6.4.07

La vigilia di Rovigo-Paganese: intervista a mister Palumbo (da Il Mattino).

Pagani si appresta a vivere per il secondo anno di seguito una fine di campionato esaltante. Dopo la vittoria lo scorso anno in D, che ha riportato gli azzurrostellati in serie C dopo oltre un ventennio, si sta continuando sulla scia dei successi. Terzo posto in classifica generale ad un passo dal raggiungimento di un traguardo importante che potrebbe vedere la compagine del presidente Trapani vincere il secondo campionato di fila. Sembra un sogno ma è la pura realtà, frutto di programmazione e scelte oculate come ci conferma il massimo esponente del sodalizio. «Il lavoro paga sempre in ogni campo. Da quando abbiamo rilevato la società abbiamo programmato un futuro stabile e ricco di soddisfazioni. Se oggi siamo a lottare per la promozione in C1 non è frutto dell'improvvisazione ma di sacrifici e lavoro duro». L'obiettivo era una tranquilla salvezza. «Eravamo partiti con il proposito di mantenere la categoria anche se sapevamo di avere costruito un buon gruppo. Del resto abbiamo cambiato praticamente tutto rispetto alla squadra che ha stravinto in serie D. Noi abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di questo gruppo ma si sa nel calcio contano i risultati ed è poi il campo ad emettere i verdetti finali». Il neo tecnico Pino Palumbo è arrivato a Pagani raccogliendo una scomoda e delicata eredità lasciata da Mimmo Giacomarro ma lui con il lavoro ha risposto anche ai più scettici. «Non era facile entrare in una piazza che aveva forte ancora il ricordo della strepitosa vittoria del campionato di serie D ma nel calcio se si lavora con professionalità nessun traguardo è precluso. Ho la fortuna di far parte di una società seria che mi ha permesso di allenare un ottimo gruppo che è composto da calciatori esperti e giovani di belle speranze. Questo è un campionato strano dove nessuna gara è scontata e per questo bisogna restare sempre concentrati». Palumbo non si tira indietro. «Ci sono ancora sei battaglie per vincere la guerra e di certo noi cercheremo di ottenere il massimo. Già sabato a Rovigo ci attende una gara delicata ma sono convinto che i ragazzi tireranno fuori il meglio». Chi invece è l'autentica bandiera di questa squadra è il capitano Fabio De Sanzo che è l'unico superstite insieme ad Esposito di quella squadra delle meraviglie che lo scorso anno seppe vincere campionato e scudetto dilettanti. «Sono orgoglioso di vestire la maglia della Paganese. Ormai a Pagani mi sono stabilito da diversi anni e mi trovo bene. I tifosi sono molto calorosi e mi hanno dedicato anche un club . Sono convinto che nelle restanti gare faremo molto bene perché tutti vogliamo arrivare molto in alto. La forza di questa squadra sta nel gruppo. Siamo tutti amici e ci aiutiamo a vicenda. Vogliamo regalare un altro traguardo importante a questi magnifici tifosi». Intanto ieri test positivo contro la Sanseverinese. La squadra è apparsa in ottima forma anche se a Rovigo, Palumbo dovrà fare la conta degli infortunati. Al momento Risi e Di Napoli sono out mentre da valutare le condizioni di Fummo e Musacco, che risentono di una contrattura, e di Scarpa.