15.1.07
Viterbese-Paganese: il commento de Il Messaggero.
Al contrario della società, la squadra c’è e batte due colpi. Ma l’essere entrata in campo con dieci minuti di ritardo le è fatale. La Viterbese ha ceduto per 3-2 alla Paganese, in una sorte di spareggio play off, andando sotto subito di due reti nei primi dieci minuti. La squadra infatti, con la testa ancora rivolta alle ingarbugliatissime vicende societarie, stenta a entrare in partita, senza porre resistenza alla quadrata formazione campana che va in gol per due volte. Il tutto sotto gli occhi dei (sempre pochi) tifosi in sciopero, ma non dei vari dirigenti reali o presunti, romani o toscani tra i quali nessuno ha avuto la faccia di mostrarsi dopo la farsa delle ultime settimane per la cessione della società. Farsa che oggi, ma non ci scommettete, dovrebbe aver fine. Difficile pensare al calcio giocato e così la Paganese va in gol quasi subito con Vicedomini. Dopo una mischia in area, in seguito a un calcio d’angolo, il centrocampista campano piazza un preciso rasoterra dal limite che Fimiani, coperto da una selva di gambe, vede solo all’ultimo momento. Ma non finisce qui: qualche minuto dopo è sempre Vicedomini a smarcare, con un passaggio fortuito, il compagno di squadra Fummo davanti al portiere avversario per il raddoppio. Questa è la Viterbese del nuovo anno, con le pezze vi lasciamo immaginare dove? Le due sberle campane hanno il merito, se così si può dire, di svegliare almeno la squadra, che rende pan per focaccia alla Paganese e raddrizza la situazione con la stessa tempistica dei campani. Guglielmelli comincia a molinare kilometri sulla fascia destra e così un suo cross viene raccolto da Locatelli, il cui assist per Chiavarini è messo nella propria rete da un goffo anticipo di Di Napoli. La gara si riapre ed è illuminata da un pezo di bravura del solito Chiavarini, che trasfrorma un calcio di punizione dal limite in un’opera d’arte. La palla, infatti, scavalca la barriera e si va ad infilare nel sette dove il pur ottimo Petrocco non può arrivare. Un gesto che riconcilia con il calcio gli sportivi viterbesi presenti, dopo le stucchevoli vicende dell’ultimo periodo. Così ora la squadra di casa pensa che può arrivare anche la vittoria. Nella ripresa l’occasione giusta è per Ingiosi, che interviene dopo un calcio d’angolo mandando alto da breve, ma dopo le energie fisiche (e soprattutto nevose) spese la Viterbese si rilassa un pochino. Se ne accorge il tecnico campano, che mette sul piatto l’artiglieria pesante inserendo Corallo, già nelle file di quell’Ascoli bestia nera della Viterbese qualche anno fa. L’attaccante della Paganese non si smentisce e così, qualche minuto dopo essere entrato, insacca di testa dopo una precisa pennellata del compagno di squadra Musacco. Per la Viterbese la partita finisce così e a nulla valgono i ripetuti tentativi di Di Iorio, Chiavarini e Pinali. Ma almeno la squadra potrà dire di esser uscita a testa alta.