13.9.07
Carta d'identità di Andrea Chiappini, nuovo mister azzurrostellato.
Nato a Roma il 3 marzo 1961, dopo aver appeso le fatidiche scarpe al chiodo, nel 1994, intraprende la carriera di allenatore guidando, per quattro anni, il Terracina.
Dopo aver conseguito il settimo posto nel campionato di Eccellenza, al secondo tentativo vince il proprio girone approdando in Serie D. Un quarto e un terzo posto, sempre in D, prima di approdare, in C2, al Fano nel campionato 1998/99; esperienza nelle Marche, però, non positiva visto l'esonero.
Nella stagione successiva il ritorno in D e precisamente al Latina; con i neroazzurri termina al sesto posto prima di accasarsi al Tivoli. Secondo posto e ripescaggio in C2.
Arriva così il trasferimento in Basilicata e sempre nel massimo campionato dilettantistico; nella stagione 2001/02 alla guida del Matera (quarto posto) e nell'anno successivo al Melfi con il quale conquista la promozione in C2.
Anche nella stagione successiva resta tra i dilettanti e precisamente al Savoia dove, alla quinta giornata di campionato, sostituisce Mario Pietropinto. I bianchi raggiungono i Play Off ma sono eliminati dalla Casertana, anch'essa poi esclusa a causa degli spiacevoli incidenti accaduti al "Pinto" nella gara di ritorno.
Nel 2004/05 resta a Torre Annunziata dove viene prima esonerato dopo otto giornate (quattro vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte), poi richiamato alla diciannovesima e di nuovo esonerato alla venticinquesima (3 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte).
Nella stagione successiva, alla quarta giornata, l'approdo in C2 alla Viterbese con la quale termina il campionato a quota 53, a due soli punti dalla zona play off vinti poi dal Taranto.
Ad ottobre 2006 è ammesso a Coverciano al Corso Master che abilita alla conduzione di squadre nei campionati professionistici di serie A e B. Nella stagione scorsa, infine, alla ventiduesima giornata, subentra a Camplone sulla panchina del Lanciano, in C1, ma dopo aver collezionato dieci punti nelle prime cinque gare, ne raccoglie due nelle successive quattro che gli costano l'esonero.
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