22.10.07

Chiappini e la Paganese: meglio tardi che mai! (da Cronache del Mezzogiorno).



Al sesto tentativo, Andrea Chiappini ce l'ha fatta. Proprio ieri avevo tracciato un breve ritratto di un tecnico che in altri tempi avrebbe avuto già abbondantemente il benservito dopo aver rimediato cinque sconfitte di fila. Alla fine, dunque, Chiappini ha dato ragione a chi - Raffaele Trapani in testa - lo ha difeso a spada tratta, non si sa se per effettiva fiducia nelle sue capacità o perchè costrettovi dalle necessità contingenti. Ma tutto è bene quello che finisce bene e la Paganese può aggiungere tre punti preziosissimi alla sua precaria classifica. Tre punti possono dire poco e possono dire molto per una squadra come la Paganese che è partita malissimo in questo benedetto campionato ed ha continuato a dilapidare punti su punti; una volta giocando malissimo (con il Lecco in trasferta), e più volte giocando anche benino ma raccogliendo solo consensi di circostanza.
I punti di oggi portano soprattutto fiducia in un ambiente piuttosto demoralizzato; non rappresentano molto ma non sono nemmeno poco in vista di altre importanti e determinanti incontri. Chi si dovesse aspettare grandi elogi per la squadra dopo la vittoria di oggi resterà deluso. La squadra ha interpretato nel modo migliore la gara dal punto di vista tattico. Ha atteso al varco gli avversari sicuramente più dotati tecnicamente; ha costituito una folta barriera di centrocampo con Marinucci Palermo, con Cossu e Franzese che non hanno mai tirato indietro il piedino nel contrasto con gli avversari, li hanno fatto sfogare con lunghissime ed estenuanti triangolazioni: io passo a te, tu passi nuovamente a me, io ti ripasso la palla... Questo sempre a centrocampo. Pur avendo mantenuto palla per almeno tre quarti della gara, infatti, il Foligno ha tirato a rete una sola volta nella ripresa e si può dire senza tema di smentite che Botticella - episodio descritto a parte - ha trascorso un pomeriggio di tutto riposo. Il gioco lezioso degli umbri ha dato vigorìa alla squadra azzurro-stellata che ha impostato tutto sul gioco d'anticipo sulla tre quarti campo e sull'aggressività nei confronti del portatore di palla. Inoltre mai come questa volta Criaco e compagni hanno chiuso tutti gli spazi agli attaccanti sia al centro, sia sulle fasce; tanto è vero che nessun cross ha mai impensierito Botticella chiamato ad interventi di routine solo sui calci d'angolo battuti dallo specialista Noviello.

La Paganese ha interpretato nel modo migliore la gara. Ha atteso al varco l'avversaria ed è poi ripartita in avanti con micidiali puntate offensive che poggiavano quasi ed esclusivamente sugli affondo di Cantoro al centro e di Scarpa sulla fascia laterale sinistra. Credo che al momento attuale sarebbe follìa pretendere di più da una squadra che aveva bisogno soprattutto di sbloccarsi psicologicamente e che tutto ad un tratto non poteva scrollarsi di dosso - quasi d'incanto - tutta una serie di eventi negativi che l'hanno portata al punto in cui adesso si trova.
Parliamoci chiaro: i problemi evidenziati a più riprese non sono stati affatto risolti dalla vittoria di oggi, che pure appare meritatissima oltre ogni misura ed oltre ogni commento. La vittoria deve servire a prendere coraggio e a far capire ai principali attori che niente è perduto, nonostante la classifica attuale faccia pensare il contrario. Ma è chiaro anche che una vittoria isolata non fa classifica, così come una rondine non fa primavera. Sulla scorta delle risultanze rivenienti dalla gara di oggi, la Paganese deve costruire il suo futuro; tutte le note positive, che riguardano il modo guardingo ed attento di affrontare gli avversari, di sicuro superiori in linea puramente tecnica, devono essere tenute in debita considerazione in vista dei prossimi impegni. Si è capito, infatti, che la difesa va protetta adeguatamente dai centrocampisti; che Scarpa e Cantoro devono essere serviti in profondità e non lasciati soli al loro destino quando l'azione si trasforma da difensiva in offensiva. Non sarà una squadra di fenomeni questa Paganese, ma non è nemmeno composta da carneadi. E qualche merito, consentitemelo, va soprattutto al tecnico Chiappini che non si mai fatto prendere dall'ansia della vittoria a tutti i costi, propendendo per una squadra più accorta, più consapevole dei propri mezzi, laddove in molti avrebbero preferito di vedere in campo una squadra sbilanciata in avanti. Certo qualcosa andrebbe rivisto e riguarda la composizione del reparto di centrocampo apparso senza guida, ancorchè valido dal punto di vista dinamico ed agonistico: e non è detto che non lo sarà; ma bisognerà aspettare gennaio. Per il momento bisognerà arrangiarsi e se Chiappini riuscirà ad arrangiarsi così come ha fatto oggi, beh! non è detto che tutti i mali vengono per nuocere... A buon intenditor, poche parole!.

Nino Ruggiero