commesso.

La partita con la Casertana ha confermato una cosa già risaputa: la Paganese non riesce a vivere di luce propria. Ogni volta, quando può risorgere, quando può dare una sterzata vincente al suo deludente campionato, si blocca, annaspa, e deve poi puntare sulle disgrazie delle altre squadre, nella fattispecie il Bisceglie, per poter poi tirare un sospiro di sollievo.

La Paganese forse ha anche mantenuto un cammino in linea con le iniziali aspettative di salvezza, come dice qualcuno della società, ma dovremmo essere tutti d’accordo sul fatto che con una visione di assieme diversa, con qualche acquisto mirato da effettuare in tempi diversi, si poteva anche tentare di evitare la lotteria dei play-out.

Adesso, archiviata la gara con la Casertana, c’è da pensare sin da subito a recuperare le pedine migliori in vista della prima partita che è in programma allo stadio “Ventura” di Bisceglie sabato 15 prossimo. In questo tipo di mare non ci sono più taverne: o dentro o fuori.

La squadra sarà sicuramente diversa da quella vista contro la Casertana, da ridisegnare soprattutto dalla cintola in su con un centrocampo che riesca a fare filtro e, contemporaneamente, sia da supporto ai due attaccanti che Di Napoli prevedibilmente schiererà. Non si può più sperimentare; bisognerà andare sul sicuro schierando elementi che siano in grado di dare il meglio di se stessi e di assicurare continuità e intensità alla manovra. Qualche buona risposta Di Napoli l’ha avuta da Gaeta che forse non è ancora ai livelli super dello scorso anno ma è in grado di assicurare linearità alla squadra e un cambio di passo nei momenti di stanca. Con il rientro di Onescu e Zanini la squadra dovrebbe avere una buona tenuta. Atteso anche il rientro di Diop, che ha scontato le due giornate di squalifica. Il senegalese è l’uomo che può dare più consistenza alle manovre di attacco.

Nino Ruggiero

3.5.21

Casertana-Paganese 1-1: Guadagni risponde a Pacilli, adesso testa al Bisceglie.

Succede tutto nel primo tempo con i padroni di casa a tratti padroni indiscussi del terreno di gioco. Gli uomini di Guidi passano meritatamente in vantaggio con Pacilli che dal limite dell'area trafigge Baiocco. La Paganese dopo un paio di pericoli, conquista un calcio di rigore con Guadagni che approfitta di una respinta di Buschiazzo e viene atterrato da Rillo. Lo stesso fantasista si incarica della battuta dal dischetto e non sbaglia. Poco dopo Bonavolontà svetta da una mischia e calcia di prima intenzione colpendo un clamoroso palo a Zivkovic battuto. 

Nella ripresa le due squadre si accontentano tutto sommato del pari. Baiocco è il protagonista di questa seconda frazione quando prima respinge una mezza rovesciata di Cuppone e poi si supera sulla deviazione in tuffo di Carillo, entrambi non trovano il gol dell'ex. L'unica occasione per gli azzurrostellati capita sulla testa di Raffini con la sfera che termina docile tra le braccia di Zivkovic. Appuntamento sabato 15 Maggio al "Ventura" di Bisceglie per l'andata del playout tra Bisceglie e Paganese. 

CASERTANA-PAGANESE 1-1

CASERTANA 4-3-3

Zivkovic; Hadziosmanovic (45’st De Vivo), Buschiazzo, Carillo, Varesanovic; Rillo (26’st Polito), Bordin, Icardi (18’st Santoro); Pacilli (26’st Longo), Castaldo (45’st De Lucia), Cuppone.
In panchina: Avella, Saracino, Izzillo, De Sarlo, Ciriello, Matese, Del Grosso. Allenatore: Guidi.

PAGANESE 3-5-2

Baiocco; Cigagna (13’st Cernuto), Sbampato, Sirignano (44’st Schiavino); Carotenuto, Gaeta, Bramati (13’st Volpicelli), Bonavolontà (35’st Scarpa), Mattia; Guadagni, Mendicino (13’st Raffini).
In panchina: Campani, Esposito, Squillace, Onescu, Curci. Allenatore: Di Napoli.

ARBITRO: Moriconi di Roma 2 (assistenti: Donato e Biffi; quarto uomo: Tartarone).

RETI: 11’pt Pacilli (C), 39’pt Guadagni (P).

NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Ammoniti: Rillo (C), Buschiazzo (C), Sirignano (P), Polito (C). Angoli: 2-3. Recupero: 0’pt e 3’st.

 Alfonso Esposito