8.10.07
Arbitro in fuga travestito da carabiniere (da Il Mattino)
RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. Polemiche e contestazioni per la condotta dell’arbitro Barletta di Bernarda, finto sotto accusa per alcune decisioni che hanno gravemente penalizzato la Paganese nella partita, perduta, contro il Padova. Un personaggio noto, l’arbitro Barletta, spesso criticato per il suo eccessivo protagonismo. Lo scorso anno finì nel mirino per talune decisioni che segnarono la strada della Cavese nella gara di andata della semifinale play off a Foggia, che di fatto condannarono la formazione metelliana. Ieri pomeriggio è toccato alla Paganese. Un arbitraggio che ha inferto un duro colpo al morale della squadra, della tifoseria e dell’intera città di Pagani. È scoppiata la rabbia dei tifosi. Propositi bellicosi nei confronti della terna arbitrale che è riuscita a sfuggire, dallo stadio, alla possibile aggressione grazie allo stratagemma del capitano dei carabinieri Erich Fasolino. Il quale ha fatto travestire arbitro e guardialinee da carabinieri (giacca a vento e basco di ordinanza) e, mescolati con quelli veri che avevano effettuato il servizio d’ordine, sono riusciti ad eludere l’assedio dei tifosi inferociti. Al termine della partita i sipporter della Paganese si erano ammassati all’esterno dello stadio tributando applausi ai calciatori della propria compagine. Poi sono rimasti in atetsa di un prevedibile assalto alla terna arbitrale. Che è riuscita a sgattaiolare grazie all’escamotage escogitato dal capitano dei carabinieri. Nel frattempo era stato potenziato il servizio d’ordine esterno al «Torre» con la presenza massiccia delle forze dell’ordine. Ma veniamo ai fatti che hanno fatto esplodere la rabbia. Sull'1 a 0 per la Paganese ha prima concesso un rigore inesistente al Padova e poi ha fatto di peggio accordando un gol irregolare agli stessi veneti che qualche secondo prima aveva annullato. Paganese - Padova è finita praticamente dopo venti minuti della ripresa quando queste decisioni della giacchetta nera hanno addirittura costretto il presidente Trapani a ritirare per alcuni minuti la squadra dal rettangolo verde. A far tornare i calciatori della Paganese sul campo ci ha pensato il sindaco, Alberico Gambino, che per il bene della città ha fatto ragionare il massimo esponente azzurrostellato. «Se avessimo abbandonato il campo oltre al danno ci sarebbe stata anche la beffa. Capisco il presidente che dopo aver visto quello scempio ha perso i lumi della ragione, ma di questo ci sarà un resoconto. Io come primo cittadino di Pagani ho il diritto di andare a fondo perché devo difendere un bene della collettività. I colpevoli saranno puniti. Farò un esposto denuncia alla Magistratura perché evidentemente il marcio nel calcio esiste ancora. Ci siamo illusi che dopo lo scandalo scoppiato in estate tutto fosse stato risolto ma vedendo questa gara si capisce benissimo che il calcio è ancora marcio e molto malato. Ripeto farò di tutto per smascherare questi sporchi intrighi e chi ha sbagliato pagherà». Duro il primo cittadino di Pagani che era a bordo campo in quei minuti dove è successo di tutto. Adesso staremo a vedere le conseguenze che inevitabilmente ci saranno anche perché come è da prassi in C ci sono almeno tre commissari di campo che giudicano anche l'operato della giacchetta nera e dei suoi assistenti. La Paganese scippata per l'ennesima volta in questo campionato presenterà riserva scritta per poi preparare un dossier filmato di quei minuti che hanno condizionato la gara. Non è da escludere che si potrebbe arrivare alla ripetizione della gara visto che palesi sono gli errori arbitrali ed il regolamento parla chiaro. In presenza di evidenti errori tecnici da parte del direttore di gara che vanno ad incidere sulla gara si può disporre anche la ripetizione della stessa.