20.11.06

Paganese-Rovigo: rassegna stampa da Il Gazzettino

Esce tra gli applausi il Rovigo a Pagani: sono quelli che tributano i 3500 caldissimi tifosi della Paganese costretta a piegarsi dinanzi alla matricola "terribile". Così sotto il sole quasi primaverile che illumina il pomeriggio allo stadio "Torre" svanisce più di un tabù. Innanzitutto, la temuta aggressività della Paganese (da far dire ad alcuni giocatori veneti che si attendevano un avversario più aggressivo) dinanzi al proprio pubblico che smentisce la sua immeritata fama. Forse, però, ciò che impressiona di più è la scioltezza con cui il Rovigo viola il bunker della Paganese.

Una gara curata nei minimi dettagli alla vigilia e interpretata in maniera sapiente e intelligente dai veneti. Mister Parlato al termine, negli spogliatoi, attribuisce i meriti al "rombo", con i due vertici, difensivo ed offensivo, che alla fine si rivelano la chiave tattica della gara. Dopo la sfuriata iniziale, durata appena venti minuti, senza costrutto, la Paganese comincia a non capirci più nulla rimanendo senza gli abituali punti di riferimento. Rizzi svaria da destra a sinistra sul fronte offensivo. Antonelli, fa la punta di complemento, in difesa poi le cose funzionano al meglio, grazie ad atteggiamento ordinato ed intelligente della linea a quattro. E la Paganese comincia a cedere terreno.

Dopo un primo tempo tranquillo e sornione, ad inizio ripresa il Rovigo cala inaspettatamente la mannaia. Anzi due mannaie. Che "decapitano" definitivamente le velleità della squadra di casa. O meglio, ci vuole anche un pizzico di fortuna che non guasta mai ad aiutare i ragazzi di Parlato che si salvano, nonostante una uscita a vuoto di Dossena, l'unica macchia, grazie ad un clamoroso errore al 35' della ripresa di Ibekwe, che fallisce da pochi passi e che avrebbe potuto invece riaprire l'incontro.

Il resto è un giochino facile. Tenendo il pallone ben distante dalla sua porta, il Rovigo si limita a contenere agevolmente la sfuriata della Paganese, negli ultimi venti minuti "armata" con tre attaccanti di ruolo. Di fronte ormai c'è un avversario annebbiato nelle idee e sempre più stanco nella gambe. Tanto che il Rovigo rischia pure il terzo gol, forse un'eccessiva punizione.

Il momento clou è ad inizio ripresa. Il colpo è di quelli a freddo per la Paganese. Una incursione in area ben finalizzata da Gasparello dopo appena quattro minuti. Il colpo di tacco di Rizzi è pregevole ma soprattutto utile a smarcare in area l'attaccante, che con una botta trafigge la rete di Petrocco. Una mazzata psicologica che tramortisce gli uomini di Palumbo. Pronta la sua contromossa con l'inserimento di due attaccanti per spostare il baricentro della squadra di casa. Ma Rizzi, sempre lui, dopo appena otto minuti si insinua in area azzurrostellata e Di Napoli lo atterra per un rigore sacrosanto. Per il Rovigo è il 2 a 0 in otto minuti.Prima di ciò, a parte la supremazia iniziale della squadra di casa, il Rovigo al 20' del primo tempo aveva fallito una ghiottissima occasione con Antonelli (due volte) e Gasparello (una volta) che in un "autentico "flipper" in area non erano stati capaci di superare la selva di gambe dei difensori avversari. La risposta della squadra di casa si faceva attendere solo due minuti, con Fummo però che sparava a lato di poco. Altra occasionissima ancora nel primo tempo al 24' per il Rovigo con Rizzi che si trovava a saltare di testa tutto solo al centro dell'area, spedendo alto sulla traversa. Al rientro in campo il vantaggio subito replicato. Tramortita, la Paganese abbozzava una reazione. Nonostante la grande frenesia dei padroni di casa le occasioni rimanevano poche, i tiri nello specchio della porta del Rovigo restavano a quota zero. Paganese, allora, sempre più priva di idee e di energie tanto da rischiare di essere punita clamorosamente per la terza volta dai contropiede che si distendevano nelle praterie ed orchestrati da Otuagomah,inserito al posto di uno stanco Rizzi, e da Gasparello.