8.9.07
Paganese: la riscossa parte da Scarpa. Il tecnico del Manfredonia: "Al Torre senza paura". (da Il Mattino).
RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. È l’ora del riscatto: la Paganese domenica al "Torre" deve piazzare il colpo da tre punti per iniziare a dare corpo e sostanza alla sua classifica. Squadra, tecnico e dirigenza in questa settimana si sono stretti per dare più forza all’obiettivo. E' inutile nasconderlo: è un momento delicato. C’è però da tener conto che il campionato è iniziato solo da due domeniche e tutto può ancora succedere. Importante contro il Manfredonia sarà tenere i nervi ben saldi e non farsi prendere dalla smania di attaccare a testa bassa onde scoprirsi per il contropiede avversario. Mister Cosco, in settimana, ha varato nell'amichevole consueta del giovedì una formazione più offensiva con l'innesto di un'altra punta e l'arretramento di Scarpa a centrocampo. Proprio Scarpa è l'uomo su cui tutta Pagani conta. Calciatore estroso e sanguigno, in estate ha detto no a proposte di squadre di categorie superiore per sposare ancora per un altro anno il progetto Paganese. A Lecco non c'era ma domenica, scontata la squalifica, tornerà in campo e presumibilmente nel suo ruolo naturale. «Sono molto amareggiato per la sconfitta di domenica e soprattutto per il fatto che non ho potuto aiutare i miei compagni. Ma il passato è passato e bisogna rimboccarsi le maniche per iniziare a far punti. Siamo una buona squadra e certamente possiamo riprenderci al più presto». Il centrocampista di Torre Annunziata è convinto più che mai che domenica inizierà il vero campionato per la compagine azzurrostellata. «Dopo aver pagato lo scotto del noviziato adesso è arrivato il momento di iniziare a far vedere di che pasta è fatta questa squadra. Fin dalla ripresa degli allenamenti ci siamo guardati tutti negli occhi perché nessuno di noi vuole e ci sta a perdere. Il campionato è difficile ma non proibitivo. La salvezza della Paganese deve essere costruita principalmente in casa e per questo spero che domenica ci sia il pubblico delle grandi occasioni. Giocare in uno stadio pieno e chiassoso che ti incita a dare sempre il massimo può far trasformare chiunque e ti da quella carica che a volte con la stanchezza si perde». Domenica il centrocampista offensivo ritornerà nel suo ruolo abituale. In attacco ci saranno Tauà e Cantoro con Scarpa che come al solito cercherà di dare quella superiorità al centrocampo che in queste due gare è venuta a mancare. «Se il mister deciderà di farmi giocare di nuovo a centrocampo non ci saranno problemi del resto è il ruolo mio preferito e dove ho sempre giocato. Le scelte del tecnico vanno sempre rispettate per il bene della squadra. Del resto anche il mister lo vedo molto preparato. Sono convinto che raggiungerà obiettivi importanti anche se oggi, paga anche lui lo scotto del noviziato». Paganese-Manfredonia sarà diretta dall’arbitro Magno della sezione di Catania. Ci si attende una direzione di gara all’altezza della situazione.
SAVERIO SERLENGA Manfredonia. Sarà derby per due, sarà derby per Peppino Pavone e Raffaele Novelli. Sarà derby per chi ha allestito e per chi ha invece allenato in questo primo scorcio di stagione un Manfredonia a tinte chiaramente granata. Sarà derby al Torre nonostante i colori siano diversi: azzurrostellati contro biancocelesti, Paganese contro un pezzo di storia della Salernitana. Quella lontana, legata al nome dell'operatore di mercato Pavone, e quella più recente, scritta senza grossi risultati dal salernitano doc Novelli esonerato nella passata stagione alla prima giornata del girone di ritorno dopo la sconfitta di Martina. Sarà derby per due, non per tre come invece s'immaginava alla vigilia: l'altro ex granata, il difensore Dario Bergamelli, che neppure ha lasciato il segno a Salerno (2 presenze appena da settembre a dicembre prima del trasferimento al Monza), si accomoderà in panchina dopo aver regolarmente preso parte ai due precedenti impegni con Ternana e Foligno. A scalzarlo dalla posizione centrale di difesa finora ricoperta ci sarà l'ultimo arrivato Andrea Gaspari, che Pavone ha preso in prestito dal Brescia e che ha saltato l'impegno col Foligno per mancanza di visto esecutivo della Lega. Il tecnico Novelli l'ha subito lanciato nella mischia giovedì scorso durante il test con la Berretti di Mancano (1 a 0 il finale con rete del classe 89 Montingelli), al fianco di Pagliarulo, indicando così a Bergamelli la via della naftalina, come già capitato nella passata stagione. Si culla Gaspari nella fiducia subito riposta in lui, in un diciannovenne non ancora smaliziato (appena una presenza in B in carriera: 19 maggio 2007, Bologna-Brescia), ma già parecchio motivato, che considera Manfredonia la piazza ideale per lanciare la propria carriera: «Questa società - spiega Gaspari - ha avuto grande coraggio sfidando anche gli scettici. La scelta di allestire un organico così giovane in un torneo duro e competitivo va applaudita. Ovviamente spetta a noi dimostrare adesso che il progetto è assai valido ed affascinante e confermare che per far bene non è necessario affidarsi per forza ai grandi nomi». Il primo difficile banco prova lo offrirà al diciannovenne centrale la trasferta al «Torre» di Pagani: «Tutte le partite riservano tante insidie, ma non possiamo di certo impaurirci di fronte agli avversari. Abbiamo una nostra precisa identità, siamo consapevoli del nostro potenziale e giocheremo come sappiamo, senza alcun timore». Pare quasi abbia copiato Gaspari il tecnico Novelli: «Non è nel nostro vocabolario la parola paura. Abbiamo dei limiti e li conosciamo, ma anche dei punti di forza che vanno sfruttati. Non siamo ancora al top, ma giocando con aggressività e con rapidità potremo mettere in difficoltà la Paganese». Non saranno della sfida i lungodegenti Rana e Bortel, oltre che il laterale destro di difesa Tursi, da sempre pupillo del tecnico salernitano. Che, di contro, avrà una freccia in più nell'arco delle soluzioni offensive: la mezza punta Giuseppe Genchi (27 presenze e 2 gol l'anno scorso al Giulianova), pronto all'esordio.