
Un derby non molto bello ma combattuto, condanna le residue ambizioni di alta classifica della Cavese e concede nuove e concrete speranze di salvezza alla Paganese. Che era un derby non facile da giocare lo si sapeva dalla vigilia e la Cavese, dopo un buon primo tempo, ha visto naufragare le proprie speranze in una gara, che con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto anche pareggiare. Il rammarico maggiore è di non essere riusciti ad imporre il proprio gioco ed il proprio tasso tecnico al cospetto di una Paganese effettivamente modesta. La Cavese ha latitato in alcuni suoi uomini importanti e, dopo l’infortunio di Riccio, il centrocampo è crollato clamorosamente. L’ex-avellinese era risultato ancora una volta determinante fino a quel momento. La Paganese ha provato a colpire al 6’ con Franzese, ma la sua conclusione dall’interno dell’area di rigore è termina alta. Quindi ha risposto la Cavese al 12’ con Frezza, parata di Botticella, e al 16’ con De Giorgio che ha servito un pallone troppo lungo di un niente allo smarcato Frezza a due passi dalla porta. Quindi al 20’ Grieco dal limite ha impegnato severamente l’estremo difensore dei locali. Al 25’ la Paganese in una improvvisa folata offensiva si è guadagnata il rigore con Perna, spinto da tergo da Cipriani. Dal dischetto però Scarpa ha colpito in pieno il palo alla destra di Criscuolo. La Paganese si è spenta e la Cavese ha guadagnato campo, costruendo molto e concludendo però poco.
Nella ripresa i padroni di casa hanno colpito a freddo con Scarpa, abile a sfruttare uno svarione difensivo di Cipriani. A quel punto la Paganese ha giocato tutta rintanata nella propria area, concedendo alla Cavese pochissimi spazi. Ammazzalorso ha messo in campo contemporaneamente Grieco, Aquino, Tarantino ed Ercolano, ma per i biancoblù non era proprio giornata. Al 56’ Aquino di testa ha impensierito severamente Botticella, con il pallone che si è spento a fil di palo con il portiere battuto, mentre al 90’ Tarantino su punizione ha colpito la traversa con Botticella anche in questo caso immobile.
Ad ogni modo, la Cavese ha giocato una gara incolore, con pochi spunti degni di nota e molti giocatori avulsi dal contesto del gioco. A questa squadra occorre un bagno di umiltà, senza trincerarsi dietro scusanti poco attendibili. Una partita storta può capitare, ma certe partite sentite come un derby si giocano con il cuore e la grinta. Non accampiamo inutili alibi dietro la mancata convocazione di Catalano. Bisogna avere buon senso ed accettare gli elogi e le critiche se giuste ed anche e soprattutto la panchina. La rincorsa per la salvezza inoltre non è ancora finita.
Vincenzo Paliotto - www.cavese.it